Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 21
Buoni propositi

Mitsui osservò distrattamente l'acqua che scorreva sul proprio corpo. La doccia stava avendo un benefico effetto sul suo fisico ma sfortunatamente non si poteva dire lo stesso per quanto riguardava i suoi pensieri…non ne sarebbero bastate cento per lavare via dalla memoria quella breve chiaccherata con Yuki e soprattutto quello che la ragazza gli aveva detto.
L'aveva riconosciuto. Dopo tanti anni si era ricordata di lui e dei loro casuali incontri serali…ma perchè non gliene aveva mai parlato ? E perché, dopo che aveva accennato la cosa, era praticamente fuggita ? Mitsui chiuse l'acqua scuotendo il capo con perplessità. Un'altra domanda si aggiungeva alle altre : come mai non riusciva a togliersi dalla testa quella ragazza ? Da quando l'aveva incontrata per la prima volta tre anni prima, per un motivo o per un altro finiva sempre per pensare a lei. Dopotutto forse Miyagi aveva ragione. Sembrava proprio che un sacco di coincidenze e di particolari portassero alla logica conclusione che si stesse innamorando di…
"E BRAVO MITCHI !!! Lo sai che sei proprio un genio ?!"
Una poderosa pacca sulla spalla fece quasi vacillare Mitsui e interruppe il filo dei suoi pensieri. Lui si girò per capire chi era stato si trovò di fronte ad un Hanamichi che sprizzava contentezza da tutti i pori, subito raggiunto da un altrettanto entusiasta Ryota che imitò il compagno nel piazzare un'altra pacca sulla sua spalla .
"Davvero amico, ti meriteresti una statua per il magnifico consiglio che ci hai dato questa mattina…ha funzionato perfettamente ! Lo sai che Aya è venuta a cercarmi ? Mi ha addirittura osservato mentre parlavo con te !! Cavoli, ancora non ci credo…" Ryota era veramente estatico mentre parlava e anche Hanamichi si affrettò ad informarlo dei suoi "grandi risultati" con Haruko.
"E' vero ! Anche Haruko mi è venuta a cercare ! Che carina…mi voleva ringraziare per averla salvata ieri sera…avresti dovuto vedere come mi descriveva ! 'semplicemente grandioso' sono state le sue parole…ed è tutto merito tuo, Mitchi ! Avevi proprio ragione… dobbiamo fare in modo che siano loro a venire da noi!" terminò con un sorriso soddisfatto.
Mitsui osservò l'aria felice dei due compagni e provò un po' d'invidia, ma poi gli passò subito. In fondo quello era il primo segno che ricevevano dopo mesi di totale indifferenza…non è che la loro posizione fosse così tanto invidiabile.
"Bè, se siete felici per così poco…" borbottò superandoli e andando verso il suo armadietto.
La sua situazione con Yuki, invece, come poteva essere considerata ? Si erano visti si e no due volte…però il fatto che ci fosse qualcosa che li legava come quei ricordi passati, non era da sottovalutare. E poi anche Yuki era venuta a cercarlo… ma bastava solo questo per poter pensare ad una dimostrazione di interesse ?
"Ehi…in che senso per così poco ? Guarda che è un importantissimo passo in avanti ! Se ripenso che fino a poco tempo fa pensava soltanto a quel deficiente di…umpf !" iniziò Hanamichi ma una gomitata di Ryota in pieno costato gli impedì di proseguire citando l'odiato Rukawa, che era proprio lì vicino.
"Già…anche per me è la stessa cosa. Credo di aver aspettato anni sperando che uscissero parole simili dalla bocca di Aya" disse poi Ryota, guardando un po' male Hanamichi che, come al solito, non riusciva proprio a capire il significato della parola 'discrezione'.
Mitsui cominciò a rivestirsi. Quella conversazione cominciava a dargli un po' fastidio, soprattutto considerato il fatto che aveva altre cose a cui pensare... cose che quei due avevano interrotto per almeno due volte. Ma nonostante tutto non se la sentiva di scaricarli con un secco 'lasciatemi in pace' e questa era una cosa strana per lui. Un tempo non avrebbe avuto tutti questi scrupoli…si grattò la testa. Si vedeva che la 'terapia di avvicinamento' di Miyagi aveva cominciato a fargli effetto.
