Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 8
Trasferta

"Che cosa ? Stai dicendo che posso venire con voi in trasferta ?"
Al suono di quella frase quasi urlata, molte ragazze all'interno di una sala da tè vicino alla scuola si girarono ad osservare Ayako e Yuki, che erano sedute ad un tavolino del locale.
"Urla un po' più forte Yuki, nelle cucine non ti hanno sentito"
Yuki sorrise davanti all'espressione imbarazzata di Ayako, poi scosse la testa, ancora incapace di accettare la notizia che l'amica le aveva appena comunicato.
"Scusa ma...è così strano ! Credevo che soltanto i membri del club di basket potessero partecipare alle trasferte fuori città"
"Se mi avessi lasciato finire ti avrei spiegato tutto. Ti ho già detto che quando ho telefonato al ryokan per prenotare le stanze, mi hanno fatto alcuni problemi perché non ne avevano una singola, no ? Dato che non posso certamente dormire con qualcuno dei ragazzi - non oso immaginare cosa combinerebbe Ryota - Akagi ha deciso che verrà anche Haruko, che così dormirà con me. Il problema però non si è ancora risolto, perché questo ryokan è molto piccolo ed ha a disposizione solo un'altra camera, oltre quelle dei ragazzi, una tripla* ; il che significa che per rientrare nelle spese, è necessario trovare un'altra persona che dorma con noi. Così Akagi, dopo mie notevoli insistenze, ha deciso di fare uno strappo alla regola e darti il permesso di venire in trasferta con la squadra, anche se non fai parte del club. Allora che vuoi fare ? Verrai, vero ?"
Senza fare caso al lieve tono di minaccia dell'amica Yuki annuì con gioia.
"Ma certo che vengo ! Non ho mai assistito ad un allenamento...um...tranne quella volta che ti ho portato gli appunti in palestra, ma è stato solo per poco. Sicuramente sarà molto divertente !"
Ayako sorrise, lanciando a Yuki un'occhiata allusiva. "Oh, certo. Scommetto che vieni solo per divertimento...il fatto di poter trascorrere tre giorni con Mitsui non ti ha affatto sfiorato, vero ? Andiamo Yuki, a chi vuoi darla a bere ?"
Yuki si finse offesa. "Ehi, io non ho mai detto di non averci pensato. Solo, avrò anche altre cose da fare...come cercare di buttarti tra le braccia di Ryota, per esempio"
Ayako sospirò. "Ancora con questa storia ? Quante volte dovrò ripetertelo che..." iniziò, ma Yuki non la lasciò finire
"All'infinito, rassegnati. Oppure fino a quando non imparerai ad essere più onesta con te stessa. Cambiando argomento, quando si parte ? Dove andremo ? E cosa dovrò portarmi dietro ?"
Di fronte all'entusiasmo quasi infantile dell'amica, Ayako sorrise "La partenza è stata fissata per venerdì prossimo, così avrai quasi una settimana per decidere quale capo del tuo guardaroba portare per poter far colpo su di lui..."
"Cretina, io mi riferivo allo sport !" rispose Yuki, piccata, e questa volta l'altra scoppiò a ridere apertamente.
"Lo so...lo so...ma me l'hai chiesto con un'ansia tale che non ho resistito. Comunque la cittadina dove andremo si chiama Kiryu, ed è vicino alle montagne della regione del Mikuni. Credo che la sera farà piuttosto freddo, quindi ti consiglio di portare qualcosa di pesante. Ti conviene portare anche una tuta...io ci sono abituata, ma per te stare a guardare i ragazzi che si allenano per due giorni consecutivi sarà indubbiamente noioso. Almeno così potrai distrarti facendo un po' di esercizio anche tu"
Yuki fu d'accordo e così le due ragazze, continuando a chiaccherare sui preparativi per la partenza, si avviarono verso casa.
La settimana che seguì fu densa di noiosi preparativi per Ayako e angosciosi dubbi per Yuki. Quest'ultima era caduta in quello stato a causa dell'assoluta incertezza di cosa poter dire a Mitsui dopo l'ultimo incontro. Doveva far finta di niente oppure dirgli di portare i suoi saluti a sua madre ? Salutarlo o fingere di non conoscerlo ? E lui come avrebbe accolto la sua presenza ? Alla fine, dato che Ayako non riusciva più a sopportare quelle crisi e che lei stessa cominciava ad esaurirsi, trovò finalmente una soluzione : decise che avrebbe aspettato una sua mossa e si sarebbe regolata di conseguenza. Così il giorno della partenza fu sufficientemente rilassata da poter affrontare senza problemi la curiosità generale di tutta la squadra. Quando il capitano la presentò, spiegando la sua presenza con un generico riferimento a 'problemi di bilancio', Yuki fece un gran sorriso, si inchinò e disse educatamente che era molto contenta di poter partecipare a quella trasferta e che sperava di non essere d'intralcio a nessuno. Poi strizzando un occhio ad Ayako fece una battuta sul carattere battagliero dell'amica e tutti scoppiarono a ridere (con finta disperazione dell'interessata), prendendola subito in simpatia. Yuki si sedette con il cuore più leggero. Ora che aveva superato quel primo difficile impatto, sarebbe certamente stato tutto molto più semplice.
