Be Careful What you Wish For...
Ora,
ricordati, Vegeta, solo per stasera, il tuo nome è Veggi
[ perché dovrebbe forse suonare come un nome femminile?
ND Fra ] e il mio è Brad, afferrato?"
"Sì, come ti pare. Ma sta zitta, capito!?"
La principessa dei saiyan voltò la schiena a Bulma e
rivolse occhiate rabbiose alla gente attorno a lei.
Qualcuno indietreggiò, alcuni uomini le sorrisero
fascinosamente, più che alcuni le diedero una rapida
occhiata generale.
"Contieniti, Veggi" disse Bulma in tono davvertimento.
Un basso ruggito fu la risposta di Vegeta.
"Bulma!"
Bulma si girò e vide una coppia elegante venirle
incontro.
"Chichi, sei grandiosa!" gridò Bulma,
avvicinandosi di corsa a lei in una maniera piuttosto
femminile. "Oh, è un vestito così bello! Mi dovrai
far vedere dove lhai trovato!"
"Ti piace? Me lha regalato oggi Goku-chan [
per Ale: il suffisso chan non è sempre femminile:
di solito le ragazze lo usano come vezzeggiativo per i
loro fidanzati. ND Fra ]
"Davvero? Oh, è stato dolcissimo, Vegeta non mi
regala mai vestiti" disse Bulma voltandosi per dare
unocchiata al marito dietro di lei.
Vegeta grugnì disgustata, "Non mi avvicinerò
neanche più a un vestito quando tutto questo sarà
finito" bofonchiò a voce bassa.
Chi Chi si avvicinò a Vegeta "Oh Vegeta, ti sta così
bene!"
"Taci!" ruggì la principessa.
"Sono daccordo con Chi Chi, Vegeta. Ti sta
davvero bene, è perfetto per te." Disse Goku,
mettendo un braccio intorno alle spalle di Chi Chi.
"Zitto Kakaroth, per il tuo bene!" strillò la
donna infuriata. "Giuro che se qualcuno di voi dice
unaltra parola a proposito di questo stupido
vestito lo uccido!".
"Oh, smettila di urlare, dolcezza" disse Bulma,
dandole una pacca sul culo [ lo so che culo non è una
gran bella parola, ma sedere mi fa venire in mente
qualcosa di molle e cellulitico ND Fra ]
"Ok, sei morta!" gridò Vegeta.
"Ahhhh!" gridò Bulma saltando fuori dalla
portata di Vegeta quando la principessa fece per
agguantarla. "Calmati adesso, Veggi-chan!"
"Grrrrrrrrrrrrrrrr
.!!"
"Non davanti agli ospiti!"
Vegeta si gettò di nuovo verso il suo compagno saiyan.
Bulma corse fuori tiro, ancora protestando a voce alta.
Alcuni degli ospiti guardavano la donna rabbiosa dare la
caccia a Bulma, finché questo non corse fra due tavoli e
si accorse di essere in trappola. Bulma chiuse gli occhi
e corse velocemente.
Alcuni degli ospiti sputarono ciò che stavano bevendo
quando Bulma corse attraverso il muro fin sul tetto di un
piccolo capanno per gli attrezzi.
"Scendi subito e affronta la tua punizione da uomo!"
strillò Vegeta, mostrando il pugno a Bulma.
Bulma guardò giù e vide tonnellate di persone che
fissavano lui e Vegeta. "Gran modo di iniziare una
festa." Sigh, "Vegeta mi fa già sfondare i
muri." Diede unocchiata giù a Vegeta, che
adesso stava sotto di lui con le braccia incrociate e un
cipiglio furibondo sulla faccia, battendo il piede con
impazienza sulla soffice erba verde.
"Santo Cielo, non sembra che quei due vadano molto daccordo"
disse Chichi a Goku.
"Certo, sembra di sì, non mi sorprende visto che
sono entrambi testardi e hanno un orgoglio smisurato"
rispose Goku. "Li lasciamo soli?"
"Sì, potrebbe essere una buona idea" annuì
Chichi, guardando i due che cominciavano a urlarsi
insulti e maledizioni varie.
"Bene, ti presento al mio capo" disse Goku,
prendendole il braccio e guidandola da unaltra
parte.
"
E ha dato la caccia sia a me che a mio
fratello per i corridoi con una frusta. Non avevo idea di
cosa fare."
"Uhm, bene," disse Trunks.
"Cosa?!" gridò Goten, che aveva appena
spiegato allamico gli infernali tormenti che aveva
attraversato nellultimo paio di giorni. Guardò
nella direzione in cui guardava Trunks e trovò
finalmente loggetto della sua attenzione: Pan.
"Accidenti, Trunks, non hai ascoltato una parola di
quello che ho detto non è vero?"
"Aha, bene."
"Trunks!" gridò Goten, dritto nellorecchio
del mezzo saiyan.
"Ahhhhhhh!" gridò Trunks cadendo in terra.
"Goten, perché lhai fatto?"
"Perché non mi stavi ascoltando!" protestò
Goten aiutandolo a rialzarsi.
"Scusa, credo di essermi un po distratto"
borbottò Trunks togliendosi di dosso la polvere.
"Un po" grugnì Goten. "Trunks, come
posso fare in modo che tutte quelle ragazze mi lascino in
pace?"
"Non puoi, ti ci abitui" rispose Trunks,
finalmente prestando attenzione al suo migliore amico.
"Che?! No, ci devessere qualche modo per farle
andare via. Tu come facevi?"
"Io correvo per la maggior parte del tempo."
"E dai, Trunks! Sei un genio, devi riuscire a
trovare un modo per allontanarle" piagnucolò Goten,
con aria molto disperata.
"Oh ok, basta che la pianti di piagnucolare con
quella voce da scemo. Hmmmm," disse il mezzo saiyan
grattandosi il mento. "Hai pensato a saltare la
scuola per un po?" [ ovvero fare sboccia, fare
fuoco, bigiare, o come diavolo dite voi lassù! ND Fra ]
Goten annuì "Sì, ma ci sono delle ragazze nel mio
armadio, e da quelle non posso fuggire."
"Lasciami indovinare, si fanno chiamare il Club
per la salvaguardia di Goten, giusto?"
"Sì! Come lo sai?"
"Fortuna." Rispose Trunks, scuotendo la testa.
"Dunque Goten, hai solo una possibilità, secondo me.
Probabilmente è la sola che funzionerà."
"Quale?! Qual è?" chiese Goten avvicinandosi
di più.
"Semplice, ne scegli una e ne fai la tua ragazza"
disse Trunks, con un sorrisetto.
"Cosa?!"
"Se sei occupato, tutte le ragazze concentreranno le
loro energie per terrorizzare la tua ragazza e fare in
modo che ti molli" spiegò Trunks dai capelli viola.
[ sèèè, cosè, una riminescenza omerica? Tipo
Achille pié veloce?? O è un semplice richiamo a Anna
dai capelli rossi??? ND Fra ]
"Ma è terribile! Con il numero di ragazze che mi da
la caccia a scuola, qualsiasi ragazza scelga non
durerebbe unora! La mangerebbero viva!"
"Adesso sai perché non avevo molti appuntamenti, al
liceo" disse Trunks. "Scegline una che sappia
badare a sé stessa."
"Già, ma quando il desiderio si dissolverà e le
cose torneranno come prima?! Voglio dire, non posso
semplicemente piantare la poverina quando è tutto finito."
"Meglio scegliere con attenzione allora" disse
Trunks battendogli una mano sulla spalla. "Che ne
dici di quella?" disse Trunks indicandogli una donna
nella folla. "E piuttosto ricca e ha una
società daffari tutta sua."
"Hmm, troppo bassa."
"Ok, e che mi dici di quella là?" propose
Trunks indicando unaltra. "E la figlia
di un tizio molto ricco, e dovrebbe essere una specie di
genio."
"Sai che non sopporto parlare con gente che usa
paroloni" disse Goten.
"Ahhh! Be, che ne dici di quella?" disse
Trunks frustrato indicando a unaltra donna seduta a
un tavolo.
"Trunks! Quello è tuo padre!"
"Cosa!? Eeek!" squittì Trunks, prima di
diventare di uninteressante tonalità di verde.
