FQ vs F4

PROLOGO



Gli studenti dell’Eitoku School si affollavano all’entrata della scuola. La Primavera stava arrivando ed era normale indugiare al cancello prima dell’inizio delle lezioni. Ovviamente però la tranquillità in quel liceo era un optional, e quella giornata, per un motivo o per l’altro, non sarebbe stata meno movimentata delle altre. Questo era ben chiaro nella mente degli studenti che si apprestavano a seguire una nuova giornata fitta di lezioni… Tutti si aspettavano che succedesse qualcosa, quantomeno una rissa… Ma nessuno si aspettava che, da quel giorno, qualcosa avrebbe potuto cambiare nella gerarchia di potere dell’Eitoku.

Tsukushi Makino camminava pensierosa verso una nuova giornata di probabili torture. In quel periodo l’affliggevano pensieri assillanti. Prima tutta la storia di Sakurako, poi Doumyouji…Doumyouji. Doveva ancora dargli una risposta… Ma no, meglio non pensare a questo, ora. Infine, come se non bastasse, Hanazawa Rui era tornato improvvisamente dalla Francia! Peggio forse non poteva andare….

- Tsukushi-chan! – squillò la voce del suo amico Kazuya.
- Kazuya-kun, buongiorno! – rispose la ragazza voltandosi e sorridendo… Rischiando per poco di essere investita da una limousine che si dirigeva velocemente all’entrata della scuola verso il cancello.
- EHY!!!!! –urlò invano in direzione della macchina che spariva dietro una curva. Avrebbe voluto precipitarsi a insultare il guidatore, ma dovette lasciare il passo ad altre tre lussuosissime auto.
- Ma… ma… - protestò tra sé – Non si può entrare nei giardini della scuola con la macchina! Che hanno in mente quei quattro? –
- Tsukushi-chan ma… quelle non erano le limousine degli F4, credo – obiettò Kazuya
- Come no? – chiese la ragazza stupita – E chi altro verrebbe a scuola in limousine violando inoltre una regola? –


Quattro portiere si spalancarono contemporaneamente, quattro autisti porsero la mano verso l’interno delle auto e ne scesero quattro splendide ragazze.
- Yahoooo! Siamo arrivate finalmente! E così questa sarebbe la scuola per ricconi di queste parti? – esclamò stiracchiandosi una ragazza dai lunghi capelli rossi, vestita con minigonna azzurra e una allegra maglietta rosa.
- Shion, dannazione, ti sembra il caso di fare sempre di queste scene? – la rimbeccò una biondina vestita di verde.
- Su, un po’ di vita Firipin! – rispose la rossa.
- NON CHIAMARMI FIRIPIN!!!!!! – urlò l’altra, creando un notevole spostamento d’aria che mandò la ragazza di nome Shion quasi a sbattere contro un uomo piuttosto alto e robusto, dall’aria bonaria.
- Miss Kobayashi, tutto bene? –
- Ah… uh… signor Direttore, buongiorno – rispose la ragazza, ricomponendosi.
- Buongiorno a voi Signorine, e Benvenute all’Eitoku. Spero vi troverete bene… -
- Sicuramente ci troveremo bene… se non avremo problemi – si introdusse nel discorso una bella ragazza dai lunghissimi capelli neri, vestita con una maglietta rossa attillata e jeans neri.
- Ma… certo. Sarò sempre a vostra disposizione per qualsiasi problema – rispose umilmente l’uomo.
La ragazza mora sorrise – Ottimo – rispose semplicemente – Mio padre ne sarà lietissimo –
- Ah…. Bene – disse l’uomo, quasi inchinandosi in segno di saluto – Per qualsiasi cosa, il mio ufficio è nell’ala C, secondo piano. Spero che passiate un piacevole primo giorno all’Eitoku. Arrivederci – e si congedò, mesto mesto.
Dopo pochi istanti, sulle scale, lo fermarono quattro figure – Chi sarebbero quelle? – tuonò una profonda voce maschile.
- Eh? Ah…Doumyouji-san… Loro? Nuove studentesse appena giunte… - rispose l’uomo intimorito.
- Non volevo sapere questo, pezzo di idiota! CHI sono? Come si permettono di non venire in divisa? E perché ci mancava poco che si prostrasse ai loro piedi? – chiese, furente, il leader degli F4.
- Ah…ahem…ecco… perché non va a chiederglielo di persona? Fraternizzate, su, fraternizzate…- e riuscì a fare una ritirata strategica.

