Era una stupenda giornata estiva. Il sole
penetrava tra le foglie, e soffiava un leggero venticello
fresco, che risollevava un pochettino dalla calura di
fine Giugno.
Velocemente, salì gli ultimi della
scalinata, e raggiunse il pianoro. Il viale di ciliegi
risplendeva, lunghissimo, in tutta la sua bellezza. Prese
aria a pieni polmoni e, sorridendo, continuò la sua
corsa, superando anche quel ciliegio.
Continuò la corsa per una buona mezzora,
fino a raggiungere la piazzola del tempio, dalla quale si
poteva scorgere la panoramica di buona parte della città.
Si fermò, non perché ne avesse bisogno, ma
semplicemente per potersi godere lo spettacolo. La casa
di Benji spuntava come un fungo tra tutte le altre.
Sorrise. Avrebbe voluto urlare, per
sfogare tutto il sentimento che le premeva il petto. Il
giorno precedente
Era stato davvero speciale. Non
solo Amy, Jenny e Sally le avevano comunicato che
sarebbero arrivate presto, ed Alex le aveva proposto di
passare le vacanze estive alla casa al mare
Ma il
giorno prima
Il giorno prima
Sorrise, ripensandoci
La sua aria da
cucciolo e le sue parole
Era stato tutto molto
dolce e romantico
Ed ora
Stava con Holly
Atton.
Con un ultimo, largo sorriso, riprese a
correre velocemente. Era felice. Dopo tanti anni
Era davvero felice! Non di quella felicità che provava
un tempo, perché
Non pensava di essere più in
grado di provarla. Ma di un nuovo tipo di felicità
Esaltazione e serenità al tempo stesso. Uno strano
miscuglio, proprio come era lei in quel momento!
Era molto immersa nei propri pensieri
quando, scendendo dalla scalinata del tempio, scorse una
figura decisamente familiare correre, palla al piede.
Sorrise, la quinta volta quella mattina, e
scese gli ultimi gradini, chiamandolo.
CAPTAIN
TSUBASAs LOVE STORIES
Primo
Intermezzo
Preludio ad una
vacanza
- Holly! disse, a gran voce,
richiamando lattenzione del ragazzo, che si fermò,
bloccando il pallone con il piede sinistro, e si voltò,
sorridendo.
- Patty, buongiorno!- esclamò
- Buongiorno a te! disse lei, sorridendo e
avvicinandosi.
- Correvi? -
Lei annuì Ho ripreso a correre tutte le mattine
- Fai bene disse semplicemente Holly, in evidente
imbarazzo.
Patricia sorrise dolcemente. Da un certo
punto di vista, non era cambiato niente fra loro. Per
Holly era molto, molto più difficile di quanto non lo
fosse per lei, e laria generale di imbarazzo,
accompagnava ogni minuto dei loro incontri.
Dopo qualche secondo di imbarazzante
silenzio, allunisono, esclamarono:
- Corriamo insieme? Risero,
guardandosi e arrossendo. Poi, in silenzio, proseguirono
la strada che stava percorrendo Holly.
Era strano ma, per stare al passo di lei,
spesso doveva aumentare landatura. Non gli era mai
successo prima, con nessuno. Ma in fondo, nessuno per
lui era
come Patty! Arrossì al pensiero,
vergognandosene immediatamente. Eppure
dal giorno
prima
Non aveva fatto che pensare a lei
E,
invece dei campionati del mondo, quella notte aveva
addirittura sognato lei!
- Holly! -
- Eh? Cosa cè Patty? chiese il ragazzo
fermandosi e voltandosi verso di lei in mezzo al vialetto
alberato.
- Sei tutto rosso, non avrai per caso una febbre estiva?
chiese la ragazza, avvicinandosi a lui e
posandogli una mano sulla fronte.
Holly sobbalzò e arrossì ancora più
violentemente. Patty era vicinissima e sentiva il suo
respiro sul collo, mischiato al suo profumo
Sembrava
Profumare di rosa
. Se solo si fosse
chinato un po
. Ma cosa diavolo stava
pensando? Eppure il suo corpo voleva
Chiudere gli
occhi e
Oppure, perdersi nei suoi allinfinito,
come in quel momento
- Capitano! urlò una voce
femminile, interrompendoli. Immediatamente, si staccarono
imbarazzati.