Se gli sguardi potessero uccidere, ogni cosa nel raggio
di un miglio intorno alla principessa dei saiyan sarebbe
stato polverizzato. Vegeta era sprofondata nella sua
sedia con le braccia appoggiate allo schienale, in una
posizione molto poco femminile. Perché diavolo questo
branco di idioti continua a lasciar cadere la roba?! Si
chiese, quando un altro tipo lasciò cadere la sua
forchetta dritto davanti a lei e si chinò per
raccoglierla. La guardò negli occhi per un momento prima
che Vegeta grugnisse e girasse la testa dallaltra
parte.
Vegeta era decisamente di pessimo umore, dopo aver perso
Bulma sul tetto del magazzino si era stufata della caccia
e aveva cercato di ritirarsi in un posto meno affollato
per stare sola.
Sfortunatamente, sembrava che per qualche stupido motivo
la gente non volesse assolutamente lasciarla in pace.
Aveva cambiato posto diverse volte, cercando di sfuggire
alla fastidiosa massa di donne e giovani uomini dallaria
stupida. Spesso avevano uno strano scintillio negli occhi
che alla principessa dei saiyan non piaceva neanche un po.
Si sentiva come se la stessero spogliando con gli occhi!
Vegeta ringhiò, disgustata.
"Veggi, tesoro."
Il cipiglio di Vegeta divenne ancor più truce quando
voltò la testa e vide il suo compagno davanti a sé.
"Cosa?" chiese, con voce puntigliosamente
inespressiva.
"Veggi, dimmi, quanti uomini hanno già lasciato
cadere oggetti come questa forchetta dritto davanti a te?"
chiese Bulma, lasciando cadere la forchetta per terra.
"Non so, perché mi stai facendo una domanda stupida
come questa?" ruggì Vegeta.
Bulma si inginocchiò per raccogliere la forchetta "
e quanti di loro si sono chinati e lhanno raccolta
così?"
Vegeta lanciò unocchiata in tralice al suo
compagno chiedendosi, se provo a colpirlo di scatto,
riesco a beccarlo prima che abbia il tempo di spostarsi?
"E quanti ti hanno guardato così?" chiese
Bulma, voltando la testa per guardare Vegeta, ancora in
ginocchio.
"Che diavolo stai facendo?!" sbottò la
rabbiosa ex saiyan.
Bulma abbassò lo sguardo e Vegeta ne seguì la
traiettoria fino a
Con un guaito, Vegeta richiuse di scatto le gambe. Arrossì
completamente sia di rabbia che di imbarazzo, poi,
ringhiando, fece per calciare la faccia di Bulma con il
tacco appuntito.
"Ehi! Stai attenta, potresti ammazzare qualcuno con
questi" disse Bulma, afferrandole il piede.
"Era questa lintenzione!"
Bulma le rispedì indietro il piede. "Tsk, Vegeta,
devi pensare a quello che fai. Cerca di comportarti come
una donna, accavalla le gambe."
"Comportarmi come una donna, hah!"
Bulma sbatté le palpebre e diede unocchiata
intorno a tutte le occhiate stranite che la gente stava
rivolgendo loro.
"Veggi," sibilò Bulma fra i denti. "Non
così forte."
La principessa dei saiyan grugnì e voltò la testa di
lato, stufa, assicurandosi però di tenere le gambe
chiuse. "Quando tutto questo sarà finito renderò
la tua vita un inferno."
"Non ne dubito" disse Bulma. "Devo vedere
alcuni clienti, cerca di non cacciarti in altri guai, ok?"
Vegeta lo fissò mentre se ne andava, maledicendolo
mentalmente.
"Questa è buona" rise il Trunks che era con
Marron.
Lei ridacchiò con una mano sulla bocca "Già, lho
sentita al lavoro." Si avvicinò di più a Trunks
"Allora, comè la vita di un Vice Presidente
della Capsule Corps.?"
"Be, sai, qualche esplosione qua, una montagna
di incartamenti là, e tonnellate di gente che non sa che
sta facendo, schiamazzando come galline senza testa"
Trunks si passò un dito sulla gola.
"E comè la vita quando non sei il grande e
potente Vice Prresidente?" chiese Marron guardandolo
con occhi sognanti.
"Fuori dal lavoro, non ho una vita!" rise
Trunks. "E un lavoro a tempo pieno."
"Oh, dai Trunks, devi aver fatto qualcosa
ultimamente! Uscire con gli amici, allenarti un po,
appuntamenti
?" disse, alzando un sopracciglio,
curiosa
Trunks alzò le spalle "Dunque, probabilmente Goten
è quello che frequento di più fuori dallufficio,
ma lui ha la scuola e così via così ci vediamo solo
circa una volta alla settimana. E per lallenamento,
il solito. Papà mi usa come un punching ball e io cerco
di non essere spappolato. Per quanto riguarda gli
appuntamenti, be
" Trunks scrollò le
spalle ancora "Non ne ho uno da un bel pezzo."
"Oh?" trillò Marron, avvicinandosi di più. Si
appoggiò a lui e stava per offrire una soluzione al
problema quando una musica dolce riempì laria.
"Aahhh! Stavo dimenticando la promessa a Pan!"
"Che?" chiese Trunks, molto confuso.
Marron scattò e corse via. "Sarò di ritorno fra
pochi minuti" gridò girandosi.
Trunks si morse un labbro. Pan non sembrava troppo
interessata a girare e chiacchierare con gli ospiti, più
che altro sembrava volersi fermare. Aveva sbagliato
qualcosa?
In quel momento cominciò una romantica melodia e, con un
largo sorriso, si girò verso di lei.
"Ti andrebbe di.."
"Trunks!"
Pan e Trunks si girarono e videro Marron correre verso di
loro, e avvinghiarsi al braccio di Trunks.
"Marron? Cosa stai.."
"Eccoti qui, Trunks, balla con me!" gridò
Marron, ansimando e a corto di fiato.
"Ma io.."
"Zitto e balla!" gridò, tirandolo lontano da
Pan.
"Mmm
O-k
" disse Trunks quietamente
mentre Marron lo trascinava via.
Una volta che se ne fu andato Pan sospirò, poi li guardò
mentre ballavano in aggraziati cerchi.
"Wow, sono piuttosto bravi" sospirò Pan,
ammirando la loro grazia. Trunks fece fare un lento casqué
a Marron, "Non riuscirei a ballare così nemmeno se
il mio piede fosse sano." Li guardò muoversi lungo
la pista, desiderando di essere Marron e di potersi
muovere con la stessa fluidità. "Sembrano proprio
una coppia" disse accigliandosi un poco.
Goku guidò Chichi in una lenta piroetta e poi la spinse
più vicina a sé, abbracciandola forte mentre la lenta
musica lentamente finiva. [ ah mi ricordo sto pezzo
che cavolata! ^.^ ND Fra ]
"Goku, non avevo idea che fossi un così bravo
ballerino" disse Chichi, sorridendogli con calore.
"Oh, ho imparato qualcosina da una Principessa
Serpente quando sono morto la prima volta" ridacchiò
Goku. Un gruppetto di persone che erano vicine abbastanza
da sentire guardarono i due in modo strano.
La musica cambiò in un tono veloce, dal ritmo incalzante
e Chichi si girò per andar via.
"Dove stai andando?" chiese Goku.
Chichi si voltò a guardarlo, lui prese il fiore che
aveva nella tasca della giacca. Si avvicinò a lei e con
il fiore sfiorò il suo viso, dalla fronte al naso fin
sulle labbra.
Sorridendo diabolica, Chichi morse lo stelo mentre Goku
la afferrò e le fece compiere unampia giravolta.
La fece piroettare di nuovo verso di sé e si lanciarono
entrambi in una danza frenetica, con Goku che lasciava
andare Chichi, la riprendeva, la faceva piroettare e
scivolare. Non ci volle molto perché si formasse un
cerchio intorno a loro mentre ballavano con energetica
passione. I capelli di Chichi si sciolsero dai due
chignon nei quali li aveva raccolti quando Goku la attirò
a sé con incredibile velocità dopo un languido casqué.
I nastri rossi che aveva usato per legarli caddero a
terra, completamente dimenticati. Goku la guidò in
diverse piroette, i suoi capelli che danzavano nellaria
e il vestito che si sollevava fino alle cosce. La afferrò
e la lanciò in aria, riprendendola quando la musica cessò
e avvicinando il proprio viso al suo.
La folla attorno a loro batté le mani mentre Chichi
arrossiva imbarazzata e si toglieva il fiore dalla bocca.
