LO STUDIO BnR PRESENTA... UNA PRODUZIONE BY FORGOTTEN CHAMPIONS "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO PRIMO: NONNE VEL NUM Immagine di apertura: Maggie Don't wanna cry, Just keep on, keep on going. I go forward whenever, I never scare. Don't wanna stay, Just keep on, keep on trying: I'm just afraid of regret without doing my best. Stormy night Crazy wind is blowing to your heart over and over. Don't be worry, Painful day like this time is good for you. Gloomy sight, But remember, night time is not going on forever Don't be sorry, I think maybe happiness is close to you. Anyway, if you want to escape, I can't say anything for your way, But this is your precious life, can't repeat, besides it's once for all. Parigi 7 Giugno, ore 21.17 BGM : "Yume miru ai tenshi", Wedding Peach - Occhio! Louis si lanciò in avanti cercando di prenderlo. Così facendo però, perse completamente lequilibrio e caddero entrambi sulla poltrona, rovesciandola. Con un rumore secco, il vaso che Napoleon aveva tentato di afferrare fece mille pezzi sul pavimento, schizzando acqua dappertutto. Il francese ci mise un po a riprendersi, ma quando lo fece si rese conto di essere a pochissimi centimetri dai suoi occhi, di un azzurro profondo, che lo guardavano sconcertati. E dimprovviso, si accorse che si stavano baciando. Parigi 7 Giugno, ore 18.04 BGM : "Misato", Evangelion Rue Milton. Louis Napoleon, numero venti
della nazionale giovanile francese e centravanti di
sfondamento, correva lungo le strade di Montmartre,
pallone ai piedi. In un altro momento sarebbe sicuramente
passato a trovare Misaki, ma ora sapeva benissimo che lui
non cera: infatti si trovava in Giappone, per
assistere alle ultime partite del World Youth e, con un
po di fortuna, giocare la finale. Louis lo
invidiava molto, Misaki. Lui aveva una squadra che, oltre
ad essere composta da campioni, lo rispettava; tutto lopposto
della situazione del francese, che si ritrovava con
"un gruppo di incompetenti che non lo sapevano
apprezzare", per sua stessa definizione; inoltre il
Giappone poteva contare su un capitano del calibro di
Ozora, non su un Capellone esaltato
Questi erano i
suoi pensieri, suscitati dal ricordo dellultima
litigata che aveva avuto con un suo compagno di squadra,
nella quale ovviamente Pierre aveva dato ragione allaltro.
Capellone cretino!!!- urlò Napoleon rabbioso,
sfogandosi tirando un Cannon Shoot in mezzo alla strada.
Trovata non molto brillante, dato che dopo un attimo si
trovò a correre giù per la Butte con il negoziante a
cui aveva rotto una vetrina alle spalle, rabbioso, che
gli urlava dietro tutta una serie di insulti. Parigi 7 Giugno, ore 18.17 Immagine: Pierre & Louis Rue du Quatre Septembre. Pierre El Cid,
capitano della nazionale giovanile francese, suonava con
calma "The Field of Dreams", ma dal suo sguardo
vuoto si poteva dedurre come i suoi pensieri fossero
altrove, così lontano che nemmeno si era reso conto che
Napoleon era entrato nella stanza; così Louis rimase in
silenzio per un po, guardandolo. A vederlo così
calmo, non sembrava la stessa persona che passava le sue
giornate urlandogli dietro. Parigi 7 Giugno, ore 20.12 Immagine: Mick Nekoi Nike Parc de Monceau. - Che barba, che noia!
esclamò seccata Mick, pedalando sulla sua
bicicletta Sono stufa di starmene qui a Parigi da
sola!!!! Kim è in giro al suo solito e quel cretino di
Shingo fa da spola tra Italia e Giappone! Che noia, che
barba! Mi tocca pure andare a fare la spesa da sola!
Uffaaaaaaa!!!! -. - Un giorno o laltro, me li tingo di
rosso, sti porcherie di capelli! questa era
puntualmente la soluzione a cui arrivava Mick dopo aver
riflettuto sulle differenze che le separavano. E
poi, di grazia qualcuno dovrebbe spiegarmi che ci trovano
tutti i ragazzi in Kim, per la miseria! Manco fosse la
Madonna! E poi fa tanto quella faccia da Lucia Mondella,
ma se si tratta di menare qualcuno non si fa problemi, no
di certo! continuava a bofonchiare pedalando. Parigi 7 Giugno, ore 20.43 BGM: "Egao ni aitai", Marmalade Boy Immagine: Louis Rue de Washington. - Muori, muori, muori,
muori, muori, muori, muori, anzi, morite, morite, morite
tutti e due!!! (cantatela a ritmo ^__^;; E
perfetta!) Louis correva rabbioso, senza nemmeno sapere
dove. Corse fino a quando non ebbe più forze, fermandosi
sulle rive della Senna, sul Pont de lAlma. Ormai
era sera, e dalla sua posizione la visione della Torre
Eiffel illuminata era splendida. Parigi 7 Giugno, ore 21.06 BGM: "Breeze", Slayers Try Rue du Quatre Septembre. Pierre, da solo
in casa, stava per andare a dormire quando arrivò
sparato come un Shinkasen Louis. Immagine: Louis & Pierre - Eh? Be, senti, se ti fa piacere te
la lascio, OK? Pierre non aveva avuto una minima
reazione. (BGM : "Yume miru ai tenshi", Wedding Peach) Cosa stava dicendo? Louis non lo capiva. Pierre riportando le rose nellaltro angolo del salotto e passandogli di fianco, inciampò sul tappeto, lasciando andare il vaso. Don't wanna cry, Just keep on, keep on going, I go forward whenever, I never scare. Don't wanna stay, Just keep on, keep on trying. I'm just afraid of regret without doing my best. Lonely night, You can be imagine, your dreams come true in near the future. Don't be worry, Waste of time is only depends on you. Be in fight, You can choose whatever and whenever, you can go everywhere. Don't be sorry. Courage is sleeping inside of you. Anyway, if you want to escape, I can't say anything for your way, But this is your precious life, can't repeat, besides it's once for all.Don't wanna cry, Just keep on, keep on going, I go forward whenever, I never scare. Don't wanna stay, Just keep on, keep on trying. I'm just afraid of regret without doing my best. Don't wanna cry, Just keep on, keep on going, I go forward whenever, I never scare. Don't wanna stay, Just keep on, keep on trying. I'm just afraid of regret without doing my best "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO SECONDO: SORE! POST SCRIPTUM Immagine dapertura: Kim Ami Nike Dont ask of me to tell you where Im from. Dont bury me in this wound. Dont bury me in the lost yesterdays. Dont stop me any further. Even now in my heart sleeps my dream that like a storm is still raging, but I turn my back and within a blink like a teardrop it breaks into pieces. From that day onward I made a choice to fight day by day. I wish I was the wind, I wish I was the wind. Buenos Aires 17 Giugno, ore 12.43 Immagine: Alan Pascal - Io esco
Ehi, ho detto che esco! Buenos Aires 17 Giugno, ore 13.12 - Se non fossi arrivato così allimprovviso
ti avrei preparato tutto per bene! Kim Ami Nike
sorrise al suo amico, giunto da poco. Immagine: Alan & Ramon - Permesso? Alan Pascal entrò
nella cucina del piccolo appartamento, appoggiando una
scatola con dei dolci accanto ai fornelli. Buenos Aires 17 Giugno, ore 13.34 - Louis? Kim socchiuse la porta
della stanza che aveva preparato per lamico.
