Trasferte,
Donne e Guai per lo Shohoku
Capitolo 20
Bilanci
Con tutto il trambusto creato dall'esibizione di
Hanamichi per Yuki fu più facile sgattaiolare via e
confondersi con gli altri e così, vincendo la tentazione
di correre a nascondersi da qualche parte e cercando di
camminare nel modo più naturale possibile, riuscì
finalmente a raggiungere le altre ragazze.
Sembravano tutte un po' provate dall'esperienza, anche se
le reazioni erano naturalmente differenti : Haruko era
tutto sommato la più tranquilla di tutte
proprio
lei che all'inizio era la più esitante delle tre ;
Ayako, invece, era immersa nei suoi pensieri e in effetti
appariva un po' nervosa. Lo si capiva chiaramente da come
stropicciava il suo inseparabile programma degli
allenamenti. Infine Yuki era in preda alla disperazione
più nera, ma forse la parola 'panico' era più
appropriata, però - visto che non era il tipo di
lasciarsi completamente andare - fu anche la prima che
chiese notizie.
"Allora, a voi com'è andata ?" chiese e Haruko
le rispose subito.
"Bene, incredibilmente. Sai, all'inizio non sapevo
bene come fare, ma poi, osservandoti, mi hai dato
un'ottima idea per andare avanti con la conversazione
l'idea del riso ha funzionato molto bene ! Poi
"
cominciò, ma Yuki la interruppe.
"Sono molto contenta per te
almeno a qualcosa
è servito" mugugnò ripensando all'inutilità della
sua proposta "Però è meglio conservare i
particolari per dopo, qui
um
c'è troppa gente.
E tu, Ayako, che mi dici ? Ayako ?" ripetè poi e
l'amica si riscosse dai pensieri in cui era immersa.
"Hum, cosa scusa ? Non ti ho sentito
."
fece rivolgendosi a Yuki e l'amica alzò un sopracciglio.
"Ti ho chiesto come è andata. Bene, suppongo, visto
l'aria assente che ti ritrovi" disse e subito Ayako
si affrettò a negare.
"Non è andata bene per niente ! Quell'idiota ha
capito tutto il contrario
sono andata per
ringraziarlo e lui l'ha presa come una specie di
dichiarazione ! Se si può essere più stupidi di così
"
disse guardando da un'altra parte e Yuki sorrise.
"Ragazzo intelligente" sussurrò e Ayako,
fortunatamente, non la sentì.
"A te, invece, come è andata Yuki ?" le chiese
Haruko e lei, ricordandosi della sua penosa situazione
con Mitsui, si rabbuiò.
"Yuki ma
che è successo ?" chiese Ayako
preoccupata dall'espressione dell'amica e l'altra sospirò,
lasciandosi cadere su una panca.
"Che è successo ? Cosa non è successo !
Ma lasciamo perdere, è meglio parlarne dopo" disse
lanciando un'occhiata ai ragazzi in allenamento.
"Eh no, non puoi mica lasciarmi così ! Vieni
andiamo in un posto più tranquillo. Seguitemi"
disse Ayako alzandosi e dirigendosi verso una saletta
della palestra.
"Ma non devi assistere all'allenamento ?"
chiese Yuki, ma l'altra alzò le spalle.
"Quando sono così concentrati non si accorgerebbero
di me neanche se girassi nuda" rispose e l'amica non
riuscì a farsi sfuggire la battuta.
"Tu dici ? Secondo me qualcuno se ne accorgerebbe
eccome !" disse con un sorriso malizioso e stavolta
Ayako arrossì.
"Stupida" fece, facendole una boccaccia come
una bambina.
Quando arrivarono nella saletta, che era una specie di
piccola palestra coperta di specchi - evidentemente era
destinata a corsi di danza - Ayako si sedette su un
materassino, incrociò le braccia e disse "Allora,
raccontaci tutto. Che hai combinato ?"
Yuki sospirò, sedendosi sua volta.
