CAPITOLO
8°:
LINTERVENTO DI SILENTE
Weston,
alba.
Lina aprì gli occhi spinta dal preciso desiderio di
ingoiare immediatamente un krapfen alla crema...
Ricordando dove si trovava le vennero le lacrimucce agli
occhi.
Si alzò e passando accanto a Xel addormentato, gli tirò
un calcio.
Per colpa tua e della tua ridicola missione devo
accontentarmi di bacche e licheni! mormorò furiosa.
???? Eeeh? Mi sfugge qualcosa, forse? domandò
quello alzandosi a sedere.
VOGLIO UN KRAPFEEEEN!!! sbraitò lei. Il
conseguente spostamento daria generò una folata di
vento forza nove che svegliò lintera banda.
Xel aveva un grosso gocciolone sulla tempia. Zel si
grattava la testa perplesso. Phiria aveva una vena
pulsante. Ameria si gurdava intorno stupita, non capendo
cosera stato quel tifone che laveva svegliata.
Gourry aveva numerossissimi capelli fuori posto, e data
la sua pettinatura sembrava il Re Leone con i colpi di
sole; bisbigliava eppure io questo Grimorio lho
già sentito. Mistai sbadigliava scocciato. Skywise
si teneva una mano sul cuore, forse prossimo ad un
infarto. Kisca picchiettava con le dita sulla gamba del
fratello, aveva ben tre vene pulsanti sulla fronte e
sembrava sul punto di replicare a Lina con il suo stesso
volume. Mai larrivo di un demone fu così
provvidenziale:
Siete tutti svegli di nuovo! Incredibile!
Fain si materializzò accanto a Gourry.
E questo chi è? chiese lo spadaccino.
Tutti precipitarono a terra.
Gourry... Ti prego, dimmi che stai scherzando...
implorò Lina. Zel scuoteva la testa, disperato.
Lespressione stampata sul viso di Gourry dichiarava
chiaramente che il ragazzo non stava affatto scherzando.
Fain si rialzò da terra, cercando di sorridere.
Ehm... Sono io, Fain... Stiamo viaggiando insieme,
ricordi? disse gentilmente.
Oh... Ah! Sì, sì certo! Gourry sorrise. Gli
altri si rilassarono, tranquillizzati: meno male!
No, proprio non se lo ricordava.
Mentre gli slayers mangiavano...
-E questo tu lo chiami mangiare???- Lina sventolò una
mela.
Ehm... Mentre gli slayers si accontentavano di quello che
potevano mettere sotto i denti, poco distante da lì
qualcuno sembrava essere pronto a dare il colpo di grazia.
Il generale Octagon in persona sarebbe intervenuto,
questa volta.
Picco Tremayne, in quel momento.
Albus Silente si era di nuovo svegliato da un angosciante
sogno. Occhi viola... Ma certo! Per la sorpresa, si voltò
di scatto cadendo dal letto.
Si alzò, fingendo la maggior dignità possibile per un
uomo della sua età.
Per L.O.N.! Come ha potuto non pensarci prima?!!
Occhi viola = Demian Silente =... Xelloss Metallium!!
Sono un genio nelle associazioni di pensieri!
brontolò.
Dunque qualsiasi pericolo avesse avvertito con quegli
incubi, in qualche modo era implicato anche il suo avo...
E dove cera lui, cera Fain. Doveva avvertirli
al più presto. Si immobilizzò, con un grosso gocciolone
(ebbene sì: nelle mie ff anche i saggi hanno i
goccioloni! n.d.su).
Tanto per cominciare, se il mondo era in pericolo e lui
si fosse rivolto a loro, probabilmente Xel e Fain si
sarebbero limitati a ridere... Di certo non si sarebbero
sforzati più di tanto per intervenire. Il che era anche
comprensibile, dal momento che erano demoni e soprattutto
erano dotati di una pigrizia non indifferente. Daltra
parte, se aveva sognato proprio loro, a loro doveva
rivolgersi, pur sapendo che quei due quando erano insieme
si comportavano come deficienti... Il fatto che fossero
sempre insieme era sufficientemente indicativo.
Secondo punto: voleva veramente rivolgersi ad un demone
per salvare il mondo? Non era piuttosto che con letà
avanzata e larteriosclerosi galoppante aveva perso
quel briciolo di lucidità mentale che ancora gli
restava? In parole povere, era sicuro di non essersi
completamente rincoglionito?