Rivolse a Goku un timido sorriso mentre si tirava
indietro.
"Quella Principessa Serpente ti ha insegnato anche
questo?"
"No, questo lho inventato" sorrise Goku,
allontanandosi con lei dalla pista da ballo.
Gohan ruggì oscuramente prima di cadere dallaria e
atterrare sul sedere. "Ouch!"
"Non ti stai concentrando" disse Piccolo,
aprendo un occhio per guardare storto il mezzo-saiyan-diventato-namecciano
caduto dalla sua posizione a mezzaria.
"Non posso farci niente!" gridò Gohan. "Vorrei
vederti a concentrarti essendo stressato come io sono
adesso!"
"Potrei concentrarmi quando appare un nemico
esattamente quanto quando sono solo con nessuno a
disturbarmi" disse il namecciano.
"Nemico! Un nemico lo posso sopportare, desideri
pazzoidi esauditi da draghi in vena di idiozie no!"
"Non può essere così male, ragazzo. [ testualmente:
kid. Che affettuoso Piccolo-saaaan!!! ND Fra ] Rilassati."
" Mia moglie non lascia che mi avvicini, mia figlia
ha appuntamento con tre uomini in una volta! Tre! Sono
stato braccato per i corridoi della scuola dal mio capo
in tenuta sadomaso e con una frusta, la mia classe non mi
rispetta più, e il mio divano è troppo dannatamente
piccolo!" urlò Gohan quasi facendo volar via il
namecciano.
"Avanti, Piccolo-san! Ho bisogno di riprendermi
dalle mie frustrazioni! Combattiamo!" gridò Gohan.
Piccolo rivolse unocchiata in tralice al suo
allievo. Il Gohan normale non amava combattere, a meno
che si stesse allenando per un incontro importante. Il
ragazzo era decisamente troppo sotto stress, era fuori
controllo.
"Gohan, non combatteremo finché non riesci a
meditare senza alcun pensiero per la mente per almeno unora."
"Perché diavolo no!?" protestò Gohan,
irritato.
Piccolo rimase un po sorpreso dal linguaggio del
ragazzo, non aveva mai sentito tante imprecazioni da lui.
"Gohan, hai bisogno di calmarti. I namecciani
normalmente sono una razza pacifica, non abbiamo emozioni
come la rabbia. E per questo che fui mandato sulla
Terra, sentimenti del genere erano molto pericolosi per
la nostra razza. Se non ti dai una calmata potresti
perdere il controllo del tuo potere. E, con una forza
come la tua, non cè modo di prevedere cosa faresti."
Gohan sbuffò, frustrato. "Non funziona Piccolo-san,
non riesco a concentrarmi," disse Gohan, abbassando
la testa. "Non possiamo allenarci solo un pochino
.?
Potrebbe aiutarmi
"
Piccolo considerò la richiesta, ma decise che non
sarebbe stato saggio. Era troppo rischioso con Gohan così
emotivo. "No, figliolo, limitati a provare ancora la
meditazione."
Gohan grugnì e si alzò. "Andrò a meditare da solo."
Volò via e Piccolo lo seguì con lo sguardo, unombra
di preoccupazione negli occhi.
Gohan volò per diverse miglia e atterrò in un deserto
vuoto che si estendeva tanto quanto poteva arrivare con
lo sguardo.
"Perfetto." Sorrise e liberò un poco la sua
aura. Concentrò la sua energia e presto cominciò a
brillare leggermente. Poi ci fu un lampo di ki e dove cera
stato un Gohan ce nerano ora due.
"Solo un po di allenamento" dissero
entrambi e poi cominciarono.
Vegeta sedeva sulla sua sedia, le sopracciglia aggrottate
per la rabbia. Luomo che aveva cercato di fare
conversazione con lei finalmente si era arreso, ma era
stato rimpiazzato di un altro non appena le sue chiappe
avevano lasciato la sedia. Vegeta si rifiutò anche solo
di guardare il tipo mentre si accomodava accanto a lei.
"Bene, bene, signorina, sembra che lei sia la più
popolare stasera" disse il tizio.
Vegeta si accigliò ancora di più.
"Il mio nome è Todd Cook. Lavoro per un giornale
chiamato Tumble Times. Lo conosce, per caso?"
"Cosè? Qualche stupido giornale sulla lotta o
che?" disse Vegeta con voce estremamente seccata.
"Dunque, a volte in copertina abbiamo lotta, anche
se per lo più con parecchio fango."
"Lotta nel fango?" disse Vegeta disgustato.
"Quale dannato imbecille se nè uscito con
questa? Qual è il punto?"
"Oh le assicuro signorina, che è piuttosto popolare.
Il fango rende i combattenti più scivolosi."
"Be, suppongo che abbia senso" disse
Vegeta. Be, non le dispiaceva parlare di
combattimenti, anche se questa tecnica sembrava piuttosto
strana.
"Già. Sembra che lei sia davvero una ragazza ben
costituita, per caso non sarebbe interessata a fare
qualcosa per il nostro giornale?"
"Lotta nel fango?" disse Vegeta alzando un
sopracciglio.
"Sì, nientaltro che fango" [ santo cielo
^^
ND Fra ] disse luomo. "Le daremo un avversario
e scatteremo qualche foto mentre combattete."
Vegeta grugnì. "E perché poi? Vincerei, non
importa chi mi mettiate di fronte." La principessa
dei saiyan incrociò le braccia e si appoggiò allo
schienale della sedia.
"Non so, abbiamo qualche ragazzo piuttosto muscoloso
che potrebbe essere il suo avversario."
Vegeta grugnì ancora "Non cè sfida."
"Oh, perché non prova allora? Scommetto che
finirebbe per essere sconfitta."
"Col cavolo!" ruggì Vegeta girandosi di scatto
verso luomo.
"Bene, allora ci vediamo domani verso le due. Cosa
ne pensa?"
Vegeta stava per rispondere alluomo quando Bulma
arrivò di corsa.
"Veggi, che stai facendo con questo rifiuto!"
Vegeta alzò un sopracciglio.
"Non sai che genere di persona è questa?!"
esclamò Bulma indicando Todd.
"Qualcuno che scatta foto" disse Vegeta
disinteressato. "Perché te ne preoccupi tanto?"
"Idiota! Non hai capito che genere di foto!? Il tipo
che piace tanto al Maestro Muten!"
Vegeta rimase a bocca aperta, impallidendo un pochino.
"Credo che mi sentirò male" disse.
"Significa che non farà le foto?"
"Sì, è quello che significa!" gridò Bulma.
Afferrò luomo per il braccio e lo trascinò via
dalla sedia.
"Daccordo, daccordo! Ho afferrato il
concetto, so quando non sono desiderato."
"Maledettamente no, non è desiderato!! Fuori dalla
mia proprietà, subito!" strillò Bulma.
"Sheesh! Ok, vado, ma prima potrei usare il bagno?"
"Kami!" gridò Bulma mettendosi le mani nei
capelli. "Va bene, può usare il mio bagno, dovrebbe
essere vuoto. Poi porti le chiappe fuori di qui."
"Accidenti, sei sua moglie o cosa?" disse luomo
rivolgendosi a Vegeta.
La principessa dei saiyan si limitò a grugnire ancora.
"Avanti" ringhiò Bulma, trascinando luomo
al bagno suo e di Vegeta.
"Ecco, lo usi e si spicci."
"Accidenti, lei è davvero scortese" disse luomo
sparendo nella stanza. Dopo aver usato il WC, si lavò le
mani e cercò un asciugamano. Sfortunatamente, non ce nera
nessuno appeso così cominciò a cercarne uno. Aprì un
cestino e cominciò a rovistarci dentro finché incappò
in certe foto [ oh oh
ND Fra ]
Le raccolse e le guardò, con un gran sorriso che si
allargò sulla sua faccia mentre le metteva nella tasca
del suo impermeabile.
Goten morse un piccolo biscotto e masticò rumorosamente.
"Hummmmmmmmm, buono" disse con la bocca
strapiena.
"Sul serio, Goten, non hai un minimo di educazione?"
chiese Trunks, porgendogli un tovagliolo.
"Grazie" disse Goten prendendolo e pulendosi la
faccia. Quando finì stava per chiedere qualcosa a Trunks
quando una massa di donne ben vestite svoltò langolo,
urlando.
"Guardate è Trunks san!"
"Chi è il ragazzo che è con lui!?"
