...SHADOW OF THE APOCALIPSE PORTAL...
******************* SETTIMO
CAPITOLO *********************
!----------------- GIARDINO DELLE
ANIME ------------------!
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"I, Aleister Crowleed, create this
garden in the ancient Palace of Yan Chen to protect the
world from the madness of AkuEn. This is the seal of all
the fortress. There is no way to exit."
"Significa che non potremo uscire mai piu' da qui?"
disse Sakura. "Non credo. Uccidendo AkuEn tutta la
barriera verrà distrutta. Dobbiamo trovare assolutamente
il nascondiglio di Akuen. Mi chiedo perchè la targa
parli di un giardino...." disse Li.
Sentirono uno scricchiolio molto grave, come di una porta
molto antica. Si girarono e videro un'ombra davanti a
loro, un ombra sotto uno sfondo buio, un ombra con della
luce che formava un alone. L'ombra inizio' subito a
parlare. "Benvenuta, Card Captor", disse
L'ombra. "Mi presento: Sono colui che tu cerchi."
Sakura venne percorsa da un brivido. L'immaginazione
l'aveva già portata ad intuire chi fosse quell'ombra...
"AkuEn?" "Esatto. E' ora di porre fine al
tuo misero tentativo di ostacolarmi. La luna è quasi
pronta per darmi l'energia per aprire il portale. Sarà
la mia tremenda vendetta contro un mondo che merita solo
la propria distruzione, e chiunque mi ostacolera' dovra'
morire." Li si pose davanti ai due per proteggere
Sakura. "TU non farai assolutamente niente"
disse. "Male, CardCaptor, portarsi dietro una
nullita' del genere. Ti faro' conoscere l'inferno,
CardCaptor. L'inferno dove ho vissuto per quasi cent'anni.
Manca ormai poco al sorgere della luna. Uccidervi sarebbe
troppo poco divertente, vedrete la distruzione della
terra con i vostri occhi." Davanti ad AkuEn apparve
un pentacolo che simboleggiava la sua magia, e dietro di
lui il riflesso del Tomo dell'Apocalisse, quel libro che
assomigliava al libro di clow e differiva solo per la
copertina nera con un teschio. Akuen era ombra, spirito,
non sembrava avere un volto. Era coperto da un lungo
manto e da un cappuccio. Alzo' le mani e davanti a se'
apparvero le anime della donna e dell'uomo che prima
erano al suo servizio, quelle che Sakura aveva conosciuto
come Mizunoe e Alexander Gray. Disse qualcosa in una
lingua sconosciuta, e improvvisamente qualcosa come un
flusso fosforescente usci' dai loro corpi per
concentrarsi nelle sue mani. I corpi di quei due si
dissolsero come il vapore nell'aria. Un enorme bagliore
si formo' dalle mani di Akuen. Colpi' Li, che pero' non
urlo', forse perchè non provo' dolore. Sakura fu
abbagliata, non vide nulla e cadde indietro, sospinta
dall'onda d'urto di quell'incantesimo. Si ritrovo' sola
davanti a quel portone che si era aperto facendo apparire
AkuEn.
*** 19.00 mancano 1h 30m
Cammino' in avanti, senza pensare. Vide che
oltre la porta c'era una specie di giardino, come diceva
la scritta di Clowreed del portone principale, fatto di
rovi, di piante secche, di piante morte da chissà quanto
tempo, ma conservate come imbalsamate in ragnatele.
Sentiva la terra morbida sotto i suoi piedi. S'accorse
che non era terra, guardando sotto di se'. Sembrava
cenere grigia, cenere purissima, come se qualcosa avesse
bruciato per lungo tempo senza lasciare traccia nè di
carbone nè di altre impurità. La tocco' e le sporco' le
mani di un grigio molto scuro. Guardo' verso l'alto e
noto' di essere all'aperto. Le nuvole non c'erano ancora
sopra, era ormai passato il tramonto, la luna non era
ancora sorta e c'era già qualche stella. Si sentiva
sola, ma sentiva che non doveva pensarci, doveva avere
coraggio e continuare da sola. D'altronde Li non era
morto, o almeno non lo voleva credere. Non poteva saperlo
se non continuando a cercare AkuEn e compiere cio' che
Kaho le aveva spiegato di fare. Di fronte a se', nel
giardino, c'era un sentiero molto piccolo. Sakura si
incammino'. Ben presto si accorse di essersi persa tra i
dedali del giardino. Pensava che, forse, quei dedali
erano stati creati da MAZE, anche se erano fatti di
piante. Prese in mano la campana blu, e tento' di rompere
quegli alberi. Nulla da fare. Si spaccavano, si, ma dopo
pochi secondi si ricomponevano. Uso' anche SWORD, ma
nulla.
