ATTENZIONE: questo capitolo č molto piu' triste.


...SHADOW OF THE APOCALIPSE PORTAL...

******************** SECONDO CAPITOLO *********************
!-------------------- SCOMPARSE , 1 --------------------!
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-- Il giorno seguente, mattina.
Touya e Sakura erano pronti per far colazione.
"Cos'hai mostriciattolo?"
"Grrr...." in realtā era stanca e non rispose come al solito per le righe al fratello... "sono solo stanca. E poi ho freddo".
"Si č vero, fa freddo. Ieri non hai neanche salutato papa'. Ha telefonato, ma tu eri a letto. Ha detto di salutarti".
"uffa... non mi potevi svegliare? Vabbč ora mi incammino, ok?"

Sakura usci' di casa.

Touya stava sparecchiando, quando lo squillo del telefono lo fermo'. "Moshi Moshi?" "Touya Kinomoto? Parlo con il figlio di Fujitaka?" "Si, sono io, chi parla?" "Siamo dell'equipe che lavorava con suo padre. Ho una brutta notizia."
".Parli."
"Suo padre č scomparso. Non abbiamo notizie ulteriori. La polizia č giā stata avvertita. Non possiamo dirle altro, mi dispiace" #TUUUUUUUUUUUUUU.....
Cadde la linea.
A Touya cadde il piatto che teneva in mano.
D'altronde, non aveva mai provato una sensazione simile da quando era morta la madre.
A metā mattina ricevette una lettera, piu' dettagliata, sulla scomparsa del padre e che riferiva la copertura da parte del segreto d'ufficio degli altri dettagli. I giornali avrebbero saputo solo della scomparsa.


Sakura si incamminava per la scuola, triste per la lontananza del padre, ma comunque coraggiosa.
Il gelo aveva quasi seccato gli alberi di ciliegio, e i fiori erano caduti. Si fermo' a guardarli, tutti caduti sui prati, e ne prese uno. Il giorno sembrava sempre di pių la notte. Le nuvole oscuravano il sole ormai quasi completamente, e il freddo non sembrava mai placarsi, neanche nelle ore di punta. Sembrava opera di una forza magica molto potente, dato che era primavera. Forse potente quanto Clowreed stesso.
Arrivo' a scuola. Era presto, ma erano giā tutti dentro, perchč il freddo non permetteva certo di restare all'aperto. Stava per oltrepassare il cancello, quando un brivido le passo' per la schiena, si volto' di scatto, e vide un'ombra che girava l'angolo. Era forse un uomo? Di sicuro aveva qualcosa di strano. Le percezioni di Sakura erano molto migliorate rispetto agli inizi, quando era bambina; forse era stata l'esperienza, o la maturazione.
Trascuro' questo fatto e si fece aprire la porta della scuola, chiusa dall'interno.
Vide Naoko, Takahashi, Charu e Rika che parlavano tra di loro in un angolo e le raggiunse subito. "Ciao" "Ciao Sakura", risposero. "Non c'č Tomoyo?" chiese. "E' la, la vedi? Parla con quel ragazzo. E' di un'altra classe." "Chi č?" chiese nuovamente alle sue amiche, e rispose Rika: "Si chiama Miyazaki. E' della quarta classe. Pare che il padre lavori nella ditta della madre di Tomoyo. O almeno cosi' ci ha detto lei." "Si dicono cose strane su di lui", intervenne Naoko, "Pare che si interessi di occultismo e magia occidentale." Sakura chiuse gli occhi. Cerco' di indirizzare l'attenzione su di lui per capire se possedeva poteri magici, quando sobbalzo' impaurita per il suono della campana. Era ora di andare in classe. Si sedette. "Tomoyo, dimmi, chi era quel ragazzo?" "E' il figlio di un'amica di mia madre. Sai, il padre lavora nella nostra ditta, e cosi' ci siamo conosciuti. Dicono molte cose false su di lui." "Tipo?", Sakura fece finta di non sapere. "Che frequenti ambienti di occultismo, roba occidentale, che sia inaffidabile e addirittura pericoloso." "Non ti preoccupano queste voci?" "No. E poi č molto simpatico, e i genitori sono molto bravi. Se vuoi te lo presento." "Ok," rispose Sakura.


Casa Kinomoto, metā mattina.
Touya aveva il turno serale. Era appena tornato dall'edicola, e apri' il giornale. In breve, nella pagina di cronaca, era riportata la notizia della scomparsa del padre.

STRANI AVVENIMENTI IN TIBET
Gli abitanti del luogo hanno segnalato la presenza di un tempio mai esistito prima tra le montagne.... Alcuni studiosi giapponesi sono stati convocati per effettuare delle ricerche, e hanno formato un'equipe che ieri sera č scomparsa. Tra di loro il Prof. Fujitaka dell'universitā di Tokyo... GLi altri dettagli sono coperti dal segreto d'ufficio. La polizia ha affermato che le ricerche sono giā partite.