- Sally! esclamò Patty, riconoscendo, anche se
con difficoltà, la ragazza a cui apparteneva la voce che
li aveva interrotti.
Patty corse verso di lei, mentre anche la
ragazza si avvicinava. Si gettarono le braccia al collo
ridendo.
- Che bello rivederti! dissero poi,
allunisono.
Holly si voltò, osservando la scena. Una
ragazza dai lunghi capelli rosso - castano scuro, parlava
animatamente con Patty mentre, poco lontano, si
avvicinavo Amy e Julian, e Mark con loro.
- Mamma mia, come sei diventata alta!
esclamò Patricia divertita, misurando laltezza
che la separava dallamica.
- Anche tu sei molto cambiata, Tricia! - disse, guardando
laltra attentamente.
- Cinque anni, sono sempre cinque anni! le
interruppe Amily, raggiungendole E normale
cambiare! -
- Milly! Ciao! Patricia prese le mani dellamica
tra le proprie e le sollevò, stringendole Che
bello avervi qua! -
- Verissimo
Ma piuttosto, come stai? -
- Bene, davvero. Sto bene! -
- Evviva! Una bella notizia finalmente! esclamò
Sally, passando una mano attorno al collo di Patricia e
stritolandola con la sua stretta. Sono così
felice! Dove sono le altre? -
- Io sono qui disse una vocina, dietro di loro.
- Jen!!!! esclamarono in coro le tre ragazze.
Davanti a loro cera Jenny, ed accanto a lei Philip
Challaghan.
Sally si avvicinò abbracciandola, così
fece anche Amily Ci siamo perse per un pelo, eh?
Jenny Annuì Mi spiace Amily
- Non preoccuparti, limportante è che tu sia qui,
ora! -
Jen assentì, spostando la sua attenzione sullultima
persona che ancora doveva salutare.
- Patricia
-
- Jennifer
- dissero, guardandosi per qualche
istante. Poi sorrisero entrambe e si abbracciarono.
- Ben ritrovata, capitano -
- Anche tu, Jen -
Le quattro amiche si guardarono sorridendo
per qualche istante, dopo che non si vedevano da tanto
tempo, fino a quando Mark non interruppe i loro ricordi
silenziosi.
- Aspettate un attimo
Ma voi vi
conoscete tutte?-
- Sì, perché? -
- Mi avevi detto che conoscevi Patty, non le amichette di
Ross e Challaghan! E un po strano, non ti
pare?-
- Mark, non potresti evitare di essere maleducato come al
tuo solito? lo bloccò Philip Challaghan,
mettendogli una mano sulla spalla e guardandolo
ironicamente.
- Non è strano! Noi ci conosciamo da sempre, vero
ragazze? rispose per tutte Sally.
Le altre annuirono Noi ci conosciamo da
ancora prima di nascere! I nostri genitori, e i nostri
nonni, bisnonni, e così via prima di loro, sono da
sempre stati amici! spiegò Patricia sorridendo
Non le sembrava possibile
Avere le
ragazze lì
Di nuovo insieme
Tutte insieme
- A proposito, e Alex e Kim? Kimberly
aveva promesso di farsi trovare da queste parti! -
- Non ne ho idea Jen, a me non ha detto nulla! -
- Anche Alex aveva promesso di venire, anche perché io
non ricordavo proprio come arrivare a casa tua da questo
parco! -
- In effetti, si sono stranamente svegliate presto,
stamattina
- Laveva notato, e le era parso
strano, ma non aveva chiesto loro nulla
Alex le era
anche sembrata piuttosto di malumore
- Quindi, voi siete qui per fare un bel
ritrovo tra amiche, e immagino che voi invece verrete ad
allenarvi da Price? chiese Mark con il suo solito
sarcasmo.
- Sì certo, che saremmo venuti qua a fare? -
- Io unideuccia ce lavrei, Julian
rispose Mark, con un sorrisetto malizioso.
- Ma, Mark, che dici
? rispose il ragazzo
arrossendo. Le ragazze osservavano la discussione
divertite.
- Landers vuole solo sviare lattenzione dal fatto
che anche lui è arrivato in dolce compagnia
controbatté la voce sarcastica di Benjamin Price.
Accanto a lui, a distanza di almeno due
metri, veniva Alex, dallo sguardo spazientito e frustato,
dietro di loro, Kimberly e Tom che conversavano
quietamente.
