Be Careful What you Wish For...
Pan ridacchiò beata, mentre un Trunks la
imboccava di acini duva, un altro le massaggiava i
piedi, e lultimo la sventagliava con un ventaglio
di foglie di palma.
"Oh Trunks" disse con voce sognante, leccando
il dito di quello che la stava imboccando. "Non ti
merito."
"Certo che no" disse il Trunks ai suoi piedi.
Pan sorrise poi sbatté le palpebre, afferrando il
significato delle parole.
"Non penserai davvero che ti amiamo, vero Pan?"
chiese quello che la stava sventagliando. Tutti e tre i
Trunks si fermarono per guardarla con disgusto.
"Ma tu tutto questo tempo.." balbettò
Pan, sentendo una sensazione di freddo serpeggiarle nel
petto.
I tre Trunks risero. "Come potremmo amare una
creatura patetica come te? Ti sopportiamo solo a causa
del desiderio."
"Ma, io ti amo" disse Pan, alzandosi dalla sua
posizione sdraiata per inginocchiarsi di fronte ai tre.
Risero ancora. "Molte donne ci amano, cosa ti rende
così speciale?"
Pan rimase immobilizzata per lorrore, mentre
dozzine di ragazze bellissime si materializzavano dietro
i tre, cominciando ad accarezzarli. Un Trunks strinse a sé
una bionda dai lunghi capelli, abbracciandola possessivo.
Un altro chinò la testa di lato per lasciare che una
ragazza dai perforanti occhi blu gli baciasse il collo.
E, lultimo baciava una donna dalla pelle candida e
il viso perfetto. I tre Trunks e le ragazze
improvvisamente cominciarono a splendere con luce troppo
forte per essere sopportata, Pan strinse gli occhi fino a
chiuderli.
Quando li riaprì, rimase a bocca aperta.
Davanti a lei cera Trunks abbracciato a Marron, e
la baciava molto appassionatamente sulla bocca. Si
separarono e guardarono Pan con sorrisetti compiaciuti.
"Te lavevo detto, Pan. Cosa ti ha fatto
pensare di avere una chance?" chiese Marron
stringendosi di più al petto di Trunks.
"Marron?" disse Pan, sconvolta.
"Trunks" miagolò Marron. "Perché non te
ne liberi, così possiamo stare da soli?"
Trunks sorrise esattamente come il padre e divenne super
saiyan, sempre abbracciando Marron. Alzò un braccio e lo
puntò verso di lei.
"Di pure addio, ragazzina" disse Trunks
con voce fredda prima di lanciarle una ki blast.
"Ahhhhhhhh!" Pan agitò le braccia, scalciando
disperatamente, non vedeva niente.
"Pan?!" chiamò una voce e poi Pan fu acceccata
mentre le coperte scivolavano giù dalla testa. Strizzò
gli occhi e li chiuse, dopo pochi secondi li aprì e vide
la faccia di uno spaventoso mostro verde a pochi
centimetri dalla sua.
"Ahhhhhhhhhh! Un mostro!" gridò Pan sferrando
un pugno alla faccia verde.
Gohan fu colpito in pieno al mento, cadde allindietro
sul tappeto con un humf. "Ouch
"
mugugnò massaggiandosi la faccia. "Pan, perché lhai
fatto?" chiese con voce soffocata.
"P-papà?!" balbettò Pan saltando giù dal
letto e inginocchiandosi accanto al padre. "Mi
dispiace papà, non sapevo che fossi tu!" disse
aiutandolo a sedersi. "Come mai sei nella mia
camera?"
Gohan si riaggiustò gli occhiali e si tolse dai vestiti
polvere inesistente. "Ti ho sentita urlare e sono
venuto a vedere cosa cera. Hai avuto un incubo o
che?"
Pan ridacchiò nervosamente "Oh, sto bene, papà.
Non cera bisogno che ti preoccupassi. Adesso vado a
farmi una doccia e a prepararmi per la scuola!"
Diede a Gohan un rapido bacio sulla guancia prima di
saltare in piedi e correre verso il bagno.
"Teenagers" disse Gohan scuotendo la testa e
rialzandosi lentamente.
Bulma mugugnò fra sé mentre si annodava la cintura dellaccappatoio
blu.
"Mio marito mi ha sbattuto fuori dalla nostra camera
da letto, pazzesco!" sospirò e aprì la porta sul
corridoio della camera sua e di Vegeta. Aveva bisogno di
una doccia e tutta la sua roba era nel loro bagno comune.
"Comunque, onestamente non posso dire che non
abbiamo pensato la stessa cosa. Anche io di solito lo
caccio fuori. Hmmmmmm
Penso che dato che adesso
Vegeta è la donna abbia tutto il diritto di buttarmi
fuori. Non ho mai conosciuto nessuna coppia in cui il
marito sbatte fuori dalla camera da letto la moglie."
Sulle labbra di Bulma apparve un sorriso "Può
essere che Vegeta stia entrando in contatto con in suo
lato femminile?" ridacchiò e aprì la porta della
loro stanza. Sbirciò dentro e guardò in giro, bene, non
cera. Bulma entrò nella stanza e si diresse dritto
verso il bagno. Aprì la porta e rimase a fissare, sotto
choc, lo spettacolo.
Il bagno era pieno di vapore, segno che qualcuno aveva
fatto la doccia, e in mezzo alla stanza cera
Vegeta, come mamma laveva fatta. [ ok, non
esattamente
^^()ND Fra ]
La ex-saiyan si stava asciugando con un asciugamano
bianco i capelli neri, il resto era nudo e gocciolante,
in bella vista.
Bulma sentì che il sangue ribolliva e si trovò
inchiodato, incapace di distogliere lo sguardo o reagire.
Vegeta lentamente girò la testa e lo fissò con duri
occhi neri. Sul viso le apparve un sorrisetto cattivo
mentre si avvicinava al saiyan stravolto. Raggiunse Bulma
e lo tuffò le mani fra i suoi spessi capelli neri.
"Interessante, vero, piccolo?" sussurrò
morbidamente, con voce sexy, al suo orecchio, facendolo
rabbrividire di improvviso desiderio.
"Buon Kami-sama" sussurrò Bulma afferrando e
stringendo a sé quel corpo flessuoso e morbido per
stringerlo al proprio. La ex saiyan rise, sexy, e si leccò
le labbra in modo tentatorie. Anche Bulma leccò le
proprie labbra, improvvisamente secche, e chinò la testa
per catturare quelle altezzose della principessa.
"BEEEP BEEEP BEEEP!"
"AHHHHHHHHHHHHHHH!" gridò Bulma scattando a
sedere sul letto. Si guardò intorno e toccò le lenzuola
in cerca della sexy creatura addormentata che avrebbe
dovuto essere di fianco a lui.
"Oh aspetta
ora ricordo, abbiamo litigato e
Vegeta mi ha sbattuto fuori della camera da letto."
Il saiyan sospirò pesantemente e scivolò giù dal
letto, ripercorrendo nella sua testa leccitante
sogno. Gli corse un brivido lungo la schiena. "Maledizione,
lo sto facendo di nuovo!" gridò Bulma tornando a
sedersi.
"Non riesco a togliermelo dalla testa!" Bulma
aveva avuto il pensiero di saltare addosso a Vegeta dal
preciso momento in cui tutto quel casino del desiderio
era cominciato. Man mano che i giorni passavano,
diventava sempre più difficile pensare ad altro. "Non
posso credere di essere diventato così dipendente dal
sesso, non è nemmeno passata una settimana! Ahhh!"
ringhiò Bulma alzandosi.
"E tutta colpa di Vegeta! Se non fosse così
maledettamente eccitante, sexy, passionale, da brivido, -
maledizione questo non mi aiuta!"
Il saiyan cominciò a girare per la stanza, borbottando
fra sé maledizioni e cercando di calmarsi. "Certo
che nemmeno lei è stata daiuto. Per tutto il tempo
è andata in giro selvaggia, senza reggiseno, con
pantaloncini aderentissimi, a curvarsi e stirarsi,
neanche fosse una maledetta istruttrice di aerobica. Be,
non che non potesse, se volesse, è così flessibile
* blush *."
"Ahhhhhh! Lo sto facendo di nuovo!"
Bulma cominciò a sbattere la testa contro il muro finché
non cominciò a coprirsi di crepe.
"Oh, non serve, e sto anche rovinando il mio muro"
disse Bulma. Dalla parete crepata cadde un pezzetto di
intonaco. "Ooops
questo è un pugno in un
occhio."