{Devo trovare il coraggio di parlarle}, penso'.


Scuola. Ora di pranzo.
"Sakura vieni, " disse Tomoyo, " ti presento Miyazaki-san." "Hajimemashite. Watakushi wa Sakura Kinomoto, Tomoyo no tomoedachi." /Piacere. Sono Sakura Kinomoto, amica di tomoyo/
"Ore wa Suchiro Miyazaki. Hajimemashite." /stessa cosa, con 'Ore' prettamente maschile/
Sentiva qualcosa di strano in lui, e non disse null'altro. CHiuse gli occhi, e senti' una forza molto forte. Tomoyo era in pericolo? "Beh io devo andare, scusatemi, " disse Miyazaki, "ho lezione.." "Giā anche noi.... vero Sakura?" "Si, si, certo..." rispose, "Ci vediamo stasera, Tomoyo? Se vuoi puoi venire anche tu a casa mia, Sakura..." "Che ne dici?" chiese l'amica. Istintivamente, senza pensarci, acconsenti'.


***Pomeriggio.
Sakura e Tomoyo si stanno incamminando verso la casa di Miyazaki. Erano le cinque. Il freddo era sempre presente. Cosi' come la corona del sole si poteva solo intravvedere tra le nuvole. "Tomoyo, " disse Sakura, preparandosi a dirle i suoi sospetti, "si?" "Niente, niente". Forse quella sensazione era la stessa che la tormentava in questi giorni. "Tra un po' e' il tuo diciassettesimo compleanno, no?" disse Tomoyo, "Sii piu' allegra, dai! Certo, questo tempo non ti aiuta..." Suonarono alla casa. Era una casa normale, come tutte le altre, non era una villa come quella di Tomoyo, anzi, assomigliava alla casa di Sakura.
"Salve, vi aspettavo." disse Miyazaki, "entrate. " Lasciarono le scarpe all'entrata e salirono delle scale, che sembravano non finire mai. Arrivarono in una specie di mansarda. "Ti ho detto che avevo tanti specchi, vero?" si rivolse a Tomoyo, "Si' ma non immaginavo cosi' tanto!!!!" rispose. La stanza era grande quanto la casa, e su ogni parete c'era una forma diversa di specchio, e diversi mobili. Sul lato nord, un grande armadio.
"A mia madre piacciono molto." disse Miyazaki. Si sedettero vicino al tavolo al centro della stanza e bevvero del te'. Parlarono della scuola, e si fecero le sei.
A quel punto qualcosa cambio'. La luce nella stanza si abbasso'. Si fece buio. Solo due occhi di color rosso.
"TU SEI COLEI CHE CERCAVO" disse Miyazaki, con voce non sua.
"TU SEI LA MASTER DELLE CLOW CARDS, COLEI CHE POSSIEDE GLI SPIRITI CHE CLOWREED INTRAPPOLO' TEMPO FA NELLE CARTE. TU MI SERVI. DAMMI LE CLOW CARDS!"
Sakura non capi'. Rispose solo: "Non ho le carte qui. Non le avrai mai, chiunque tu sia!"
"QUESTO LO DECIDERAI TU. TI FARO' CAMBIARE IDEA IO."

"AKU NO PAWA- NO Portal, Eat HER Soul, TO GIVE STRENGHT TO MY MASTER"
/Portale del Potere del male, Mangia la sua Anima, per dare forza al mio padrone/
Il profilo del ragazzo si illumino' lasciando oscuro il volto e il resto del corpo. Solo gli occhi di color rosso sangue potevano essere notati. L'ombra alzo' una mano, e dall'armadio posto alla fine della stanza, che si apri', si vide uno specchio. Tomoyo era priva di sensi. Dallo specchio iniziarono a formarsi dei fulmini, e l'immagine di Tomoyo venne proiettata oltre lo specchio stesso. Sakura sentiva il dolore dell'amica, pur se priva di sensi, sentiva la sua richiesta di aiuto.
Quindi intervenne.

"Chiave che nascondi il potere delle stelle!"
"Rivelami il tuo vero potere!"
"E' Sakura che te lo ordina!"
"RELEASE!"

{forse utilizzando la carta dello specchio riusciro' ad invertire il passaggio}, penso'.

"Specchio, Rifletti l'ombra di Tomoyo e riportala in questa realta'. MIRROR!"

"PENSI DI POTER SCONFIGGERE LA MIA MAGIA CON UNA SOLA MISERA CARTA? ORA SO DOVE SONO LE CARTE, E POSSO INIZIARE A PRENDERTENE QUALCUNA! RICORDATI, SAKURA, LA FINE DEL MONDO E' VICINA!"

