RIUNIONE DI GUERRIERI
~ PART 1~
That's what I've been thinking of...
This morning, more so than before... An interrupted dream...
I want to know how it ends for... for him and me! Ah, God
if you please... could you stop time? Stop it for me...
Can't find my books... school uniform... why can't my
hair, dry out more quick...ly. Ah, someone help me... my
ribbon won't seem to go on right... All because of...
that dream of him from last... night. Halfway rushing, I
bite into my half-burnt piece of toast... And then
suddenly... my heart gets to beating real fast... Sweet...
and yet bitter too... marmalade. That's why I've been
thinking of... Oh, why are my feelings this way? All I
know is, for now... what I want most, is to see his...
his smiling face!
Parigi 31 Luglio, ore
21.34
- Uff
. Ho finalmente finito!!
esclamò Mick Nekoi alzandosi e andando in cucina, dopo
aver preparato i letti per i due ospiti.
- Sono proprio contento di essere tornato a Parigi
Lultima volta che sono stato qui, con la storia dei
mondiali, non sono riuscito a vedere niente!!
disse Juan Diaz, seduto su una poltrona sorseggiando il tè.
- Hai ragione
. concordò Alan Pascal.
- Meno male che vi siete riappacificati, ragazzi
Ma
qual era il problema? chiese Alex sedendosi vicino
a Kim, sul divano.
- Bazzecole
- abbozzò poco convinto Diaz.
- Sì, più o meno
- confermò Alan.
Dimprovviso, il discorso fu
interrotto dal suono continuo e impaziente del campanello.
- Chi secca a questora?!?
sbraitò Mick andando ad aprire. Dopo poco si sentì il
rumore di una porta sbattuta e la ragazza tornò in
salotto da sola.
- Chi era?
- Nessuno
. rispose lei alla domanda della
sorella.
- Ma come nessuno? il campanello suonò di nuovo.
- Mick! Ma chi hai lasciato fuori?
- Voleva che andassi tu ad aprire
. ridacchiò
laltra, cosicché Kim si avviò seguita da Alex
verso la porta.
- Louis? esclamarono in coro le due, sorprese.
- Fammi entrare, va, Kim
- ansò laltro
entrando e depositando la cosa che stava portando in
braccio in cucina sulla cassapanca.
- Chi è questo ragazzo?
- Ehhhhhhhhhhhh
. Louis rimase un attimo in
silenzio Be, il Capellone, no?
- Ah
Giusto
- le due si guardarono perplesse.
- Ehilà, Louis! esclamò Alan entrando in cucina.
Oh, sei col tuo amico
Amico
- Alan?!? Che cavolo ci fai qui ??
- Sono venuto a prendere Juan!
- Juan?? Juan chi?
- Io, idiota! rispose Diaz facendo la sua
trionfale comparsa nella stanza.
- Diaz?!?!?!?
- Tu sei Napoleon, vero? E quello è Pierre El Cid, se
non sbaglio
- Non ti sbagli, non ti sbagli
Che fai qui?
- Sono, anzi, siamo in vacanza! E siamo qui ospiti
concluse ridendo.
- Falli uscire.
- Cosa? chiese Alex perplessa.
- Ho detto di farli uscire! Anche Mick
Non è un
discorso per mocciosi poco cresciuti. Louis ora
era veramente seccato. E serio. Non accettava repliche.
- Va
Va bene
- rispose Alan Vieni,
Juan, andiamo a fare due passi
Mick, ci fai da
guida, vero?
- Ma come sarebbe a dire?! fu la risposta
simultanea dei due.
- Dai, dai! esclamò laltro trascinandoseli
fuori.
- Louis, puoi spiegarmi cosè successo?
chiese Kim sedendosi su una sedia e guardando seriamente
lamico.
- Potresti prima fasciare la caviglia di Pierre? Si è
fatto male venendo qui
- Pierre è lui? chiese Alex indicando il ragazzo
in questione.
- Sì
- rispose Louis mentre Kim, presa una benda,
si apprestava a fasciare la suddetta caviglia
Pierre è
Cioè
- Louis, come mai non riesci a spiegarti? chiese
Pierre, guardandolo seccato Prima con mia madre
non ti sei fatto certo problemi!
- E
E diverso
- si giustificò laltro.
- Magari perché prima lhai presa come un gioco,
Louis?! Pierre si era messo a urlare Come
il solito! Ti odio, Louis! Non prendi mai niente sul
serio! Accidenti a te! E poi, per che diavolo mi hai
portato qui!? Maledizione, riportami a casa!
Louis si alzò di scatto con tutta lintenzione
di picchiarlo, e lavrebbe anche fatto se Kim e Alex
non si fossero messe in mezzo, fermandolo.
- Sta calmo! Che pensi di risolvere,
così? gli chiese Alex.
- Niente, non risolvi, ecco. Spiegaci cosè
successo, con calma.
- Ecco
Io e Pierre.. Cioè
- Te lo spiego io si intromise laltro
come hai fatto tu con mia madre.
- Non capisci un fico secco! gli urlò Louis.
- E tu manco che manco!
- Calmi, ragazzi, suvvia. Se no non risolviamo niente
- si intromise calma Kim.
- Allora, chi è lui? Che fate qui? incalzò Alex.
- Lui è
Insomma, è il mio ragazzo! urlò
finalmente Napoleon Siamo qui per un piccolo
problema
- E
Il tuo ragazzo!?! Ma non lodiavi,
tu, il Capellone!? esclamò Alex.
- Certo che lo odio! ribatté Louis Non
vedi come si comporta???
- Sappi che il sentimento è reciproco!
- Ma Louis
Come puoi odiarlo se è il tuo ragazzo?
chiese Kim, recuperando il suo solito sorriso.
- Lo odio e ci riesco pure benissimo! fu tutta la
risposta che ottenne Tu sei solo un deficiente,
Pierre! Io faccio i salti mortali per risolverti tutti i
problemi e tu stai sempre a lamentarti, ma la verità è
che da solo non fai un fico secco! Bel ringraziamento!
Guarda, fosse per me ti riporterei subito a casa! Sei un
marmocchio viziato, capriccioso e egoista! Tuo padre
aveva ragione a dire che non vali una cicca, accidenti a
te! Vorrei proprio sapere come diavolo hai fatto a
tirarmi dentro a tutta questa storia! E adesso mettiti a
piangere maledizione! Come fai sempre! Louis a
quel punto scoppiò in lacrime come una fontana. La
rabbia, la stanchezza e il nervosismo di tutta la sera
nonché dellultimo mese gli erano piombati sulla
testa insieme contemporaneamente e la reazione era stata
abbastanza prevedibile. Kim e Alex rimasero in silenzio,
guardandosi senza sapere esattamente che fare.
Pierre era praticamente allibito: non
aveva mai visto piangere Louis e la cosa lo lasciava
assai sconvolto.
- Louis
. fu tutto quello che
riuscì a dire. Louis
Napoleon lo guardò. Si alzò e se ne andò
nella camera di Mick, a stendersi sul letto.
- Louis!! urlò Pierre.
- Mio padre aveva ragione quando diceva che voi El Cid
siete insopportabili
. fu lultimo
commento del ragazzo prima di sparire.
- Chi sei esattamente tu? chiese quindi Kim
guardando Pierre.
- Io
- Piuttosto, che fai qui? ribatté Alex.
- Oggi
Oggi, ho presentato Louis a mia madre
Per via di Maggie, altrimenti mio padre me la faceva
sposare
Con lei è andato tutto abbastanza bene,
tranne Louis che faceva il cretino
Ma con lui
Si è messo a urlare, perché non ne vuole sapere di
Napoleon
Cioè, dei Napoleon
Si sono
picchiati
Poi è arrivato un tizio, doveva essere
il padre di Louis
Louis è scappato tirandosi
dietro me
Ed eccoci qua
- concluse il
resoconto sconclusionato Pierre.