Louis? Dai, vieni a mangiare, è pronto
. Buenos Aires 17 Giugno, ore 13.37 BGM: "Kanashimiyo Konnichiwa", Maison Ikkoku Louis non disse nulla sentendo Kim uscire
dalla stanza. Buenos Aires 27 Giugno, ore 16.00 BGM: "Yujo forever", Captain Tsubasa -
e quindi da oggi avremo un
giocatore in più; mi raccomando, siate gentili con lui e
inseritelo presto nel gioco di squadra.- concluse lallenatore,
aprendo la porta e facendo entrare il loro ultimo
acquisto. Dont blame me even if Im not kind. Dont cry for me this heart of mine. Gracefully blooming, a free-loving flower whose day of a kiss is still far away. Everyone has a dream in a world they see and using this body I promise to protect... From that day onward. Its a long and distant road as a fighter. I wish I was the wind I wish I was the wind I wish I was the wind I wish I was the wind. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO TERZO: NONNE VEL NUM ~ PIERRE WINDSTORM REMIX Immagine: Louis & Pierre Even though it's a love war that I won by hurting someone, before half a year passed I lost interest. It was only a short time I was depressed, before I fell in love again. But it's not true love, just one who would fill my sad heart in the name of a lover. Why do people kiss?Why do people make love? We can We can AnytimeI don't know if I am serious or not, my heart does not say a thing. I want to meet some one I'll love,So much that it's bitter, so much that it hurts! I want to meet someone I'll cherish, so much that the world will seem to me refreshed. And someday when I look back and know myself enough that I can talk strongly, about my old memories. I'll walk it. History. Saranno state più o meno le 6 e un quarto
del pomeriggio
Era il 7 giugno, di questo sono
sicuro. In a room where the phone does not ring on a holiday, A dream that I worked too hard on lays there. I smash out the part of me that feels lonliness, and slide into bed waiting for morning to come. Why do dreams run far away? Why do dreams belong to someone else? We can We can Anytime I really start to cry; can't see tommorow or anything! I want to find a dream I'll concentrate on, so much that it's bright, it will break through everything. I want to find a fun dream so much that time flys right by me, And someday when I look back, and know myself enought to talk strongly about my old memories, I'll walk it. History. I want to meet someone I'll love, so much that it's bitter, so much that it hurts! I want to meet someone I'll cherish So much that the world will seem to me refreshed. I want to find a dream I'll concentrate on, so much that it's bright, it will break through everything. I want to find a fun dream, so much that time flys right by me. And someday whe n I look back and know myself enough to talk strongly, about my old memories, I'll walk it. History. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO QUARTO: ¡BASTA! ~ SOL DE ENERO SIZE~ Immagine: Juan Diaz & Alan I don't want a truth, cause it is a changing. I don't want a love, cause it is a lie. I don't believe in word, except dirty words, I don't believe in dream, until I am death. Everybody go to hell! I'm going to fight with hypocrite, I'm going to find out every dishonest things. I don't need home sweet home! Only one I need is believing in myself wow wow wow wow! Only lonely soldier But I know it's never end. Only lonely soldier But I know it's misery. Only soldier But I know it's my energy. Only lonely soldier Now I know it's my destiny. What I'm looking for, but don't wanna face it anytime. Tokyo - 29 Maggio, ore 17.00 - Basta! Sono stufo!! Ramon
Victorino entrò rabbioso nella sua camera dalbergo
e cominciò a rovesciare tutto quello che gli capitava a
tiro. Tokyo 28 Maggio, ore 18.56 - Basta, non ne posso proprio più! Levati
dai piedi!!!!! Alan Pascal rimase immobile sulla
porta della stanza. Aveva sentito bene? Montevideo 6 Giugno, ore 14.22 -
. e quindi da oggi avremo un
giocatore in più; mi raccomando, siate gentili con lui e
inseritelo presto nel gioco di squadra.- concluse lallenatore,
aprendo la porta e facendo entrare il loro ultimo
acquisto. La Plata 1 Giugno, ore 9.09 Aeroporto della città. Buenos Aires 9 Giugno, ore 17.24 - Dimmi, Alan, come mai sei tornato qui a
Buenos Aires? Kim sorrise e gli mise davanti una
tazza di te. I don't want a peace, cause it is a changing. I don't want a hear, cause it is a lie. I don't believe in god, except only devil. I don't believe in life, unitl I am death. Everybody go to hell!! I'm going to fight with hypocrite, I'm going to find out every dishonest things. I don't need home sweet home! Only one I need is believing in myself wow wow wow wow! Only lonely soldier But I know it's never end. Only lonely soldier But I know it's misery. Only soldier But I know it's my energy. Only lonely soldier Now I know it's my destiny. What I'm looking for, but don't wanna face it anytime. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO QUINTO: SORE! POST SCRIPTUM ~ PIERRE HEARTBEAT REMIX ~ Immagine: Pierre Closer and closer my heart is drawn to you Through that brilliant smile of yours Let's fly away from the boundless darkness : Hold my hand. The moment I met you I was reminded of the place I thought so fondly of during my childhood days. Won't you dance with me? The winding road between light and shadows. Is your mind now mulling over her? Even though there are also times when I turn and look back, I fight with love, courage and pride within my heart. Closer and closer my heart is drawn to you The scattered pieces of my hopes Surely everyone will want to hold Forever in their hands. Even though you pretend that you're not bothered, Hey, I'm in love with you. Let's fly away from the boundless darkness, Hold your hand! Perché? Ha preso ed è andato. E mica qui
dietro langolo. No, in Argentina, a Buenos Aires.
Pensavo che in fondo gli avrebbe fatto bene una vacanza.
Però
Non a tempo illimitato! Adesso si è
trasferito in una squadra di lì. Dannazione. Although I love both your angry face and your tired face. I wonder if it is alright to rush into things like this I am. . . given the run-around by your unconcerned seaside blue treatment. Even so, is your mind now mulling over her? Although there are many things I wanted to ask you Our conversation just dances around and never got off the noise of the car. Closer and closer my heart is drawn to you Even I am surprised by how much I'm falling in love with you, but... Whenever something happens, you are the first person I want to call immediately Even if you pretend that you don't notice In the end I still saw nothing else but you. Let's fly to the other side of the sea, Hold my hand! "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO SESTO: ¡BASTA! ~ POST SCRIPTUM ~ Per la prima volta nella mia vita, ho
litigato con Diaz. Cioè, lui ha litigato con me. Non lo
so perché, ma era furente. Non lho mai visto tanto
arrabbiato. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO SETTIMO: SAYONARA AND KONNICHIWA Immagine dapertura: MI.A. A Piece of Love......... A Piece of Love......... A Piece of Love......... A Piece of Love......... In the midst of summer, the eyes are so bright, the wet shirt, can't see your heart. You think you are so strong. I'm looking at the beach but not smiling; as we are friends time passes by (season). You're a piece of love a piece of puzzle, can't begin a love song (can't sing a love song). A piece of love I'm very lonely. Can't tell the truth, I cry in loneliness. A Piece of Love......... Buenos Aires 4 Luglio, ore 20.19 - Dovè finita Kim, capperi?
sbuffò Louis guardando lorologio. Sarebbe
dovuta essere qui già 20 minuti fa! Immagine: Louis, Ramon & Alan San Paolo 7 Luglio, ore 17.51 Kim stava mettendo a posto le ultime cose
nel suo nuovo appartamento, quando suonò il campanello. Poco dopo, mentre le tre mangiavano una
fetta di torta con un po di tè, suonò di nuovo il
campanello. Immagine: Carlos Santana - Mi venisse un colpo! Il numero 9 della
nazionale giovanile del Brasile! Appartamento numero 52. - Mãe, che cosa ti è saltato in mente di
uscire con quella storia dellallenamento? Non posso
mica far andare avanti e indietro per lo stadio la gente,
io!! Appartamento numero 51. Kim stava preparando la cena, quando sentì
un miagolio provenente dal terrazzo. Buenos Aires 7 Luglio, ore 20.19 - Louis... Guarda che hai visite!!
urlò Ramon. I realize, the gold wave has turned orange. Couldn't reach your footsteps I don't kiss but I'm closer to you, touched your smile. You're a piece of love you forgot the last piece somewhere. It wont begin this way wont stand against this thought. A piece of love the true meaning flows from the heart. I can hear the new love song and want to sing it with my lips. Can't begin a love song (can't sing a love song) A piece of love I'm very lonely. Can't tell the truth, I cry in loneliness. A Piece of Love......... "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO OTTAVO: EXTRAMOENIA & INTRAMOENIA ~ CHARACTERS ~ Immagine dapertura: Alex Veine Grazie mille Amburgo 1 Luglio, ore 16.16 -
Cretinooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!
Alex urlò calma e tranquilla a Diaz.
Idiota !!! Ma insomma, ti par modo di giocare!?!?!?!?!?
