....VI DICHIARO MARITO E MOGLIE

DISCLAIMER: Tutti i personaggi sono proprieta' di Tsukasa Hojo,Sunrise, JumpComics,Star Comics e degli aventi diritto.
Jack Durrix, Seto & Satoshi Ayase e Meiko Kamigi sono invece proprietà della sottoscritta!
SOMMARIO: Jack Durrix, agente americano e innamorato tempo addietro di Reika arriva in Giappone per una speciale indagine circa un serial-killer di sposi novelli; viene però ucciso durante l'indagine e Saeko, nonostante l'opinione contraria della sorella, si reca dai nostri Sweeper preferiti: ed ovviamente Ryo si fa abbindolare da lei come sempre, ma questa volta non è un caso come un altro, Ryo e Kaori infatti dovranno... Sposarsi!!! Come al solito però, le cose si complicano: Ryo si accorge subito che Kaori nasconde qualcosa, non solo conosce un uomo coinvolto nell'indagine, Seto Ayase, ma la ragazza ha pure strani atteggiamenti....
RATING: PG-13

 

CAPITOLO 3

IL PASSATO DI KAORI
( ovvero, quando si scopre che anche Kaori ha dei segreti, e Ryo rimane disarme di fronte alle rivelazioni della collega)

 

Kaori era esausta; Miki l'aveva portata a fare così tante compere... Inutili. Anche con quella seducente lingerie addosso Ryo non l'avrebbe mai vista come una donna...Come un travestito gradevole, magari: ma sempre come un travestito!!!!
Kaori entrò in casa con cento e più pacchetti e in fretta e furia: doveva sbrigarsi o Ryo si sarebbe arrabbiato: l'ora di pranzo era vicina, anzi vicinissima... Già la sera scorsa Kaori non gli aveva preparato la cena, chissà questa volta....

Arrivando di corsa in cucina, si trovò però di fronte ad uno spettacolo incredibile: il pranzo pronto! Le caddero tutti i pacchi in terra.

- Oh, mamma mia, questo è un.... miracolo!!!!
- Ma che miracolo! E' solo che se aspettavo te, mangiavamo domani! Sei stata con Miki a fare compere eh?- poi, con aria da bambino impaziente- mi fai vedere? Daiiiiiiii!!
Kaori, ripresasi dal colpo di prima, arrossì violentemente, sapendo bene cosa c'era nei sacchetti.
- Mah, ecco... Non c'è proprio niente di interessante...Solo qualche vestito...
- DAiiiiiiiiiiiiiiii, fammi vedere i vestitini!!!
- Ehm, daccordo. Dopo pranzo però!?!!?- disse Kaori, ancora mezza color pomodoro, con un sorrisino da madre benevola.
- Evviva!!!!

Mentre stavano mangiando, Kaori pose la domanda.
- Dì un po' Ryo, dove sei stato per essere così mattiniero?
- Ho incontrato Saeko
- Ah- Kaori, nonostante tutto, provò una fitta al cuore. Questa volta era tutto ancora più reale. Saeko era seria.
- Beh sì, Saeko mi ha dato delle informazioni su Seto Ayase-
Kaori si irrigidì, e posò la forchetta sul piatto.
- Ah, e cosa ti ha detto?
- Niente che tu non sappia.-
La disinvoltura e la normalità con cui parlava Ryo, tra un boccone e l'altro, preoccupava più Kaori della serietà della sera precedente.

- Cosa vuoi sapere Ryo?
- Eh? Non ne mangi più? Grazie!- e Ryo si sbafò in un attimo il piatto di Kaori.
- Ryo?!
- Eeeeeeeeeeeeh?

Kaori si alzò in piedi, e si avvicinò alla porta della cucina, come per uscirvi.
- Quando avrai smesso di fare il cretino, preparati, perché usciamo.

Lo disse con una tale serietà, che Ryo non ebbe la forza di ribattere scherzosamente.


Gli alberi del parco erano un gradevole refrigerio. Kaori si avvicinò alla panoramica, appoggiandosi alla balaustra, gli occhi rivolti lontano da Ryo, verso il cielo azzurro.

Ryo aspettava silenzioso.