Guardandosi intorno, prese un quadro e lo appese sopra le
crepe. "Questo dovrebbe andare finché non posso
sistemarlo." Il saiyan si stiracchiò e sbadigliò,
"Mi chiedo se Vegeta abbia finito col bagno, così
posso usarlo." Il ricordo del sogno tornò nella
mente di Bulma * blush *.
"Kami-sama! Il mio cervello funziona solo in un
verso oggi?! E come se non avessi controllo di me
stesso!" Bulma si interruppe, ricordando quando era
cominciato tutto quel casino.
-Flash back-
"Non lo sopporto!" gridò Vegeta. "Non ho
assolutamente forza!"
"Ha" disse Bulma incrociando le braccia. "Adesso
sai cosa si prova."
"Oh, taci. Sei tu quello che si farà male in pochi
giorni."
"Cosa intendi dire" scattò Bulma.
Vegeta sorrise malignamente al compagno. "Vedrai.
Così poco controllo. Dopotutto non sei così resistente!"
- fine Flash back
"Lo sapeva! Sapeva che avrei attraversato tutto
questo! Ahhhh! Quella piccola vipera! Come faceva a
sapere che sarei impazzito!"
Bulma smise di disperarsi e lentamente si avvicinò al
calendario. Trovò la data di oggi e impallidì. "Luna
piena." [ ^_______________________________________^
ND Fra ]
"Nooooooo! Non voglio lavorare dietro una scrivania!
Noooooo!" gridò Goku correndo attraverso un deserto.
Un grande gruppo di persone con cartelle, fogli, e
macchine fotografiche. Mentre correva una versione
gigante di se stesso in completo grigio sbucò dal
terreno proprio davanti a lui. Gli occhi del gigante
brillarono di rosso mentre tendeva verso di lui una
grande mano.
"Ahhhhhhhh!"
Goku balzò a sedere, ansimando in preda al panico.
"Un sogno
" Si sbatté una mano sulla
faccia e poi se la passò sulla fronte, era piuttosto
sudato.
Tirando un respiro tremante si guardò le mani, ancora
scosse da tremiti.
"Controllati, Son, non sei un bambino adesso."
Nonostante le sue parole avrebbe voluto che qualcuno
fisse lì ad abbracciarlo. [ ;_________; ciccio! Amore!
Piccolo! Aaaaaah basta! ND Fra ] Il suo cuore era diviso
fra il suo amore per la libertà e il suo amore per
Chichi. Abbassò la testa, aveva deciso ieri notte cosera
più importante per lui; Chichi. [ ^_^ sì ciao continua
pure a sognare B-chan ^_- ND Fra ]. Lo avrebbe fatto,
avrebbe raccolto le sfere del drago.
Goku cominciò a sbottonarsi la camicia, preparandosi a
un veloce tuffo nel lago per calmarsi e lavarsi dal
sudore. Si liberò dei propri vestiti e si arrampicò su
uno spuntone di roccia. Guardando giù scrutò le
profondità dellacqua finché non individuò una
sagoma scura nuotare pigramente sotto la superficie. Con
un sorrisetto tipico dei suoi, molto da ragazzino
spensierato, si tuffò nellacqua dritto sulla
sagoma scura. Un momento più tardi un gigantesco pesce
fu lanciato fuori dallacqua per atterrare sullerba
accanto al lago. Un secondo dopo la testa di Goku spuntò
fuori dallacqua.
"Ha! Preso!" gridò il saiyan in trionfo,
nuotando con calma verso il proprio bottino. "Hmmm,"
disse leccandosi le labbra "Sembri saporito."
Il saiyan non si preoccupò nemmeno di vestirsi,
semplicemente ripulì e cucinò la sua preda nudo. Mentre
osservava il pesce arrostire sui bastoncini su cui laveva
infilzato, si sdraiò sullerba soffice lasciando
che il sole del mattino lo asciugasse. Sospirò fra lerba,
amava tanto le cose semplici. Laria fresca, lerba
morbida sotto di lui, il canto degli uccelli, e lodore
della carne cotta * sbav *.
"Mi mancherà tutto questo" disse fra sé, il
viso nascosto nellerba, perdendo un po della
propria felicità.
Goten utilizzò il suo sesto senso, e fece un gran
sorriso; se nerano andate! Lunico ki che
sentiva era quello di sua madre in cucina, nessun altro!
Solo lui e mamma! Goten era così felice che avrebbe
pianto.
"Sarà una splendida giornata!" disse il mezzo
saiyan aprendo la finestra e respirando laria
fresca.
"Hey! Sono in boxers! Sono mezzo nudo qui in bella
vista!" gridò fuori dalla finestra. Cominciò a
ballare davanti alla finestra aperta, mettendosi in posa,
mostrando i muscoli. Gli sfuggì davvero una lacrima
quando non lo assalì nessun flash, e non apparve alcuna
ragazza urlante.
Fischiettando Goten cominciò a vestirsi, in modo molto
più sgargiante di quanto avesse fatto da quando era
iniziata la settimana.
Una volta che ebbe fatto scese al piano di sotto per
vedere cosa cera per colazione.
"Buon giorno mamma!" gridò Goten avvicinandosi
a lei, sollevandola, e facendo una piroetta.
"Ahhhhh!" gridò Chichi e gli sbatté il
cucchiaio di legno che stava usando per cucinare le uova
sulla testa. "Goten! Mettimi giù subito!"
"Oops, scusa mamma" disse Goten mettendola giù
e lanciandosi sulla propria sedia.
"Sei di buonumore stamattina" disse Chichi
tornando a preparare la colazione.
"Già!" disse Goten, sentendo lacquolina
in bocca per il delizioso profumo.
Chichi non disse altro, continuando a cucinare, il che
attirò lattenzione di Goten. Di solito sua madre lavrebbe
sgridato per il suo comportamento da scemo, ma era
tranquilla, troppo tranquilla. Cercò di guardarla bene
in faccia, ma gli dava le spalle e per quanto si
sporgesse dalla sedia, non riusciva a vedere la sua
espressione.
Goten stridette quando la sedia cadde allindietro
nei suoi tentativi di vedere il volto della madre, e
atterrò con un thud sul duro pavimento di legno.
"Goten?" disse Chichi girandosi a guardare il
figlio più giovane.
Goten rise mite e riuscì finalmente a guardarla bene,
quello che vide lo lasciò di sasso. Chichi sembrava
stanca, gli occhi cerchiati di scuro, il viso pallido.
Evidentemente non aveva dormito molto quella notte.
"Mamma?" disse Goten alzandosi. "Stai
bene?" chiese alzando una mano per toccarle la
guancia.
Chichi si scostò "Sto bene, Goten, tesoro."
Tornò ai fornelli per finire di cucinare le uova.
Goten si accigliò guardandole la schiena, qualcosa
decisamente non andava. Si guardò intorno e si rese
conto che suo padre non cera. Sicuramente non era
andato al lavoro con tutto il disastro di ieri. "Mamma?
Dovè papà?"
Una lunga pausa riempì la stanza prima che Chichi
rispondesse. "Non lo so
non è tornato a casa,
stanotte."
Ecco cosa cera, era preoccupata per papà. Sua
madre si preoccupava sempre troppo. "Oh, sono sicuro
che sta bene. E luomo più forte esistente,"
disse Goten mettendo più allegria che poteva nella voce.
"Sì, ne sono certa" disse Chichi con voce
piatta. "Probabilmente verrà a casa stasera, dopo
che Bulma avrà sistemato tutto con la stampa."
"Bene" disse Goten tornando a sedersi. "Sono
così felice che domani sarà tutto finito."
"Sì" disse Chichi voltandosi a guardarlo con
un vero sorriso sul volto. "Domani sarà tutto
finito."
Trunks guardava, mentre Goku rideva sguaiatamente, lampi
di luce nella stanza buia, strane macchine e apparecchi
che scintillavano di elettricità.
"E vivo! E vivo!" gridò il saiyan,
un brillante lampo di luce lampeggiò vicino a lui, tutto
quello che si poteva vedere era la sua lunga ombra
agitare le braccia.
"S-son Goku?" balbettò Trunks.
Il saiyan si voltò a guardarlo, aveva una mascherina da
chirurgo che gli pendeva al collo, guanti di gomma
bianca, e un camice da laboratorio sporco di qualcosa che
sembrava sangue.
