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Capitolo 8: Fine o inizio? ~
"Vostra maestà
" disse Gaenry alzandosi,
prendendo la parola per primo "Quest'oggi
ascolteremo la testimonianza del principe Legolas e
basandoci su tutti i fatti venuti alla luce fino a
questo, momento prenderemo una decisione, insieme a voi
ovviamente
"
"Perdonate il ritardo vostra maestà
"
disse Gwomyr entrando velocemente dalla porta "Dovevo
impartire gli ultimi ordini alle guardie
" con
quelle parole si mise, in silenzio, in piedi vicino ai
Consiglieri.
"Possiamo iniziare dunque" disse Aragorn, il
suo sguardo passava continuamente dal Consigliere al
Capitano, cercando di capire che cosa avevano in mente ma
i loro visi non lasciavano trapelare nessuna emozione.
"Che entri il principe Legolas
" disse
Gaenry alzando la voce.
Legolas fece un profondo respiro e si incamminò nella
stanza, guardando gli uomini seduti fino a quando vide
quei due che avevano organizzato tutto, allora sentì
crescere la rabbia dentro di sé
si fermò davanti a
loro e girò la testa in direzione di Aragorn ma una voce
ruppe il silenzio.
"Principe Legolas
" iniziò Gaenry "Sicuramente
siete a conoscenza delle accuse che gravano su di voi e
noi oggi siamo qui per udire dalla vostra voce come si
sono svolti i fatti
Siete disposto a rispondere alle
nostre domande?"
L'elfo si guardò attorno, tutti gli occhi erano puntati
su di lui ma non ne era intimorito, no
non erano
quelle persone a fargli paura
"Sì, sono disposto a rispondere alle vostre domande
e dire la verità su quello che è successo per quello
che mi riguarda
" disse ma quasi non riuscì a
finire la frase che subito il Consigliere parlò di nuovo.
"Torniamo a quella notte dunque, il povero Conyc,
prima di essere ucciso da una freccia la cui appartenenza
è stata accuratamente provata, stava per prendere posto
ai cancelli quando, non per sua volontà, ha assistito ad
un incontro segreto tra due persone, una eravate voi e
l'altra
"
"Io non ho ucciso quel ragazzo
" lo
interruppe Legolas, forse non doveva rispondere in quel
modo ma non riusciva più a tacere "
so che
tutti lo pensate ma non sono stato io, qualcuno è
entrato nella mia stanza e ha rubato una delle mie frecce
e
"
"Bene
" disse Gaenry riprendendo la parola
"
non vi avevo ancora fatto nessuna domanda ma
mi avete comunque risposto
forse mi avete letto nel
pensiero principe? Conosco le capacità della vostra
razza ma non avevo mai visto qualcuno metterle in pratica
"
Aragorn si mosse nervosamente sul trono, l'insolenza di
quell'uomo stava diventando insopportabile, ma doveva
stare calmo altrimenti avrebbe rischiato di rovinare
tutto.
"Dite di non aver ucciso il povero Conyc
ebbene
volete quindi dirci dove eravate quella notte? Cosa avete
fatto? Con chi eravate?"
"Ero nella mia stanza
" sussurrò l'elfo
timidamente, sentiva che il peggio stava arrivando.
"Siete sicuro? Quindi qualcuno è entrato nella
vostra stanza mentre anche voi eravate presente e vi ha
sottratto una freccia? Non per mancarvi di rispetto ma mi
sembra alquanto improbabile
certo avrebbero potuto
prenderla durante il giorno ma in questo caso ve ne
sareste accorto una volta giunto lì. Ora vorrei tornare
a sottolineare il fatto che Conyc, prima di essere
ucciso, ha rivelato al suo capitano di avervi visto nel
giardino reale in compagnia di un uomo mentre vi
scambiavate delle effusioni, oserei dire, molto intime
e
inoltre gli ha rivelato anche che quell'uomo era Re
Elassar
questo è vero principe Legolas?"
"Sì
" disse l'elfo fissando il
Consigliere "E' vero
quella notte l'ho passata
in parte nel giardino reale in compagnia di
un
amico, ma non ero con Re Elassar"
Legolas chiuse gli occhi per un attimo cercando di
pensare ma quella voce gli risuonò ancora nelle
orecchie, più forte..
"Di grazia volete illuminarci allora
"
disse Gaenry camminando avanti e indietro davanti agli
altri Consiglieri, non si aspettava una risposta simile,
diede una rapida occhiata a Gwomyr prima di continuare
"
se non era Re Elassar quell'uomo, come invece
sostenne Conyc, chi era? Con chi avete passato la notte
principe Legolas?"
Legolas abbassò lo sguardo per un momento, sentiva il
cuore battere forte, quando lo rialzò cercò quello di
Aragorn ma non riuscì a voltare la testa che ancora
quella voce irritante lo richiamò.
"Principe Legolas
" gridò il Consigliere
guardandolo, le cose non stavano proprio andando come
aveva immaginato ma prima o poi sarebbe riuscito a farlo
confessare "
chi era quell'uomo?
"
"Ero io"
Tutti si voltarono verso il trono ma non era stato Re
Elassar a parlare, quando videro a chi apparteneva quella
voce rimasero tutti a bocca aperta.
"E' Eomer di Rohan
"
"E' il re di Rohan
"
I bisbiglii di stupore riempirono la stanza mentre il
cavaliere faceva il suo ingresso guardando Aragorn, Arwen
e poi tutti i membri del Consiglio fino a quando arrivò
al fianco di Legolas.
