Capitolo
2
Finalmente il giorno della festa era arrivato, Suki,
continuando la dieta aveva perso 7 chili in
due settimane. Adesso era magra,si, ma il suo viso non
splendeva più come prima, e il suo sorriso sembrava
morto
Comprò un vastito molto aderente, che lasciava scoperte
le gambe, ormai quasi perfette, e adoperò parecchio
fondotinta per coprire le vistose occhiaie.
Se non fosse stato per Otohiko probabilmente quella sera
sarebbe rimasta a casa
non si sentiva troppo bene
Eriko si guardò allo specchio, cercò di sorridere ma
non ci riuscì
qualcosa non quadrava. Perché Suki
era dimagrita così tanto in sole due settimane
e
come aveva fatto? Stava cominciando a preoccuparsi anche
lei, come Miki e Arimi, anche perché Suki
Suki non
sorrideva più come prima. E il suo viso era smunto
aveva
perso quellalone di grazia che prima la
contraddistingueva malgrado i chili in più.
Obiettivamente stava bene, adesso, ma solo nel fisico. Il
viso e il carattere avevano risentito molto della dieta
che aveva fatto.
Dieta che, a dirla tutta, non aveva mai rivelato a
nessuno
fatto sta che aveva addirittura (sempre
durante la dieta!) cominciato anche a mangiare a scuola,
durante lintervallo.
Si dette una pacca sulla guancia e chiuse gli occhi,
sforzandosi di scacciare un brutto presentimento
Suki
era intelligente, quindi non cera da preoccuparsi.
E adesso bisognava prepararsi per la festa, fra poco
Otohiko sarebbe passata a chiamarla, e quindi, assieme,
sarebbero andati a prendere Suki.
Nella strada che costeggiava la casa fu difficilissimo
trovare posto, era strapieno di auto e moto,
evidentemente invitati!
Suki, Eriko e Otohiko parcheggiarono un po più
lontano, poi si recarono a piedi in casa Miwa.
Ad accoglierli ci fu Satoshi, raggiante, mentre allinterno
la musica rimbombava e le luci psichedeliche davano un
effetto allucinogeno spaventoso
-Ciao Satoshi!- lo salutò Eriko, ma il cugino non la
sentiva
-Suki!Cosa ti è successo? Ti è passato sopra un tir?-
esclamò sorpreso Satoshi, squadrando il corpo della
ragazza
-Comunque stai
- cominciò a dire salendo con lo
sguardo verso il viso -
benissimo
- ma lultima
parola la sussurrò, quando si accorse del pallore della
ragazza, che con un sorriso tirato, lo stava osservando.
Quando questa fu entrata Satoshi avvicinò Otohiko
-vedi di farle mangiare qualcosa- gli disse, lamico
annuì, poi prese Suki e la spinse verso il buffet.
Satoshi rimase a parlare con Eriko.
-Sai cugina
credo che Meiko non verrà
è
tornata con Namura
hai visto?-
-Si ho visto ma la speranza è lultima a morire no?
E poi sicuramente verrà, vedrai, resta comunque una tua
amica, non scordarlo mai!-
Satoshi abbassò lo sguardo, triste
-Non so se mi basterà
- sussurrò, poi chiuse la
porta. Poco dopo, però, si sentì il campanello suonare
a lungo.
Era Meiko.
-Ciao Meiko
sei venuta?-
-Non mi volevi?-
-Sai bene che non è così
accomodati-
Eriko sorrise, così alla fine era arrivata? Ma dove si
erano cacciati Suki e Otohiko??? Non li vedeva più!E lei
non poteva certo restare con Satoshi e la sua bella!