"Ah, Trunks, sei giusto in tempo per vedere la mia
opera darte!" gridò il saiyan alzando le
braccia mentre la luce lampeggiava alle sue spalle.
Gli occhi di Trunks lanciarono occhiate in giro,
chiedendosi cosa intendesse. "Opera darte?"
disse Trunks tornando a guardare lo scienziato saiyan.
"Sì, il mio capolavoro assoluto" disse il
saiyan in tono drammatico e si girò verso il tavolo
davanti al quale stava ridendo un attimo prima.
Trunks rimase a fissarlo, sotto choc, leggendo le parole
"Scienziato Pazzo" scritte sulla schiena del
suo camice. [ ^_____________________________^ ND Fra ] Si
guardò intorno di nuovo, mentre cominciava una sinistra
musica.
"Guarda! Il mio capolavoro!" gridò Goku
afferrando il lenzuolo bianco che nascondeva ciò che era
sul tavolo.
Trunks sussultò e fece un passo indietro, mentre la
figura si sedeva in modo molto da zombie, e stendeva le
braccia. Mugugnò e si girò, scivolando giù dal tavolo,
rimanendo in piedi con le braccia ancora stese.
Goku rise ancora pazzamente.
Trunks lanciò un grido femminile. "Ahhhhhhhhhhhhhhh!"
Tutti e tre i Trunks scattarono a sedere sui loro futon [
mi è di recente sorto il dubbio che non tutti sappiano
cosè un futon. Come? Me lo dovevo ricordare prima?
^^ Sorry. Il futon è il classico letto
giapponese, costituito da un largo materasso da posare
direttamente per terra, con relativa coperta, spesso
imbottita a mo di piumone. Sicuramente ne avrete
visti ND Fra ], gridando. Dopo qualche secondo di urlo [
tipo Mamma ho perso laereo ^_^ ND Fra ] si
fermarono, respirando con affanno.
"Un altro sogno" dissero tirando un lungo
respiro. Raggelarono, guardandosi lun laltro.
Le loro facce divennero bianche e strillarono di nuovo
come ragazzine.
Un Trunks si tuffò sul letto rovinato, un altro sotto, e
lultimo in mezzo, sotto le coperte.
Sfortunatamente, il letto era a malapena in grado di
tenersi insieme e il peso in aggiunta del Trunks sopra lo
fece crollare. Ovviamente, spiaccicando il Trunks sotto.
I due Trunks non sotto il letto rimasero a guardare ciò
che era visibile dellaltro loro stesso spappolato
sotto i resti del letto. Si agitò per alcuni secondi e
poi non si mosse più.
"Che sta succedendo qui?" chiese una voce
femminile.
I due Trunks non spalmati si voltarono e videro Bra che
fissava la scena dalla porta. I suoi occhi si allargarono
quando vide i piedi del Trunks sotto il letto, spuntare
in modo molto simile a quelli della strega dellest
nel "Mago di Oz" [ ^______________________^ ND
Fra ]
"Cosè successo qui dentro?!"
"Uhm" dissero i due Trunks non spappolati.
"Niente," risposero in coro.
"Come mai è là sotto?"
"Um
Nessun motivo" dissero in coro.
"O
kay," disse Bra fissando la scena in
modo strano. "Mamma voleva che vi svegliassi per
dirvi di prepararvi per la conferenza stampa. Fareste
meglio a spicciarvi, avete solo trenta minuti."
"Ok" dissero i due Trunks ancora coscienti.
Bra lanciò unultima occhiata ai piedi sotto il
letto, poi si voltò e andò via.
Il Trunks sul letto saltò giù e si accucciò dalla
parte opposta rispetto allaltro Trunks. "Trunks?"
chiamarono entrambi, senza ricevere risposta.
"Credo che tu lo abbia ucciso" disse un Trunks.
"Non è vero!" disse laltro. "Hey
sveglia!" gridò pungolando una delle mani che
spuntavano da sotto il letto. La sollevò e la lasciò
ricadere a terra, inerte. "Um
"
I due Trunks sollevarono il letto dal loro terzo, che
trascinarono su uno dei futon.
"Hey! Hey! Sveglia!"
Il Trunks svenuto mugolò e piagnucolò un pochino. I due
svegli si scambiarono unocchiata.
"Buongiorno! Terra chiama Trunks! Torna qui Trunks!"
gridò uno prendendolo leggermente a schiaffi.
Il Trunks privo di conoscenza rise nel sonno e borbottò
qualcosa. I due si avvicinarono di più per sentire cosa.
"Ah, Pan, non farlo
No, fermati."
"Hey!" gridarono entrambi cominciando a
scuoterlo e a prenderlo sonoramente a schiaffi. "Non
sognare di Pan senza di noi!!"
"Ahhhhhhhhhhh!" gridò il Trunks, svegliandosi.
Si sedette di scatto. Dopo che si fu calmato si guardò
intorno, confuso.
"Ho fatto un sogno stranissimo dove ero
[ BOH!
NN riesco a decifrare la parola #.# CHE RABBIA! ND Fra ]
e Pan era Dorothy, si era seduta su di me e ha cominciato
a solleticarmi finchè non riuscivo più a respirare."
Una goccia di sudore apparve sulla testa di entrambi i
Trunks. "Gente, non potremo mai fare bei sogni?!"
"Mi sono perso qualcosa?" disse quello che era
stato spiaccicato.
"Non posso credere che abbiamo strillato come delle
ragazzine," disse un Trunks, imbarazzato.
"Hey, era un sogno spaventoso." Disse un altro.
"Già, specialmente quando ha tolto il lenzuolo e cera
un Frankestein Trunks."
"Terrificante!" squittirono tutti e tre,
aggrappandosi luno allaltro.
"Ahhhhhhh!" gridò un Trunks.
"Cosa?!" gridarono gli altri, guardandosi
attorno come se dovesse apparire un Frankestein Trunks.
"Guarda che ora è!" gridò quello che aveva
appena strillato, che aveva anche un orologio appeso al
muro davanti a sé.
"Ahhhhhhhh! Ci resta solo un quarto dora!
Siamo in ritardo!" gridarono i tre saltando in piedi
per vestirsi.
Vegeta sbadigliò e si stiracchiò come un gatto tenendo
ancora un po gli occhi chiusi, era troppo comoda
per alzarsi proprio adesso.
"Vegeta" chiamò una voce con tono stuzzicante.
La ex saiyan mugugnò e si girò su un fianco, tirandosi
le coperte sulle spalle.
"Vegeta" insisté la voce con tono ancor più
stuzzicante di prima.
"Vai via" mugugnò la ragazza assonnata.
La voce rise e gentilmente la scosse per le spalle "Sveglia
sveglia."
"Grrr, per lultima volta Bulma! Lasciami stare!"
"Ma non sono Bulma, Veggi-chan" disse la voce,
divertita.
Gli occhi di Vegeta scattarono aperti e si guardò dietro
le spalle, solo per vedere Goku sdraiato accanto a lei,
che la guardava con occhi amorevoli. [ bleargh sto
diventando verde ND Fra ]
Inutile dire che Vegeta andò nel panico. "Ahhhhhh,"
gridò la ex saiyan annaspando via dal letto e finendo in
terra.
"Vegeta!" esclamò la voce preoccupata di Goku.
Si avvicinò a guardarla giù dal letto. "Tutto ok?"
"Kakaroth! Che ci fai nel mio letto!" gridò
Vegeta al saiyan.
"Come, non ricordi, Vegeta? E stata una tua
idea dopotutto."
"Cosa?! Di che stai parlando, patetico aborto di
saiyan!" gridò Vegeta con un gestaccio.
"Vegeta, dovresti stare più attenta, nelle tue
condizioni" disse Goku alzandosi e avvicinandosi
alla ex saiyan.
"Cosa?! Quali condizioni! Solo perché adesso sono
una donna non significa che non possa ancora prenderti a
calci in culo!"
"Sciocchina!" sorrise Goku chinandosi per
sollevare la ex saiyan, ancora occupata a protestare.
"Dovresti fare più attenzione per il nostro bambino."
La faccia di Vegeta si fece vuota prima di assumere unespressione
di puro orrore. Guardò la propria pancia, adesso rotonda.
"Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!"
Le urla di Vegeta si poterono udire fin da fuori delledificio
della Capsule Corps. Lunico motivo per cui si
interruppero fu perché i polmoni di Vegeta rimasero a
corto di aria con cui urlare.
