...VI DICHIARO MARITO E MOGLIE

DISCLAIMER: Tutti i personaggi sono proprieta' di Tsukasa Hojo,Sunrise, JumpComics,Star Comics e degli aventi diritto.
Jack Durrix, Seto & Satoshi Ayase e Meiko Kamigi sono invece proprietà della sottoscritta!
RATING: PG-15 ( suggerimento: chi non gradisce un rapporto romantico tra Ryo e Kaori, è meglio che non legga questa puntata, potrebbe avere un collasso... Aggiungo: è ancora peggio di quella precedente! ^____^)

CAPITOLO 5
SOGNI
(
ovvero: quando sognare può tornare abbastanza utile. E quando i sogni si realizzano.)

 

Kaori aprì lentamente gli occhi. Era giorno. E aveva freddo... Una brezza leggera, proveniva da una finestra... Ma dov'era? Non ricordava, era piuttosto confusa... Anche se era distesa, la testa le girava... Stava per alzarsi dal letto,quando si accorse di essere bloccata...
Sempre più confusa, cercò l'origne dell'oggetto che la tratteneva... Un braccio?
Risalì pian piano il braccio muscoloso, si voltò e, con sorpresa, vide... Ryo. Che la teneva stretta e che, al suo leggero movimento, nel dormi-veglia, l'aveva nuovamente abbracciata...

Ora ricordava... E capiva anche perché sentiva freddo anche sotto le coperte e abbracciata a Ryo...
E il suo volto era rovente e rosso come non mai...

E non era mai stata tanto felice.

Un grugnito leggero provenne dal suo partner. Non sapeva che fare. Così, stretta a lui.. il calore del suo corpo.. Quante volte l'aveva sognato? Quanti e diversi erano stati i suoi risvegli accanto a lui, nel sogno?
La sua mano si spostò sul petto di Ryo, e poi sul suo volto. Lo accarezzò dolcemente.

Ryo, nella luce del mattino, aprì un occhio, poi, infastidito dal sole, lo richiuse.

- Buongiorno- mormorò lei.

Ryo tentò una seconda volta di aprire gli occhi, questa volta con un po' più successo.
- Kaori?- mormorò, la voce impastata dal sonno.
- Sì- rispose lei, sorridendo. Ryo, al risveglio, era davero bellissimo.. Sembrava un bambino piccolo.

Con la mano a coprirsi gli occhi, Ryo si voltò in direzione della voce, vicinissima, della collega.
Per un secondo, lo sgomento lo assalì: che ci faceva Kaori, nuda, tra le sue braccia?
Poi, si ricordò della sera prima. Un senso di sollievo lo pervase, e subito dopo, si morse la lingua... temeva che Kaori avesse notato la sorpresa dipinta sul suo volto... buffo, lui di solito era così tranquillo e controllato... Ma dopo la notte appena finita, era cambiato tutto.

- Buongiorno- rispose allora lui. Sarebbe andato tutto bene, si ripeteva mentalmente.

La sua mano, scivolò sulla schiena di Kaori, ed iniziò ad accarezzarla. La ragazza sussultò.

- Ryo, noi non dobbiamo...-
- Shhhh- sussurò lui, posandole un dito sulle labbra - C'è tutto il tempo. C'è tutto il tempo- ben presto, le sue labbra presero il posto del dito. E lasciò che i suoi istinti animali prenderssero di nuovo possesso del suo corpo.
C'era del tempo perduto da recuperare.


Erano in silenzio, abbracciati, da un sacco di tempo. Era pomeriggio, ormai. Le tre, forse le quattro. Kaori era assopita sul petto di Ro, e lui le accarezzava le spalle dolcemente.

Sorrise. Rasentava la perfezione.
Si chiese perché ci aveva messo tanto, se poi, sembrava così facile. Troppo. Presto, le cose sarebbero cambiate. E poi... C'era qualcosa che doveva dirle. Qualcosa che forse, l'avrebbe fatta arrabbiare. "Non ora" pensò. Ora, dovevano solo cercare di restare concentrati su quello che c'era da fare. Ma come? Se tutto - Kaori- lo distraeva in un modo così dolce?
Non si era mai sentito così bene.
Un senso di pace così profondo.. Non sarebbe durato, lo sapeva.
Kaori si mosse tra le sue braccia.

- Ciao- disse lui sorridendo, mentre lei riapriva gli occhi.
- Ciao- rispose lei, sorridendogli con un sorriso bellissimo, ed "arrampicandosi" per dargli un veloce bacio sulle labbra.