Improvvisamente, senti' una voce. Una voce molto flebile,
che diceva: "Sakura..." "Sono qui..."
Sakura si diresse verso quella voce, o meglio, da dove
pensava provenisse. La sentiva sempre piu' vicina, mentre
i rovi le si impigliavano nel vestito e la ferivano.
Sentiva che la voce era familiare, era maschile, era...
Trovo' quindi un albero al centro di altri, come sembrava
già di aver visto precedentemente. La voce sembrava
provenire da quell'albero che sembrava piu' vivo degli
altri, ed era avvolto da rovi su tutti i rami e sul
tronco. "Sakura..." continuava a dire, fino a
quando Sakura lo tocco' con un dito, chiedendogli chi
fosse. "sei... tu.... Sakura.... liberami....."
"Come posso liberarti, Touya?" disse. Le scese
una lacrima, ma trattenne le altre. In realta', sembrava
non sentirla. Sembrava che implorasse da tanto tempo e
che ora stesse perdendo le ultime forze. "Devo
assolutamente trovare l'Inner Sanctum, per fermare per
sempre AkuEn." Si giro', come per vedere quale dei
mille sentieri fosse il piu' agevole e quello che il
sesto senso le indicava, quando vide una luce provenire
da lontano. Era di colore blu, molto soffusa, ma aveva
una direzione ben precisa. Decise di seguire quella luce,
d'istinto. Corse come per voler rallentare il tempo;
rimase impigliata tra un albero e cadde. Aveva sbattuto
la testa contro il tronco di un albero.
..."Sakura".... "Sakura....
Quella...
...la tokyo tower... il tempio....
la tokyo tower... non avevo pensato che...
...che c'entra la tokyo tower?....
.."Sakura"... "Sakura"....
chi mi sta chiamando?.....
... hei... di la'... lontano... c'è...
. la mia migliore amica...
... Tomoyo...
..Tomoyo... perchè mi stai chiamando...
Cosa ti hanno fatto?.... Tomoyo...
"Aiutaci"...
Li... anche tu... papa'.... Touya...
siete vivi?... perchè non dite piu' niente...
... che vi hanno fatto?...
...perchè...
perchè vi hanno fatto questo...
...perchè...
Si risveglio' di soprassalto. Aveva avuto una brutta
visione, in quel poco tempo in cui era svenuta. Aveva
visto la Tokyo Tower e le quattro delle persone a lei
piu' care, a cui era stata rubata l'anima o comunque
catturate da Akuen, in una situazione che al risveglio
non ricordava piu', ma l'aveva spaventata. Era qualcosa
di grave? Di cosa doveva aver paura?
Rivide la luce e continuo' a seguirla. Riusci' dopo un
po' di tempo ad uscire dal dedalo di rovi e alberi e si
ritrovo' nell'entrata del giardino, da dove era partita.
Vide la tavola di Li, sul pavimento. "La deve aver
lasciata qui... E' un caso o no che l'abbia persa? In
qualche modo forse ha voluto lasciarmela perchè mi
aiutasse..." Si rivolse di fronte al giardino e, ad
un certo punto, la tavola inizio' a puntare verso una
direzione ben precisa. Stavolta si diresse per molto
tempo verso ovest, quindi a Nord, un po' a est,
leggermente a sud, dinuovo a Est, quindi in diagonale a
NordOvest, fino ad arrivare in una piazza abbastanza
estesa. Al centro di questa c'era una torre coperta dai
rovi era chiusa da un portoncino in legno, con una
serratura argentata. Non aveva potuto vedere quella torre
perchè i rovi nel giardino erano talmente fitti in
alcuni punti da oscurare il cielo, e inoltre la torre non
era molto alta. Verso l'alto, poteva vedere una
finestrella dalla quale usciva una strana luce. "Qui
ci deve essere una carta di clow, o comunque uno spirito
simile, visto che la tavola l'ha indicata. Devo riuscire
ad entrare. Sento che devo entrare. FLY!" volo'
sulla cima della torre, ma la finestrella che aveva visto
era chiusa con delle grate. Tento' di spaccarle con la
carta della spada, senza riuscirci. Vide che all'interno
c'era una specie di campana probabilmente d'oro, con
qualcosa di simile ad un altare sulla sinistra. "Sento
che devo entrare li' dentro, ma come? La chiave! devo
trovare la chiave della torre!" In quel momento la
tavola cambio' il colore della propria luce, la quale
puntava ora verso est. Volando, e seguendo la luce,
Sakura arrivo' ad una apertura tra le pareti del giardino.