- Eh
Non ho capito molto
- balbettò Alex
poco convinta.
- Non credi di dover andare a parlargli? gli
chiese Kim.
- Sì
Forse hai ragione
Dovè?
- In camera di Mick, credo
Vieni
- e così
dicendo le due lo accompagnarono nella stanza, e lo
appoggiarono al letto, visto anche che non riusciva a
camminare.
- Louis
- Pierre cominciò a parlargli sottovoce,
benché ancora poco convinto. Non ricevette nessuna
risposta. Louis, per favore
- niente.
Scusami
Lo so che non sono utile per nulla
Ma
senza di te non vado davvero da nessuna parte
Non
è quello che dici sempre anche tu? sorrise
debolmente, pensando alla prima volta che aveva visto il
numero 20, a quando gli aveva stretto la mano. "Tu
pensa solo a passarmi la palla, al resto ci penso io",
glielaveva dichiarato in faccia. Molto in faccia.
- Idiota
certo che senza di me non fai nulla
- rispose laltro girandosi.
- Hai visto? Quindi è assurdo che te la prendi con me,
se faccio quello che dici tu, no?
- Scemo!!
- Ti ho fregato, ammettilo! rise Pierre, divertito.
- Mhhh
Non ti ho ancora perdonato
- No? continuò Pierre a ridere.
- No
Però se tu magari
- Io magari? come minimo adesso mi chiede di
mettermi in ginocchio
- pensò Pierre.
- Tu
Ecco
- così dicendo, Louis fece passare
un braccio attorno al collo di Pierre e lo stese sul
letto. Di Mick.
- Io cosa? chiese Pierre guardandolo perplesso.
Adesso proprio non capiva.
- Stai fermo
- Se io sto fermo?
- Sì
Buono e zitto. sorrise Louis.
Fammi compagnia
- Siamo tornati! proclamò Mick
Nekoi entrando in casa. Sono esausta. Mi faccio
una doccia e poi vado a dormire
Senti, Kim, il mio
shampoo è in camera mia, vero?
- No! sintromise Alex Ti presto il
mio!!!
- Non voglio il tuo! sbottò laltra.
- Mick, non puoi entrare in camera tua. sorrise
Kim.
- A
.. no? chiese la ragazza Non posso
entrare nella MIA stanza?!
- No.
- E
. Perché? Così, sai, solo se vuoi dirmelo.
- E occupata.
- E da
. Chi? Mick andava velocemente
perdendo la pazienza.
- Da Louis e Pierre.
- E quel deficiente di Louis sta dormendo sul mio letto!?!
- Sì
Ma il problema è Pierre
.
- Ma ci sta dormendo Pierre o Louis? chiese non
afferrando a cosa si stesse riferendo la sorella.
- Tutti
e due
- balbettò Alex.
- Ma che sono
.. ?!?
- Be
sorrise Kim.
Mick rimase immobile squadrando la sorella. E
sarebbe stato questo il terribile problema di Louis?!?!
- Be
- continuò sorridendo Kim. Poi Mick si
girò verso Alan e Juan e li guardò via male.
- E
Voi?
I due non risposero.
- Faccio le valigie e parto.
dichiarò.
- Non puoi entrare in camera tua. sorrise Kim.
Ah, signal, oh please... could you stop
there? Stop there on green... Fretting, I try... too
dense a crowd... zigzagging... I run to catch... him. Ah,
what can I do? Now I'm panting, breathless, cannot speak...
If he sees this, then he'll just make fun of... me.
Stopping in front of a window, I try to fix my hair...
And then suddenly... my heart opens up to the world... I
don't think I even like... marmalade. That's what I've
been thinking of... This morning, more so than before...
All I know is, for sure... he's the one I want to see
now, smile on my face! Do we become grown-up only a
little at a time? And now suddenly... my heart starts to
warm up inside... Bit by bit, I begin to like...
marmalade.
SE SEI ANCORA UN BAMBINO
Chasin' after you, pursuing that
fragrance of you no one will steal it the fragrant star
Memory is a corpuscle Deeply in my heart, it's like a
stain Constantly stirred up My heart, crazy me! Shooting
stars glide out of the night sky Bet on the glitter of
the last one I will find my way to you This I promise
earnestly Shoutin' for my love Shoutin' for your love
Chasin' after you, over infinity To search for that
fragrance No matter where it's hidden, the fragrance
can't be shrouded Embracing you with my arms Hold you in
my arms, that is all Although I imagine it, although I
wish Look up at the starry night! To my call to you Can't
you answer? I don't have a way I want you to wait for me
like that We will meet for sure Shoutin' for my love
Shoutin' for your love
Parigi 31 Luglio, ore
22.09
- E che faccio per farti compagnia?
- Niente, stai qui con me
- Louis sorrise e con un
gomito scavalcò Pierre, appoggiandosi a lui.
- Cosa facciamo adesso? chiese preoccupato laltro.
- He
Cosa facciamo
. Qualche suggerimento?
ridacchiò Louis avvicinandoglisi.
- Sì, cioè, i miei genitori, i tuoi
Come facciamo
a tornare a casa?
- SBAM Louis cadde dal letto.
- L
Louis?!? chiese Pierre alzandosi,
spaventato.
- Non capisci un tubo! Ti U Bi O! protestò
Napoleon dal pavimento.
- Ma
. cosaveva combinato questa volta?
- Va be
Lasciamo perdere
- concluse
sconsolato Louis, tornando a sedersi sul letto.
- ?
- Non pensare ai nostri genitori adesso, va
Non è il momento!
- Louis! scattò subito Pierre guardandolo via
male Non prendere anche questo come un gioco, per
favore!!!!
- Sì, sì
- Louis continuava a guardarsi intorno
sconsolato. Poi, si girò e si stese sul letto, di fianco
a El Cid.
- Davvero non ti viene in mente niente?
- Be, non è una situazione semplice
Cioè,
se mio padre non sopporta i Napoleon in generale non
possiamo mica fargli cambiare idea da un giorno a quellaltro
E poi lhai anche picchiato!! Non avresti dovuto
farlo, insomma! Cerca di portare un po di rispetto
a mio padre, per favore!
Louis si girò dallaltra parte e sbuffò : - Sì,
hai ragione
Mamma
.
- Insomma!!!!! Stavo parlando seriamente!!! Louis, mi
ascolti o no?
- Vuoi la verità? No. Ti ho trovato un posto dove stare
Stai zitto, no? Lasciami dormire
Visto che tu non
hai niente di meglio da fare che dirmi su!
- E cosa dovrei fare!?
- Ronf fu tutta la risposta che ottenne.
- Be, visto che dormi, io parlo con me stesso.
Dicevo, abbiamo un problema
- Sì, e sei tu!
- Eh? E perché dovrei essere io? Fra parentesi, parli
nel sonno?
- Parlo quando cavolo mi pare!!!!! e così dicendo
Louis si girò, stese Pierre alquanto poco gentilmente, e
gli si stese assai accanto. Praticamente addosso.
- Che ffffffai?! sibilò laltro.- Dormo.
Visto che non ho niente di meglio da fare né da dire
.
- Eh? E dagli! Ma che vuoi che faccia, eh?
- Dormi, dormi
- Con te sopra? Mi soffochi!
- Ah sì?
- Ma si può sapere che hai?
-
.. Louis non rispose. Anzi, tappò la
bocca anche a Pierre, baciandolo.
- Louis, cosa
? biascicò laltro
confuso. A quel punto, Napoleon si alzò e fece per
aprire la porta, con tutta lintenzione di andarsene.
- Aspetta, che diavolo ti è preso? Pierre lo
rincorse e lo fermò sulla soglia, tenendolo sempre per
la solita maglietta viola.
