Trasferte, Donne e Guai per lo Shohoku

Capitolo 10
Una serata alle terme

Proprio come descritto nel volantino, le terme erano effettivamente molto suggestive : immmerse nel verde e con il bosco che le circondava, sembravano davvero un'oasi di pace. In più c'erano pochissime persone, forse a causa dell'ora tarda, e il silenzio che si sentiva era interrotto solo dal rumore dell'acqua e la frusciare delle foglie nel vento.
Yuki, Haruko e Ayako si rilassarono nelle calde e tranquille acque della sorgente, con un sospiro di beatitudine. Dopo quell'intensa giornata un bel bagno caldo era proprio quello che ci voleva e Yuki si stiracchiò languidamente.
"Aaah, certo che è davvero meraviglioso. Non capisco perché i ragazzi non abbiano voluto seguire il nostro esempio…"
"Forse erano troppo stanchi…." propose Haruko e Ayako assentì.
"Bè, oggi è stata una giornata piuttosto dura. Oltre alla stanchezza del viaggio si sono impegnati parecchio nell'allenamento." disse e poi rivolse a Yuki un'occhiata maliziosa. "Chissà perché Mistui ha sbagliato quel canestro oggi….non gli succede mai. Scommetto che si è distratto perché ti stava guardando !"
Yuki, che stava cercando di sedersi su una pietra ai bordi della sorgente, rischiò di scivolare. "Ayako ! Se continui a dire queste scemenze, finirò per crederci sul serio !" protestò e poi, per punizione, schizzò l'amica che rise e fece altrettanto.
"E tu Haruko ? Sei riuscita a strappare una qualche reazione al bel Rukawa ?" chiese poi quest'ultima, togliendosi i capelli bagnati dalla faccia .
Haruko sospirò e si guardò sconsolata il petto. "Macché, niente. Se solo fossi un po' più formosa, magari…vi invidio da morire ragazze ! Avete solo un anno più di me, ma sembrate già delle donne adulte. Tu poi, Yuki, hai un fisico davvero perfetto…sei magra ma hai anche tutte le curve ai punti giusti."
Ayako sorrise, consolandola ."Ah, non ti preoccupare Haruko, basta solo aspettare un altro po'. Lo sai che Yuki fino a qualche tempo fa era piatta come una tavola ?"
"Davvero ?"
"Certo ! Due anni fa praticavo il judo e mi scambiavano tutti per un ragazzo. Poi un bel giorno mi sono guardata allo specchio e ho visto che…bé, il mio profilo era cambiato. Giuro che non ci speravo più !" rispose Yuki ridendo.
"Dite che anche io…"
"Ma naturalmente ! E poi secondo me è stato lo sport che l'ha aiutata…adesso quando si mette in divisa da volley fa strage di cuori ! A proposito Yuki, l'hai portata ? Volevi fare un po' di esercizio, mi sembra" chiese Ayako e l'amica la guardò un po' perplessa.
"Si ma…insieme a loro ? Quei pantaloncini sono talmente aderenti che a volte mi vergogno a metterli anche negli allenamenti, figuriamoci andarci in giro davanti a tutta la squadra…" iniziò ma l'altra non la lasciò finire.
"Andiamo Yuki, non dovresti essere così timida ! Quando fai le partite di fronte all'esercito dei tuoi fans, allora ? La maggior parte sono uomini, lo sai !" ribattè Ayako.
"E poi a me sembra che con il fisico che hai, tu possa benissimo permettertelo" aggiunse Haruko e Ayako le fece l'occhiolino, con aria d'intesa.
"Già e poi è un peccato. Pensa alla faccia di M…"
Una manata in faccia da parte di Yuki impedì ad Ayako di finire la frase e dopo qualche attimo di silenzio, le risate delle ragazze riempirono l'aria tersa della sera.
Nel frattempo nel ryokan Hanamichi, Ryota, Mitsui e Akagi stavano guardando alla televisione un incontro di basket (tanto per cambiare) quando li raggiunse Kogure. Osservando l'aria concentrata con cui i quattro seguivano la partita, il ragazzo scosse la testa, sorridendo.
