CRAZY
Capitolo 4
" Ciao Alice !"
" Ciao Liv"
Alice sbadigliò .
" Hey , ma hai dormito stanotte ?"
" Non tanto"
" Si vede , hai due occhiaie che ti arrivano alle
ginocchia , sembri uno zombie"
"Grazie Liv , è bello sapere di avere un'amica come
te"
" My God , stavo solo facendo una battuta ..
scommetto che hai pensato a quel ragazzo megacool "
" Quale dei mille e mille ragazzi immoralmente
bellissimi che si aggirano nella zona ?"
" Quello che abbiamo incontrato quando siamo andate
a fare shopping , cioè , quando io facevo shopping e tu
ti lamentavi"
" Ah , quello"
" Mbé ?"
"Mbé cosa?"
" Mbé , non hai nulla da aggiungere a riguardo?"
" Si , non comment"
" Fai , fai la sostenuta .. intanto volente o
nolente appena arriviamo a scuola ti trascino in bagno a
metterti tre chili di fondotinta per cercare di
nascondere la tua folle notte insonne"
Da quando erano uscite insieme ogni mattina ,
puntualmente , Liv si presentava davanti a casa di Alice
per fare la strada con lei fino a scuola , e così
accadeva per il ritorno . Aveva deciso Liv di farlo perché
pensava che così avrebbe potuto apprezzare meglio quella
ragazza apparentemente così distaccata dal mondo intero
.
Ma i buoni propositi non danno sempre i risultati sperati
.
Alice e Liv erano appena uscite da scuola quando
sentirono dei gridolini femminili .
" Ma che cavolo è ?" chiese con un tono
particolarmente scocciato Alice.
" Non lo so "
" Oh no , non dirmi che .."
Una ragazza dall'aria quasi impaurita le raggiunse e
tenendo sempre lo sguardo fisso per terra chiamò Alice
per comunicarle che un ragazzo la stava aspettando
all'uscita della scuola . Dopo aver salutato
frettolosamente camminò a passo spedito verso l'uscita ,
mostrando tutto lo stile che aveva fino ad allora
nascosto .
" Ma chi sarà mai ?" si domandò Alice ad alta
voce .
" Vuoi vedere che è il ragazzo dello shopping ??"
rispose entusiasta Liv , nemmeno stesse aspettando lei .
" Io mi riferivo a quella tipa là" e indicò
un paio di lunghissime gambe che si muovevano agilmente
fra le pieghe della gonna che costituiva la divisa di
quel pio istituto .
" Mi ha chiamata per nome ma io non l'ho mai vista
in vita mia !" fu la conclusione poco amichevole di
Alice.
" Che ti frega ?" concluse ancora meno
amichevolmente Liv .
" Ascoltami Ali .."
Liv si voltò verso l'amica e le mise le mani sulle
spalle , appoggiando la fronte alla sua , a mo' di
giocatori di football americano .
" Ora devi stare calma e rilassata , sfoderare il
tuo più schifosamente dolce sorriso e con parole più
smielate possibili intortarti quel gran pezzo di gnocco
perché se non lo fai ti prendo quella bella testina
bacata e te la sbatto contro un palo fino a farti perdere
i sensi"
" Si , sergente istruttore !!!" urlò Alice
scandendo bene le parole
" Brava Maionese"
" Allora vado Signore"
Liv levò le braccia e guardò con un sorriso compiaciuto
la sua nuova recluta
" Con quella ragazza bisogna essere espliciti"
pensò , sorridendo compiaciuta .
Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato per un
piccolo particolare : chi stava aspettando Alice non era
" il ragazzo dello shopping" ma qualcun altro .
" Ciao Alice"
" Ciao Oliver"
" Mi.. mi dispiace di essere venuto fino a qui ma
dovevo parlarti" disse lui buttando a terra sia lo
sguardo sia la gamba destra che fino a quel momento era
rimasta appoggiata ad un muro.
" Figurati , mi fa piacere vederti"
" Davvero ?"
" Si , davvero"
Alice si avvicinò al ragazzo , muovendo la mano destra
fino alla bocca , sfiorando il ragazzo .
Holly arretrò , girandosi verso il muro e dando il
profilo , che era il suo lato migliore - o almeno così
gli aveva sempre detto la mamma - , alla ragazza .
Rimasero in silenzio per alcuni secondi .
" Scusami ma devo dirtelo .. ho parlato con Bruce e
mi ha detto tutto" scoppiò lui .
Alice girò la testa da un lato e dopo aver fatto un
respirone inchiodò di nuovo il suo sguardo a quello di
Oliver .
Accorgendosi dell'imbarazzo del ragazzo gli sorrise , si
avvicinò di nuovo per cercare la sua mano e strofinare
le sue dita contro quelle di lui .
" Ho capito .. non ti preoccupare .. so bene quanto
tu sia importante per Patty , me l'ha fatto capire lei
chiaramente .. quindi .."