La ex saiyan si toccò la pancia piatta diverse volte e
si guardò intorno, in cerca di qualunque segno potesse
indicare che qualcun altro aveva dormito nel letto
accanto a lei.
"Kami-sama! Che incubo! Mi sento male! Sporca! Mi
serve una doccia." La ex saiyan barcollò verso il
bagno.
Goku gettò unocchiata al gruppo di gente radunata
attorno alla Capsule Corps dalla sua posizione a mezzaria.
Immaginò che non sarebbe stato un bene che lo vedessero
lì e fece molta attenzione a mantenersi fuori vista.
Goku levitò giù fino a una finestra aperta ed entrò.
Attraversò la stanza degli ospiti nella quale era
atterrato e cominciò ad attraversare i corridoi,
cercando Bulma con la percezione del ki del nuovo saiyan.
Lo trovò seduto al tavolo della cucina a rivedere il
proprio discorso, mentre beveva una tazza di caffè.
Gli occhi di Bulma si alzarono e videro il volto
familiare di Goku. "Son Goku! Che ci fai qui?"
chiese posando discorso e tazza sul tavolo.
"Ho un favore da chiederti, Bulma," disse Goku.
"Va bene, dimmi cosa posso fare. Sbrigati però, ho
una conferenza stampa che mi aspetta, per non parlare di
cosa potrebbe fare Vegeta se ti vedesse qui."
Goku ridacchiò nervosamente "Davvero, Bulma, non ho
idea di come sia nata quella chiacchiera riguardo a noi
due."
Bulma agitò una mano "Non preoccuparti, Goku.
Succede continuamente qui in giro, la stampa adora
inventare cose su di noi. Comunque, cosa posso fare per
te?"
"Ho bisogno del dragon radar" disse Goku.
"Cosa?! Perché?" chiese Bulma, stupito. "Insomma
Goku, sai cosè successo lultima volta che
qualcuno ha cercato di esprimere un desiderio."
"Lo so" disse Goku. "Ma, credo che il
drago mi esaudirà questo desiderio, in un certo senso lo
ha già fatto."
"Ok, ma il drago ha appena realizzato sette desideri.
Credi che le sfere siano ancora attive?"
"Credo di sì. Shen Long non ha esaudito nessun
desiderio ufficiale. Perciò, credo che le sfere del
drago dovrebbero ancora funzionare."
"Possibile. Dammi un momento, prendo il radar e
controllo." Bulma si alzò e andò nel proprio
laboratorio, tornò indietro dopo pochi minuti con il
radar in una mano. "Hai ragione, sono ancora attive"
disse passando a Goku lapparecchio.
"Lo immaginavo, grazie, Bulma, te lo riporterò
domani" Goku si girò per andar via.
"Aspetta! Che cosa vuoi chiedere?" chiese Bulma.
"Ecco
Volevo chiedere di far rimanere le cose
così" disse Goku quietamente.
"Cosa?!" gridò Bulma. "Non so tu Goku!
Ma, io non voglio essere un saiyan maschio per il resto
della mia vita. Sono dannatamente certo che non voglio
tre Trunks per figlio! E Goten e Gohan! Vuoi che tuo
figlio rimanga un namecciano per sempre! E Vegeta! Cosa
pensi che farà di te Vegeta quando scoprirà che lhai
resa una ragazza per sempre! Huh!"
Goku deglutì e fece un passo indietro. Bulma aveva
sempre avuto uno spirito guerriero, ma adesso che aveva
anche un corpo guerriero, era anche più spaventoso.
"Calma, Bulma" disse Goku agitando una mano.
"Non intendevo tutti i desideri. Volevo dire il mio.
Chiederò al drago di non cancellare il mio desiderio,
domani."
Bulma sbattè le palpebre. "Ne sei sicuro Goku? Ne
hai parlato con Chichi?"
Il sorriso di Goku si spense leggermente. "Lo faccio
per lei."
Bulma sembrò un po sconcertato. "Be
se è quello che vuoi davvero, non ti fermerò, ma ne sei
sicuro, Goku?"
Il saiyan sorrise debolmente e annuì.
Bulma si accigliò, ma non lo fermò. "Va bene, se
è quello che vuoi, Goku. Ti auguro buona fortuna."
"Grazie Bulma" disse Goku. "Ti sono grato
per laiuto." Si girò e se ne andò,
salutandolo con la mano.
"Oh, Goku. Davvero è quello che vuoi?" chiese
Bulma guardando la sua figura che si allontanava. Scosse
la testa e tenne a mente di chiedere a Chichi della
faccenda.
Goten attraversava il corridoio della scuola con un
sorriso sulla faccia. Non una ragazza era ancora apparsa,
sarebbe stata una bella giornata.
"Goten?"
Goten si accigliò leggermente e si girò, solo per
trovarsi davanti il club per la salvaguardia di Goten.
"Oh, ciao ragazze. Che cè?"
"Goten, tutto ok? Abbiamo sentito dire che una
kunoichi fantasma pervertita cercava ogni notte di
sedurti con i suoi malefici poteri, cercando di
trascinarti con lei nella tomba." [ heeheeeheee ^_^
ND Fra ]
Tutte le ragazze lo guardarono con preoccupazione. "E
per questo che non eravamo a casa tua stamattina, avevamo
paura del fantasma."
Goten fece molta fatica a non sorridere. "Oh, non ho
visto alcun fantasma. Sono sicuro che non è niente. Dopo
tutto cosa mi potrebbe fare un fantasma? Non ha corpo"
disse Goten scrollando le spalle.
"Potrebbe rubarti la biancheria" disse una
ragazza. Le altre annuirono.
Goten sbatté le palpebre e le fissò. Ridacchiò
nervosamente "Che ci farebbe un fantasma con la mia
biancheria. Non è che la possa indossare."
Le ragazze lo guardarono con il labbro tremulo "Stai
attento!" gridarono in coro. "Non vogliamo che
un fantasma ti seduca fino alla tomba!"
Goten deglutì e si guardò attorno, dozzine di studenti
li fissavano. Grande, se tutta la scuola prima non ne
sapeva niente presto ne avrebbe avuto abbastanza.
"Starò attento."
"Promesso?"
"Promesso" disse Goten. "E poi non ho
paura di nessun fantasma."
"Wow, Goten, sei il più coraggioso" disse una
della ragazze guardandolo con occhi scintillanti.
Uh, oh. Stanno già ricominciando. Meglio correre.
"Oh, guarda che ore sono, devo andare" disse
Goten allontanandosi a passo svelto.
"Dove sono?" chiese Bulma a voce alta guardando
lorologio. "La conferenza sta per iniziare."
Bulma guardò sbigottito i tre Trunks arrivare rotolando
giù per le scale.
"Ouch!" gridò quello sotto.
"Vi avevo detto che non dovevamo correre giù per le
scale tutti insieme!"
"Hey, non sono io quello che ha inciampato!"
"Ragazzi!" gridò Bulma incrociando le braccia
e battendo impazientemente il piede a terra.
"Sissignore" dissero tutti e tre guardandolo,
ancora impilati luno sullaltro.
Bulma sospirò pesantemente "Non importa. Andiamo a
farla finita con questa faccenda" aprì la porta
della sala convegni ed entrò. I Trunks si districarono e
si affrettarono a seguirlo.
Appena i quattro entrarono nella sala i fotografi
cominciarono a scattare foto e i giornalisti cominciarono
a gridare domande.
Bulma, con calma, avanzò verso il podio, i tre Trunks lo
seguirono a ruota, fermandosi dietro di lui. Bulma aspettò
alcuni secondi perché i fotografi scattassero qualche
altra foto prima di schiarirsi la gola e chiedere
attenzione. La folla si acquietò, con qualche ultimo
flash.
"Bene, posso cominciare. Il mio nome è Brad Briefs
e oggi sono qui per cancellare tutte le voci riguardo il
fatto che la Capsule Corps cloni esseri umani e li venda
sul mercato."
La folla ricominciò a furoreggiare con domande sui tre
Trunks dietro Bulma.
"So perfettamente che ci sono tre Trunks in piedi
alle mie spalle, anche se uno solo è Trunks. Li altri
due sono attori scritturati per motivi pubblicitari."
La massa di gente fremette commentando fra sé la
scoperta.
"Signor Briefs! Come mai oggi cè qui lei
invece della presidentessa della Capsule Corps Bulma
Briefs?!"
"Già, qual è la sua connessione alla famiglia
Briefs?!"