In quell'istante, vedendolo così, bello, dolce, illuminato dai raggi caldi e bassi del sole, l'urgenza di dire quelle parole la pervase tutta.

- Ryo.. io ti..- iniziò, un po' imbarazzata.
- No, - la fermò lui con dolcezza - lo so -
- Ma devo dirtelo, io... sento di dovertelo dire!- esclamò lei
- Dimmelo, allora.- disse ridendo con dolcezza della testardaggine di Kaori, della SUA Kaori.
- Ti amo- sentenziò lei, sorridendogli- ti amo tanto-

Rimase colpito dalla fermezza delle sue parole. La sua Kaori, così bella, così forte e fragile allo stesso tempo... così dolce e cocciuta, così decisa...
Era spaventato da tutto ciò. Era troppo bello per appartenere a lui.
Come minimo, doveva farla sentire amata.

- Anch'io - rispose, la voce tremante che un po' tradiva i suoi pensieri.

Si baciarono, di nuovo.

Dopo qualche minuto, Kaori si staccò contro voglia.

- Ho proprio bisogno di un bel bagno- sussurò - torno subito.
- Vuol dire che aspetterò il mio turno- rispose lui, mentre lei si alzava dal letto, stringendosi ad una coperta e lui gliela tirava, dispettoso.
- Perché?- domandò Kaori, sorridendo maliziosa.
Ryo la guardò sconcertato.
- Penso ci sia posto abbastanza, per due, nella vasca- aggiunse, sussurando al suo orecchio.
Ryo era allibito.

Poi, alzandosi dal letto e avviandosi verso i lbagno, Kaori aggiunse - Che fai, non vieni?-

Ryo si alzò e la afferrò da dietro per la cintola.

- Ti ha fatto male stare troppo con me. Incominci ad assomigliarmi- mormorò nel suo orecchio.

Kaori rise, girandosi per baciarlo. Mentre la baciava, Ryo la sollevò tra le braccia e chiuse le porte del bagno dietro di sé.


- Ryo? Dove mi stai portando?- esclamò Kaori... Appena vestita, Ryo l'aveva trascinata fuori dalla stanza.
- Sorpresa!- rispose lui, facendole l'occhiolino.
- Ma Ryo, noi dobbiamo...-
- Signori Ogura!- esclamò una voce ben conosciuta alla sua destra. Nell'atrio dell' albergo- meglio dire del castello- Seto li stava aspettando - i vostri cavalli, come chiesto, sono stati preparati-
- Cavalli?!?! Ryo, ma cosa?-
- Sorpresa!- esclamò nuovamente il giovane uomo accanto a lei. C'era sotto qualcosa, Kaori ne era sicura.- Non ti va? Una romantica gita a cavallo?-
- Certo che mi va...- mormorò lei in risposta.
- Bene, vi faccio strada.- disse semplicemente Seto, indicando la strada per le scuderie a una sempre più sconcertata Kaori e, mentre la ragazza li superava a passo deciso ma leggero, si accostò a Saeba...
- Strano, signor Ogura.- mormorò, o meglio, sibilò.
- Cosa?-
- Di solito le coppie in luna di miele non escono dalla stanza prima di tre giorni...-
- E allora?- cosa voleva insinuare quella serpe?
- Il suo fuoco si è spento proprio presto.. Eccoci arrivati!- ultimò la frase, indicando le bellissime stalle, ogni box dipinto di bianco.... Ryo era impallidito per quanto gli rodeva il fegato...
Alla staccionata erano legati due cavalli. Sorpresa, Kaori notò che erano un bellissimo cavallo bianco come la neve e, il secondo, che pareva un cavallo selvaggio, nero come la notte... Guardò il proprio anulare sinistro dove, immediatamente sotto la fede (e, al pensare che quella era davvero una fede nuziale, arrossì, nonostante tutto), vi era "l'anello di fidanzamento"... I due cuori... lo fissò pensierosa.. I cavalli, i due cuori... E se?

- Tesoro- la riportò alla realtà Ryo, brusco. - Andiamo?-

Non lo sopportava... No, decisamente non sopportava quello sbruffone... chi si credeva? Lui spento? Ma scherziamo? Era più acceso che mai! E gliel'avrebbe dimostrato, altro che se gliel'avrebbe dimostrato! La sua versione-faccia- da-maniaco-porco-pervertito, non passò inosservata a Kaori, ma lasciò stare. Le martellate non dovevano rovinare l'atmosfera di quei giorni speciali.

