Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 16
Ringraziamenti


La speranza di Ryota, fortunatamente, venne realizzata in pieno da Akagi. Il capitano aveva già intuito la tensione che c'era tra quei due la sera prima e non c'era bisogno di una grande sensibilità per capire, dall'espressione scura di Mitsui, che era meglio tenerlo alla larga da Kogure. Per non lasciare nulla al caso, comunque, prese un attimo in disparte Mitsui, deciso a fargli un breve discorso sulla necessità di risolvere al più presto i rapporti troppo tesi con il compagno di squadra e di lasciare perdere, per il momento, Yuki. Quando però l'altro lo guardò con evidente fastidio, aspettandosi già di ricevere quella ramanzina, Akagi sospirò e cambiò idea, preferendo fare finta di non sapere nulla. Conoscendone il carattere orgoglioso, infatti, sapeva benissimo che Mitsui non avrebbe assolutamente sopportato una intromissione del genere nei suoi affari personali.
"Senti, io non so che problema ci sia tra te e Kogure, però cerca di ricordare che il discorso di ieri sera vale anche per questo. In campo voglio che vi concentriate solo sul gioco, ok ? Niente distrazioni, di nessun tipo"
Nonostante le precedenti intenzioni, le ultime parole di Akagi furono accompagnate da una quasi involontaria occhiata in direzione di Yuki e Mitsui fece notevoli sforzi per restare impassibile.
"Lo so benissimo, non sono mica un ragazzino di prima ! Credi che non sia capace di controllarmi ?" borbottò con stizza.
"Lo spero per te. Solo Sakuragi non è in grado di farlo…"
"Mi hai chiamato, gorilla ?"
Hanamichi sbucò in mezzo ai due, facendoli sobbalzare dalla sorpresa. Era chiaro che stava origliando, vista la vicinanza, e Akagi gli mollò una sberla.
"Idiota ! Perché non sei a correre con gli altri ? Che ci fai qui ?" chiese acchiappandolo per il collo della maglietta.
"Si può sapere perché devi sempre prendertela con me ? Volevo sapere perché lui non correva insieme a noi ! Cosa sono questi trattamenti di favore ? Sono io il genio sublime qui…se c'è qualcuno che merita di riposarsi mentre gli altri sgobbano, quello sono io !" protestò Hanamichi con tono offeso, massaggiandosi la parte colpita.
Esasperato, Akagi si portò una mano sugli occhi mentre Mitsui, un po' divertito e un po' infastidito dal pensiero che Hanamichi avesse seguito la conversazione, scosse la testa e lo trascinò verso il campo.
"Andiamo genio. Hai più bisogno tu degli allenamenti che tutta la squadra messa insieme !"
"Ehi, come ti permetti ? Io sono colui che salverà lo Shohoku !"
"Si, come no…"
Nel frattempo Haruko e Yuki, che si erano messe a sedere diligentemente sulla panchina, osservarono tutto quel piccolo trambusto ai bordi del campo. Dopo un po' le raggiunse Ayako e Yuki, continuando a vedere quello che stava succedendo, le domandò con aria stupita : "Che cos'è successo ? Perché Akagi ha colpito Sakuragi sulla testa ?"
Ayako si mise a ridere. "Non preoccuparti, è normale. Sakuragi è un tipo un po'… esuberante, vero Haruko ? Piuttosto dovremmo ringraziarli per ieri, non vi pare ? Mi sembra che avevamo deciso così ieri sera, prima di dormire" disse e Yuki sollevò un sopracciglio per la sorpresa.
"Meno male che ogni tanto mostri un po' di buona volontà, Ayako. In fondo non sei così irrecuperabile come pensavo…si vede che le mie prediche stanno funzionando"
"Spiritosa…tu piuttosto ti sei preparata spiritualmente per parlare al tuo bel M…"
Un'occhiata di fuoco di Yuki interruppe Ayako prima che riuscisse a terminare la frase.