"Va tutto bene?" gli sussurrò guardandolo
negli occhi. L'elfo annuì e per un momento si sentì
quasi sollevato nel vedere nello sguardo dell'uomo gli
stessi suoi timori.
"Maestà
" disse Gaenry schiarendosi la
voce, per un attimo guardò Gwomyr, il loro piano stava
completamente andando in fumo, ma come era successo?
"Ero io quell'uomo
" ripeté Eomer
fissandolo " Ho passato l'intera notte con Legolas,
sono stato con lui fino al sorgere del sole e solo allora
mi sono allontanato
Legolas non ha ucciso quel
ragazzo."
"Bene
quindi dobbiamo dedurne che voi e il
principe siete amanti?" disse il Consigliere mentre
guardava il volto di Aragorn, forse c'era ancora qualche
speranza per dimostrare la verità, non era ancora tutto
finito.
"Non vedo perché la cosa dovrebbe interessarvi ma sì
lo
siamo" rispose il cavaliere fissandolo, lo sapeva,
stava per succedere quello che aveva tanto temuto.
"Allora vorrete darcene una prova
stiamo
giudicando un caso di omicidio e poiché voi siete
l'unico in grado di provare l'innocenza del principe,
dobbiamo essere certi che ciò che dite corrisponda a
verità, e che non sia solo un tentativo di salvare la
vita ad un amico
" la voce di Gaenry si era
fatta molto alta.
"Dubitate forse della parola del Re di Rohan?"
disse Aragorn alzandosi lo sguardo fisso in quello del
Consigliere "Sta ammettendo davanti a voi delle
relazioni molto personali ed ora voi pretendete
addirittura una prova?" non doveva farlo ma era
stato più forte di lui, in quel modo avrebbe potuto
creare dei dubbi ma
non potevano farlo
era
assurdo
Arwen spalancò gli occhi, non poteva succedere
mise
una mano sul braccio del re che lentamente tornò seduto.
"Non fare così
" gli sussurrò "
o
rovinerai tutto
"
"Arwen ma non capisci?" gli bisbigliò
all'orecchio "Vogliono che
"
"Lo so
" lo interruppe lei "Ma non
possiamo farci niente
"
"Vostra maestà
" intervenne Lumyr
alzandosi "
so che può sembrare sconveniente
ma è l'unico modo per provare la parola di entrambi, è
importante
se veramente il principe non è
responsabile della morte di Conyc c'è ancora un
assassino che gira libero per il palazzo
"
Gaenry guardò soddisfatto la reazione dell'altro
consigliere
"Siete quindi disposti a darci questa prova? Oppure
dobbiamo ritenere la riunione conclusa, in questo caso
però potrebbero rimanere ancora dei dubbi sull'identità
di quell'uomo, sarebbero due versioni a confronto e
"
"Siamo disposti" disse Legolas fissandolo
"Non c'è nessun dubbio, io non ero con Re Elassar
quella notte e non ho ucciso Conyc
ma se la mia
parola per voi non è sufficiente allora ve lo proverò
"
vide che l'uomo annuì con uno strano sorriso sul volto,
guardò tutti gli altri consiglieri seduti e il Capitano
delle guardie in piedi di fianco a loro poi si voltò per
un attimo verso il re e la regina. Vide che Aragorn
scosse leggermente la testa
'Mi dispiace
ma
devo farlo
per te
per noi
perdonami' pensò
poi guardò Eomer, gli mise una mano dietro alla testa
avvicinandosi a lui e posò le labbra sulle sue.
Il cavaliere lo strinse a sé mettendogli una mano dietro
al collo e una sulla schiena mentre il bacio diventava più
profondo, ma era molto diverso questa volta, continuava a
sentire lo sguardo di Arwen e il senso di colpa lo stava
divorando, nonostante tutto però sentire di nuovo quel
profumo, quel calore era molto piacevole
ma non era
quello che voleva, non era quello che amava
Legolas cercò di mettere in quel bacio tutta la passione
della notte precedente, non dovevano dubitare di niente,
non poteva permetterlo
si sentiva malissimo
sapeva
che Aragorn li stava guardando ed anche cosa stava
provando
probabilmente le stesse cose che sentiva
nel suo cuore quando lo vedeva con la sua sposa
Arwen chiuse gli occhi girando la testa di lato non
appena li vide vicini
non ancora
non poteva
sopportarlo
in fondo al cuore sapeva che dovevano
farlo, sapeva che Eomer lo stava facendo per lei
ma
era troppo assistere di nuovo a quella scena
Aragorn strinse le mani sui braccioli, il cuore gli
batteva con forza e sentiva il respiro venirgli meno
avrebbe
voluto chiudere gli occhi ma non ci riusciva
era
come in quell'incubo ma era reale
il suo Elfo tra le
braccia di un altro
non era possibile
rimase
immobile per qualche istante ma poi l'istinto prese il
sopravvento sulla ragione
"Basta!" gridò alzandosi in piedi "Non
siamo qui per giudicare i gusti amorosi del Re di Rohan o
sbaglio?"
Quando sentirono la sua voce tutti si voltarono ed anche
Legolas ed Eomer si allontanarono l'un l'altro
riprendendo fiato.
"Certo che no vostra maestà
" rispose
Gaenry guardandolo con un ghigno di soddisfazione sul
viso "Stiamo solo avendo la prova del legame che c'è
tra di loro
la cosa non dovrebbe turbarvi in questo
modo
l'hanno fatto nel giardino reale e ora ce lo
stanno mostrando
è semplicemente un modo per
dimostrare il loro amore
"
Aragorn lo guardò e sentiva la rabbia crescergli dentro
sempre di più ma quando pronunciò quelle parole fece
qualche passo in avanti gridando "Tra loro non c'è
"
Legolas capì subito cosa stava per dire e non poteva
permetterlo, così alzò a sua volta la voce cercando di
coprire quella del ramingo
"E' questo che volete allora?