- Io, non sono mai stata a cavallo- aggiunse poi, vedendo Ryo salirvi senza difficoltà.
- Ti aiuto io, Kaori?- si prestò immediatamento Seto.
- No!- sbottò Ryo, quasi buttandosi giù dal cavallo - lo faccio io-
- Non ti preoccupare Kaori- aggiunse Seto, quasi noncurante di Ryo- Lovely è molto docile.-
- Ok, grazie- sussurò appena Kaori, intenta a stare seduta sul cavallo bianco sul quale l'aveva appena issata Ryo.
- Se vuoi, ti spiego come...-
- No grazie, faccio io- rispose secco Ryo. Kaori si trattenne dal ridere.. .Ryo geloso? Ormai, non la sorprendeva più nulla...
Ryo risalì a cavallo e prese le briglie di Lovely. Le diede due o tre indicazioni, le spiegò di accarezzare la cavalla per calmarla, e poi tirò leggermente le briglie di Lovely dal suo cavallo.
- Sei bravissima!- le disse poi, quando si erano già allontanati dalle scuderie...
Kaori arrossì, e mormorò un timido - grazie...- poi, si accorse del verde che li circondava... il parco della Honeymoon era a dir poco immenso... Alberi, frutteti, viali.. .Sembrava non avesse confini. Dalla parte opposta della tenuta, gliel'aveva mostrato sulla carta Seto la prima volta che erano stati là, c'era la spiaggia... Ad Ovest invece, c'erano le montagne... La grandissima tenuta racchiudeva in sè un sacco di diversi habitat, ed era uno spettacolo meraviglioso.

- Ora, Kaori, visto che ormai sei bravissima, al galoppo!- esclamò Ryo, interrompendo nuovamente i suoi pensieri, e partendo al galoppo sul suo cavallo... Kaori cercò di fermarlo, ma poi si bloccò... era incredibile, amazzone e puledro erano una cosa sola... In fondo, Ryo era un po' un cavallo selvaggio... O no? C'era stato qualcuno che l'aveva addomesticato, si disse. Era lei. E le era inevitabile chiedersi se avesse fatto bene...

- Kaori, ma che fai, non vieni?- le urlò Ryo, lontanissimo.
- Sì!- rispose lei, spronando Lovely, sperando di non sbagliare nessuna mossa o- temeva- si sarebbe ritrovata a terra dolorante.



La calma del laghetto vicino alla villa, era straordinaria.. Seppure all'interno dell'edificio qualcuno magari stava ascoltando musica o facendo aerobica, niente traspariva al di fuori... Kaori si chiese se non fosse disabitato, anche se sapeva che non lo era... Però, era tutto così silenzioso... Avevano passato la notte in un palazzo fantasma? Scosse la testa, lasciando da parte quei pensieri e sedendosi accanto a Ryo, sulle sponde del lago. Appogiò la testa sulla spalla di lui e l'uomo, automaticamente, le posò la mano sulla spalla, stringendola a sè.

- E' stato bello- mormorò Kaori.
- E' vero- rispose Ryo, assente. Stava ancora ripensando alle parole di Seto, e gli rodevano il fegato.
- Ryo, che ti prende?- chiese Kaori, preoccupata, alzando il capo.
- Nulla... Solo, quell'Ayase mi da sui nervi-
- Seto? Perché? Perché voleva aiutarmi a salire a cavallo?- chiese lei, un pizzico di divertimento nella voce.
- No, certo! ... Ma lo sai cosa mi ha detto mentre non sentivi?- chiese, la faccia imbronciata e offesa, come quella di un bambino capriccioso.
- No, cosa?- rispose Kaori, trattenendo a stento le risate.
- Che la mia fiamma si è spenta presto!- esclamò Ryo, indignatissimo, incrociando le braccia davanti al petto.

Kaori scoppiò a ridere.

- Ehi, è una cosa seria!- esclamò lui, irritato dalla reazione della collega
- Scusa,scusa- rispose lei, trattenendosi dal continuare.
- Così va meglio- rispose Ryo, impettito.

Kaori si stava sforzando al massimo di non ridere... Ryo era preoccupato per le sue prestazioni sessuali? Sembrava una barzelletta... Oppure, era preoccupato perché, con le altre donne...

Il sole stava calando lentamente, e il tramonto era scivolato delicatamente sull'acqua, facendola risplendere con sfumature dorate.

