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Capitolo 7: Finzione troppo reale ~
La porta si aprì e cinque guardie entrarono nella stanza
"Bene, il prigioniero ha ripreso le forze
è
ora di riportarlo dove dovrebbe stare
" disse
uno di loro avvicinandosi all'elfo. Legolas capì subito
a cosa si riferiva l'uomo
si appoggiò al muro
cercando si allontanarsi il più possibile
"No
" sussurrò scuotendo la testa.
Elenband lo guardò poi fece un profondo respiro per
recuperare coraggio e si mise davanti a lui
"Cosa volete?
Andatevene subito, Re Elassar mi
ha dato ordini precisi
il principe deve restare qui
"
"Guardatelo
" disse l'uomo ridendo "Cosa
credi di fare ragazzino?
Noi prendiamo ordini solo
dal Capitano ed è quello che dovresti fare anche tu
ora
spostati
"
"No
non potete portarlo nelle prigioni
"
disse Elenband sostenendo lo sguardo dell'altro "
state
agendo contro il volere del re
"
"Per quanto mi riguarda
non credo che il re
rimanga ancora tale per molto
" lo interruppe
la guardia ridacchiando "
basta parlare
prendetelo
"
a quelle parole altri due uomini si fecero avanti ma il
ragazzo non si mosse di un passo.
"Vi ho detto di uscire da questa stanza
"
gridò ma una delle guardie lo prese per un braccio
spingendolo violentemente contro il muro. Elenband sentì
un forte dolore alla testa e la vista gli si oscurò.
Legolas spalancò gli occhi quando vide il ragazzo cadere
a terra, cercò di muoversi ma due uomini lo presero per
le braccia
stavano per riportarlo di nuovo in
quell'oscurità
"Lasciatemi
" gridò e si divincolò dalla
loro stretta spingendoli lontano ma subito altri due lo
fermarono.
"Avanti non ricominciare a fare il bambino
"
disse uno di loro, gli mise una mano tra i capelli e gli
tirò indietro la testa "
dovrai restarci solo
qualche giorno
"
"Già
poi verremo a riprenderti e ti porteremo
nell'ultimo posto che vedrai
" continuò
l'altro ridendo. Legolas sentiva il corpo sempre più
debole, le ferite esteriori si erano rimarginate ma non
quelle interiori
la paura iniziò di nuovo a
impadronirsi di lui, il solo pensiero di tornare in quel
luogo, circondato solo da buio e dolore lo faceva
impazzire
non riusciva più a respirare come se una
mano gli stringesse il collo
"Lasciatemi andare
" gridò di nuovo
"Non voglio tornare laggiù
"
"Sta zitto
" gli bisbigliò uno degli
uomini all'orecchio "
oppure preferisci che
t'imbavagliamo
" Ma era come se l'elfo non lo
stesse ascoltando, cercava di liberarsi in ogni modo,
anche se sapeva che era tutto inutile.
"No
non voglio
vi prego
lasciatemi"
la sua voce era sempre più alta e piena di terrore
l'unica
speranza che aveva era farsi sentire da Aragorn
ma
poteva essere ovunque nel palazzo
ovunque ma non con
lui
"Lasciatemi
lasciatemi
No
"
Eomer stava camminando lentamente per il corridoio
immerso nei suoi pensieri, uno degli scudieri gli aveva
detto che era meglio non andare a palazzo in quei giorni
ma non gli aveva riferito altro. Doveva andare a parlare
con Aragorn, forse era successo qualcosa di grave
Arwen
doveva
andare da lei
Ad un tratto sentì delle grida
provenire da un altro corridoio, senza fermarsi a pensare
iniziò a correre, non sapeva se la direzione era quella
giusta ma poi la voce divenne più alta
arrivò
davanti ad una stanza e lì rimase qualche attimo
riprendendo fiato
quello che si trovò davanti lo
fece rimanere senza parole. Un ragazzo era semi svenuto
sul pavimento mentre cinque uomini stavano trattenendo
qualcuno contro la sua volontà
non capiva chi era,
vedeva solo dei capelli biondi ma quella voce che
implorava pietà gli era famigliare
"Cosa sta succedendo qui?" disse alzando la
voce più che poteva. Le guardie si girarono di scatto
verso di lui e allora lo vide
era Legolas
gli
occhi sbarrati fissi davanti a sé, lo sguardo
terrorizzato
due uomini gli stringevano le braccia
costringendolo a camminare.
"Stiamo riportando questo prigioniero al suo posto
signore
" disse una delle guardie "
non
sono affari che vi riguardano
"
"Sì invece
" lo interruppe Eomer
guardandolo "
lasciatelo subito
" ma
gli uomini non accennarono nessun movimento.
"Ho detto
" gridò e questa volta strinse
il pugno sulla spada estraendola velocemente dal fodero
"
lasciatelo subito
" Le guardie si
guardarono tra loro ma quando la lama si avvicinò alle
loro gole allentarono subito la presa. Legolas cadde in
ginocchio ma la paura che era stampata sul suo viso non
accennava a diminuire.
"Ora fuori di qui
all'istante
" disse
il re di Rohan guardando uno ad uno tutti gli uomini.
"Ve ne pentirete signore
" bisbigliò una
delle guardie "
il Capitano verrà informato
del vostro gesto
state ostacolando la legge
"
Eomer non rispose, si limitò a fissarlo fino a quando
anche lui uscì dalla stanza, mise via la spada
lentamente girandosi verso i due rimasti, vide che il
giovane stava riaprendo gli occhi massaggiandosi la testa
con la mano.
"Stai bene ragazzo?" disse "Sei anche tu
uno di loro?"
Elenband annuì mettendosi a sedere "Mi hanno spinto
quei maledetti
io sono una guardia del re, e mi è
stato ordinato di restare col principe Legolas in sua
assenza
Grazie mio signore
se non foste
arrivato voi
"
Eomer gli sorrise e guardò l'elfo ai suoi piedi, stava
per dirgli di rialzarsi ma le parole si fermarono
aveva
ancora gli occhi spalancati e pieni di terrore, respirava
velocemente, tremava e continuava a sussurrare delle
parole
"Legolas
" disse inginocchiandosi al suo
fianco "Legolas mi senti?
Sono Eomer
se ne
sono andati
" ma l'elfo sembrava non sentirlo.
"Non voglio tornare laggiù
" continuava a
sussurrare "Non voglio
non voglio
"
"Legolas va tutto bene
" disse dolcemente
Eomer e gli mise un braccio sulle spalle. Istintivamente
Legolas appoggiò la testa sulla sua spalla,
avvicinandosi a lui.
"Non fatemi tornare in quel posto
vi prego
"
"Legolas calmati
è tutto finito
nessuno
ti porterà da nessuna parte
" bisbigliò
l'uomo mentre gli accarezzava i capelli come con un
bambino spaventato.
"Ma dove volevano portarlo?" chiese alzando lo
sguardo verso il ragazzo ma senza allontanarsi dall'elfo.
