CAPITOLO
7°:
SHöN E DEMIAN
Weston,
tramonto.
Zel e Mistai videro arrivare gli altri di corsa come unorda
di barbari e gettarsi sui propri posti, intorno al fuoco.
Allora, avete... sorvegliato? sinformò
Zel educatamente.
Sembravano tutti sconvolti.
Xel arrivò in quel momento, e si sedette anche lui.
Beh sorrise- Non mangiate?
Certo che sì. rispose Mistai indicando Lina
e Gourry con un sogghigno. Xel faticò a reprimere una
risatina, ma squadrò il drago con odio. Ad ogni modo,
tutti piuttosto imbarazzati tranne il dragon slayer, che
come al solito era perfettamente a proprioo agio,
cominciarono a cenare in silenzio.
E Fain? chiese Phiria con aria innocente.
Oh, probabilmente tornerà domani, aveva da fare.
rispose Xel con disinvoltura.
Bugiardo maledetto, pensò lei, ti faccio vedere io!
Erano tutti piuttosto stanchi, era stata una giornata
faticosa, perciò si misero a dormire piuttosto presto,
anche perchè non sapevano come comportarsi dopo quel che
era successo. Perfino Xel decise di dormire un po.
Nella boscaglia, Fain sedeva silenziosamente su un masso,
il capo chino.
Xel aveva ragione ad arrabbiarsi, lui si era comportato
in modo stupido, aveva commesso un grave errore. Si era
meritato quella ramanzina. Eppure, ogni volta che il
dragon slayer se la prendeva con lui (molto raramente,
per la verità) Fain sentiva come una morsa stringergli
lo stomaco. Si sentiva deluso da se stesso, e uno sguardo
sprezzante di Xel pesava più di mille strilli di Master
Zelas. Non aveva dimenticato quanto gli doveva...
Un altro luogo, 1600 anni prima.
Un ragazzo sui sedici anni siede sulle rive di un
ruscello, lo sguardo perso in terribili pensieri. I
capelli neri incorniciano un viso pallido, affascinante,
e gli occhi colore del mare fissano assenti lacqua
che scorre. Tutta un tratto dei rumori fra gli
alberi, dietro di lui, richiamano la sua attenzione. Una
squadra di soldati irrompe a pochi metri di distanza.
Ti abbiamo trovato, Shön. Arrenditi, non hai
scampo. gli intima uno di essi, spada in mano.
Il ragazzo si alza, lentamente, muove una mano per
afferrare il proprio arco, sulle spalle.
Non ci provare! esclama un altro soldato
puntandogli contro una fire ball.
Non costringerci ad uccideti, Shön, arrenditi e
alza le mani. prosegue il primo soldato.
Che volete da me? mormora il ragazzo, la voce
contratta dallira.
Dobbiamo arrestarti, ragazzo mio. qualcuno ha
ammazzato il figlio del vecchio conte Olburn stanotte, e
testimoni ti hanno visto fuggire dal suo palazzo... E
finita, Shön. Finita. risponde il più anziano fra
i soldati.
Non sono stato io. si difende il ragazzo,
poco convinto.
Lascia perdere, è inutile. Olburn è stato
ammazzato con una blast bomb , e lunico che sa
farla in paese sei tu... E se non lhai ammazzato
tu, perchè sei scappato qui?
Quel bastardo di Olburn... mormora il
ragazzo, abbassando lo sguardo- SI, E VERO, LHO
AMMAZZATO IO, QUEL CANE!! urla, furioso.
Ma perchè, amico mio? Perchè? balbetta uno
dei soldati, poco più vecchio di lui.
Quel... Quel... Quellescremento... lacrima
di rabbia e di impotenza gli solcano il viso- Lui... Ci
minacciava di toglierci la nostra terra se... se mia
sorella non... LA VIOLENTAVA, QUEL PORCO!! scoppiò
in singhiozzi.
Intorno a lui, il silenzio.
Vieni con noi, Shön... Ti porteremo in cella, ma
ti giuro che diremo a tutti quel che è successo, e tu
sarai libero...
Ma perchè non lhai detto prima? Perchè?
E A CHI POTEVO DIRLO? NOI NON SIAMO NIENTE A
CONFRONTO DEGLI OLBURN! NIENTE! SAREBBE STATA LA MIA
PAROLA CONTRO LA SUA! A CHI PENSATE CHE AVREBBERO
CREDUTO?