" prese il
braccio di Eomer e si avvicinò al muro trascinandolo con
sé "E' questo che volete vedere?" e lo spinse
contro la parete. Il cavaliere lo fissò e comprese cosa
aveva intenzione di fare
sperava solamente che le
sue azioni avrebbero funzionato.
Aragorn spalancò gli occhi
sentiva le gambe deboli
come se da un momento all'altro dovesse cadere a terra
avrebbe
voluto gridare di nuovo ma la voce si rifiutò di uscire
solo
le sue labbra si mossero "Legolas
"
L'elfo lo fissò per un istante sperando di fargli capire
con lo sguardo che tutto andava bene
poi guardò
Arwen, in piedi davanti al trono e i membri del Consiglio
"Volete vedere quello che è successo in quel
giardino?
Solo allora sarete convinti vero? Volete
una prova
" disse fissando Gaenry con odio
"
e adesso l'avrete
" si inginocchiò
davanti ad Eomer e iniziò ad aprirgli i pantaloni. Il
cavaliere chiuse gli occhi respirando profondamente
'Spera che il tuo piano funzioni' pensò 'Altrimenti le
cose si complicano veramente troppo
'
"Principe Legolas
" gridò Lumyr alzandosi
in piedi "
non
non credo sia necessario
continuare
abbiamo avuto già una prova ed ora le
cose sono molto più chiare
"
Legolas chiuse gli occhi rialzandosi e quando li aprì
vide lo sguardo compiaciuto di Eomer
c'erano
riusciti
tutto era andato bene
"Credo di parlare a nome di tutti dicendo che le
accuse su di voi sono cadute, ed anche quelle nei
confronti di re Elassar che purtroppo è stato coinvolto
in uno scandalo inutile
" si guardò attorno e
vide che anche gli altri annuivano, tutti tranne Gaenry
che comunque non obbiettò "Se ora vostra maestà lo
permette, direi che è meglio terminare qui questa
riunione, ci ritroveremo per discutere su come trovare il
vero assassino del povero Conyc tra qualche giorno
"
Lumyr guardò il re ma non ottenne nessuna risposta
"Vostra maestà?" disse di nuovo alzando la
voce.
Quando si sentì chiamare, Aragorn si risvegliò da
quell'incubo in cui era caduto di nuovo, annuì
voltandosi verso di lui, allora vide che tutti i
Consiglieri lasciarono il loro posto e uscirono dalla
stanza
era arrivato il momento di pareggiare i conti
"Consigliere Gaenry, Capitano Gwomyr desidererei
parlarvi
" disse.
I due si guardarono ma sui loro volti non c'era
preoccupazione
sapevano che non era ancora tutto
finito
Il re si fermò davanti a loro fissandoli mentre con una
mano fece cenno ad Elenband, che aspettava fuori dalla
porta con altre giovani guardie, di entrare.
"So quello che avete fatto e cosa volevate fare e ne
ho anche le prove, non siete stati molto attenti
nonostante tutto
se volessi, potrei farvi uccidere
all'istante con l'accusa di omicidio e tradimento
"
il suo sguardo passava da un volto all'altro ma non
riusciva a scorgere il minimo segno di paura "
meritereste
la morte più di ogni altra cosa, avete spezzato la vita
di un giovane per un motivo assurdo e non avete il minimo
rimorso
ma non sarà questo il vostro destino
continuerete
a vivere grazie alla persona a cui avete fatto del male
"
Fece un altro gesto e alcune guardie si avvicinarono
circondando i due uomini "Siete sollevati dai vostri
incarichi e rimarrete a palazzo sotto stretta
sorveglianza fino a quando non deciderò cosa fare di voi
"
guardò il Consigliere e vide ancora sul suo viso lo
stesso sorriso beffardo di poco prima "
portateli
via
" ordinò scuotendo la testa. Le guardie li
presero per le braccia e li trascinarono fuori.
"Ancora un momento capitano
" disse
Aragorn mettendosi di nuovo davanti a lui, lanciò un
occhiata ad Elenband che era uno dei due ragazzi che lo
stavano tenendo e il giovane gli sorrise.
"Questo
" disse il ramingo colpendolo al
volto con un pugno "E' per aver ucciso uno dei tuoi
uomini che si fidava ciecamente di te
"
"Questo
" e lo colpì sull'altro lato del
viso "E' per aver cercato di privarmi della corona
"
Guardò il volto di Gwomyr, dalla sua bocca iniziava a
colare il sangue.
"E questo
" colpendolo in pieno viso e poi
allo stomaco con molta più forza, tanto che i due
ragazzi fecero fatica a tenerlo fermo "
è per
aver osato toccare Legolas
"
Vide che l'uomo ora faticava a restare in piedi, il
sangue scendeva copiosamente sul suo viso, allora fece un
cenno con la testa e le guardie lo portarono via.
Il re fece qualche passo e si fermò al centro della
stanza, guardò prima Arwen che si stava avvicinando, poi
Eomer e infine Legolas.
L'elfo era in piedi immobile con lo sguardo basso, quando
lo rialzò vide che la mano del ramingo era ricoperta di
sangue, probabilmente si era ferito colpendo Gwomyr.
"Aragorn
la tua mano
" sussurrò
avvicinandosi di più a lui e allungando una braccio ma
l'uomo fece un passo indietro allontanandosi. Legolas lo
guardò negli occhi, sorpreso da quel gesto e solo allora
vide che erano pieni di rabbia, delusione, non l'aveva
mai guardato in quel modo.