"Nelle prigioni mio signore
" rispose
Elenband "
è sospettato per la morte di un
uomo e le leggi dicono che deve restare rinchiuso fino a
quando non verrà stabilito se è colpevole
c'è già
stato ma poi è stato colpito duramente dal capitano così
l'hanno portato qui per essere curato
ora però che
ha ripreso le forze volevano riportarcelo
"
Eomer lo fissava sbalordito
Legolas sospettato di
omicidio
non lo conosceva perfettamente ma avrebbe
potuto giurare che la cosa era impossibile
"Vostra maestà
credo sia giunto il momento di
ascoltare il principe Legolas se voi siete d'accordo
"
disse Lumyr mentre i membri del Consiglio si preparavano
a lasciare il Salone dei Re dopo aver finito la riunione
quotidiana con il sovrano.
"Certamente
" rispose Aragorn sospirando
"Ci riuniremo domani pomeriggio
"
"Mio signore, non credete sia meglio che il principe
ritorni nelle prigioni fino ad allora?" disse il
Consigliere abbassando la voce "
so che è
vostro amico ma le leggi parlano chiaro in proposito, se
dovesse succedere qualche altro fatto
"
"No
" lo interruppe bruscamente il re
"
se sono le leggi che vi preoccupano
ebbene
le cambieremo
gli Elfi sono creature della luce, non
possono sopravvivere in luoghi come quello, forse il loro
corpo sì, ma non la loro anima
il loro spirito può
rimanere segnato per l'eternità
non pretendo che
voi capiate ma io non permetterò che a Legolas succeda
né
a lui né a nessun altro in futuro
quelle prigioni
non verranno più utilizzate
"
"Certo mio signore
" disse Lumyr annuendo.
"In questo caso
" intervenne Gaenry "
è
meglio avvisare anche il Capitano e le guardie perché
credo avessero l'ordine di riportarcelo una volta
recuperate le forze
"
Aragorn lo fissò, avrebbe voluto rispondergli ma il
pensiero che quegli uomini avrebbero potuto riportare
Legolas nell'oscurità in ogni momento prese il
sopravvento, si girò e corse via velocemente, non udì
nemmeno la voce di Arwen che lo chiamava.
Correva
correva più veloce che poteva ma la stanza
di Legolas era lontana
forse in quel momento lo
avevano già preso, lo avevano incatenato di nuovo a quel
muro
lo aveva promesso, gli aveva giurato che non
l'avrebbe permesso
si aspettava di trovare la stanza
vuota e invece
si fermò sulla soglia, respirando
profondamente
Eomer stava stringendo Legolas tra le braccia, gli
accarezzava i capelli sussurrandogli di stare tranquillo,
di calmarsi, l'elfo aveva gli occhi chiusi e respirava a
fatica
poi vide Elenband a terra vicino a loro che
si massaggiava la testa e tutto si fece più chiaro nella
sua mente
"Legolas
" disse avvicinandosi a loro.
"Aragorn
" sussurrò Eomer rialzando la
testa.
"Eomer
" disse Arwen entrando dalla porta.
"Arwen
" quando il re di Rohan la vide
cercò di rialzarsi ma l'elfo si strinse a lui
impedendogli alcun movimento.
"No
" sussurrò.
"Sono Aragorn e Arwen
aprì gli occhi avanti
"
gli disse l'uomo ma era come se l'elfo non lo sentisse.
Aragorn s'inginocchiò vicino a loro e posò una mano
sulla guancia di Legolas e l'altra sulla sua che
stringeva l'abito di Eomer.
"Guardami
sono io
" sussurrò "Legolas
vieni
da me
"
L'elfo aprì gli occhi e si girò verso di lui,
lentamente si allontanò dal cavaliere che riuscì ad
alzarsi.
"Sono qui con te
" continuò il ramingo e
lo strinse tra le braccia, subito sentì il suo corpo
rilassarsi e il respiro tornare alla normalità "Non
succederà più
perdonami
" e gli baciò
dolcemente la fronte.
Arwen guardò prima Eomer e poi Elenband
"Forse è meglio che tu vada a farti vedere dai
curatori
" disse al ragazzo che si rimise in
piedi e barcollando uscì dalla stanza chiudendo la porta.
"Qualcuno di voi può gentilmente spiegarmi cosa sta
succedendo?" disse Eomer guardando Aragorn che si
era rialzato con Legolas e lo stava accompagnando sul
letto.
"Non lasciarmi
resta qui
" sussurrò
l'elfo sedendosi.
"Non ti succederà niente
non ti lascerò più
"
"Sono arrivato e tutti mi dicono di andarmene perché
non è sicuro restare qui
" continuò l'uomo
guardando prima loro e poi Arwen "
poi entro a
palazzo e sento delle grida
arrivo qui e trovo
Legolas terrorizzato che cerca di liberarsi dalle guardie
che vogliono portarlo nelle prigioni perché ha ucciso un
uomo e poi
" si fermò per un attimo
spalancando gli occhi "
qualcuno di voi può
gentilmente spiegarmi anche questo
" alzò una
mano indicando Aragorn e Legolas che si stavano baciando
dolcemente.
Eomer stava seduto sulla sedia con le braccia appoggiate
ai braccioli e guardava dritto davanti a sé, in piedi
vicino a lui c'era Arwen, gli aveva appoggiato una mano
sulla spalla e silenziosamente fissava gli altri due
compagni seduti sul letto.
"Ora capisco
" disse Eomer rompendo il
silenzio che si era creato "
adesso sì che è
tutto più chiaro
" si alzò in piedi e fece
qualche passo.
"Eomer cosa vuoi dire?" gli chiese Aragorn
sbalordito, fino a quel momento lui non era riuscito a
comprendere il perché di tutti quei fatti.
"
ecco perché Aragorn ha accettato così di
buon grado la nostra storia
" continuò il
cavaliere "
mi sembrava talmente strano che
rinunciasse senza problemi alla sua sposa
"
"Eomer
" lo interruppe Arwen alzando la
voce "
non è di questo che dobbiamo discutere
ora
"
"Hai ragione, scusatemi
" sussurrò il re
di Rohan avvicinandosi alla dama e baciandole la fronte
"
allora
domani pomeriggio ci sarà una
riunione
se Legolas dirà di aver passato la notte
con te, come è realmente successo, e tu lo confermerai,
le accuse su di lui cadranno ma non quelle su di te, e
molto probabilmente ti toglieranno la corona giusto?"
"Diranno che come ho tradito la mia regina potrei
tradire anche il mio popolo
" sussurrò il
ramingo annuendo.
"Già, io credo sia assurdo ma conosco queste leggi
e i Consiglieri possono farlo
" continuò Eomer
facendo qualche passo nella stanza "
nell'altro
caso invece, se Legolas dicesse di non essere stato con
te o comunque tu non confermassi la sua versione
le
accuse di tradimento nei tuoi confronti non avrebbero
fondamenta ma lui
" si girò e guardò negli
occhi l'elfo per un momento per poi posare il suo sguardo
sul re di Gondor "
senza qualcuno che confermi
la sua storia verrà incolpato e ucciso
"
"Io so quello che devo fare
" disse
Aragorn "
quando mi priveranno della corona farò
chiamare Faramir, riprenderà il suo posto come
Sovrintendente e spero che riesca a trovare chi è stato
ad uccidere quel ragazzo
"
"Ma cosa stai dicendo?" sussurrò Legolas
fissandolo, con una mano gli strinse il braccio
costringendolo a girarsi verso di lui "
non
puoi farlo
non devi arrenderti, cosa dirà il tuo
popolo?