La domanda cade nel silenzio.
Io non vi seguirò... Se finisco in mano al vecchio
Olburn, mi farà a pezzi. Se cercate di fermarmi, dovrò
uccidervi. prosegue, improvvisamente calmo.
Non fare storie, ragazzo. Tu ora vieni con noi.
Dobbiamo dimostrare che la tua storia è vera... Lo sanno
tutti che traffichi con la magìa nera, chi ci dice che
non volevi togliere di mezzo gli Olburn e prendere il
potere con la forza? esplode uno di essi. Gli altri
si mettono in posizione dattacco, verso il ragazzo.
Quanto vi paga Olburn per la mia cattura?
chiede mestamente. Molti occhi si abbassano, colpevoli.
Abbastanza per non dover più morire di fame... E
ti vuole vivo o morto, Shön! risponde uno
lanciandogli la fire ball. Il ragazzo la schiva, e
comincia a colpirli, a sua volta. Il rumore delle
esplosioni attira altri soldati... Sono troppi. Alcuni
cominciano a colpirlo e lui crolla a terra, quasi esanime...
Lultima cosa che sente è una voce sconosciuta
proferire una formula: Garv Flare, e poi unesplosione
gigantesca...
Resurrection dice la voce, e il ragazzo si
sveglia... Quanto tempo può essere passato? Ore, il sole
è molto più alto. Alza le palpebre, sentendosi meglio.
Due occhi viola lo fissano con aria interrogativa e poi,
vedendolo sveglio, si chiudono mentre su quel viso
sconosciuto compare un sorriso.
Tutto bene? chiede il misterioso individuo
gentilmente.
Un suono sommesso richiamò lattenzione di Fain,
interrompendo le sue riflessioni. Cera qualcuno,
nei dintorni...
Lo stesso qualcono che Xel, già sveglio presso il
bivacco, udì a sua volta. I nervi tesi, gli occhi,
adatti a vedere al buio, puntati nella direzione in cui
avvertiva la presenza, il demone si alzò lentamente in
piedi. Un intruso...
Chi va là? indagò.
Silenzio.
Avanti, esci fuori se non vuoi rogne. intimò,
la voce gentile in contrasto con le parole.
Phiria si svegliò, disturbata dal suo parlare.
Che succede? domandò inquieta, rizzandosi a
sedere.
Sembra che abbiamo visite... la informò il
dragon slayer, facendo ricomparire il bastone e muovendo
qualche passo nelloscurità.
Sta attento! si raccomandò lex-vestale.
Ti preoccupi... per me? chiese ironico lui.
Phiria sfoderò la mazza.
*gocciolone* Scherzavo... aggiunse Xel
allontanandosi.
Si bloccò. La creatura, vedendolo avvicinarsi, se lera
svignata.
Stanno giocando come il gatto con il topo.
brontolò, tornando indietro.
Phiria afferrata la situazione, si era rimessa comoda.
Era uno di quegli esseri? sinformò.
Può darsi... Ma temo che non siano i nostri soli
nemici. rispose lui risedendosi, con uno sbadiglio.
CHE COSAAA? INTEND...
Shhhh! Sveglierai tutti! la interruppe lui.
Scusa. arrossì- Intendi che qualcunaltro
cerca il Grimorio? domandò, preoccupata.
Forse.il demone rimase sul vago.
E chi? incalzò lei. Xel si allontanò di
qualche metro, prima di sfoderare un abbagliante sorriso
e rispondere:
Sore wa, himitsu desu!
La presenza non cera più, non riusciva più ad
avvertirla. Chiunque fosse, se nera andato. Fain si
rilassò, e i ricordi lo assalirono di nuovo, come la
piena di un fiume.
S-sì... Tutto bene.... credo risponde il
ragazzo.
Non sopporto quelli che se la prendono con uno solo
quando sono in tanti. Lo straniero spiega così il
suo intervento. Shön non sapendo che dire, tace. Osserva
quello strano personaggio: è un ragazzo poco più
vecchio di lui; ha i capelli biondi, piuttosto lunghi, e
alcune ciocche gli ricadono sul viso. Indossa una casacca
verde e pantaloni neri... quella deve essere stata, tempo
fa, ununiforme dellesercito di Nimpha, ma
ridotta in quello stato è difficile esserne certi. La
cosa più strana di lui, ad ogni modo, sono quegli
intensi e luminosi occhi viola.
Come ti chiami? domanda lo straniero.
