...VI DICHIARO MARITO E MOGLIE

 

DISCLAIMER: Tutti i personaggi sono proprieta' di Tsukasa Hojo,Sunrise, JumpComics,Star Comics e degli aventi diritto.
La canzone "I love You" è proprietà di Celine Dion e di tutti coloro che ne hanno i diritti.
Jack Durrix, Seto & Satoshi Ayase e Meiko Kamigi sono invece proprietà della sottoscritta!
SOMMARIO: Kaori riesce finalmente a raccontare a Ryo il suo passato e le vicende che la legano ai fratelli Seto e Satoshi Ayase. Kaori ha dovuto assistere alle voilenze che Satoshi ha fatto alla sua ragazza, e ne è rimasta scossa. Nel frattempo Seto, un tempo suo ragazzo, si era fidanzato e stava per sposarsi con Yoshi, migliore amica di Kaori. La ragazza arrivò però in chiesa con un altro e lo sposò... Tutti gli elementi sembrano coincidere, e Seto è ora l'indiziato numero uno. Soprattutto perché Kaori, recatasi con Ryo a vedere l'albergo Honeymoon, ha notato che il compagno di scuola è molto, molto strano.
RATING: PG-13 (suggerimento: chi non gradisce un rapporto romantico tra Ryo e Kaori, e meglio che non legga questa puntata, potrebbe avere un collasso...)

 

CAPITOLO 4
MATRIMONIO E....
(ovvero: quando Ryo e Kaori si comportano da persone normali)

 

 

Kaori si guardò allo specchio per la venticinquesima volta. Era nervosa oltre modo. Aveva dovuto truccarla e vestirla Miki, lei avrebbe potuto fare un disastro.
Nella saletta nella quale si stava preparando , c'era una tale confusione... Saeko stava continuando a dirle cosa doveva fare, Miki nel frattempo sistemava il vestito qua e là... Reika continuava a protestare, affermando di essere stata ingannata, che non voleva, che proibiva a Kaori di fare una cosa del genere... Kasumi andava in giro urlando e schiumando rabbia da tutte le parti. Kaori stava per scoppiare.

Ma fu Miki ad uscire dei gangheri. Si mise ad urlare che la smettessero e uscissero tutte, dalla prima all'ultima, ringhiando violentemente contro Saeko...

- Capperi! E' stata dura... Erano insopportabili, vero Kaori?-

Ma Kaori non rispose, era troppo tesa.

- Dai, non fare quella faccia! Più che una sposa, pari una mummia!-
- Miki io...- la sua voce tremava... - non so se...Ce la faccio...-

Miki, brandendo il bouquet di garofani bianchi come un randello, e sorridendo, le disse, per rincuorarla...

- Non ce la fai? Ma Kaori, questa è l'occasione della tua vita... Può cambiare le cose !-
- Appunto... Può cambiarle... E se non le cambia? E io mi aspetto qualcosa che non accade e non PUO' accadere? E se poi accade e non è quello che mi aspetto? E se è quello che mi aspetto ma...-
- Kaori... Questo matrimonio non è una cosa seria, è un caso... Prendila come una prova, in tutti sensi. Una prova dei vostri sentimenti, una prova PER i vostri sentimenti e ... Una prova generale per il VERO matrimonio!- la consolò l'amica sorridendo..

- Hai ragione Miki... Perfettamente ragione. Daccordo, andiamo.-

Miki sorrise, ma poi, mentre Kaori stava per aprire la porta, la afferò per un braccio e disse, seria:

- Fai attenzione. E' una cosa seria. Molto seria.-
- Sì, hai ragione.-
- Tornerai, promettilo.-
- Promesso-

Le due amiche si sorrisero a vicenda, poi uscirono entrambe dalla stanza.


Nel frattempo, nella stanza dello "sposo".

Ryo si guardava allo specchio. Il suo abito era interamente bianco, e sembrava affatto nervoso... Nulla di quello che provava, come sempre, traspariva.

Mick iniziò a dargli pacche sulla spalla, mentre Umibozu rideva a squarciagola e il professore andava avanti e indietro borbottando qualcosa di incomprensibile...

Ryo iniziava ad irritarsi. Molto.

Qualcuno bussò alla porta...

- Oh, no, un altro- borbottò Saeba oramai sull'orlo di una crisi di nervi, con Mick che, oltre ai colpettini, iniziava a fare allusioni- e che allusioni!