Hermann era dieci metri più indietro, non puoi
pretendere che arrivi volando!!! Non è mica Irene!!! Milano 2 Luglio, ore 17.17 Sede dellInter - Molto bene, ragazzi. Sapete benissimo
che cè poco da scherzare. Adesso la Juventus ha
acquistato Kojiro Hyuga
E aveva già Gentile. Qui
la faccenda si mette male. Gino Hernandez,
capitano della squadra, parlava ai suoi compagni.
E se per fermare questultimo possiamo contare su
Shingo soddisfatto, il giapponese citato fece un
sorriso da fare concorrenza a quelli della signora Maria
abbiamo sempre Hyuga a piede libero
Per cui,
il mister ha pensato di acquistare un giocatore che
sapesse almeno come prenderlo
Shingo, tu lo conosci
bene
Ragazzi, vi presento il nostro nuovo numero 15,
Takeshi Sawada! Immagine: Shingo Aoi Amburgo 2 Luglio, ore 16.17 Allo stadio si giocava lamichevole
Amburgo VS Bayer Monaco. Juan Diaz contro Karl Heinz
Schneider. Immagine: Pioggia "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO NONO: I & MYSELF ~ YOU & YOURSELF ~Immagine: Pierre & Louis Somewhere in the world, Somewhere in the dark, I can hear the voice that calls my name. Might be a memory, Might be my future Might be a love waiting for me. Rock me gently Hug me tenderly, 'Til the morning breaks and night fades away. I've spent my time in vain trapped inside pain Don't let me down, help me see the light. Feeling bitter and twisted all along Wading through an empty life too long, I close my eyes listen to the wind Longing to belong to a higher place. Let me hear your voice Let me be with you, When the shadow falls down upon me. Like a bird singing Like a breeze blowing, It's calling me, From somewhere in the world Somewhere in the world. Buenos Aires 7 Luglio, ore 20.20 - Qualche problema? chiese Ramon
osservando Pierre, che era diventato bianco. Immagine: Louis & Pierre Buenos Aires 7 Luglio, ore 20.29 Louis stava tirando Pierre a forza su per
le scale. Immagine: Pierre & Louis (mazza come siamo originali) Buenos Aires 7 Luglio, ore 21.05 Pierre stava seduto sul letto della sua
stanza dhotel. Ciondolava avanti e indietro,
guardando fisso per terra. Era stato un codardo.
Piuttosto che parlare chiaramente in faccia a Louis,
aveva preferito rinunciarci definitivamente. Rinunciare
allunica persona di cui si fosse mai innamorato sul
serio. Buenos Aires 7 Luglio, ore 20.30 Ramon entrò nellappartamento
seguito da Alan. Avevano visto Pierre, poco prima,
entrare in un albergo a pochi metri dallappartamento,
e ora volevano sapere cosa diavolo fosse successo. Buenos Aires 7 Luglio, ore 21.07 - A
Aspetta che ti spieghi almeno!
Pierre cercava di calmare suo padre, che rabbioso
urlava camminando per la stanza. Immagine: Louis & Pierre - La verità è che vuoi solo approfittare
di me per qualcosa, vero? Che vuoi? La fascia di
capitano? Che io lasci la nazionale? Non vuoi più
vedermi in vita tua? Sei solo un profittatore! Immagine: Si accettano scommesse su questa illustrazione "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO DECIMO: AND SO ON Immagine: Shingo Aoi Come on in! Come on in! to Neko Hanten. Tastes great! Tastes great! at Neko Hanten. The noodles tastes great! The young waitress is pretty. Come in! Come in! to Neko Hanten. Tastes great! Tastes great! at Neko Hanten. The noodles tastes great! The young waitress is pretty. Ramen, soup noodles, fried rice, sliced pork noodles, wonton, fried dumplings, fried noodles, wonton noodles, pot luck noodles, open meat wonton, egg foo yong, barley noodles, rice-meat-vegetable wonton, shrimp fried rice, white rice, dumplings, cold noodles. Come on in! Come on in! to Neko Hanten Tastes great! Tastes great! at Neko Hanten The noodles tastes great! The young waitress is pretty. Come in! Come in! to Neko Hanten Tastes great! Tastes great! at Neko Hanten. The noodles tastes great! The young waitress is pretty. Come in, come in today is our grand opening, today is our grand opening. Come in, it's delicious. Buenos Aires 7 Luglio, ore 21.07 Immagine: Alan Pascal - Non avrei
dovuto prendermela così
- mormorò Alan Pascal In
fondo, Louis non centra con i miei problemi e io non dovrei
ficcare il naso nei suoi affari
- Certo, di cosa, se no? - Niente, niente . Comunque, no! Nella maniera più assoluta. - Ti capisco. concluse Alan sorridendo. Poco dopo, lo scatto della serratura avvisò i due che il francese era tornato. - Come va? chiese Ramon. - Eh? Ah, cammino ancora - Vedo - Dì un po, vuoi litigare? - Assolutamente! Ramon scoppiò a ridere. - Ehi! protestò Louis, poco convinto. - Louis, scusa per prima Non volevo prendermela con te. - Eh? Non importa, figurati - Senti Louis, ma sei qui o altrove? - Eh? rispose per la terza volta linterpellato. - Terra chiama Plutone! Louis rispondi! esclamò Ramon mettendosi le mani a coppetta davanti alla bocca. - Hahaha! Ma che fai, scemo? il francese scoppiò a ridere, divertito. - Faccio tanto ridere? chiese luruguayano a Pascal. - Be, no - Niente, niente, lascia stare Mi hai fatto tornare in mente Be, non importa. e, concluso il discorso, Louis girò i tacchi e si chiuse in camera sua.
Buenos Aires 7 Luglio, ore 21.38 Louis si rigirava sul letto, ripensando alle cose che erano successe quella sera. Era passato un mese esatto dalla prima volta che Pierre lo aveva baciato. Louis ancora non aveva un quadro chiaro dei sentimenti che lo aveva trascinato di qua e di là per tutto quel tempo. Prima, Ramon gli aveva fatto tornare in mente Mick. E automaticamente dei fatti che aveva quasi dimenticato. Fra cui torreggiava Maggie. Cosa diavolo era successo? Non era cominciato tutto perché lui era andato a dire al Capellone che la amava? E adesso per qualche motivo aveva scoperto di essere innamorato di Pierre, invece? Ad un certo punto, fulminante come solo le improvvise prese di coscienza lo sono, si rese conto che non era stato geloso di Maggie, bensì di Pierre! Solo che sul momento non ci aveva minimamente pensato. Era così ovvio. Scoppiò a ridere. Poi si alzò e prese il telefono e si chiuse in camera. Compose il numero di casa di Mick e attese. - Pronto? - Ciao, Mick, come va? - Louis? Ma che fai, telefonate intercontinentali? - Be, volevo sentire come ti andava! - Bene, grazie, e tu? - Qui tutto benissimo! Louis rimase un po perplesso per limprovvisa gentilezza di Mick. Era strano - Ehilà, pare che trasferirti ti abbia fatto proprio bene - Be, a dir la verità, il problema mi ha seguito fin qui - Eh? Però, cocciuto, chiunque fosse! - Abbastanza Comunque, hai saputo che Kim si è trasferita in Brasile? - Sì, mi ha scritto - Sai come le va, giù di lì? - Bene. E vicina di casa di una tua conoscenza - E cioè? - Carlos Santana. - Cheeeeeeeeeeeeee??? Quel Quel Non ci posso credere! - Ma sembra che vada tutto OK. - Be - Louis cercò di riprendersi dalla sorpresa Allora ci sentiamo, eh, Mick?! - Certo, in bocca al lupo! - Crepi! rise Louis e riattaccò. Poi rimase in silenzio. Carlos Santana Il Brasile Tutto questo gli faceva venire in mente qualcosa di strano Un vago senso di fastidio.