- Lascia perdere
Non sono seccato con te
-
gli rispose, girandosi e sorridendogli dolcemente.
Forse
- proseguì sono io che sto forzando i
tempi. Va tutto bene
- e, così dicendo, gli diede
un bacio in fronte.
- Tempi? Ma cosa stai dicendo? Pierre rimase un
attimo interdetto Louis! urlò quindi
Non volevi mica
.?!
- Mica? continuava a sorridere laltro.
- Be, sì, insomma
- un Pierre color pomodoro
maturo sparì sotto la maglietta, eclissandosi.
- Mhf
- rise Louis, accarezzandogli i capelli.
Sei solo un bambino
- Eh?!? Pierre rispuntò magicamente dalla
maglietta, seccato ma ancora rosso Smettila con
questa storia!
- Dimostrami il contrario
- Eh?! Pierre risparì sotto la maglia.
- Pierre
Pierre, non fare la chiocciola
spaventata
Vieni fuori che ti do un po dinsalata
.
Dai
- Louis continuava a sorridere, cercando di far
uscire il suo compagno da dove si era rintanato.
Su, su
- bisogna dire che non ebbe grande successo;
infatti, laltro rimaneva affogato nella maglia,
senza grandi intenzioni di uscirne. - Perché non vieni
fuori? Suvvia, non avrai mica paura di me, vero?
- Sì
- fu la risposta che risalì a fatica fuori
dalla maglietta.
- Oh, santo cielo, non ho mai mangiato nessuno
Non
hai motivo di startene rincantucciato lì dentro
- Ah, no? Pierre riemerse vagamente su per il
colletto. Non mi fido di te
.
- Mi offendi
- ridacchiò Louis, ripescandolo per
intero e facendolo appoggiare con la schiena sulla porta.
O meglio, con le spalle al muro?
- Se fai qualcosa di strano mi metto a urlare!
Pierre cercava di andarsene, con poco successo.
- Hai qualche suggerimento?
- Sì, lasciami andare!
- Suggerimento non approvato
- Louis sorrise,
divertito di essere riuscito a mandare in crisi il
Capellone. Non era mica semplice, del resto. Pierre aveva
sempre avuto i nervi saldi
Ma adesso pareva che
Louis fosse riuscito a toccare il tasto giusto. Si stava
divertendo un sacco, ora, assaporando una specie di
vendetta molto tattica. E vai di Louis.
Pierre, nel frattempo, non propriamente
che se la passasse bene. Non sapeva che pesci pigliare
Né tantomeno che cavolo avesse esattamente in testa
Louis.
Louis, dimprovviso, aveva afferrato la maglietta
arancione del compagno e cercava di togliergliela.
- No, no, no, fermo
Fermo!!
Pierre si dimenava stile anguilla, cercando di
divincolarsi fuori.
- Perché non posso? gli chiese senza preavviso laltro.
- Be, cioè, io, non voglio
Insomma, non mi
pare
Perché
- balbettò Pierre, confuso.
- A dir la verità
Sei il mio ragazzo, no? No? No??
- Eh, sì, ma
Forse no
No, no, volevo dire
Io non
- panic!
- No?! Questa è bella
- Louis ridacchiò, cercando
di non prendersela troppo.
- Volevo dire, certo che lo sei, ma io
Non me la
sento, ecco.
- E non facevi meglio a dirmelo subito?
- Ma io
Non avevo capito
Ecco, eri arrabbiato
con me e volevo
Far la pace
Ma
Mi hai
messo in panico e
Scusa, non volevo
- Pierre,
al solito quando era in panico, si mise a piangere. I
nervi, da un po di tempo a questa parte, non
reggevano molto. Anzi, si può dire che aveva perso tutto
il suo self-control, e ora piangeva con una portata dacqua
pari al Rio delle Amazzoni fra le braccia di Louis.
- Ehi, non è possibile! Non ti facevo così piagnone
Su, su
Ehi, ehi! Smettila, dai! Non volevo, scusa,
scusa
Io, ecco
Scherzavo
Ma figurati se
ti obbligo a fare certe cose, eh? Sei il mio tesorino
- Louis rideva sotto i baffi, divertito.
Pierre gli sferrò un destro nello stomaco. Idiota!!
- A
Ahio. protestò laltro
Violento!
- Idiota idiotissimo!
- Be, ti sei ripreso, no? Louis continuava a
ridere.
- No! Pierre, invece, procedeva a singhiozzare.
- Ehi, ehi
Su, ti sembro per caso il lupo cattivo,
io?
- No, però il lupo scemo sì!
- E tu come Cappucetto Rosso faresti fortuna!
- Ma! Brutto idiota! Io piango e tu mi prendi in giro!?!
Non ho mica capito!!
- Shh, adesso stai zitto che hai già parlato assai. Be,
Cappuccio Capellone
- Cap.. che?!?
- Sì, sì
Capitano Capellone, posso baciarti o
rischio che mi butti fuori dalla squadra?
- No.
- Ma come no!?!
- Ma che domande mi fai? Non ti darò mai il permesso di
baciarmi!
- E perché di grazia?!? Lho fatto fino ad adesso!
- Ma non mi hai mai chiesto il permesso e io non ho lintenzione
di dartelo, ecco.
- Allora ti bacio lo stesso. detto, fatto.
- Scemo! protestò Pierre.
Louis, incurante, procedeva convinto per
la sua strada, mordicchiando divertito il collo di Pierre.
- Ehi! Vampiro da quattro soldi! a
quel punto anche Pierre si mise a ridere, non avendo
possibilità di fare altro.
- Lo sai? gli chiese Louis, sempre mordendolo.
- Cosa?
- Ti amo.
Pierre tornò color pomodoro.
- Anche se sei pieno di difetti.
PRIMO AGOSTO
~ PRESENTIMENTO & PRESENTAZIONE ~
ha! Strong! he! Strike! Idiot Louis!
Honestly, you! Really, you! Anyway, you're an idiot,
aren't you? idiot, idiot! Dummy dummy dummy dummy dummy
dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dum [my dummy
dummy]! What you were planning to do? Huh? You're a
bothersome idiot aren't you? Idiot, idiot! Dummy dummy
dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy
dummy dum [my dummy dum]! March 3rd is Girl's Day; May 5th
is Boy's Day. Tell me clearly whether you're a boy or
girl. Tell me clearly whether you like me or not. Drop
dead! ha! Strong!
Parigi 31 Luglio, ore
23.22
- Non ci posso credere!!! Non ci posso
credere!!!!!!!! Cosa stanno facendo quei due in camera
mia!!!??? Mick Nekoi non si dava pace, camminando
su e giù per il salotto.
- Dormono. rispose Alan Pascal.
- E chi te lo dice??
- Sono andato a vedere. continuò laltro
tranquillo.
- Ah
Sì?
- Sì.
- Voglio andare ad assicurarmene.
- Mick, stai qui. la fermò la sorella.
- Nooooo!!! La mia povera camera, la mia cameretta!!!
- Ma sta calma, santo cielo, e lasciali dormire in
santa pace, accidenti a te. la rimbeccò Alex.
- Ma io
Veramente
. Uffaaaaaa!!!!!
- Fai silenzio, Mick, non mi pare il caso di disturbarli.
- Ma
.. Mick sparì quindi in bagno.
- Cosa facciamo ora? chiese Kim.
- Non ho idee
- rispose Alex.
- Io vado a dormire
- dichiarò Diaz, e se ne andò
anche lui.
- Posso andare anche io? chiese Alan.
- Vai, vai
Non ti preoccupare
- Grazie
- fuori tre.
- E un problema, però
Li staranno di certo
cercando
- disse Kim sorseggiando lennesima
tazza di tè.
- Sì
Ma non possiamo fare nientaltro che
tenerli qui.
-
. rimasero entrambe in silenzio.