"Vogliamo mettere dei cartelloni pubblicitari, già che ci siamo ? E' praticamente dietro di te !" sussurrò Yuki agitatissima e l'amica si girò a vedere se Mitsui l'avesse sentita. Lui, però, dopo aver raccolto alcuni palloni da basket dal bordocampo, si allontanò senza nessuna particolare reazione e Yuki sospirò di sollievo. Poi lanciò un'altra occhiataccia ad Ayako, che si mise nuovamente a ridere.
"Ah, lo vedi che non sono solo io ad agitarmi quando qualcuno parla troppo forte ?" fece, prendendo in giro l'amica e anche le altre ragazze si unirono alla sua risata. Quando alla fine tornarono serie, Haruko riprese l'argomento lasciato in sospeso.
"Non credo che questo sia il momento giusto per parlare con i ragazzi, però. Mio fratello ci ucciderebbe se interrompessimo il loro allenamento per una cosa del genere"
Dopo quella sensata obiezione le tre ragazze si misero a confabulare tra loro per decidere quando avvicinarli e alla fine venne stabilito che 'i ringraziamenti' sarebbero stati fatti durante la pausa per il pranzo. Yuki era indubbiamente nervosa al pensiero di dover parlare con Mitsui e per tutta la mattina cercò di tranquillizzarsi, ma il pensiero fisso di cosa potergli dire senza sembrare troppo svenevole o troppo imbarazzata la tenne così occupata che, alla fine, si ritrovò davanti all'imminente incontro senza aver elaborato un piano definitivo e più agitata di prima. E così, quando Akagi annunciò la distribuzione del pranzo al sacco, Yuki si avvicinò stupita alle altre. "Siamo già all'ora di pranzo ? Ma che ore sono ?"
"Mezzogiorno e un quarto. Rassegnati Yuki, è giunto il momento di affrontare nuovamente il suo focoso sguardo" rispose Ayako, pungendola proprio sul vivo.
"Stupida, volevo solo dire che il tempo è volato !" tentò di giustificarsi, ma l'amica non era molto convinta.
"Hm, sarà. Però tra noi tu sei l'unica che ha più ansia di parlare con…ehm…lui. Io e Haruko, invece, siamo tranquillissime. Vero ?" disse spavaldamente guardando Haruko in cerca di conferma. La ragazza, però, non sembrava essere dello stesso avviso di Ayako.
"Bè veramente…io non ho mai avuto problemi a parlare con Sakuragi, ma dopo quello che mi avete detto ieri…" rispose arrossendo leggermente.
"E poi, sbaglio o hai detto che avresti ringraziato Ryota per tutto quello che ha fatto finora per te ? Non mi sembra un discorso da buttare là come niente…davvero non sei nervosa ? Neanche un pochino ?" ritorse Yuki e di fronte a quell'insinuazione poco convinta, Ayako si agitò un po'. L'amica sorrise. La conosceva da una vita e sapeva riconoscere al volo quando mentiva. In realtà era più in ansia di lei e Haruko messe insieme.
Yuki prese la mani delle amiche e le strinse. "Ok ragazze. Ricordate bene il piano : ognuna di noi andrà dal proprio…um… 'salvatore' e lo ringrazierà anche a nome delle altre, va bene ? E cerchiamo di non farci notare troppo, se è possibile" aggiunse con un'occhiata fuggevole al gruppo di ragazzi che affollava la palestra.
"Credo che sarà difficile. Come facciamo a fare finta di niente davanti a tutti gli altri ? Non appena ci avviciniamo a qualcuno ci fissano come se stessimo per dichiararci !" protestò Haruko. Dato che era piuttosto timida la prospettiva di avere tutti gli occhi puntati addosso la rendeva naturalmente parecchio nervosa e Ayako cercò di tranquillizzarla
"Non ti preoccupare degli altri ragazzi, Haruko. Tu chiacchera con Sakuragi come sempre e vedrai che presto ti dimenticherai di tutto il resto. Bè, coraggio…fate un gran respiro e andiamo" disse poi, cercando Ryota con lo sguardo.
Le tre ragazze si lanciarono un'ultima occhiata incoraggiatrice, poi, vincendo tutti i loro timori, si diressero a testa alta verso il gruppo dei ragazzi, che stavano già in fila per ricevere il loro pranzo.

 

CONTINUA...