"Sentite…non sto dicendo che questa cosa non è importante. Sto solo cercando di dire che non dovreste accontentarvi unicamente di questo risultato. Insomma, volete qualcosa di più no ? A questo punto pensate al prossimo obiettivo" disse chiudendo l'armadietto. Poi visto che i due erano ancora mezzi nudi aggiunse "E sbrigatevi a vestirvi ! Si parte tra poco".
Ma Hanamichi e Ryota non si mossero. Anzi, continuarono a fissare Mitsui come se fosse stato una specie di profeta circondato da un'aureola di luce.
"Mitchi…non avrei mai pensato di trovare in te una così profonda saggezza…" mormorò Hanamichi con le lacrime agli occhi "Ti prego, diventa la mia guida spirituale !!" disse poi buttandosi a terra e avvinghiandosi ad una sua gamba. Anche Ryota gli si avvicinò con aria di chi aveva ricevuto un'illuminazione .
"E' vero…se continuerai a darci dei consigli così, riusciremo sicuramente a conquistare le ragazze ! Allora, che dobbiamo fare maestro ?" chiese guardandolo ispirato.
Mitsui li osservò per un momento cercando di capire se lo stessero soltanto prendendo in giro, ma dopo aver visto la loro espressione seria si rassegnò a considerare l'idea che quei due stessero parlando seriamente.
"Siete diventati pazzi ? Chi hai mai detto di essere un esperto in materia ? E tu, mollami la gamba ! Che eravate idioti lo sapevo già, ma fino a questo punto…" sbottò scrollandosi di dosso entrambi i suoi aspiranti discepoli e andandosene piuttosto seccato. Ma Hanamichi e Ryota non si arresero per così poco.
"Aspetta ! Abbiamo ottenuto più seguendo i tuoi consigli che in mesi di tentativi…dacci almeno qualche altra dritta !!" supplicò Hanamichi inseguendolo, ma visto che Mitsui era uscito dallo spogliatoio e lui era ancora mezzo nudo dovette fermarsi sulla soglia. Ryota lo raggiunse e con calma gli mise una mano sulla spalla.
"Bè amico, noi ci abbiamo provato. D'altra parte lui è fatto così…non farà mai niente se glielo chiedi, ma se ti serve una mano è capace casualmente di dirti la cosa giusta al momento giusto. E poi penso che abbia anche lui i suoi problemi…tu che dici ?" fece poi strizzandogli un'occhio con aria d'intesa. Hanamichi lo guardò un po' confuso.
"Parli dell'amica di Ayako ?" fece stupito "Ora che ci penso l'ho vista parlare con lui durante il pranzo, mentre cercavo Haruko…" aggiunse poi sforzando la memoria. La sua attenzione era talmente concentrata su Haruko che tutto il resto passava in secondo piano, quindi era molto difficile per lui notare quello che succedeva agli altri.
"Eh già. Credo che sia meglio lasciarlo un po' in pace per il momento…forza, andiamoci a vestire o ci lasceranno qui" disse poi all'amico tornando verso il suo armadietto.