"Non toccarmi
" bisbigliò Aragorn "
va
a cambiarti d'abito Legolas
"
"Aragorn cosa
" tentò di dire l'elfo ma
il ramingo lo interruppe sempre sussurrando.
"Ti ho detto di andare a cambiarti
hai il suo
profumo addosso
" chiuse gli occhi e respirò
profondamente per mantenere la calma che lentamente stava
perdendo.
"Estel
" sussurrò Legolas guardando il
suo volto, il cuore gli batteva fortissimo.
"Va via!" disse il re alzando la voce.
L'elfo abbassò lo sguardo e si voltò uscendo a grandi
passi dalla stanza, non riusciva a pensare a niente se
non a quelle parole, a quegli occhi
arrivò nella
sua camera, si fermò davanti al letto e velocemente si
tolse la tunica gettandola a terra, rimase immobile a
fissare l'abito con i pugni chiusi lungo i fianchi
non
era possibile
l'aveva rifiutato
ad un tratto si
sentì così debole da non riuscire più a restare in
piedi, si sedette sul letto con la testa tra le mani
non
riusciva a respirare
"Sei impazzito Aragorn?" disse Eomer fissandolo
"Perché l'hai trattato in quel modo? Abbiamo solo
fatto quello che
"
"Non una parola
" lo interruppe il ramingo
alzando una mano verso di lui "Non dire
assolutamente niente
non voglio sentire una sola
sillaba uscire dalla tua bocca"
Arwen si avvicinò velocemente ai due uomini che si
guardavano immobili, fissò per un momento il suo sposo e
poi Eomer. Incrociò il suo sguardo e vide quello che
aveva sperato
amore
amore per lei e nessun
altro
era diverso questa volta, non l'avrebbe perso
per nessuna ragione al mondo
chiuse gli occhi
sorridendo ma subito sentì che i due stavano parlando di
nuovo e non in maniera amichevole.
"Perché non dovrei?" disse Eomer "Abbiamo
deciso insieme di fare questa cosa, anche tu eri
d'accordo
Legolas l'ha fatto per te
avrebbe
dato la vita per salvare te e il tuo regno e ora lo
ripaghi in questo modo? Capisco che non è piacevole
vedere la persona che ami con un altro ma dovevamo farlo
dovevamo
fingere per
"
"Fingere?" disse Aragorn alzando la voce "Non
stavate fingendo di baciarvi
"
"Basta ora!" gridò Arwen "Aragorn
dobbiamo parlare
Eomer puoi andare a vedere come sta
Legolas nel frattempo?" Il cavaliere annuì
voltandosi ma non fece in tempo a fare un passo che sentì
la voce del ramingo.
"No!" gridò "Non avvicinarti più a lui
non
ci provare
"
"Aragorn basta!" lo interruppe Arwen
mettendogli le mani sul petto per fermarlo "Va bene
Eomer
va dove vuoi ma non da Legolas
"
Il re di Rohan fissò ancora per un istante Aragorn poi
uscì dalla sala scuotendo la testa.
"Adesso vuoi spiegarmi cosa ti sta succedendo?"
disse Arwen guardandolo "Posso capire la gelosia nel
vederlo con lui ma sai benissimo che stavano fingendo per
noi
"
"Fingendo? Arwen tu non li hai visti
" la
interruppe l'uomo "Non hai visto come si stavano
baciando
non hai visto come si stringevano
come
"
"Non mi interessa Aragorn
io so che Eomer non
prova assolutamente niente per Legolas e viceversa
perché
devi dubitarne? Credevo ti fidassi di lui
"
"Non è una questione di fiducia
è
"
il ramingo si fermò un istante come per pensare alle
parole esatte ma non ci riusciva "
ha baciato
un altro, si è fatto abbracciare da un altro
"
"E invece noi non ci abbracciamo mai?" lo fermò
Arwen alzando al voce "Non ci baciamo mai? Prova a
pensare a cosa prova Legolas quando ci vede durante le
feste o davanti agli ospiti mentre fingiamo di essere una
coppia
"
Aragorn abbassò lo sguardo bisbigliando "Non è la
stessa cosa
" poi lentamente uscì dalla sala.
"Sì invece
" disse la dama "Dove
vai? Torna qui
Aragorn
" ma ormai l'uomo
se n'era andato.
Legolas sentì la porta aprirsi e richiudersi ma non trovò
la forza di alzarsi, era ancora seduto sul letto con gli
occhi fissi sulla tunica che aveva gettato a terra.
"Perché si è comportato così?" sussurrò
"Cos'ho fatto di male? Eravamo tutti d'accordo,
anche lui
"
"Se vuoi posso spiegartelo in centinaia di modi ma
credo che basti poco per farti capire
" disse
Arwen sedendosi al suo fianco "E' un Uomo
"
e gli sorrise accarezzandogli i capelli "Ti ha visto
mentre baciavi un altro e la sua mente l'ha lasciato
completamente ma dagli tempo
qualche giorno e capirà
da solo che questa sua gelosia è completamente infondata
"
"Io non provo niente per Eomer te lo giuro
"
disse l'elfo guardandola "
e lui non prova
niente per me
"
"Lo so Legolas non preoccuparti
lo capisco dai
vostri occhi
"
"E' perché non riesce a capirlo anche Aragorn?"
continuò Legolas ma poi abbassando lo sguardo "Sì,
non dirmelo
è un Uomo
"
Arwen sorrise e gli passò una mano sul viso ma
improvvisamente la fermò sulla sua fronte
"Legolas perché sei così caldo?" gli chiese
preoccupata fissandolo.