- Domani è il primo agosto
- mormorò poi Kim
Ho un brutto presentimento
Il primo agosto
Cosa cera?
- Non saprei
Speriamo non guai troppo grandi
- Miao! Mi.A. saltò in braccio a Kim facendo un
gran desio di miagolii.
- Ciao, MiA
- sorrise la ragazza Hai
mangiato?
- Miao
. il gatto si acciambellò e si mise a
fare le fusa.
- Che gatto scemo
- commentò Alex.
- Il primo agosto
il primo
Eppure cera
qualcosa
Parigi 1 Agosto, ore 8.09
- Continuo a non ricordarmi cosa succede
oggi! disse Kim addentando la sua fetta di pane.
e credo che quando lo scoprirò non mi piacerà
molto
.
- Andiamo bene
- brontolò Mick, che ancora non
aveva potuto fare le valigie. Spero di andarmene
prima!!
- Bonjour
- strascicò Pierre entrando in cucina.
- Oh, ma che grazia! Vi siete svegliati! esclamò
Mick, alzandosi.
- No, Louis dorme ancora
.
- Poco male
. - poco dopo si sentirono le proteste
di Louis mentre Mick lo tirava a forza giù dal letto.
- Merde!!! esclamò il ragazzo arrivando nella
stanza.
- Cosa volete da mangiare, ragazzi? chiese Kim.
- Per me solo un caffè, grazie
- rispose Pierre.
- Allora, voglio due brioche, un caffè, una tazza di
latte e dei biscotti!!! urlò laltro allegro.
- Che hai da essere così su di giri, Louis?
chiese Alex sorridendo e guardandolo via male.
- Chi, io? Niente! rispose linterrogato,
facendo finta di non aver afferrato lallusione.
- Louis, dovrai accontentarti di una sola brioche, mi
spiace
Non ne abbiamo abbastanza
- continuò
Kim.
- Buenos Diaz! entrò Juan ridendo.
-
.. no comment per tutti gli altri.
- Buenos Dias sorrise Alan, mentre una gocciolona
gli scendeva sul capo dalla disperazione.
- Juan
- disse poi Kim Mi fai un favore?
- Certo, baby!
- Mi andresti a fare un po di spesa
. Qui cè
la lista
- Alan!! Vieni con me!
- Sì, Juan
.
- Ma
. E lunghissima! Hai intenzione di dar da
mangiare a un reggimento degli alpini? Guarda che noi
siamo sportivi e dobbiamo mantenerci in forma!!
- Ho sempre uno strano presentimento
Per favore,
compera anche una decina di brioche
- Decina?
- Sì, sì, per favore
. Kim rimase
pensierosa.
Parigi 1 Agosto, ore 8.29
Il campanello si fece sentire di nuovo,
debolmente.
- Kiiiiiiiiiiiiiim!!!! Fammi entrare!!
Questa roba pesa un quintale!! Juan Diaz
protestava fuori dalla porta.
- Sì, sì, arrivo!! Appoggiate pure tutto sul tavolo
- Sono morto
. Juan si sedette su una sedia,
stanchissimo.
- Ma veramente il supermercato è qui sotto
.
obiettò Alex.
- Sì, ma hai visto che pacco enorme di roba mi ha fatto
portare?!
- Su, Juan, non lamentarti
- sorrise Alan, anche
lui seduto per la stanchezza.
- Dunque, mi pare che avete preso tutto
- commentò
Kim sistemando la spesa nei vari armadietti.
- Lo spero
A proposito, perché non hai mandato i
due francesi?
- Loro non possono uscire di casa, Juan
- rispose
Kim.
- Magnifico
. commentò laltro di
rimando, cominciando a mangiare.
- Io vaaaaaaaaado!!!!! urlò Mick. Mi
faccio ospitare da zia Eschile, OK? Mi raccomando,
arrangiatevi senza di me!! - e così concluse uscendo
dalla porta di corsa.
- Va troppo veloce
Secondo me si è ricordata
quello che succede oggi
. commentò Kim
guardandola.
Parigi 1 Agosto, 8.47
Dopo poco il campanello suonò di nuovo.
Kim e Alex si guardarono. I quattro ospiti
erano in casa. Loro non aspettavano visite. Il gatto non
sapeva suonare il campanello, senza contare che ronfava
sulle ginocchia di Alan. Forse Mick aveva dimenticato
qualcosa. Ma Mick aveva le chiavi. Forse le aveva
dimenticate.
Kim si avvicinò allentrata,
sperando con tutto il cuore che non fosse la polizia, che
aveva ritrovato i due fuggitivi. Kim aprì con calma la
porta.
-
CIAAAAAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
qualcosa di nero e basso schizzò dentro casa e
balzò addosso a Kim.
KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMMMM!!!!
- Ah
Ah
Ah
- la ragazza rimase un
attimo confusa, poi esclamò: - Shingo!
..
.
Come mai da queste parti?
- Ho pensato che, dato che oggi sono iniziate le vacanze,
potevo venire a trovarvi!!!!
- Ecco cosa cera il primo agosto
- Eh?
- Niente, niente
- Ma
. li interruppe Juan guardando lentrata
Gino Hernandez!?
- Sa
. Salve
. biascicò il portiere
guardando la strana scena che gli si presentava davanti.
- Buo
Buo
. Buo
Buongiorno!!
esclamò Sawada cercando di farsi coraggio.
- Shiiiiiiiiiiiingooooooooooooooo
.. sussurrò
Alex con aria spettrale Li hai portati
tuuuuuuuuuuuu??
- No, no, giuro che io non volevo nemmeno venire, ma mi
hanno costretto con la forza, volevano assolutamente
venire a Parigi, ma giuro che non centro niente!! Sul
serio!!!! Sono innocente!!!! Waaaaaaaah!!!!!!!!! A
proposito
. Avete già fatto colazione?
Kim si diede una manata in fronte,
ringraziando il suo sesto senso che aveva fatto la spesa.
Parigi 1 Agosto, 9.34
- Ahhhh!! Che mangiata! E proprio
bello essere a casa
- Si è spazzolato tutto
. commentò Diaz,
non volendo credere ai suoi occhi.
- Dunque, adesso che Shingo ha finito
Troviamo un
posto dove mettere i nuovi ospiti
- commentò Kim
desolata.
- Mi dispiace moltissimo venire qui a disturbare mentre
voi avete già dei problemi
- biascicò Sawada a
testa bassa.
- Non ti preoccupare, Takeshi
Non mi sembra il caso
di farsene un problema
- Ah, a proposito! intervenne Shingo Dovè
Mick?
- E andata in vacanza
- sorrise Kim.
- E fuggita
. commentò Diaz.
- Ma uffa, la vedo già così poco
.
- Se avvisavi prima di venire, sono sicura che sarebbe
rimasta
- continuò a sorridere Kim.
- Sì, legata ad una sedia, forse
- ribatté Diaz.
- No, incatenata al muro! urlò Napoleon.
- Ma
. Booooooooooooooooooohoooooooooooooooooooooo!!!
Shingo cominciò ad urlare piangendo Mick
mi vuole bene!!!!! Non sarebbe mai fuggita!!! Non è
vero, non è vero!!!!!!
- Oh, santo cielo
- Kim gli si avvicinò e lo
abbracciò Su, su, certo che ti vuole bene, ci
manca anche altro
Non piangere, non piangere
- e tirò unocchiata storta allargentino e al
francese, che diventarono blu.
- A proposito Kim, chi è tutta questa gente?
Shut up you! You're being too friendly!
What? You're a shameless idiot, aren't you? Idiot, idiot!
Dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy
dummy dummy dummy dum March 3rd is Girl's Day; Tell me
clearly whether you're a boy or girl. Tell me clearly
whether you like me or not. I'll reject a pervert like
him. Even from the right, you're a dummy dummy dummy
dummy dummy dummy dummy dummy dummy dum [my dum]! Even
from the left, you're a dummy dummy dummy dummy dummy
dummy dummy dummy dummy dum [my dum]!
I can't become, even tonight, a nice,
sweet girl, but ...
March 3rd is Girl's Day; August eighth
is Fuji TV (Day). Tell me clearly whether you're a boy or
girl. Tell me clearly whether you like me or not. Well,
excuse me for being clumsy! Even from side to side,
you're a dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy
dummy dum [my dum]! Even top to bottom, you're a dummy
dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dummy dum [my
dum]! Thank you, baby!
Mick, you didn't need
to say that.
LEONI, LEOPARDI, VAMPIRI &
ASPIRAPOLVERI
Spring has come, and the weather is
nice today.
Even the cat is yawning on top of the
roof. I want to go somewhere on such a day, put some big
rice balls into the lunchbox, and stuff it up. Riding the
bike I newly bought, I go running along the river with
you, tra-la-la. Once we get to the green park, we take
out the camera, stand happily together, and take a
souvenir photo. I'm hungry. Let's eat lunch! On the grass
where the trees shadow, let's sit and rest for a bit.
When I fill my mouth with tasty air and boiled eggs,
somehow I feel so fortunate. The spring wind makes... ...the
dandelions fly gently. A flying ship of clouds that
floats in the blue sky, takes a flight to the south
island, tra-la-la. Let's enjoy like the dolphins jumping.
The splashing sprays, like jewels, are sparkling. The
voice of you calling me becomes louder bit by bit. At
last, I wake up. Oh, I dreamed. It felt good! My half-asleep
smiling face turns red in the sunset. It's about time to
go. The warm sun......doesn't vanish inside my hear t.
Parigi 1 Agosto, ore 20.27
- Ma Kim, io non capisco
Cioè,
perché El Cid e Napoleon hanno dovuto andarsene di casa?
chiese Shingo addentando la terza fetta di torta,
sotto lo sguardo allibito di Diaz.
- I loro genitori non volevano che loro due si
frequentassero
- sorrise Kim, nel tentativo di
rispondere.
- Frequentassero? No, continuo a non capire
Non gli
bastava vedersi durante le partite?
- Ehm
No, Shingo
Ma, vuoi unaltra fetta
di torta?
- Fììììììììììììììììììììì!! fu
la rifpofta di Fingo con la boffa pfiena.
- Ecco
- Kim sorrise Ti va di parlarmi dellultimo
campionato che hai giocato in Italia?
- Sì, sì, parla dellItalia! lesortò
Diaz, interessato.
Kim si girò, mentre Shingo cominciava il
suo appassionato resoconto, e fece una "V" con
le dita in direzione di Alex, che rispose nella stessa
maniera.
Venticinque partite, sette fette di torta
e qualche ora dopo, Shingo tornò allattacco:
- Ma allora, dovè il problema?
- Non possiamo uscire di casa, idiota
- rispose
Louis acidino.
- Kiiiiiiiiiim
.Mi ha chiamato idiota
.
Boooooooooooooooohooooooo!!!!!!!!!!!!!!! il
piccolo cominciò a piangere versione fontana, volendo
quasi fare concorrenza a Pierre (?).
- Oh, povero Shingo
. commentò Kim
sorridendo Vieni, tesoro
Su, non piangere
- continuava abbracciandolo.
- Giuro
Io questo proprio non lo capisco
-
commentò Diaz.
- Io ci gioco in squadra insieme ma non riesco sempre a
seguirlo
- rispose Takeshi, silenzioso e invisibile
al suo solito. Nel frattempo il ragazzo in questione era
andato in cucina a vedere se trovava qualcosa per tirarsi
su il morale.
- Scusatelo
- sorrise Kim E sempre
stato un po lunatico, particolarmente quando sta
con me o Mick
No, be, forse solo con me
- Perché? sintromise Louis.
- Perché vuole solo attirare lattenzione per farsi
coccolare
E Mick non è propriamente il tipo da
dargli corda
- Ma tu lo fai, Kim. Non credi di viziarlo troppo?
chiese Diaz.
- Eh
Sei solo geloso, ammettilo
- commentò
Louis mordendo una fettina di torta accuratamente
nascosta per evitare che Shingo si spazzolasse pure
quella.
- Secondo me, è troppo tardi per non viziarlo
-
disse Alex con una faccia che lasciava trasparire tutto
il suo scetticismo.
- Non pensate male di Shingo, ragazzi! intervenne
Kim Poverino, non ha mai avuto due genitori, è
ovvio che voglia tutte le attenzioni per se!
- Oh, poverino
- mormorò Alan, facendo notare che
cera anche lui nella stanza.
- Comunque, non che Shingo sia poi così triste
Reagisce molto bene, no? sorrise Gino Si
lancia sempre nel calcio a capofitto.
- Sì, anche nel cibo
. commentò Alex,
acidina pure lei.
- Speriamo non si rompa il collo
. pensò Kim
sorridendo poco convinta.
Immagine: Mick con la pistola ad
acqua, Shingo che mangia un biscotto, nascosto dietro Kim
(bambini)
-
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!
Non ci arrivo, sono troppo basso,
Kiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmm!!!! Non
arrivo sullo scaffale dei biscotti, Kim, Kim, Kim!!! Ho
fame!!!!!
- He he
Il nostro piano procede
Del resto
bisogna pur difendere il cibo da quel vampiro
-
pensò Alex a voce alta, cosicché tutti la guardarono
via perplessi.
- Oh, povero Shingo, aspetta che ti aiuto!!! Kim
si diresse in cucina, col progetto di evitare che Shingo
la allagasse a forza di piangere.
- Ti verrà un esaurimento se lo aiuti sempre
-
commentò Alex, andando a pescare i biscotti mentre Kim
trascinava in salotto suo fratello, che addentava il
tavolo per non farsi portar via senza qualcosa da
mangiare.
Poco dopo, Shingo spazzolava tutto contento le briciole
del pacchetto di biscotti di marca che Louis aveva
portato per non presentarsi a mani vuote e pretendere di
essere ospitato.
- I
Miei
Biscotti
. Carissimi! Perché
glieli hai dati!? protestò vivacemente il ragazzo.
- Protesta ancora e ti butto fuori con un cartellino
rosso! ribatté Alex sorridendo amabilmente.
- Ma io
. piagnucolò laltro.
- Rinunciaci, Louis
- disse Pierre guardando Shingo
che rovesciava la scatola per controllare fosse veramente
vuota.
- Erano tuoi? chiese quindi al francese.
- Shì
- piagnucolò questo.
- Buoni.
Louis cominciò a sputare fuoco da tutte
le parti.
- WAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!!! Vogliono
uccidermiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Kiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmm!!! Hai degli ospiti
violenti!!!!
- No, hai un fratello aspirapolvere!! urlò Louis,
mentre Pierre cercava di tenerlo fermo.
- Volevo solo farti un complimento
. Ah, se la
smetti ti dico lidea che ho per fare uscire di casa
tu e il tuo amico!
- Eh? rimasero tutti in silenzio, guardando Shingo
appeso al lampadario che rideva.
- E sarebbe
? poco convinti.
- Be, è semplice, vi travestite da donne, no?
Tanto El Cid ha già i capelli lunghi, non credo ci
saranno problemi.
Kim saltò in avanti afferrando Louis giusto in tempo che
già si era lanciato tipo leone su Shingo per fargli la
pelle.
Parigi 2 Agosto, ore 8.12
Il campanello suonò. Silenzio di tomba.
Tutti i presenti si guardarono, non osando muoversi.
Persino Shingo smise di mangiare. Polizia? O
Altri
ospiti?
- Kim
- sussurrò Alex Chi
altro hai invitato?