Terzo punto: dove diamine potevano essere, in quel
momento, Xel e Fain?
Wolf Pack Island, sei e mezzo del mattino.
Non è che mi scocci la tua visita, ma ti sembra
questa lora di presentarti? Zelas Metallium
sorseggiava voluttuosamente il suo vino.
Mettiamola così... Dal momento che i demoni non
hanno bisogno di dormire, ho pensato che non avrei
disturbato più di tanto... osservò Luna Inverse,
seccamente.
..... Ok, mi arrendo. replicò la dark Lady.
Alloa, come se la stanno cavando i ragazzi?
indagò il cavaliere di Ceiphied. Zelas si accomodò
meglio sul trono.
Se vuoi il mio parere, questa faccenda è un buco
nellacqua svuotò il bicchiere- Ad ogni
modo, ieri sono stati di nuovo attaccati, e cè
stato un piccolo diverbio... La porta della sala
sbattè. Dynast rivolse un occhiata poco carina a Luna
per poi rivolgersi alla Lady.
Allora, che combinano i due deficienti? lapostrofò.
Zelas aveva una grossa vena pulsante sulla tempia e
Graushella valutò se non fosse il caso di defilarsi.
La missione procede splendidamente, se proprio vuoi
saperlo, mio caro. gli rispose dopo una breve
esitazione.
Il tuo general non si è ancora fatto ammazzare?
Quel ragazzo a volte mi sorprende...
Il bicchiere dalla mano di Zelas andò a finire dritto in
fronte al dark Lord frantumandosi. Dynast ebbe un lieve
mancamento e si accasciò a terra per un istante.
Ad ogni modo- Zelas continuò il discorso che
Dynast aveva interrotto- Niente che non si possa
risolvere. Il problema è trovare il libro. Luna
annuì.
Ouuuh... Che cosa è stato? chiese Dynast
rialzandosi.
Boh, ti sei accasciato improvvisamente al suolo.
lo informò Luna.
Accasciato? Graushella era furente- Io non mi
accascio! Qualcosa mi ha colpito! Qualcosa di duro!
Bastone, mattone, tegola, vaso di fiori, martello...?
ipotizzò Zelas.
Peggio... Doveva essere come minimo il grissino del
Rio Mare! rispose lui convinto.
Zelas e Luna precipitarono terra.
Weston, nove del mattino.
Luna e Gourry ingoiarono finalmente lultimo boccone
della loro colazione.
Cielo osservò Kisca sottovoce, impressionata-
Meno male che non cera niente da mangiare, secondo
loro... Sono tre ore che tritano!
Xel e Fain si erano fatti fuori una dozzina di sigarette
a testa, senza ovviamente rivolgersi la parola. Gli altri
si stavano rompendo a manetta, seduti sul prato, e
improvvisamente Phiria si addormento rovinando addosso a
Xel. Il demone si guardò intorno un po perplesso.
Ehm... Che faccio? chiese.
Se la svegli, ti uccide. lo informò Ameria.
Giààà... Svegliala, Xel! gli suggerì
Zelgadiss, con un sogghigno. Lina ridacchiò.
OH, INSOMMA! sbottò Fain. Tutti si voltarono
verso di lui.
Sì? chiese Kisca.
Vogliamo darci una mossa?! Non so voi, ma io non ho
intenzione di passare la mattinata a guardare questi due
che digeriscono! indicò Lina e Gourry.
Silenzio.
E TU SVEGLIAAA!!! urlò nellorecchia di
Phiria. Il drago si azò di scatto, sbattendo la testa
contro il mento di Xel e mandandolo gambe allaria.
Si portò le mani sulla nuca, dove stava spuntando un
grosso bernoccolo.
NAMAGOMIIII!!! Che ci facevo io addosso a te?!!
MOSTRO!!! inveì, impugnando la mazza e
sbattendogliela in mezzo agli occhi. Sky si coprì il
viso, per non vedere.
... Phiria, veramente sei tu che addormentandoti
gli sei caduta addosso. osservò Ameria timidamente.
*gocciolone* Ehm... Ah, sì? Phiria fece
sparire rapidamente la mazza, arrossendo.
Sì. Xel si alzò, massaggiandosi la faccia
... Ahahahehe Phiria appariva a disagio
mbhe, comunque te lo meritavi. concluse,
dandogli le spalle.