"Che coppia di bonazzi!"
Goten e Trunks impallidirono.
"Corri!" disse Trunks. Goten non perse tempo e
corse via con Trunks, di fianco a lui e con una carica di
donne single alle calcagna.
"Non le semineremo mai così!" gridò Goten,
gettandosi unocchiata alle spalle.
"Separiamoci!" gridò Trunks, correndo alla
propria destra. Goten corse a sinistra e la folla si
divise, inseguendo ciascuno dei due scapoli in fuga.
"Aiuto!" gridò Goten, accelerando. Svoltò un
angolo e quasi sbatté contro un tavolo, vi strisciò
sotto giusto quando un gruppo di donne squittenti lo
oltrepassarono, sparendo dietro langolo seguente.
Sospirò di sollievo, non lavevano notato.
"Be, credo di aver perso Trunks
Proprio
come mi aveva chiesto Pan, anche se avrei preferito un
metodo diverso." Sospirò ancora e si alzò,
togliendosi la polvere di dosso.
Sfortunatamente, lorda tornò proprio allora. Goten
emise un breve guaito e corse. Imprecò quando le sue
orecchie colsero il dolce suono di una canzone damore.
Trunks guardò Pan, si stava comportando in modo strano.
Ogni volta che aveva proposto di fare qualcosa aveva
mugugnato qualche scusa e si era categoricamente
rifiutato di muoversi. Devo aver fatto qualcosa che lha
fatta arrabbiare, pensò cercando di capire cosa potesse
essere, senza risultato. Le sue orecchie ancora una volta
avvertirono le note languide di una canzone romantica, e
sorrise. E la mia occasione!
"Hey, micina, ti andrebbe di.."
"Trunks!"
"Non di nuovo
Ahhhh!" Trunks si girò
verso la fonte del grido, solo per essere afferrato e
caricato sulla spalla del suo migliore amico, che aveva
un esercito di ragazze malate damore a dargli la
caccia.
"Goten che stai facendo?!"
"Per lamore del cielo Trunks, ci mangeranno
vivi! Corri, corri!"
Trunks non replicò, saltò giù dalla spalla di Goten e
corse via con lamico. Conosceva gli infernali
tormenti di essere braccati da unorda simile.
Pan sbatté le palpebre, sorpresa, e guardò mentre i due
fuggivano come se ne andasse della loro vita.
"Be, suppongo che sia una buona cosa"
disse, dopo una lunga pausa. "Suppongo
"
Tutti e tre i Trunks si incontrarono nel bagno come
previsto, due di loro senza fiato.
"Che vi è successo?" chiese lunico che
non stesse ansimando.
"Meglio che tu non lo sappia" rispose uno.
"Gente, che schifo! Non sono riuscito neanche a
ballare con Pan," si lamentò quello che aveva avuto
lappuntamento da Pan.
"Che? Perché non glie lhai chiesto?"
disse un altro Trunks.
"Ci ho provato, ma ogni volta che cominciava una
canzone succedeva qualcosa di strano."
"Cosa intendi, qualcosa di strano?" chiese un
Trunks, sospettoso.
"Be, prima Marron mi si è lanciata addosso e
mi ha chiesto di ballare con lei, quando è cominciata la
prima canzone."
"Cosa!?" gridò un Trunks. "Quando ho
sentito cominciare il primo lento, Marron è scattata
dicendo che aveva promesso una cosa a Pan e che sarebbe
tornata subito."
"Davvero?" disse un altro Trunks,
"Che altro è successo?" chiese un Trunks,
"Be, stavo per chiederglielo di nuovo, ma
proprio allora è spuntanto Goten con sei milioni di
donne alle calcagna e non ho avuto altra scelta che
scappare."
"Cosa?! Anche io sono stato braccato da delle donne,
è così che mi sono separato da Goten. Perché le ha
guidate da te e Pan?"
Tutti e tre i Trunks tacquero un momento.
"Pensi forse che
"
"Pan non voglia
"
"Averci intorno." Finì un Trunks.
Tutti e tre improvvisamente assunsero unaria molto
infelice.
"Voi volete ancora scambiarci di posto?" chiese
quello che era stato con Pan fino a quel momento.
"Forse ho fatto qualcosa di male e uno di voi può
rimediare."
"Forse." Dissero entrambi gli altri Trunks.
"Ma dubito che alcuno di noi si sia comportato in
modo diverso dagli altri, con lei" disse un Trunks.
"Già, non dispiacerti per questo ok?" disse laltro
Trunks avvicinandosi e dandogli una pacca sulla spalla.
"Ok," disse quel Trunks a voce bassa. "Con
chi dovrei andare adesso Marron o Goten?"
"Perché non Marron, ti farà ridere" disse
quello che era stato con lei fino a quel momento.
"Già! Marron è grande!" disse laltro
Trunks. "Riuscirà a farti sentire meglio in un
attimo.
"Ok," il Trunks con il quale stavano parlando
rivolse loro un piccolo sorriso. "Con chi starete
voi due?"
"Um, sono stato con Goten finora quindi, posso avere
Pan stavolta?" chiese un Trunks.
"Credo che sia giusto" disse laltro
Trunls. "Ma voglio stare con lei anchio
stasera."
"Ok, e non preoccupatevi, scoprirò cosa cè
che non va" promise Trunks.
"Perfetto, facciamo così" dissero in coro, e
uscirono dal bagno degli uomini.
Yajirobey scrutò intorno fra la folla mentre si
imbottiva la faccia con una coscia di tacchino. "Gente,
pensavo che queste feste di gente snob e ricca dovessero
essere divertenti.". Si gettò la coscia di tacchino
dietro una spalla e si pulì la bocca col dorso di una
mano.
"Lhai vista?" udì un uomo chiedere a un
altro uomo.
"Oh sì, è così sexy!" disse laltro
uomo.
"Già, ma è incredibilmente asociale. Non mi vuole
neanche parlare."
"Questo perché sei un perdente" disse laltro
uomo.
"Cosa?! Nessuno qui è riuscito ad attirare lattenzione
di quella ragazza, si comporta come se fosse nobile o
qualcosa del genere, e storce sempre il naso a tutti
quelli che cercano di parlarle."
"Di chi state parlando?" chiese Yajirobey,
intromettendosi bruscamente nel loro discorso.
"Oh, quella donna stupenda seduta laggiù"
disse luomo, indicando una donna che sedeva a
braccia incrociate e gambe accavallate con un mini
vestito rosso.
"Ha, grande sfida! Potrei averla addosso prima della
fine della serata se volessi" disse Yajirobey,
gonfio come un tacchino. [ N-no comment -.- ND Fra ]
"Sì, certo. Questa è buona, amico. Non te ne
darebbe neanche il tempo."
"Oh, voi pensate di essere tanto desiderabili con i
vostri vestiti alla moda e i vostri grossi portafogli, ma
non è questo che vogliono le donne come quella"
disse Yajirobey incrociando le grasse braccia.
"E cosa vogliono, allora?" chiese uno dei due
avvicinandosi.
"Cosa, vogliono uomini forti ovviamente. Una donna
così scolpita non vi degna di uno sguardo se non sei che
pelle e ossa."
I due uomini gli rivolsero una strana occhiata.
"E suppongo che le piacciano i maiali grassi come te"
rise uno.
Laltro uomo rise a sua volta. "Pensi sul serio
che una donna prenderebbe te piuttosto che un uomo ricco,
anche se fosse uno stecco? Ha, è ridicolo. Ci crederò
quando lo vedrò."
"Bene allora, osservate il maestro e imparate come
si fa, ragazzi" disse Yajirobey e si diresse,
barcollando come unoca, verso la sedia vuota vicino
alla ragazza con il mini vestito rosso.
Vegeta lanciava occhiate velenose intorno, tamburellando
impazientemente le dita sul braccio. Non ne poteva più
di aspettare che quella stupida festa finisse, in modo da
poter stare in pace. Voleva uccidere qualcosa così tanto
che poteva quasi annusare il sangue. Al pensiero di un
massacro di massa di tutti quegli stupidi ospiti alla
festa di Bulma langolo della sua bocca si contrasse
verso lalto con un breve sorrisetto, che si spense
improvvisamente.
"Oh Kami, no" borbottò a bassa voce quando
vide quel ridicolo Yajirobey ballonzolare verso di lei.
Non poteva sopportare quel grassone, era così pieno di sé,
e lei non aveva modo di evitare una sua eventuale enormità,
al momento.
