Kaori VS Miki!!
Il duello!^_^

7° capitolo

7° capitolo

La jeep correva veloce… anche se più lenta rispetto all’andata. Non c’era nessuna fretta, e la guida di Umi era molto più rilassata. I lunghi capelli della ragazza al suo fianco riflettevano i bagliori d’oro della luce del sole, svolazzando nel vento fresco.
Kaori, quasi assopita, intravedeva le loro figure attraverso le lunghe ciglia, come in un sogno, e non poteva fare a meno di invidiarli un po’. Erano veramente una bella coppia… ed entrambi persone eccezionali. Chiuse gli occhi e sospirò, ripensando alla straordinaria giornata che aveva vissuto: senza Miki, probabilmente sarebbe rimasta in quella cantina umida ad aspettare il socio. Poi un pensiero improvviso la fece sorridere… senza Miki, non l’avrebbero neppure rapita! “Siamo pari” pensò, prima di scivolare in un sonno leggero.

Quando la jeep si fermò davanti al loro palazzo, Ryo esitò a svegliare la partner. Nell’udire i racconti della barista, durante il viaggio, il sangue gli si era ghiacciato nelle vene. Per poi ribollire d’orgoglio… Kaori era stata fantastica! Poteva comprendere perfettamente la sua agitazione, il suo tremito convulso quando alla fine si era tutto risolto. E si sentiva in colpa per non essere riuscito a evitarle quello shock. Fissandola mentre respirava lievemente, una miriade di pensieri gli confondeva le idee.
- Volete scendere o no?- Intervenne Falco, impaziente di tornarsene a casa; Ryo gli lanciò un’occhiataccia, che fece scoppiare a ridere Miki. -Bisognerà svegliare Kaori… poverina, è stata una giornata faticosa…- iniziò lei, ma Ryo la fermò con un cenno della mano. Poi, senza dire niente, si caricò la ragazza sulle spalle ed entrò nell’edificio.
- Ehi, Falco…- sussurrò l’altra, guardando i due con tenerezza; -…da quanto tempo non mi prendi in braccio?-

Mentre saliva le scale, con Kaori aggrappata alla schiena come un koala, il nostro eroe si ritrovò per l’ennesima volta solo con i suoi pensieri. Altro che ordinaria amministrazione… quella giornata era stata un pugno nello stomaco. Nel vedere la sua partner, pallidissima, stringere quella pistola…si era spaventato sul serio. Ormai anche lei era diventata parte di quel mondo, del *suo* mondo, più di quanto lui stesso volesse ammettere. E non poteva più farci niente. “Un motivo in più per gettare la maschera!” Ricominciò l’odiosa vocina all’interno della sua mente. “E’ passato il tempo in cui potevi staccarla da te e rimandarla nel mondo normale. Tanto, non avresti mai avuto il coraggio di farlo sul serio… nessuno dei due avrebbe resistito… e ora meno che mai. Deciditi, smettila di nasconderti, una volta per tutte!” Il giovane ribolliva di rabbia. Non voleva sentire quei discorsi, ma tapparsi le orecchie non sarebbe servito, perché la voce veniva dalla profondità di se stesso…
Ancora una volta riuscì a salvarsi: era arrivato davanti alla porta. Sorreggendo Kaori con una mano, con l’altra si mise ad armeggiare con le chiavi… aprì ed entrò.
Il sole stava ormai tramontando. Impregnato di luce crepuscolare, il divano aveva assunto i toni caldi dell’arancio… con attenzione, lo sweeper vi adagiò la socia. Poi se ne andò in cucina, afferrando una bottiglia di whisky.

La ragazza aprì gli occhi… in realtà si era già svegliata da tempo, ma aveva preferito godersi quel contatto con Ryo, così raro… ridacchiando, si stiracchiò, raggiungendolo in cucina.
-Ah, ti sei svegliata!- fece lui, alzando gli occhi dalla bottiglia ancora intatta. Lei sorrise, chiudendo gli occhi: -Già… ma penso che me ne andrò subito a letto, per tornare nel mondo dei sogni!! Ne ho proprio bisogno… senti, fai pure ciò che vuoi… ma domattina non chiamarmi, ok?- Aggiunse, sempre sorridendo. Lui abbozzò una risata; -Cioè il messaggio è ‘Non rompere stanotte!’?-
-Ah…- fece lei, impacciata. -Ma no… se hai bisogno… lo sai, ci sono sempre. Ma… ehm…- disse poi, quasi per attenuare le ultime parole; -Che cos’avevi la notte scorsa? Sai… eri proprio strano…-
Ryo non rispose. Spostò lo sguardo, aprì la bottiglia e si versò un bicchiere di liquore. Rimase a fissarlo, pensoso…
La sfida. Che cosa avevano in mente quelle due? Forse era arrivato il momento di scoprire le carte.
Ma Kaori stava già uscendo. -Ok, ho capito. Non importa, io…- -Aspetta!- la interruppe lui, serio.
E lei aspettò.