- Sally! Dio sia lodato, una persona
normale finalmente! -
- Alexandra Lance! Come sta la mia migliore amica?
chiese allegra Sally, avvicinandosi e abbracciandola.
- Ehi Sal, piano, mi strozzi così!!! -
- Scusa! E che sono COSI felice di vederti!!!
-
Anche Kimberly e Jenny si salutarono
affettuosamente, mentre i ragazzi si erano radunati ad
osservarle da lontano.
- Secondo me cè qualcosa sotto -
- Non essere sempre così diffidente, Mark! Sono delle
amiche che si rincontrano dopo tanti anni! Semplice, no?
-
- Tu ne sai qualcosa di più, Julian? chiese
Challaghan allamico.
- Eh? No, perché? -
- Mah, da come parlavi
-
Julian ripensò alla conversazione avuta alla stazione
con Amy, poco prima di incontrare Sally e Mark.
Per favore
Potresti
Non dire nulla agli altri di quello che ti ho raccontato?
Sì certo, ma posso sapere perché?
Beh, può darsi che
Patricia preferisca
che certe cose
Non si sappiano
- E assolutamente straordinario!
Voglio dire
ritrovarci qua, tutte e sei, dopo
cinque lunghi anni
Non trovate anche voi che sia
straordinario? esclamò Sally, eccitata.
- Sì, è straordinario confermò Patricia,
sorridendo
Era molto di più, in realtà, era da
togliere il fiato
Erano passati cinque anni eppure
Non era cambiato nulla, fra di loro. Certo, presto
avrebbero dovuto affrontare le conseguenze di quello che
era successo
Ma per ora erano sei amiche
Unite da un patto di sangue di quasi dieci anni prima.
- Come mai sei così su di giri, Sal? Per QUELLO?
la provocò Alex, indicando con il capo Mark Landers che
parlava con i compagni di squadra.
Sally guardò Alex con sguardo infuocato,
sollevando minacciosamente il sopracciglio destro
Non dire scemenze!!!-
- Oh, un tantino nervosetta, eh? -
- Non accolgo le tue inutili provocazioni! rispose
laltra, facendole una vistosa linguaccia.
Le altre risero, divertite.
- Siamo di nuovo insieme
E questo che conta!
aggiunse poi Non per quale motivo io sia su
di giri o meno! -
- Io
Sono così felice siate venute qua, davvero
mormorò Patricia E se unoccasione
così triste è stata occasione per ritrovarci
Io
credo che forse
dovremmo sfruttarla fino in fondo -
- Cosa intendi dire, Trincia? chiese Amily,
guardandola con serietà.
- Che forse
Sarebbe bello tornasse tutto come un
tempo, se è possibile -
- Vuoi dire, noi sei insieme per sempre? Come una volta?
-
- Sì Jen, come una volta -
- Io ci sto disse Alex, allungando la mano
sinistra aperta, il palmo rivolto verso il basso.
Patricia le sorrise, riconoscente, posando
la propria mano su quella della cugina.
- Anchio dissero Sally ed
Amily nello stesso momento, mettendo a loro volta le mani
sopra a quelle delle amiche.
Kimberly si aggiunse poco dopo Anchio ci sto
- Per me va bene, basta solo che convinciate mia madre!
aggiunse infine Jennifer, posando la propria mano
sopra tutte le altre, e vedendosela subito ricoperta
dalle mani destre delle amiche.
- Allora, il nostro patto è riconfermato? -
- Signorsì, signor capitano -
- Sally, ti prego, non chiamarmi più così! Almeno non
di fronte
Ad
Estranei -
- E perché, scusa? -
- Loro non sanno del nostro passato intervenne
Jenny E forse è meglio che non lo sappiano,
almeno per ora! -
- Direi che siamo tutte daccordo su questo
confermò Patricia.
- Beh
- iniziò Amily, raccontando loro del racconto
che aveva fatto a Julian, e della promessa strappata al
ragazzo.
- Beh, che si fa? Andiamo da loro? E
quasi un quarto dora che stanno lì a parlare! -
- No, Benji, guarda, stanno arrivando lo calmò
gentilmente Julian Ross, indicando il gruppetto che si
avvicinava alla panchina doverano più o meno tutti
e sei seduti a parlare
Dei mondiali, ovviamente.