Milano 20 Luglio, ore 13.56 - Sono moooooooortoooooooooo!!!! Shingo Aoi entrò nello spogliatoio dellInter sorretto da Takeshi. Miiiiiiii, che faticaccia! Nonostante fosse stato solo un allenamento, il povero numero 20 era distrutto, visto che si era protratto, solo per loro due, molto più a lungo del previsto. - Il Mister è molto soddisfatto, ragazzi. esordì Gino entrando nello spogliatoio. - Che fai qui Gino, quando potresti essere a casa a mangiare? biascicò Aoi. - Veramente ho già pranzato - Beato te! Io non ci vedo fuori dalla fame! Va, Takeshi, sbrighiamoci che se no facciamo notte! - Sono esausto - mormorò il numero 15. - Suvvia, ormai ve la cavate benissimo tutti e due. Come dicevo prima, ho parlato col Mister e mi è sembrato proprio contento di come giocate. - Grazie tante, poi però ci massacra! ribatté sarcastico Aoi. - E divertente giocare qui in Italia - commentò Sawada Be, io adesso vado a casa a mangiare - Nooooooooooooooooooo, ti prego, aspettami, Takeshi, non te ne andare senza di meeeeeeeeeeeee!!! urlò il numero 20 attaccandosi alla giacca del compagno. - O OK, OK, ma sbrigati, su! sorrise disperato laltro. - Sono pronto!! esclamò Aoi dopo un po Pancia mia fatti capanna!! Vieni, Takeshi! e, agguantato Sawada per un braccio, partì di corsa, piantando lì Gino da solo.
- Hai posta, Shingo! Sophia porse al ragazzo una lettera. Chi ti scrive? La tua fidanzata? ridacchiò la donna. - Ma che fidanzata e fidanzata! E di mia sorella!! - Hai una sorella, Shingo? chiese Sawada, finendo la sua fetta di torta. - Sì Due, per la precisione Due gemelle - Davvero? Ma tu guarda Aoi aprì la busta in velocità e vi trovò, assieme alla lettera, qualche foto. - Miiiiiiiiiiiiiiiii!!! Questi sono Ma che cavolo ci fanno con mia sorella?!? sulla prima foto faceva bella mostra di sé un bel po di gente conosciuta.
Vegetable soup, egg drop soup, rice-meat-vegetable noodles, sweet and sour meatball dumplings, egg foo yong with noodles, Chinese-style rice bowl, rice-meat-vegetable fried rice, shrimp noodles, Tenshin-style rice bowl. Stir-fried vegetables, tofu stewed with black beans and pork, sweet, and sour pork, stir-fried liver and leeks, eight treasures dish! Welcome! Welcome! to Neko Hanten. Everything's ready to be eaten! Everything's ready to be eaten! at Neko Hanten. The noodles are ready to be eaten! The waitress is pretty. Welcome! Welcome! to Neko Hanten. Everything's ready to be eaten! Everything's ready to be eaten! at Neko Hanten. The noodles are ready to be eaten! The waitress is pretty. Neko Hanten Neko Hanten "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO UNDICESIMO: NOSOTROS SOMETHING BIG Kaltz Amburgo 13 Luglio, 16.41 - Maledizione! Diaz sbatté per terra la bibita che aveva in mano. Speravo di arrivare in una squadra di campioni, invece voi sì e no sapete cosè un pallone! - Senti, non è colpa nostra se non sai amalgamarti con la squadra, razza dimbecille! gli fece eco Kaltz, spuntando lo stuzzicadenti che come sempre aveva in bocca. - Io non so amalgache?!? ç Il tedesco non è il forte di Juan ^^;;; - Sei anche ignorante e sordo oltre che imbecille?! Ma bene! - Perché dovrei essere io ad amalgaqualcosa con la squadra e non può essere la squadra ad amalgaqualcosa con me?!? In fondo, il campione qui sono io, o no? - No, brutto bastardo! La vera capacità di un campione si dimostra quando si tratta di giocare bene in qualsiasi situazione e con chiunque, ed evidentemente non è il tuo caso! - Da quando in qua?! Da che mondo è mondo, non ho mai avuto bisogno di amalgaqualcosa con nessuno, in Argentina! - Magari perché gli altri sono diventati scemi per amalgaqualcosa Cioè, no, amalgamarsi con te! - Ma certo che no! Non ho avuto problemi ad inserirmi da nessuna parte Evidentemente il problema siete voi! - A sì? si intromise allimprovviso Alex, che aveva assistito in silenzio a tutta la scena Forse perché con te cè sempre stato Alan? chiese solare. - Che ? Diaz cascò letteralmente dalle nuvole. - E chi sarebbe questo? riprese Kaltz. - Uno che ha sempre giocato con lui Credo che Diaz qui non si senta a suo agio proprio perché è da solo. O sbaglio? chiese rivolta allaltro. - Stai dicendo che io non riesco a giocare senza Pascal?!? Diaz balzò in piedi e sollevò Alex da terra, prendendola per la camicetta. - Ehi! Giù le zampe!!! Kaltz con un destro stese largentino poco cavalleresco. - Non era questo che intendevo E solo questione psicologica - continuò Alex Torna in Argentina e riappacificati con lui, va - concluse andandosene. - Ma che ne sai tu, degli affari miei? le urlò dietro Juan. - Abbastanza da poter esprimere un parere - fu la risposta. Buenos Aires 13 Luglio, 16.41 Chissà come se la passa Diaz in Germania . E un pezzo che non si fa vivo. Diciamo, non sè mai fatto vivo in tutto questo tempo. Un mese e tredici giorni E proprio evidente che io non gli servo a niente. Lui però mi manca moltissimo. Non tanto in campo, me la cavo anche con Louis e Ramon Però quando sono da solo, mi manca da morire E pur sempre il mio miglior amico, no? Non riesco a lasciarmelo alle spalle. Perché non torna? Perché, maledizione! Comunque, non riesco a odiarlo Posto che non so nemmeno perché ce lha con me Che gli posso aver fatto, io? Nonostante non faccia altro che pensarci, non riesco a darmi una risposta. Niente, non mi viene in mente niente. Eppure non può essersela presa senza motivo A meno che io non sia stato la solita ed eterna goccia che ha fatto traboccare il vaso Ma come? Se non ho fatto niente! Nulla, nothing, nada nella maniera più assoluta. Il cielo mi aiuti, per favore Di questo passo mi viene male sul serio Diaz, torna qui, per carità! Cosa faccio senza di te?! Forse, dovrei mettermi il cuore in pace e rinunciarci per sempre A meno che Se Maometto non va alla sede del Milan, o meglio, se Maometto non torna in Argentina Amburgo - 14 Luglio, 01.23 Sarà che Alex ha proprio ragione? Forse è vero che io senza Pascal non vado da nessuna parte? Può darsi che abbia lasciato lArgentina troppo in fretta Eppure non cho pensato due volte prima di andarmene Ero così deciso che non avrei mai creduto di ritrovarmi in questa situazione con tutti questi dubbi. Ma a questo punto se torno a casa, come la prenderà Pascal? Ritorno così e gli dico "Ciao, sono qui!" dopo che lho picchiato e lho piantato là da solo, senza un motivo? Non posso pretendere che lui mi accolga come se non fosse successo nulla. Chissà come se la starà passando lui adesso Meglio di me di certo; a dire il vero, vorrei ritornare a casa, ma probabilmente lui non ne vuole più sapere di me E come dargli torto? Ho sbagliato tutto E inutile prendersela se alla donne piace Alan Pascal Magari dovrei farmi crescere anchio la frangetta Ma che cose assurde che vado a pensare! La veri tà è che ho fatto tutto da solo, cacciandomi in una situazione del genere, la colpa di tutta questa storia è solo mia. Amburgo 17 Luglio, ore 17.13 - Che faticaccia, tutto sto viaggio Che shonno Non ho dormito niente in aereo - Alan Pascal bofonchiava tra sé e sé