SAILOR CRYSTAL MOON: CAPITOLO 1
- Daniel? Cosa ti succede? - Niente, non ti preoccupare Bunny! - No, non mi convinci, oggi è la mia festa e invece di divertirti sei qui tutto mogio. Su racconta - Non ho niente di grave, stavo solo pensando che quando tu sarai tornata in Giappone io mi annoierò a morte, non avrò più niente da fare. Bunny vide lo sguardo triste di suo cugino e le fece tenerezza. - Ho unidea! - Cosa? - Si, perché non vieni con me in Giappone? - Venire in Giappone? - Certo, mi accompagnerai a casa e vivrai con noi per un po, così continuerai a seguire la mia educazione e avrai la possibilità di visitare il nostro paese. Che ne dici? - Lo sai piccola peste? - Cosa? - Mi hai convinto! rispose con un radioso sorriso Daniel abbracciando la cugina.
Quando i due scesero dallaereo, a Tokyo vi era un tempaccio incredibile. La pioggia era talmente fitta che non si vedeva ad un palmo dal naso. Dopo aver passato la dogana i due cercarono un taxi e Bunny sorprendendo Daniel diede lindirizzo di un albergo. - Ma Bunny! Non andiamo a casa tua? - No, per ora no! - Ma perché? - Mi dispiace non posso dirtelo! Ma fidati di me, ok? - Come vuoi tu! sospirò il ragazzo. - Grazie! Bunny era nella sua stanza dalbergo quando sentì come una scossa attraversarle il corpo: era il segnale! Intanto poco lontano stava succedendo qualcosa di strano. In una casa abbandonata una piccola luce caduta dal cielo trovò il suo rifugio.
- Morea, muoviti! - Insomma, perché non mi dai una mano, invece di parlare! Piove a dirotto non vedi? - Hai perso la scommessa! Quindi tocca a te portare la spesa di entrambe! - Accidenti Marta! Potres che è stato? - Qualcuno ha urlato! Andiamo a vedere! - Ok! Le due ragazze si trovarono davanti a cinque ragazzi affascinanti che però stavano attaccando due povere ragazzine terrorizzate. Marta e Morea si accorsero che i cinque non erano umani: dei nuovi nemici? Morea chiamò le altre con il sailorofono: - Presto ragazze! Allarme! Venite nella piazzetta nella zona della casa abbandonata sulla collina! - Ricevuto! risposero tutte le guerriere. - Potere di venere! Vieni a me! - Potere di Giove! Vieni a me! - FERMI DOVE SIETE! - - E voi chi sareste? rispose il ragazzo dai capelli neri. - Io sono Sailor Venus! - Io sono Sailor Jupiter! - E siamo venute per punirvi! - Che scocciatrici! Liberiamocene subito! disse il ragazzo dai capelli rossi. - Non credo che farete niente del genere! - Chi è? si voltò di scatto il ragazzo dai capelli castani. - Io sono Sailor Mercury! - Io sono Sailor Mars! - Io sono Sailor Solei! - Io sono Sailor Uranus! - Io sono Sailor Neptuno! - Ma quante sono? - si chiese il ragazzo biondo. - Sembrano spuntare come funghi! concluse quello dai capelli verdi. - Ora basta parlare! Fascio di luce! Doppia azione! - Cerchi di fuoco saettanti! Azione! - Bomba di urano! Azione! Purtroppo i loro colpi finirono sulla barriera protettiva che i cinque ragazzi formarono usando solo una mano! - Ma è incredibile! Come hanno fatto? si stupì Sailor Solei. Intanto il ragazzo dai capelli neri fece apparire una specie di cannocchiale delle stesso colore e ci guardò dentro indirizzandolo verso le due ragazze prigioniere. Un fascio scuro le colpì sulla fronte, ma non apparve nessun simbolo. Con stizza, il ragazzo si rivolse ai suoi compagni: - Niente da fare! Non sono queste due! La principessa qui non cè! Andiamocene! Detto questo i ragazzi sparirono, mentre lui si voltò verso le due ragazze svenute con lintenzione di colpirle, ma appena tese la mano una lancia di cristallo lo bloccò ferendolo al braccio! Tutti i presenti si voltarono in quella direzione e videro una ragazza, una guerriera, aveva laria decisa e una maschera argentata sugli occhi. Fece un cenno di saluto con la mano, poi si voltò e senza dire una parola se ne andò. Anche il ragazzo sparì voltandosi verso le guerriere con sguardo truce. - Ci rivedremo! E allora mi vendicherò! Verso sera finalmente smise di piovere, ma le guerriere non ci fecero nemmeno caso. - Chi diavolo erano quelli? chiese Morea. - Nuovi nemici senza dubbio! rispose Nina. - Già, ma cosa vorranno? si chiese Rea. - Ho