- Seto e Satoshi Ayase erano due miei compagni di liceo. Sebbene fossero gemelli, Seto era tutto l'opposto di Satoshi. Tanto l'uno era dolce e mite, quanto l'altro era un violento senza cuore. Satoshi si divertiva a collezionare ragazze, a fare cose proibite, e ad uscire con tipi loschi. Seto si accontentava del nostro gruppo di liceali, con tanti sogni e non ancora in grado di comprendere il mondo.
Le cose sembravano andare avanti normalmente, poi...-

Kaori poggiò il volto tra le braccia incrociate, appoggiate alla balaustra, guardando lontano, ma non nel presente, nonostante osservasse il cielo di fronte a lei, nel passato. La felpa rosa era morbida e confortevole, e, appena lavata, aveva un odore squisito. Kaori lo inalò per farsi coraggio.

- Poi Seto si innamorò di me. O almeno così mi disse. Io mi sentivo molto onorata. Avere un ragazzo, e quel ragazzo! Chiunque l'avrebbe voluto per sè! Comunque, le cose sembravano andare bene tra noi, fino a quando... Nel frattempo suo fratello Satoshi, era sgarbato e antipatico con me, ogni volta che poteva, mi insultava e mi trattava malissimo. Poi arrivò la festa del diploma. Dopo, era stata organizzata una festa a casa Ayase. Ci andammo in molti. Ma Seto era strano quella sera. Sin dall'inizio della serata, non aveva smesso di fissare la mia amica Yoshi, e, arrivati a casa sua, si mise persino a ballare un lento con lei. Mi lasciò sola. E non ero l'unica. Anche un'altra ragazza, una certa Mikako, era in disparte. Era la ragazza di Satoshi. Satoshi la trattava male, mi disse, perché lei non... beh, non gli aveva permesso certe cose. E lui ora ci provava con un'altra ragazza, non so chi fosse. Poi Mikako vide Satoshi e l'altra ragazza andare al piano superiore. Era infuriata. Anch'io lo ero, e probabilmente pensai che aiutare un'altra a sfogarsi, mi sarebbe servito. Li seguimmo, e vedemmo che entravano in una porta. Ci entrammo anche noi. E....- la voce di Kaori si era fatta più triste e rauca man mano che continuava la storia. Ed ora si era spenta.
Ryo si appoggiò alla balaustra, accanto a lei. Le pose una mano sulla spalla, delicatamente.

Kaori proseguì. - Satoshi e quella ragazza, erano sdraiati su un materasso. Eravamo nascoste dietro un armadio alto.Lei probabilmente non si rendeva conto all'inizio. Ma proprio mentre entravamo noi, lui la toccò dove lei ovviamente non voleva. E allora lo schiaffeggiò. Lui si infuriò, ma l'aveva preso alla sprovvista . Lei uscì di corsa, passandoci accanto. E lui ci vide. La prima cosa che fece, fu correre verso la porta e chiuderla a chiave. Ma noi non ce ne accorgemmo. All'inizio pensai che stesse per seguirla quando ci vide. Poi ricordo solo Mikako che gli dava del maniaco sessuale, e lui che la prendeva a forza e la... violentava. - Lacrime scorrevano a fiotti dagli occhi di Kaori.

-Io, appena ero stata in grado di stare in piedi, ero corsa verso la porta e mi ero messa ad urlare. La porta era chiusa. L'altra ragazza, aveva chiamato aiuto da sotto, ma prima che riuscissero ad entrare, lui aveva lasciato Mikako e si era girato verso di me, mi aveva presa con la forza per le braccia, e mi aveva buttato sul materasso e...Entrarono gli altri... - non riusciva più a parlare.

Ryo, esterrefatto, la strinse tra le braccia, dolcemente. Poi, la portò verso una panchina, la fece sedere e la culò tra le braccia, accarezzandole i capelli con affetto, fino a quando, dopo più di tre quarti d'ora, Kaori non si riprese. Se avesse alzato il capo prima, avrebbe visto lacrime negli occhi di Ryo, ma non le vide.