Le sue sopracciglia si aggrottarono al massimo quando
parcheggiò il suo corpame nella sedia accanto a lei.
Vegeta voltò semplicemente la testa nella direzione
opposta così da non doverlo vedere.
"Dunque, ho pensato di venire qui perché ho visto
che eri tutta sola" cominciò Yajirobey.
Voglio stare da sola, pezzo di imbecille, pensò Vegeta.
"Ehi, non fare così! Lo so che da vedere non sono
granché, ma vorrei che tu sapessi che sono un uomo molto
forte."
Vegeta grugnì.
"No, davvero. Probabilmente sono luomo più
forte su questo pianeta."
"Cazzate" disse Vegeta. Diavolo, non era
neanche lumano più forte su quel dannato pianeta!
"Non mi credi? Be, posso provarlo. Ricordi
tempo fa quando ci fu la notizia di alcuni alieni che
erano venuti ad attaccare la Terra?" [ Ossignore ND
Fra ]
Gli occhi di Vegeta gli lanciarono uno sguardo storto.
Non può stare parlando di quando sono arrivato sulla
Terra, vero? Si chiese.
"Oh, probabilmente eri troppo giovane per
ricordartene, o forse non eri neanche nata" disse
Yajirobey.
Vegeta grugnì ancora e voltò la testa da quel
fastidioso ciccione.
"Bene, vedi, cera questa razza di assassini
assetati di sangue chiamati saiyan, ed erano
appunto gli alieni venuti per ucciderci tutti. Non hai
idea di quanto fossero forti, dei veri mostri."
Langolo della bocca di Vegeta si sollevò di nuovo.
Be, sembrava che quella palla di lardo stesse
parlando di quando era arrivato per la prima volta sulla
Terra. Vuole vantarsi di quando mi ha sciabolato la
schiena? Che testa di cazzo. [ letteralmente è asshole,
cioè buco di culo, ma non esiste un insulto simile in
italiano! ^^ ND Fra ]
"Già, già, ho dovuto combatterli. Non avevo
assolutamente paura, ero sicuro di poter affrontare
facilmente quei due fenomeni da baraccone."
Vegeta si morse il labbro per impedirsi sia di ridere che
di prenderlo a pugni quando il maiale lardoso cominciò a
raccontare, dipingendosi come leroe. Gli venisse un
colpo secco se quellidiota non aveva paura, aveva
cominciato a frignare come un pollo appena Vegeta laveva
guardato in faccia. Aveva cercato di toglierlo di mezzo,
ma la fortuna al momento non girava esattamente dalla sua
parte.
"E poi quel tipo, Vegeta, si trasformò davvero in
un mostro! Un enorme scimmione peloso, con zanne grandi
come un uomo, e gli occhi color sangue."
Vegeta sogghignò ancora, Certo, ero davvero un mostro,
razza di palla di grasso, e ti avrei anche fatto a pezzi.
Dovresti essere felice di avermi potuto vedere in quello
stato, molto pochi hanno visto trasformarsi la famiglia
reale, anche fra la nostra razza.
"Ma io non avevo paura, infatti ho fregato lo
stupido scimmione. Gli sono arrivato dietro le spalle, e.."
fece col braccio un gesto come per tagliare, "Ho
tagliato la sua coda di netto." [ TADAAAA!! ^____^
ND Fra ]
La faccia di Vegeta perse espressione un momento e si girò
completamente a guardare Yajirobey.
Il grassone sbuffò, con orgoglio, pensando di aver
ottenuto la sua attenzione e il suo interesse. "Già,
mi ci è voluto solo un colpo e.."
"Bastardo!" urlò Vegeta saltandogli addosso.
"Ahhhh! Lasciami, pazza!"
Vegeta mise le mani intorno al grasso collo di Yajirobey
e cominciò a strangolarlo. "Razza di palla
rotolante! Se tu non mi avessi tagliato la coda avrei
vinto quella battaglia!" gli gridò in faccia,
scuotendolo. "Avrei ammazzato quellidiota di
Kakaroth e poi scuoiato ciascuno di voi idioti!"
Vegeta continuò a strozzare Yjirobey, attirando lattenzione
di un buon numero di spettatori.
"Sarei il dominatore delluniverso in questo
momento se non fosse stato per te!"
"Vegeta! Che stai facendo?!" gridò Bulma,
correndo sulla scena e cercando di togliere la donna
urlante da Yajirobey.
"Lascialo!"
"NO! Non finché non lavrò strozzato!"
ruggì Vegeta.
Bulma tirò più forte Vegeta finché caddero entrambi a
terra. Si alzò reggendo Vegeta per la vita e
immobilizzandole le braccia.
"Lasciami andare! E già morto!" urlò
Vegeta tentando di divincolarsi dalla stretta di Bulma.
"Vegeta calmati! Perché diavolo vuoi uccidere
Yajirobey?!"
"Quel bastardo mi ha tagliato la coda! Ora che so
che è stato lui, lo ucciderò!"
Yajirobey fece marcia indietro, allontanandosi dai due.
"Oh Kami! E Vegeta!"
"Esatto, specie di maiale, faresti meglio a correre
e trovare un buco in cui nasconderti, perché quando
tornerò normale ti troverò e ti spellerò vivo!"
Yajirobey girò i tacchi e corse alla massima velocità
consentita dalle sue gambe lardose.
I due uomini che gli avevano parlato prima alzarono le
spalle, rinunciando a capire cosera appena successo.
"Devi ammettere che però aveva ragione." Disse
uno.
"Cosa vuoi dire?" chiese laltro.
"Ce laveva proprio addosso."
Goku stava chiacchierando con tutti gli uomini daffari.
Pensavano tutti che fosse uno di loro. Qualche nuovo
ricco, forse un giovane che aveva ereditato da qualcuno.
Tutti erano molto impressionati da lui e gli stavano
facendo molte domande riguardo a cosa avrebbe fatto lui
al loro posto.
"Oh, decisamente comprerei di più da quello stock.
Presto crescerà di prezzo" disse Goku.
"Lei crede? Non so, mi è stato detto che è un
affare ad alto rischio."
"Mi creda." Sorrise Goku. "Salirà."
"Mi scusi" disse un uomo aggiungendosi a loro.
Si avvicinò e strinse la mano di Goku. "Il mio nome
è Jerry Higgins. Le spiacerebbe venire al mio ufficio
domani per unintervista?" chiese porgendo a
Goku un biglietto da visita.
"Dovrei poter venire dopo il lavoro" disse
Goku, prendendo il biglietto e sorridendo.
"Bene, allora spero di vederla là" disse luomo
inchinandosi e lasciando il gruppo.
"Hmmm," disse Goku guardando il biglietto.
Lesse: N.A.S.A. in grandi lettere rosse.
Pan capiva che qualcosa era diverso in Trunks rispetto a
prima, era più ansioso di farle piacere. Non che le
dispiacesse, ma non la aiutava con il fatto della
caviglia. In effetti, tutto il movimento che aveva fatto
quella sera era quasi più di quanto potesse sopportare.
"Pan, vuoi sederti?" chiese Trunks.
"Sì, grazie" disse sorridendo. Lui le porse
una sedia e si sedette accanto a lei.
"Pan, ho fatto qualcosa di male?" chiese
Trunks, girandosi a guardarla.
Pan si voltò, oh Kami come stava male. "No, mi sto
divertendo, Trunks" disse, cercando di sorridergli
con calore. Non sembrava che fosse riuscita a essere
molto convincente. Pan non se la passava bene, la
caviglia le faceva troppo male e nonostante fosse il suo
piano si sentiva sola ogni volta che Trunks era
trascinato via da Goten o Marron. Kami quanto volevo
ballare con lui, pensò sentendo di stare per piangere
dalla frustrazione.
Il destino deve odiarmi, pensò Pan quando cominciò un
altro lento e la gente iniziò a ballare.
Rimasero entrambi in silenzio per alcuni secondi mentre
le altre coppie ballavano. Pan sapeva che Trunks
attendeva unaltra persona che lo trascinasse via,
era terribile. Sapeva che sapeva.
"Ti va di ballare?" chiese a voce bassa.
Pan alzò la testa e lo guardò. Non poté sostenere a
lungo il suo sguardo, poteva leggere lamore nei
suoi occhi, anche se erano tristi.