- L
Leo
Oddio, io non sapevo, non credevo
Che guaio
- Kim era sbiancata.
- E che problemi ci sono con Leo? chiese Diaz
Non è mica un aspirapolvere come Shingo!
- Eh
Effettivamente ci sono dei problemi
-
Kim guardò preoccupata Pierre. Poi si alzò e andò ad
aprire la porta.
- Ra
. Ramon!!!!!! urlò una volta aperta.
Meno male che sei tu!!!! esclamò
saltandogli al collo.
- Cia
Ciao Kim
. - luruguayano fu preso
da un moto di panico. Ecco.. Io
Cioè, ve neravate
andati tutti e allora
Ho pensato
Così
Sai che fine hanno fatto Alan e il francese deficiente?
- Non sapevo conoscessi Pierre, Ramon
- Louis
ridacchiò apparendo sulla soglia.
- Veramente, il "francese deficiente" eri tu
.
ribatté laltro seccato.
- Ciao, Ramon! lo salutò Alan.
- Ma che, siete tutti qui?!
- Sì! un coro di voci, fra cui una impedita da
una bocca piena, gli rispose.
- Accidenti, una riunione senza di me! protestò
il nuovo arrivato.
- Scusa, Ramon
Ma
. cercò di venirne
fuori Alan.
-
. Ceravamo dimenticati di te.
concluse Louis.
- Idiota!!!! urlò luruguayano.
- Presumo
Che vorrai fermarti
Qui
A
dormire
- scandì Alex fulminandolo.
- Ehm
Sì
. Disturbo?
- Nooooooooooo, certo, guarda
Non lhai vista
linsegna fuori "Hotel a 3 stelle Kim &
Alex" ?????!!!!!! E dove cavolo ti mettiamo, adesso!?
- Come?
- Sì, abbiamo già altri sette ospiti!!!! Non so se ti
rendi conto?!
- Io
Mi spiace, ma
- Non ti preoccupare, Ramon, troveremo un angolino anche
per te
- sorrise Kim. Che ne dici del
divano?
CONFUSIONE PRIMA DELLA TEMPESTA
Parigi 3 Agosto, ore 17.35
-
Mollaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaala!!!! E
la mia fetta di torta!!!!!!! urlò Diaz saltando
in piedi e cercando di recuperarla.
-
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Qui cè scritto SHINGO, cè scritto SHINGO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
gli rispose qualcuno di rimando.
- MA DOVE??????
- Guarda lì!
- Eh? chiese largentino girandosi.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!! Te la sei mangiata!!!!
- Fì
. Fuona!!! sorrise Aoi soddisfatto.
- Santa pazienza
. commentò Pierre,
sorseggiando con calma il tè.
Alan Pascal si limitò a sorridere, mentre un gocciolone
enorme gli scendeva sulla testa.
E Louis
Dove cavolo è Louis?
- Giusto! Autrici, dovè finito il francese idiota?
Ramon parlava col muro.
- Ma che muro e muro! Lo so benissimo che siete nascoste
lì dietro! alluruguayano arrivò
misteriosamente e rovinosamente un piatto in testa,
staccatosi tragicamente e casualmente dal muro.
- Ahio!! Volevo solo sapere dovè Louis!
protestò il ragazzo per lingiustizia subita.
- E di là in cucina che mangia la sua fetta di
torta
- sorrise Kim.
- KIM! Sei unautrice! urlò Ramon.
- No, è una tua impressione
. Vero, Alex?
- Ceeeeeeerto!
- WOW!!! Mia sorella è unautrice!!!
.. Ma unautrice
di che? chiese Shingo.
- Unautrice di questa storia!! rispose
Victorino.
- Che storia? si intromise Diaz.
- Be, questa dove noi siamo i personaggi!
sorrise disperato Alan.
- Davvero!? Wow, sono un personaggio!!!! esclamò
Juan Be, ma allora, se voi fate succedere
tutto quello che volete, potete farmi vincere i mondiali,
no?
- No. rispose Alex.
- Ma come no????
- Vedi, Juan
. Se cominciassimo sul serio a parlare
di calcio, capiteremmo nella sfera di influenza dellAutore
.
Non possiamo, altrimenti finisce come lultima volta
e facciamo a pugni, OK?
- WOW!!! E comè finito lincontro??
chiese Shingo saltando sul tavolo.
- Lincontro non è ancora finito
.
sorrise Kim.
- In compenso, lAutore è finito allospedale!
sorrise Alex.
- Madonna! Siete pericolose! urlò Shingo facendo
un salto indietro.
- Eh, sì
. Modestamente, quando uno gioca troppe
ultime partite mi salta il picchio! sorrise Alex.
- Oooooh, le ultime partite
. asserì Shingo,
non capendo una mazza.
- Non è vero che non ho capito una mazza!!
protestò il ragazzo. Senza contare che delle
brave autrici non avrebbero scritto "una mazza"
bensì "Niente" o "Nulla"
.
- Che cosa vuoi saperne, tu?? gli ruggì in faccia
Alex.
- Facevo così per dire
. Aoi si nascose
dietro Diaz.
- Allora, ditemi un po
- si inserì quindi
Pierre Come andrà a finire la storia mia e di
Louis?
- Male, vi suiciderete! esclamò Alex.
- EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHH?!?!!!!!!!!!!??????????????
Pierre diventò bianco e si mise a urlare.
- Stai calmo
. Scherzavo!!! sorrise Alex,
preoccupata.
- Ah, ecco
Allora, vivremmo tutti felici e contenti
in un castello, pieni di soldi, senza suocere barra i
Guarda che dovevi scrivere suocere/i, non barra!!!
Dicevo, senza gente che rompe e alluse a Shingo
con una mano, con fare molto aristocratico e poi
avremo tanti figli
. Sì
. E saremo felici e
contenti
Sigh, sono commosso!
- Ho una domanda!!! saltò fuori Shingo.
- NNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
urlarono Alex e Kim saltando indietro e andando a
nascondersi Non cominciare anche in questa storia!!!!
- Ma
. Be, dicevo
. Come si fanno i
bambini?
- Ecco, lo sapevo
. Santa polenta! Tutte le volte
che caschiamo in argomento, in qualsiasi storia, finiamo
così! Non è possibile! E uno scandalo! Come
quella volta in cui Roberto aveva sequestrato Roma, è
successo; poi, è stata la storia del libro di Hyuga;
poi, di conseguenza, tutti i cretini sono scappati! Non
ne posso più. Mi licenzio da questa storia! e
Alex, alzandosi, fece per andarsene.
- No! Alex, non mollarmi qui da sola, va! Facciamo
finta di non aver sentito
.
- Allora vado a prendere un megafono, OK?
- In questa storia non ci sono megafoni! sorrise
Alex.
- Ma come
.
BBBBBBBBBBBBBBBBBBBBooooooooooooooooooooooooooohoooooooooooooooooo!!!
- Ma ci sono tante tante tante torte per Shingo!!
sorrise la BnR allunisono.
- WOW!! A me!
- Sì, un attimo che arriva il camion
.
- Sentite, ma
.. si intromise Alan E
noi come finiamo? Cioè, siamo qui a Parigi in vacanza,
ma potremmo anche tornarcene a casa, tanto qui non
facciamo niente
.
- Bene! Diaz, to! Tornatene a casa! e così
dicendo Alex gli passò una valigia.
- Ma no! Senza Alan non mi muovo!
- No! Alan ci serve nei prossimi capitoli!
- Cosa faccio di bello?
- La spia!
- WOW! Una storia di spionaggio!! E sempre stato il
mio sogno
. Il mio nome è Aoi, Shingo Aoi
.
Junior. Agente 000 e una banana Shingo a rapporto!
- Stai calmo, ragazzo
. Non in quel senso
.