La folla cominciò a strillare altre domande a Bulma.
"Risponderò a queste domande. Sono il cugino della
signora Briefs. Per lo più mi sono tenuto fuori dagli
affari della Capsule Corps, ma ho temporaneamente preso
il posto di mia cugina Bulma Briefs."
"Signor Briefs! Dovè la signora Briefs?"
"E in ferie con il marito Vegeta. Non volevano
essere disturbati, perciò non sono stati messi al
corrente degli eventi accaduti di recente."
"Sta dicendo che la voce che vuole che il signor
Vegeta abbia cambiato sesso è falsa?!"
"Sì!" ruggì Bulma. Dovette tossicchiare un
poco e nascondere quanto quella domanda fosse ironica, e
vera. "La donna che assomiglia tanto al signor
Vegeta è la sua sorella gemella Veggi." [ heeeheee
sembra una telenovela sudamericana di terza categoria!
^___^ ND Fra ] Per favore, non mi uccidere per
questo, Vegeta, pensò Bulma. "Attualmente è
ospite alla Capsule Corps ed è stata la mia partner in
occasione del ricevimento alla Capsule Corps dove è
stata vista con Son Goku, e, comunque, i due si sono solo
presentati e niente di più."
"Signor Briefs.."
"Signor Briefs! Qual è la sua relazione con la
signorina Vegeta?!"
Sulla testa di Bulma apparve una gocciolina. Non lascia
che la avvicini, pensò Bulma. Sospirò tristemente.
"La mia relazione con la signorina Vegeta non è di
alcun interesse pubblico." Bulma sollevò un
telecomando e premette un pulsante. Dietro di lui e i tre
Trunks apparve uno schermo. "Questo è lo spot che
è stato appena terminato in occasione di questo incontro
e che andrà in onda più tardi, oggi stesso."
La folla si acquietò mentre Bulma e i Trunks si
toglievano da davanti allo schermo e guardò lo spot che
cominciava.
Mentre guardava, Bulma dovette ammettere che la computer
grafica aveva fatto meraviglie per il commercio e il
mondo degli affari. Osservò le scene che si mescolavano
perfettamente, da una partita a basket in strada [ wow fa
molto Bronx ^_^ ND Fra ] dove i tre Trunks saltavano al
canestro, alledificio che era dietro il reticolato
metallico del campo da basket dove un Trunks apriva la
portiera di unauto a un Trunks-uomo-daffari,
rivelando un Trunks autista che sistemava lo specchio
retrovisore così che si potessero vedere si suoi occhi
guardare il Trunks dietro di lui. La scena continuò da
uno zoom nei suoi occhi a un oceano dove un Trunks era
alla guida di un motoscafo, mentre gli altri due facevano
sci dacqua dietro. Uno saltò oltre laltro
Trunks e si sollevò uno spruzzo dacqua che cambiò
ancora la scena.
Sì, pensò Bulma. Linda aveva fatto un ottimo lavoro.
I tre Trunks si dimenarono nervosamente, era terribile!
La pubblicità mostrava altri
ASSetti [ hehe
ASSessts
tenendo conto che ass in inglese vuol dire
culo! ^_- ND Fra ]. Questa pubblicità doveva vendere
mezzi di trasporto o cosa?! Arrossirono completamente,
color rosso carminio, quando venne la parte dei
motociclisti. Si agitarono, ancor più a disagio,
ricordando quanto erano attillati quei pantaloni.
Lo spot finì con la scena delle moto, con il totale
orrore dei tre. Dopotutto era lultima immagine, e
non volevano che fosse dei loro didietro con pantaloni
troppo stretti.
Tornò la luce e i giornalisti cominciarono a strillare
altre domande, non solo a Bulma ma anche ai tre Trunks
che erano completamente rossi.
Bulma vide lespressione sulla faccia dei tre e
decise che era meglio che non sopportassero altro.
"Per oggi è tutto" gridò Bulma. Senza
aggiungere altro se ne andò con i tre Trunks.
Una volta che furono soli
"Oh Kami-sama! Che diavolo di pubblicità era!"
gridarono tutti e tre i Trunks cacciandosi le mani nei
capelli.
"Perché?" chiese Bulma. "Attira lattenzione."
"Scommetto che attirerà lattenzione di
qualunque donna!" ruggirono i tre. "I nostri
culi saranno visibili su tutte le TV, non mettere in onda
quello spot!" gridarono i tre.
"Trunks, devo metterla in onda, adesso tutti se lo
aspettano. E poi non era così rivelatoria."
"Sì che lo era! Gli uomini in sala si agitavano
quando cera la scena delle moto! Erano a disagio
anche solo a guardarci!"
Bulma si sbatté le mani sulle orecchie. Avere il
sensibile udito di un saiyan e tre persone che gli
urlavano contro in perfetta sincronia non era facile per
le sue orecchie.
"Be, non posso farci niente quindi facci labitudine!"
gridò indietro Bulma.
Lespressione dei tre si fece disperata.
"Siamo condannati!" piagnucolarono.
"Kami-sama! E se Pan la vede!"
Ora di pranzo alla scuola di Pan.
"Presto! Sta cominciando di nuovo!" gridò una
studentessa, eccitata.
"Che succede?" chiese Pan ad unamica. Lamica
ne sapeva quanto lei.
"Sbrigati Pan! E la nuova pubblicità della
Capsule Corps! Devi vederla!" gridò unaltra
amica accorrendo dove dozzine di ragazze avevano
installato una TV e un videoregistratore; stavano
registrando lo spot.
"E quella pubblicità con il tuo ragazzo?"
chiese una delle amiche di Pan.
"Oh, voglio vederla!" strillò unaltra.
"Dai, guardiamola!" gridò unaltra ancora
trascinando con sé Pan davanti alla TV.
Tutte le ragazze cominciarono a strillare quando cominciò
lo spot, con i tre bonazzi dai capelli viola in diversi
ruoli. Gli occhi di Pan quasi uscirono dalle orbite.
Cominciò a farsi strada a spintoni verso la TV.
"Che stai facendo?!"
"Togliti di mezzo!"
"Non vediamo niente!"
Pan si piantò davanti alla TV. "E il mio
ragazzo! Non guardatelo in quel modo!" gridò Pan
abbracciando il televisore.
"Fuori dai piedi!" gridarono le ragazze
cercando di scollarla dalla TV.
Quando finalmente riuscirono a toglierla dal televisore
lo spot era finito. Tutte quante mugugnarono.
"Pan! Perché lhai fatto!" gridò una
delle sue amiche, rabbiosamente.
"Lho registrata!" gridò una ragazza
agitando la cassetta al di sopra della propria testa.
Tutte le altre applaudirono e le dissero di metterla su.
"NO!" gridò Pan cercando di ributtarsi nella
folla e acchiappare la videocassetta.
"E il MIO ragazzo! Nessuno ha il permesso di
guardarlo così tranne me! Dammi quel nastro!"
Un brivido di agitazione percorse il gruppo delle ragazze
e il nastro fu nascosto mentre Pan era impegnata nel
cercare di oltrepassare alcune ragazze.
"Calmati Pan! Non è che in ogni scena ci sia il tuo
tipo!" gridò una ragazza.
"Già, ha ragione! Solo uno di quei ragazzi è
veramente Trunks. Quindi, che problema cè?! Ci
sono due ragazzi liberi nella pubblicità e abbiamo tutto
il permesso di prenderceli!"
Pan avrebbe voluto ringhiare che tutti e tre erano il suo
Trunks! Ma, ovviamente non poteva. Poteva solo guardare,
con orrore e imbarazzo, mentre le altre ragazze
inserivano la videocassetta e la guardavano ancora, e
ancora, e ancora, e
Chichi slacciò la propria cintura di sicurezza e saltò
giù dalla sua air car rossa. Era piuttosto sorpresa di
vedere che non cerano reporter o mucchi di
fotografi in giro. Un piccolo sorriso le apparve sulle
labbra, ecco a voi Bulma. Aveva davvero il potere di
ottenere quello che voleva.
Chichi si avvicinò alla porta principale e suonò il
campanello. Non passò molto prima che Bulma arrivasse.
Il saiyan indossava una canottiera molto larga, grandi
pantaloni grigi, e aveva i capelli ancora umidi per la
doccia, a giudizio di Chichi. Chichi dovette ammettere
che Bulma era davvero ben fatto come uomo saiyan, quei
vestiti non nascondevano molto delle forme toniche e
finemente modellate del nuovo saiyan.