- Scusate per lattesa mormorò dolcemente
Patricia, appena li ebbero raggiunti.
- No, guarda, sono abituato ad aspettare anche per ore i
comodi di Alex, non è una novità -
- Cosa vorrebbe dire questo, Benjamin Price? -
- Che sei lenta -
- Coooosaaaa? Ma senti questo!!!! Io sarei lenta? E tu,
mister riflessi pronti quante palle ti sei
preso da Schneider?-
- Beh, ecco
- cercò d rispondere Benji, ma i suoi
tentativi furono coperti dalle risate degli amici.
- Non ti conviene litigare con mia sorella, sai? Lei
riesce ad averla vinta sempre su tutto! -
- Umph fu lunica risposta di Benji.
- A parte lattesa
Sarebbe meglio non passare
il resto della giornata qua, non trovate? -
- Julian ha ragione! Noi pensavamo di trasferirci tutti a
casa di Benji ad allenarci! le informò Tom Becker.
- Che ne dite, invece, di allenarvi al mare?
propose Patricia.- EH???? le guardarono stupiti i
ragazzi.
- Ma sì, noi abbiamo deciso di passare un mesetto alla
casa al mare di Trincia, potreste venire anche voi, e
allenarvi lì! spiegò Sally.
- E sarebbe anche un allenamento molto utile
concluse Alex, con aria professionale.
- Beh, perché no? Sarebbe diverso dal solito
E non
dovremmo cucinarci i pasti da soli -
- Come sei pragmatico Benji, alle volte mi stupisci
lo stuzzicò Alex, venendo subito bloccata da
Sally Voi due! Potreste smetterla per mezzo
secondo? -
- Anche per me va bene, non cambia poi molto asserì
Julian.
- Idem confermò Philip. Tom si limitò ad un
cenno dassenso, mentre Mark, alzando le spalle,
mormorò un Ok, per me
-
Si voltarono tutti verso Holly, aspettando
una sua risposta.
- Beh, io non so
Avevo promesso a
Roberto che mi sarei allenato con lui
- tentò di
spiegarsi, imbarazzato, grattandosi il ciuffo con la mano
sinistra.
- Ma non cè problema! esclamò Alex
zio Robert è troppo preso nel ! Non credo farà storie
Semplicemente, ti allenerà quando saremo tornati! -
- Alex ha ragione, Holly. Non cè alcun problema,
davvero lo rassicurò Patty sorridendo.
- Allora va benissimo anche per me -
- Ehi, aspettate un attimo
Zio Robert???????
chiese stupito, Mark Landers.
- La verdura cè, la frutta anche, e
qualche cibo preconfezionato pure
Cosa cè
ancora nella tua lista, Milly? -
- Io ho il necessario per fare cose dolci e salate
rispose la ragazza.
- Sally? -
- Cibi congelati -
- Nientaltro? -
- Tutte le cose già fatte, Tricia. Biscotti, dolcetti e
cose simili! le ricordò Kim
- Cè già da mangiare per un reggimento! si
lamentò lei, scegliendo con lo sguardo i cartoni del
latte
- Saremo in dodici, cuginetta!
- Quattordici. Vengono anche Bruce ed Evelyn
Patricia roteò gli occhi. Ma chi glielaveva fatto
fare di invitare anche i ragazzi? Avrebbe solo complicato
le cose! -
- E non dimenticare che metà di noi deve mangiare in un
certo modo aggiunse Alex.
- Uff
Forse è meglio dividerci cedette.
Avrebbe preferito tenere tutto sotto controllo
Era
una cosa istintiva, non sapeva perché. Avrebbe preferito
così e basta. Si fidava di loro, però
- Cosa sto dicendo io da più di mezzora? Si
lamentò la ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi
blu oceano. Sei totalmente disorganizzata! -
- Non è affatto vero, è solo che
Non sono più
abituata, ecco tutto cercò di giustificarsi. In
realtà Alex aveva più che ragione.
- Tra mezzora alla cassa? propose Jenny,
tirando fuori la sua lista.
- Daccordo, tra mezzora alla cassa si
arrese Patricia. Non poteva di certo continuare a fare
tutto da sola! Doveva cercare di riabituarsi ad averle
intorno, ecco tutto. Solo quello
E poi, sarebbe
andato tutto alla grande.
- Preso tutto? urlò Mark dal piano
superiore.