- E allora saltò fuori Ramon che ne dite
di una storia con poteri ESP!? Mh? Non è una bella idea?
Così con i miei super poteri manderei Hino in unaltra
dimensione, come Zagato e la principessa Emerod.
- Ehm
. Veramente erano morti
. sorrise
Kim, scuotendo una mano.
- Waaaaaaaaaaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaaa!!! Che violenza
inaudita, sono sconvolto!!!!!
- Ra
. Ramon, non dire fesserie! lo squadrò
Alex.
- Sì, sì, voglio i poteri, ho i poteri, ho i poteri,
adesso faccio apparire i vustel! E poi, li faccio sparire
.
Ahm!! Kim, ma tu e Mick, fate come Terry e Maggie?
- N
. No, Shingo
. sorrise la ragazza.
- Mo ci manca anche altro! bofonchiò Alex.
- Sentite, ma
.. Cioè, va be, noi siamo tutti
personaggi di CT, ma
. Voi? Cioè voi siete le
autrici, OK, ma e questa Mick? chiese Gino.
- Mick non è autrice!!!! ruggì Alex.
- Sì, sì, OK, ma cosè?
- E
. E
. Dovrebbe essere
.
Cioè
. Insomma
. Laura, cosa cavolo sei??
chiese Alex rivolta al soffitto.
- The number one!!!! rispose qualcuno.
- E proprio modesta
- commentò Pierre.
- Senti chi parla
- continuò la voce.
- Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiickkkkkkkkkkkkkkkkkk!!!!!!
Quando torni????? Sono il tuo bel fratellino simpatico e
carino e voglio rivederti presto. Mick? Mick!!
Nessuno rispose.
- E scappata
. commentò Kim.
- E te credo bene
. ribatté Louis dalla
cucina.
-
Booooooooooooooooooooooooooooooohooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!
- Un ombrello, presto!! Autrici, fate apparire un
ombrello!!! urlò Diaz.
- Non abbiamo i poteri, non abbiamo i poteri!!
piangevano Alex e Kim sotto il tavolo.
Parigi 3 Agosto, ore 17.53
- OK esordì Shingo adesso
voglio vestire i due francesi da donne, così vengono a
spasso con me, ecco. KIIIIIIIIIM, dammi una mano!!!!!!!!!
ALEXXXXXXXXXXXXXXXXXXX!!! Pure tu!!!
- No, è fuori discussione, nada da far!!!! urlò
Louis appeso al lampadario. Appeso al lampadario? Ma
quanto pesi, Louis? CRASHHHH! Orca matina, abbastanza
direi.
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
STUNF, Alex svenne.
- Alex!!! Forza, fatti coraggio! Non morire!!! urlò
Kim, soccorrendo lamica.
- Addio mondo crudele! biascicò laltra.
- Oddio! Guarda coshai combinato, Louis!!!!
- WAAAAAAAHWWWWAAAAAA!! Non voglio che Alex muoia!!!
BOOOOOOOHOOOOOOOO!!!! Shingo riprese ad allagare
la cucina.
- OK, OK, sono viva ma smettila!!!! Alex saltò in
piedi immediatamente.
- Meno male. sorrise Aoi. Forza, adesso
diamoci da fare!
Parigi 3 Agosto, ore 17.55
- Etchù! E andateci piano con questa roba!!!
protestò Pierre con la faccia piena di ombretto.
- Ma sì che va bene!! sorrise Shingo, continuando
a tirarglielo in faccia.
- Non che non va bene!! si intromise Pascal.
In faccia si mette il fondotinta, non lombretto
Blu, per giunta.
- Ma faceva tanto Puffo
. Noi Puffi siam puffosi /
Grande Puffo è un capo molto saggio / Che puffa con
amore il suo villaggio / E giorno dopo giorno tante cose
pufferà / E tante altre poi ne impareràààààà
. Ahò, e la seconda voce!!!!
GIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINOOOOOOOOOOOOOOOOO!!
- Ehm
. Sono rimasto alla prima sigla dei Puffi,
queste diavolerie moderne
. - commentò il portiere.
- Grande Puffo ha una marcia in piùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù!!!
continuò imperterrito Shingo sul tavolo.
Nel frattempo, mentre Pierre era in mano a Gino e Alan,
Louis se la stava vedendo con le ragazze.
- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Lasciatemi, assassine!!!!!
urlava disperato il centravanti di sfondamento
della nazionale etc.
- Fermo!!!! Fermo!!! Disgraziato! rispondeva Alex,
seduta sulla sua gamba destra per farlo star immobile,
mentre gli metteva il fard.
- Stai buono, Louis
. sorrideva Kim, sullaltra
gamba, sistemandogli un cappello di paglia coi fiori in
testa.
- Ma che cavolo mi stai mettendo in testa?!
- Un cappello! Hai mai visto un cappello? Una cosa tonda
di paglia
.
Poi si sentì una voce sconosciuta: - NOOOOOOO!!! Una
cosa col frontino e scritto W GENZO!!!!!!!!!!!!!
- Argh!!! Facciamo finta di niente!! sussurrò
Alex a Kim.
- Sì sì, finta di niente!!!!! asserì laltra.
- Finta di cosa? chiese Louis.
- Eh
Deciso, Delicato, Deciso, sì sì!
risposero le ragazze.
- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!! Deciso,
Delicato, Deciso!! Io Shingo son puffoso!!!
- Fight, Fight, Captain Fight!!! risposero i
tifosi tirando pugni per aria.
- E una mia impressione, o la storia ci sta
sfuggendo di mano? chiese Kim a Alex.
- Temo di sì
. Adesso ci manca solo Lady Oscar come
a capodanno
. Be, diamoci una mossa!
- Sì! e ripresero a truccare il disgraziato, fra
le sue urla.
- Fermo, manca solo il rossetto
. Vuoi un rosso
deciso, un rosso classico, rosa, blu shock, viola,
violetto, trasparente
No, questo no
- Niente!!!!
- No, un rossetto serve
Ecco, rosso shock, bene così!
Abbiamo finito!!!
- Adesso servono i vestiti
. Louis, spogliati!
- EHHHHHHHHHHEEEE!?!
- E non fare tante storie!!!!
- Ferme!!!!!!
- Diaz, vieni a darci una mano!!!!
- Ma veramente io
. Non ne ho voglia, non centro
niente!!
- Maledetto
Questa me la paghi
.
- Louis, ho trovato una minigonna di Mick, tanto ha la
tua stessa taglia
.
- No, la mini no!!!!
Coro: - Come no, sì! ¬__¬
- Ma
. Aiuto!!!!
- Una bella mini viola
E una giacchettina violetto
e una maglietta bianca
. Trallallà
Le scarpe
col tacco
Ci sai camminare? sorrise Kim.
-NOOOOOOOOO!!!
- Imparerai
. Tanto, tacchetti o tacco, che
differenza vuoi che faccia? proseguì Alex
canticchiando la melodia di Kim
. - Its the
Final Count Down, lala -.
- Puffo un po di arcobaleno con un pezzetto di
sereno e uno di torta, per regalarlo a chi si sente un po
giù: IO! Tutto mio! MIO, mangio IO!
- Ecco, abbiamo finito! esclamò Alex soddisfatta.
- Come sei carina! sorrise Kim.
- Anche noi abbiamo finito! proclamò Alan dallaltra
parte.
- WOW! commentò Diaz, appena arrivato Sei
uno schianto
. Louise!
- Lo uccido!!! Lasciate che lo uccida, per favore!!!
- No, no, fermo
. Poi ti sbavi il trucco
.
disse Kim.
- Aspetta che vedi come sei venuto
Cè uno
specchio in camera nostra
. sorrise Alex
prendendolo per mano e portandoselo via.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!! Stonf.
- Kim, è svenuto
. commentò Alex perplessa.