sentito che parlavano di una principessa! disse Milena. - Pensate stiano cercando Serenity? domandò Marta. - Io non credo, comunque non si sa mai! rispose Heles. - Farò qualche ricerca, ma gli elementi che abbiamo sono quasi nulli! disse Amy. Quando stavano per separarsi le ragazze sentirono nuovamente urlare. Andarono subito a controllare e videro che il ragazzo dai capelli castani stava guardando attraverso un cannocchiale la fronte di una ragazza. Le guerriere intervennero subito, ma il ragazzo era veramente forte. Grazie al suo potere riuscì ad immobilizzare tutte le guerriere, ma intervenne Milord. Purtroppo nemmeno lui potè fare molto e venne imprigionato da alcune radici che sembravano vive. - Per voi è finita! disse il ragazzo. - Io non credo proprio! disse qualcuno. Sia il ragazzo che le guerriere si guardarono attorno, ma non videro nessuno. - Chi sei? chiese il ragazzo. In quel momento nel silenzio del luogo si sentirono dei passi. Piano piano unombra si formò davanti a loro: era la guerriera misteriosa! - Ancora tu! Si può sapere che sei? domandò lui. - Ma come? Non sai chi sono? Bene allora mi presento! Sono Crystal, una combattente che veste alla marinara. Il mio compito è trovare e aiutare la principessa a distruggervi e a ricostruire Crystal Moon! - Cosa??!! Ma allora tu sei la guerriera della distruzione? - Arrenditi Eos! Tu e i tuoi compagni non riuscirete a distruggere anche la Terra! - Lo vedremo! Preparati al mio attacco! Giacinto del destino! Colpisci! - Vortice di petali! Azione! Sulla fascia che la guerriera aveva sul collo si poteva scorgere un bellissimo fiore. Da questo fiore uscì il vortice che paralizzò il colpo avversario. - Maledetta! Me la pagherai! disse il ragazzo mentre spariva allimprovviso. Crystal si voltò verso le guerriere sailor che losservavano incuriosite. - Ora siete libere! Ma state attente! Presto il nemico tornerà alla carica! Non fatevi trovare impreparate! così dicendo la guerriera spiccò un balzo e sparì, senza lasciare il tempo alle ragazze di dire qualcosa.
Il giorno dopo Bunny portò Daniel a casa, dove tutti erano al settimo cielo per il suo ritorno. Dopo aver pranzato Bunny decise di andare da Marzio. Si trovava ferma davanti alla porta del palazzo, intimorita. Non aveva il coraggio di entrare. Tutto era come prima, niente era cambiato, a parte lei Chissà comera diventato Marzio? Chissà come lavrebbe accolta dopo un anno di distacco? Le gambe le tremavano mentre avanzava verso la porta dellappartamento e nel silenzio sembrava che il battito del suo cuore risuonasse in tutto il corridoio. Con mani tremanti Bunny suonò il campanello e aspettò. Qualche istante dopo la porta si aprì. I due giovani rimasero immobili a fissarsi per alcuni secondi come paralizzati. Ma caldo e dolce fu labbraccio che li unì subito dopo. Bunny passò tutto il pomeriggio con Marzio e verso sera gli preparò anche la cena, che fu ottima. Gli sforzi di Bunny vennero premiati! Finalmente era riuscita a trovare un punto dincontro tra il suo carattere e il suo comportamento. Era fiera di se stessa! Finito di cenare Marzio telefonò a Rea dicendole di avvertire anche le altre guerriere che quella sera ci sarebbe stato un incontro per parlare dei nuovi nemici. Lincontro a sorpresa tra Bunny e le sue amiche fu veramente commovente. Il tempo passò in fretta tra baci, abbracci e lacrime. - Sai Bunny, dei nuovi nemici ci minacciano! disse più tardi Nina. - Cosa? Dei nuovi nemici? E chi sono? Cosa vogliono? - Non lo sappiamo! rispose Morea. - Sappiamo solo che sono molto forti! continuò Marta. - La cosa strana è che sembra che cerchino una principessa! disse Milena. - Ed inoltre abbiamo incontrato una nuova guerriera Sailor! disse infine Heles. - Già, e non sappiamo niente neanche di lei, a parte il fatto che è fortissima! continuò Amy. Tutti quella sera si accorsero del radicale cambiamento di Bunny e naturalmente, a parte Marzio, tutti ne furono veramente sorpresi. Prima di andare a casa Bunny invitò tutti a fare colazione nel bar dove lavorava Ursula il giorno successivo. Aveva una cosa molto importante da comunicare loro. CONTINUA... |