Ricevere una botta in testa può fare male.
Quando poi la botta è data con violenza il male è
ancora più forte.
Usagi pensava a questo per spiegare il forte dolore che
provava. Si era appena ripresa e non aveva ancora capito
dove si trovava, ne si ricordava di essere stata rapita.
Ma la gabbia dove era rinchiusa le fece tornare in fretta
la memoria.
Chibiusa era lì al suo fianco ma non aveva ancora
recuperato i sensi.
Si svegliò poco dopo a causa del tonfo
sordo che aveva prodotto la violenta chiusura della porta.
"Chi sei?" Nessuno rispose.
Usagi sentiva solo dei passi; nella poca luce della
stanza riuasciva a malapena a vedere fuori dalla piccola
gabbia.
Riuscì con fatica a vedere una figura massiccia avvolta
nell'ombra. "Buongiorno Principessa! Buongiorno
Piccola Lady" La sua voce risuonò minacciosa nella
stanza.
"Chi sei? Cosa vuoi da noi? Perchè hai distrutto le
nostre spille?"
"Quante domande tutte in una volta! Dove siamo ad un
telequiz?" La sua risata echeggiò ancora più
violentemente nella stanza.
"Le Guerriere Sailor ti faranno passare la voglia di
ridere! Verranno qui e ci salveranno!"
"Per questa volta ti do ragione. Sappi che le tue
amichette si sono già messe al lavoro per sviluppare i
loro poteri e venire a liberarvi. Ah... ah... ah!!! Sono
ridicole. Sono andate a recuperare un potere che si dice
essere incontrastabile. Voglio proprio vedere cosa sono
in grado di fare. Manderò i miei scagnozzi a
verificarlo, poi tri porterò le loro teste. Ah... ah...
ah!!! Sizen Five... apparite!"
Usagi sentì dei passi avvicinarsi: erano
molti, sicuramente più di tre; poi si fermarono e sentì
cinque voci, tre maschili e due femminili.
"Taiyoo del Sole... eccomi!"
"Sizuku dell'acqua... eccomi!"
"Kumo del cielo... eccomi!"
"Honoo del fuoco... eccomi!"
"Iwa della terra... eccomi!"
Poi le voci si unirono in una sola che rimbombò nela
stanza: "Siamo i Sizen Five... per servirvi!*"
Usagi era confusa; sentire e non vedere
nulla le dava molto fastidio ma non poteva niente quindi
si rassegnò sedendosi sul fondo della gabbia.
Stava per piangere poi sentì qualcuno toccarla; si girò
e vide che Chibiusa stava cercando un conforto.
Vedendo il suo viso terrorizzato la abbracciò e non
riuscì più a trattenere le lacrime.
"Vi affido una missione. Andate sulla
Terra e verificate il potere delle Guerriere Sailor.
Uccidetele! Poi portatemi le loro teste come prova da
dare al divino. Ah... ah... ah...!"
"Non vi deluderemo!"
Detto questo i cinque scomparirono illuminando la stanza
per un istante.
Ma un'istante solo bastò a Usagi per vedere quale
bruttezza stava nascondendo l'ombra: il suo rapitore era
un mostro dal corpo deforme e dal viso ancora più
spaventoso.
Strinse a se Chibiusa per evitare che vedesse
quell'orrore e pianse, pensando alle sue più care amiche.
Fine cap. 5
*
I nomi dei personaggi sono parole di origine giapponese:
Taiyoo - Sole;
Kumo - nuvola;
Honoo - fiamma;
Iwa - roccia;
Sizuku - goccia;
Sizen - natura.
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