-Eriko!- si sentì chiamare
-Oh no
- esclamò vedendo Dan sopraggiungere
si
prospettava unorribile serata!-_-
Otohiko osservava Suki mangiare
non sembrava le
mancasse lappetito
eppure
come aveva
fatto a dimagrire così tanto? Non che adesso stesse
male, tuttaltro, ma le mancava quella lucentezza,
così caratteristica, che aveva prima
quando
sorrideva, quando taceva per imbarazzo. Si ritrovò a
pensare che fosse più bella con quei chiletti di più.
Suki, intanto, si era accorta che il ragazzo la fissava
-ho qualcosa sul viso?- disse preoccupata
-Oh
no..no- fece lui
-se vuoi scusarmi un secondo io
dovrei andare in
bagno
- fece lei, e si allonanò di fretta.
-torno subito, aspettami!- disse prima di sparire. Lui
annuì, sovrappensiero.
-sembrava quasi
mi stesse studiando- pensò Suki,
appoggiata alla porta del bagno
-non è che
e se avesse capito?no
non può
essere
nessuno conosce il mio segreto-
terminò.
Poi guardò il water
-a noi due
- disse, cercò di sorridere ma non ci
riuscì.
Meiko e Satoshi, in silenzio, salivano i gradini che
portavano al piano di sopra.
Era la prima volta che la ragazza gli faceva visita e,
cogliendo loccasione, Satoshi laveva invitata
a fare un giro delle camere, per restare solo con lei.
Arrivarono nella sua camera da letto. Era ampia e
arredata con gusto, luminosa e molto pratica, a Meiko
piacque subito
-complimenti Satoshi
è molto bella!- disse, poi si
voltò e sorrise.
Quel sorriso, Satoshi, lo amava, sarebbe stato a
guardarla sorridere per delle ore
-Meiko
- sussurrò prendendo fra le dita una ciocca
dei suoi bellissimi capelli sei molto bella anche
tu
-
La ragazza arrossì
Eriko sbuffò
impossibile!Già da qualche ora stava
parlando con questo borioso (anzi, per la verità parlava
solo lui!) e lui non accennava certo ad andarsene!
Se solo avesse visto Suki o Otohiko! Se solo lavessero
salvata da quel fiume di inutili paroleeeee!!!
Aveva anche mal di testa, oltretutto!!!
-aiuto
-mormorò portandosi una mano alla testa per
massaggiarla.
-Eccomi di ritorno
scusa se ci ho messo tanto!-
disse Suki tornando. Otohiko, però, continuava a fissare
un punto imprecisato, e annuiva sovrappensiero.
-ehi?- lo chiamò la ragazza, lui si voltò di scatto e
sorrise
-scusami
stavo pensando ad altro!- disse
Comera bello
Suki, malgrado si sforzasse di
non amarlo, per paura di non soffrire, si trovava sempre
più invischiata in un sentimento forte, bello ma
doloroso, che le attanagliava il cuore, che non la faceva
dormire. Spesso, la sera, le veniva allimprovviso
in mente mentre sorrideva, quel sorriso che le scioglieva
il cuore, quel sorriso che le rivolgeva così di rado
certo,
grazie ad Eriko, adesso lo conosceva,e le sorrideva di più
ma
a lei quel sorriso non bastava
lei voleva un sorriso
speciale
Si chiese come sarebbe stato avvicinarsi a lui e baciarlo
Meiko si sedette sul letto, imbarazzata. Non sapeva
davvero che pesci pigliare
non si aspettava di stare
così bene in compagnia di Satoshi!
Lui, dal canto suo, sapeva che il suo sentimento si
andava via via rafforzando, invece di affievolirsi, e ne
era felice. Sapeva che forse, un giorno, sarebbe giunta
la sua possibilità e lui, di certo, non se la sarebbe
fatta scappare.
Poi pensò che forse quel giorno era già arrivato
Si avvicinò allo stereo e lo accese. Subito, nellaria,
le dolci note di una romantica melodia si diffusero, fino
ad arrivare alle orecchie (e al cuore, o così almeno
Satoshi sperava) di Meiko.