La relativa calma del viaggio di ritorno era proprio quello di cui Mitsui aveva bisogno. Finalmente aveva un po' di tempo per pensare al comportamento e alle parole di Yuki senza che nessuno lo interrompesse continuamente come era successo poco prima. Ripensando alla proposta di Miyagi e Sakuragi di diventare la loro guida spirituale scosse lievemente la testa. Come avrebbe potuto dare dei consigli ad altri se non riusciva neanche a capire cosa doveva fare lui ? Da quando aveva deciso, in quella palestra deserta, di non lasciarsi nuovamente sfuggire l'occasione di un futuro migliore anche dal punto di vista affettivo, non aveva fatto molti progressi. Anzi, per un passo avanti compiuto con la formulazione di quel proposito ne aveva fatto altri indietro, preferendo rifugiarsi dietro la scusa di una generica confusione, senza prendere l'iniziativa ma neanche rinunciando a lei. La storia con Kogure ne era la prova più evidente : gli aveva bruciato tantissimo quel suo atteggiamento troppo amichevole con Yuki, ma anche se la tensione era evidente non aveva mai ammesso che a provocarla era stata un chiaro attacco di gelosia. Insomma si era congelato in una fase che non lo aveva portato a muoversi neanche un millimetro dallo stato iniziale. Perché anche sapendo questo, non aveva ammesso davanti a Miyagi che Yuki gli piaceva ? Mitsui portò la testa indietro sul sedile, chiudendo gli occhi. Probabilmente era dovuto alla sua naturale diffidenza. Quegli anni di forzata chiusura verso l'esterno, di apparente indifferenza verso la società che aveva sviluppato durante il periodo di sbandamento avevano condizionato profondamente il suo modo d'essere e lasciavano tracce evidenti proprio in quegli atteggiamenti troppo diffidenti che aveva dimostrato con Miyagi. Ma proprio grazie a quest'ultimo almeno una base per superarli era stata gettata…e questo non era poco. Doveva cercare di fidarsi più degli altri e di essere più comunicativo, questo era certo, e soprattutto doveva darsi una mossa con Yuki ! Era incredibile…non era mai stato così dannatamente indeciso in vita sua e cominciava proprio ora ! In compenso la scusa per fare una lunga chiaccherata con lei ce l'aveva eccome. Voleva una spiegazione. Da quanto si ricordava di lui ? Perché non gliel'aveva detto ? Come l'aveva riconosciuto ? Certo, lui si era ricordato subito di lei e poteva essere benissimo stato lo stesso per Yuki ma…bè c'era stata una ragione per cui l'aveva ricordata così bene, mentre per lei quale poteva essere stata ? Forse interesse ? O si trattava semplicemente di buona memoria ? Mitsui sbuffò, agitandosi sul sedile. Tutti quei giri di pensieri gli stavano fondendo il cervello e non lo portavano da nessuna parte. In fondo c'era solamente un'unica soluzione per avere una risposta a quelle domande : chiedere alla diretta interessata. Certo, sarebbe stato più una specie di interrogatorio piuttosto che una romantica chiaccherata, ma era sempre un punto di partenza…e poi era assolutamente necessario. Doveva prendere in mano la situazione una volta per tutte e cominciare a mettere in atto tutti quei buoni propositi che stava formulando altrimenti si sarebbe sentito veramente un imbecille. Il Grande Mitsui che non aveva mai avuto paura di una scontro, si era ridotto a non avere il coraggio di affrontare lo sguardo di una ragazza ? Assurdo !
O forse tremendamente vero.
Un brusco scossone lo fece improvvisamente distogliere dai suoi profondi pensieri e Mitsui si accorse che erano arrivati al ryokan. Durante la confusionaria discesa dal pullman lui cercò con gli occhi Yuki e la vide subito : era circondata come sempre da Ayako, Haruko e naturalmente, Miyagi e Sakuragi i quali, non molto coerentemente con i loro progetti di continuare ad ostentare una superiore indifferenza, erano stati incollati alle ragazze per tutto il tempo. La osservò ridere e scherzare, proprio come aveva fatto quel giorno, alla palestra del quartiere, e ancora una volta rimase quasi ipnotizzato da quel sorriso e da quella specie di alone di serenità e gioia che gli trasmetteva. Ma questa volta successe qualcosa che non si aspettava : nel preciso attimo in cui lui la stava osservando Yuki alzò gli occhi e incrociò il suo sguardo. Rimasero a fissarsi per pochi secondi, poi lei abbassò lievemente la testa e guardò da un'altra parte, allontanandosi insieme agli altri verso l'entrata del ryokan. Anche Mitsui fece altrettanto e si avviò verso la sua camera con aria indifferente. Ma dentro di lui qualcosa fremeva…qualcosa che non poteva più essere nascosto e che gridava per uscire. Mitsui sorrise.
Quello sguardo gli aveva dato tutta la carica di cui aveva bisogno.

CONTINUA...