Il viaggio si svolse in un'atmosfera tranquilla : i membri della squadra chiaccheravano rilassati, Rukawa come al solito dormiva, Mitsui sentiva della musica in cuffia con gli occhi chiusi, Ryota e Hanamichi tentavano di intavolare romantiche discussioni con Ayako e Haruko, mentre queste ultime - ingnorandoli allegramente - parlarono per tutto il tempo con Yuki. Chiudeva il quadro il capitano Akagi che, instancabile, osservava e controllava tutta la situazione dal fondo del pullman.
Ad un certo punto, impietosita dai prolungati sforzi dei due ragazzi di attirare le attenzioni delle amiche, Yuki decise di farsi un giro, dandogli così la possibilità di iniziare il loro personale show. Allontanandosi sorridendo dal gruppetto e facendo l'occhietto ad Ayako, si alzò e si mise a passeggiare per lo stretto corridoio del pullman. Lo spazio non era molto e mentre era ancora in piedi, una brusca curva le fece perdere l'equilibrio, facendola cadere addosso a Kogure, che era seduto lì vicino.
"Oh ! Scusami tanto ! Stavo cercando un posto e..." disse Yuki rialzandosi subito, un po' imbarazzata.
Ma il ragazzo sorrideva ."Non preoccuparti...puoi sederti qui, se vuoi. Ti chiami Yuki, vero ?" disse e lei accettò il suo invito.
"Si, sono 'l'imbucata' di questo viaggio !" rispose ridendo "E...um..tu sei..." chiese esitando. Ayako le aveva detto i nomi di tutti ma lei non se ne ricordava nemmeno uno.
"Kogure. Kiminobu Kogure. Per caso anche tu giochi a basket ?"
Yuki scosse la testa "Veramente no. Faccio parte di una squadra di volley, quindi non ci capisco niente. Però mi piace guardarlo. La squadra che affronterete dopodomani è forte ? Ayako mi ha accennato qualcosa, ma..."
Il ragazzo sorrise di nuovo, felice della domanda. "Beh è un'amichevole, quindi non sarà una partita ecessivamente combattuta, però questa squadra ha le carte in regola per darci del filo da torcere in campionato e così..."
Kogure e Yuki si lanciarono in un'approfondita conversazione : lui cercò di spiegarle un po' di tattiche di gioco e Yuki, da parte sua, seguì con molto interesse quelle spiegazioni, interrompendolo anche per fare domande.
Un paio di sedili più indietro Mitsui aprì gli occhi e si mise ad osservarli. Apparentemente sembrava che stesse ancora ascoltando della musica, dato che non si mosse, e dopo un po' tornò a chiudere gli occhi. Tuttavia quella reazione non sfuggì ad Akagi, che dal fondo del pullman vedeva abbastanza bene quello che succedeva.
Alla fine del viaggio, quando la vettura si fermò, tutti cominciarono ad alzarsi e a prendere le loro cose dai vani portaoggetti e Kogure aiutò Yuki a prendere il suo zaino, passandoglielo con un sorriso. Durante le confusionarie operazioni per recuperare il proprio bagaglio, Akagi si avvicinò a Kogure e gli parlò sottovoce.
"Ehi Kogure, ti conviene stare attento a come ti muovi con Yuki. Credo che Mitsui sia interessato a lei"
L'altro lo guardò stupito "Eh ? Cosa te lo fa pensare ?" gli chiese.
"Prima mentre stavate parlando, si è svegliato e vi ha lanciato un'occhiata che avrebbe fuso il piombo a venti metri di distanza. Non mi sembra una cosa normale, nemmeno per uno come Mitsui" rispose il capitano.
"Ma stavamo solo parlando !" protestò lui e Akagi alzò le spalle.
"Evidentemente è bastato per farlo innervosire. Senti, non ti sto dicendo di non parlarle più…solo stà attento, ok ?"
"Ok" mugugnò Kogure, allontanandosi un po' di malumore. Osservandolo Akagi sospirò.
"Ecco quello che succede a portare ragazze in ritiro…guai, guai, guai. E con la g maiuscola !"


* I 'ryokan' sono delle tipiche pensioni, di solito a carattere familiare, arredate in puro stile tradizionale giapponese. Non ho idea se esistano stanze doppie o triple, ma facciamo finta che la distribuzione dei posti letto sia un po' come la nostra...^__^;

CONTINUA...