Xel aprì la bocca e la richiuse, senza parole.
Forza, muoviamoci. stabilì Zel, mettendosi
in marcia. Gli altri lo seguirono.
ATTACCATEEE! ordinò una voce.
Blast Bomb! esclamarono altre.
Una miriade di colpi si riversò su di loro. Si gettarono
tutti a terra, cercando di schivare i colpi, e nel boato
delle esplosioni si udì Zel urlare:
SCUDO PROTETTIVOOO!
Merda! esclamò Fain, impugnando larco
per poi rimetterlo in spalla, visto che non sapeva dove
mirare.
Finalmente, la pioggia di incantesimi cessò, e gli
avversari uscirono allo scoperto: esseri.
E ti pareva mormorò Xel- Salve, ragazzi,
quanto tempo!! ^__^
Gli esseri si gettarono su di loro come un solo uomo,
ingaggiando furiosi corpo a corpo.
Sono troppi! realizzò Mistai, affrontandone
uno. Xel si guardò intorno fugacemente: in effetti il
drago aveva ragione, i nemici erano tantissimi.
Lina castò un fulmine rosso, e loro fecero appena in
tempo a ripararsi dietro una roccia che chiaramente il
destino aveva messo lì apposta per salvarli.
Autrice... Il destino? chiese Skywise.
*gocciolone* Beh, daccordo... Ce lho
messa io... rispose lei.
Kisca, dopo lesplosione, alzò la testa, e per poco
non si prese una fire ball nemica in piena faccia.
Ehm... Bella mossa, Lina, ma non è sufficiente...
commentò, riparandosi di nuovo dietro il masso.
Un altro Dragonslave? propose la giovane
maga, con gli occhi luccicanti per la gioia.
Smettila... Non serve a niente, non basterà!
la zittì bruscamente Fain.
Xel si teletrasportò in mezzo al gruppo avversario e
castò rapidamente un Dark Claw che ne fece strage.
Picco Tremayne, in quello stesso momento.
Albus Silente marciava avanti e indietro davanti alla
propria casupola.
Chiedere laiuto dei demoni?
Assurdo.
Non chiedere laiuto dei demoni?
Assurdo.
Quel sogno era una premonizione, di questo era
assolutamente certo. Quindi rintracciare Xelloss e Fain
era fondamentale, non aveva scelta. Eppure, molto tempo
prima aveva giurato a se stesso che non avrebbe mai più
avuto nulla a che fare con i mazoku. Ora doveva
rimangiarsi la parola data.
Ma in fondo, questo non era importante, se paragonato
alla salvezza del mondo.
Albus Silente volse lo sguardo ad ovest, verso il Mare
dei Demoni, e sospirò. Poi rientrò in casa, salendo
nella minuscola e traballante soffitta. Lì, riuscì a
rintracciare una sfera scura. La portò sul tavolo, vi
mise le mani sopra e rimase immobile, ad occhi chiusi, in
fremente attesa. Poi la sfera si illuminò, e il vecchio
sorrise.
Salve, Master Zelas si rivolse al viso
comparso nella sfera.
Guarda guarda... Albus Silente, a cosa devo questo
onore? replicò la Dark Lady sorridendo,
stravaccata come al solito sul proprio trono, fissando limmagine
del saggio apparsa sulla parete di fronte a lei.
E passato molto tempo, Milady...
commentò lui.
Già già già... So che fai leremita...
Allora, vecchio, cosa vuoi? chiese la Greater
Beast, troncando così i convenevoli.
Parlare col vostro general, se possibile
rispose Silente, decidendo di essere diretto.
Ma davvero? esclamò Zelas beffarda-
Spiacente, il cliente da lei chiamato non è al momento
raggiungibile...
Non è lì? indagò Albus.
Ti vedo agitato, vecchio, che ti succede?
domandò la donna con un sorriso.
Dove posso trovare Xelloss e Fain? insistè
il saggio, sempre più inquieto.
Sono in missione, tutti e due... A Weston, se
proprio lo vuoi sapere lo informò infine lei,
sbuffando.
A Weston? Io... Io devo parlare con loro, subito!
Silente sembrava disperato.
Ora basta con i misteri, nonno stabilì
Zelas, seccamente- Se vuoi parlare con i miei uomini,
prima voglio sapere perchè
... E va bene, Milady, perchè no? Le racconto
subito...
Continua...
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