Le fece cenno di sedersi, ma lei si avvicinò soltanto. Poi Ryo si schiarì la voce… vuotò con un sorso il bicchiere, e finalmente vuotò anche il sacco.
- Kaori… ti ho fatto quella domanda… a proposito di Miki…- cominciò, cauto. -perché… perché… ecco, ho saputo del duello. Della sfida tra voi due.- Tacque, aspettando la reazione di Kaori; ma lei non si scompose. Si limitò ad alzare le spalle, con una buffa espressione, e a dire: -Ho dimenticato di cancellare il messaggio, vero? Ah, che sbadata! Miki si arrabbierà… beh, pazienza. Non cambia poi molto. - Silenzio.
Ryo ci rimase male. -Come, pazienza?! E ti sembra tutto normale??- La ragazza lo guardò, sorpresa: -Mah… vorrà dire che informeremo anche Falco… ma tanto ve l’avremmo detto comunque, alla fine…-
-Alla fine?? Alla fine?!- Gli occhi dello sweeper minacciavano di uscire dalle orbite! La noncuranza della socia non faceva altro che aumentare la sua preoccupazione. -Ma sei impazzita? Pensi che ti lascerò andare fino in fondo?? E’ troppo pericoloso!!-
La ragazza si appoggiò al tavolo, sbalordita dal tono del compagno. Ma perché diavolo si scaldava tanto? Per una gara di cucina, poi!
-Io non ci vedo proprio niente di male!! Non ti ho neppure chiesto di aiutarmi, quindi non capisco perché dovresti opporti… ti ho mai vietato di fare qualcosa? (A parte importunare le clienti^^;;; ndS) Su, smettiamola. - Non vedeva l’ora di andarsene in camera e dormire.
-Ma che razza di discorsi sono??- Ormai Ryo stava esplodendo. Aveva deciso di chiarire le cose una volta per tutte, e non intendeva lasciar perdere! -Chiedermi di aiutarti? Avresti dovuto avvisarmi subito!! Puoi scordarti di partecipare alla sfida, domani! Non voglio vederti perdere!-
Punta sul vivo, Kaori si accigliò: -Scusa… ma chi ha detto che io perderò? Non hai fiducia nelle mie capacità?-
Con un sospiro, Ryo si alzò e si avvicinò a lei, mettendole le mani sulle spalle. Nei suoi occhi, la ragazza lesse una sincera preoccupazione… sproporzionata alla situazione, però!
-Ascolta, Kaori. Non è una questione di fiducia. Il mio è realismo. E’ vero, oggi sei stata brava… ma questo non significa essere invincibili. E Miki ha una grande esperienza alle spalle. Mi meraviglio di lei… sfidarti a quel modo…-

La ragazza era sempre più stranita. Sembrava che lei e il socio, per una volta, fossero su piani completamente diversi… scosse la testa, seria, allontanandosi. -Scusa, ma non riesco proprio a seguirti. In ogni caso, io ho già deciso… quindi calmati, e…- -Deciso un corno!!- tuonò Ryo, afferrandola per un braccio. -Ma perché non vuoi capire? Io sono preoccupato per te!! Non voglio che ti cacci nei guai!!- -Smettila di urlare!!- si difese lei, sempre più perplessa.
Si divincolò dalla presa del partner. Arretrò, e si voltò verso le scale. Poi si rivolse ancora una volta a lui, al suo lui che non riusciva assolutamente a comprendere: -Senti…mi sembra che tu stia facendo un gran baccano per niente. Rifletti un po’ e calmati, ok?-
Ma Ryo si era già calmato, o almeno credeva. Si rendeva conto di aver esagerato, ma… ma *non* esagerava!! ^^;;
Tenace, raggiunse la socia. -Ho già riflettuto abbastanza. Non ti lascerò commettere una pazzia del genere. Puoi odiarmi, se vuoi. Ma adesso chiami Miki, e rinunci alla sfida.-
La ragazza incrociò le braccia sul petto, arrabbiata. -Eh no… è anche una questione d’onore. Che figura ci farei? E poi…chi sei tu per darmi ordini?- aggiunse, sempre più seria. -Dovresti capirmi bene…visto che tu, per il tuo cosiddetto onore, rischi la vita quasi tutti i giorni!-