"Perdonami Trunks, non posso ballare con te" si
meravigliò, la sua voce non si era incrinata.
Pan non vide laria ferita che attraversò il viso
di Trunks, dato che aveva abbassato il capo. Rimasero lì
per alcuni istanti mentre la musica si perdeva nella
notte.
"Scusa
Ti spiace scusarmi un attimo?"
disse Trunks, alzandosi.
Pan alzò la testa di scatto, "Trunks.." Ma
Trunks se nera già andato, praticamente di corsa.
"Aspetta, io.." Pan si alzò per seguirlo, ma
incespicò e cadde sulla caviglia debole. Pan si trascinò
di nuovo sulla sedia e si sedette con la testa fra le
mani. Aveva grandi macchie derba sul vestito. [ ah,
ma allora sono allaperto, specificare B-chan
pleeeeaaaaseeeee!! ND Fra ]
Scosse la testa e cercò di trattenerle, ma presto le
lacrime le scorrevano sulle guance.
[ uffa che rabbia che mi fanno quando si comportano cosìììììì!!!!!
;______; ND Fra ]
Marron bevve un sorso dal suo bicchiere e guardò Trunks.
Cera qualcosa di diverso, qualcosa che non andava.
Trunks sembrava molto triste in confronto a comera
prima, e non aveva neanche molta voglia di parlare.
"Trunks, cè qualcosa che non va?"
chiese, sfiorando la sua mano.
Trunks prese la sua mano e glie la baciò. "No,
Marron, sto bene" disse, senza guardarla. La sua
voce suonava depressa.
"No, non stai bene. Secondo me" disse Marron
prendendogli gentilmente il capo per costringerlo a
guardarla. I loro occhi si incontrarono brevemente prima
che Trunks si voltasse di nuovo.
Non è arrabbiato, è incredibilmente giù , pensò
Marron. I suoi occhi sembravano così tristi. Aveva
sempre saputo che Trunks era uno che si deprimeva
facilmente, era una delle ragioni per cui era così
attaccato a Goten. Goten aveva più che abbastanza
allegria per entrambi.
"Dai, puoi dirmi cosa cè che non va"
disse.
"Davvero, niente, Marron. Sono semplicemente stato
sotto stress, ultimamente, tutto qui" disse senza
mai guardarla.
"Trunks, diversamente da tua sorella, sei una frana
a mentire" disse Marron. Trunks non rispose e Marron
non sapeva cosa dire, non aveva idea di cosa potesse
averlo abbattuto tanto. Era stata con lui per tutta la
sera e si erano divertiti un mucchio. Lo guardò ancora e
i suoi occhi si allargarono. Questo non è lo stesso
Trunks, non ha il rossetto sul vestito!
Oh Kami, cosha combinato Pan?
"E
Pan, vero?"
Trunks alzò il capo per guardarla. "No, Pan.."
"Trunks!"
Trunks serrò le labbra.
"Ascolta, a me puoi dirlo, Trunks."
Per un attimo sembrò che stesse per rispondere, ma
proprio allora uno dei suoi doppioni arrivò di corsa,
con aria da cuore spezzato, e li oltrepassò.
"Scusami, Marron" disse Trunks alzandosi e
seguendo laltro se stesso.
Marron si alzò a sua volta e cominciò a cercare Pan.
Goten e Trunks stavano gironzolando perdendosi in
chiacchiere quando incontrarono Pan, sola.
"Tiger Lily, cosa cè che non va?" chiese
Trunks, avvicinandosi e inginocchiandosi davanti a lei,
ignorando le macchie derba che si formarono sul suo
vestito bianco.
"Trunks!" pianse lei gettandosi fra le sue
braccia. "Mi dispiace!" singhiozzò sul suo
petto.
"Pan, cosè successo?" ripeté Trunks
accarezzandole in piccoli cerchi la schiena scoperta.
"Sono così stupida, avrei dovuto dirtelo, ma non lho
fatto" singhiozzò nascondendo il viso sul suo petto.
"Che succede?" chiese Goten, senza capire.
"E la mia caviglia, sniff, me la sono ferita
oggi. Non volevo, hic, dirtelo, perché pensavo che avrei
rovinato tutto. Ma sembra che ci sia riuscita lo stesso."
Trunks sollevò leggermente lorlo del suo abito per
vedere. "Oh Pan, avresti dovuto dircelo! Avremmo
capito."
"Lo so, sniff. Sono così scema, ti ho fatto del
male. Mi dispiace."
"Fatto del male? Uh oh. Goten mi faresti un favore?"
"Cosa?" chiese il mezzo saiyan.
"Andresti alla torre di Karin a prendere un senzu?"
"Oh! Perché non ci ho pensato subito?" disse
Goten dandosi un pugno sul palmo della mano.
"Forse perché non sei poi tanto intelligente?"
disse Trunks pungolandolo.
"Hey!"
"Adesso vai, ok? Pan, riesci a salire sulla mia
schiena.?"
"Sniff, perché?"
"Oh, devo solo trovare gli altri me stessi e
spiegare loro laccaduto. Sempre che tu voglia
venire con me."
"SI! Voglio."
Le sorrise, "Salta su, allora" disse
abbassandosi. Lei tirò su col naso e si arrampicò sulla
sua schiena.
"Trunks, mi dispiace davvero tanto" disse
abbracciando il suo collo.
"Lo so, micina. Andiamo a dirlo agli altri adesso,
ok?"
Lei annuì e riuscì a sorridere. Trunks le sorrise di
rimando e partì.
Gohan sferrò un pugno verso laltro sé, ma il suo
doppio lo scansò e lo colpì in faccia. Cadde a terra
respirando affannosamente, con un gran sorriso sulla
faccia.
"Oh, mi sento molto meglio." Si alzò e si
avvicinò al suo doppio. "Penso che dovremmo tornare
da Piccolo san. Fondiamoci."
Il namecciano davanti a lui sorrise in un modo che a
Gohan non era affatto familiare.
"Che cosa.."
La mano del doppio di Gohan scattò in avanti e gli
afferrò la spalla con una stretta dacciaio, e
Gohan gridò per il dolore, la sua energia gli stava
venendo risucchiata. Il doppione poi colpì con una
ginocchiata il petto di Gohan e lo lasciò cadere a terra.
"Non credo di voler tornare indietro" rise la
copia.
"Cosa?" ansimò Gohan. "Tu sei me
Perché non
vuoi?"
"Semplice, sei debole e patetico! Vuoi tornare
indietro in quellinferno! Be, io no!"
Senza aggiungere altro la copia saltò verso il cielo e
se ne andò.
"Aspetta!" esalò Gohan, in ginocchio. Tutto
questo è folle! Cosè successo? Mi sono attaccato
da solo!
"Non sembrava cattivo, solo arrabbiato" disse
Gohan, ancora le braccia sul petto dolorante. "Oh
Kami, e se attaccasse gli altri?" Gohan si alzò,
sentendosi molto debole. "Devo farlo tornare
indietro." Cadde di nuovo a terra. "Mi sento
così debole" mormorò nella polvere.
Gli occhi di Piccolo si aprirono quando avvertì che
qualcosa non funzionava. "Gohan" disse
guardando nella direzione nella quale se nera
andato il ragazzo. "No, non lavrai fatto!"
ringhiò. "Stupido!" Piccolo decollò e cominciò
a cercare il suo discepolo. Lo trovò a terra a pancia in
giù nel bel mezzo del deserto.
"Gohan" lo chiamò sollevandolo. "Gohan,
sveglia! Che è successo?!"
Gohan aprì gli occhi e guardò il suo maestro. "Piccolo
san?"
"Gohan, ti avevo detto di calmarti! Coshai
combinato?" chiese il namecciano mentre aiutava il
suo allievo a mettersi seduto.
"Mi dispiace, Piccolo san. Mi stavo allenando da
solo. Non credevo che sarebbe successo niente, ma quando
ho detto alla mia copia che avremmo dovuto riunirci e
tornare indietro, mi ha colpito e mi ha rubato parecchia
energia."
"Maledizione, ragazzo! Hai idea di quello che hai
appena fatto?!"
Gohan sbatté le palpebre e guardò il suo maestro.
"Quella copia ha dentro di sé tutta la rabbia e la
frustrazione che avevi tu. Proprio come quando Kami si è
separato da Piccolo Daimao, solo con emozioni differenti."
"Cosa vuoi dire?!" gridò Goham afferrando il
braccio di Piccolo.