"Ehi, ma non vi stancate proprio mai ? Perché non cercate di rilassarvi con qualcos'altro ?"
"Io mi rilasso così" bofonchiò Akagi e la sua risposta lapidaria venne seguita da una serie di grugniti d'assenso degli altri.
"Hm. E Rukawa dov'è ?"
"Sta già dormendo"
Questa volta a rispondere fu Hanamichi e nel suo tono era piuttosto evidente tutto il suo disprezzo. Kogure nascose un altro sorriso e poi, con aria casuale, fece un'altra domanda.
"Le ragazze sono tornate ?"
"No."
Quel secco monosillabo di Mitsui poteva essere interpretato come una semplice risposta ad una semplice domanda, ma a nessuno sfuggì il messaggio che vi era contenuto. Era chiaro che tra quei due c'era una certa tensione, soprattutto da parte di Mitsui, come era altrettanto chiaro che la causa di tutto quello era Yuki, anche se per il momento nessuno dei due lo avrebbe ammesso. Fortunatamente per tutti, però, Kogure - dato che aveva sempre avuto abbastanza buon senso da evitare disastri - decise di far finta di niente.
"Capisco. Buonanotte."
Dopo che Kogure fu andato via, Akagi si preparò a fare una ramanzina a Mistui. Stava per iniziare quando all'improvviso comparve il proprietario del ryokan con l'aria preoccupata.
"Le signorine sono rientrate ?" chiese in tono ansioso e il capitano lo guardò stupito.
"No, non ancora. Perché, c'è qualche problema ?" chiese alzandosi e mettendosi davanti all'uomo che, sovrastato e intimorito dalla sua statura, cominciò a sudare.
"Bé…vedete…questo è un paese tranquillo ma…"
"MA…?" incalzò Akagi che, vista la premessa, cominciava a preoccuparsi.
Nel frattempo anche Hanamichi e Ryota si erano alzati e l'uomo apparve sempre più agitato.
"Ecco…c'è una banda che…ogni tanto…" balbettò confusamente e Hanamichi perse la pazienza. Prese l'uomo per il bavero, facendolo impallidire, e gli disse bruscamente :
"Ogni tanto COSA ?! Ti vuoi decidere a parlare, vecchio rimbambito ?"
"Sta' fermo idota ! Va' a sederti là e sta' calmo"
Una volta cacciato Hanamichi in un angolo, Akagi si rivolse pazientemente all'uomo.
"Sta dicendo che le ragazze potrebbero essere in pericolo ?"
"Io…penso di…si" rispose il poveretto, imbarazzatissimo per quella situazione decisamente poco incoraggiante per la reputazione turistica dell'albergo e del paese stesso.
"Dannazione !" imprecò Akagi e, preoccupatissimo per la sorella, senza pensare prese la porta e si mise a correre verso le terme. Dopo qualche secondo, però, si accorse che non era solo : Hanamichi e Ryota, infatti, lo sorpassarono con gli occhi spiritati.
"AYA, STO VENENDO A SALVARTI !!!"
"HARUKOOO !!!"
"Ma cosa…" mormorò osservando con stupore i due sparire nelle strade davanti a lui. Poi notò che c'era un'altra persona che gli correva accanto.
"Quei due pazzi sono andati in tilt quando hanno sentito la parola 'pericolo' riferita ai loro grandi amori." disse Mitsui con un sorrisino ironico e Akagi alzò un sopraccilglio.
"E tu che sei venuto a fare, Mitsui ?"
"Andiamo Akagi, credi davvero che mi sarei lasciato sfuggire l'occasione di una bella rissa ?"
"Certo, come no"
Akagi nascose un sorriso, non credendo affatto che il motivo fosse solo quello. Ma tanto Mitsui non avrebbe mai ammesso di essere lì perché era preoccupato per Yuki…così non disse nulla e continuò a correre insieme al compagno per i vicoli bui di quel paese.


CONTINUA...