Era vero. E lei non poteva mai farci niente. Poteva soltanto guardarlo, pregando che non gli accadesse nulla; e quando udiva gli spari, si sentiva morire…tutte le volte… eppure sapeva benissimo che, anche parlandone con Ryo, non avrebbe ottenuto niente.

- Quando sei impegnato in un duello, per te non esiste più nessuno! E te ne freghi altamente della preoccupazione altrui… della mia… stavolta, invece, io dovrei dar retta a te? Per una stupidaggine del genere? Non farmi ridere!!- gridò, ormai vicina alle lacrime… ogni volta che pensava ai rischi corsi da Ryo, l’angoscia l’assaliva.
Il socio si accorse della sua agitazione. Cercando di calmarla, le prese le mani nelle sue…
-Kaori… scusami. Davvero, scusami. Non…non ci avevo mai pensato… non mi ero mai messo nei tuoi panni… e adesso che ci sono… beh…- cercò di ridere. -Non è per niente facile! Però… cerca di capirmi anche tu. Nel duello di domani, avrai altissime probabilità di perdere. E in questi casi…perdere…significa morire! Te ne rendi conto? No, non te lo lascerò fare…- disse poi, abbracciandola di colpo e stringendola dolcemente. Le vocine turbinavano nella sua testa, ma la sua riusciva a sovrastarle. -Sei la cosa più importante che ho… non voglio perderti.- Le sussurrò all’orecchio. Kaori era allibita.

Tutum…tutum… il suo cuore era partito, e si scatenava in un ritmo incredibile… che cosa aveva detto Ryo? Il sogno di una vita sembrava diventato realtà…
…era come se lo spirito di Kaori fosse uscito dal corpo, e vedesse se stessa tra le braccia di Ryo, paonazza… incredibilmente, riuscì a padroneggiare la situazione. Anzi, la verità le si era rivelata. “Oddio… vuoi vedere che questo…scemo ha frainteso tutto? Crede che si tratti di un duello all’ultimo sangue? Ma… ma che idiota!” Pensò con affetto. “Però…” continuò poi, maliziosa; “…gli sviluppi non sono proprio niente male!” Finalmente si mosse, ricambiando l’abbraccio con tenerezza… -Anche tu… sei tutto ciò che amo…- rispose a bassa voce. Lui la strinse ancora più forte… quella discussione così accesa l’aveva portato al di là dei limiti che si era imposto… li aveva infranti in un attimo… e ora si sentiva benissimo…
-Non lascerò mai che ti accada qualcosa di male… te lo prometto! Ma tu… non cacciarti più in situazioni così pericolose, capito?- Disse poi, ancora preoccupato per la famosa sfida. E rimase stupitissimo nel sentire la sua socia ridere. Si sciolse dall’abbraccio per guardarla meglio: sì, rideva proprio di gusto! Rideva…di lui? Perplesso, si lasciò sfuggire un “Che diavolo…?”
Tra le risa, Kaori lo guardò con uno sguardo colmo d’amore e si appoggiò di nuovo al suo petto.
-Sciocco… sciocco! Ci voleva un gioco tra me e Miki per darti una scossa? Comunque…- continuò, riprendendosi; -ti annuncio che non rinuncerò al duello. Per nulla al mondo. Ma…- sussurrò poi all’orecchio del socio. -…sappi che…non rischierò la vita! Non è quel genere di sfida!-
Ryo non riusciva a raccapezzarsi. Ma il sorriso di Kaori era davvero rassicurante…
-Non…non è nulla di pericoloso?- balbettò, sentendosi un perfetto idiota. -Assolutamente!- confermò lei scuotendo la testa… e continuando a sorridere. -E’ una gara… una gara di cu-ci-na!- Sillabò, come a un bambino piccolo…
Poi fece qualcosa che Ryo non si sarebbe mai aspettato. E nemmeno lei avrebbe mai pensato di averne il coraggio… sarà stata la giornata movimentata? Mah!
Sta di fatto che prese il viso del socio tra le mani e lo baciò. ^_^


CONTINUA...