Allontanò la mano da quella di Oliver e portandosela
nuovamente vicino alla bocca annunciò in un tono misto
di dolcezza e rassegnazione :
" Mi ritiro"
" No.. non volevo .."
Resosi conti di essersi avvicinato troppo alla ragazza
Oliver non terminò la frase.
" Tranquillo , non devi certo giustificarti .."
" Magari se fossimo in un'altra situazione"
ipotizzò lui.
Alice annuì e con un filo di voce saluto il ragazzo .
Mentre camminava a passi lenti e tristi verso la sua
amica Oliver ebbe la tentazione di chiamarla per dirle
qualcosa ma quando tentò di farlo non si ricordò più
che cosa volesse dirle e così se ne andò via anche lui
.
"Hey, tutto bene ?" chiese Liv vedendo gli
occhi lucidi della ragazza .
Alice si accasciò a terra emettendo dei singulti
incomprensibili .
Liv si piegò su di lei e le accarezzò la schiena .
" Dai piccola.. che succede?"
Le alzò delicatamente il volto per asciugarle le lacrime
.
" Ma.. maledetta !!"
La povera piccola Alice era piegata su se stessa che
spasimava dal troppo ridere.
" Ti prego.. se ne è andato ?" chiese , sempre
ostentando un'euforia irritante.
Liv non rispose e si alzò .
" Mica.. mica te la sarai presa ?"
" Dico ma l'hai sentito ?? ' Magari se fossimo in
un'altra situazione..'
. Si ciccio ! .. Magari se
fossimo in un'altra vita anche due volte.." continuò
fra un singulto e l'altro .
A quel punto Liv non si trattenne più , diventò rossa e
senza assolutamente volerlo inizio a ridere senza
fermarsi.
" Tu non sei normale.." proclamò Liv
diventando improvvisamente seria .
" .. ma come attrice ti meriti come minimo il Golden
Globe ! Ci sono cascata come un'idiota .."
" E se hai abboccato tu figurati se non ha abboccato
quella specie di tonno con l'amo incorporato" osservò
compiaciuta Alice.
Non sapeva perché l'aveva fatto , non sapeva come mai
ogni volta che pensava a quello che era accaduto quel
giorno provava un grande senso di piacere anche se il non
sapere da cosa questo piacere derivasse levigava questo
sentimento fino a farlo scomparire.
E così passarono altri giorni , giorni tutti uguali ,
giorni grigi , giorni vuoti .
Ma come in una favola arrivò , d'improvviso , una nota
di colore , il colore rosso di una rosa .
" Mamma , sono io.. a me il bagno !"
"Oh, ciao Ali .. muoviti che tra un po' è pronto"
Svicolandosi dalle feste di Wellie salì le scale , andò
in camera sua e si tolse la cartella dalle spalle con la
ferma intenzione di schizzare in bagno .. ma qualcosa
catturò la sua attenzione .
Una rosa con vicino un bigliettino color crema .
" Che figata assurda ! Un ammiratore segreto !"
dedusse Alice e con gli occhi luccicanti di orgoglio aprì
quella busta così elegante .
- MI DISPIACE DI DISTURBARTI MA NON VEDENDOTI HO PENSATO
DI MANDARTI QUESTO FIORE IN SEGNO D'AMICIZIA - JULIAN -
" Ehh?? Ma sei scemo ?" sbottò contro quelle
parole scritte con una calligrafia da esposizione .
" Da quando mondo è mondo le rose vogliono dire
solo una cosa - sesso ! - e tu mi vieni a scrivere
amicizia ??"
Con un gesto d'ira e incrociando le gambe per evitare che
la sua vescica avesse la meglio gettò il biglietto e la
rosa nel cestino e si fiondò in bagno sbattendo
violentemente la porta dietro di se.
Scese in cucina dove sua mamma l'aspettava per cenare ed
era intenta a lanciare pezzi di pane a Wellie quando
Helen chiese spiegazioni sul fiore e il bigliettino che
aveva trovato davanti alla porta e che aveva
amorevolmente messo sulla scrivania della figlia Alice
rispose :
" E' solo pubblicità" finendo di ingoiare un
piatto di ravioli al vapore " ..piuttosto , non è
che potresti lavarmi le mutande ?"
Alla risposta affermativa di Helen la ragazza si sfilò
la biancheria da sotto la gonna e la posò delicatamente
sul tavolo di cucina .
" Dico , ma sei totalmente via di testa o cosa ?"
gridò la madre .
" E che mi frega ? Tanto io ho finito di mangiare"
" Kilye , hai davvero intenzione di andare ?"
" Si"
" Ma quella ragazza nuova .. sembra così .. strana
..fa quasi paura"
" Non devi preoccuparti , voglio lo stesso provare a
diventare sua amica"
" E' per lui vero?"
" Si, esattamente per quello"
Kilye attraversò da sola il corridoi che separava la sua
classe da quella di Alice ed arrivata a destinazione entrò
con passo sicuro . Quando vide la persona che stava
cercando però quella sicurezza si dissolve.