- Sì, certo. I palloni ci sono, le reti montabili, le
linee plastificate e le attrezzature d riserva, anche!
gli rispose la voce di Benjamin Price.
Mark si decise a lasciare la soffitta di casa Price, e
richiuse la botola dietro di sé.
- Certo che ne avete di roba, là sopra! esclamò,
togliendosi un po di polvere di dosso.
Benji annuì, assorto, continuando a guardare fuori dalla
finestra, in attesa dei compagni di squadra.
- Mi chiedo perché ci mettano così tanto per comprare
dei costumi da bagno! commentò Philip, risalendo
le scale dopo aver portato giù parte dellattrezzatura.
- Non ne ho la più pallida idea. Eppure abbiamo anche
dato loro la misura dei pantaloni della divisa! Dovrebbe
essere identica! Non vedo cosa ci voglia
- rispose
Mark, stravaccandosi su un divano. Benji restava
silenzioso ad osservare fuori dalla finestra.
- Arrivano! disse, dopo una decina di minuti
passati nel silenzio più totale.
- Finalmente! Ancora un po e domani non partivamo
-
- Mark, ma tu sai solo lamentarti? gli chiese
divertito Philip, precedendolo giù dalle scale.
- Daccordo, vi porteremo noi
rispose soltanto suo padre non è un problema -
- Grazie, zio George, sei un tesoro! esclamò Alex
saltando al collo delluomo e baciandolo su una
guancia. George arrossì. Era sempre stato un timido.
Non cè di che, Alexandra, non cè di
che -
- Per te non è un problema, Robert? chiese
Patricia, mentre ancora stava cercando di non ridere alla
reazione di suo padre al bacio affettuoso di Alex.
- No. A Holly farà bene un po di vacanza
mascherata da allenamento rispose luomo,
sorridendo.
Patricia annuì Ti ringrazio rispose
sorridendo.
Non aveva mai notato, prima, quanto suo
zio e suo padre si somigliassero. Avevano entrambi i
capelli castani e gli occhi dello stesso, caldo colore. Lunica
differenza nella loro fisionomia era il colore della
pelle, abbronzatissima per Robert, e la barba, che George
non portava. Mentre in Robert era incolta. Per quei due
particolari soltanto, si sarebbero potuti scambiare per
due sconosciuti. Il resto, era identico, anche il modo in
cui aggrottavano le sopracciglia o sorridevano.
Proprio come Robin pensò
Patricia. Robin. Robert. Suo fratello.
L avrebbe rivisto presto? Se laugurava
Eppure sapeva che toccava a lei il primo passo.
Meglio non pensarci ora, però. Laspettava una
vacanza entusiasmante. Ci avrebbe pensato al ritorno.
- Per me va bene, Benji. Così potrai
allenarti con Alex tutti i giorni senza problemi!
Freddy era decisamente troppo soddisfatto di sé,
per i gusti di Benji. Meglio così, almeno non avrebbe
fatto storie. Non gioiva certo allidea di dover
stare nella stessa casa di Alex, ma poteva far finta di
sopportarla, se era per potersi prendere un po di
vacanza con i suoi amici.
La vera fortuna era, che neppure Alex
poteva sopportarlo, quindi si sarebbe tenuta alla larga
il più possibile.
- Soltanto una raccomandazione, ragazzi
aggiunse luomo, alzandosi dalla poltrona per
poterli guardare tutti. In fondo, era anche lallenatore
della nazionale giovanile. Era normale si preoccupasse
anche degli altri.
- Sì? chiese Holly, osservandolo preoccupato.
- Beh, state attenti a quello che fate disse luomo,
un po in imbarazzo.
- In che senso, signor Marshall? gli domandò
Bruce Harper, che si era aggiunto a loro da poche ore.
- Beh, sì, insomma
Sette ragazzi e sette ragazze
soli, nella stessa casa
State attenti, ecco
rispose luomo, sempre più imbarazzato, voltandosi
e fingendo di osservare fuori dalla finestra.
Philip sorrise. Aveva intuito cosa voleva
dir loro lallenatore, ma semplicemente perché i
suoi compagni gliene avevano parlato venti quattro ore
prima.
- Io continuo a non capire - Holly pareva
perplesso. Non aveva la minima idea di quello che
intendeva il mister.