- Ryo... Non è tutto. Non almeno la parte importante per il caso.
- Kaori...
- No, fammi continuare. E' importante.
- Daccordo. Dimmi.
- Vedi, Satoshi fu incriminato ma ne uscì fuori grazie al buon nome della famiglia. La cosa fu messa a tacere. Ma poco dopo Seto e Yoshi si misero insieme e si fidanzarono. Cercai di restare loro amica, ma il risentimento nei loro confronti era una cosa che mi struggeva. E poi mi avevano tradita proprio nel momento in cui avevo più bisogno di loro!
- E questo cosa?
- Vedi, Seto e Yoshi avrebbero dovuto sposarsi il primo di Maggio seguente: sembrava si amassero molto.
- Il primo di Maggio?
- Sì, nella chiesa della Madonna delle Grazie...
- E lei è rosso-castana!
- Esatto.
- Ma, perchè?
- Vedi, nessuno lo seppe tranne me. Yoshi venne il giorno prima del matrimonio a confidarsi con me. All'università vi era un ragazzo che frequentava i nostri stessi corsi, tale Partrick Stewart. Era proprio il contrario del ragazzo che avrei definito adatto a Yoshi: timido, insicuro, nè bello nè brutto... E lei se ne era innamorata. Per la prima volta. Mi chiese cosa fare; io le consigliai di annullare il matrimonio, dopo averne, ovviamente, parlato con Seto. Lei non lo fece.
La mattina seguente la cerimonia avrebbe dovuto svolgersi alle 11. Lei si presentò all'una. Con Patrick. E varcò la soglia con lui. Lo trovò molto divertente. Seto no.
Da allora non ho più visto nessuno di loro. Mi nauseava solo la loro presenza. E poi, ho conosciuto te..- disse, con un lieve sorriso che le increspava le labbra.
- Così, Seto Ayase potrebbe essere rimasto tanto ossessionato da quell'esperienza...
- Potrebbe darsi. Ma non abbiamo prove.
- E' già una pista. E sappiamo da chi guardarci.- dicendo questo, Ryo strinse di più la mano sulla spalla della collega - l'aveva sempre lasciata lì-.
- Ryo.. Andiamo a casa ora- disse Kaori, con una supplica negli occhi.
- Sì, Kaori, andiamo a casa-le disse sorridendole. Si alzarono dalla panchina, e fino all'entrata di casa loro, Ryo tenne sempre il braccio su quella spalla.


La guardò. Era davvero bellissima. Ma per lui era difficilissimo ammetterlo anche a se stesso. E quello che aveva sentito quel giorno... Aveva vissuto tante brutalità, ma quello....
Ryo osservava la donna che amava mentre lei dormiva. Era stata lei a chiederglielo : -Non lasciarmi sola...- Lui non l'avrebbe fatto comunque. E se Satoshi Ayase non fosse già morto...
Ma come aveva fatto Kaori a tenersi tutto dentro?
Ed essere così forte?
Lui le diceva spesso di essere un maschiaccio.
Forse dipendeva da qualcosa.

Le aveva detto che l'amava. Indirettamente, ma gliel'aveva detto. Ma poi?
Come sempre, non era stato affatto coerente.
Forse era meglio così. Per entrambi.
Si sedette sulla sponda del letto. Sorrise. Addormentata, Kaori pareva un'altra. Così... indifesa. Sorrise. Kaori portava al dito l'anello che lui aveva scelto. Probabilmente non l'avrebbe mai saputo: ma era stato lui a volerlo così. Lei era il cuore bianco, puro. Nonostante tutto. E avrebbe voluto che rimanesse così. E lui il cuore nero. Come la notte. Come il dolore.
Le strinse la mano e si accomodo' sulla sedia accanto al letto. Dove si addormentò.


La luce filtrava lentamente dalle tende. Era ormai giorno fatto.
Kaori si alzò lentamente. Erano passati cinque giorni dalla sua confessione a Ryo. E sapeva che, tutte le notti, lui vegliava il suo sonno. Lo sapeva perché le prime notti si era anche svegliata in preda agli incubi-e lui era lì-
Quello era il "giorno"- Il giorno in cui avrebbe rivisto Seto.
Proprio mentre lei formulava questo pensiero, Ryo entrò nella stanza.

- Buongiorno, si dorme, eh?
- Scusa, sono in ritardo?
- No, non troppo. Però dobbiamo sbrigarci. O preferisci che vada da solo?
- Scherzi?- disse Kaori alzandosi.- Dobbiamo o no sembrare una coppia di fidanzati?- poi, voltandosi verso la finestra e aprendola disse : - Non ti devi preoccupare per me, davvero. Ce la posso fare.-
Si scostò dalla finestra, e si diresse verso Ryo, che era appoggiato allo stipite della porta- Comunque, grazie perchè ti preoccupi per me- disse, e lo baciò su una guancia. Ryo rimase stupito - letteralmente a bocca aperta-e sbilanciato.
- E ora sciò, devo cambiarmi!-
Ryo (ripresosi) - Anch'io! CI cambiamo insieme mogliettina?- posandole le mani sulle spalle.
- Scordatelo, pervertito!- e lo scaraventò fuori dalla porta con un martellone da 100.