"Non lo so
poco fa mi sentivo molto debole e
avevo un forte dolore al petto ma ora sta passando
"
rispose l'elfo respirando profondamente.
"Legolas guardami
" disse girandogli
dolcemente la testa "
non farlo
non
lasciarti sopraffare dal dolore
non è come pensi,
Aragorn ti ama e continuerà ad amarti qualunque cosa
succeda, niente e nessuno potrà separarvi hai capito?
Voi siete nati per stare insieme, voi dovete stare
insieme è il vostro destino
" L'elfo annuì
accennando un sorriso.
"Ora vestiti
" continuò Arwen alzandosi
"Tra poco è ora di cenare"
Venne quindi la sera ed intorno al grande tavolo
apparecchiato erano seduti il re e la regina di Gondor,
il re di Rohan e il principe di Bosco Atro. Nella sala
erano presenti le dame di Arwen e alcune guardie del re
appoggiate alle pareti. Diverse donne andavano avanti e
indietro dalle cucine portando vassoi con pietanze varie
mentre altre erano ferme con delle anfore contenenti
acqua e vino pronte per riempire di nuovo i bicchieri.
A tavola c'era uno strano silenzio, di solito tutti e
quattro parlavano molto tra loro ma non quella sera.
Eomer ogni tanto alzava lo sguardo su Legolas e vedeva il
suo fisso su Aragorn, aveva indossato una tunica molto
elegante dello stesso colore dei suoi occhi
quegli
stessi occhi che il giorno prima erano pieni di forza e
determinazione ma che ora erano solo ricolmi di
tristezza, come poteva il ramingo farlo soffrire in quel
modo dopo quello che aveva fatto per lui?
Aragorn quasi non aveva toccato cibo ma continuava a bere
bicchieri colmi di vino, Arwen lo guardava sperando che
la smettesse di comportarsi in quel modo ma il re non ne
voleva sapere. Quando terminò l'ennesimo bicchiere fece
ancora cenno alla ragazza dietro di lui di avvicinarsi
con l'anfora.
"Desiderate altro vino vostra maestà?" disse
lei in tono seducente, tanto che Legolas la fissò per un
lungo momento. L'aveva già vista ma non ricordava dove,
era molto bella, con i lunghi capelli corvini sciolti
sulle spalle, gli occhi verdi e la pelle chiara.
"Sì grazie" rispose il re sorridendole.
Quando vide quel bicchiere riempirsi di nuovo, l'elfo non
riuscì più a tacere.
"Non credi di stare esagerando con il vino Aragorn?"
sussurrò.
"E tu non credi che non siano fatti tuoi?"
rispose in tono sarcastico il ramingo continuando a
guardare la ragazza al suo fianco.
"Lo sto solo dicendo per te
" disse
Legolas irritato, non sapeva però se era dalle sue
parole o dal suo sguardo "Non hai toccato cibo e
continui a bere
andando avanti così finirai per
diventare ubriaco
"
"Sono lusingato del tuo interessamento ma ripeto che
la cosa non ti riguarda
" poi guardandolo negli
occhi "Forse dovresti preoccuparti di qualcun altro
non
di me
"
A quelle parole Arwen lasciò cadere le posate nel
piatto, voltandosi verso il suo sposo.
"Legolas ha ragione, adesso stai esagerando
non
ti fa bene bere in questo modo
"
"Bene
ho capito
" disse Aragorn
alzandosi in piedi "
grazie della compagnia ma
ora voglio restare solo
" finì l'ultimo sorso
di vino e uscì barcollando dal salone.
Legolas e Arwen si guardarono mentre Eomer scuoteva la
testa bisbigliando "Non è possibile
"
Ma il re non fu l'unico a lasciare la sala in quel
momento, anche la ragazza che gli serviva il vino uscì
velocemente.
Dopo un lungo momento di silenzio Legolas fissò Arwen
parlandole col pensiero.
"Devo parlargli
si sta facendo del male per
colpa mia
"
"No Legolas, non è colpa tua, è lui che deve
capire
non credo che questo sia il momento più
adatto per intavolare una discussione però, non è
completamente in sé
"
"Non posso aspettare ancora
non ci riesco
voglio
che tutto torni come prima
"
"Stai attento allora
"
L'elfo annuì e uscì lentamente dalla stanza.
Legolas camminava lungo i corridoi guardandosi intorno,
non poteva essere andato lontano, non in quelle
condizioni e senza aiuti
ad un tratto sentì delle
voci che provenivano
dalla sua stanza
c'era
qualcuno nella sua stanza ed infatti la porta era quasi
completamente aperta. Si avvicinò senza fare il minimo
rumore e con una mano aprì del tutto la porta fermandosi
sulla soglia
quello che vide gli tolse ogni capacità
di respiro e movimento
chiuse gli occhi sperando che
fosse solo un incubo ma quando li riaprì la visione non
era cambiata
Aragorn era disteso sul suo letto con
la tunica aperta e sopra di lui era seduta quella ragazza
dai capelli scuri
gli stava baciando il collo, il
petto mentre con la mano lo accarezzava tra le gambe
"Ara
" cercò di parlare ma la voce gli si
spense nella gola quando sentì i gemiti dell'uomo,
quando però vide le sue mani stringersi sui fianchi
della donna
"Aragorn!" gridò ed allora vide la ragazza
girarsi di scatto verso di lui "Fuori di qui! Fuori
dalla mia stanza
all'istante!"
