Capitolo
2
I l treno era partito da circa un'ora e per arrivare ad
Hokkaido ne restavano
ancora cinque. Julian seduto vicino al finestrino rilesse
per l'ennesima
volta l'articolo che l'aveva tanto turbato:
"Philip Callaghan, dà l'addio al calcio."
Philip che abbandonava il calcio? No, non era
assolutamente possibile?almeno
non il Philip che conosceva lui! Era deciso a scoprire la
verità su quella
faccenda: era vero, oppure era un'altra bugia inventata
dai giornalisti
per far notizia? E se poi fosse stato vero, perché? Con
queste domande nella
mente aveva deciso di recarsi da lui. Certo esisteva il
telefono, ma Julian
sapeva fin troppo bene che a volte è meglio parlare di
certi argomenti faccia
a faccia, affrontarlo era la cosa migliore.
Era stato tentato di rivelare la notizia anche a Mark e a
Oliver ma i due
capitani avevano ancora delle partite da giocare, e
sebbene le squadre avessero
potuto vincere anche senza di loro non voleva privare le
squadre dei loro
capitani, e soprattutto non voleva deconcentrare i suoi
amici, anche se
magari avrebbero appreso la notizia in un altro modo. Che
non lo sapessero
era certo, infatti quando si erano incontrati due giorni
prima non gli avevano
detto nulla, quello non era un argomento, che se si
sapeva, si poteva tralasciare.
Julian e Philp erano buoni amici, si erano confidati
spesso; dall'ultima
volta che si erano visti era passato poco più di un
mese?e che Julian ricordasse
Philip non gli aveva nemmeno accennato di voler lasciare
il calcio.
Sorrise fra se : "Se questa è tutta una montatura
dei media Philip mi riderà
dietro, anzi, probabilmente non la smetterà più di
prendermi in giro!".
Pensò Julian; ma in realtà era quello che sperava.
Cinque ore più tardi arrivò ad Hokkaido e faceva
davvero molto freddo ,
la neve ricopriva tutta la città e non aveva ancora
finito di nevicare,
Julian si coprì meglio, poi si decise ad andare a
cercare un albergo.
Trovato l'albergo, sistemò i bagagli nella sua camera
poi guardò l'ora erano
circa le sei, era tardi per andare da Philip, e poi era
stanco, il viaggio
l'aveva stancato parecchio, decise quindi di restare in
albergo, dormì un
po' , guardo un po' di tv, poi scese per la cena, telefonò
a casa per avvisare
che era tutto ok, infine tornò in camera sua dove lesse
qualcosa ed andò
a dormire.
Il mattino dopo si alzò di buon'ora andò farsi una
doccia calda, poi decise
che nonostante il freddo e la neve poteva fare quattro
passi, tornato in
albergo fece colazione e uscì di nuovo per cercare il
suo amico. Si diresse
al campo d'allenamento della Flynet sperando di trovare
li Callaghan ,
c'erano tutti i giocatori ma di lui non c'era nemmeno
l'ombra. Voleva chiedere
notizie ad uno dei giocatori, ma erano in allenamento, e
non volle disturbare,
senza contare che magari sarebbero potuti essere
rimproverati a causa sua,
decise quindi di chiedere direttamente al mister.
- Mi scusi, se la disturbo mister.- disse il ragazzo
- Eh? - disse il mister e si volto; lo riconobbe subito-
Ross? Che ci fai
qui?-
- Buongiorno, ero venuto a cercare Philip, ma non lo vedo-
- Già, ormai sono più o meno due settimane che mi ha
detto di voler abbandonare
il calcio, mi ha dato le sue dimissioni, e ha lasciato la
Flynet- gli rispose
il mister
- E non le ha dato nessuna spiegazione?- chiese Julian
- No, gliel'ho chieste ma non me le ha volute dare, l'ho
cercato diverse
volte ma non l'ho mai trovato, non si è più fatto
vedere qui, pensa che
non ha nemmeno salutato i suoi compagni di squadra.
Inutile dire che ne
hanno sofferto molto!-
- Lo credo?.perdere il proprio capitano?non capisco il
comportamento di
Philip- esclamò Julian
- Sapessi a chi lo dici!- esclamò il mister- Sei venuto
a cercarlo per parlargli?-
gli chiese
- Si-
- Non so se ti ascolterà, ultimamente è un po' cambiato!-
- Non importa lo obbligherò a farlo! Mi scusi per il
disturbo , è stato
molto gentile da parte sua dedicarmi un po' del suo tempo.
Arrivederci.-
salutando il mister con il classico inchino alla
giapponese.
- Niente- rispose il mister
Julian se ne andò interrogandosi circa il comportamento
del suo amico.
Andò a cercarlo a casa ma gli dissero che ultimamente
non lo vedevano quasi
mai , usciva presto la mattina e tornava verso sera,
parlava pochissimo
e le poche volte che lo faceva sembrava sempre nervoso.