Ryo, spiattellato al muro:- Se ha voglia di picchiarmi...-


L'albergo principale della compagnia HoneyMoon era un edificio enorme e di lusso, come la famiglia che lo gestiva. Non tutti potevano permettersi una luna di miele in quel luogo, anzi!

Il parco era immenso, e la struttura dell'albergo sembrava una vera e propria villa ottocentesca. Da rimanere a bocca aperta.

- Però- commentò Ryo- si trattano bene-
Poi, con fare da maniaco, si mise la mano in fronte a mo' di esploratore, per vedere qualche "bella pulzella da soccorrere".
- E dai, finiscila Ryo! Fai il maniaco già adesso- disse glaciale ma sardonica Kaori, mentre tratteneva un Ryo pronto a balzare su una bella bionda che veniva dai campi da tennis.
Ryo cercò in tutti i modi di svignarsela ma Kaori lo tratteneva stretto. Fino a che lo molò, e lui andò a sbattere per terra.
- Ma che ti prende?- poi vide nella direzione in cui guardava Kaori, e dal suo sguardo capì che uno dei due uomini che giungevano ad accoglierli era Seto Ayase.

Seto era bello. Ed era dire poco. Era .... ( un super figo!). (NdA: se volessimo indagare sullo stato emotivo di Ryo in quel momento: gelosia pura!La "sua" Kaori era stata con quel...). Alto, slanciato, i capelli scuri, il volto non troppo duro nè troppo effeminato. Occhi azzurro-mare profondo, labbra sottili, naso perfetto. Tratti quasi principeschi... PERFETTO insomma. Sembrava quasi un angelo.

- I presto signori Ogura suppongo?-
- Suppone giusto- rispose Ryo brusco. Kaori gli diede una gomitata e lui, schiarendosi la voce, continuò- Io sono Ryo Ogura, e lei è la mia fidanzata Kaori...-
- Kaori! Kaori Makimura! Sei proprio tu? Non ci posso credere-
- Beh sì, sono io Seto. E' molto tempo...-
- Anni. Quanti?
- Quasi nove.
- Già. Bei tempi....
- Oh, sì...
- Sei molto cambiata, Kaori. Comunque, mi pareva di aver letto che tu fossi Kaori Nakasu... Dev'esserci stato un errore...
- Nessun errore Seto. Ma è una lunga storia.
- Sei già stata sposata?
- Oh, no! Si tratta di un problema... famigliare.
- Capisco. Mi racconterai, spero. Ma ora venite, vi mostro la nostra residenza!
- Ti ringrazio, Seto!

Ryo brontolò per tutto il tempo. Quando erano alle saune. Ai campi da tennis, alla piscina. Al ristorante. A vedere le suite. In palestra non notò neppure le giovani mogli in body attillato.
Neppure durante la prenotazione della stanza e del soggiorno parlò molto.

- Bene, allora vi aspetto per Domenica prossima.
- Certo Seto.
- Sono felice che starete qua da noi per così tanto tempo.
- Abbiamo bisogno di rilassarci.
- Giusto. E avrai un po' di tempo per raccontarmi delle tue mirabolanti avventure?
- Certo. E per parlare dei vecchi tempi. Dei ragazzi... Di Eriko, Miyuko, Ozora, Taro... e di Mikako, Sakura, Nabiki e Yoshi-
- Ehm, certo...- era sbiancato.
- A proposito. E tuo fratello?-
- Preferisco non parlarne- sbottò.


- E' molto strano il tuo "amico". Non smetteva di fissarti come se tu fossi nuda...-
- Lo so. E non è da lui... E poi com'è sbiancato a sentire il nome di Yoshi...-
- E la reazione su suo fratello.-
- Strana. Non è più lui, ne sono certa.
- Ma potrebbe essere il nostro folle assassino?
- Forse.

Qualcosa turbava Kaori. Ma cosa, non lo sapeva neppure lei.

 

CONTINUA...