"Tanto per cominciare la scusa che avevo escogitato
per avvicinarlo si è subito rivelata un fallimento, poi
l'ho quasi costretto ad offrirsi volontario per
insegnarmi a giocare a basket e alla fine, quando ero
riuscita a fare una conversazione quasi decente, me ne
sono uscita dicendo che sapevo che il tizio che
incontravo per strada due anni fa era lui !" terminò,
dandosi mentalmente della stupida.
"Insomma gli hai praticamente detto tutto
non
gli ci vorrà molto per giungere alla conclusione che gli
piaci dato che sai così tante cose su di lui"
infierì Ayako e Yuki gemette.
"Non me lo ricordare
e ora con che coraggio lo
posso ancora guardare in faccia ?" mugugnò
nascondendosi la faccia nelle mani.
"Secondo me a questo punto ti conviene dirgli la
verità" propose Haruko e Ayako concordò.
"Si, ha ragione, Yuki. Dì che ti sei ricordata di
lui solo in seguito
magari proprio mentre stavate
parlando. In fondo non è una cosa così compromettente
vi
eravate già incontrati e adesso vi siete rivisti. Punto"
disse cercando di confortarla.
L'umore di Yuki si sollevò un po' dopo quelle parole. In
effetti il suo scivolone non era stato così drammatico e
poteva essere riprendibile. Bastava negare sempre e
comunque qualsiasi illazione che le veniva posta
sospirò.
Perché doveva sempre combinare qualche casino ?
"E tu ? Con che razza di atteggiamento scostante hai
detto 'grazie' al povero Miyagi ?" chiese ad Ayako
per cercare di non pensare troppo alla sua disgraziata
situazione.
"Non capisco perché continui a farlo apparire come
una specie di vittima
considerato da quanto ci
conosciamo dovresti prendere le mie difese
!" rispose l'amica con aria imbronciata, ma Yuki non
di fece intenerire da quel discorso.
"E' proprio perché ti conosco da così tanto tempo
che sto dalla sua parte
senza qualcuno che ti faccia
capire come stanno le cose continueresti soltanto a fare
del male a te stessa e a lui. Ma non cercare di cambiare
discorso
allora, ci vuoi dire com'è andata veramente
?"
Ayako sospirò e scosse la testa di fronte alla
testardaggine di Yuki e alla fine cedette, visto che
naturalmente gliene avrebbe parlato in ogni caso.
"E va bene
però la cosa non deve raggiungere
anima viva, intesi ? Me lo prometti anche tu, Haruko ?"
chiese poi alla ragazza che era seduta accanto a lei, che
si affrettò ad annuire.
"In realtà non c'è tanto da aggiungere a quello
che vi ho detto prima, perché le cose sono andate
effettivamente così. Io l'ho ringraziato per tutto
quello che aveva fatto per me fino a quel momento e lui
l'ha subito preso come un'ammissione del fatto che le sue
attenzioni non mi erano del tutto sgradite
"
"Bè, io direi che ha capito al volo tutto il
discorso !" disse Yuki interrompendola e Ayako le
lanciò un'occhiataccia.
"Mi fai finire ? Non è la prima volta che Ryota
salta alle conclusioni più assurde mentre gli sto
parlando ed è una cosa che mi fa irritare molto, eppure
anche se ho cercato di negarlo e mi sono arrabbiata
questa volta è stato diverso
forse perché sapevo
che in fondo aveva ragione. Lui è un rompiscatole e un
attaccabrighe incredibile ma
"
"MA ??" chiesero all'unisono Yuki e Haruko,
incalzando l'amica che si era interrotta proprio sulla
frase più importante.
"Ma
ecco
è una persona affidabile. E
mentre ci parlavo mi sono anche resa conto che è
maturato molto. Lo sai che ha fatto definitivamente pace
con Mitsui ? Si può quasi dire che abbiano instaurato un
rapporto amichevole anche al di fuori del campo sportivo"
disse a Yuki con un sorriso e l'amica sospirò di
sollievo. Almeno un altro problema sembrava si stesse
risolvendo. Se soltanto le cose si fossero sistemate come
speravano !
