...SHADOW OF THE APOCALIPSE PORTAL...
********************* SESTO
CAPITOLO **********************
!----------------- PALAZZO DI YAN
CHEN ------------------!
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*** 17.15 mancano 3h 15m
"Miyazaki!" disse Sakura. Non
dimenticherà mai il suo volto, e neanche la sua forma
demoniaca nella quale si trasformo nel momento in cui
rubo' l'anima a Tomoyo. Ebbene, era la sua forma anche
ora. "Quello è uno degli adepti di AkuEn, vero
Sakura?" chiese Li. "Si, sono Suchiro Miyazaki.
Custodisco l'entrata del Tempio di AkuEn." rispose
Miyazaki. "E Voi verrete eliminati qui, cosi' che il
mio padrone abbia tutte le carte, anche se non gli
servono piu' a nulla. Non potrete impedire l'avvento dei
demoni..." "Questo è da decidere." disse
Li. Quel demone fluttuante, rinchiuso nel corpo di
Miyazaki, si dispose davanti all'entrata del tempio. Era
poco piu' che un'ombra nera, con gli occhi rosso sangue e
un grosso talismano nero sul petto. "Pero' non vi
voglio uccidere subito. Prima voglio divertirmi un po'.
Iniziero' con te, cinese."
"AKU NO PAWA- NO Portal, Gimme your spells NOW!"
/dammi i tuoi incantesimi, portale del potere del male./
Parte delle nuvole si staccarono dal cielo e avvolsero
l'ombra di Miyazaki. Ora, quell'ombra oltre agli occhi
possedeva un forte alone rosso.
"PORTAL ICE ARROWS!" disse Miyazaki. Dalle sue
mani uscirono grosse punte di gelo ad una velocità
impressionante. "SHIELD!" disse appena in tempo
Sakura. Tuttavia lo spirito della carta si dissolse al
solo contatto con quell'incantesimo, e i due vennero
schiantati sulla roccia della montagna. L'incantesimo non
li aveva colpiti, ma la forza del colpo li aveva fatti
sobbalzare verso le rocce.
"Credi di potermi neutralizzare cosi'??? Ah ah ah,
credo che questo lavoretto sia piu' facile di quanto non
immaginassi." disse Miyazaki.
"AKU NO PAWA- NO Portal, SPELL OF EVOCATION! YAKLORD!"
Ancora dalle nuvole che oscuravano il cielo si formo' un
vortice che materializzo' sull'anfratto della montagna
una creatura orribile, metà uomo e metà animale, con
grosse corna e pelo folto e lucido. Sembrava un bue, ma
non lo era. "Sembra un minotauro" disse Sakura.
"E' qualcosa di piu' simile a uno Yak, un calmo
animale Tibetano." rispose Li. "A me non sembra
molto calmo..." disse Sakura "Ma so come farlo
calmare. Tieniti alle mie spalle"
L'animale stava per prendere la rincorsa e schiantarsi
con le grosse corna su Shaoran e Sakura, quando
quest'ultima utilizzo' una carta di clow. "BIG!
Ingrandiscimi!" Sakura divenne enorme e, con un
colpo di piede, schiaccio' quella creatura, di cui non
rimase altro che pelo sulla neve.
"BIG! Fammi ritornare normale!" disse Sakura.
"Beh, è stato facile" disse Li.
Gli occhi di Miyazaki divennero ancor piu' rossi. "Avete
oltrepassato ogni limite, ora vi mostro cosa significhi
la magia nera. "
"AKU NO PAWA- NO Portal, ICE STORM!"
Dal centro delle sue mani si formo' prima un piccolo
vortice che ben presto si ingrandi' andando proprio nella
direzione in cui stava Li. Sakura si sposto' verso di lui
e riprovo' ad utilizzare... "SHIELD!" Stavolta
lo scudo non ebbe effetto e i due finirono feriti dalle
lamine di ghiaccio che formavano quella tempesta. "ORA
VI FINIRO', PICCOLE PULCI!" disse Miyazaki. Sakura,
piangente, guardava Li privo di sensi. Si fece coraggio,
c'era qualcosa da fare. Miyazaki stava per scagliare il
suo incantesimo, quando Sakura si alzo' in piedi, prese
in mano una carta, la pose sul suo petto e la strinse con
entrambe le mani, come in una preghiera. "Ti prego
conferiscimi la tua forza, la tua magia e aumenta il
potere delle mie carte. Ti prego, rendimi potente quanto
chi ha salvato il mondo con la propria vita. BLOSSOM!"
Miyazaki rimase impietrito. Li purtroppo non vide nulla,
aveva perso conoscenza. Dalla carta usci' lo spirito di
Blossom che avvolse Sakura formando un vortice di colore
rosa come i fiori di ciliegio. Lo scettro di Sakura si
trasformo', ed al posto della stella ecco apparire un
fiore, ancora non dischiuso, di ciliegio. Il suo vestito
divenne rosa, e le spuntarono delle ali, simili a quelle
di Yue. Nella sua fronte, apparve una corona che brillava
pur non essendoci luce solare.
