Sento i raggi del sole che
attraversano le tendee penetrano nella mia stanza. Mi
giro dall'altra parte. "Voglio dormire!" urla
la mia testa. "Tooooooooooooooommmmmmmmmmmm"
urla qualcun altro... in che parte della mia testa?
Voglio continuare il mio sogno, il mio bellissimo,
caldissimo sogno.
Dallo strattone che mi stanno dando, non è nella mia
testa. Mi rigiro ancora una volta.
- Sonno- biascico in qualche modo.
- Tom! Svegliati!-
- Sonno- ripeto rigirandomi per l'ennesima volta.
Qualsisi cosa faccia, non riuscirà a buttarmi giù dal
letto, è una promessa!
- Tom! Gli allenamenti! Arriverai in ritardo!-
A questo punto, sto solo fingendo di dormire. Insomma,
non voglio alzarmi dal letto!
Mi da un altro strattone, ed io mi rigiro mettendomi a
sedere e... Mi ritrovo a tre centimetri dal volto di
Minami.
- B-bb-bbuongiorno-
TOM & MINAMI
CAPITOLO 2
TOM CRESCE
- Sei il solito, Tom!- non lo
sopporto proprio più... dopo la morte di Kim sembrava
cambiato, invece, è il vecchio, solito Tom.
Ritardatario, dormiglione, sfaticato.
- Perché sarei dovuto cambiare?- chiede lui,
sbadigliando
- Umph- è la mia risposta. Allungo il passo. D'accordo
che Tom è Tom, ma qualche piccolo sforzo...
D'improvviso, i miei pensieri vanno alla ginnastica
ritmica... Avrei voluto seguire di più Tom, ma proprio
non mi è possibile... E poi, mi piace la ginnastica
ritmica... mi fa sentire... "completa"...
"serena"... Così non mi ero mai sentita prima...
Non è il senso di eccitazione che c'era sugli spalti
dello stadio, a vedere Kim... E' una sensazione del tutto
diversa... In un certo senso... più "mia".
Però, c'è una parte di me che, guardando bene il
ragazzo che sta camminando proprio ora davanti a me, sa
perfettamente che dovrebbe- e vorrebbe- essergli più
vicina... Ho aiutato tantissimo Kim, che si allenava da
tanti anni a baseball e non aveva difficoltà. Gli sono
stata vicina, l'ho rassicurato, spronato e con Tom,
invece... Mi rendo perfettamente conto che... Quel giorno
l'ha fatto solo perché io facessi parte del club di
ginnastica ritmica... In tutti questi anni, sono arrivata
a capire che ogni cosa che Tom fa, la fa per un motivo.
Quasi tutto, almeno penso, sorridendo.
- Ehi, perché sorridi?- mi chiede lui, incuriosito.
- No, nulla- rispondo io, mettendomi a ridere. Poi, il
mio sguardo cade sull'orologio.
- Tom! Presto!- gli urlo, mettendomi a correre - Io ero
convinta te ne fossi andato via prima di me, invece...-
- Ti stupisce?-
- Scemo!- gli rispondo, voltandomi dopo averlo superato
ed ora, corri. Oppure...-
- Brr... Mi fai una paura!- esclama lui ridendo e
facendomi una linguaccia. Mi supera correndo.
- Tom!- mi fermo per riprendere fiato "speriamo
arrivi davvero al campo"... La brezza primaverile mi
scompiglia i capelli. Li riporto dietro l'orecchio,
ripensando a pochi minuti prima... Quando ho svegliato
Tom e lui, alzandosi, era così vicino a me....
Mi appoggio ad un muro, cercando di rallentare i battiti
del cuore e osservo il cielo terso, sospirando.
- Tom, cambierai mai?-
Il mio stomaco grugnisce... Di nuovo, i miei genitori si
sono comportati come degli adolescenti irresponsabili!
Mi hanno lasciato a casa da solo così... senza dire
nulla, avvisare, lasciare un biglietto...
Proprio mentre sto cercando di prepararmi qualcosa da
mangiare - impresa ardua- entra Minami.
- Per fortuna ci sei tu!- esclamo - Quei disgraziati...