La donna si alzò dal letto e uscì ma quando gli passò
accanto lo guardò sorridendo. Legolas stava per parlare
ma poi sentì la voce dell'uomo che con fatica si stava
mettendo seduto.
"Non sei molto educato
l'hai fatta scappare
"
bisbigliò il ramingo tenendosi la testa tra le mani
"Ah
forse ho bevuto troppo
"
L'elfo chiuse la porta e si fermò vicino al muro
"Ma hai completamente perso la ragione?" disse
guardandolo "Cos'era uno stupido modo per
vendicarsi? E' così che fate voi Uomini? Invece di
affrontare i problemi cercate la via più breve? Oppure
sei solo talmente ubriaco da non capire nemmeno cosa ti
sta succedendo?"
Aragorn lo guardò per un istante poi si mise a ridere.
"E' così divertente? Chiunque poteva entrare in
questa stanza, chiunque avrebbe potuto vederti con
quella
rovinando
tutto quello che abbiamo fatto oggi
e tu ridi?"
gridò Legolas avvicinandosi a lui "Ma cosa ti sta
succedendo?"
"Certo
" disse l'uomo continuando a ridere
"
quello che avete fatto oggi
vuoi che ti
ricordi quello che VOI avete fatto oggi?"
barcollando si alzò in piedi e si fermò davanti
all'elfo "Vi siete baciati
hai baciato un altro
uomo davanti a me
ti sei lasciato baciare e
stringere da lui
"
"Aragorn stavamo fingendo!" disse Legolas
alzando la voce ma l'uomo lo prese per le braccia e lo
spinse contro il muro impedendogli di muoversi.
"Fingendo? Stavi fingendo?" gridò il ramingo
"Arwen ha chiuso gli occhi ma io no
ho visto
come vi stavate baciando
ho visto la sua lingua
muoversi nella tua bocca
ho visto la TUA lingua
muoversi nella sua bocca
ho visto come ti stringeva
e come TU ti stringevi a lui
"
"Aragorn io amo te
ho dovuto farlo per far
credere a quegli uomini la nostra storia
dovevamo
sembrare amanti
"
"Ah e lo siete sembrati sta tranquillo
"
disse Aragorn stringendogli più forte le braccia "
quante
altre volte l'avete fatto? Quante altre volte l'hai
baciato? E non venirmi a dire che era la prima volta
ricordo
come ci siamo baciati noi e ho visto come vi siete
baciati voi invece
"
"Io non provo niente per Eomer lo vuoi capire?"
disse Legolas cercando di divincolarsi dalla sua stretta.
"Risposta sbagliata
" sussurrò il ramingo
scuotendolo "Ti ho chiesto quante altre volte l'hai
baciato?"
L'elfo chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime
ma la voce dell'uomo lo scosse di nuovo tanto quanto le
sue mani
"Quante volte Legolas?" gridò.
"Una
" sussurrò Legolas riaprendo gli
occhi e incrociando lo sguardo dell'uomo "Ci siamo
baciati una sola volta per cercare di essere convincenti
"
vide che l'uomo stava aprendo bocca per parlare "
e
sì
mi è piaciuto come a te poco fa piaceva quello
che ti stava facendo quella ragazza
ma non è niente
in confronto a quello che provo quando sono con te
io
ti amo
"
Aragorn sentì la rabbia e la gelosia crescere ancora di
più a quelle parole
lo aveva ascoltato ma la sua
mente era rimasta alle prime frasi
senza riuscire a
controllarsi gli alzò le braccia sopra la testa tenendo
stretti in una mano entrambi i polsi mentre con l'altra
gli apriva la tunica.
"Ti è piaciuto? Io mi fidavo di te
mi fidavo
"
sussurrò avvicinando il viso al suo "Tu sei mio
Legolas
solo mio
" e con forza lo baciò.
Legolas sentì le labbra dell'uomo muoversi violentemente
sulle sue mentre con la lingua esplorava ogni angolo
della sua bocca, chiuse gli occhi cercando di sopportare
il sapore intenso del vino.
"Cosa c'è adesso?" disse Aragorn fissandolo
"Non ti piace più? Preferisci le sue labbra?"
L'elfo scosse lentamente la testa voleva parlare ma dalle
sue labbra uscì un gemito quando l'uomo iniziò a
baciargli il collo, succhiando ogni punto che riusciva a
raggiungere.
"Beh
ti farò cambiare idea
"
bisbigliò il ramingo facendo scivolare una mano tra le
sue gambe "
solo io posso toccarti
"
e iniziò a muoverla con forza "
il tuo corpo
mi appartiene
tu mi appartieni
"
Legolas spalancò gli occhi, non era mai stato trattato
in quel modo e la cosa lo spaventava
chi era l'uomo
che aveva davanti? Non era la persona che amava, almeno
non completamente
"Aragorn
fermati
" disse, ma il
ramingo non lo ascoltò, continuando a muovere la mano su
di lui sempre più forte.
"Ah
mi stai facendo male
Aragorn
fermati
"
disse più forte, questa volta però l'uomo gli lasciò i
polsi e prendendolo per la vita lo fece girare,
spingendolo ancora violentemente contro il muro.
"Sei mio
" continuava a sussurrargli
all'orecchio mentre si muoveva contro di lui "
nessuno
deve toccarti
nessuno
" con una mano cercò
di slacciargli i pantaloni ma l'elfo gli bloccò il polso
con la sua.
"No
non così
basta
" sussurrò
Legolas, si sentiva mancare il respiro, non riusciva a
comprendere cosa stava succedendo, perché lo trattava in
quel modo
aveva paura
forse per la prima volta
aveva paura di lui
"Cosa?