Julian rimase sempre
più sbalordito dal comportamento di Philip, nelle
descrizioni del mister
e dei famigliari, non c'era nulla del Philip che
conosceva lui. Girò tutto
il giorno per trovarlo, erano quasi le cinque quando
stava per desistere?ma
ad un certo punto mentre attraversava un parco, vide
seduto su un'altalena
un ragazzo con lo sguardo perso nel vuoto, l'aria
distrutta, e una bottiglietta
di birra in mano?sembrava il ritratto della disperazione.
A Julian servirono
diversi secondi prima di realizzare che la persona che
stava osservando
era proprio Philip. Gli si avvicinò piano piano
- Philp? Sei tu?- chiese il ragazzo
- Eh? Chi sei??.Ross?Julian sei tu?- chiese Philip
facendo fatica a riconoscere
il ragazzo che gli era davanti.
- Si, sono io!-
- Che ci fai qui ad Hokkaido? Sei un po' lontano da Tokyo-
disse Philip
- Sono venuto a trovarti- gli disse Julian sedendosi
sull'altra altalena.
- Come mai?- chiese il ragazzo- non dirmi che sei venuto
qui solo per fare
quattro chiacchiere! O per parlare di calcio!- gli disse
l'amico
- In un certo senso è così ?Philip so tutto?ho parlato
con il tuo allenatore
e con i tuoi genitori, perché hai deciso di lasciare il
calcio?- gli chiese
guardandolo in viso
- Allora sei venuto per questo. La notizia è già
arrivata fino a Tokyo ?lo
sanno tutti e tu sei venuto qui come ambasciatore?-
chiese ironicamente
Philip
- No dire cavolate, no, non lo sanno tutti, almeno penso,
sono venuto qui
per aiutarti, accidenti - disse Ross arrabbiato poi
continuò- allora si
può sapere perché hai lasciato il calcio e la tua
squadra?- chiese Julian
alzandosi dall'altalena.
Per un momento ci fu un attimo di silenzio, anche Philip
si era alzato,
e si era messo di fronte all'amico?i due si guardarono
per un tempo indefinito
poi Philip ruppe il silenzio
- Non sono affari tuoi Julian! Ma se proprio lo vuoi
sapere la risposta
è semplice- e abbassò lo sguardo - non mi piace più
giocare a calcio!-
- Piantala di dire palle Philip, potrai ingannare
chiunque ma non il sottoscritto,
io so che a te piace ancora giocare a calcio!-
- Come fai dirlo?- gli chiese l'ex capitano della Flynet.
- Semplice, per due motivi, primo: quando mi hai detto
che non ti piace
più giocare a calcio non mi hai guardato in faccia!-
- E secondo?- gli chiese scocciato Philip.
- Secondo ?non avresti vicino un pallone da calcio!-
disse Julian indicando
un pallone da calcio vicino a Philp
- Non significa nulla, è solo la forza dell'abitudine
Ross.-
- Non ci credi nemmeno tu a ciò che stai dicendo. Sono
qui per aiutarti
Phil.-
- Non voglio il tuo aiuto- disse Philip mandando giù un
sorso di birra
- Quella roba non ti aiuterà.- disse serio Julian
- Ma chi ti credi di essere ?-
Julian rimase molto colpito dal cambiamento di Philip ma
non si lasciò intimidire
- sono un tuo amico. E sono qui per aiutarti. Ti prego
Philip lasciamelo
fare, confidati con me.- disse Julian fra il serio e il
triste. Philip perse
la panzienza
- Ti ho detto che non ho bisogno di aiuto, credi di
sapere tutto Ross?-
- No?ma?lascia che ti resti vicino- disse Julian
- Non ho bisogno di aiuto!- disse perdendo la pazienza,
lascio cadere la
bottiglietta di birra e con un pugno micidiale colpì
Julian in pieno viso.
Julian cadde violentemente a terra, impreparato al colpo
di philip, fortunatamente
la neve aveva ammortizzato il colpo. Un rigolo di sangue
uscì dalle labbra
di Julian. Il ragazzo si pulì il viso con la mano destra
poi si alzò e
si sgrullò la neve di dosso .
- Vattene Julian!- gli disse Philip
- Ok me ne vado, ma vado solo in albergo?.non lascerò
Hokkaido fino a quando
non saprò tutta la verità! Non mi arrendo tanto
facilmente, dovresti saperlo!
Ciao!- e così dicendo se ne andò.
Philip rimase da solo. Confuso. Tirò un calcio al
pallone che aveva vicino,
con molta violenza?era arrabbiato, molto..con tutti?con
il mondo?con il
mister?con i suoi?con se stesso e con Julian!
Già Julian?cosa diavolo voleva da lui? Non poteva farsi
gli affari suoi?
Perché non se ne tornava a casa? Perché gli aveva
sbattuto così violentemente
la verità in faccia? Non avrebbe mai detto che Julian
potesse essere tanto
forte? Possibile che non fosse così facile sbarazzarsi
del passato? Aveva
pensato che sarebbe stato molto più semplice dimenticare
tutto ciò che era
stato?ma si sbagliava. Il passato gli compariva sempre
davanti? il calcio
gli compariva sempre davanti?e anche lei?
- Accidenti! Esclamò Philip
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