"BLOSSOM SHIELD!" pronuncio' Sakura. Petali di
ciliegio apparvero attorno a lei, in una sorta di
protezione. La carta dello scudo aveva cambiato la sua
forma.
"E' ora che tu finisca la tua esistenza, creatura
del male." disse Sakura.
"BLOSSOM ARROW!" La carta THE ARROW, potente
come non mai, non si materializzo' davanti a a Sakura, ma
fu lo scettro a trasformarsi in un arco. Bastarono tre
frecce per eliminare per sempre lo spirito demoniaco di
Miyazaki. Il suo spirito, al contatto con quelle frecce,
si dissolse nel nulla. Sakura si senti' svenire e cadde a
terra.
Non aveva piu' quel vestito quando si risveglio', uso'
ERASE per cancellare le ferite di Li, che riprese
conoscenza, seppur molto stanco. "Forza, dobbiamo
muoverci" disse Sakura. "Cosa è successo?"
"Niente Li, ma Miyazaki non esiste piu'. Forza,
siamo in ritardo, quanto manca al sorgere della luna?"
*** 17.45 mancano 2h 45m
"Dobbiamo ancora salire tutto il tempio."
disse Sakura. "Guarda, questo è il portone."
Tentarono entrambi di aprirlo, e, dopo un po' di tempo,
riuscirono ad aprirne un'anta tanto da poterci passare
appena. Davanti a loro, c'era una statua di un imperatore
cinese. "Quello dev'essere Yan Chen, giusto?"
chiese Sakura. "Esatto" rispose Li. "Beh,
è meglio in statua che morto ^__-;;"
C'erano due vie, una a destra e una a sinistra. "Che
facciamo, Li?" "Credo sia identico. Si
accorsero che dietro la statua c'era un'enorme colonna
circolare. Dalla parte opposta al portone principale
c'era un'altra porta piu' piccola, questa piu' facile da
aprire. Un'altra stanza, stavolta apparentemente vuota.
"Embe'? come facciamo ad uscire di qui?" disse
Sakura. "Alza la testa" disse Li. C'era un
enorme mosaico raffigurante probabilmente una
costellazione. "E' l'orsa maggiore" disse Li.
"Che centra scusa? Come facciamo ad uscire di qui?"
"Dobbiamo riuscire a toccare tutte le stelle,
insieme." "Cosa??? Com'è possibile?"
"Oh beh tu hai le carte, no?" "Si..."
"Se mandi delle freccie sulle stelle, quelle
rimarranno conficcate ed e' come se fossero toccate da
persone diverse. " "Mah, " disse Sakura.
"Proviamo! ARROW!" Scaglio' le freccie, una su
ogni stella raffigurata. "Questa arrow ci ha dato
molte rogne ma ritorna utile spesso, eh?" disse
Sakura. "Se usciamo vivi di qui, promettimi che
torneremo insieme ad Hong Kong." "Eh eh
..." disse Sakura. "Ok!"
S'apri' una botola proprio in mezzo al mosaico ed un
enorme corrente s'alzo' dalla stanza e li spinse verso
l'alto. "Sbatteremo la testa!" disse Li. "Ci
penso io." disse Sakura. "BUBBLES!" Si
ritrovarono insieme dentro una bolla che lentamente
saliva verso l'alto. Vennero spinti dalla corrente sul
soffitto di un grande salone, e la bolla si ruppe proprio
a contatto col soffitto. Caddero senza farsi troppo male.
Il salone stavolta era enorme. Sembrava talmente grande
da non vedersi le pareti opposte. Il soffitto era un po'
basso, si', e questo rendeva tutto ancora piu' strano. La
luce era poca... qualche specie di candelabro ogni tanto
illuminava il pavimento, quando, all'improvviso,
iniziarono a sentire un rumore lontano.
"Sakura, senti anche tu questo rumore?"
"Si... sembra... qualcosa come... un terremoto..."
Il pavimento iniziava a spaccarsi in e a cadere verso le
stanze inferiori dove erano già stati, ma la corrente li
aveva trascinati talmente in alto che non si erano resi
conto che le stanze stessero cosi' in basso... Si
ritrovarono abbracciati sopra la cima di quello che prima
era il pavimento. "Mio Dio" disse Sakura
guardando verso il basso... vedeva le luci delle altre
stanze cosi' lontane.... "Siamo cosi' in alto?"
chiese. "Credo proprio di si'" disse Li. "Guarda
verso la'". In corrispondenza di ogni candelabro
c'era una piccola piattaforma che non era crollata e,
ancora piu' avanti, una specie di piccola stanza dentro
la stanza che prima non si notava. "Dobbiamo
arrivare fin la'?" disse Sakura. "Hei, anche a
destra..." Sulla loro destra c'era un'altra serie di
candelabri che portavano ad una nicchia nella parete con
una strana statuetta. "Beh, posso usare fly!"
disse Sakura. "Meglio Jump" disse Li. Saltarono
prima verso la statuetta nella nicchia, passando per le
piattaforme rimanenti con i candelabri ma, al solo tocco,
le piattaforme crollarono lasciando cadere i candelabri
verso il basso. Arrivati alla nicchia nel muro, notarono
che oltre a quella piccola statua non c'era null'altro.
