Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 2
Uno strano deja vù

Mitsui lanciò un'altra occhiata al bordocampo. La ragazza che parlava con Ayako non c'era più. Era stata una sensazione strana quando l'aveva vista entrare ; quel viso incorniciato da capelli corti un po' bagnati...non sapeva come, né perché ma gli era familiare. Dove poteva averla già vista ? Ci ripensò mentre faceva la doccia dopo l'allenamento. Di certo non era una sua conoscenza...a causa del suo passato da teppista e del suo carattere poco raccomandabile, veniva praticamente evitato da quasi tutte le ragazze della scuola, ma a lui non importava. Non gli interessava neanche che lo considerassero un violento, anche se quando era ancora nella banda di Tetsuo aveva sempre evitato di infastidirle. Ma allora perché continuava a pensare a quella ragazza ? Era semplice curiosità, si disse, voleva solo cercare di capire dove l'aveva vista. Tutto qui.
Scacciò con fastidio quel pensiero dalla mente e decise di non pensarci più. Mentre tornava a casa però, per qualche strana ragione la sua memoria gli fornì improvvisamente la soluzione, riportandogli alla mente un episodio accaduto più di un anno prima, quando faceva ancora parte della banda di teppisti di Tetsuo. Quella ragazza...ora si ricordava dove l'aveva vista.
Abitava nella sua stessa strada e un paio di volte gli era capitato di incrociarla mentre tornava a casa. Di solito in quel periodo tutti cercavano di cambiare direzione quando lo vedevano, ma lei non lo aveva mai fatto e questo lo aveva colpito. Sapeva di non aver certo un'aria rassicurante… Una volta, quando si erano incontrati per la seconda volta nella stessa giornata, lei l'aveva addirittura salutato con un piccolo cenno del capo. All'inizio lui era stato infastidito dalla cosa. Chi le dava il diritto di prendersi tutta quella confidenza ? Ma poi, stranamente, si era sentito come sollevato...forse perché si era sentito trattare come una persona normale. Quando ad un certo punto non la incontrò più - evidentemente i suoi orari erano cambiati - si sentì irrazionalmente deluso; una reazione che lo fece infuriare con se stesso. Lui non aveva bisogno di nessuno, tantomeno di una cosa idiota come quella...
Non l'aveva più rivista da allora, fino a che non era entrata nella palestra a fianco di Ayako.
"Pensa te, che razza di coincidenze" borbottò passandosi una mano nei capelli. Dopo che li aveva tagliati sembrava quasi un'altra persona, ma anche se entrando nel club del basket alcuni lati oscuri del suo carattere si erano smorzati, gli restava sempre appiccicata addosso un'aria cupa che allontanava tutti. Stava rimuginando sui suoi problemi in modo talmente assorto che non si accorse della ragazza ferma in mezzo alla strada. Nemmeno lei però si accorse di Mitsui, dato che stava cercando qualcosa dentro una borsa sportiva. Il risultato fu che questi la travolse e franarono a terra tutti e due.
"Ahi ! Ma cosa...?" esclamò la ragazza "Guarda dove cammini, accidenti !" aggiunse poi rialzandosi e massaggiandosi un fianco.
"E tu cosa diavolo ci facevi impalata in mezzo alla strada ? Potevi spostarti, no ?" ribattè Mitsui rialzandosi e prendendo la borsa che gli era caduta.
Quando si guardarono in faccia, pronti per affrontarsi, ci fu un attimo di silenzio imbarazzato : Yuki lo riconobbe immediatamente e altrettanto fece Mitsui, ma nessuno dei due sapeva come gestire la situazione. Ufficialmente non si conoscevano ed entrambi non potevano certo ammettere di essersi notati in palestra...l'unica soluzione possibile era quella di ignorarsi e far finta di niente. Così bofonchiarono delle scuse a mezza bocca e si voltarono le spalle, allontanandosi nella sera come due perfetti sconosciuti. Fu solo un attimo, ma la sensazione di deja vu che si era formata tra loro rimase a lungo impressa nelle loro menti...


CONTINUA...