E adesso dove lo trovo Diaz? Signore aiutami Be, è venuto qui per giocare a calcio, no? Trovo lo stadio, trovo Diaz Chi cerca trova Chi non risica non rosica Chi dorme non piglia pesci E chi non dorme, poi barcolla come sto facendo io Ops, scusi - balbettò andando a sbattere su un uomo. Mi dica, sa per caso dovè la sede della squadra di calcio dellAmburgo? - Prendi un taxi, no? rispose laltro, scansandolo. - Ah, già Scusi ancora Che shonno Seguendo il consiglio delluomo educato, Alan saltò al volo sul primo taxi che riuscì ad agguantare e si fiondò alla suddetta meta. - E adesso che sono qui? - E tu chi sei? gli chiese qualcuno da dietro. - Eh? Alan si girò di scatto, spaventato. Io Cercavo Juan Diaz - Sei Alan Pascal? chiese la ragazza con i capelli neri e lunghi che gli stava davanti. - Eh?!? Come fai a conoscermi? - Kim mi ha parlato di te Mi chiamo Alex Veine e sono una sua amica Kim prevedeva che saresti arrivato. - Davvero? Be, grazie per avermi aspettato. Sai dovè Diaz? - Ma veramente, io non ti stavo aspettando Comunque, è a casa sua - E Dovè casa sua? - Aspetta che ti accompagno, va - rispose Alex avviandosi Tanto è qui vicino Sai, capiti proprio a proposito Diaz è un bel po che non si fa vedere in giro Non viene nemmeno agli allenamenti - Sta male!?!??????????????????????????????????!! le urlò in un orecchio Alan preoccupatissimo. - Ma no, scemo!!! rispose laltra, scansandosi con ancora leco delle E nella testa E solo Un po depresso, ecco Qui ad Amburgo non è riuscito ad ambientarsi troppo bene - Povero Diaz . - Ecco, siamo arrivati Ti lascio qui Poi fammi sapere come è andata! urlò la ragazza allontanandosi. - Ehi!!!! Ma . Che faccio io qui da solo!? Alan si avvicinò lentamente alla porta. Tentennò un po prima di decidersi, ma alla fine si convinse e, preso coraggio, suonò il campanello. Nessuno rispose. Quindi, provò di nuovo. Non ricevendo segno di vita, si appese al campanello, finché un seccatissimo Diaz in pigiama e completamente spettinato non venne ad aprire la porta. - Chi diavolo rompe, maledizione tre volte!!!!!!!!!!! ottimo umore, non cè che dire. - Cia Ciao, Diaz - balbettò Alan, facendosi piccolo piccolo dallo spavento. - Eh? rispose laltro, riconoscendo vagamente la voce dellamico. Pa Pas!?! urlò sconvolto alquanto. - AAAAAHH!?! Non uccidermi!! - "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO DODICESIMO: COLPITO E AFFONDATO ~ PER UNA SOLA VOLTA NELLA TUA VITA ~ No matter what I do, inside my heart there are only things about you. I miss you. More than just playing childishly back in those days our deep love was always maturing. With only the prayers within my heart there are things I can't tell you... There are times when love causes loneliness. You must know that I can't be an adult Don't leave me alone anymore. (I can't replace the person that you love but I will always stay by your side and I will protect you) There are times when love causes pain Now I feel alone close to you Don't leave me alone anymore (Knowing that, do you understand how I love you?) Now I feel alone close to you Don't leave me alone anymore. Parigi 9 Luglio, ore 19.20 A casa El Cid la famiglia stava cenando. - Ascolta, Pierre . cominciò il signor Philippe Io e il signor Lafayette stiamo organizzando il matrimonio fra te e Maggie - Pierre sputò tutta la minestra che stava mangiando. - Tesoro? chiese sua madre Tutto bene? Non sei contento? - Io - balbettò linterpellato Io veramente Non - Cosa cè che non va? continuò la signora Marguerite. - Io Non voglio sposarla! Pierre ormai era deciso ribellarsi. Adesso in testa aveva solo Louis, solo lui. - Perché, tesoro? Non è una ragazza doro? Non ti piace? - Non è questo mamma Io - Forse sei innamorato di unaltra ragazza? Se fosse così, non farti problemi a dirlo, caro. Non vogliamo mica forzarti. Però, presentacela presto, va bene? Mi fido dei tuoi gusti, tesoro. Se piace a te piacerà sicuramente anche a noi, vero, Philippe caro? - . No, il problema di Pierre è un altro, non è vero? - Come? Pierre non capiva. - Ascolta, dopo devo parlarti concluse il signor El Cid alzandosi. - Tesoro disse la signora rivolta al marito Promettimi che non obbligherai Pierre a sposarsi! Io voglio solo la sua felicità! - Va bene, cara, non ti preoccupare e così dicendo uscì. Parigi 9 Luglio, ore 19.38 Pierre saliva le scale, per raggiungere suo padre al piano superiore. Si era comportato in maniera strana, da quando era venuto a riprenderlo a Buenos Aires. Nonostante allinizio avesse fatto fuoco e fiamme, in seguito non aveva più protestato per nulla Anzi, non aveva proprio più parlato. Pierre sapeva che cera qualcosa che bolliva in pentola. Per forza, doveva esserci. Ma cosa? La promessa che sua madre aveva strappato a suo padre lo lasciava alquanto perplesso. Perché aveva accettato di non obbligarlo a sposare Maggie senza problemi? Doveva avere qualcosa in testa. Pierre era nervoso, mentre apriva la portafinestra della veranda. Il signor Philippe stava fumando al chiaro di luna, dando le spalle al figlio. La scena gelò il sangue al ragazzo, nonostante quella fosse una calda e tranquilla sera. Cosa preparava suo padre? - Pierre cominciò luomo, sempre dando le spalle alla portafinestra Adesso io e te faremo un patto, va bene? - Lo sapevo che cera qualcosa che non andava, prima a cena - Un patto da uomo a uomo. - E quale sarebbe? - Laltro giorno, a Buenos Aires Il tuo amico voleva parlarti Che cosa ti ha detto? - Nie Niente di importante, papà - biascicò Pierre, allarmato. - Ti ha solo parlato, Pierre? - Io Cioè, Louis Ecco, be - Avanti, Pierre, parla - il signor Philippe si avvicinò al figlio. - Non è così semplice da spiegare Ma perché mi fai questa domanda? il ragazzo non aveva il coraggio di alzare gli occhi e guardava nervoso per terra. - Lo sapevo che non saresti riuscito a dirmelo, ti conosco troppo bene Sei sempre stato un codardo. - Eh? Pierre alzò la testa giusto in tempo per vedersi arrivare addosso una sberla. - Ma cosa? non capiva, che diavolo era preso a suo padre? - Il patto è questo, Pierre - luomo continuava a parlare, nonostante la rabbia che gli faceva tremare la voce Ti lascerò Ti lascerò stare con quel ragazzo - Cos . Come diavolo faceva a sapere di lui e Louis? - Vi ho visto mentre ti baciava, non fare il finto tonto Comunque, ti lascerò stare con quel ragazzo solo se mi dimostrerai per una volta nella tua vita che qualcosa vale abbastanza da rischiare tutto il resto, hai capito? - In che senso . ? - Ho sempre avuto la certezza che, a parte il calcio, niente ti interessasse, o sbaglio? Io mi sono sempre ammazzato di lavoro per permettere a te e a tua madre di vivere con agio, senza tutti quei problemi che mi assillavano quando avevo la tua età. Tu invece non hai mai dimostrato che ti importasse di nulla, probabilmente perché la strada ti è sempre stata spianata davanti. Anche ora che ti ho proposto di sposarti, non hai minimamente protestato, hai reagito come se fosse la cosa più normale del mondo, come se non ti riguardasse O