-Bella canzone- disse solo lei. Ma lui, Satoshi, gliela
dedicava con tutto il cuore.
Nella
buona sorte, nelle avversità
nelle gioie e nelle difficoltà
ovunque tu sarai
io ci sarò
-Sai Meiko- sussurrò Satoshi avvicinandosi alla ragazza
e posandole una mano sulla guancia
-è vero
io per te ci sarò sempre, quando avrai
problemi, quando vorrai piangere, quando vorrai ridere
vorrei
solo che tu te ne accorgessi
-
-Ma io già lo so, Satoshi- rispose la ragazza sorridendo
dolcemente
-lo so bene
e vorrei anche io essere tutto per te ma
amo
Namura
purtroppo lo amo ancora e non posso farci
nulla
spero solo
di potermi innamorare di te un
giorno-
Satoshi non disse nulla, ma avvicinò il viso a quello di
lei e la baciò. Lei non fece nulla per ritrarsi da quel
bacio che, forse, desiderava con tutto il cuore.
Otohiko, guardando Suki ridere, pensava a quanto il suo
viso fosse stato bello un tempo. Un tempo nel quale
probabilmente si sarebbe innamorato di quella ragazza
timida ma solare
un tempo passato.
Adesso sembrava quasi il fantasma di ciò che era prima.
Anche se si era truccata le occhiaie erano lo stesso
visibili, come linfossamento sulle guance
inutile
negarlo
il ragazzo cominciava seriamente a
preoccuparsi.
Come un lampo, per un attimo, nella sua mente comparve il
viso di Eriko? Ma che fine aveva fatto?
Yuu ballava teneramente abbracciato con Miki, che
beatamente sorrideva.
-Starei così a ballare tutta la sera amore mio- le
sussurrò allorecchio, lei rise
-anche io
ti amo Yuu
-
Quando la musica finì i due si sedettero vicini, sul
divano, tenendosi per mano.
Miki era così felice
finalmente tutto, con Yuu, si
era aggiustato
cerano stati dei problemi, e il
pericolo di perdersi per sempre, ma alla fine il loro
amore aveva trionfato
A volte lo guardava dormire per ore, provando dei
sentimenti così belli che le parole non bastavano per
esprimerne nemmeno la minima parte.
E, a volte, si chiese come sarebbe stato essere madre di
un figlio. Il LORO figlio
Yuu la baciò sulle labbra, e quel contatto dolce e
tenero la riportò al presente, al suo splendido presente.
-Miki
io devo scappare
ho da sbrigare una
commissione
non ti arrabbi vero?-
-figurati amore
ci vediamo a casa?-
-ci vediamo a casa-
Yuu si alzò, fece per allontanarsi ma si voltò e tornò
indietro quasi di corsa, si avvicinò a Miki e le sussurrò,
a fior di labbra
-dimenticavo-
poi un altro bacio, e un altro ancora
Sono stata fortunata pensò Miki, felice.
Eriko, ormai al limite della sopportazione, aprì di
nuovo gli occhi e sorrise forzatamente.
-e così hai vinto la tua decima medaglia giusto?-
chiese, poi si voltò e vide Miki su un divano
SALVAAAA! pensò, si congedò da Dan,
insoddisfatto perché aveva ancora da raccontargli la
storia delle sue altre dodici medaglie, e si lasciò
cadere sul divano.
-Dio Miki, non sai che ho passato!- esclamò stremata
rivolta allamica, che rise
-oh
e non hai sentito la storia della sua sedicesima
medaglia
- disse, poi si guardarono un attimo negli
occhi e scoppiarono a ridere insieme.
-Eriko
- la richiamò Miki dopo qualche tempo, aveva
unespressione molto seria
-dovè Suki?-
-Non so
è scomparsa con Otohiko!Chissà quei due
-
rispose Eriko con tono cospiratore, ma Miki non colse la
battuta.