"A quel doppione non importano le stesse cose che
importano a te, cercherà di smaltire la propria
frustrazione. La domanda è, su chi?" [ provate a
indovinare
ND Fra ]
"Oh no! Come facciamo a fermarlo?"
"Tutto ciò che devi fare è afferrarlo e
costringerlo a fondersi di nuovo con te. Non può
ucciderti o morirà anche lui, e viceversa."
"Oh, grandioso!" gridò Gohan alzandosi con laiuto
di Piccolo.
"Con chi ce lavevi in particolare?"
chiese Piccolo.
"Non so, più o meno con tutti."
"Merda, allora non abbiamo idea di chi attaccherai
per primo. Probabilmente il primo che incontrerai che ti
abbia scocciato."
"Oh no, dobbiamo trovarlo" disse Gohan cercando
di raccogliere le forze.
"Calma ragazzo" disse Piccolo, caricandoselo su
una spalla. "Prima andiamo a prendere un senzu."
Uno dei Trunks sedeva fra i rami di un grosso albero,
guardando il cielo, laltro sedeva ai piedi dello
stesso albero, guardando in alto a sua volta.
"Allora, ha detto proprio così?" chiese quello
a terra.
"Sì." Rispose quello in alto con voce depressa.
Guardarono le stelle, senza parlare per un pezzo.
"Cosabbiamo fatto di male?" chiese quello
in alto.
"Non lo so. Forse abbiamo semplicemente sfortuna con
le donne."
Sospirarono entrambi.
"Hey, voi due!"
Entrambi i Trunks si girarono al richiamo. Quello sullalbero
rimase così sorpreso che cadde addosso allaltro.
"Oooooh!"
"Ouch! Fa male! Non sei esattamente una piuma, lo
sai!"
"Scusa, mi sono fatto male anchio. Ehi, stai
dicendo che sono grasso?!"
"No! Perché dovrei? Sei me!"
"
Oh, giusto."
Sentirono ridacchiare da dietro di loro e si voltarono,
vedendo laltro loro stesso con Pan sulla schiena.
Stavano ridendo entrambi.
"Non è divertente!" gridarono entrambi,
cercando di sgrovigliarsi.
"Ahi, quella è la mia gamba, idiota!"
"Hey, non vedo la differenza e poi stai solo
insultando se stesso."
"Oh taci!"
Pan e il Trunks non a terra risero più forte.
Finalmente si alzarono e si spolverarono i vestiti,
cercando di mantenere un minimo di dignità.
"Accidenti, tutti e tre i nostri completi si sono
rovinati" disse uno dei Trunks.
"Già" rise un altro Trunks. "Sembra che
ci siamo rotolati per terra."
"Oh, ma sei tu quello con il rossetto sul colletto"
lo punzecchiò un Trunks.
"Cosa?! Ahhh! Come cè finito?"
Risero ancora tutti.
"Mi dispiace ragazzi, è tutta colpa mia. Ho chiesto
io a Marron di aiutarmi."
Si voltarono tutti a guardarla.
"Cosa vuoi dire?" chiese un Trunks.
"Mi sono storta una caviglia ma non volevo rovinare
questa serata, anche se lho fatto comunque. Ho
chiesto a Marron e Goten di aiutarmi a nascondervi la
cosa. Mi dispiace" disse abbassando la testa.
"Allora non ci odi?" chiese un Trunks.
Pan alzò la testa di scatto, "Certo che no! Vi
adoro, ragazzi!"
"Sì!" gridarono tutti e tre i Trunks.
"Posso avere questo ballo?" chiese un Trunks
facendosi avanti e inchinandosi davanti a Pan.
"Trunks, non posso ballare con questa caviglia, fa
troppo male per potermici appoggiare" disse Pan.
"E allora vola con me, Tiger Lily" disse,
sorridendo mentre le porgeva la mano e levitava dal suolo
di qualche centimetro.
Pan rise e gli prese la mano, gettandogli le braccia al
collo. "Sei un genio, Trunks!" disse levitando
con lui.
"Lo sappiamo!" dissero in coro e risero quando
i due cominciarono a ballare.
"Peccato non avere la musica" scherzò Pan. Con
sua sorpresa e delizia tutti e tre i Trunks cominciarono
a cantare una canzone veloce e ritmata. Pan rise più
forte e in breve aveva cominciato a cantare con loro. [
ma che bello abbiamo completato il quadretto di idioti
possiamo chiamare la neuro adessooo??? ^____^ ND Fra ].
Non importava se stonavano, si stavano divertendo,
ballando con Pan.
Goten atterrò alla torre di Karin e sbatté le palpebre,
sorpreso, vedendo Gohan e Piccolo.
Gohan stava giusto finendo di masticare un senzu.
"Vi stavate allenando?" chiese Goten,
sorridendo.
"Goten!" gridò Gohan, avvicinandosi al
fratello. "Grazie a Kami sei qui! Devi aiutarmi a
trovarmi."
"Um
Gohan
Sei proprio qui" disse
Goten, toccandogli il petto con un dito.
"No! Laltro me!"
"Laltro te?"
"Oh, te lo spiegherò mentre andiamo, ma mi serve il
tuo aiuto per trovare la mia copia."
"Ok, ma devo portare un senzu a Pan prima."
"Perché?! Cosè successo?! Trunks le ha forse
fatto qualcosa!?" gridò Gohan, avvicinandosi,
afferrando Goten per le spalle e cominciando a scuoterlo.
"Ahhhh!" piagnucolò Goten mentre la sua testa
sbatteva avanti e indietro.
Gohan lo lasciò andare e Goten si mise le mani sulla
testa per fermarsela.
"No, Trunks non ha fatto niente a Pan. Lei si è
ferita una caviglia prima della festa e Trunks mi ha
chiesto di prenderle un senzu."
"Oh no! Adesso so dove sta andando la mia copia!"
gridò Gohan.
"Cosa?! Dove?" chiese Piccolo.
"A ridurre Trunks a un frullato!"
"Cosa?! Allora andiamo ad avvertirlo!" disse
Goten. "Karin, posso avere qualche altro senzu?"
"Certo" disse il gatto e gli lanciò il
sacchetto. "Sembra che ne avrete bisogno."
"Grazie!" gridò Goten decollando seguito da
Piccolo e Gohan.
"Togli le mani di dosso a mia figlia!"
Un Trunks finì sbattuto contro lalbero,
spezzandolo a metà. Cadde in ginocchio e si coprì la
bocca con una mano mentre tossiva sangue.
"Gohan! Che stai facendo?!" gridò il Trunks
che stava stringendo Pan.
"Ho detto, toglile le mani di dosso!" Gohan si
gettò si Trunks, che rapidamente passò Pan allaltro
se stesso che non era preso di mira e incrociò le
braccia davanti al petto mentre il namecciano furioso lo
caricava. Anche lui fu spedito a volare allindietro
e slittò per diversi metri sulla schiena prima di
fermarsi.
"Oh Kami! Ci ucciderà!" gridò il Trunks che
adesso aveva Pan fra le braccia.
"Papà! Smettila!" gridò Pan.
Gohan fece alcuni passi verso di loro. "Ti ho detto
di toglierle le mani di dosso!" ringhiò.
Trunks impallidì.
"Ummmm
Gohan. Possiamo parlarne, che ne dici?"
"Grrrrrrrrrrrrrrrr!"
"Pan, ferma tuo padre, TI PREGO!" supplicò
Trunks, indietreggiando dal genitore furioso.
"Papà!" gridò Pan. "Non ha fatto niente!"
"E allora perché ha il colletto macchiato di
rossetto?!"
"Uhhhhh
" disse Trunks alzando il colletto
per guardare.
"Vieni qui, pervertito! Ti insegno io ad
approfittare della mia bambina!"
"No, aspetta, cè un errore!" gridò
Trunks, lanciando Pan a uno dei suoi doppi e correndo più
veloce che poteva con un namecciano furibondo alle
calcagna.
Gohan lasciò il Trunks in fuga per concentrarsi su
quello che aveva preso Pan e in breve iniziò un giochino
del tipo torello [ da me si chiama così ND
Fra ], con Pan a fare la palla e Gohan quello sotto.
"Non capisco più niente!" si lamentò Pan.
Solo allora arrivarono Goten, Piccolo, e laltro
Gohan.
Gohan smise di dare la caccia ai tre Trunks per guardare
i nuovi arrivati.