"Però c'è qualcos'altro, vero ? Come mai avevi
quell'aria così assente ?" insistette Yuki, che
ormai che aveva messo Ayako con le spalle al muro non
aveva intenzione di lasciare le cose a metà.
"Hum
bè
non è che
" balbettò
Ayako arrossendo davanti a quell'interrogatorio, ma
un'occhiata dell'amica la fece arrendere. "E va bene
è
soltanto che prima di tornare ad allenarsi mi ha salutato
con un sorriso che
ecco
"
"Ha colpito nel segno. Coraggio, Ayako, dammi un po'
di soddisfazione e dillo. Dì come mai un semplice
sorriso ti ha reso così svagata !" insistette
ancora di più Yuki. Poteva sembrare quasi una specie di
tortura agli occhi degli altri ma lei sapeva benissimo
che quello era l'unico modo per far ammettere le cose ad
Ayako e soprattutto per fargliele entrare in quella sua
testaccia dura.
"Uff
ok, avevi ragione. MI PIACE. Va bene così
?" disse alla fine Ayako con aria seccata.
Fece per girarsi da un'altra parte ma venne travolta da
un entusiastico abbraccio di Yuki.
"Ce l'hai fatta, sorellina !* Non sei contenta ? Non
ti senti più leggera ora che hai finalmente ammesso
quello che continuavi a negare a te stessa da anni ?"
le chiese ridendo e anche Ayako si mise a ridere. Yuki
aveva ragione, come sempre.
"Congratulazioni Ayako, sono tanto contenta per te
!" disse Haruko, aggiungendosi al coro di
festeggiamenti. Passato l'attimo di euforia però, Ayako
tornò con i piedi per terra.
"Ehi, un attimo
non sto mica per sposarmi ! E
poi, Yuki, che significa da anni ? Non ho mica passato
tutto il tempo a struggermi per lui !" rispose e
l'amica alzò gli occhi al cielo.
"Ecco che ci risiamo con la vecchia Miss-nego-l'evidenza
va
bene hai ragione però
" iniziò, ma fu
interrotta da Haruko che si era alzata e stava osservando
la situazione sbirciando dalla porta.
"Oh-oh, ragazze
guai in vista. Mio fratello si
sta avvicinando con aria poco amichevole
"
mormorò e infatti dopo pochi minuti la porta della
saletta si spalancò, per lasciar passare un piuttosto
seccato Akagi.
"Ayako, insomma ! Non puoi mica sparire così
e
per cosa, poi ? Per chiaccherare con le tue amiche ?
Quello puoi farlo tranquillamente la sera o quando di
pare, ma NON in orario di allenamento, intesi ?"
disse lanciando un'occhiataccia all'interessata. Poi si
girò verso Yuki e Haruko e fece una ramanzina anche a
loro.
"E voi cercate di non distrarla ancora o la prossima
volta vi lascio al ryokan. Ricordatevi che siete venute
solo per un extra, ok ?" disse severamente e le
ragazze annuirono, un po' mortificate.
"Hum
bè, forza ora. Venite
i ragazzi
hanno quasi finito di cambiarsi" disse spingendole
verso l'uscita, poi aggiunse : "E vediamo se stasera
riusciamo ad organizzare qualche cosa
ecco, di
divertente, così non vi annoierete" bofonchiò.
A quelle parole Yuki e Ayako si guardarono
interrogativamente e Haruko sorrise.
"E' il suo modo di scusarsi per essere stato brusco"
sussurrò alle altre, che sorrisero di rimando.
Nonostante la sua aria da mastino inflessibile Akagi era
una persona decisamente sensibile.
(*) Yuki chiama Ayako 'sorellina' perché, dato la
loro lunga amicizia e il loro stretto rapporto, ormai si
considerano quasi sorelle. Tuttavia si chiamano così
raramente e mai in pubblico... lo fanno solo in occasioni
di gioia particolarmente intensa, come in questo caso.
CONTINUA...
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