"Uffa! Questa ricerca non porta a
nessun risultato!" Hotaru si era stufata di
perlustrare la stanza.
Nemmeno Ami con i suoi occhiali speciali era riuscita a
trovare nulla.
"Hotaru ha ragione! Sono stanca!" Minako si
appoggiò al muro ma sentì qualcosa indietreggiare
dietro di lei.
Poi uno strano rumore e il portone si aprì come per
magia.
"Wow Minako! Ce l'hai fatta!!!"
"L'ho sempre detto che sono mitica!"
"Presto, non c'è tempo da perdere! Forza
proseguiamo!"
Le guerriere che non lo avevano ancora fatto evocarono il
loro Crisis Power poi, tutte insieme passarono attraverso
il gigantesco portone.
"COSA!!! Ti sei fatta sconfiggere da
quei pagliacci in gonnella!?!"
"Ma... vi ho portato questa!" Il mostro porse
ad un misterioso personaggio la spilla che aveva
sottratto alle guerriere.
"Ma questa... è la spilla che contiene il Supreme
Crisis Power! Complimenti...potrei anche decidere di
perdonarti!"
"Vi ringrazio della vostra infinita bontà!"
Aveva qualcosa sulla fronte, qualcosa che brillava di una
luce dorata; improvvisamente la luce aumentò e lo
storpio perse quel poco di energia che le era rimasta
crollando a terra.
"Potrei... non ho detto che ti avrei perdonato! E
non osare dire mai più che sono buono! Ah... ah... ah...!"
Il corridoio rivelato dal portale era
lunghissimo, quasi interminabile: la corsa delle
guerriere era rallentata dall'occasionale presenza di
alcuni demoni di poco conto messi in quel corridoi per
chissà quali motivi: il nemico sottovalutava così tanto
le guerriere Sailor?
Poi giunsero ad una porta; era molto bella e ricca,
cesellata con decorazioni di vario tipo realizzate con
grande maestria.
Dopo pochi secondi la porta si spalancò rivelando una
stanza assai strana: il pavimento, il soffitto due
possenti colonne che contornavano un ricco trono; tutto
il resto era vuoto. La stanza sembrava non avere confini:
al posto dei muri si vedeva uno strano paesaggio simile
all'universo come si vede fuori dall'atrmosfera di un
pianeta, tutto nero con stelle, comete e altri corpi
celesti.
Poi la persona che sedeva sul trono si alzò dal suo
seggio e si avvicinò alle guerriere; il fatto strano è
che lo faceva levitando a mezzo metro dal suolo!
Man mano che si avvicinava le guerriere lo vedevano
meglio scorgendo nuovi particoli: un vestito verde
chiaro, i capelli mossi di un colore grigio chiaro e un
corno lucente in mezzo alla fronte.
"No... non è possibile!"
"Quello è..."
Le ragazze non ebbero la parole per dirlo. In effetti era
strano pensare che il loro nemico, colui che aveva rapito
Usagi e Chibiusa e le aveva fatte soffrire, altri non era
che Helios!
Fine cap. 13
|