"Chichi, entra" disse Bulma scostandosi per far
entrare lamica.
"Allora, comè andata la conferenza stampa?"
chiese Chichi chinandosi per togliersi le scarpe.
"Penso che sia andata bene, ma Trunks era piuttosto
sottosopra per via dello spot. Sembra che Linda abbia
puntato molto sul sex appeal quando lo ha progettato,
poveri ragazzi, erano rossi come pomodori quando è
finito.
Chichi scosse la testa "E quella faccenda con Goku?
E sistemata?" chiese Chichi seguendo Bulma in
cucina.
"Dovrebbe, ho spiegato che lui e Vegeta stavano solo
facendo conoscenza. In effetti quegli avvoltoi staranno
scrivendo qualche articolo su me e Vegeta, adesso"
sospirò Bulma.
"Cosa cè che non va?" chiese Chichi
sedendosi su una delle sedie della cucina. "Voglio
dire, vuoi due siete una coppia, anche se i vostri ruoli
si sono scambiati."
"Be
Non esattamente" disse Bulma
senza guardare Chichi e sedendo su una sedia davanti a
lei.
"Cosa vuoi dire? Avete ancora problemi?"
"E quando non abbiamo problemi?" scherzò Bulma.
"No, è solo che Vegeta non mi vuole intorno adesso
che è una lei e io
"
"Tu cosa?"
"Ecco, io
Mi piacerebbe passare un po di
tempo insieme. Voglio dire che più o meno mi manca
insomma, lo sai
um," balbettò Bulma.
"Vuoi dire che non avete fatto sesso?!"
Bulma divenne rosso brillante. "Gee, grazie Chichi.
Un po più forte, per favore."
"Scusa, è solo che è una sorpresa per me."
"Perché lo dici?" chiese Bulma.
"Be, è che sembrate una coppia così
sensuale, sai. Pensavo che avreste approfittato di questa
opportunità, invece di litigarci sopra."
Bulma tossicchiò, a disagio. "Be, non ho così
fortuna. Vegeta non vuole. In effetti la piccola strega
mi ha anche preso in giro per questo."
"In che senso?" chiese Chichi.
"Be, tu non ceri quando è successo, ma
Vegeta aveva capito che mi sarebbe mancato il controllo,
durante la settimana. Penso che abbia qualcosa a che fare
con la luna, almeno per quanto so dei Vegeta, ha sempre
reagito ad essa. E, stasera ci sarà luna piena."
"Faresti meglio a startene dentro" disse Chichi.
"Non vorrei che ti trasformassi in uno scimmione
gigante. Hmmm, la luna. Penso che tu abbia ragione, anche
Goku torna a casa dagli allenamenti quando cè la
luna piena. E piuttosto strano, ora che ci penso.
Avevo sempre pensato che avesse paura, o qualcosa del
genere. Sai, come se temesse di trasformarsi anche se non
aveva più la coda. Non avevo mai pensato che la sua
voglia di coccole potesse essere istinto." Chichi
scrollò le spalle. [ e qui si potrebbe cominciare una
conferenza sulle teorie di B-chan e di un mucchio di
altre fan-writer sulle
abitudini dei saiyan, di
natura molto istintiva e primordiale, quasi animali
rispetto alle nostre
. MAAA SORVOLIAMOOOO
. ==
ND Fra ]
"Be, penso che sia istinto, perché tutto ciò
a cui riesco a pensare è prendere quella piccola strega
e farle gridare il mio nome."
Chichi arrossì.
"Oops, sorry" rise Bulma. "Troppe
informazioni."
"Be, perché non lo fai?" chiese Chichi.
"Cosa?!" gridò Bulma, sconcertato.
"Perché non lo fai? Vegeta ha mai accettato un no
come risposta?"
"Ecco
no?"
"E allora perché tu sì?"
"Ma, lei è una
E io sono- Le farei male
.
E , veramente sono una DONNA. E lui è un uomo! Sarebbe
troppo
ecco, troppo strano."
"E questo il tuo problema? Bulma sei un uomo
in questo momento e Vegeta è una donna, non cè
niente di sbagliato. Non è come se foste dello stesso
sesso."
"Um
" Bulma ridacchiò, a disagio. "Cè
ancora il problema della differenza di forza. Non voglio
ucciderla."
Chichi guardò il saiyan "Non hai imparato ad avere
un po di controllo?"
Bulma scosse la testa.
"Be, posso insegnarti le basi, se vuoi"
disse Chichi.
"Sai come controllare il tuo ki?" chiese Bulma
leggermente sconvolto.
"Certo che sì! Sono una delle donne più forti del
pianeta. Non dimenticare che sono stata addestrata a
combattere sin da quando ero una bambina. Solo perché
adesso sono più impegnata come moglie e madre, non
significa che ho dimenticato come combattere"
Bulma sogghignò, con aria più che leggermente sinistra.
"Daccordo, insegnami."
Goten si allineò con gli altri studenti della classe di
educazione fisica, nessuno lo aveva perseguitato negli
spogliatoi, sarebbe stata una bella giornata.
Batté le palpebre, stupito, quando un namecciano spuntò
a fare lappello, poi si diede mentalmente uno
schiaffo. Aveva completamente dimenticato che Gohan
insegnava ginnastica oggi. Sorrise fra sé, potrebbe
essere divertente.
Gohan esaminò la fila degli studenti segnando i nomi
degli assenti. Si fermò quando arrivò a Goten e squadrò
il fratello più giovane. Aveva un gran sorriso stampato
in faccia, evidentemente era eccitato, oggi. Gohan non
poté fare a meno di sogghignare fra sé. Sì, oggi
sarebbe stato interessante.
"Bene! Tutti fuori nel campo da football!" gridò
Gohan. Non aveva nemmeno indossato il fischietto, giusto
nel caso si dimenticasse ancora.
La classe si diresse verso il campo e Gohan la divise in
due squadre.
"Signor Piccolo!" gridarono alcune ragazze,
accorrendo.
Gohan le guardò "Sì? In cosa posso esservi utile,
ragazze?"
"Giochi, signor Piccolo!"
"Sì, per favore, giochi nella nostra squadra!"
gridò unaltra ragazza.
"Ma, sono linsegnante" disse Gohan,
sorpreso. Volevano che giocasse? Guardò le squadre e si
accorse che Goten era nella squadra avversaria a quella
che lo voleva a giocare.
"Oh, per favore signor Piccolo! Solo questa volta!"
"Sì, abbiamo sentito che è grande nelle arti
marziali e simili, la prego!" implorò una ragazza.
"Be, ok" disse Gohan. Perché no,
sembrava divertente, e poi non aveva mai giocato a
football contro suo fratello.
Il sorriso di Goten si allargò mentre Gohan accettava linvito
a giocare delle ragazze. Ah, il potere della specie
femminile era davvero grande. Era sempre più eccitato
allidea di giocare contro suo fratello più grande.
Tutti si misero in riga, Goten e Gohan uno davanti allaltro,
si scambiarono un breve sorriso prima che la palla fosse
lanciata. I due si scontrarono, ognuno che cercava di far
indietreggiare laltro, sradicando lerba sotto
i loro piedi. Larbitro segnalò con un grido che la
palla era stata messa in campo. [ per la serie: di
football non capisco na mazza
^^ ND Fra
]
Goten e Gohan si separarono e guardarono il terreno sotto
di loro, erano più o meno in una situazione di parità,
nessuno dei due si era mosso di un centimetro. Ovviamente
entrambi si stavano solo scaldando.
La palla finì alla squadra di Goten, il lanciatore prese
lo slancio e la gettò verso la linea di meta. Tutti
sobbalzarono quando il braccio di Gohan si allungò e
afferrò la palla a mezzaria.
Gohan si stupì di se stesso, aveva dimenticato che i
namecciani potevano allungare i loro arti in quel modo,
ovviamente ricordava che Piccolo lo aveva fatto diverse
volte, ma non aveva mai pensato a farlo anche lui. I suoi
occhi si spostarono sugli studenti, cosa ne pensavano?
"Wow! Grandioso! Go Piccolo san!" gridarono le
ragazze della sua squadra.
Si allinearono a fare il tifo, Gohan si rese conto che in
effetti erano la squadra di ragazze pon pon della scuola.
"Go Big Green Go!"
Gohan arrossì e si allineò di nuovo. Ancora una volta
si trovò davanti Goten.
