CRAZY
Capitolo 3
Era una vera tragedia . Perché era
successo a lei ? Una dichiarazione , proprio ora che
finalmente aveva trovato un ragazzo che riempiva la sua
anima.
Il giorno seguente Alice andò ad assistere agli
allenamenti della New Team , come al solito..
" Ti conviene andartene finché sei in tempo.."
le disse Hiroshi appena la vide .
Alice lo guardò con aria stranita .
" Patty vuole ucciderti e credo proprio che se ti
trova ora lo farà !" proseguì il ragazzo .
" Stai scherzando vero ? Dov'è ? Meglio che vada a
parlarle !"
" Nooo ! Ascoltami , vattene ! E' molto meglio se te
ne vai .."
" Ma figurati !" rispose noncurante Alice .
In quel momento comparve Patty .
" Eccola ! Vado a parlarle !"
" Tu sei pazza Alice , sei proprio tutta suonata !
Non capisci che se vai ora da lei finisce male ?"
Ma ormai era troppo tardi .
" Ciao Patty"
Senza nemmeno guardarla , Patty passò oltre .
" Hey , ma che succede ?"
Ancora nessuna risposta .
"Patty , ma che .."
La ragazza si girò di scatto e colpì con tutta la forza
di cui era capace la faccia di Alice , che rimase
immobile , come pietrificata .
"Hai davvero un bel coraggio a venire qui.. o magari
sei solo stupida ! Mi sono sempre comportata bene con te
, ho cercato di aiutarti , di essere tua amica .. pensavo
davvero che sarebbe stato bello avere qualcuno ..qualcuno
col quale parlare , un'altra amica ..mi sbagliavo ! Sei
una falsa ! Sei semplicemente una falsa che non ha il
coraggio di mostrarsi per quello che in realtà è ! Te
ne sei fregata di tutto.. Non ti sei posta alcun tipo di
problema.. mentre io.. mentre io.."
Patty era sul punto di scoppiare a piangere ma riuscì lo
stesso a pronunciare queste parole :
"Tu non sai cosa significa Oliver per me e non
potrai mai capirlo perché sei vuota !Vattene , non ti
voglio vedere !"
Lentamente Alice uscì da quello stato di trance nel
quale aveva ascoltato lo sfogo della ragazza e
avvicinandosi le sorrise.
"E' finita" disse , guardando Patty dritta
negli occhi.
Era talmente assurdo : non avevano avuto nemmeno il tempo
per diventare amiche e già si dicevano addio.
Mentre camminava senza meta Alice era inondata da una
disperazione che invadeva ogni parte del suo essere.
Passare velocemente dalla gioia e dalla speranza più
assoluta ad uno stato di frustrazione tale da far
dimenticare qualsiasi possibile felicità passata : ecco
cos'era per lei la vita.
Nessuno avrebbe potuto consolarla né tantomeno capirla..
..o forse qualcuno c'era.
Tornò a casa di corsa.
Wellington era lì !
Sua madre usciva spesso per una ragione o per l'altra..
suo padre era "lontano" fin da quando lei era
nata.. gli amici cambiavano , tradivano , aiutavano ,
tornavano , scomparivano ..
Wellington era lì , sempre .
C'era sempre stato e ci sarebbe stato sempre finché
Alice l'avesse voluto.
Non aveva bisogno di dire nulla , non doveva spiegare
niente , poteva piangere e lui l'avrebbe consolata con un
semplice sguardo che racchiudeva tutta la comprensione e
l'amore che si potessero desiderare.
Donare , Wellington era questo.
Era lui l'unico a cui Alice volesse veramente bene.
Trascorse il resto del pomeriggio senza avere la forza di
fare niente , senza nemmeno provare un qualsiasi
sentimento di rabbia , ascoltando inerte le critiche
della madre tornata dalle sue "commissioni" .
Era giunta l'ora di portare Wellington a fare la sua
passeggiata serale .
Camminando sulla spiaggia Alice guardava sconsolata il
suo cane che allegro e vitale come sempre rincorreva le
onde del mare quasi a volerle sfidare .
La ragazza non poté evitare di sorridere .
"Beato te che non hai problemi !" pensò .
E si sdraiò sulla sabbia con gli occhi rivolti alle
piccole stelle che lentamente avrebbero affollato il
cielo .
Non pensava a nulla .
Non voleva pensare a nulla .
Sperava solamente che la bellezza della natura riuscisse
a farle sopportare tutto .
D'improvviso Wellington incominciò ad abbaiare con più
veemenza .
"Welly , non ti fanno niente ! Sono solo onde
!"
Alice si alzò .
Ancora una volta qualcuno correva su quella spiaggia e
ancora una volta quel qualcuno era Carrie .
Le due ragazze si fissarono .
Carrie smise di correre .
In silenzio si diresse fino a dove era seduta Alice e si
sdraiò vicino a lei , allargando braccia e gambe .
Alice la guardò perplessa mentre Wellington , avendo
riconosciuto la preda che tempo prima era riuscita a
sfuggire grazie ad un meschino tranello , abbaiava sempre
più furiosamente piegando la testa e mostrando i denti
bianchi .
"Ma.." disse Alice , chiedendo ragione di
quello strano comportamento .
"Ssshhhh ! Zitta ! Sto facendo finta di essere morta
..spero che il tuo cane abbia pietà dei defunti !"
Alice si mise a ridere .
Il trucco funzionò e Wellington si avvicinò a quel
corpo immobile per annusarlo .