Si ritrovo' con TOmoyo priva di sensi tra le braccia, proprio vicino all'ospedale. Doveva fare qualcosa, ma cosa? Si invento' un incidente, la perdita di coscienza, la porto' all'ospedale. Era in coma, cosi' dissero. Telefono' alla madre, che piangente la raggiunse in ospedale. Erano le nove. Doveva tornare a casa.


*** Sera.
"Touya!" entro' piangente. "Touya" ;_;;;;; {Forse ha scoperto qualcosa} penso' il fratello. "Vieni qui, Sakura". La abbraccio', pronto per dirle la veritā, quando lei inizio' a parlare di Tomoyo. Dell'incidente. Penso' che un'altra notizia del genere forse l'avrebbe scossa troppo, e non disse nulla, si limito' ad abbracciarla.

#TOC TOC.
Era Yukito. Sakura piangeva ancora. Neanche Yukito, che sempre le aveva ridato il sorriso, pote' fare nulla. Quel dolore pero' le dava molta forza. Forza di reagire. Ora sapeva forse da cosa stesse provenendo tutto. Prese le carte di Clow.

"Sonno, addormenta mio fratello! THE SLEEP!"

Sali' in camera. Prese il libro di clow.


' Miei guardiani, mostratemi la via per chiedere il vostro aiuto.
E' Sakura, la vostra padrona, che ve lo chiede.
RELEASE!'

'YUE, KERBEROS, la vostra padrona vi chiama.
MOSTRATEVI!'

Li vide, davanti a se', e racconto' cos'era successo. Intervenne Kerberos. "Purtroppo noi non possiamo aiutarti a scoprire cosa sta succedendo, senza il sole e senza la luna i nostri poteri si stanno esaurendo. Ci vorrā almeno un altro giorno perchč tutte le nostre facolta' ritornino ai massimi livelli. Ma tu sai che le carte possono mostrarti la verita', o una via per arrivarci." "Devo leggerle, vero?" I due scomparvero.
Erano ormai le dieci di sera. Yue e kerberos erano tornati alle loro forme normali. Touya era sveglio. Sali' in camera sua. Prese in mano tutte le carte di clow.

Mescolo' le carte tenendole con la mano sinistra.
Dispose le carte a rombo. Erano 9.
Pronuncio' la formula.

"Sakura Cards, la vostra padrona vi ordina:
mostratemi la vera identita' di chi intralcia il mio cammino!"

La prima carta. THE DARK. Il massimo della negativita'. Il male puro.
Le tre carte centrali. Personalita'. THE FREEZE, THE ERASE, THE MIRROR.
{Il gelo che copre la citta'. CAncella la forza vitale. Si trasmette con gli specchi.
Era quello che d'altronde era successo a Tomoyo.}
Ultima carta. Intenzioni. THE MAZE. {Labirinto... Impossibilita' di fuggire... di realizzare... di trovare l'uscita... intreccio... disordine... caos... CHAOS... in inglese, CHAOS... č anch'esso sintomo di male... il MALE da cui non si puo' uscire... E' la fine del mondo?}

"Devo fare qualcosa. Devo intervenire. Ma come?". Si senti' svenire. Erano ormai le tre di notte. Scese per bere un po' d'acqua.
{Non riesco a togliermi dalla testa cio' che e' successo. Chi e' il padrone a cui Miyazaki si riferiva? La personalita' che dicono le mie carte? E Tomoyo? E poi mio padre. Mi manca. oggi non ha chiamato... sento che... sigh..} Sentiva il freddo del mattino ghiacciarle le ossa, faceva veramente freddo. Guardo' dalla finestra della cucina l'esterno. Aveva nevicato. Senti' un rumore e si giro'.
"Che ci fai in piedi a quest'ora?" disse Touya, "Guardi la neve?"
"Giā. Non č un po' strano, le previsioni non l'avevano detto."
"Si' ma era brutto tempo." "Beh..."
"Senti, ti devo dire una cosa." Si preparo' Touya. "Vieni qui."
"Ho una brutta notizia. Ma non riesco a nascondertela piu'. Sei grande, ormai, non sei piu' una bambina." "Cosa č successo, parla, TOUYA!" "Papa' e'... scomparso."
Si senti' gelare il cuore. D'istinto, corse via.
Sali' le scale.
Sali' in camera.
La finestra era aperta ed il gelo aveva ghiacciato le guarnizioni della finestra.
Si butto' sul letto per piangere.
Improvvisamente, la luce della stanza si abbasso'.
Vide una luce lontana provenire dallo specchio,
e lo specchio non rifletteva pių il suo viso.
Era diventato nero.
Si apri' il cassetto della scrivania che conteneva il libro di Clow.
Divenne luminoso.
Tento' di prenderlo. Al tocco senti' come una scossa.
Si impauri' e lo lascio' cadere a terra.
Le carte si disposero a caso per l'aria della stanza.
Dallo specchio apparve un viso oscurato da un manto nero, simile a Miyazaki, ma piu' alto, simile all'uomo che vide la mattina prima di andare a scuola."
Disse: "Sakura Kinomoto. La padrona del LIBRO DI CLOW. La master delle Sakura Cards. Eccoti. Sei tu. La sorella di Touya. Fuhahahahahahaha. Le tue carte mi servono per completare il progetto del mio padrone. Miyazaki mi ha informato appena in tempo."