"
"Legolas ti uccideranno!" lo interruppe l'uomo
"
è questo che vuoi? Vuoi morire? Vuoi morire
per un reato che non hai commesso?
"
"Io non
" sussurrò l'elfo abbassando lo
sguardo per un attimo "
non voglio morire ma
non permetterò che ciò che è tuo ti venga tolto a
causa mia
e se l'unico modo è
"
"Non dirlo!" gridò il ramingo fissandolo
"
hai perso completamente la testa? Non posso
lasciare che ti uccidano..."
"Tu non puoi lasciare che ti tolgano la corona
Aragorn!" continuò Legolas alzando la voce "Non
puoi lasciare Gondor senza la tua guida
" ad un
tratto vide che gli occhi dell'uomo si stavano riempiendo
di lacrime "
non puoi rinunciare ad essere re
"
"Non farò quello che mi chiedi
" bisbigliò
l'uomo scuotendo la testa "
non posso
"
"Tu non puoi perdere il tuo regno
" disse
Legolas respirando profondamente.
"Io non posso perdere te!" gridò Aragorn, la
voce spezzata dalle lacrime. Legolas non riuscì più a
mantenere la freddezza e lo abbracciò, stringendolo più
che poteva e baciandogli la fronte.
"Non voglio
ti amo troppo Legolas
"
bisbigliò il ramingo "
il mio popolo può
vivere senza di me ma io
io non posso vivere senza
di te
"
"Non può succedere
" disse Arwen
abbassando la testa "
tutto questo per colpa
mia
"
"Arwen ne abbiamo già parlato
non devi dire
così
" la interruppe Aragorn rialzando la
testa per guardarla "
lo sai che non è vero
"
Legolas gli accarezzò il viso asciugandogli le lacrime
sorridendo. Appena sentì la sua mano, l'uomo si voltò
di nuovo verso di lui e gli sorrise dolcemente.
Eomer si girò verso di lei con uno sguardo interrogativo.
"Sì invece
dovevo chiudere quella porta e non
l'ho fatto
così Conyc è uscito sul balcone e vi ha
visto
" gridò la dama, le lacrime iniziavano a
scivolare sul suo viso "
è colpa mia
"
"Shh
calmati adesso
" sussurrò Eomer
prendendola tra le braccia e accarezzandogli i capelli
"Se solo quel Conyc non vi avesse visti
"
All'improvviso qualcuno bussò alla porta ed entrò
lentamente
"Sono Elenband vostra maestà
" disse il
giovane richiudendo la porta dietro di sé. I quattro si
guardarono senza muoversi, ormai il ragazzo li aveva già
visti, non potevano più fare niente.
"Scusate l'intrusione
" continuò lui
"
ma ho scoperto alcune cose che vorrete
sicuramente sentire
" Allora vide gli occhi
preoccupati che lo stavano fissando "Oh
non
voglio sapere cosa sta succedendo qui dentro e non mi
interessa
sono venuto solo per dirvi
" si
guardò intorno e respirò profondamente "
non
credo che Conyc abbia veramente visto qualcosa
"
Aragorn spalancò gli occhi "Continua
è lascia
stare i vari mio signore e vostra maestà te ne prego
"
"Bene vostr
allora
in realtà credo che
Conyc non avesse niente a che fare con questa storia,
diciamo che è stato solo una vittima inconsapevole
Sono
stato fino ad ora a parlare con Gweridith che mi ha dato
una tisana per il mal di testa, quella donna è veramente
molto gentile ma quando apre bocca è difficile farla
tacere, quindi tra una frase e l'altra, molte delle quali
senza senso, sapete che ha raggiunto una certa età
oramai, mi ha rivelato dei fatti strani che mi hanno
incuriosito
" Fece qualche passo nella stanza e
si girò verso il re.
"Gweridith quella sera, mentre passeggiava nel
corridoio per passare il tempo, vide fuori dalla finestra
il povero Conyc che faceva la guardia al cancello
molto
più tardi, mentre preparava l'acqua calda per il vostro
bagno, notò il Consigliere Gaenry e il Capitano Gwomyr
parlare nelle cucine, quando la videro le chiesero dove
si trovasse il principe Legolas in quel momento
e
sembrarono molto compiaciuti della sua risposta
Sempre quella notte, vide il Capitano Gwomyr correre
lungo un corridoio con un arco tra le mani
mettendo
insieme tutti i fatti
"
Il ragazzo restò un attimo in silenzio ad osservare gli
altri, vide che il re di Gondor aveva appoggiato i gomiti
sulle ginocchia e si stava tenendo la testa tra le mani.
"Come hanno potuto
" sussurrava "
perché
"
"Io credo
" iniziò di nuovo Elenband
"
che le due persone in questione non siano
contenti del vostro modo di regnare, altrimenti perché
complottare tutto ciò
forse siete troppo attento
che ogni cosa funzioni a dovere, per loro siete troppo
perfetto come re e l'unico modo per farvi perdere la
corona era questo
a dire il vero prima del vostro
arrivo le cose non andavano molto bene ma c'era qualcuno
che ne traeva molto vantaggio
e vi lascio immaginare
chi
"
"Sì, Faramir me ne ha parlato
" disse
Aragorn rialzando la testa "
tornando a noi
prima
hai detto giusto, Gweridith è molto saggia ma a causa
del suo modo di fare molti la considerano solo una
vecchia pazza, tutte queste informazioni possono esserci
molto utili ma non possono essere usate davanti al
Consiglio
Elenband grazie, quando tutto sarà finito
verrai ricompensato se sarò ancora re
vai pure ma
resta a palazzo
" Il giovane annuì sorridendo
e uscì dalla stanza.
"Bene e adesso?" disse Eomer guardando l'uomo
seduto sul letto "Sappiamo che il Capitano delle
guardie ha ucciso quel ragazzo con una delle frecce di
Legolas per far ricadere la colpa su di lui, quindi molto
probabilmente è stato questo Gwomyr a vedervi nel
giardino e magari era presente anche quel Consigliere,
così insieme hanno organizzato tutto in modo che tu
confessassi la tua storia segreta
sono stati proprio
bravi
a tal punto che anche avendo scoperto tutto
quanto non possiamo farci ancora niente
"
"L'unica cosa certa è che non puoi dire di essere
stato con me
" sussurrò Legolas guardando
Aragorn "
tu eri con Arwen quella sera ed io
inventerò
qualcosa
posso dire di essere stato nella mia stanza
a riposare, nessuno può affermare il contrario se ero
solo
"
"Appunto Legolas
" gli rispose il ramingo
scuotendo la testa "
e nessuno può nemmeno
confermarlo, saresti accusato in ogni caso
e poi ci
hanno visto, se io negassi di essere stato con te il
problema rimarrebbe
chi era l'uomo che baciavi nel
giardino? Ci hai pensato Legolas?" L'elfo abbassò
lo sguardo sospirando.