"Stiamo diventando popolari, eh?" sorrise Goten
a Gohan prima che la palla tornasse in campo.
Gohan scrollò le spalle e si scagliò contro Goten
sbattendolo a terra e oltrepassandolo di corsa.
"Oh, no, non lo farai!" gridò Goten alzandosi
e correndo dietro al fratello.
Gohan prese la palla, ma si ritrovò a mangiare lerba
quando Goten saltò e gli afferrò le gambe.
Sputò un boccone di erba e gettò unocchiataccia a
Goten, che gli rivolse un sorriso mite.
"Allora vuoi la guerra" disse Gohan.
Bulma sorrise a sessantaquattro denti, mentre Chichi era
leggermente a corto di fiato, questo nuovo corpo era
grandioso! Non aveva nemmeno un po di fiatone.
"Impari in fretta" disse Chichi passandosi una
mano sulla fronte sudata e alzandosi. Si era tolta il
consueto vestito cinese [ che belli i vestiti cinesi! ^_^
Rendetevi conto, per assomigliare a Chichi io ne ho
comprato uno vero! E il mio tesoro! ^______^ ND Fra
], e adesso aveva solo un paio di larghi pantaloni color
pesca e un reggiseno sportivo.
"Grazie" disse Bulma raddrizzandosi a sua volta.
"Non sei affatto male come insegnate."
I due si scambiarono un sorriso.
"Bene, ti sembra di poter prendere Vegeta adesso?"
chiese Chichi sciogliendosi i capelli e ravvivandoli con
le dita.
"Sarà come mangiare una fetta di torta" disse
Bulma. "Vuoi un po di limonata?" chiese.
"Certo" disse Chichi legandosi i capelli e
recuperando il proprio vestito, e seguendo Bulma in casa.
"Allora, qual è il problema fra te e Goku?"
chiese Bulma prendendo una caraffa di limonata dal frigo.
Chichi sospirò e si sedette su una delle sedie della
cucina. "Non è ancora venuto a casa, da ieri
mattina."
Bulma le passò un bicchiere pieno e si sedette accanto a
lei. "Davvero avete parlato dei desideri?"
disse Bulma prendendo un gran sorso dal suo bicchiere e
svuotandolo. Si accigliò e si alzò a versarsene un
altro.
"Cosa vuoi dire?" chiese Chichi bevendo a sua
volta un piccolo sorso. "Ho avuto a malapena la
possibilità di dirgli due parole da quando il drago ha
esaudito tutti quei desideri."
"Cosa?!" disse Bulma dopo aver bevuto un altro
bicchiere. "Ma, Goku adesso è più intelligente,
non passa più tempo con te?"
"No, veramente ne passa meno. Deve alzarsi molto
presto per andare al lavoro e torna a casa molto tardi. E
troppo stanco per fare molto più che mangiare e andare a
dormire."
"Sembra terribile" disse Bulma sedendosi di
nuovo. "Ma di sicuro avrete fatto qualcosa insieme."
Chichi scosse il capo "No. La tua festa è stata lunica
occasione in cui abbiamo davvero potuto stare insieme. E,
anche allora era più interessato a parlare di affari con
altri uomini. Mi sentivo quasi come se non avessimo più
niente in comune" disse Chichi bevendo un gran sorso
di limonata. "Sarò felice quando arriverà domani e
tornerà a essere un semplice stupidone."
"Cosa?!" gridò Bulma a occhi spalancati.
Accidentalmente distrusse il proprio bicchiere per lo
choc.
"Bulma?! Qual è il problema?" chiese Chichi.
"Goku si è fatto vedere stamattina e mi ha chiesto
il dragon radar!"
"Cosa?!" gridò Chichi. "E perché lo
avrebbe voluto!?"
"Voleva chiedere di rimanere intelligente! Diceva
che lo faceva per te!"
"Cosa?! Non voglio un marito genio! Voglio solo il
mio Goku!"
"Dovresti trovarlo prima che raccolga tutte le sfere
ed esprima il desiderio, allora!" disse Bulma, molto
preoccupata per i due.
"Kami-sama! Hai ragione!" Chichi afferrò il
suo vestito e corse alla porta.
"Chichi aspetta!" gridò Bulma. Scomparve in
fondo a un corridoio e poi tornò indietro più in fretta
che poteva , uscendo nel giardino, dove Chichi era già
saltata nella sua air car e la aveva avviata.
"Prendi questo!" gridò Bulma gettando qualcosa
alla donna.
Chichi lo afferrò e lo guardò. Uno dei dragon radar.
Rivolse un sorriso a Bulma, "Grazie!"
"Non ti preoccupare! Sbrigati e trovalo!"
"Lo farò! Bye Bulma! Buona fortuna con Vegeta! E
non lasciare che ti prenda la coda!"
"Grazie del consiglio!" gridò Bulma salutando
lamica mentre lauto si sollevava e sfrecciava
via. "Buona fortuna!" gridò.
Bulma si girò verso la casa scuotendo la testa "Quei
due..". Deglutì, improvvisamente nervoso,
rendendosi conto che gli unici in casa erano lui e Vegeta.
Si leccò le labbra "Benissimo principessa. Ecco il
tuo avversario" disse Bulma scattando in casa e
cominciando a dare la caccia alla sua compagna.
Goten tirò un gran respiro, staccando la faccia da terra
e ringhiando a suo fratello, che aveva appena fatto meta.
"Go Green! Go Big Green!" gridavano le ragazze
pon pon.
Gohan rivolse un sorrisetto al fratello. I due sembravano
giocare la loro partita privata, tutti gli altri a
malapena riuscivano a mettere le mani sulla palla. Non
che importasse loro molto, quei due erano incredibili.
Tutte le ragazze adesso facevano il tifo o per Goten o
per Piccolo-san e i ragazzi facevano scommesse su chi dei
due avrebbe vinto. Finora il punteggio era rimasto quasi
pari. Gohan era in testa per un solo punto.
Gohan diede unocchiata allorologio, solo
pochi altri minuti e poi avrebbero dovuto rientrare.
Si allinearono, con la squadra di Gohan in possesso di
palla.
"Ultimo round" disse Gohan a Goten. Entrambi
sogghignarono.
"Non ho intenzione di perdere, Piccolo-san" lo
prese in giro Goten.
La palla fu lanciata e Goten saltò in alto appena la
palla decollò. Gohan non si aspettava la mossa e quasi
cadde in avanti sullerba. Cadde davvero
pesantemente quando Goten atterrò sulla sua schiena dopo
aver recuperato la palla.
"Humf" disse Gohan mentre laria gli
usciva dai polmoni. Ringhiando saltò in piedi e cominciò
a correre dietro a Goten. "Torna qui!"
Goten deglutì e si girò, solo per vedersi un
incazzatissimo namecciano alle calcagna. Con un guaito
abbassò la testa e corse più veloce. [ perché mi è
venuto in mente Forrest Gump??? CORRI GOTEN!! ^_____^ ND
Fra ] Stava oltrepassando la linea di meta giusto quando
un braccio verde spuntò dal nulla e lo afferrò per la
caviglia. Con un guaito Goten cadde faccia avanti sullerba.
Fu trascinato indietro finché non si trovò, ancora
pancia a terra, davanti a Gohan.
Goten sollevò la testa e sputò erba. Rivolse un
sorrisetto a Gohan e guardò la palla, ancora oltre la
linea di meta. "Sembrerebbe un pareggio."
La faccia di Gohan fece una smorfia mentre si sganasciava
dal ridere, indicando Goten.
"Cosa?!" chiese Goten guardandosi attorno.
"La tua faccia! La tua faccia, guardati la faccia!"
Gli occhi di Goten si incrociarono, mentre cercava di
farlo, ma non ci riuscì. "Che?!"
"Ah, il Big Green e il Little Green!" gridò il
capitano delle ragazze pon pon. "Go Green! Go Go
Green!"
Gli altri studenti ridacchiarono. Goten si alzò e si
grattò la testa, ancora senza capire perché tutti
ridessero.
"Sembri proprio Piccolo-san!" rise uno studente.
Goten sbatté le palpebre e si guardò. Era completamente
coperto di macchie derba. Persino la sua pelle era
diventata verde.
"Cosa?" disse Goten strofinandosi la faccia con
le braccia.
La classe continuò a ridacchiare, finché Gohan non
riuscì a ricomporsi.