"Apocalipse Riders, Pure Sons of Evil, Through the Holy Damned Portal, Give me Your Supreme Magic"

Ecco apparire dallo specchio una specie di Portale. Tutto cosi' simile a quello successo a casa di Miyazaki.
In quel momento un libro con un teschio, simile a quel famoso libro di Clow, apparve riflesso.
L'ombra nello specchio si materializzo' riflessa anche nella sua stanza.
Dei fulmini apparvero, congiungenti i due libri, passando per lo specchio.
"Vi cedo la mia forza vitale, DEMONI, permettetemi di rubarle lo spirito delle carte!"
"THE FREEZE, THE SNOW, THE STORM, THE CLOUD. Mine!"
Le quattro Sakura Cards chiamate da quello spirito si dissolsero e presero forma oltre lo specchio.
Il retro era a forma di Teschio.
"Purtroppo non abbiamo ancora abbastanza forza per prenderle tutte, ma l'anima della tua amica ci č servita."
Sakura, terrorizzata, non aveva reagito. Ora lo spirito, forse stanco, era scomparso.
Sakura cadde a terra. Kero-chan usci' dal cassetto. "Cosa e' successo, Sakura?"
"Non capisco... tu dov'eri?"
"non riuscivo a muovermi... esattamente come successe con lo spirito di Clow reed tempo fa..."
"E' di nuovo Clowreed?"
"no... č una forza simile, altrettanto potente, ed č magia nera. Magia nera Potentissima."
"...."
"Non so neanche io cosa sia."
Cadde, stanchissima, in un sonno profondo


***Mattina seguente
Il cielo era nuvolosissimo, ancor piu' nuovoloso. Sentiva che il potere delle carte era fuori, le era stato rubato. Sentiva THE CLOUD, che oscurava il sole... quel potere gli era familiare. Vide anche il gelo coprire le strade. La neve. Quelle carte, rubate, che prima erano sue erano diventate prive di spirito. e per questo scolorite, inutilizzabili.
Il telegiornale aveva parlato di tempeste. Quello che stava accadendo non era, d'altronde, conseguenza di quel terribile avvenimento della sera prima? Si sentiva responsabileTower, in quel buio quasi notturno, e prese in mano le carteche mai, la angosciava. Sapeva che nč Yue, nč Kerberos avrebbero potuto aiutarla. Sprecare il loro potere cosi'.... Guardo' verso la Tokyo . Il rosa di quelle carte stonava con la sua tristezza. Con la sua paura, che piu' viva . La paura di perdere il padre, scomparso, e la migliore amica, forse priva di energia vitale.... Mattina seguente
Il cielo era nuvolosissimo, ancor piu' nuovoloso. Sentiva che il potere delle carte era fuori, le era stato rubato. Sentiva THE CLOUD, che oscurava il sole... quel potere gli era familiare. Vide anche il gelo coprire le strade. La neve. Quelle carte, rubate, che prima erano sue erano diventate prive di spirito. e per questo scolorite, inutilizzabili.
Il telegiornale aveva parlato di tempeste. Quello che stava accadendo non era, d'altronde, conseguenza di quel terribile avvenimento della sera prima? Si sentiva responsabile. Sapeva che nč Yue, nč Kerberos avrebbero potuto aiutarla. Sprecare il loro potere cosi'.... Guardo' verso la Tokyo Tower, in quel buio quasi notturno, e prese in mano le carte. Il rosa di quelle carte stonava con la sua tristezza. Con la sua paura, che piu' viva che mai, la angosciava. La paura di perdere il padre, scomparso, e la migliore amica, forse priva di energia vitale....



/Qual č il collegamento tra il Tibet, il male, Fujitaka, Tomoyo, Miyazaki, Sakura??????? Chi č in realta' quell'uomo apparso? Chi č che ordina tutto? E Li? Che ruolo avra'? Kaho?
E le carte rubate, che ruoli giocheranno? Quante carte perdera' Sakura?
Tutto questo nel (e nei)prossimi capitolo!!!/

CONTINUA...