"Cosa risponderesti allora?" continuò il re
accarezzandogli una guancia "Con chi eri quella
notte?"
"Con me
"
Aragorn e Legolas si voltarono di scatto con
un'espressione stupita sul volto, anche Arwen guardò
l'uomo al suo fianco spalancando gli occhi.
"Dirà che era con me
" ripeté Eomer
facendo qualche passo al centro della stanza "
pensateci
bene per un momento
Legolas è stato visto con un
uomo quella notte, era buio e chiunque avrebbe potuto
confondere due persone, fisicamente siamo molto simili ed
io potevo avere i capelli raccolti
per quel fatto
del "mio re" che mi avete detto
beh, anche
io sono un re
"
Arwen fissò il cavaliere per un attimo poi il suo
sguardo si diresse verso Aragorn
"Ha ragione
" sussurrò la dama "
potrebbe
funzionare, se Eomer dirà di essere stato con Legolas
tutta la notte ogni accusa cadrà
"
"Sì, credo di sì ma
" disse il ramingo
guardando negli occhi il re di Rohan "
sei
sicuro di volerlo fare Eomer? Questa confessione potrebbe
crearti dei problemi
"
"Certo che sono sicuro
tutto questo è successo
per colpa mia, sono stato io ad allontanare Arwen dai
suoi doveri quella sera
" lo interruppe Eomer
"
e poi non mi creerà nessun problema, io non
ho una moglie e posso dividere il mio letto con chi
voglio, donna o uomo
o meglio Elfo, non fa
differenza
ovviamente anche Legolas deve essere
d'accordo
"
L'elfo si guardò intorno e vide gli occhi di tutti
puntati su di lui
"Sì io
" sussurrò respirando
profondamente "
io sono d'accordo, in questo
modo tutto dovrebbe tornare come prima giusto?"
"Se quei due non si inventano qualcos'altro
"
disse Aragorn guardandolo "
rimarrebbe comunque
il mistero sull'identità dell'assassino di Conyc, non
abbiamo prove concrete per accusare Gwomyr
ma state
tranquilli che quando la riunione sarà terminata, sia
lui sia il Consigliere Gaenry me la pagheranno cara
"
Legolas lo fissò per un attimo, aprì bocca per parlare
ma Eomer lo precedette.
"Ora che tutto è risolto
potremmo andare a
magiare qualcosa? E' da ieri che non tocco cibo
"
Arwen rise e gli baciò le labbra, poi entrambi si
avviarono verso la porta
"Aragorn forse è meglio
" sussurrò la
dama.
Il ramingo annuì e si alzò in piedi ma prima di
seguirli prese tra le mani il volto di Legolas
"Ti faccio portare qualcosa da Elenband
"
sussurrò baciandolo dolcemente "
devi
recuperare le forze per domani
" L'elfo sorrise
annuendo e lo seguì con lo sguardo mentre si
allontanava, nella sua mente però alcuni pensieri
stavano prendendo il sopravvento.
Arrivò la sera, Legolas era seduto sul letto e guardava
fuori dalla finestra, si era tolto gli abiti e aveva
indossato quei pantaloni bianchi molto leggeri che usava
per riposare, aveva mangiato il cibo che Elenband gli
aveva portato, anche se non ne sentiva la necessità ed
ora stava ascoltando i rumori che provenivano dal
corridoio, per lo più erano passi ma ogni tanto udiva la
voce del ragazzo intonare qualche canzone.
Si alzò e andò davanti alla finestra, la luna
risplendeva nel cielo
da quanto non usciva da quella
stanza? Quanto avrebbe voluto passeggiare di nuovo nei
giardini del palazzo, guardare gli alberi e i fiori
ad
un tratto un soffio di vento lo investì muovendogli i
capelli, chiuse gli occhi e sorrise, non faceva caldo ma
gli piaceva comunque sentire l'aria fresca sulla pelle,
lo rilassava e ne aveva bisogno. Da quando era rimasto
solo aveva continuato a pensare a quello che avrebbe
dovuto fare il giorno dopo, ed ogni volta si preoccupava
sempre di più
forse non doveva, forse tutto si
sarebbe sistemato senza problemi
Un altro soffio di vento, questa volta più forte
sentì
un brivido percorrergli il corpo
Aragorn, non sapeva
perché ma i suoi pensieri si diressero su di lui, ormai
erano giorni che non sentiva le sue mani, i suoi baci,
sapeva che la mente dell'uomo era rivolta altrove e ne
aveva tutte le ragioni
ma quanto desiderava stare
con lui, avrebbe voluto farsi stringere, farsi amare per
dimenticare tutto quello che aveva passato negli ultimi
giorni
anche se non lo dava a vedere l'oscurità era
ancora dentro di lui e nonostante cercasse in ogni modo
di liberarsene non ci riusciva
aveva bisogno di
amore
"Legolas
"
Quando sentì una voce si girò di scatto e si trovò
davanti il re di Rohan.
"Scusa non volevo spaventarti
" disse
Eomer sorridendo "..ho bussato ma non mi hai
risposto così
"
"No, è colpa mia, ero perso nei miei pensieri
"
sussurrò l'elfo abbassando lo sguardo.
"Dobbiamo parlare di una cosa
" iniziò il
cavaliere facendo qualche passo "
noi non ci
conosciamo bene e so di non avere nessun diritto di
chiedertelo ma
devo sapere cos'è successo quella
notte tra te e Aragorn, devo sapere cos'hanno visto
"
Legolas lo guardò per un attimo, aveva ragione, se
quegli uomini avessero chiesto qualcosa a lui, la
versione doveva essere la stessa
"Sì certo
" sussurrò l'elfo abbassando
di nuovo lo sguardo "
abbiamo passeggiato nel
giardino per un po', poi Aragorn si è appoggiato ad un
albero e
" respirò profondamente indeciso se
continuare ma doveva farlo "
mi ha stretto a sé,
ci siamo baciati per molto tempo poi mi sono
inginocchiato davanti a lui, gli ho aperto i pantaloni e
"
"No
" disse Eomer chiudendo gli occhi per
un secondo per poi riaprirli incrociando lo sguardo
perplesso dell'elfo "
non voglio saperlo
non
continuare
"
"Ma
tu me lo hai chiesto
" sussurrò
Legolas alzando le spalle.
"Sì ma
la prossima volta che ti faccio una
domanda tu
ignorala
" disse l'uomo
sospirando, fece ancora qualche passo nella stanza poi si
girò di nuovo verso di lui "
ma le fate spesso
queste cose all'aperto o è stato solo un caso
"
quando vide che l'elfo stava per rispondere però lo fermò
"
no, lascia perdere, come non detto
ignorami
"
Legolas sorrise abbassando lo sguardo "Comunque
"
sussurrò "
non è successo nient'altro, siamo
rimasti fuori fino a quando ha iniziato a piovere e dopo
poco siamo rientrati
"
"E siete stati insieme tutta la notte giusto?"
disse il cavaliere poi bisbigliando tra sé "
e
non voglio sapere a fare cosa
"
"Sei sicuro?