Tsukasa Doumyouji lo guardò con disprezzo, poi posò lo sguardo in direzione delle nuove arrivate, ed infine si decise a scendere le scale – Su, andiamo a far capire alle signorine chi è che comanda da queste parti… -
Si diresse, seguito dagli altri, verso le ragazze con fare insolente – Ehi, voi altre! – esordì, ponendosi con le braccia conserte di fronte alla ragazza dai lunghi capelli corvini.
- Che vuoi? – rispose questa, squadrandolo da capo a piedi – Per rivolgermi la parola dovresti prima tagliarti quegli assurdi capelli da carciofo! -
- Capelli da… CARCIOFO!?!?!?!?!?!?! Ma chi ti credi di essere? – replicò aggressivamente Doumyouji, nel tentativo di non mostrare quanto quella frase lo avesse ferito.
- Chi ti credi di essere tu, ciccio? – sorrise lei ironicamente.
- Io? Tu non sai chi sono IO??? –
- No, e non me ne frega niente – fu l’acidissima risposta della ragazza, che ormai iniziava a spazientirsi
- CHE???? – disse sbigottito Doumyouji, indietreggiando sconvolto, di un passo.
- Kaoru-chan, forse non è proprio il caso di litigare sin dal primo giorno… - intervenne la bionda, tentando di calmare l’amica.
- Ma sta’ zitta Miaka! VAI COSI’! Kaoru Forever! Distruggi ‘sto damerino da strapazzo! – si intromise la ragazza di nome Shion, comparendo di fianco alla bruna.
- Ma chi sono queste esaltate…? – mormorò Akira Mimasaka a Soujirou Nishikado. Entrambi si erano tenuti in disparte. Il più delle volte era meglio non prendere parte alle discussioni che Tsukasa aveva… soprattutto con le ragazze.
In risposta, Soujirou si avvicinò a Tsukasa e gli pose una mano sulla spalla – Perché non ci presentiamo prima di accoltellarci? Non crede sia meglio, miss Nishikiori? –
Kaoru sorrise, si passò una mano tra i capelli e poi posò le mani sui fianchi – Oh, qualcuno si è accorto di chi siamo –
- Ci siamo incontrati ad una festa… E per me è impossibile dimenticare i volti di così quattro belle ragazze… - disse Nishikado con aria sognante.
- Io invece esseri insignificanti come voi li ho rimossi subito – rispose Kaoru, continuando a guardarli dall’alto verso il basso, nonostante i ragazzi la superassero di qualche centimetro.
- Eh Eh… - ridacchiò Soujirou, mentre alcune gocciolone si formavano sul suo capo – Non si potrebbe ragionare un attimo? –
- Ma che dici, imbecille, sei fuori? – commentò Tsukasa, offesissimo dal comportamento dell’amico.
- No, penso solo che, essendo noi della stessa razza, potremmo unirci e …-
- Unirci e…? – ripeté Shion, sollevando perplessa un sopracciglio.
- E… beh, come dire… sottomettere gli altri esseri insignificanti… -
- Soujirou mi spieghi che differenza ci sarebbe da quello che stiamo facendo ora? – si intromise Akira.
- E’ semplice! Che non ci metteremmo i bastoni tra le ruote a vicenda! –
- Non se ne parla! Io che mi accordo con qualcuno? Mai! Siamo gli F4! NOI comandiamo in questa scuola! –
- Sì ma…ragazzi, forse vi è sfuggito il fatto che loro sono le FQ… Le figlie nonché eredi di uomini tra i più importanti e ricchi di tutto il paese… - fece Soujiro, cercando di inimicarsi le ragazze il meno possibile…
- Esatto: importanti, ricchi ed inoltre proprietari di metà di questa scuola! Quindi fate un po’ voi… - sorrise Shion.
- E voi sareste gli F4…? – mormorò Miaka, comparendo di fronte ai tre ragazzi intenti a discutere – Allora forse ho capito chi siete… – esclamò sorridendo divertita.
- Ah, giusto… quei quattro idioti che fanno tanto i fighi ma poi non valgono una cicca – rispose Kaoru.
- CHE COSA HAI DETTO?!?!?! – urlò Doumyouji ponendosi di fronte alla ragazza con uno sguardo da far paura.
Kaoru sorrise amabilmente – Che fate tanto i fighi ma poi non valete una cicca –
- Come osi?!?! – e sollevò il braccio con l’intento di schiaffeggiarla, ma una mano lo bloccò a metà strada.
- Doumyouji, fermati! Che stai facendo? – esclamò Tsukushi continuando a trattenergli il braccio – Sei così vigliacco da picchiare una ragazza? –
- Una povera fanciulla indifesa, piuttosto – ridacchiò Kaoru, avvicinandosi di un passo a Tsukasa e… tirandogli una ginocchiata nel basso ventre.

Lui si accasciò a terra gemendo in preda ad un dolore indefinibile, Tsukushi rimase sbigottita a guardare prima lui e poi Kaoru, che nel frattempo se la rideva della grossa.

- Ehi! Quando è troppo è troppo! Chi ti credi di essere signorina?! – esclamò Akira, avventandosi su Kaoru. Ma una manata lo fermò.
- Che pensi di fare? – disse Shion continuando a trattenerlo.
- Lascialo! – si intromise allora Soujirou, ma inciampò nel piede di Miaka, finendo con la faccia contro un albero.
Le tre ragazze scoppiarono a ridere osservando i ragazzi mezzi distrutti, poi Kaoru esclamò – Dai Miyae, partecipa anche tu al festi…. Miyae?!?!?!?! – e si voltò nell’inutile ricerca della quarta ragazza.
- Quella stupida… dove sarà andata a ficcarsi? – commentò Shion guardandosi attorno con una mano sulla fronte.

Nel frattempo, Tsukasa era ancora a terra dolorante – Rui… Non stare lì impalato e aiutaci! – riuscì infine a dire. Ma non ottenne risposta –RUI????-

Il ragazzo era sparito.


CONTINUA…