"Avete fatto amicizia !" disse Alice ridendo .
"Certo , finché mi crede morta .."
"Sai una cosa ? Ancora non so come ti chiami !"
"Carrie"
" E cosa ci fai al campo della New Team Carrie ?"
" E tu cosa ci fai Alice ?"
" In effetti me lo stavo domandando anch'io !"
Risero .
" Di certo non ci vai per quel Hutton"
" E tu come fai a saperlo ?" chiese Alice ,
diventando seria .
"
.sai
forse dovresti parlare con il tizio
di nome Bruce"
Carrie aveva proprio indovinato ! O magari aveva davvero
capito il comportamento di Alice ?
E come aveva fatto a sapere di Bruce ?
Quel Hutton..
Il tizio di nome Bruce..
Le erano davvero così indifferenti ?
Rimasero sdraiate sulla spiaggia ancora per un po' , con
la luna che illuminava i loro volti di una luce giovane
che rendeva ancora più evidente la loro acerba bellezza
.
" Io.. vado.." disse d'un tratto Alice
,alzandosi in piedi .
Carrie non disse nulla e si voltò su un fianco .
Dopo essere ritornata a casa ed essersi chiusa nuovamente
in camera sua Alice ripensò alle parole di Carrie .
Aveva passato tutto il giorno a compiangersi , doveva
dare un senso alla sua giornata !
Fortunatamente sua madre era uscita quella sera così poté
assecondare il suo " istinto" senza problemi..
Avvicinandosi alla porta venne ripresa da Wellington .
" Mi spiace Welly , ti ho portato fuori prima ..
stavolta devo andare da sola"
Il cane la guardo con i suoi occhi rotondi , implorandola
di cambiare idea .
" Dai.. non fare così"
Wellington incominciò a guaire .
" Torno subito !"
E dicendo questo schizzò fuori chiudendo con un gran
rumore la porta dietro di sé mentre il povero Wellington
continuò la sua protesta , ululando sempre più forte .
Nel giro di venti minuti Alice arrivò a destinazione .
Davanti a lei c'era una piccola casetta con un giardino
molto ben curato .
Alice suonò alla porta .
" Chi è ?"
Era la voce di Bruce .
La porta si aprì .
" Bhé ? Che sei venuta a fare ?" chiese Bruce
con voce furente , dopo un attimo di smarrimento .
" Dovevo parlarti.." rispose Alice , sperando
che non le venisse sbattuta la porta in faccia .
- SDENG -
Appunto .
Non restava altro che alzare i tacchi e andarsene .
Pensava che infondo se l'era proprio meritato e che
probabilmente avrebbe fatto lo stesso . Non provava
rabbia , non era delusa .. semplicemente se l'aspettava .
Camminando da sola nella notte si sentiva bene , solo un
po' malinconica forse .
" Patty mi odia , Bruce mi odia , Wellington mi
odierà perché non l'ho portato con me .. che altro
posso volere di più dalla vita ?"
Ripensando a quanto era successo si lasciò sfuggire un
sorriso .
Era davvero diventata menefreghista .
Passeggiava lentamente verso casa , cercando di non
pensare a nulla , assaporando solamente il rumore del
mare di notte . Un mare nero , in una notte nera .
Arrivò a casa .
Sua madre ancora non era tornata mentre Wellington
accolse Alice con grandi guati di gioia e generose
scodinzolate .
Ancora una volta , lui era l'unico ad esserle vicino .
E' incredibile - pensò la ragazza - come i cani riescano
a perdonare ogni cosa . E' commuovente .
Quella notte Alice non riusciva ad addormentarsi :
guardava fuori dalla finestra ma senza immaginare nulla .
Continuò a rigirarsi nel letto .
Cercava disperatamente un pensiero , anche solo uno , a
cui aggrapparsi . Vuoto assoluto .
Probabilmente aveva ragione Patty : era una ragazza vuota
.
Come per accertarsi della sua esistenza , Alice si alzò
dal letto fino ad arrivare allo specchio posto sopra la
scrivania .
Eppure - pensò - con questa camicia da notte bianca e la
luce delle stelle sembro proprio una brava ragazza , se
mi vedesse Julian potrebbe pure ..
Se ne era dimenticata !
"Julian torna domani" disse alla ragazza
riflessa nello specchio .
Tornò a letto . Finalmente aveva trovato il pensiero che
cercava .
Proprio mentre stava per addormentarsi sentì dei rumori
provenire dal piano di sotto .
Alice sapeva benissimo che era sua madre .
Voleva far finta di dormire e non dover per assistere a
quello spettacolo ancora una volta ma non ci riuscì e si
avviò al suo supplizio personale con la calma di chi sa
già a cosa l'aspetta .
Aiutò sua madre ad arrivare fino al bagno , ascoltando
pazientemente gli insulti che la donna distribuiva al
mondo intero e in particolar modo a lei e a suo padre .
Ancora una volta cercò di pulire il fiume di vomito
emesso proprio da chi mostrava per lei un simile
disprezzo , portò la donna sul divano e le mise una
coperta .
Fingendo che non fosse successo nulla , Alice tornò a
letto , convincendo se stessa che infondo sua madre le
voleva bene ma ogni volta che ci provava le nasceva un
tale nodo alla gola che quasi non riusciva a respirare .
Quel nodo era la prova concreta di quello che in realtà
la ragazza pensava dentro al suo cuore .
CONTINUA...
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