"Penso che fosse parità, tutti dentro adesso,
assicurati di lavarti bene, Goten" disse Gohan, la
voce ancora scossa dalle risate.
Goten non capì perfettamente cosa era successo finché
non entrò nello spogliatoio maschile e si guardò allo
specchio. Cominciò a ridere, era verde da testa a piedi.
Aveva erba persino nei capelli. "Sembro un
namecciano" ridacchiò togliendosi dalla testa
qualche filo derba. Si strofinò la guancia con la
mano, cercando di togliere un po di verde. "Ragazzi,
meglio togliersi di dosso questa roba prima che mia madre
la veda e pensi che anche io ho desiderato di essere come
Piccolo san." Goten rise ancora al suo riflesso e si
diresse alle docce.
Pan stava uscendo dallingresso principale della sua
scuola, e non sapeva se essere felice oppure no del fatto
che Trunks era venuto a prenderla, tutti e tre lui stessi.
Le ragazze li stavano già circondando per la caccia.
"Trunks!" gridò Pan affrettandosi a
raggiungerli. "Come mai siete venuti tutti e tre?"
chiese.
Le sorrisero in modo affascinante. "Be, dopo
lo spot tutti sanno che siamo tre, e non importa se ci
vedono insieme."
"Sì, ma.."
"Pan!" gridarono alcune ragazze correndo verso
di lei e i tre Trunks.
"Pan, non vuoi presentarci ai tuoi amici?"
chiese una ragazza.
Tutti e tre i Trunks guardarono Pan, choccati, mentre il
suo ki cominciava ad alzarsi; era arrabbiata.
"No, ce ne stiamo andando, vero ragazzi?" disse
Pan. Cominciò a spingere i tre Trunks verso la loro auto
nera. Accidentalmente a Pan cadde la borsa nel suo
tentativo di portare il suo ragazzo ( i ) via dai
famelici occhi delle sue compagne di scuola.
"Micina, ti è caduta questa" disse un Trunks
chinandosi per raccogliere la borsa.
Tutte le ragazze si accalcarono ad ammirare la scena.
"Ahhhhh!" gridò Pan accorrendo e abbracciando
da dietro quel Trunks per coprire la visuale. "Niente
sbirciatine!"
"C-cosa" balbettò Trunks rialzandosi con la
borsa di Pan.
"E così quello è il tuo?" chiese una delle
ragazze. Il gruppo di studentesse portò gli occhi avidi
sugli altri due Trunks.
Non capendo cosa stesse succedendo, deglutirono e
indietreggiarono nervosamente, sentendosi come un topo
costretto in un angolo e circondato da gatti affamati.
"Credo sia meglio andare!" disse Pan.
I tre Trunks concordarono e si tuffarono nella macchina.
"Aspetta! Come ti chiami?!" gridò una
studentessa.
"Devi proprio andartene?" chiese unaltra.
Le ragazze si ammassarono intorno allauto e
cominciarono a gridare domande ai tre Trunks.
"Pan, che succede?" chiese il Trunks al posto
di guida.
"Non importa, andiamo via di qui!" disse Pan
allontanando bruscamente una tizia che si stava
avvicinando troppo ai suoi ragazzi.
Trunks avviò lauto e fece marcia indietro,
costringendo le ragazze ad allontanarsi dalla macchina.
Pan poteva sentire le ragazze gridare Figo della
Madonna! mentre si allontanavano.
"Cosè successo!?" chiese un Trunks
gettandosi unocchiata alle spalle, e vedendo i
gruppi di ragazze incavolate rimpicciolirsi rapidamente.
"Meglio che tu non lo sappia" disse Pan
massaggiandosi la fronte.
"Um
Pan?" chiese un Trunks.
"Sì" disse Pan.
"Ecco, volevamo chiederti un paio di cose."
"Sarebbero?"
"Ecco, riguardo a noi. Siamo stati così impegnati
con il desiderio che non abbiamo avuto la possibilità di
parlare di noi."
Il cuore di Pan le affondò nel petto. Aveva ragione,
Trunks non la amava davvero, era solo il desiderio che la
rendeva così gentile con lei. Sentì che stava per
piangere.
"Vedi, è così, Pan, tu ci piaci dav- Ahhhhhhhhh!"
gridò il Trunks alla guida. Girò il volante giusto in
tempo per evitare un motociclista su una moto gialla e
verde.
Unaltra moto si affiancò alla prima, dal lato
destro della strada.
"Idiota! Guarda dove vai!" gridò uno dei
Trunks seduti dietro.
Il motociclista con la moto gialla e verde si girò e
cominciò ad accelerare verso di loro.
"Che ha questo tipo!" gridò uno dei Trunks
mentre il motociclista sgommava fino ad affiancarsi allauto.
Laltro lo seguì, ma non così vicino. Il primo si
mosse dritto verso il posto di guida. Pan notò che era
una ragazza con una tuta da motociclista rossa e viola.
La ragazza si avvicinò e diede un leggero pugno in testa
al Trunks alla guida.
"Ahio! Scema, pu-!"
Si interruppe quando una voce familiare scoppiò a ridere.
La ragazza sollevò la visiera a rivelare occhi azzurro
cielo e capelli dello stesso colore.
"BRA!" gridarono tutti e tre i Trunks e Pan.
Pan lanciò unocchiata allaltro motociclista
e vide che era Marron, appena la ragazza sollevò a sua
volta la visiera.
"Pazza" mugugnò Trunks fermandosi sul ciglio
della strada.
Marron e Bra si fermarono a loro volta.
"CIAO!" gridò Bra allegramente. Si tolse il
casco e scosse i lunghi capelli azzurri.
"Bra! Avrei potuto investirti!" gridò il
Trunks al posto di guida.
"Penso che avremmo dovuto investirla" disse un
altro Trunks.
"Già, e insegnare una cosetta o due a questa pirata
della strada."
Pan ridacchiò, la bocca nascosta nella mano, e scosse la
testa.
"E il modo di parlare alla vostra sorellina?"
chiese Bra con voce innocente.
"Ti disconosco!" gridarono tutti e tre.
Bra rise e arruffò i capelli a un Trunks. Quello grugnì
e la spinse via.
"Cosa vuoi, Bra?" chiese Pan.
"Oh, mi annoiavo. Marron, qui, diceva che voleva
vedere Goten e così ho pensato che potevamo chiamare voi
e divertirci un po."
"Hey, non ho detto niente di Goten!" protestò
Marron.
"Ma lo stavi pensando" sorrise Bra.
"Non è vero" mugugnò Marron ringhiando e
guardando da unaltra parte.
Bra e i tre Trunks si scambiarono occhiate e sorrisero.
"Che avete da sghignazzare!" gridò Marron.
"Niente!" dissero i Trunks e Bra.
"Marron, non sapevo che sapessi andare in moto"
disse Pan guardando la motocicletta viola brillante e
gialla.
"Certo che so fare. E poi ne stanno vendendo un
sacco dopo la pubblicità di Trunks." Diede una
pacca alla propria moto, "Ne volevo una da un pezzo
e finalmente lho avuta."
I tre Trunks impallidirono e ridacchiarono nervosamente.
"Già, lho aiutata io a sceglierla" disse
Bra. "Le stavamo giusto provando, quando ho sentito
i vostri ki."
"Che fortuna" borbottarono a bassa voce i tre.
"Sai Trunks, non ho ancora potuto vedere lo spot, ma
deve essere maledettamente buono, perché le vendite
stanno andando alle stelle. Che cosa fanno vedere per
catturare tanto lattenzione della gente?"
"Um
" dissero i Trunks.
Bra guardò il proprio orologio. "Oh, no. Se non ci
spicciamo perderemo Goten, Marron! Dai, ti precedo!"
gridò Bra rimettendosi il casco e avviando la moto.
"Aspetta un attimo BRA!" gridò Marron, ma
troppo tardi, la mezza saiyan stava già bruciando la
strada. "Quella ragazza mi fa diventare MATTA!"
gridò Marron mettendosi il casco e avviando a sua volta.
"Ci vediamo là!" gridò prima di rombare
dietro alla mezza saiyan.
Tutti e tre i Trunks e Pan sbatterono le palpebre, mentre
la polvere si posava.
"Trunks, tua sorella è una pirata della strada"
disse Pan.
*sigh * "Lo sappiamo" dissero i tre avviando la
macchina.
"Faremmo meglio ad acchiapparle prima che uccidano
qualcuno" disse il Trunks al posto di guida.
fine prima parte cap6
|