Ehm... Shön... Shön Elsin. ...Tu? esita
prima di pronunciare lultima parola.
Demian. - risponde quello accennando un altro
sorriso- Vieni dal villaggio?
Sì... Ma non ci tornerò. risponde
tristemente Shön.
Perchè gli elmetti* ce lavevano con te?
sinforma Demian.
Il ragazzo esita a lungo, prima di rispondere.
Ho ucciso un uomo. mormora infine, abbassando
lo sguardo. Probabilmente, pensa, questo strano individuo
mi porterà in carcere, ha l'aria di uno che sa il fatto
suo.
Lo straniero, però, non sembra poi così colpito da
questa rivelazione. Si limita a scrollare le spalle.
Ne hai fatti secchi parecchi altri, poco fa.
osserva con noncuranza.
Shön, interdetto, non sa che rispondere. Apre la bocca e
la richiude.
Anche tu... commenta, infine.
...... Demian fa spallucce.
Il ragazzo lo osserva. Lidea di aver appena
massacrato una ventina di soldati non sembra turbarlo.
Che sia un assassino? Un killer di professione?
No... Sono un cavaliere di ventura. lo
corregge quello.
Un cavaliere di ventura... Un mercenario al soldo di chi
paga di più.
EHI! Un momento... Mi hai letto nel pensiero... Sei
telepatico?- chiede il ragazzo perplesso, e Demian
annuisce-Credevo fossi uno di Nimpha. aggiunge
indicando luniforme.
Lo ero. risponde lo straniero, laconico.
Decisamente non sembra avere una gran voglia di parlare
di sè.
Sembri molto giovane per essere già un ex-soldato.
Sì, ho diciotto anni... Normalmente si inizia la
carriera militare intorno a questetà, ma a Nimpha
ci puoi entrare dai nove anni, e io ho cominciato a
undici. spiega, stranamente prolisso.
Io ne ho sedici. lo informa Shön.
Bene, amico, non posso restare molto, ti saluto.
Volevo andare a dormire giù al villaggio, ma a questo
punto è meglio di no... Non vorrei che qualche elmetto
fosse sopravvissuto e avesse dato lallarme. Meglio
dirigersi verso unaltra città. Demian
raccatta da terra un fagotto. Viveri, probabilmente. E
anche un bastone... Uno strano bastone con una sfera
rossa sulla sommità.
Shön lo osserva tristemente. Ora resterà solo. Solo,
con i soldati alle calcagna, a vagare per i boschi senza
uno straccio di compagnia e di conforto. In fondo non era
male, questo Demian, vorrebbe proseguire con lui ma non
osa proporlo. Osserva meglio il bastone.
Strano oggetto... commenta- Lhai
rubato? chiede apertamente, con tono affabile. Laltro
scuote la testa.
Lho avuto da mio padre, che lha avuto
dal suo e via dicendo. Il figlio primogenito lo eredita...
Mio fratello era invidiosissimo sorride- E un
oggetto magico.
Siete una famiglia di stregoni? domanda Shön
cautamente... Quel tipo lo incuriosisce sempre di più.
Sì. Mi chiamo Silente. spiega Demian.
Shön sbianca in volto. La famiglia Silente! E chi non
conosce questo nome! I grandi maghi, esperti in magìa
nera e shamanica...
Caspita! Devi essere potente, allora!
esclama, una punta di invidia nella voce.
Demian scrolla le spalle.
Nsomma... dice imbarazzato- Tu,
piuttosto.... Ho visto che stai imparando.
Oh, sono alle prime armi... una domanda sorge
spontanea a Shön, che non osa porla.
Vuoi venire con me? lo anticipa Demian- Posso
insegnarti qualche trucchetto.... Se ti va
Un grande sorriso illumina il viso del ragazzo. Ora non
sarà più solo. E forse, grazie allaiuto del suo
nuovo amico, potrà diventare un potentissimo guerriero,
proprio come desidera.
*Elmetti: soldati, miliziani.
NOTA dellautrice:
Ho deciso che Xel e Fain non avevano i capelli viola e
blu prima della trasformazione in demoni, perchè non mi
riesce di concepire degli esseri umani con capelli simili...Che
volete che vi dica, sarò banale e priva di fantasia ma
sono fatta così. Boh, magari è un effetto collaterale
della trasformazione, ti vengono i capelli come gli occhi...
Che cacchio ne so io!!!
Continua...
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