" Ciao Alice"
" Ciao" rispose guardando la ragazza con aria
interrogativa
" Non ci conosciamo .. sono quella che un paio di
giorni fa .."
" Si,si .. mi ricordo"
"Bene" . Kilye sorrise , sollevata di non dover
continuare la frase .
" E.. devi dirmi qualcosa?"
" Veramente .. volevo solo presentarmi .. l'altra
volta non l'avevo fatto"
" Oh, tranquilla , non ce n'è bisogno .. non amo
questo genere di formalità" si avviò verso la
porta dell'aula .
" No aspetta !"
Alice si voltò mostrando un'aria piuttosto sorpresa.
" Dove .. dove stai andando ?" chiese Kilye
" Le lezioni sono finite , vado a farmi finalmente
gli affari miei"
E si avviò di nuovo verso la porta .
" Vai al campo di calcio ?"
" Erano pressappoco quelli i miei piani .. sei
un'indovina ?"
" No, no" rispose Kilye sorridendo imbarazzata.
" Ah, bene .. comunque non so se ci arriverò a quel
maledetto campo , è sperduto"
" Ma allora vai a vedere la Mambo? Pensavo la New
Team.. ah già , da quando hai litigato.." si fermò
, mordendosi le labbra per aver detto troppo.
" Scusami.. dovevo starmene zitta . Comunque per me
avevi ragione tu , io quella Patty non la sopporto"
Senza rispondere Alice uscì finalmente dall'aula ,
sempre inseguita da Kilye.
" Hey Alice , se vuoi ti accompagno io al campo. Lo
conosco bene"
" Va bene , grazie . Non ci starò molto , devo solo
parlare con una persona"
Non che facesse i salti di gioia al pensiero che quella
squinternata mostrasse tutto quell'interesse ma almeno
non si sarebbe persa , visto che la capacità
d'orientarsi non era esattamente il suo forte.
Salutò Liv e un gruppo di suoi compagni che erano
rimasti fuori dalla scuola a parlare e seguita da quella
ragazza che nonostante il fisico ormai da donna sembrava
una bambina rompiballe.
Parlarono della scuola e di come fosse noiosa la vita in
quel loro paesuccio ma più che altro Kilye sparlò di
Patty e su come anche sua cugina non potesse vederla ma
fosse troppo ingenua per rendersene conto.
" E chi sarebbe tua cugina scusa?" chiese Alice
, senza tanto per chiedere.
" Amy.. è la manager della Mambo.. magari l'avrai
vista .. o almeno avrai visto Julian Ross, è impossibile
non notarlo "
Fece finta di nulla e con aria distratta spiegò che era
proprio con Julian che doveva parlare.
" Cavolo, allora mia cugina deve stare attenta , di
certo con una bellezza come te non ha nessuna possibilità
di riuscita"
" Già , lo penso anch'io" rispose ridendo ,
segretamente preoccupata per tutte le attenzioni di
quella strana ragazza.
Dopo essersi sobbarcata un'ora di allenamento insieme
alla cara Kilye a cugina , Alice scomparve dietro Julian
che aveva lasciato l'allenamento non si sa bene per quale
motivo .
" Ciao !"
" Ciao Alice .. mi sembrava di averti visto"
rispose dopo aver bevuto ed essersi bagnato la testa con
l'acqua rimasta nella bottiglietta .
" Già , sono riuscita a trovare questo posto
sperduto , ma non è stato affatto facile !"
Voltò un attimo la testa verso il campo per non dare
l'impressione di fissarlo troppo intensamente anche se
era dura distogliere lo sguardo da quello spettacolo.
" Ci credo , sono passate tre settimane da quando ti
ho invitata qui"
" Che vuoi farci .. il senso dell'orientamento non
è il mio forte" cercò di difendersi .
" Si , infatti immagino che tu abbia vagato per
giorni e giorni senza sosta con l'unica speranza di
arrivare qui"
Alice non riuscì a definire il tono usato dal ragazzo e
allora li sferrò un calcio al tallone con tutta la forza
che aveva.
" Ma sei impazzita?"
" La prossima volta ti porto un libro sul linguaggio
dei fiori , così ti fai una cultura amico !"
Detto questo si voltò stizzita e fece per andarsene ma
Julian la raggiunse in un attimo .
" Vieni qui" e la strinse in un abbraccio caldo
come il suono della sua voce.
Piegò la testa verso il collo della ragazza e lo baciò
: un brivido che raggiunse ogni parte del corpo di Alice
.
" Visto che anch'io conosco il linguaggio dei fiori
?" le sussurrò portando la bocca più vicina al suo
orecchio .
Pensava di stare sognando , era convinta di stare
sognando .
Provò ad appoggiare la testa al petto del ragazzo con la
paura folle di non trovare nulla dietro di sé .
Invece lui c'era ! Non stava sognando ..
CONTINUA...
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