Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 6
Ricordi risvegliati

"Tutto qui ? Non è successo nient'altro ?"
Ayako guardò Yuki con un'espressione perplessa dipinta sul viso. Erano nella sua stanza, ad esattamente ventiquattr'ore di distanza, e l'amica aveva appena terminato la dettagliata descrizione di quello stranissimo incontro con Mitsui che lei le aveva intimato di fare.
Yuki sospirò e sorseggiò il tè che aveva in mano con aria assente.
"Cosa vuoi che potesse accadere ? Non era mica un appuntamento ! Ricordati che se non fosse stato per la madre, io me ne sarei andata dopo pochi minuti"
"Si ma...è così strano ! Credo che tu sia una delle pochissime persone ad aver conosciuto i suoi genitori, cosa che per un tipo come lui significa una grossa concessione di confidenza. E poi tutta la situazione aveva quasi l'aria di...di una presentazione ufficiale !"
"Ti ho detto che ci è stato costretto, non farti strane idee ! Non è che mi ha confidato i suoi desideri e le sue aspirazioni...ha solo fatto buon viso a cattivo gioco e non mi ha buttato fuori casa"
"Ma perché non ha detto alla madre che in realtà non ti conosceva ? Avrebbe potuto far finire la cosa prima che iniziasse...invece non l'ha fatto. E poi il suo comportamento davanti al telefono e sotto casa tua, come lo spieghi ?"
"Quello è rimasto un mistero anche per me. Per un attimo ho avuto l'impressione come se...beh, ci stesse provando !"
"A-HA !! Secondo me è proprio così !"
"Hm, io non ci giurerei. Anzi, a pensarci bene è proprio improbabile. Non mi aveva mai visto, come è possibile che..."
"Ehi, esistono i colpi di fulmine, non lo sai ? Inoltre mi sembra che anche per te è stata la stessa cosa, no ? Neanche tu l'avevi mai visto prima"
Una strana espressione sul viso di Yuki fece sorgere il dubbio ad Ayako, che si avvicinò all'amica e la fissò intensamente, facendola arrossire.
"Oppure...l'avevi già visto ? Quando ?"
"Ehm...è stato nella partita contro lo Shoyo. Mi avevi detto che era decisiva e così sono venuta a vedervi. Ho anche provato a chiamarti, ma eri così concentrata che non ti sei neanche girata"
"E così l'avevi già notato...guarda, guarda. Quando avresti avuto intenzione di dirmelo ? Sono sì o no la tua migliore amica ?"
"Non urlare, ho capito ! Va bene, scusa se te l'ho fatto sapere solo adesso...in realtà non pensavo neanche di rivederlo, figuriamoci conoscerlo di persona !"
"Bé ora che l'hai conosciuto, buttati. E' carino, ti piace, conosci i genitori...in fondo è anche un bravo ragazzo"
"Come sarebbe a dire in fondo ?"
Ayako esitò un po' per rispondere e questa pausa aumentò notevolmente i sospetti di Yuki.
"Allora ? C'è qualcosa che dovrei sapere ?" insistette.
"Ecco...penso proprio di si. Non te ne ho parlato prima perché pensavo che non ti interessasse fino a questo punto ma..."
"Ehi, non ho mica detto di volerlo sposare !"
"Comunque sia, Mitsui non ha avuto un passato eccessivamente raccomandabile. Faceva parte di una banda di teppisti molto violenti e ce l'aveva a morte contro tutti i partecipanti del club di basket, in particolare contro Ryota"
"Ma...a me ha detto che alle medie giocava a basket !"
"Si, è vero, è stato eletto anche MVP* della sua scuola. Ma poi, all'inizio del liceo, un infortunio al ginocchio sinistro gli ha compromesso il rendimento sportivo e lui è precipitato in una grossa crisi emotiva. Non so bene come sia accaduto, ma alla fine è finito a combattere contro tutto il mondo in una banda di teppisti"
"E poi cosa è successo ? Come mai si è riunito alla squadra ?"
"E' stato dopo il ritorno di Ryota. Ti avevo detto che era stato in ospedale, no ? Bé è stato perché si era scontrato con Mitsui...se le erano date talmente tanto che si sono quasi massacrati a vicenda. Comunque dopo quell'episodio Mitsui aveva giurato di vendicarsi di Ryota ; un giorno, mentre ci stavamo allenando, si presentò in palestra con tutta la sua banda, per provocarlo. Lui ce la mise davvero tutta, per non farsi coinvolgere nuovamente in una rissa, ma alla fine i nervi saltarono a tutti. Con quelle teste calde di Sakuragi e Rukawa, d'altra parte, che cos'altro ci si poteva aspettare ? Insomma per farla breve ci fu una rissa tremenda...pensa che ci ho rimediato uno schiaffone anch'io per aver tentato di fermarli !"
"Che cosa ? E' Ryota è stato a guardare senza fare niente ?"
"Vuoi scherzare ? A momenti lo massacrava, quel tizio ! A pensarci bene è stato da lì in poi che le cose sono precipitate..."
"Ma com'è finita ?"
"Alla fine, dopo che erano intervenuti anche gli amici di Sakuragi e il capitano Akagi, è arrivato l'allenatore Anzai. Alla sua vista Mitsui è crollato e ha finalmente ammesso di voler tornare a giocare a basket. A quanto pare l'allenatore è stato una specie di guida spirituale per lui, tanto che adesso ha quasi una venerazione nei suoi confronti"