" disse il ramingo liberando la
mano e stringendo di nuovo i polsi dell'elfo sopra la sua
testa, contro la parete "Ti lasci baciare da uno
sconosciuto e adesso non vuoi più stare con me? Non sono
più all'altezza?"
Legolas chiuse gli occhi e sentì di nuovo la sua mano
scendere su di lui
"Ti prego Estel
no
" bisbigliò e una
lacrima gli scese sul viso "
non sei in te
non
voglio così
" ma capì che l'uomo non lo stava
ascoltando
gli era rimasta una sola cosa da fare
Aragorn continuava a muoversi con forza contro di lui,
baciandogli l'orecchio ma quando le labbra raggiunsero la
sua guancia sentì il sapore salato delle lacrime
si
fermò improvvisamente, spalancando gli occhi come se si
fosse risvegliato da un sogno
ma senza riuscire a
capire cosa stava accadendo, si ritrovò seduto sul
pavimento con un forte dolore allo stomaco. Legolas era
riuscito a liberare un braccio e l'aveva colpito col
gomito facendolo cadere a terra ed ora lo stava fissando,
mentre con le mani tremanti si riallacciava la tunica,
respirando velocemente, cercando di trattenere le lacrime.
"Legolas
" sussurrò l'uomo guardandolo
negli occhi, si alzò barcollando ma ricadde sul letto.
Non riusciva a reggersi in piedi, gli girava la testa e
non riusciva a capire
vide che l'elfo si era voltato
e stava per uscire dalla stanza.
"Legolas aspetta
" disse, ma lo sguardo
che gli lanciò il compagno girandosi di nuovo gli tolse
ogni parola
dolore, tristezza, delusione
ecco
di cosa erano pieni quegli occhi blu velati di lacrime
che tanto amava
"Io ti amo Estel
ti amo più della mia vita
"
iniziò Legolas guardandolo "
so quello che
pensi ma non ti chiederò perdono per le mie azioni perché
non ce n'è motivo
quello che ho fatto, l'ho fatto
per te e lo sai bene
io sono tuo
il mio cuore
ti appartiene ma
" chiuse per un attimo gli
occhi e le lacrime scivolarono di nuovo sul suo viso
"
non sono un oggetto
e non voglio essere
trattato come tale
" e con quelle parole uscì
dalla stanza sbattendo la porta dietro di sé.
Aragorn non riusciva a trovare la forza né di parlare, né
di muoversi e nemmeno di piangere, anche se era quello
che voleva fare
l'aveva ferito, con le sue parole,
con le sue azioni
gli aveva fatto del male e non
riusciva a perdonarselo
si sentiva malissimo sia
fisicamente sia mentalmente, non era normale, era già
stato ubriaco ma non in quel modo
era strano
si
sdraiò sul letto e dopo pochi attimi cadde in un sonno
profondo.
Legolas si sedette su uno scalino asciugandosi le
lacrime, ancora non riusciva a credere a ciò che era
successo, quello non era Aragorn
continuava a
ripeterselo
non era l'uomo che amava. I suoi
pensieri però furono subito interrotti dalla voce di una
donna
"Come mai qui tutto solo?" disse avvicinandosi
lentamente "Ti credevo con re Elassar
"
L'elfo alzò la testa e vide la stessa ragazza che era
con Aragorn poco prima
"Lasciami solo te ne prego
" sussurrò
"Sei l'ultima persona con cui desidero parlare..."
"Beh
lo immaginavo
" disse sorridendo
la ragazza sedendosi al suo fianco "
ma non me
ne vado
io sono Elaviel e tu devi essere Legolas
l'amante
del re
"
L'elfo la guardò a bocca aperta e solo allora si ricordò
dove l'aveva già vista
era lei la donna al braccio
del Capitano delle guardie quel pomeriggio
"Per tua informazione non sono l'amante del re
cosa
vuoi da me?"
"Non devi mentirmi
" disse Elaviel
fissandolo "
ho visto il tuo sguardo poco fa
ed
era lo sguardo di un amante
comunque non
preoccuparti, non è successo niente
l'ho solo
accompagnato nella stanza e poi il resto lo hai visto da
te
non l'ho nemmeno baciato, sicuramente le sue
labbra sapevano di vino ed io non sopporto quel sapore
"
"Allora siamo in due
" sussurrò Legolas
senza distogliere lo sguardo dal suo "E giusto per
curiosità
perché lo hai fatto?"
"Per denaro
" rispose lei alzando le
spalle "
il Capitano Gwomyr mi ha dato del
denaro per sedurre Re Elassar e farmi vedere insieme a
lui
mi ha dato della polvere da mescolare col vino
che doveva bere, credo fosse un eccitante o qualcosa del
genere
però non mi aspettavo che arrivassi tu
beh
è
andata male
spero solo che quello non rivoglia
indietro le sue monete
veramente l'avrei fatto
anche senza ricompensa, il solo pensiero di passare una
notte con quell'uomo mi fa impazzire, ho sempre invidiato
la regina Arwen
anzi, da adesso invidierò te
va
tutto bene?"
Legolas la fissava con gli occhi spalancati, era tutta
colpa di quell'uomo
di nuovo
ma anche questo
suo piano per fortuna era fallito, ora riusciva a
spiegarsi il comportamento di Aragorn
"Sì
stavo solo riflettendo
ma perché me
lo stai dicendo?" sussurrò.