- Signori, vi posso chiedere di andarvene?- domandò Saeko, entrando nella stanza.
- Ma certo, - disse Mick con tono allusivo - Addio al celibato, eh? Non è un po' tardi?-

Saeko lo fulminò con lo sguardo, e poco ci mancava che tirasse fuori uno dei suoi pugnali.
Quando la stanza fu vuota, iniziò a parlare a Ryo, dicendogli le stesse identiche cose che aveva comunicato e suggerito a Kaori.

- Ok Saeko. Va bene. Faremo attenzione e... Andrà tutto bene.
- Bene. Penso sia ora di andare.
- Ehm.. Penso anch'io. Forse..-
- Ryo?- disse Saeko ridacchiando.
- Ok, ok andiamo- asserì il "duro" e "invincibile" sweeper cercando di apparire calmo e sicuro.
Ma, proprio come Miki con Kaori, mentre stava per aprire la porta, Saeko lo fermò.
- Ryo, l'hai detto a Kaori?-
- Cosa?-
- Delle micro-telecamere?-
- Ehm... No.
- Vuoi che?-
- No, è meglio che non sappia.-
- Ma..-
- Lascia fare a me...-
- daccordo.

Mentre Ryo stava oramai uscendo, Saeko aggiunse.

- Ryo... grazie.-

Saeba annuì, poi lasciò la stanza.

Sola, Saeko mormorò lentamente e a bassa voce - Maki... Perdonami, ti prego, perdonami.-


La chiesa era enorme... Avevano scelto la Madonna delle Grazie, per sicurezza...
Ma ora Kaori, che stava all'entrata della chiesa e guardava tutto il percorso che doveva compiere, aveva quasi la certezza che fosse tutto inutile... Sapeva che era Seto il killer... non sapeva perché, ma ne aveva la certezza...

Accanto a lei, Mick fungeva da fratello della sposa... E là, in lontananza, Ryo la aspettava... Iniziò a tremare proprio quando la marcia nuziale prese a suonare...
Mick la guardò... Poi la prese per il braccio, comprendendo subito che l'unica soluzione era spingerla, anzi, trascinarla.

- Su Kaori, - le mormorò in un orecchio- Non è mica la fine del mondo! Stai per sposare l'uomo che ami!-
Kaori, tentando di sorridergli, rispose: - Hai ragione ma... Se Ryo non volesse? E se fosse troppo per noi, e se..?-
- Smettila con i "se...", vivi il momento! Non ho rinunciato a te per niente!- disse l'uomo terminando il breve discorso consolatorio.

Kaori annuì lievemente e, a metà della navata, iniziò a camminare con le proprie gambe.
Ryo era sempre più vicino... Così vicino... I suoi occhi...
Kaori tentò di sciogliere lo sguardo, la tensione che si era instaurata tra il loro occhi, ma invano... Gli occhi di Ryo erano come due bellissime e potenti calamite che l'attiravano... Ecco, era arrivata.

Ryo, teso anche lui più che mai, con gli stessi "se" e "ma" che gli rimbombavano nella mente, e stupito dalla bellezza nella semplicità di Kaori, in quel vestito bianco e candido... Le porse la mano, e le loro pelli si sfiorarono, facendolo sussultare...

- Che la cerimonia abbia inizio- esclamò il vecchio ma arzillo sacerdote( NdA sarà il fratello gemello del professore? Mah!)


- Possiamo procedere allo scambio degli anelli- asserì il sacerdote.
Kaori, che fino a quel momento aveva cercato di evadere e spostare la mente ben lontano dal luogo in cui si trovava, ma soprattutto dall'uomo di fianco al quale si trovava, sobbalzò.

Umi-chan si avvicinò con il cuscineto degli anelli nella mano, e lo porse a Kaori.

- Kaori, ora ripeta con me...- iniziò il sacerdote.

Kaori quasi non sentiva, stava tremando dall'agitazione...
Ryo stava per sciogliersi... Kaori era così... Dolce e tenera e... Era assolutamente meravigliosa. Le sorrise, un caldo sorriso d'incoraggiamento.

- Vuoi tu, Ryo, prendere me, Kaori, come tua legittima sposa...-
Ma Kaori non ripetè, lo sgurdo fisso al pavimento, tremava...
- Kaori?- Domandò il sacerdote, stupito.

Ryo, ormai privo di ogni barriera, le prese la mano, e intrecciò le dita di Kaori con le proprie, poi le sollevò il mento e, di nuovo, le sorrise dolcemente.