-Ha mangiato stasera?-
-Non ne ho idea
-
-credo proprio che con quella dieta abbia esagerato
-
-lo credo anche io ma
lei è intelligente, non credo
abbia fatto qualcosa che poteva minimamente nuocerle
-
-Questo è vero, ma a volte per la disperazione si fanno
tante cose che, in tempi normali, non si sarebbero mai
sognate di fare
credimi
-
Eriko si limitò ad annuire in silenzio
adesso Miki
stava facendo preoccupare anche lei
Satoshi, piano, fece stendere Meiko sul suo letto, poi si
stese accanto a lei
era bellissima
non sapeva se lo stava solo ingannando, se si voleva
divertire con lui
ma non le sembrava il tipo
Lo sai
tu mi hai messo nei guai
i miei occhi sono isole
dove non viaggi mai
[
]
Meiko
io ti amo così tanto
ma tu puoi provare
lo stesso per me? Puoi viaggiare nei miei occhi come io
faccio nei tuoi?
Un gioco che non vinco mai
il mio sbaglio più grande
che rabbia che mi fai.
La trappola dei giorni miei
sei il mio sbaglio più grande
ma che rifarei.
Forse è vero, fissarmi con te è stato uno sbaglio, ma
uno sbaglio così dolce che non mi stancherei mai di
ripeterlo
mai!
Satoshi, lentamente, accarezzava Meiko che sembrava non
sottrarsi a quella passione, e a quellamore.
Piano la mano di Satoshi le passò sul seno
Meiko non sapeva cosa fare
non riusciva a pensare
una
parte di lei desiderava tanto che Satoshi non si
fermasse, unaltra le ricordava di Namura
ma
lei non aveva la forza di resistere
-Satoshi, non fermarti ti prego- sussurrò, il suo
respiro e quello del ragazzo si fecerò più veloci
-Non lo farò se tu non vuoi
- rispose lui,
sbottondando la sua camicetta
-AAAAHHHHHH!- Un urlo, dal basso, due, rumori e voce
concitate. Ma che diavolo stava succedendo?
Satoshi si alzò, contrariato, e mugugnò
-ma che diavolo stanno combinando?-
Meiko si riabbottonò la camicetta
-sarà meglio scendere- disse
forse quellinterruzione
era stata un bene.
Forse adesso devo dirglielo
devo dire a
Otohiko che mi piace
pensava Suki, guardando
il ragazzo davanti a lei, che le stava porgendo un drink.
adesso sono magra, forse, forse potrei piacergli
ma
che fare?
Non lo sapeva davvero, che fare. Una parte di lei
desiderava con tutto il cuore aprirsi, nella speranza che
il suo sentimento divenisse, così, meno dolorso. Ma laltra,
laltra credeva che, aprendosi, si sarebbe aperta
anche una ferita ben più dolorosa
a chi dare retta?
Si sentiva come in un vortice, un vortice che girava
sempre più veloce, e che la lasciava indietro.
Sentiva che non aveva più il controllo del suo corpo,
come se la sua anima fosse uscita e stesse vagando da
lontano osservando la scena
Il vortice
non faceva più in tempo a seguirlo
cominciava
a farle male la testa
e il ventre
le gambe le
tremavano
-Otohiko io
io
-
-dimmi
ehi Suki, ti senti bene
-
-io
io ti
- TI AMO!voleva gridare, ma ormai non
aveva più il controllo di se stessa
-io ti..ti
-
-SUKI!-
il vortice ormai girava e girava, e si lasciò vincere,
cadde a terra e poi fu buio.
-SUUUKI!!!!- fu lultima cosa che capì, poi grida,
poi silenzio
-Cosa diavolo è successo?- chiese Satoshi quando scese
in salone
-Miwa! Miwa!- gli venne incontro una ragazzina
-Sempai-Kanzai ha perso i sensi!Chiama lospedale!-
Cosa?
Da lontano vide Eriko e Miki piangere
CONTINUA...
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