Yuki riflettè un po' su quello che le aveva appena detto Ayako e scoprì di non fare nessuna fatica nell'immaginarsi Mitsui alla testa di una banda di teppisti. Forse era proprio per quello che lui aveva fatto quella strana espressione quando gli aveva detto che si vedeva che i suoi si preoccupavano per lui.
"In effetti le cose cominciano a combaciare...ecco perché la madre era così contenta di vedere che il figlio aveva qualche amica !"
"Già, credo anch'io. Però, da quello che mi hai detto, ho l'impressione che lei più che come 'amica' ti abbia classificato come 'fidanzata'. Ci dev'essere stato un motivo, no ?"
"Pura ansia materna di trovare una fidanzata al proprio figliolo"
Ayako scoppiò a ridere di fronte a quella definizione da manuale di psicologia spicciola e subito dopo anche Yuki si aggiunse alla sua risata. Quando finirono entrambe avevano le lacrime agli occhi.
"Ma non ti preoccupa neanche un po' il fatto che lui abbia avuto un passato così turbolento ? Non credi che una persona del genere possa essere ancora potenzialmente pericolosa ?" chiese alla fine Ayako, quando riuscirono a recuperare serietà.
"No. Non so bene perché, ma non mi sembra una persona cattiva. Ha un atteggiamento da duro e un po' scostante ma...come hai detto tu, credo che in fondo sia davvero un bravo ragazzo. E' strano, ma ho come la sensazione di averlo capito già da tempo. Eppure..."
"Non è che l'avevi già incontrato sotto casa tua ? In fondo abitate così vicino..."
"Mah, può darsi. Però sarebbe strano che non l'avessi notato prima"
"Forse dipende dal fatto che prima Mitsui aveva un aspetto diverso. Portava..."
"...i capelli lunghi ? Fin sulle spalle ?" terminò Yuki per lei e Ayako la guardò stupita.
"Come fai a sapere che..." iniziò, ma poi si interruppe perché era chiaro che l'amica non la stava ascoltando. Yuki era concentrata sui suoi ricordi...ricordi di qualche anno prima, quando faceva l'ultimo anno delle medie. Quando tornava a casa la sera, dopo gli allenamenti di judo che a quel tempo ancora praticava, incontrava sempre alla stessa ora un ragazzo alto con i capelli lunghi e l'aria lugubre. All'inizio Yuki ne aveva un po' paura, ma poi era stata colpita dal grande senso di solitudine che emanava quella figura. Sembrava che anche i passanti lo evitassero, cambiando strada non appena compariva all'orizzonte. Lei, invece non lo aveva mai fatto. Perché discriminare così una persona solo per il suo aspetto strano ? Dopotutto lui non l'aveva mai importunata o cose del genere e poi...anche se aveva un'aria un po' minacciosa non le sembrava veramente pericoloso. Di questo ne era assolutamente convinta tanto che una volta aveva provato a salutarlo con un piccolo gesto del capo. All'inizio lui era rimasto impassibile, ma dopo alcune volte che si incontravano, aveva cominciato a rispondere in modo quasi impercettibile a quel saluto e lei ne era stata davvero felice. Poi Yuki aveva smesso di andare agli allenamenti di judo e non l'aveva più incontrato per strada. E ora scopriva che quel misterioso passante era proprio Mitsui.
"E' incredibile..." mormorò "Ecco perché ho avuto quella strana sensazione di deja vù quando ci siamo incontrati per strada..."
"Vorresti gentilmente includere anche me in questo dialogo privato con i tuoi ricordi ? Insomma, mi vuoi spiegare qualcosa ?"
Yuki sorrise. "Hai ragione, scusa. Il fatto è che quando hai detto che poteva avere un aspetto diverso ho avuto come un flash e mi sono ricordata di lui. E' pazzesco che mi sia venuto in mente solo ora, dopo tutte le volte che mi hai chiesto se non lo avevo già incontrato prima..."
"Bé, in fondo è normale. Di certo è molto cambiato da quando è tornato a giocare a basket. E non solo nell'aspetto. Così lo conoscevi già quando faceva parte della banda di Tetsuo ?"
Yuki scosse la testa. "Lo incontravo per strada e basta, non ci ho mai nemmeno parlato. E' un po' troppo poco per dire di conoscerlo, però me lo ricordo abbastanza bene. Aveva sempre un'aria così...triste. Tornavamo a casa alla stessa ora e abitando nella stessa strada finivamo sempre per incrociarci. Alla fine mi saluta...um...bè, diciamo che accennava anche ad una specie di saluto"
Ayako sorrise. "Incredibile ! Mitsui in piena fase 'gangster' che saluta per strada una ragazza che non conosce...se non è destino questo !"
"Ancora non riesco a capire come ho fatto a non accorgermi prima di lui"
"A volte le persone che sono sotto i nostri occhi sono le ultime che notiamo"
Yuki lanciò un'occhiata obliqua ad Ayako e fece un sorrisetto ironico."Già e questo è un discorso che tu dovresti conoscere bene, vero ? Credevi che con tutti questi discorsi avrei lasciato cadere 'l'argomento Ryota' ? Mi dispiace per te, ma non ci sperare ! E così ti ha difesa, eh ? Scommmetto che non l'hai neanche ringraziato"
Di fronte a quella minaccia l'amica gemette. Quando Yuki si metteva a rimproverarla sulla sua situazione con Ryota, sapeva essere davvero seccante.
Soprattutto perché alla fine Ayako era costretta ad ammettere che aveva ragione.

* MVP : Most Valuable Palyer


CONTINUA...