Nel muro, delle decorazioni antiche in oro e, alla parete
nord, ecco una scritta. "Li, sai leggerla, vero?"
"Veramente sono tante lingue." "Beh, non
c'è il cinese?" "no... ci sono solo ideogrammi
che assomigliano a bocca... Bocca... bocca..."
"La bocca della statua?" disse Sakura...
Effettivamente nella bocca della statua qualcosa c'era...
era una specie di gemma dorata. "Pensi che serva a
qualcosa?" chiese Sakura rivolgendosi a Li, "Penso
che sia un oggetto sacro molto antico. Forse serve per
aprire qualcosa, e comunque emana un'energia molto forte."
"Beh ora penso che dovremo tornare indietro..."
disse Sakura, "E stavolta dobbiamo usare fly e
ritornare verso quel tempietto che non avevamo notato."
Arrivarono verso il tempietto che era apparso dopo il
crollo. Comunicava con il muro dell'enorme stanza
principale che era crollata. Di per se' era una piccola
stanza con decorazioni blu a mosaico, a forma di onde di
acqua, e la luce dei candelabri si rifletteva sulle
piastrelle dei mosaico creando uno strano gioco di luci.
A nord, un ennesimo portone. "Che facciamo,
entriamo?" "Ok, Li. Tanto qui tutto tace."
Spinsero quell'enorme portone e si ritrovarono in una
stanza molto piu' alta delle precedenti e scavata
evidentemente nella roccia, senza decorazioni ma con
diverse nicchie poste alle pareti. Il portone era infatti
posto ad un lato della stanza, in corrispondenza di una
precisa nicchia. Sul lato principale c'erano in basso
altre piccole nicchie, tra le quali due sbarrate da
cancelletti in oro agli angoli, e un grosso tipo di
dipinto con un uomo incatenato e bendato, con marchiato
un simbolo a forma di tridente. La stanza era piena di
nuovi candelabri, non piu' delle forme tibetane che
avevano visto prima, ma alti bastoni con una torcia e un
teschio animale come copertura. Dalle orbite degli occhi
e da quello che rimaneva dei denti usciva la luce che
illuminava abbastanza da incutere paura la stanza.
Passeggiarono un po' per la stanza e notarono che ognuna
delle nicchiette aveva delle scritte in lingua
sconosciuta. Guardarono anche il pavimento e notarono una
specie di circolo a diverse punte, molto simile al
simbolo presente sulle carte di clow. Ad ogni punta, che
toccava il muro, c'era una nicchia. Tra punta e punta
diversi simboli. Verso la parete principale, il simbolo a
tridente che ornava l'enorme mosaico dell'uomo.
Si avvicinarono ad uno dei cancelli dorati, quello alla
sinistra. Era chiuso e molto impolverato. Oltre di esso
un corridoio molto lungo. Alla fine si notava una grossa
luce di color rosso. Aprirono il cancello e scricchiolo'
per un po' di tempo, e il rumore si propago' come un eco
per tutto lo stanzone. Si incamminarono verso la fine di
quel corridoio vuoto e ricco di ragnatele. Alla fine di
esso c'era qualcosa come una cornice al posto della
parete, una cornice dorata e all'interno di essa una
specie di liquido rosso fosforescente che fluttuava per
aria. "Cos'è questo, Li?" chiese Sakura.
Allora prese una roccia crollata dal muro che giaceva per
terra e la scaglio' contro quel liquido. La roccia entro'
come se fosse un sasso che cade nell'acqua formando
qualcosa come delle piccole onde. "E' un trasporto o
qualcosa del genere" rispose Li. "Te la senti
di passare con me o guardiamo nell'altro corridoio?"
"Credo che tanto sarebbe identico... forse anche la'
c'è un trasporto... " CI penso' un po' poi rispose
"Ok, andiamo". Si abbracciarono, chiusero gli
occhi e passarono anche quel trasporto. Erano ora dinuovo
nelle stanze del palazzo di Yan Chen, o meglio le stanze
erano decorate in stile cinese antico, reale.
*** 18.30 mancano 2h 00m
La stanza era in realta' una specie di grande
andito che conduceva ad un enorme portone. Ai lati del
portone, due grandi scalinate che portavano a due
terrazze laterali. Si girarono.
Un portone delle stesse dimensioni era posto dietro di
loro. Una grossa targa iniziava con una inquietante
scritta in Inglese. "I, Aleister Clowreed..."
**** FINE 5° CAPITOLO ****
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