sbaglio, Pierre? Rispondimi, maledizione! il signor Philippe aveva iniziato a urlare Anche se prima ti sei ribellato, era solo perché speravi nellaiuto di tua madre, non è così, Pierre? Adesso prova a fermarmi, dai! Io ho già deciso la data della cerimonia. Tu trova una maniera per fermarmi, e io ti lascio con quel ragazzo, forza. Dimostrami che cè qualcosa per cui va le la pena buttare via tutto il resto! Quel tipo mi sembra ben deciso, ma tu lo sei altrettanto? Sappi che non hai molto tempo. Pensaci su in fretta. e così dicendo se ne andò. Pierre non era sicuro di aver capito bene. Suo padre, che cosa voleva? Pierre, appoggiato alla ringhiera della veranda, pensava alle cose accadute negli ultimi giorni. Suo padre li aveva visti, mentre si baciavano. Cosa poteva fare? In quel momento si rifiutò di pensare al signor Philippe, e riempì la mente dei bei ricordi che conservava gelosamente. Sentiva ancora il sapore di Louis sulle labbra. Era stato molto diverso da quando lo aveva baciato dopo la loro rovinosa caduta. Era stato così dolce, Louis. Sorrise. Cosa avrebbe pagato per averlo lì con lui, in quel momento. Ma non ci sarebbe stato verso. Lui non poteva mica mollare la sua nuova squadra per tornarsene a Parigi, dopo neanche un mese. E poi, era Louis in prima persona a non volerlo. Gli aveva promesso che si sarebbero rivisti per le vacanze estive. Ma Pierre non capiva comunque. Perché Louis aveva insistito per rimanere lì? Bho. Era poco convinto, Pierre. Forse avrebbe fatto bene a fidarsi semplicemente di lui. Magari era solo ner voso per aver scoperto di amare il Capellone. Pierre sorrise al pensiero del soprannome che Louis gli aveva affibbiato. In quel momento avrebbe solo voluto averlo al suo fianco. Per trovare una soluzione. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO TREDICESIMO: PROLOGO DI UNA VIOLENTA BATTAGLIA I You don't cry You know, you can tell me the reason of your tears! Huddled up, don't remain silent! But you are not alone, as long as you have a friend you can trust. You don't cry Don't hide your loneliness I'd like to help you as much So you can share your sadness with me. My best friend Even if one day we are separated, Our hearts will always be together Even if the Fate prevents us from seeing each other again, We will always have our smiles. Don't forget you. Leo Luciano San Paolo 20 Luglio, ore 16.04 - Kyaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! lurlo di Carlos Santana riecheggiò nello stadio semivuoto, mentre rovesciava. - Carlos . Che ne dici di fare una piccola pausa? Ti ho portato uno spuntino - sorrise Kim dalla panchina. - Grazie - rispose gentilmente il ragazzo, avvicinandosi, e asciugandosi con un asciugamano (da cui il nome). - Tieni continuò la ragazza, passandogli una fetta di torta. Ne vuoi un pezzo anche tu, Leo? chiese rivolta allunico altro giocatore presente. - Sì, grazie - Leo Luciano era lunico amico di Santana, a parte, ovviamente, il pallone. Guardando la ragazza che gli porgeva il suddetto pezzo, pensava come fosse strano che Carlos se la fosse portata appresso. Santana non dava mai confidenza a nessuno, eppure adesso eccolo lì a ridere con una persona conosciuta pochi giorni fa. Luciano questo modo di fare proprio non laveva capito. Kim glielaveva presentata quella mattina, Leo continuava ad osservarla, ma non afferrava cosavesse di così particolare da tirarsela dietro fino allallenamento. Comunque, era parecchio perplesso. - Ascolta, Carlos - cominciò poi Kim Io fra un paio di giorni devo tornare a Parigi . - Eh? Come mai? - Ho promesso ad unamica che ci saremmo riviste lì Mi spiace ma devo proprio andarmene - Per carità, non ti posso mica obbligare a stare qui, no? chiese il brasiliano sorridendo. Kim rispose a sua volta con un sorriso. Leo guardava perplesso la scena. - Comunque, se ti facesse piacere, puoi passare a trovarmi con Leo quando vuoi, va bene? Oh, una cosa Devi assolutamente presentarmi la tua ragazza! - Ragazza? chiese Santana. - Ragazza?!? fece eco Luciano. - Certo Nonostante quello che dice la signora Rosa, di certo ce lavrai, no? - Be, veramente - Sempre che tu non abbia un ragazzo - Ma che dici! Non prendermi in giro!! - Ma non lo sto mica facendo. Ti stavo solo chiedendo. - No, no, ci manca anche altro Va bene, ti presenterò Bella, se proprio ci tieni - Certo che ci tengo. Voglio essere sicura di lasciarti in buone mani. concluse Kim sorridendo. San Paolo 22 Luglio, ore 15.47 Bella Vazia Frete aspettava seduta sul bordo della fontana della piazza principale, guardandosi attorno in attesa di vedere quel ritardatario del suo ragazzo arrivare. Una leggera brezza assai brasiliana soffiava sul piazzale scompigliandole i capelli lunghi, neri e raccolti in una coda alta. Il vestito rosso ondeggiava allo stesso ritmo di samba della capigliatura, mentre la leggera giacca nera preferiva un walzer danubiano lento e solenne. Seccata, fece per alzarsi ed andarsene, quando si sentì chiamare da dietro: era Santana che arrivava trafelato, nonostante si allenasse a correre da quando era nato. - Scu . Scusa il ritardo - ansò Ma ho dovuto passare a prendere Kim - si giustificò, senza pensare che la ragazza in questione abitava di fianco a lui. - Kim? E chi è questo? chiese perplessa Bella. - Questo? Questa, vorrai dire - biascicò laltro. - Arrivi in ritardo ad un appuntamento e ti porti pure dietro una ragazza?!? lo aggredì lei, rabbiosa. - Già Ma, dovè Kim? chiese Carlos guardandosi intorno perplesso, non vedendo laltra ragazza che avrebbe dovuto esserci. - E chi se ne frega!!! urlò Bella, e si girò di scatto, volendo andarsene, e tirando una codata in faccia a Santana. Solo che, facendo tutto in fretta, non si accorse che dietro di lei stava Kim, e le andò addosso secca, automandandosi per terra. - Tutto a posto? chiese la ragazza bionda. - NO!!! fu la risposta che ricevette, condita da qualche imprecazione. - Forza, forza! esclamò il ragazzo prendendola per un braccio e cercando di alzarla. - Mollami!!! Bovaro! Mi fai male!! Insomma!! strillava quella per terra, cercando di divincolarsi dalla presa, finché Carlos ci rinunciò e la lasciò dovera. - Aspetta, che ti aiuto io. sorrise Kim, porgendole una mano. - Gra Grazie - rispose seccata laltra, tirandosi su in qualche modo. - Io mi chiamo Kim Ami Nike - proseguì la bionda, sempre sorridendo. Sono la vicina di casa di Carlos - La Vicina di casa? Ma non eri passato a prenderla!?! - Ops - ridacchiò disperato Santana, eclissandosi per non venir preso a pugni. - - Bella rimase senza parole per la furbizia del suo fidanzato, mentre lo guardava che si allontanava Santa Maria . Proteggimi tu - Qualche problema? chiese Kim perplessa. - No, no . Io sono Bella Vazia Frete Molto piacere Come mai Carlos ti ha portato qui? - Oh Sono stata io a insistere per conoscerti - Kim sorrise senza dare ulteriori spiegazioni. - Ah - Bella rimase un po interdetta, guardando laltra che la invitava a bere qualcosa. - Sono proprio contenta che Carlos abbia una ragazza Ero preoccupata per lui . - Sì