- Fa caldo- disse, all'improvviso, Kaori. - andando a cavallo, si suda molto-
- Già- confermò Ryo, osservando i due cavalli che avevano appena smesso di abbeverarsi...Lovely si era avvicinata al cavallo nero, Death, e gli aveva accarezzato il muso con il proprio. Death, si era subito scostato. Allora Lovely, aveva iniziato a sbattere gli zoccoli nell'acqua, spruzzando il compagno, il quale tentò di ignorarla per un po', ma dovette cedere, quando Lovely iniziò a galoppargli intorno, sollevando ondate d'acqua... Allora, iniziò anche lui a bagnarla. Ad un certo punto, i manti fradici, Lovely si fermò e si allontanò, Allora, fu Death ad avvicinarsi a lei e a strofinare il proprio muso su quello di lei.

Ryo sorrideva divertito alla scena e non si era accorto che Kaori non era accanto a lui. Se ne accorse non appena un'ondata d0acqua lo travolse.

- Ehi!- esclamò.

Kaori rise. - Fa molto caldo, no?- disse.
Ryo sorrise. Kaori. La sua Kaori... Com'era bella... Il tramonto che riluceva nei suoi occhi.
In due passi, fu da lei, ed iniziò ad innondarla d'acqua, alzandola con le mani.
Kaori rispose- Vuoi la guerra!- esclamò.
- Sì!- rispose lui, riprendendo a infradicirla a velocità doppia.


Dopo diversi minuti, Ryo era bagnato zuppo, e Kaori continava ancora, con le stesse energie, e la stessa risata cristallina.

- Mi arrendo- disse, alzando le mani in segno di pace e avvicinandosi a lei, la abbracciò, cingendole la vita, e la baciò. Persero entrambi l'equilibrio.

Nell'acqua, sempre più profonda, si baciavano, si cercavano, come "due metà di uno stesso contrassegno".

Poi, Kaori risalì all'improvviso... Le mancava aria?
Risalì anche lui.
Stava per baciarla di nuovo, quando vide il suo volto, preoccupato.

- Che succede?- chiese lui.
- Non l'hai visto?-
- No, cosa?- cos'aveva visto la sua collega?
- Sul fondo... Un brillare, come di metallo-
- Cosa? No...io... Aspettami qua, vado a controllare- disse, prendendo un grosso respiro e riscendendo.

Arrivato sul fondo, nonostant ei vestiti he le ingombravano, lo vide. Metallo, come se il fondale ne fosse ricoperto. Poi notò anche che solo una piccola parte ne era ricoperta. Si spinse fino a toccarla e pareva, a vederla da vicino... Un porta! Gli mancava l'aria... Risalì, proprio davanti a Kaori.

- Hai ragione- disse. - C'è qualcosa laggiù-



Uscirono dall'acqua.

- Cosa può essere?- chiese Kaori.
- Il rifugio del maniaco?- rispose Ryo, pensieroso, lo sguardo fisso.
- Dobbiamo indagare?- chiese lei.
- No.. .Non succederà nulla prima di dopodomani... Possiamo iniziare anche domani- rispose lui, sempre lo sguardo concentrato, fisso. Kaori lo osservò attentamente, cosa guardava. Se ne accorse... Guardava lei, attraverso i vestiti trasparenti per l'acqua. Quando stava per dirgli qualcosa, Ryo la precedette- che misura porti?- le chiese, modalità- maniaco/pervertito attiva.
- Ryo!- esclamò Kaori con un tono che sembrava di rimprovero, poi, invece di martellarlo come avrebbe fatto in qualsiasi altro momento, lo baciò di scatto e, subito dopo, gli sussurò nell'orecchio- perché, non l'hai ancora capito?-
Ryo rise, e la baciò.


- Ryo- sussurò Kaori, affannata.
- Sì?- rispose lui, mentre le baciava ogni millimetro del collo
- Ti sembra il caso, in mezzo al corridoio?-
- Sì- rispose lui, continuando a baciarla. Kaori rise.

Ryo l'appoggiò alla porta della camera, cercando in tasca le chiavi per aprirla mentre "ispezionava" la sua gola.
Kaori posò le braccia intorno al suo collo, avvicinandolo ancora di più. Ryo aprì la porta, la sollevò e la portò dentro, posandola sul letto .... Che non c'era!
Caddero tutti e due sul pavimento. Il letto era da tutt'altra parte.
Si alzarono, Ryo aprì la porta e guardò il numero.

- E' la stanza prima- mormorò, tornando da lei - probabilmente queste serrature sono tutte uguali-
Kaori annuì, mentre si baciavano ancora. Poi Ryo la prese per mano, conducendola verso la porta.
Lei gli sorrise ma, poco prima di richiudere la porta dietro di sè, si bloccò.- Aspetta- disse.