Ancora una volta se ne sono andati senza avvisare!-
- Anche i tuoi genitori? Anche mio padre non si trova...-
- Rimasugli di adolescenza- rispondo, seccato, accendendo
la tv, mentre Minami afferra un grembiule di mia madre e
tenta di capire cosa potrebbe cucinare... Li odio. Non è
possibile che sia SEMPRE così! Cosa sono per loro?
E' una domanda che mi pongo spesso. Cosa sono per ...?
I miei genitori?
I miei amici?
I miei compagni di classe?
I miei compagni del club?
Per... Minami?
Da quando è morto Kim... Prima, non m'interessava. Ero
Tom lo sfaccendato, Tom il pigro, quello che non combina
niente... Ma non m'importava, ero così e basta.. .Ma
ora? Cosa sono ora? Per me e per gli altri...
Ho paura che la risposta sia nulla... Ho deciso davvero
di cambiare? E perché...
- Uffff- è la mia risposta alle domande, ad alta voce.
Non mi sono neppure accorto che Minami ha preparato già
la cena e mi sta passando il piatto.
- Tom? Potresti almeno avere la prontezza di sembrare
riconoscente!- sbotta.
- Eh? Ah sì, scusa- rispondo io, cercando di "rappezzare"
il mio errore... Non posso certo raccontarle i miei
pensieri... O forse sì?
Tom è strano. Pensieroso, assorto.
Crede che io non me ne sia accorta.. cerca sempre di
sviare il discorso... E poi, all'improvviso, mi chiede:
- Come pensi sarebbe stata la nostra vita se non fossimo
vicini di casa?-
- Eh? Non so... Non ci ho mai pensato- gli rispondo seria.
E' vero, non ci ho proprio mai pensato.
- Già, strano, vero?-
Annuisco, senza una parola, sforzandomi di pensarci: come
potrebbe essere? Come sarebbe se... No, meglio non
pensarci... Come sarebbe senza Tom per tutta la vita.
Minami sta lavando i piatti, ed io
cerco di non pensare a lei, dietro di me. E' diventata
così bella. Cavoli, quasi mi fa male vederla!
E poi, per fortuna, ci sono quei momenti in cui è la
solita Minami, ed io sono il solito Tom. Ma, a dir la
verità, non so fino a quando...
Stamattina ero così sorpreso... Quando mi ha svegliata
era così vicina... Come nel sogno...
Da quando ho iniziato a sognarla la notte?
- Tom. Tom. Tooooooooooooooommmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!- urla
Minami. Da quanto mi sta chiamando?
- Sì? - chiedo io, fingendo distrazione. Ma la sua voce
risveglia sempre la mia attenzione.
- Che hai? Dormivi?-
- No, guardavo il film- rispondo, indicando lo schermo...
spento!
Minami scoppia a ridere, mentre posa una ciotola di
biscotti sul tavolo e si siede accanto a me.
- L'ho spento dopo la seconda volta che ti ho chiamato e
non hai risposto!- mi svela, ridendo.
- Ok, ok ero un po' distratto- ammetto, offeso e
arrabbiato per le sue risate.
- Sognavi ad occhi aperti!- esclama Minami - Cosa sognavi
Tom?-
- Non sono affari tuoi - rispondo secco, voltando la
testa dall'altra parte e accendendo il televisore.
Proprio mentre uno strano ragazzo biondo sta aprendo la
porta del suo armadio a muro e dentro ci trova una
ragazza molto, molto carina. Sembra molto felice di
vederla...
- Toooooommmmmmmm! Dimmelo!-
- Cosa?- rispondo, distratto, cercando di ignorare Minami
e concentrarmi sul film alla tv.
- Che cosa sognavi ad occhi aperti!-
- No che non te lo dico!- rispondo, seccatissimo.
- Allora, dovrò ricorrere alla maniere forti!- esclama
Minami, ridendo e avventandosi su di me.
- No, solletico no!- grido, cercando di divincolarmi, ma
finiamo soltanto tutti e due a terra e, in due secondi,
Minami si siede elegantemente sul mio stomaco.
- Battuto!- esclama fiera, alzando indice e medio in
segno di vittoria, proprio davanti ai miei occhi.