Anchio mi preoccupo della sua salute mentale - concluse dandosi una manata un fronte per la disperazione. San Paolo 22 Luglio, ore 21.56 Leo Luciano correva per le strade della città, evidentemente in ritardo per tornare a casa; ad un certo punto, però, finì addosso a una ragazza che usciva da un portone allimprovviso. - Oh, scusi tanto - disse fermandosi e aiutandola ad alzarsi. - Oh, Leo - sorrise Kim, nonostante fosse stata appena investita. - Kim?! Luciano fece un salto indietro per la sorpresa. - Qualche problema? chiese la ragazza. - No, no, scusa se ti sono arrivato sopra - balbettò laltro, confuso. - Vieni. - Eh? - Sì, vieni di sopra. Ti offro qualcosa da bere - continuò Kim sorridendo. - Ma veramente io, non vorrei Vado di corsa Non posso - Dai, vieni. Chiami a casa quando sei su. Voglio sapere il perché del tuo comportamento . - Co Sa? - Touche. Appartamento numero 51. - Prego sorrise Kim posando una tazza di tè davanti a Luciano. - Grazie Senti, io non ce lho con te, OK? Non so come ti è potuta venire in mente unidea tanto stramba! partì subito lui in quarta. - Veramente, non ho detto che credo di starti antipatica, solo che hai uno strano comportamento. Posso sapere perché? - Ma non è vero! protestò lui. - A no? Mi sono accorta di come mi guardi, sai? Dimmi qual è il problema . Su, non ho mai mangiato nessuno - Sei fidanzata? - Eh? - Hai il ragazzo? - Cosa centra questo? sorrise Kim, contenta che il ragazzo si fosse deciso a parlare. - Ti ho già visto, cosa credi?! In una foto. - Con un ragazzo? - Sì Con il numero 20 della nazionale . - Giapponese? lo interruppe la ragazza. - No, francese. - Ah, Louis. Credevo con Shingo. - Sei fidanzata con lui? - Con Shingo? - Ma no! Con Napoleon, dico!! Ma insomma, mi stai prendendo in giro!?! urlò il ragazzo saltando in piedi, rabbioso. - Ma no Solo che non ti spieghi bene - Kim sorrideva tranquilla Comunque, non sono fidanzata con Louis Adesso spiegami perché me lo chiedi . - Io Niente, volevo solo saperlo. Credevo che stessi facendo il doppio gioco con Santana - Davvero? Ma certo che no, lui ha già una ragazza - Però ti dà tanta confidenza Be, adesso devo proprio andare Arrivederci. - Ah, Leo Se vuoi venire anche tu a Parigi a trovarmi, fai pure, OK? - S Sì! esclamò il ragazzo sorridendo per la prima volta in tutta la sera, e poi se ne andò di corsa. Kim rimase pensierosa sulla porta. Poi sorrise, un po divertita. Dieci giorni dopo di certo non lo sarebbe più stata. Amburgo 17 Luglio, ore 18.00 - Diaz, non uccidermi, ma io volevo solo venirti a trovare In un mese e 17 giorni non ti sei mai fatto vivo, mi sono preoccupato E allora, sono venuto, la ragazza mi ha portato Lo stadio era vuoto Cioè va be, torno a casa - e così, concludendo il monologo, Alan fece dietro front e scese le scale. - Pa Pas! A Aspetta Già che sei qui Be, fermati, no? balbettò Diaz in preda al panico nel vedere lamico ripartire senza aver avuto la possibilità di parlargli. - EH? disse laltro girandosi, non credendo alle sue orecchie. Poi fece le scale in tre salti e balzò addosso a Juan urlando Ma allora non sei arrabbiato con me!?! Diaz, preso di sorpresa, ebbe solo il tempo di cadere per terra spinto da Alan, che gli si era avvinghiato addosso; poi cominciò a singhiozzare. - Diaz?!? Ah, scusa, ti ho fatto male, hai battuto la testa? chiese subito laltro spaventato. - No, no - fu la risposta che venne fuori un po a fatica fra le lacrime. Juan alzò lentamente la testa e guardò Alan dritto negli occhi. - Diaz? Nessuna risposta. - Diaz? Juan si sporse in avanti, chiuse gli occhi e lo baciò. - Ah? Alan non sapeva cosa fare, bloccato nella presa di Diaz. - Eh? Juan riaprì di scatto gli occhi, forse rendendosi conto di cosa stava facendo Ah!! Scu Scusa - Non volevo Non me ne sono accorto - si mise ad urlare entrando in panico. - Ni Niente - biascicò laltro. - Vie Vieni che ti do qualcosa da bere - continuò Juan dandogli la mano per alzarsi e cercando di calmarsi. - Eh? rimase un attimo perplesso rendendosi conto che, una volta afferrata la sua mano, Alan non aveva la minima intenzione di lasciarla. - Pas? - Sei SEI UN IDIOTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! gli urlò Alan in faccia. - Scu Scusa, ma io non volevo, solo che mi sei venuto sopra e io, bho, non so, cioè . - Non per quello, scemo!! - Eh? - Non per quello! Ma
Come
diavolo hai fatto a sparire dalla circolazione senza farti vedere
per così tanto tempo, con che coraggio!! Sono il tuo migliore
amico, potevi dire almeno qualcosa, no? Accidenti a te!! - E . VA? scandì Pascal. - Ecco Lei E E il motivo per cui me la sono presa con te Cristo, come sono stato scemo, davvero! - E che centro io con questa qui?? - Io Io e lei avevamo cominciato ad uscire insieme, sai? Ah, è così bella, Eva Mi piace così tanto Che quando mi ha detto che in realtà a lei interessavi tu, non ci ho più visto fuori Capisci? Mi ha usato tipo ponte fra lei e te! Io Ero così furioso E me la sono presa con lunico che non centrava nulla Scusami, Alan Scusa Pascal era rimasto in silenzio durante lo sfogo di Diaz, immobile. - Cosa credi che me ne interessi, eh? Adesso, limportante è che siamo di nuovo insieme, no? Su, coshai da bere? FROM: Alex_Veine@hotmail.com
Amburgo, 19 Luglio Cara Kim, come stai? Qui fa sempre più caldo, ma penso che lì in Brasile sia molto peggio. Cmq, laltro ieri, come previsto, ho visto arrivare Alan Pascal qui ad Amburgo. Lui e Diaz devono essersi riappacificati, sei contenta? Ovviamente sì. Per quanto riguarda Parigi, io arriverò lì attorno al 24, credo. Sei già lì? Spero di sì, così pulisci tu la casa. Alan e Diaz vorrebbero visitare un po la città e quindi stanziarsi a casa nostra. Allora li arruoleremo per i turni di pulizia, OK? Adesso, chiudo, perché sono collegata da un pezzo e poi la bolletta chi la sente? Bye bye Alex
FROM: PierreJeMoi@ElCid.fr Parigi, 24 Luglio Caro Louis, (cosa ti è saltato in testa di trovarti fuori un indirizzo del genere?!?) Avrei bisogno che tu venissi qui a Parigi. Purtroppo è causa di forza maggiore. Aspetto una tua risposta, OK? Ci conto. With love, Pierre
You don't cry Can you describe your dreams? Keep your hope until the day your dreams come true Now, before you leave, remember your promise forever. My best friend Even if now you have a hard time, it will soon come to an end Because even broken wings are healed Never give up. "FORGOTTEN CHAMPIONS", CAPITOLO PRIMO: VARIABLE D PARAGRAFO QUATTORDICESIMO: Louis & Pierre ~ Romeo & Juliette ~ Immagine: Louis & Pierre o . Romeo & Juliette??? As you gently smooth down my windblown hair, I'm afraid to meet your gaze. Until my knees stop trembling, Please let me stay close to you. It's not a dream. Ah, it's not a dream any more. We've never done more than kiss before now. Don't let go. Ah, don't let go of me again. Please keep holding me (and my heart). It's not a dream. Ah, it's not a dream any more. From now on, a kiss will only be the beginning. Don't let go. Ah, don't let go of me again. Hold my heart and I in your hands.
