CAPITOLO
9°:
SHEYNA
Weston, due ore dopo.
Da due ore ormai si combatteva. Zel aveva perso il conto
degli avversari sconfitti, e anche quello delle ferite
subite. Non vedeva più intorno a sè nessuno dei
compagni, ma questo era comprensibile, dal momento che
gli esseri erano numerossissimi. Tutta un tratto,
la vide distintamente: Ameria, circondata da troppi
avversari. Uno di loro, sguainata la spada, stava per
colpirla.
NOOOO! urlò il mezzo-golem, lanciando si su
di lui e facendolo a pezzi con un Val Flare. La
principessina si accasciò al suolo, e lui, incurante
degli esseri, la tenne per la vita.
Ameria... Stai bene? chiese, angosciato.
Oh... Zel, sei... tu sussurrò lei- Sì, sto
bene.. non.. ti preoccupare rispose lei
abbracciandolo.
Zelgadiss Greywords ricambiò labbraccio, e stese
con un calcio un essere alle sue spalle.
Poco distante, Kisca sventolava la spada con movimento
simile ad un mulino a vento, come al solito, e la sua
tecnica, per quanto poco aggraziata, funzionava
egregiamente. Ma la sua testa era da tuttaltra
parte: a una decina di metri da lei, Fain combatteva con
larco. Lelfa osservava con aria rapita la
precisione con cui ogni singola freccia andava a colpire
il bersaglio, la fermezza con cui il demone mirava, con
calma, come se fosse stato completamente solo. Quando lo
circondavano in troppi, Fain castava rapidamente un paio
di colpi, per sfoltire il numero dei nemici. E poi
ricominciava: il braccio teso allo spasmo, larco
perfettamente immobile, la freccia che già indicava la
traiettoria di lancio e che partiva dritta come un
dragonslave, velocissima.
Nessuno sapeva usare quellarma in modo così
perfetto in tutto il mondo di Slayers, era uno spettacolo.
Ogni fendente della Blast Sword di Gourry era la morte di
un essere. Il ragazzo si muoveva velocissimo, colpendo
con la massima forza. Era ormai pieno di ferite, ma
sembrava non accorgersene nemmeno. Il guaio era che il
numero di avversari sembrava non accennare a ridursi. Ma
da dove sbucavano fuori? Vicino a lui, Lina si batteva
con labituale abilità, e con lutilizzo di
pirotecnici incantesimi, di quelli che le piacevano
taaanto. Aveva un brutto taglio su un fianco, piuttosto
profondo, ma non arretrava nemmeno di un passo, sapendo
che farlo sarebbe stato linizio della fine.
Ce la fai Lina? urlò il ragazzo, per farsi
sentire nella mischia.
Sì, tutto ok! rispose lei.
Dallaltra parte della roccia, Mistai stava dano
dimostrazione della preparazione dellesercito dei
draghi dorati: in due ore, non aveva rimediato che un
graffio, compiendo una vera strage. Phiria lo affiancava,
schiena a schiena con Skywise, per proteggersi a vicenda.
Anche loro due stavano dando il meglio di sè, anche se
la draghetta era sfinita e piena di ferite e lelfo
aveva uno squarcio sul petto.
Ma ormai tutti sapevano che presto sarebbero stati troppo
esausti per continuare a combattere.
Teletrasportandosi rapidamente da un punto allaltro,
Xel riuscì a raggiungere il cuore dellesercito
nemico, e si trovò davanti a nientemeno che Sirius
Octagon. Gli bastò uno sguardo per capire che quello era
un pezzo grosso, tra gli esseri. Impugnò il bastone con
più forza, preparandosi allo scontro.
Sei Xelloss Metallium, vero? indagò quello,
con voce rauca.
Sì. E tu chi accidenti sei? rispose Xel,
squdrandolo.
Mi chiamo Octagon. Generale Octagon. lo
informò lui, avvicinandosi per colpirlo.
E che cosa vuoi? proseguì Xel.
La tua morte sogghignò Octagon, lanciandosi
su di lui. Intrapresero un combattimento spietato.
Xel si ritrovò prima di rendersene conto con una ferita
alla testa e una che gli attraversava il petto. Quella
creatura combatteva con una tecnica completamente
sconosciuta. Il demone non si perse danimo,
cercando di far fronte allavversario.
Non sapeva più da quanto tempo combatteva con Octagon,
ma sapeva di essere stanco. Accadde in un istante; lessere,
inciampò in un sasso, perdendo lequilibrio: una
fortuna insperata che Xel si affrettò a far fruttare.
Stava per finirlo, quando qualcosa si abbattè contro il
suo fianco, sbattendolo a terra violentemente: un
guerriero, con il viso coperto, come gli altri, gli si
era lanciato addosso. Xel incassò il colpo, sentendosi
quasi incapace di reagire. Era la fine...
Poi avvertì una sensazione che già conosceva, e sorrise:
Lina stava usando il Giga Slave. I nemici si misero in
fuga rapidamente.
E tu dove credi di andare? esclamò Xel,
stendendo con un colpo alla testa lessere che lo
aveva atterrato poco prima.
Wolf Pack Island, in quel momento.
... Ecco, in breve, quello che mi stava raccontando
Albus terminò Zelas, voltandosi poi verso la
parete- No? chiese al saggio.
Sì, Milady, in parole povere è così.
confermò Silente.
Dynast Graushella taque per un istante che sembrò
durarae secoli.
Mmm... un libro che distrugge tutto, è questo che
vede nel sogno, Albus? chiese, per avere unulteriore
conferma.
Sì rispose ancora il vecchio.
Dynast si voltò verso Zelas.
Il Grimorio... sussurrò. La Dark Lady annuì.
