The Shadow

La mia vità è la tua

- Benji? Ma… perché sono qui?
- Non ricordi nulla?
- Si, ora si…eh! Io devo andare! - così dicendo fece per alzarsi ma il ragazzo la bloccò
- Tu non vai da nessuna parte. Oggi è domenica e non ho gli allenamenti per cui rimango con te… - Eve era rimasta rapita dal tono della sua voce, cosi dolce ma allo stesso tempo sensuale. Benji notò la sua espressione e provò un grande impulso irrefrenabile. La prese alla vita e la baciò. Un bacio come quello della sera prima, Eve non se ne era dimenticata.
- No, Benji!
- Niente no! Da questo momento in poi tu sei la mia ragazza e chiunque oserà negarlo dovrà vedersela con me.
- Ma mia madre…mio padre…
- Non ti preoccupare. Ogni cosa a suo tempo.
A quelle parole Eve si sentì rilassata, non sapeva il perché, ma era tranquilla. In quel momento non le importava nulla, Benji era il suo mondo! Si strinse forte a lui e solo allora notò che lui era in boxer.
Si voltò di scatto, dandogli le spalle e diventando rossa. Benji non capiva il motivo di quella reazione per cui glielo domandò.
- Guardati allo specchio…
Benji seguì il consiglio e subito divenne rosso anche lui. Si voltò verso Eve, che gli dava ancora le spalle, e notò che lei aveva preso i suoi pantaloni e, senza guardarlo, glieli porgeva.
Dopo essersi vestito, si mise di fronte alla ragazza e scoprì che stava morendo dalle risate mentre anche lui moriva, ma dalla vergogna.
- Non c'è niente da ridere! - l'imbarazzo cresceva sempre più, ma questa spaventosa salita fu bloccata da una frase pronunciata da lei - Come faccio a tornare a casa? - indicando il suo abbigliamento che di certo, non sarebbe passato inosservato.
- Vieni con me. - e la condusse nella camera dei genitori. Aprì un armadio e tirò fuori un grazioso vestitino a fiori e glielo porse - Tieni, dovrebbe essere della tua misura.
- Davvero posso metterlo? Ma tua madre non si arrabbierà?
- Non si ricorda neanche di averlo! E poi sono sicuro che le farebbe piacere.
- Allora grazie. - e andò nella camera del ragazzo a cambiarsi mentre quest'ultimo si diresse in cucina a preparare la colazione.
- Come sto?
Il ragazzo si girò e per poco non fece cadere il bricco del caffè. Quell'abito le stava benissimo! Si abbinava perfettamente alla sua carnagione chiara e hai suoi capelli castani.
- Adesso non sembro "The Shadow", vero?
- Già. Ti sta molto bene quel vestito.
- Grazie. Tua madre deve avere buon gusto, anche se io non me ne intendo molto. Senti la loro mancanza?
- Di chi?
- Dei tuoi genitori.
- No, cioè…ogni tanto mi farebbe piacere stare con loro, ma sono sempre impegnati. - il ragazzo si voltò e poggiò due tazze di caffè fumante sopra il tavolino dove si sedettero i due
- Ti va di fare un giro oggi? E' una bella giornata e girare sempre al buio rende tristi.
La ragazza rispose a quella proposta con una linguaccia in segno di assenso. Non l'aveva mai vista sorridere, ed era così bella.
Mentre giravano la città, incontrarono Mark Lenders e la ragazza Maki. Mark non perse occasione per prendere in giro Benji come al suo solito, ma il ragazzo gli rispose per le rime. A quel punto si intromette Maki:
- Ma tu sei Eve Lantimer?
- Si, mi conosci?
- Sei la campionessa inglese di ginnastica! Sei molto famosa.
- Non esageriamo…
- Ma guarda un po', il nostro portiere con una famosa ginnasta
- Olimpionica - intervenne Maki mentre Eve sorrideva e Benji guardava la giovane.
- Maki se non sbaglio tu sei stata chiamata a giocare alla nazionale giapponese di baseball, vero?
A quel punto Mark divenne ancora più fiero ed elogiò la sua ragazza per circa mezz'ora mentre quest'ultima scambiava quattro chiacchiere con Eve. Poi i ragazzi si salutarono e ogni coppia riprese la propria strada.
Benji e Eve stavano andando in direzione della ccasa della ragazza quando, davanti al cancello, videro parcheggiata una grandissima macchina nera. Dalla vettura scesero una coppia di signori che risultò essere poi i genitori di Eve.
- Perché sono qui? Cosa vogliono da me adesso?


Fine 6° capitolo