Parigi 31 Luglio, ore 20.47 - Mamma Ascolta, devo parlarti - Sì, tesoro? la signora Marguerite sorrise al figlio che entrava in salotto, e depose il lavoro a maglia. - Adesso Cioè, fra poco Arriva una persona che vorrei che tu conoscessi - Ah, allora avevo ragione . Sei innamorato di unaltra ragazza Sono curiosa di conoscerla Come mai ci hai messo tanto a decidere di presentarmela ? - Ecco Era a Buenos Aires Ma - Ah, capisco E per quello che sei andato lì, vero? E argentina? - No, ma mamma, aspetta, devo dirti una cosa prima Senti, non è proprio come pensi tu - Be, non importa se non avete intenzione di sposarvi subito - No, ma aspetta - Pierre sudava freddo . La madre continuava a interromperlo E lui già non riusciva a parlare per conto suo - Vedi, ecco, cioè - Oh, forse non è una ragazza di buona famiglia O ha avuto dei guai in passato? Ma se tu la conosci bene, io mi fido di te, so che non porteresti mai a casa una ragazza che non conosci a fondo Vero Pierre? Sei un ragazzo con la testa sulle spalle - Ma mamma, lascia che ti spieghi - Non devi giustificarti, se la ami sul serio! in quel momento suonò il campanello. - Ci sono visite per lei, signorino. disse la cameriera entrando, seguita da unombra familiare. - Ciao, scusa il ritardo - ridacchiò Louis, apparendo nella stanza, dopo che la donna di servizio se nera andata. - Ecco, mamma, questo è - Ah, ma allora non era la tua ragazza, era un tuo amico. - Amico? Siamo ancora a questo punto? chiese Louis lanciando uno sguardo interrogativo a Pierre. Fai presto a chiamarmi dallArgentina, ma . - Io Non ho fatto in tempo, cioè ho cercato ma . La madre di Pierre rimase un pochino perplessa. Cè qualche problema? - Ecco, vede signora - iniziò Louis. - No, aspetta ti prego. Lascia fare a me! - Ma caro, lascia parlare il tuo amico - Stai calmo, caro - ridacchiò Louis, evidentemente in una delle sue serate ispiranti. E presto detto: io e Pierre stiamo insieme. Non siamo solo amici. - Co .. la signora rimase interdetta, immobile e in silenzio sul divano. E vero, Pierre? mormorò. - Be - Allora, Pierre caro? disse Louis guardandolo storto. - Be, sì Sì. - Perché non me lhai detto prima? - Io ho cercato, ma - E ne sei sicuro? - Di cosa? - Dei tuoi sentimenti per questo ragazzo, ovviamente - la signora sembrava quasi impaziente. - Ecco - Pierre!! Mi hai fatto venire da Buenos Aires solo per poi dire "Be, ecco "?!? sbraitò rabbioso Louis. - No, no - balbettò linterpellato, per poi rivolgersi di nuovo a sua madre Sì, ne sono sicuro! - Alla buonora, disgraziato. esclamò Louis. Poi sorrise, divertito. Sei contento, adesso? sussurrò allorecchio di Pierre. - Be, sì Grazie - rispose il ragazzo, appoggiando la testa sulla spalla del compagno, essendo evidentemente ancora un po scosso. - Su, su, animo - sorrise laltro, passandogli una mano fra i capelli, e poi baciandolo. La signora stava in silenzio, osservando la scena. - Come ti chiami? - Eh? - Sì, come ti chiami? Pierre non ti ha presentato - Eh, Capellone smemorato Comunque, sono Louis Napoleon. - Siediti, Louis Dimmi un po di te. - Sono lattaccante della nazionale francese e numero 20 - cominciò il ragazzo accomodandosi. - Prima o poi convincerò Pierre a mollarmi la fascia di capitano, ma tanto lo sono lo stesso, anche senza fascetta Vero? chiese al compagno, tirandoselo in braccio. - Ma figuriamoci - esclamò laltro girandogli le spalle. Immagine: Louis con in braccio Pierre - Sì, sì, mi dà ragione Poi, gioco nel Paris-St.Germain - proseguì Louis obbligando Pierre a rigirarsi. - Va bene, ma Dimmi di te. - Ma Veramente, questo sono io Non ho nientaltro da dire - Be, ma I tuoi genitori La tua famiglia - Ah, be Stanno a Los Angeles Però, qualche giorno fa sono tornati per po qui a Parigi per il lavoro di mio padre - E cioè? Che lavoro fa? - Eh Limprenditore Mi pare Comunque, non sono i soldi che gli mancano - Napoleon hai detto? - Sì - Mi ricorda qualcosa Parigi 31 Luglio, ore 21.02 - Ah Vedo che non siete soli - commentò il padre di Pierre entrando in salotto. - Oh, caro, questo è E - cercò di districarsi la signora Marguerite. - Sì, sì, so chi è - Sei contento, papà? Ho fatto come volevi tu - sorrise maliziosamente Pierre. - Certo certo Tu, piuttosto, dimmi una cosa proseguì luomo sedendosi sulla poltrona di fianco al pianoforte cosa ci trovi in mio figlio, che non vale niente - Eh, lo so anchio che non vale niente - ridacchiò Louis Diciamo Bho, deve avermi incastrato in qualche maniera - Louis!! Ma che cavolo?!? ruggì Pierre rabbioso. - Sì, sì, dai, lo sai che scherzo Ti voglio bene, tesoro - e così dicendo gli diede un bacio sulla guancia La verità è che è tutta colpa di quella poltrona - continuò indicando la poltrona dove stava seduto il padrone di casa. - La Poltrona? chiese perplesso luomo. - Sì, più o meno Adesso, però, lei deve promettermi che Maggie la seppellisce e non se ne parla più, vero? Altrimenti mi arrabbio - Sì, sì, sono un uomo di parola, io, cosa credi? A proposito, come ti chiami? Pierre ha detto Louis, no? - Sì, Louis Louis Napoleon, per lesattezza. sorrise fiero. - Louis Na Po Le On? - Papà, qualche problema? chiese Pierre allarmato. - Napoleon? - Papà? - Tu sei il figlio di Jacques Napoleon? - Sì Lo conosce? Il padre di Pierre si alzò in silenzio e, avvicinatosi, prese Louis per il colletto, sollevandolo e scansando suo figlio. Fuori da casa mia!!! urlò. - Papà?!? Pierre si alzò di scatto cercando di liberare Louis dalla stretta. Per tutta risposta, suo padre lo rovesciò con un manrovescio (da cui il nome). La reazione di Louis fu immediata: tirò un destro in stomaco alluomo e quindi gli diede un pugno in faccia. - Oddio! la signora Marguerite balzò in piedi spaventata, correndo accanto al marito, steso per terra. - Non tazzardare più ad alzare le mani su Pierre, chiaro?!? urlò Louis, in piedi, mentre aiutava il suo compagno ad alzarsi. - Louis Cosa diavolo hai fatto? chiese con un filo di voce Pierre. - Quello che cera da fare - rispose laltro. Vieni, andiamocene - continuò avviandosi alla porta. - Ma!! si sentì un urlo da fuori Lei non può entrare!! Si fermi o chiamo la polizia!! - Sì, chiamala! Così denuncio quel cretino di El Cid che ha rapito mio figlio! un uomo alto, biondo e alquanto isterico entrò in salotto urlando. - Louis! Cosa ci fai qui!?! - TU che cosa ci fai qui?!!!! - Sono venuto a recuperarti ovviamente!! - Cosa? Tempo sprecato Me ne stavo andando! - Cosè quello? chiese luomo indicando Pierre. - Il mio ragazzo! - Levatelo dalla testa! - si inserì il signor Philippe Giù le zampe da mio figlio! - Ehi, Louis, non vorrai mica stare con un El Cid!? - Certo, e non sarete voi a fermarmi! urlò il ragazzo, avviandosi verso la porta tenendo stretto Pierre. Immagine: Louis Napoleon !!! - E come se non ti fermiamo! rispose il signor El Cid, afferrando il figlio per un braccio. - Non ti è bastato il pugno di prima!? continuò strepitando Louis, sempre più deciso. - Pa Papà! Lasciami! Pierre cercava di divincolarsi dalla presa. - Louis! Mollalo subito! Non vorrai mica portarti a casa una cosa del genere!? - Certo! Non è una cosa! E E Pierre!! Louis aprì la porta del salotto, diede uno strattone finale alla sua "cosa", portandosela fuori, si fiondò giù per le scale, spalancò il portone di casa e sparì nella notte, seguito dalle imprecazioni dei due imprenditori. - A Aspetta, Louis Dove stiamo andando? urlò Pierre cercando di fermare il suo ragazzo. - Vattelappesca! - Ma come?! Pierre si piantò per terra, rifiutandosi di muoversi. - Cammina, "cosa"!! - Ascoltami, non credo sia una buona idea! - Certo che lo è! Avanti! - Mi sono fatto male a una caviglia, mentre scendevamo le scale - Pierre non aveva nemmeno finito di parlare che Louis laveva già sollevato da terra e aveva ripreso a correre. - Louis, mettimi giù!!!!! - Ma se non cammini! - Va be, ma non mi sembra il caso di portarmi in braccio! Mettimi giù! - E sta zitto, Capellone! gli rispose laltro infilando il portone di un palazzo. Immagine: Louis & Pierre My cheeks burn as you trace a path from my lips. How should I act towards you tomorrow? Why is my heart beating so quickly? What sort of mystery will we explore next? I don't understand. Ah, I don't understand any more. I want to throw off my confusion, and go running (after you). Say you'll take me. Ah, please say you'll take me with you again, to a place I can never return from. It's not a dream. Ah, it's not a dream any more. From now on, a kiss will only be the beginning. Don't let go. Ah, don't let go of me again. Hold my heart and I in your hands. continua... |