Di che state parlando? indagò Silente,
perplesso.
Dynast e Zelas si scambiarono uno sguardo.
Credo che adesso tocchi a noi spiegare...
iniziò la Greater Beast.
Weston, pochi istanti dopo.
Rimasti improvvisamente soli nel mezzo della vallata, gli
slayers restrono increduli, attoniti, per il silenzio che
calò dove pochi istanti prima cera il boato della
battaglia. Lina crollò a terra, esausta, dopo aver usato
il Giga Slave.
Dovè Xel? chiese Fain, barcollando.
Improvvisamente, del diverbio avuto con il general non
gli importava più niente, voleva solo sapere che era
vivo. Si guardarono intorno: erano tutti lì, e parecchio
malconci, ma lui non cera.
Eccomi qui... E in buona compagnia! li
raggiunse la sua voce. Si voltarono. Xel stava
dirigendosi verso di loro, trascinandosi dietro un essere
esanime.
Grande! esclamò Mistai- Abbiamo un
prigioniero!
Già... e forse saprà dirci qualcosa di più su
questa faccenda. biascicò Zel, sfinito.
Vero... Credo però che ora abbiate tutti bisogno
di un buon letto, e non del solito accampamento di
fortuna... ^^ suggerì Xel.
Magari... Non ce la faccio più concordò
Kisca con un filo di voce.
Ma dove andiamo? chiese Fain, rivolgendogli
la parola per la prima volta quel giorno. Xel lo guarò
per un istante, interdetto, e poi sorrise.
Cè un villaggio, qui vicino... Si chiama
Neptune. Lì troveremo di certo una locanda, e così
potremo anche togliere la maschera a questo qui...
indicò il prigioniero.
Quando raggiunsero lunica locanda di Neptune, lessere
non aveva ancora ripreso conoscenza. Notarono di essere
gli unici clienti: probabilmente la recente guerra aveva
avuto ripercussioni negative sulla zona.
Mentre gli altri si medicavano, Xel e Fain decisero di
dare unocchiata per bene al misterioso essere. Lo
stesero sul letto nella camera che avevano preso per lui
e dove avrebbero poi avuto cura di rinchiuderlo.
Indossava una corazza, un mantello, e la maschera.
Inoltre aveva sul capo una specie di elmetto.
Bene... E ora vediamolo in faccia, lamico
asserì Xel, niziando a togliergli la maschera.
La lasciò cadere a terra, sorpreso.
Porc... Fain, è una donna! esclamò.
Wolf Pack Island, contemporaneamente.
IL DE PROFUNDIS???? -gridò Silente, sconvolto- Ma
non è possibile! E andato in briciole! Insomma,
non può essere! Vi sbagliate!
Via, Albus... Non offendere la tua intelligenza...
Sono sicura che anche se non vuoi ammetterlo, sai che
diciamo la verità. Insomma, quei tizi cercano il
Grimorio. E se lo trovano, siamo fregati. Zelas
spense la sigaretta con un gesto seccato.
Silente taque, gli occhi bassi.
Sì... Io credo che sia proprio come dite....
ammise poi.
E secondo lei Xelloss può salvare il mondo? Quel
buono a nulla? Caspita, tanto vale affidare la salvezza a
un criceto... commentò Dynast con un sogghigno.
Zelas lo guardò male, poi decise di ignorarlo.
Insomma, Xel e Fin stanno già facendo il
possibile, comunque li informerò non appena uno dei due
viene a farmi rapporto, cioè entro domani. disse
al saggio.
Daccordo ma... Come avete intenzione di
procedere? chiese Silente.
*gocciolone* Ehm... Procedere? ripetè la
Greater Beast- ...Boh...?
Dynast precipitò a terra, e così pure Silente, nella
sua casupola.
Ehi, ma non sappiamo neanche chi sono i nemici...
Come faccio a sapere come procedere? si difese lei.
Dynast si rialzò, spolverandosi i vestiti.
Ehi, si vede che il tuo general è in missione da
qualche giorno... Nessuno ha più spazzato il pavimento,
qui dentro osservò, ridendo nervosamente- Comunque...
Tanto per cominciare, potresi cercare il Grimorio, no?
E quello che dovrebbero fare loro, se quegli
esseri li lasciassero in pace! sbottò lei.
Silente sospirò Se i due Dark Lord continuavano così, cerano
ben poche speranze....
Altrove, poco dopo.
Mio Signore... cominciò Octagon prostrandosi
di fronte allorribile trono.
So guà tutto lo interruppe la terribile
voce, irata- E la vostra fine, Generale!
NO! No, Mio Signore... E una questione
personale per me... Vi prego, concedetemi lonore di
eliminare quei vermi... Non fallirò più
Lo avete già detto troppe volte per i miei gusti,
generale. Ad ogni modo, e sia, avete il mio benestare.
Distruggeteli. acconsentì la voce, cupa.
Siete troppo generoso, Mio Signore... Ma volevo
informarvi di unaltra spiacevole cosa la voce
di Octagon tremò.
Di che si tratta? ringhiò il suo signore.
Hanno catturato... Sheyna Istvan, Mio Signore...
babettò.
CHe COSA??!! tuonò lui- Catturata!
Maledizione!
Non vi preoccupate, mio Signore... Sheyna, come gli
altri ufficiali maggiori, è sottoposta allincanto
Maiorus... Non può parlare, da lei non sapranno nulla.
cercò di tranquillizzarlo il Generale.
Era uno dei nostri uomini migliori.... osservò
la voce, meno tonante.
Ce la riprenderemo, Mio Signore
Andate, via! ordinò quello.
Octagon si affrettò ad obbedire.
Continua...
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