Se avesse potuto, Kaori sarebbe svenuta... Ryo era così... Diverso.... Sembrava quello che lei aveva sempre sognato potesse essere.
Rispose al sorriso.
E ripetè la formula

-Vuoi tu, Ryo, prendere me, Kaori, come tua legittima sposa...-
Gli occhi negli occhi
- Per amarmi e onorarmi finchè morte non ci separi-
- .. Per amarmi e onorarmi finchè morte non ci separi?-

Ryo trasse un sospiro profondo, poi rispose, con voce strozzata.

- Lo voglio.-
Kaori avvampò. Di una gioia intensa e calorosa... Era un sogno, ora ne era certa.

- Ora tu, Ryo, ripeti con me. Vuoi tu, Kaori, prendere me, Ryo, come tuo legittimo sposo...-

La guardò intensamente per un breve, ma lunghissimo istante... Quasi con la paura che scivolasse via, come un soffio di vento... La "sua" Kaori. Sì, sua, solo sua...

- Vuoi tu, Kaori, prendere me, Ryo, come tuo legittimo sposo...-
-... Per amarmi e onorarmi finchè morte non ci separi-
-... Per amarmi e onorarmi finché morte non ci separi?-
- Lo voglio- rispose Kaori sorridendo. Nessuna esitazione. "Oddio Kaori, quanto ti amo..."

- Scambiatevi gli anelli-

Umibozu, rosso come un pomodoro maturo, si avvicinò, il cuscino con le fedi nella manona...

Kaori slegò l'anello nuziale, Ryo le porse la mano e, con lo sguardo. la incoraggiò.

- Ryo, con quest'anello, io ti sposo...- Dopo averlo infilato, subito Kaori lo guardò, e si stupì di vedere il volto di Ryo tranquillo e sereno.

Toccava a lui ora.

La mano di Kaori... Era così piccola nella sua... Così delicata...

- Kaori, con quest'anello, io ti sposo.-

I loro sguardi e sorrisi si intrecciarono con un legame indissolubile...

- Per il potere conferitomi, Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.-

Kaori sobbalzò... Un bacio... Non ci aveva pensato... E ora?
Cercò di nuovo lo sguardo di Ryo,per una soluzione, ma vi vide dentro solo tanto amore. E anche lei gli rispose cercando di infondere tutto l'amore possibile.

Era bellissima. Ed ora era sua, definitivamente, anche se per gioco, se per una messinscena.
Le prese la mano con la fede nuziale al dito e la baciò. Poi si avvicinò com dolcezza a lei... Il loro primo vero bacio, pensò con tenerezza...

E si baciarono.


La stanza era.... Spettacolare. Mentre il facchino posava le valige e le consegnava le chiavi, Kaori si perdette nel panorama... La porta-finestra chiusa da tende rosso scuro portava su un balconcino, la ringhiera invisibile sotto il cespuglio di rose rosse rampicanti... La vista, da togliere il fiato. Il lago riluceva al tramonto, la foresta sembrava rifulgere del riflesso dell'acqua... I colori del prato in fiore sembravano un tutt'uno con il cielo... Attorno, solo silenzio se non il cinguettare lieve degli uccelli...

La stanza, molto grande, si apriva sulla camera da letto. Tappezzeria rosata con rose rosse, a tono con il colore del grosso letto a baldacchino.... Le tende trasparenti del letto, sul rosso, così come quelle più spesse, agganciate ai pali che sorreggevano il grande baldacchino.... Anche le coperte erano di un rosso scuro, il tutto per nulla volgare, anzi, di gran classe... Dappertutto mazzi di rose rosse riempivano l'aria di profumo... Accanto alla porta- finestra, un grosso divano d'epoca, rosso scuro come tutti gli arredi in stoffa della stanza. Di fianco al letto, invece, stava un grande stereo, con cassette, probabilmente d'amore, già adagiate su uno scaffale a fianco

A fianco sulla sinistra, la sala da bagno era enorme. Doccia, vasca con idromassaggio, il tutto nei colori che contraddistinguevano tutto l'appartamento. Sulla destra si apriva l'enorme guardaroba, le pareti identiche a quelle della stanza da letto. Molto grande, sebbene stretto e lungo.