"Non lo so
è solo che
Gwomyr non mi ha
detto che vi amavate, se l'avessi saputo prima non avrei
mai accettato
ma quando ho visto la tua reazione, i
tuoi occhi
non credo sia giusto mettersi tra due
persone che si amano
non preoccuparti non dirò
niente
"
"Grazie
ora è meglio che vada
"
disse l'elfo e sia alzò in piedi facendo qualche passo
verso la sua stanza, non sapeva se fidarsi o meno di
quella ragazza ma al momento non aveva altra scelta,
doveva dire ad Aragorn quello che aveva saputo
"Aspetta un attimo
" disse Elaviel
rincorrendolo, si fermò davanti a lui e gli diede un
veloce bacio sulle labbra "
adesso puoi andare
ti
ho restituito ciò che ti ho tolto
" gli
sorrise quando vide l'espressione sorpresa sul volto
dell'elfo "
ho baciato il corpo del tuo uomo ed
ora baciando te, te lo restituisco
è un'usanza che
mi ha insegnato mia madre
lo so che può sembrare
strana
va ora, spero di rivederti
"
Legolas le sorrise e si voltò incamminandosi lungo il
corridoio per tornare alla sua stanza
per tornare da
Aragorn.
Entrò lentamente dalla porta e vide l'uomo disteso sul
letto, fece qualche passo e notò che era profondamente
addormentato
forse era meglio così
sicuramente
la mattina seguente sarebbe di nuovo tornato se stesso.
Si avvicinò al letto e mettendogli le mani sotto alla
schiena lo rialzò, trascinandolo indietro sul materasso
in modo che la sua testa appoggiasse comodamente sul
cuscino.
"Legolas
"
L'elfo lo guardò ma era stato solo un sussurro,
probabilmente stava sognando
gli spostò dalla
fronte alcune ciocche di capelli
forse doveva fargli
bere un infuso ma non sapeva cosa di preciso era stato
aggiunto al vino e avrebbe potuto anche farlo peggiorare,
era meglio lasciarlo riposare.
Si inginocchiò di fianco al letto allacciandogli la
tunica che era rimasta aperta, sembrava così tranquillo,
completamente diverso da prima, diverso dall'uomo che
voleva prenderlo con la forza solo per dimostrare che era
una sua proprietà
quello non era l'Aragorn che
amava
"Perché Estel?" sussurrò accarezzandogli il
viso "Perché ti stai comportando così? Come puoi
dubitare del mio amore? Quello che ho fatto
tutto
quello che faccio
lo faccio per te, per noi
ho
detto che non l'avrei fatto ma se è l'unico modo per far
tornare le cose come prima
" fece un lungo
respiro "
mi dispiace
non volevo farti
soffrire, credevo di fare la cosa giusta ma forse mi
sbagliavo
credevo che una volta convinti quegli
uomini i problemi sarebbero terminati
credevo che
avresti capito
forse dovevo lasciare che mi
incolpassero, quando ho sentito le tue parole e ti ho
visto agire in quel modo
mi sono sentito morire
io
non
non riesco più a vivere senza il tuo amore
ti
prego non abbandonarmi
"
Prese tra le sue la mano di Aragorn e se l'appoggiò
dolcemente sulla guancia, muovendo il viso contro il suo
palmo "
credimi ti prego
questi occhi sono
solo per te
queste labbra sono solo per te
queste
mani sono solo per te
questo corpo è solo per te
il
mio cuore ti appartiene
io ti appartengo
ti ho
donato me stesso, il mio amore, la mia vita
mi sono
legato a te rinunciando a tutto e se dovessi tornare
indietro lo rifarei all'infinito
cos'altro devo
fare?" chiuse gli occhi e sentì le lacrime
scivolargli sul viso, bagnando anche la mano dell'uomo
"Dimmelo
cosa devo fare? Cosa devo fare per
farti credere che amo solo te? Per farti credere che
desidero solo te? Mani? (Cosa?)
Amin n'sinta (Io non
lo so)
Saesa (Ti prego)
"
Il ramingo girò leggermente la testa verso di lui ancora
completamente addormentato e mosse le dita della mano
sulla guancia di Legolas. L'elfo sorrise sentendo quella
carezza involontaria, gli tornarono alla mente tutti i
momenti in cui Aragorn lo accarezzava sussurrandogli che
lo amava
allontanò la mano dell'uomo dal suo volto
e la baciò prima di appoggiarla di nuovo sul materasso.
"Amin mela lle Estel
amin naa lle
ere' lle
quel
kaima a'maelamin
tenna' tul' re
(Ti amo Estel
io
sono tuo
solo tuo
dormi bene amor mio
a
domani)" si alzò in piedi e dolcemente gli baciò
la fronte, improvvisamente sentì dei passi ma non fece
in tempo a voltarsi
una mano con un panno gli ricoprì
la bocca e il naso impedendogli di respirare se non il
liquido di cui era imbevuta la stoffa, cercò di
liberarsi ma subito la vista gli si annebbiò e le gambe
gli cedettero
prima di perdere completamente i sensi
sentì una voce
quella voce
"Molto commovente
adesso ti portiamo a fare una
passeggiata ma non preoccuparti verrà anche il tuo amore
"
"Perché io devo portare il re? E' più pesante
"
si lamentò Gwomyr caricandosi sulle spalle Aragorn
"Sei sicuro che continuerà a dormire vero?"
"Certo
gli abbiamo messo una bella dose di
sonnifero nel vino oltre all'eccitante
"
rispose Gaenry trascinando Legolas "
forse fin
troppo visto i risultati
sei sicuro che quella non
parlerà?"
"Più che sicuro
altrimenti si ritroverà senza
casa, cibo o quant'altro necessario per sopravvivere
"
I due uscirono in silenzio dalla stanza dirigendosi verso
le stalle dove due cavalli erano già sellati e pronti a
partire.
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