" disse l'elfo sorridendo e
vide che anche l'uomo, nonostante non lo stesse
guardando, sorrise.
"Ora
" iniziò Eomer avvicinandosi a lui
"
credo di conoscere abbastanza il genere di
uomini che vi hanno fatto questo e sono più che sicuro
di una cosa
non si arrenderanno facilmente, quando
domani dirò di essere io il tuo amante cercheranno in
tutti i modi di dimostrare che non è vero
quello
che voglio dire è...forse ci chiederanno una prova
"
"Lo so
" disse Legolas fissandolo negli
occhi "
so che possono arrivare a tanto ma io
non sarò da meno, non lascerò che portino via ad
Aragorn ciò che è suo di diritto
non m'importa
cosa mi chiederanno, se servirà per salvare lui ed il
suo regno
io lo farò
"
Eomer rimase senza parole, non riusciva a credere che la
persona che aveva davanti era la stessa che poche ora
prima tremava per la paura tra le sue braccia
lo
guardò per un momento
la luce della luna rendeva la
sua pelle chiara quasi come i pantaloni che indossava
facendolo sembrare una fredda statua di marmo
una
fredda ma bellissima statua
i suoi occhi però erano
pieni di coraggio, decisione, forza
il suo sguardo
rivelava la vita che c'era in lui, la passione con cui
avrebbe difeso il suo amore era così forte da far
sparire ogni timore
"Legolas
" sussurrò l'uomo avvicinandosi
a lui "
se ci chiederanno una prova
dovremo
sembrare amanti
"
L'elfo annuì "Lo so
proviamo
"
Eomer sentì il battito del cuore aumentare di velocità,
non sapeva se ci sarebbe riuscito
era solo un bacio
ma continuava a pensare a lei
ma proprio per lei
doveva farlo, non sopportava vederla soffrire
Si avvicinò lentamente a lui senza distogliere lo
sguardo dal suo, i pugni chiusi lungo i fianchi, e
appoggiò le labbra sulle sue.
Legolas chiuse gli occhi, non riusciva a muoversi
ma
perché? Doveva farlo, doveva far credere a quelle
persone che quell'uomo era il suo amante
eppure gli
sembrava di tradire Aragorn con quel gesto
Entrambi fecero un passo indietro guardandosi
"Non siamo molto convincenti
" sussurrò
Eomer "
so che è difficile Legolas ma lo è
anche per me
entrambi amiamo altre persone ma è per
loro che lo stiamo facendo
dipende tutto da noi
"
"
possiamo farlo lo so
" disse l'elfo
"
forse chiudendo gli occhi e pensando a loro
"
Il cavaliere annuì "
va bene, riproviamo
"
poi sussurrò tra sé "
non ho mai avuto così
tanti problemi nel baciare qualcuno
"
Legolas sorrise e si avvicinò di nuovo a lui, chiuse gli
occhi e posò le labbra sulle sue, questa volta però
mise una mano dietro la sua testa mentre con l'altra si
strinse a lui
pochi attimi dopo sentì sulla schiena
le mani dell'uomo, lo stavano accarezzando dolcemente
senza
pensare aprì la bocca e lasciò che la sua lingua
entrasse in contatto con la sua
forse non doveva
farlo
nella mente continuava a ripetersi che quello
non era Aragorn
ma il suo corpo non voleva
collaborare
Eomer si stava perdendo completamente in quel bacio,
all'inizio pensava ad Arwen ma quando sentì la pelle
morbida e il corpo caldo contro il suo la sua mente lo
lasciò
iniziò a succhiare avidamente quelle labbra
e quella lingua, stringendo forte l'elfo a sé
non
aveva mai baciato un uomo
o meglio un Elfo che non
sia Arwen, si sentiva strano
era sempre stato lui la
persona dominante in queste situazioni e invece con lui
non doveva dimostrare niente
poteva lasciarsi andare
alzò
una mano e gli accarezzò i capelli
erano così
sottili, lisci come la seta
era così bella la
sensazione che provava nel sentirli scivolare tra le dita
involontariamente
sfiorò più volte con il palmo della mano il suo
orecchio, sentì il corpo dell'elfo tremare tra le sue
braccia e un gemito uscire dalle sue labbra
non
riusciva a capire, forse era perché da giorni non stava
con Arwen
ma si sentiva bruciare sempre di più
Legolas stava perdendo contatto con la realtà
non
era Aragorn
eppure il suo corpo aveva ceduto al
piacere
quel piacere che da giorni aspettava di
ricevere
doveva fermarsi
ma poi sentì la sua
mano e quel controllo che cercava di mantenere andò
perduto
istintivamente si mosse contro di lui e non
riuscì a trattenere un altro gemito quando sentì
nell'uomo la stessa eccitazione che si era impadronita di
lui
"Eomer
" gli sussurrò sulle labbra senza
riaprire gli occhi ma invece di allontanarlo, con la mano
dietro la sua testa lo strinse di nuovo a sé.
Eomer non comprendeva più se quello che stava accadendo
era reale
non era più un semplice bacio stava
andando oltre
non doveva continuare ma non riusciva
a fermarsi
quando sentì che l'elfo lo tirava a sé
di nuovo invece delle labbra scese sul suo collo,
sfiorando con la lingua la pelle morbida
il profumo
dei suoi capelli era completamente inebriante
era
troppo
doveva fermarsi
doveva
"Eomer
basta
" sussurrò Legolas ma
sia accorse che la sua voce era poco più di un gemito,
non riusciva a trovare la forza di allontanarsi per primo
e sperava che l'avesse il cavaliere ma non sembrava così
non
poteva continuare, stava per superare ogni limite e non
voleva
"Fermiamoci
basta
" disse ancora una
volta con più convinzione.
Entrambi si allontanarono di scatto e rimasero a fissarsi
per un lungo momento senza parlare, il silenzio era rotto
soltanto dai loro respiri.
"Ora
" sussurrò Eomer "
ora
eravamo molto più convincenti no?
"
"Sì
credo
" rispose Legolas
abbassando lo sguardo "
credo che così possa
funzionare
"
"Già
bene
è meglio che vada adesso
"
continuò l'uomo voltandosi per aprire la porta "Buonanotte
"
prima di uscire però si fermò girandosi di nuovo verso
di lui "
ma cos'è successo?
"
sussurrò "
io non
" Quando lo guardò
vide che nei suoi occhi c'era la stessa domanda
e
non solo quella
c'era anche desiderio, ed era
probabilmente la cosa che anche l'elfo poteva scorgere
nel suo sguardo
"Devo
devo uscire di qui
" bisbigliò
e velocemente lasciò la stanza richiudendo la porta
dietro di sé.