Vicino a lei, il cameriere le domandò se i signori desiderassero la cena in camera o sarebbero scesi nella sala da pranzo. Kaori scosse lievemente la testa

- No grazie,- rispose- il banchetto nuziale ci ha sfamati per almeno una settimana-
Il cameriere annuì e lasciò la stanza, non senza prima averle fatto un galante baciamano.
Kaori si sorprese di quanto facilmente pronunciasse le frasi alla seconda persona plurale...
Ryo era andato " a fare un controllo". Così almeno aveva detto.

Kaori decise di cambiarsi, prima si recò allo stereo e, tra le cassette scelse Celine Dion,poi si spostò con le valige nel guardaroba ed iniziò ad appendere la propria roba. Quando ebbe finito- e Ryo non era ancora tornato- osservò con lo sguardo tutti i suoi vestiti, poi, con un sospiro lieve ma deciso, afferrò uno degli abiti comprati con Miki, mandando al diavolo tutti i timori che la attanagliavano.


Ryo scivolò lentamente sulle sponde del lago. Stava disperatamente tentando di scappare da Kaori. Altro che "controllo". Non aveva bisogno di controllare proprio nulla. Almeno per ora. E comunque, non ne sarebbe stato in grado. Non ora, la mente affollata com'era da... Kaori. Tutti i suoi pensieri erano rivolti a lei, e a quella che sarebbe stata la sua "prossima mossa".

La soluzione, lo sapeva, era una. L'unica che- ma era inaccettabile per lui ammetterlo- desiderasse. Contando anche sul fatto che vi erano delle micro-telecamere, ne era certo. E questo voleva dire che qualcuno li controllava. Che controllava quello che facevano.

I pensieri che lo assillavano dalla sera prima ripresero ad attanagliarlo...Che fare?
Quello che era accaduto quella mattina era già abbastanza per loro...
Per lui sicuramente.
Ancora l'emozione lo travolgeva al pensiero, al ricordo...
Il ricordo di quel dolcissimo bacio...Consacrato a Dio...

Con un brivido si sciolse da quei pensieri che continuavano ad assillarlo...

- Signor Ogura?- domandò una voce sgradevolmente nota.
- Signor Ayase- rispose Ryo in tono secco
- Allora è proprio lei...Non lo credevo possibile- l'affascinante impresario si diresse verso Ryo sorridendo, più bello che mai (NdA Scusate, lo so... Ma ha un gemello che si chiama pur sempre Satoshi^__^')
- Non è con la sua dolce sposa? Con Kaori?-
- Non ancora- rispose Ryo e, vedendo la reazione di Seto (aveva sollevato un sopracciglio e sembrava dubbioso e, soprattutto, curioso), aggiunse - Ansia pre-prima notta, temo-
- Ah!- disse Seto in tono ironico e più rilassato. - Non si preoccupi. E' sempre così, mi creda... C'è solo chi lo da a vedere e chi no...-
- Certo...- disse Ryo, allontanandosi.
- Signor Ogura... Non si deve preoccupare di questo- e, andandosene aggiunse, pungente - Kaori è sempre stata una donna molto focosa, mi creda.-

Ryo, che stava per rincorrerlo e spaccargli la faccia (NdA Sangue freddo eh? Cuore di ghiaccio^__^) si trattenne per poco e ribattè:

- Se pensa che io non sappia del passato di mia moglie e di quello che è successo tra di voi, beh, si sbaglia. E proprio per questo, cerchi di non avvicinarsi a lei più del dovuto...E ringrazi il cielo che suo fratello è morto, se no l'avrei ucciso io con queste mie mani...- detto, se ne andò, un'ira irrefrenabile in corpo.

Seto sorrise.


Ryo, alterato com'era, si diresse direttamente in camera ma, giunto alla porta,si fermò con la maniglia in pugno, pensoso...
D'improvviso sentì una musica provenire dalla stanza... "Celine Dion?" si chiese. Pareva proprio di sì.
Dolci note risuonavano nell'aria...


I must be crazy now
Maybe I dream too much
But when I think of you
I long to feel your touch


..."Dannazione" Si disse Ryo "Perché conosco l'inglese". Altre parole non avrebbero potuto essere più adatte...

To whisper in your ear
Words that are old as time
Words only you would hear
If only you were min
e

..."Kaori"...Doveva entrare? Non sapeva che fare... Se fosse entrato, sarebbe cambiato tutto... E non sapeva neppure se sarebbe stato in grado di fingere di nuovo, dopo...Ma desiderava così tanto entrare, varcare quella soglia... In realtà tutte quelle piccole soglie....