"Ok, ti sei divertito, adesso finiscila e riunisciti
a me" disse Gohan.
"Non tornerò in quel casino!" gridò Gohan. Il
namecciano girò i tacchi e corse.
"Oh no! Prendiamolo!" urlò Gohan. Lui e
Piccolo si lanciarono dietro il suo doppio.
"Cosè successo?!" gridò uno dei Trunks.
"Tutto bene, Pan?" chiese un altro Trunks.
"Eeeeeeee," disse Pan, con gli occhi a spirale.
"Adesso ci sono sei Trunks."
"Gohan è un pochino stressato" spiegò Goten.
"Un pochino!" gridò uno dei Trunks. "Stava
cercando di ucciderci.!"
Goten fece spallucce e tutti e tre i Trunks sospirarono.
"Be, penso di averne avuto abbastanza per
stanotte" disse un Trunks. Gli altri Trunks
annuirono, approvando.
"Porto Pan a casa" disse Goten, sollevando la
sua stordita nipote. "Giusto in caso Gohan si
facesse vedere di nuovo."
"Ok, grazie Goten. Buona notte, Tiger Lily!"
salutarono tutti e tre i Trunks.
"Buona notte!" disse Pan, salutando nella
direzione sbagliata.
Goten scosse la testa "Notte, Trunks." disse
prima di saltare verso il cielo.
Tutti e tre i Trunks tornarono verso la festa, che ormai
volgeva al termine.
"Pan era davvero bella stasera, vero?" disse un
Trunks.
"Oh sì, era davvero un angelo" disse un altro.
"Spero che suo padre torni normale al più presto"
sospirò laltro.
Deglutirono allunisono.
"Trunks!"
Trunks si girò e vide Marron arrivare di corsa.
"Marron" dissero in coro, "Come va?"
"Ve lo dovrei chiedere io" disse Marron
fermandosi davanti a loro. "State tutti bene?"
"Oh, siamo a posto, Marron, non preoccuparti per noi.
Pan ci ha detto della sua caviglia e del fatto che tu e
Goten la stavate aiutando."
"Cosa?! Volete dire che la perdonate così?! Tu
stavi quasi per piangere quando sei andato via!"
"Scusa Marron, non volevamo metterti in pensiero"
disse un Trunks, avvicinandosi e dandole una pacca sulla
spalla.
"No!" gridò lei allontanando la sua mano.
"Lo state dicendo solo per colpa di quello stupido
desiderio!"
"No, Marron, noi amiamo davvero Pan" protestò
un Trunks.
"No, non è vero! E solo il desiderio che vi
fa comportare così e dire questo! Pan si sta
approfittando di te, Trunks!"
"Marron" dissero tutti e tre sotto choc,
sembrava davvero molto arrabbiata. Un Trunks si avvicinò
per abbracciarla, ma lei si spostò fuori della sua
portata.
"Non preoccuparti, Trunks, non lascerò che giochi
ancora così con i tuoi sentimenti" disse Marron
girandosi e correndo via.
"Marron
" mormorarono i tre Trunks.
"E stato molto divertente, Bulma. Dobbiamo
farlo ancora un giorno o laltro." Disse
Chichi, chiacchierando con la sua amica trasformata in
saiyan mentre si infilava il soprabito.
"Potete restare ancora un po, se vi va"
disse Bulma. "Ci rimane ancora un sacco di cibo, se
tu e Goku avete ancora fame."
"No, siamo ok, Bulma" disse Goku. "Domani
avrò una giornata molto impegnativa, e ho bisogno di un
po di riposo."
"Vuoi dire che ti alzerai ancora presto?"
chiese Chichi. Aveva sperato di poter preparare una
ricca, golosa colazione per ringraziarlo del vestito.
"Già, probabilmente non sarò a casa fino a tardi,
domani" disse Goku, mettendosi il cappotto.
Bulma notò la leggera ombra di disappunto sul viso dellamica.
"Senti, se ti senti sola puoi venire a trovarmi"
disse.
"Oh no, non mi sento sola" mentì Chichi.
"Sono sicura che cè parecchio da fare a casa."
Bulma diede unocchiata allamica. "Ok, ma
lofferta è sempre valida, se cambi idea."
"Grazie" disse Chichi. "Buonanotte"
salutò prendendo il braccio di Goku.
"Buonanotte, Bulma, buonanotte, Vegeta" disse
Goku.
"Taci, Kakaroth! Non cè stato assolutamente
niente di buono stanotte!"
Il saiyan sorrise e se ne andò, a braccetto con Chichi.
"Daccordo, donna, ti sei divertita, adesso
toglimi questa cosa di dosso!"
"Daccordo, daccordo! Ho la chiave in
camera, vieni" disse Bulma guidando di nuovo Vegeta
nella loro camera.
"Probabilmente sarebbe il caso che ti facessi una
doccia per toglierti il trucco dalla faccia" disse
Bulma da sopra la propria spalla mentre rovistava in un
cestino per trovare la chiave.
"Va bene, basta che tu mi tolga questa roba!"
"Shhh!!! Calma, ok?!" Finalmente trovò la
chiave. "Girati."
Vegeta si voltò e lasciò che Bulma raggiungesse la sua
schiena; il saiyan cercò di togliere di mezzo i lunghi
capelli neri di Vegeta, ma continuavano a caderle davanti.
"Tirati su i capelli". La principessa dei
saiyan obbedì.
Il battito del cuore di Bulma accelerò improvvisamente.
Quante volte Vegeta aveva fatto la stessa cosa per lui
quando era ancora una lei? Vegeta odiava quelle feste, ma
quando erano finite si divertiva sempre con lei
aiutandola a togliere quei vestiti aderenti e sgusciando
nel letto per proseguire degnamente la nottata. Bulma
deglutì quando finì di togliere il lucchetto e aprì la
cerniera sulla schiena.
Vegeta lasciò andare i capelli, afferrò il bordo del
vestito, e lo sollevò oltre la propria testa.
Bulma deglutì ancora, la principessa dei saiyan aveva
addosso solo la biancheria, scarpe, gioielli, e
scintillanti guanti neri. Arrossì quando Vegeta si
sedette sul letto cercando di aprire i sottili cinturini
che aveva intorno alle caviglie, per togliersi le scarpe.
Non ci riusciva molto bene, dato che aveva addosso ancora
gli scivolosi guanti neri.
Senza dire nulla Bulma si inginocchiò davanti a lei e le
prese una gamba. Le sue dita tremavano leggermente mentre
scioglieva il cinturino prima di una scarpa, poi dellaltra.
"Ti fanno male i piedi?" chiese Bulma,
massaggiandone gentilmente uno.
"Un pochino" ammise Vegeta, guardandolo con
espressione vuota. Ci fu una lunga pausa di disagio,
durante la quale Bulma rimase semplicemente in ginocchio
fra le gambe di Vegeta, guardandola in faccia. Con un
sospiro, Vegeta si alzò e andò nel bagno, chiudendo la
porta dietro di sé.
Bulma sospirò a sua volta quando udì il rumore della
doccia e cominciò a slacciarsi la cravatta. "Stasera
ho bisogno di una doccia molto, molto fredda."
"Dannazione! Labbiamo perso," disse
Gohan, a mezzaria con Piccolo al fianco.
"Dubito che riusciremo a trovarlo stanotte. Non cè
dubbio che lo incontreremo domani."
"Dannazione" ripeté Gohan. "Questa
decisamente non è la mia settimana." [ il bello
deve ancora venire, ciccio! ^_^ ND Fra ]
Il drago si appoggiò allo schienale della poltrona e
sfoderò un sorrisetto dentuto. Questo era davvero uno
show. Sembrava che ci fosse un triangolo fra Marron, Pan,
e Trunks. Be, forse non era proprio un triangolo.
Il sorriso del drago si allargò. Adesso cerano due
Gohan in giro, uno dei quali desideroso di picchiare
chiunque e laltro a cercare di fermarlo. Poi cera
quel Goku, che era diventato in un lampo un genio
conosciuto, e non dimentichiamo la coppia Bulma
stava diventando frustrato, a quanto pareva. Oh, e il
tipo del giornale cosa intende fare con le
interessantissime foto che ha trovato, hmmm?
La risata fragorosa del drago echeggiò per i muri mentre
spegneva la TV. Non vedeva lora che fosse domani.
Fine del 3° capitolo
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