Legolas
rimase immobile cercando di fare chiarezza nei mille
pensieri che affollavano la sua mente
ma cosa aveva
fatto? Non era da lui gettarsi tra le braccia di qualcuno
solo per avere conforto, ma era stato più forte di ogni
altra cosa, voleva sentire il calore
ma era
sbagliato
ormai era successo e non poteva più farci
niente, l'indomani tutto sarebbe finito e ognuno sarebbe
ritornato alla propria vita, doveva solo dimenticare
Si sdraiò lentamente sul letto e si ricoprì con le
lenzuola, chiuse gli occhi sospirando e vide il suo volto
Aragorn
cosa
avrebbe pensato di lui?
ma perché
non era
successo niente, dovevano fingere di essere amanti ed era
quello che avevano fatto, non provava nessun sentimento
per Eomer, se non una semplice amicizia
era stata
quella situazione a rendere entrambi più vulnerabili
niente
di simile sarebbe più accaduto
I suoi pensieri furono interrotti quando qualcuno entrò
silenziosamente dalla porta.
"Non credevo di trovarti già a letto
"
disse Aragorn sorridendo mentre si avvicinava a lui.
"Mi hai detto tu di riposare
" sussurrò
Legolas guardando l'uomo che lentamente si stava
togliendo i vestiti "
non dovresti essere qui
non
è sicuro almeno fino a domani, se tutto andrà bene
"
"E perché?" disse il ramingo sdraiandosi a sua
volta sotto le coperte con solo i pantaloni addosso
"
qualche legge mi vieta di passare la notte a
parlare con un mio amico? In ogni caso Elenband resterà
di guardia
" con una mano gli accarezzò il
viso.
"Di cosa dobbiamo parlare?" gli chiese l'elfo
fissandolo preoccupato.
"Non lo so
" bisbigliò l'uomo un attimo
prima di abbracciarlo e baciarlo con passione. Legolas si
strinse a lui rispondendo al bacio
finalmente quelle
braccia, quel calore che aveva tanto atteso
l'eccitazione
che poco prima si era risvegliata in lui prese di nuovo
pieno possesso del suo corpo
senza riuscire a
trattenersi si mosse contro di lui
ma Aragorn si
allontanò
"Aspetta
" sussurrò il ramingo sorridendo
quando sentì un lamento uscire dalle labbra del compagno
"
ho un altro piano in mente
" passò
un dito sulla sua fronte, continuando poi sul profilo del
naso e sulle labbra "
nei tuoi occhi, in questi
giorni, ho visto solo paura e dolore
questo non sei
tu, ti amo e non posso tollerare la tristezza nel tuo
sguardo
" si avvicinò fino a quando con le
labbra poteva sfiorargli l'orecchio mentre con la mano
gli accarezzava il petto scendendo sempre più in basso
"
questa notte voglio farti raggiungere il
piacere così tante volte da farti dimenticare tutto
quello che è successo
"
Legolas strinse il pugno sulla coperta quando la mano di
Aragorn iniziò a muoversi su di lui, prima lentamente
poi più forte, mentre con la lingua gli sfiorava
l'orecchio
Il ramingo era sdraiato al suo fianco e lo guardava
sorridendo, più lo toccava e più sentiva il bisogno di
averlo completamente ma no
non quella notte
passarono
pochi momenti e vide l'elfo piegare indietro la testa sul
cuscino con le labbra semiaperte
i suoi gemiti lo
facevano impazzire ma non voleva che anche Elenband
dall'esterno li sentisse
gli mise delicatamente
l'altra mano sulla bocca e dopo poco sentì l'elfo
perdere completamente il controllo
"Come ti batte il cuore
" sussurrò
Aragorn appoggiando la testa sul petto del compagno in
attesa che il suo respiro tornasse alla normalità.
"Batte per te
" bisbigliò Legolas mentre
con la mano gli accarezzava i capelli.
Il ramingo si mise sopra di lui baciandolo ma capì che
stava per dire qualcosa così gli lasciò libere le
labbra.
"Domani sarà l'ultimo giorno vero?" disse
l'elfo fissandolo "
poi tutta questa storia sarà
finita
"
"Lo spero
ma non parliamo di domani
"
rispose l'uomo abbassando lo sguardo sul suo corpo "
o
meglio, se vuoi tu parla pure
io ho altro da fare
"
e sorridendo gli baciò il collo e il petto, scendendo su
di lui.
Legolas richiuse gli occhi quando sentì che i baci
stavano raggiungendo quel punto.
"Estel
" sussurrò sorridendo "Estel
dobbiamo
parlare di una cosa
"
"Ti ascolto
" bisbigliò Aragorn un attimo
prima di iniziare a muovere la lingua su di lui.
"
domani
quando
ci chiederanno
forse
"
ma alla fine ci rinunciò e i sospiri si sostituirono
alle parole.
"Va tutto bene?" disse Arwen stringendosi
contro il corpo nudo di Eomer "
non sei mai
stato così silenzioso dopo aver
" Il re di
Rohan sorrise baciandola e ricoprendo entrambi con le
coperte.
"Sì certo
sto solo pensando a domani, a quello
che dovrò dire
" poi abbassando la voce "
a
quello che dovrò fare
"
"Non preoccuparti
ormai è finita, ogni cosa
tornerà a posto
" disse la dama baciandolo di
nuovo "
quando tu e Legolas direte di essere
amanti ogni accusa cadrà e quei due non potranno fare più
niente di male a nessuno, anche se a dir la verità non
so ancora cosa Aragorn abbia in mente per loro
"
"Già ma questa storia degli amanti
non so se
"
sussurro l'uomo guardando il soffitto.
"Funzionerà
sta tranquillo" lo interruppe
lei "
dovete solo mentire per un giorno
forse
però per dare più credibilità alla storia dovevi
passare la notte con lui, non con me
"
Eomer la guardò con gli occhi spalancati
"Sto scherzando
" continuò ridendo "
andiamo,
devi solo fingere di essere il suo amante non devi
diventarlo per davvero
" improvvisamente tornò
seria e distolse lo sguardo da quello del compagno "
sarebbe
atroce
" sussurrò "
quando oggi ti
ho visto con Legolas, mentre lo abbracciavi, mi sono
sentita persa
nella mia mente sono riaffiorati i
ricordi di quando vidi Aragorn stringerlo e baciarlo nel
bosco di Lothlòrien, io ero già a conoscenza del loro
amore anche se loro ne erano all'oscuro ma
vederli
così
era stato comunque troppo, io amo Legolas come
un fratello ma non potrei sopportare di perdere ancora
l'uomo che amo a causa sua
"
Eomer sentiva il cuore battere sempre più forte,
l'ultima cosa che voleva era vederla soffrire, e
soprattutto a causa sua, quello che era successo poco
prima nella stanza di Legolas era stato uno sbaglio, per
pochi momenti aveva ceduto al desiderio, la debolezza
della carne aveva ottenebrato la sua mente ma mai più
avrebbe ripetuto lo stesso errore
anche se
l'indomani forse avrebbe dovuto di nuovo avvicinarsi a
lui
"Arwen guardami
" sussurrò avvicinando il
volto a quello della dama "
io ti amo con tutto
il cuore
amo te e nessun altro
non provo
assolutamente niente per Legolas, è solo un amico come
lo è Aragorn
qualsiasi cosa succederà, qualsiasi
cosa vedrai
sappi che nel mio cuore c'è posto solo
per una persona
e quella persona sei tu
mi
credi?"