I wish I could go back to the very first day I saw you
Should've made my move when you looked in my eyes
'Cause by now I know that you'd feel the way that I do
And I'd whisper these words as you'd lie here by my side


... Rimpianto?. Sì, sarebbe stato quello che avrebbe provato se non... Poteva raggiungere la più totale felicità ma anche la più totale disperzione... Per entrambi, ma soprattutto per se stesso.
Sarebbe potuto sopravvivere se, varcata quella soglia, lei poi l'avesse lasciato?


I love you, please say
You love me too, these three words
They could change our lives forever
And I promise you that we will always be together
Till the end of time


... La amva, ne era certo... Poteva condividerlo?
In fin dei conti, al matrimonio di Miki e Umibozu, gliel'aveva già detto... Ma poi tutto era tornato quello che era... Voleva davvero questo?

So today, I finally find the courage deep inside
Just to walk right up to your door
But my body can't move when I finally get to it
Just like a thousand times before


Quante volte, la notte, era rimasto sveglio al capezzale di lei?
E la mattina, le litigate perchè aveva le occhiaie... Sarebbe bastato lui non stesse al gioco... Non la facesse infuriare...
Non riusiva a capire più neppure se stesso

Then without a word he handed me this letter
Read I hope this finds the way into your heart, it said


Lei era sempre lì... E sicuramente i segni del suo amore erano più facili da comprendere di quelli di lui... In fin dei conti, chi aveva iniziato il gioco?
Ma, lo sapeva, doveva essere lui a prendersi la responsabilità di porre un termine ed un nuovo inizio

I love you, please say
You love me too, these three words
They could change our lives forever
And I promise you that we will always be together
Till the end of time


...Un nuovo inizio...
Kaori aveva il diritto di sentirsi amata...
E anche un piccolo angolino del cuore di Ryo, così remoto che lui non si accorse neppure di formulare il pensiero, voleva donarle tutto il suo amore, ma, soprattutto aveva bisogno di riceverlo in cambio

Entrò nella stanza.

Well maybe I, I need a little love yeah
And maybe I, I need a little care
And maybe I, maybe you, maybe you, maybe you
Oh you need somebody just to hold you
If you do, just reach out and I'll be there


Il vento soffiava lieve, e spostava dolcemente i tendaggi della porta-finestra, ma anche del letto...
Kaori era là, contemplava il tramonto rosato, tendente al violaceo, la musica che pareva danzarle attorno, la sua sagoma sottile contro il paesaggio violaceo...

Appena lui entrò, si voltò, radiosa più che mai.
Era bellissima. Una lunga sottoveste avorio la ricopriva fino ai piedi, solo le spalle erano scoperte, si intravedevano solo le sottili spalline... Bellissima...

Si guardarono, e non vi fu niente da dire.

In due istanti, erano l'uno nelle braccia dell'altra.

E, questa volta senza timore e timidezza, ma con passione, le loro bocche si unirono.
La passione che bruciava da anni inestiunguibile nei loro cuori, stava dando finalmente libero sfogo, senza più remore o timore...

Erano solo loro Ryo e Kaori... La loro vita fragile come un filo di ragnatela, nelle mani di un ignoto...

Ma erano loro, e si amavano.

Quasi senza fiato, tra un bacio e l'altro, Kaori mormorò finalmente - Ryo...io ti amo-

I love you, please say
You love me too
Please say you love me too
Till the end of time
These three words
They could change our lives forever
And I promise you that we will always be together


E Ryo, finalmente liberatosi da ogni barriera, sopraffatto dal momento, rispose...

-Oh, Kaori anch'io, anch'io ti amo.-

Si guardarono, e si sorrisero dolcemente, per poi ricominciare a baciarsi con tenerezza.

Ryo la sollevò lentamente e, mentre la camicia di lui cadeva a terra, la depose sul grande letto e richiuse le tendine semi-trasparenti.

Oh, I love you
Please say you love me too
Please Please
Say you love me too
Till the end of time
My baby
Together, together, forever
Till the end of time
I love you
I will be your light
Shining bright
Shining through your eyes
My baby


In una stanza buia, l'odore di muffa e sporco cosa unica con tutto l'arredamento inesistente, l'unica luce erano un centinaio di schermi televisivi... E da uno di questi fu attirata la figura immersa nel buio e nella solitudine.

- K--a--o--r--i - mormorò la creatura, risvegliatasi.

CONTINUA...