- Cosa c'è? - chiese Ryo.
- No nvedi? - rispose lei- Il muro, che dovrebbe essere in comune con la nostra stanza... E' tutto liscio!-
- Che cosa vuoi dire?-
- Beh, che.... Chiudi la porta- aggiunse.

Ryo annuì, e chiuse la porta di nuovo dietro di sè.

- Vedi, nella nostra stanza, la camera dove cambiarsi che fa da armadio... E' molto grande, ma in lunghezza! Per cui... In questa stanza dovrebbe esserci un dislivello... Magari, il bagno per compensar, invece, non c'è nulla, solo parete!-

Ryo capì immediatamente quello che voleva dire la sua socia. Si avvicinò alla parete e battè. Risuonava a vuoto.
"Dannazione" si disse "avrei dovuto notarlo io!"

Pensieroso, vide il viso preoccupato di Kaori.
- Sei proprio in gamba, socia- disse, baciandola di nuovo. Meglio far finta di nulla, per ora...
- Ora però,- aggiunse- andiamo!


Ryo la guardò. Gli piaceva guardarla mentre dormiva, gli era sempre piaciuto. La notte era calata, il vento muoveva lentamente le tende alla porta-finestra... Tutto era pace e silenzio. Ryo passava dolcemente e lentamente le mani tra i capelli della donna che amava.

Poi, d'improvviso, bussarono alla porta.

Ryo si alzò, mise addosso un paio di jeans e una t-shirt, ed aprì. Era Seto Ayase. Ryo richiuse la porta dietro di sé, per non svegliare il suo angelo.

- Cosa vuole?- chiese, secco.
- Nulla di particolare. Mi chiedevo come mai non scendete mai per la cena né la chiedete in stanza, ecco tutto. Ci sono forse dei problemi col nostro cibo?- domandò, sorridendo.
- Si occupa lei di queste cose?- chiese Ryo, in tutta risposta.
- Di solito no, ma per i clienti speciali come voi...-
- Come mia moglie, vorrà dire. Signor Ayase, la prego, ci lasci in pace-
- Mi scusi- rispose quello- non intendevo.. Comunque, avete problemi con...?-
- No- lo interruppe Ryo. - siamo troppo impegnati. Non so se mi spiego.-
- Si spiega benissimo- rispose Seto- mi scusi se l'ho disturbata.- disse, andandosene, il solito sorriso ipocrita stampato in faccia.

Ryo rimase un istante a guardarlo andarsene. Avrebbe giurato che era lui, l'assassino.. Gli pareva un vero mostro.
Rientrò nella stanza.

Kaori era scomparsa.

- Kaori?- chiese, ad alta voce. Sul balcone non era. Corse verso il bagno. Nulla. Nulla neppure nella stanza-armadio.

Era scomparsa.


Kaori stava sognando. Rivedeva in sogno quella giornata da sogno... Ryo, che gli diceva dei commentini di Seto... E lì, tutto si bloccò, divenne buio. Kaori, vide se stessa. Quella se stessa che le stava di fronte, era più giovane.. era la ragazza di Seto. E vestiva come il giorno della festa.
Le indicò con l'indice l'immagine, fermato come in una videocassetta, di Ryo che le parlava di Seto. E capì cosa voleva dirle l'altra se stessa. Seto.. Seto non era mai stato interessato al sesso. O cose del genere, anzi, era sempre stato molto pudico... L'altra, le mostrò tutte le scene del passato che lo dimostravano. Una volta al cinema, a vedere un film d'amore, quando i due protagonisti si baciavano appassionatamente, e Seto era voluto uscire. O quando le chiedeva sempre di non ballare i lenti.

E poi, l'Altra, le mostrò un'altra scena... quella, di poco tempo prima, in cui lei e Ryo erano stati per la prima volta alla HoneyMoon, e Kaori aveva nominato alcuni loro vecchi amici.. e lui era sbiancato a sentire il nome di Yoshi. L'Altra, le fece rivedere la scena tante, e tante volte. Finché Kaori non capì... Si era sbagliata di una frazione di secondo... Seto, non era sbiancato al nome di Yoshi, ma a quello di ... Mikako!

Doveva svegliarsi, doveva dirlo a Ryo.. .Satoshi Ayase non era morto. Aprì gli occhi. Stava congelando, era buio

- Ryo?-
- K--A--O--R--I- mormorò una voce rauca, molto, molto vicina.

Kaori aprì gli occhi. E urlò.


CONTINUA...