- Ok, ok- le rispondo- ma ora basta- cerco di alzarmi, ma
Minami appoggia le mani sul mio petto e sposta tutto il
peso.
- No, dimmelo!- è un comando. Come posso difendermi?
Minami è davvero cresciuta. Posso sentire il suo corpo
sul mio, e un brivido mi percorre la schiena... quando
eravamo più piccoli, scherzavamo spesso in quel modo, ma
ora...
Tom mi guarda serio. Rabbrividisco.
Perché mi sono intestardita tanto? Ora siamo davvero in
una situazione imbarazzante eppure... Le mani calde di
Tom sulle mie braccia... Mi piace stare così, in
silenzio a guardarlo. Lui, il volto serissimo, come lo è
di rado.
- Cosa sognavi?- chiedo, più gentilmente.
- Sognavo... te- dice lui, spostando lo sguardo. Il mio
cuore si ferma. Possibile? Alla tv, i due ragazzi di
prima si stanno baciando...
Mi avvicino di più a Tom... E' colpa mia. Dopo il nostro
bacio io... gli ho detto quelle cose, orribili.
Il suo sguardo è stupito, ma poi anche lui chiude gli
occhi. Manca poco, un millimetro e...
Driiiiin.
Driin
Drindrindrindirin
- Vai a rispondere- gli dico alzandomi.
Annuisce lentamente e si alza avviandosi verso l'altra
stanza.
Mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Poso
la mano sul cuore che palpita forte, forte. I due ragazzi
della tv stanno parlando, seduti su un letto. Sembrano un
po' sconvolti.
E poi, lui le dice qualcosa che la fa veramente
arrabbiare. Le dice che dimenticheranno tutto come se
fosse un sogno.
Minami sospira. Un bel sogno è meglio che la realtà?
Quegli idioti. E poi sarebbero LORO
gli adulti! In discoteca! Alla loro età...
- Erano i ragazzacci stgionati?- mi chiede lei.
Annuisco, e mi siedo dalla parte opposta del tavolo alla
quale è seduta lei. I due ragazzi di prima si stanno
ancora baciando. Dev'essere un telefilm americano.
- Tom?-
- Sì-
- Per prima....-
- Già.. cavoli, farmi battere alla lotta da una donna-
dico, fingendo di massaggiarmi il braccio...- sono
davvero un rammollito!-
- Smettila Tom, cresci!- esplode Minami, appoggiando i
gomiti sul tavolo, la testa tra le mani, che fissa la
tavola.
- Eh?-
- Non è possibile... fai sempre così... Sei spontaneo
solo in momenti sciocchi e stupidi e invece, nei momenti
importanti, nascondi sempre quello che provi... cerca di
crescere!-
Abbasso lo sguardo anch'io. Non so che dire, proprio non
so che dire. Ha ragione... E proprio perché ha ragione,
stavo per perderla con Kim... E adesso, sto facendo tutto
da solo, senza neppure un rivale...
- Minami...-
- Vado a casa. E' meglio.-
Non so che dire. La vedo alzarsi, andarsene dalla stanza...
Sicuramente, in questo momento si sta infilando le scarpe...
Basta!
Kim, scusami ma io... devo crescere!
- Minami, aspetta!-
Non è più in casa. Spalanco la porta sul retro. Le
stelle, in cielo risplendono.
- Aspetta- dico ancora.
- Cosa c'è Tom?- una figura nell'oscurità della notte.
E' arrabbiata?
In un secondo sono accanto a lei.
- Guardami- le sussurò appena.
- No!-
- Guardami, Minami.- le metto la mano sotto il mento e le
giro delicatamente il volto. Hail respiro affannato, come
il mio. Non sono io che corro, è il mio cuore.
- No!- risponde lei, una lacrima che sta per scorrere
sulla guancia. Ha detto no, ma mi sta guardando.
- Ti prometto.... che ... proverò a crescere, te lo
prometto-
- Tom...-
- No, basta parole- le dico, asciugandole la lacrima che
scorre sul suo viso.- confondono solo.-
Annuisce lentamente, socchiudendo gli occhi.
Il secondo bacio, è ancora più bello del primo.
fine 2° capitolo
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