Sembrava una apertura scavata nella roccia della
montagna, che era collegata ad una caverna, molto umida.
I brividi del freddo le percorrevano il collo e la
schiena. La galleria della caverna, dove faceva
abbastanza buio, era interrotta da una sorta di trappola
a lama che oscillava dal soffitto al pavimento, a
intervalli regolari. "Non passero' mai." disse,
"a meno che..."
"Ferma il corso del tempo, TIME!!!" Si spinse
oltre la lama nel giro di un secondo, prima che il tempo
riiniziasse a scorrere. Evidentemente non aveva
abbastanza energia, o non ne aveva voluto utilizzare
troppa. C'era una curva nella galleria, che la porto'
dopo pochi passi di fronte ad una specie di altare, dove
c'erano dei pezzi di argento e un libro. "How to
make the Silver Key" diceva il libro. "Come
costruire la chiave d'argento... chiave d'argento...
certo, per aprire la torre!" Apri' il libro. Le
pagine non erano scritte tutte in inglese, ma
l'importante era la forma esatta della chiave. "Okay,
usero' the sword per tagliare l'argento. Taglia l'argento
a forma di chiave, SWORD!!!" Dopo poco tempo aveva
tra le mani la chiave che apriva la torre. Si rivolse
verso la galleria, e si accorse che, anche per il
ritorno, ma doveva passare attraverso la lama. Si fermo'
a guardare come oscillava. "Ci deve essere un modo..."
Noto' che la lama non passava oltre circa mezzo
millimetro dal pavimento. "Hmmm.... LITTLE!!"
Ora che era piccola, poteva passare bene ai lati della
galleria. Quando usci' dalla grotta, si senti' sollevata,
perchè aveva la chiave e l'umido almeno non le gelava le
ossa e non la rendeva piu' nervosa di quanto già era.
Sempre con l'aiuto della tavola, riusci' a ritornare alla
torre. Qui pote' aprire la serratura del portoncino. La
chiave entro' perfettamente, senza imperfezioni. Dovette
girarlo tre volte, prima che si aprisse il portoncino,
scricchiolando paurosamente. Aperto completamente, le
cadde addosso una coltre di polvere grigia. La torre
all'interno era veramente stretta; all'interno non c'era
niente se non un vaso a lato e una rampa di scale che
portava in alto, verso la campana. Gli scalini erano
molto piccoli, e inciampo' a meta' strada, sbattendo il
mento. Tossi' per colpa della polvere e si diresse ancora
piu' in alto. Da fuori, non sembrava cosi' alta la torre.
Era arrivata in cima, nella stanza superiore. A destra la
campana, a sinistra l'altare, illuminato da quelle luci
che uscivano dalla finestrella tramite la quale aveva
potuto vedere l'interno della torre dall'esterno.
Sull'altare, un libro, ancora una volta. "For me the
Bell told. The place to open the Portal, the place to
make the Cards.", lesse Sakura. Evidentemente,
quella campana era fatata e suonandola, si arrivava nel
luogo dove si puo' aprire il portale... dove si
nascondeva AkuEn. Senza pensarci suono' la campana. DON,
DON... Senti' il rumore di un terremoto provenire da
lontano. Senti' improvvisamente il pavimento sotto i suoi
piedi cedere, e vide le pareti della torre iniziare a
crollare... fece appena in tempo a schivare i mattoni del
soffitto e a pronunciare "FLY!" per evitare di
cadere. Il rumore del terremoto si sentiva ancora, duro'
per qualche minuto, proveniva da oltre il giardino, dalla
montagna, o forse da tutta Tokyo, o tutta la terra.
*** 20.10 mancano 20 minuti al sorgere della luna
"Era destino che fossi tu ad aprire la
cerimonia di Apertura del Portale, CardCaptor." Si
giro' Sakura, impaurita dall'improvvisa voce familiare,
quella che non dimentichera' mai, quella di AkuEn. "Che
significa?" "Ah ah ah ah ah ah ah."
*** FINE 7° CAPITOLO ***
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