Arwen sorrise annuendo prima di baciarlo con passione.
"Saesa
sii' (Ti prego
adesso)"
gemette Legolas quando iniziò di nuovo a vedere le
stelle, non sapeva quante volte avesse già raggiunto
l'estasi quella notte, ogni attimo sentiva sul corpo le
mani e la bocca di Aragorn
un piacere continuo,
insieme dolce e intenso che gli faceva superare ogni
limite
Quando il ramingo sentì il corpo dell'elfo sciogliersi
nuovamente gli passò la lingua sulle labbra aperte per
poi scendere sul collo e sul petto ricoperti ormai dal
sudore della passione.
"Come va?" gli sussurrò stringendolo tra le
braccia, sentiva contro il petto il cuore di Legolas che
batteva prepotentemente e sul collo il suo respiro caldo
che lentamente tornava normale
era così bella
quella sensazione
sarebbe rimasto così per tutta la
notte ma anche se non voleva ammetterlo, si sentiva molto
stanco e non restavano molte ore per riposare, in più il
giorno seguente avrebbe dovuto affrontare il Consiglio
"Devo risponderti?" bisbigliò l'elfo
sorridendo.
"No, non serve
mi basta guardarti
"
disse l'uomo baciandolo sulla fronte. "Vuoi che
continui?"
"No
" rispose ridendo Legolas "
non
avrei mai pensato di dirlo ma
non credo di farcela
ancora, se vuoi che domani mi alzi da questo letto è
meglio riposare
a meno che tu non voglia che io
"
ed iniziò a baciare il collo di Aragorn, ma sentì le
sue mani sul volto.
"Questa è la tua serata
" sussurrò il
ramingo "
non ce n'è bisogno
" e lo
strinse di nuovo chiudendo gli occhi.
Era quasi mattina e Legolas stava osservando il compagno
disteso al suo fianco, da molto il suo sonno non era
tranquillo, continuava ad agitarsi, a scuotere la testa,
avrebbe voluto svegliarlo ma poi in certi momenti tornava
ad essere calmo, così si limitava ad accarezzargli il
viso. Ad un tratto lo sentì bisbigliare il suo nome
l'elfo
sorrise e scese lungo il suo corpo baciandogli il petto e
il ventre fino a raggiungere ciò che cercava
Aragorn non capiva se era un sogno, un incubo o cos'altro
continuava
a vedere Gwomyr e Gaenry che si prendevano gioco di lui
poi
tutto cambiò e si ritrovò nel giardino con Legolas, lo
stava baciando e dopo poco l'elfo si inginocchiò davanti
a lui
ma non era più lui l'uomo con Legolas
ora
vedeva la situazione dall'esterno
Legolas stava
dando piacere a Eomer
Ora erano in una stanza e
ancora Eomer stava abbracciando e baciando il suo elfo
"No
" sussurrò. Legolas alzò lo sguardo
ma vide che stava ancora sognando così continuò a
passare la lingua su di lui, chissà che sogno era? Era
strano
il corpo del ramingo aveva quasi raggiunto il
massimo dell'eccitazione anche senza i suoi baci ma la
sua mente sembrava negarla
Basta
gridò ma dalla sua bocca non uscì alcun
suono
la scena cambiò di nuovo ma non i
protagonisti
Eomer era sdraiato sopra a Legolas e si
muoveva con forza
dentro di lui
stava amando il
suo elfo
No
No
vi prego
sentiva i
suoi gemiti, lo sentiva gemere il nome del re di Rohan
ad
un tratto sentì una mano sulla guancia, abbassò lo
sguardo e vide Legolas disteso sotto di lui
guardò
di nuovo davanti a sé
ora Eomer stava facendo
l'amore con Arwen
Ti amo Aragorn
disse l'elfo
senza aprire bocca
Amami
senza farselo ripetere
lo baciò
sentì il corpo perdere lentamente
contatto con la realtà
ma quale realtà? Dov'era?
l'unica
cosa che sentiva chiaramente era il calore di Legolas
poi
il piacere lo raggiunse
onde accecanti di luce
e
aprì gli occhi
"Aaye (Salve)
" sussurrò dolcemente
Legolas sdraiandosi sopra di lui " Ma cosa stavi
sognando?"
Il ramingo lo guardo per un attimo senza parlare,
cercando di capire se era vero o no ma quando sentì le
labbra dell'elfo e il proprio sapore nella sua bocca capì
che era reale.
"Non lo so
era tutto così strano
"
bisbigliò abbracciandolo.
"Non essere così vago
cosa c'era nel tuo sogno
di così eccitante?
" gli chiese Legolas
sorridendo "
non è stato tutto merito mio
"
"C'eri tu
" rispose l'uomo baciandolo di
nuovo "
ma c'era anche Eomer e tu stavi con lui
lo
baciavi e
più che un sogno era un incubo a dir la
verità
"
Legolas sentì un brivido lungo la schiena, non era
possibile, perché aveva fatto quel sogno? Iniziava a
sentir crescere dentro di sé la paura di quello che
sarebbe successo quel giorno.
"Per fortuna alla fine eri di nuovo con me
e mi
hai riportato alla realtà
" continuò Aragorn
sorridendo "
e in un modo molto piacevole
grazie
"
girò la testa verso la finestra e vide che il sole era
già alto nel cielo, doveva essere quasi ora di pranzo.
"Legolas
" disse alzando la voce "
perché
non mi hai svegliato
" e velocemente si alzò
dal letto rivestendosi. L'elfo lo guardò perplesso
"Ma come
credevo di averlo fatto
"
sussurrò.
"Sì ma prima intendevo
è tardissimo
"
continuò l'uomo allacciandosi la tunica "
mi
staranno cercando
"
"Il Consiglio si riunirà questo pomeriggio
c'è
tempo per
" ma le parole di Legolas furono
interrotte bruscamente da quelle del ramingo.
"Non c'è solo quel maledetto Consiglio
ho
altri compiti da svolgere, dei doveri verso il mio popolo
e non posso sprecare un'intera mattinata a letto senza
far niente
" il tono che aveva usato era molto
serio, quasi fosse arrabbiato, non sapeva perché
forse
era stato quell'incubo, sembrava così reale
vedere
Legolas tra le braccia di un altro gli aveva fatto
completamente perdere la testa
"Esci pure se vuoi, ma vedi di non allontanarti
troppo
" continuò Aragorn avvicinandosi alla
porta, poi bisbigliando tra sé "
altrimenti mi
accuseranno di aver cercato di farti scappare
"
Legolas guardò la porta richiudersi, perché l'aveva
trattato in quel modo? Non aveva fatto niente di male
sentiva
il cuore battergli forte
quelle parole
strinse
le labbra e si girò verso la finestra
Aragorn non
gli aveva mai detto che passare delle ore insieme a lui
era tempo sprecato
"Legolas
"
L'elfo si girò di scatto, non aveva sentito il cavaliere
avvicinarsi, forse perché stava ancora pensando alla
frase che aveva detto Aragorn poco prima.