- Non si preoccupi Mister, non ci saranno problemi
rispose Philip per tutti loro.
Marshall annuì soddisfatto, lasciando la stanza
Se è così, mi fido di voi, ragazzi. Buona vacanza
e lasciò la stanza.
- Ma scusa Philip, cosa voleva dire il mister? gli
chiese subito dopo Bruce, incuriosito.
- Penso intendesse di stare attenti che non succeda nulla
di
troppo fisico, Bruce -
- Ah! Poteva dirlo chiaramente allora! Adesso ho capito!
esclamò il ragazzo.
- Scusate, ma potete spiegarlo anche a noi?
chiesero gli altri, guardandosi allibiti.
- Cè tutto? -
- Sì papà, puoi partire Patricia si stiracchiò
lentamente mentre le auto, cariche di roba, partivano.
Ora dovevano solo andare a prendere il treno per un breve
tragitto, e quindi lautobus. La loro vacanza, stava
per cominciare!
- Beh, andiamo alla stazione o vogliamo
perderlo, questo treno? -
Patricia si voltò sorridente verso sua
cugina Alex, che aveva parlato. Annuì energicamente, e
tornò accanto agli amici.
- Andiamo! esclamò.
- Ehi, sei di buon umore? -
- Sì, decisamente sì rispose lei, prendendo
Amily a braccetto e avviandosi in direzione della
stazione.
- Bene! le rispose lamica sorridendo. Dopo
tutto quello che avevano passato, Patricia si meritava di
essere felice. Se lo meritavano tutte loro.
- Cè una cosa però che noi non
abbiamo capito disse, a metà strada circa, Holly.
Le ragazze, che camminavano assieme, si
voltarono.
- Cosa? chiese Patricia,
accigliata, osservandoli.
- Il signor Marshall ha detto una cosa strana, ieri sera.
Si è raccomandato di stare attenti, ma noi..-
- Dai Holly, te l ha detto anche Bruce, non cè
niente di cui preoccuparsi. Era una raccomandazione e
basta! -
- Daccordo Philip, ma
Tu hai parlato di
qualcosa di fisico e noi abbiamo pensato che
si trattasse di qualcosa di specifico -
- Aspetta un attimo
fisico ? -
- Beh, sì. Ha detto che poiché eravamo sette ragazzi e
sette ragazze, dovevamo stare attenti. E Philip pensa che
si riferisse a qualcosa di fisico -
- Oh mormorò Patricia imbarazzata, guardando le
amiche Capisco
-
- Beh, noi no intervenne, spazientito Mark.
Le ragazze si guardarono fra loro divertite. Ma
come no? E così evidente! esclamò Sally
Proprio non riuscite ad arrivarci?
- Ehm, no I ragazzi si scambiavano occhiate
interrogative, e solo Philip e Bruce sembravano aver
inteso qualera largomento di cui si parlava
- Come faccio a spiegarmi? Uhmmm
vediamo
Avete presente
Costumi da bagno, bagni di sole,
creme abbronzanti sulla pelle
- disse, in tono
allusivo.
- Ah! Intendeva reazioni chimiche pericolose?
esclamò Holly, pensando di aver capito.
Sally lo guardò allucinata, - Beh, veramente
-
- Sì, - terminò per lei Patricia posandole una mano
sulla spalla Più o meno è così
Più o
meno
Proseguiamo? -
Sally la guardò senza comprendere Meglio che non
si facciano strane idee, no? rispose Patricia al
suo sguardo interrogativo. Sally annuì.
- Ma secondo voi sanno come nascono i bambini, quelli lì?
sussurrò loro Alex, ridacchiando.
- A parte Mark, credo proprio di no -
- Ma brava Sally! Due notti da soli in casa di tuo
cugino, e già a questo punto! -
- MA CHE DICI, CRETINA! urlò Sally,
imbarazzatissima, arrossendo. Poi, notati gli sguardi
indagatori degli altri, abbassò notevolmente la voce
E solo perché ha tre fratellini più
piccoli! -
- Sìsì, come no! rispose Alex ridacchiando, e
superandola con grandi falcate.
- Alexandra! Se ti prendo ti ammazzo! le urlò
Sally, iniziando a rincorrerla.
Amy, Jen Kim e Tricia si guardarono,
scoppiando a ridere.
Lentamente, stava tornando tutto alla
normalità.
CONTINUA
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