"Scusami
" disse Eomer fermandosi a pochi
passi da lui e appoggiandosi all'albero "Dev'essere
destino
ogni volta che tento di parlarti ti faccio
spaventare
"
Legolas sorrise "No
diciamo che arrivi sempre
nei momenti in cui sono a stretto contatto con la mia
mente
è da molto che non esco e stavo contemplando
le meraviglie di questo giardino
" Aveva
mentito
ma non poteva certo parlare con lui di
quello che era successo quella mattina.
"So che è il momento meno adatto
" disse
l'uomo abbassando lo sguardo "
visto quello che
dovremo forse fare tra poche ore ma
la scorsa notte
"
"Non ce n'è bisogno
" lo interruppe
Legolas guardandolo "
sappiamo entrambi cosa e
perché è successo
come sappiamo che non succederà
mai più, non dobbiamo dire altro
va tutto bene"
"Certo
" disse Eomer sorridendo "
hai
ragione
ieri sera Arwen mi ha parlato di quando ti
ha visto con Aragorn per la prima volta e di quanto ha
sofferto già una volta per la perdita di colui che amava
ed io mi sono sentito così in colpa
anche solo per
averti toccato
"
"Arwen sapeva del nostro amore
" sussurrò
l'elfo facendo un passo verso di lui "
non
fraintendermi ma
nonostante tenga a te come amico
nel mio cuore c'è posto per una sola persona
Arwen
può stare tranquilla, io amo Aragorn con tutto me stesso
"
"Ma come
non mi ami?" disse Eomer
guardandolo seriamente "Tutti questi anni
passati
a compiere atti di sfrenata passione in ogni luogo e non
provi niente per me?"
Legolas spalancò la bocca fissandolo ma poi vide che
sulle labbra dell'uomo comparve un sorriso che divenne
presto una risata.
"Dovresti vedere la tua faccia in questo momento
"
disse il cavaliere continuando a ridere.
L'elfo lo guardò ancora per un momento poi scosse la
testa e non riuscì a trattenere una risata "Uomini
"
sussurrò.
Ad un tratto Eomer smise di ridere e prese Legolas tra le
braccia stringendolo, mentre con una mano gli accarezzava
i capelli. L'elfo rimase immobile, non si aspettava una
cosa simile ma poi sentì la voce dell'uomo.
"Stanno passando alcuni membri del Consiglio Reale
"
gli bisbigliò all'orecchio "Ci hanno visti
spero
che non abbiano anche sentito
"
Legolas si strinse a lui "Non devono aver sentito
non
devono
" sussurrò disperato ma poi sentì una
voce e dei passi.
"Principe Legolas il re vuole
" disse
Elenband avvicinandosi, quando li vide abbracciati la sua
voce si abbassò "
vederti"
L'elfo si allontanò da Eomer, lo guardò e poi si
incamminò velocemente seguito dal ragazzo che lo fissava.
"Non guardarmi così Elenband
" disse
senza voltarsi "
non è come pensi, capirai
tutto più tardi
almeno spero
"
"Avvicinati" disse il re di Gondor quando lo
vide entrare. Era solo nella grande sala, in piedi vicino
al trono.
"Siediti
"
L'elfo lo guardò stranamente "Non posso sedermi
quello
è il tuo posto
"
"E' il mio posto e voglio che ora ti ci sieda tu
"
disse l'uomo e rimase ad osservare il compagno che
lentamente si sedeva sul trono, accennò un sorriso
quando lo vide guardarsi attorno come un bambino
spaventato perché consapevole di aver fatto qualcosa di
male.
"Ora
sei tu a prendere le decisioni
"
continuò mettendosi davanti a lui e abbassandosi
appoggiando un ginocchio a terra "Cosa devo fare con
il Consigliere Gaenry e il Capitano Gwomyr?"
Legolas lo fisso per un attimo indeciso se rispondere o
no
ma perché lo stava chiedendo a lui? Non aveva
alcun potere a Gondor e non poteva intromettersi nelle
decisioni del sovrano
fece un profondo sospiro
"Risparmia loro la vita
" sussurrò
guardandolo negli occhi "
so che sono malvagi e
hanno fatto del male ma non voglio assistere ad altri
spargimenti di sangue
non quando è possibile
evitarli, stiamo vivendo un periodo di pace
un
ragazzo innocente è morto senza una ragione ma non è
con la vita di altri uomini che lo riporteremo tra noi
"
abbassò lo sguardo ma sentì sulla guancia la mano di
Aragorn.
"Sarai un grande re un giorno
" disse
l'uomo sorridendo "
e il tuo popolo ti
rispetterà e ti amerà come ti rispetto e ti amo io
quando
tuo padre deciderà che per te sarà giunto il momento di
prendere tra le mani le sorti del vostro regno
"
"Non credo
" sussurrò Legolas "
non
credo che diventerò mai re di Bosco Atro
mio padre
vuole che mi sposi e che
" ma era così
difficile continuare "
non diventerò re
"
"Perché Legolas? E' il tuo destino
"
disse Aragorn guardandolo dolcemente ma quando incrociò
lo sguardo del compagno tutto gli fu più chiaro.
"Non posso rinunciare a te
" continuò
Legolas "
se diventare re significa dover
fingere di essere felice con qualcun altro, fingere di
amare qualcun altro
beh, rimarrò quello che sono
non
mi interessa governare un regno se per farlo devo
rinnegare me stesso e perdere tutto quello che amo"
Il ramingo non riusciva a distogliere lo sguardo da lui,
capiva perfettamente cosa provava perché erano le stesse
emozioni che sentiva dentro di sé quando credeva di
dover rinunciare a lui per diventare re di Gondor. Abbassò
la testa e la appoggiò sulle gambe del compagno.
"Estel prima mi hai detto una cosa
"
sussurrò l'elfo, sapeva che molto probabilmente l'uomo
l'aveva detto senza pensarci ma quelle parole
continuavano a restargli fisse nella mente "Hai
detto che
" ma fu interrotto da una voce.
"Aragorn
" disse Arwen entrando nel salone
"
i Consiglieri chiedono se sei pronto per
cominciare la riunione
"
"Resta la dietro fino a quando non sarai chiamato"
disse Aragorn all'elfo indicandogli la seconda uscita
vicino al trono.
"Tra poco arriverà anche Eomer
" aggiunse
Arwen guardando il viso preoccupato di Legolas "Andrà
tutto bene"
L'elfo annuì e uscì dalla stanza fermandosi vicino alla
porta aperta, fece un profondo respiro
avrebbe
voluto parlare con Aragorn di quella mattina, in quel
modo si sarebbe tolto un peso dal cuore
ma ormai
doveva lasciare da parte quella questione e pensare al
resto. Sentì delle voci e si girò, era molto distante
ma vide lo stesso chiaramente due persone passare lungo
l'altro corridoio che si poteva scorgere da quel punto.
Uno era il Capitano Gwomyr e al suo braccio c'era una
ragazza, con lunghi capelli corvini sciolti sulle spalle,
stavano ridendo e parlando a bassa voce.
Legolas li guardò per un momento ma poi sentì che nel
Salone dei Re la riunione stava cominciando.
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