Parigi 3 Agosto, ore 19.16
- Mi raccomando, ragazzi, comportatevi
bene
. E abbiate cura delle signorine !! Alex
sbatté la porta dentrata, lasciando fuori Diaz, i
francesi e Shingo.
- Aaahh
.. Un po di pace
- sorrisero
Alex e Kim guardandosi.
- Shingo ha avuto unottima idea! commentò
Gino.
- Già già
- asserì Takeshi.
- Vi va una fetta di torta? chiese Kim.
- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! fu il coro di
risposta.
RIUNIONE DI GUERRIERI II
Feeling dull, feeling blunt, can't
sleep. Longing peace is a problem as well. If I don't
keep my niddle finger stuck out, My skillas a magician
will fade away. Loving someone might be a good idea, No
one who listens to me Will have a fireball in their heart.
I will burn them, get ready for it Love... love.. if I
cast a spell Everyone will be going for me. Get my heart
thumping every day! Get me excited every one! Very
dangerously every thing! All is up to you. Try and get me
every night! Smell of danger every bit! I will love you
every time! My life depends on this.
Parigi 8 Agosto, ore 16.47
Kim stava preparando il te, sorridendo
mentre guardava Shingo e Juan discutere con Louis.
Aveva una strana sensazione
- Alex
. mormorò allamica seduta lì
di fianco.
- No, per favore, non dirmi quello che sto pensando
Per favore
- Ho un brutto presentimento
Bruttissimo
-
Kim cominciò lentamente a versare il tè, senza
aggiungere altro.
- Ragazzi!! Venite che il tè è pronto! chiamò
poi Alex.
- Tè! Biscotti!!! Torta?? urlò Shingo arrivando
di corsa e attaccando la prima cosa commestibile che gli
si parò davanti.
- Sentite
- cominciò poi Kim davanti alla
combriccola riunita in cucina Ho limpressione
che ben presto avremo visite
Tutti, a parte Aoi troppo occupato a papparsi una scatola
di biscotti, si guardarono preoccupati.
- Sei sicura, Kim? chiese quindi Pierre.
- Abbastanza
Tu e Louis fareste meglio ad andarvene
di qui alla svelta. rispose la ragazza.
- Perché? Pensi che ci trovino?
- No, ma
Credo che
E solo un vago
presentimento, ma penso che la prossima visita vi porterà
dei problemi, se è chi credo io
- E chi sarebbe la causa dei guai? chiese scettico
Louis.
Kim non fece nemmeno tempo a rispondere che il campanello
suonò.
- Kim, potremmo venderti alla NASA, per far studiare i
tuoi presentimenti! ridacchiò Alex.
Laltra ragazza sorrise poco convinta e si diresse
verso la porta.
- Ciao, Leo
Ti stavo aspettando
- disse
quindi.
- Ciao, Kim, scusa se sono venuto senza preavviso ma ho
trovato il biglietto allultimo momento e quindi
- il brasiliano entrò nellentrata (da cui il nome)
e si guardò attorno.
- Non importa, Leo, figurati. Tanto cho fatto labitudine
- In che senso?
- Non sei lunico ospite
- sorrise Kim.
- Veramente? Leo arrivò finalmente in cucina e,
vedendo i presenti, sorrise.
- Allora, penso che di vista li conoscerai tutti
Mio fratello Shingo Aoi, i suoi compagni di squadra dellInter,
Gino Hernandez e Takeshi Sawada, Louis Napoleon e Pierre
El Cid della Francia, Ramon Victorino dellUruguay,
Diaz Juan e Aaln Pascal dellArgentina e la mia
amica nonché compagna di corso alluniversità di
Parigi, Alex Veine. Questo è Leo Luciano, numero 12,
almeno mi pare, del Brasile
- Piacere! sorrise Pierre. E la prima
volta che ci incontriamo di persona
- Io lo coffosco fa! Fò foffocato contro affa finafe del
Ford Yuf!! disse Aoi fra un biscotto e laltro.
- Che ha detto? chiese Leo, ridendo poco convinto.
- Che ti conosce già e ha giocato contro di te alla
finale del World Youth! tradusse Louis, ormai
abituato a sentire parlare così Shingo.
- Ah
Ciao, Napoleon, è un bel po che non ci
vediamo
- sorrise Leo.
- Sì
- abbozzò Louis senza metterci troppo
entusiasmo.
- Lo conoscevi già? chiese Alex Come mai?
- Ho fatto una vacanza qui lanno scorso
Sono
stato da dei parenti, purtroppo ora trasferiti in
Germania
- rispose Leo vagamente.
- Ah
Accidenti, altrimenti potevamo mandarti dai
suddetti parenti, invece di ingegnarci a trovarti un
posto dove dormire
- Eh? chiese Leo, non capendo e guardando
perplesso Kim.
Parigi 8 Agosto, ore 18.04
Takeshi stava sdraiato sul suo letto,
mentre Kim e Alex si stavano ingegnando a trovare un
posto dove far dormire Leo.
-
Takeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeshiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Aoi entrò di corsa nella stanza urlando, mentre
Sawada faceva un salto per lo spaventato.
- Eh
Ti ho spaventato? Scusa. Vuoi venire a
passeggiare con me?? Dai, dai, vieni!! Altrimenti Kim non
si fida a farmi andare in giro da solo, vieni, vieni,
vieni, dai, dai, dai, per favore!!!
- Uff
- Sawada respirò a fondo e si alzò dal
letto, andando dietro al suo amico, che, contentissimo,
già si dirigeva alla porta.
- Takeshi, vai fuori tu con Shingo? Grazie mille, sai? Lo
accompagnerei io, ma sono piena di cose da fare
-
si fece sentire Kim dal salotto, mentre studiava un piano
di battaglia con la sua amica.
- Ragazzi, aspettate un attimo! li fermò Alex
Per favore, andate a fare la spesa, ecco la lista!
disse porgendo loro un papiro lunghissimo.
- Ehhh??!? Ma io non ho voglia, poi pesa, non voglio, no,
no, no, no
- cominciò a piagnucolare Shingo.
- Shiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiingooooooooooooooooooooooooo
sussurrò Alex con la sua ormai solita aria
spettrale Ma se seeeeeeei tuuuuuuuuuuuuuu a
mangiarti tuttooooooo
.
- Waaaaaaah!!!! Vado, vado, vado, ma non fare così,
andiamo Takeshi!!!!! urlò Aoi, e si fiondò giù
per le scale di corsa.
- Hahaha ridacchiò divertita la ragazza,
osservandolo che si inciampava sulla rampa tirandosi
dietro Sawada.
Parigi 8 Agosto, ore 18.38
Camminando per Parigi, Takeshi pensava a
quanto fossero state gentili Alex e Kim a prendersi in
casa dei perfetti sconosciuti quali lui e Gino, senza
preavviso e con tanta altra gente da ospitare. Aoi, al
suo fianco, mangiava un lecca-lecca enorme, soddisfatto
della cosa. Sawada, guardandolo, sorrideva, riflettendo
su quanta differenza passasse tra lui e sua sorella. Già,
Kim era così gentile, altruista, sempre sorridente, e
davvero carina. Ma anche Alex era bella e poi così
simpatica, sempre divertente, e sapeva farsi rispettare.
Nonostante fossero così diverse, a Takeshi piacevano
tutte e due. Probabilmente Sawada arrossì
pensando a questo se ne stava innamorando. Di
tutte e due. Ma del resto non riusciva a stabilire quale
delle due gli piacesse di più.
- Scusate, ragazzi
- una ragazza dai
lunghi capelli biondi e con un bel vestito blu, ma dallaria
stanca e abbattuta, li fermò. Sto cercando una
persona
Non so se lavete vista in giro magari
- Sì, dimmi? sorrise Shingo tutto sporco di lecca-lecca
in faccia. Comè?
- E un ragazzo con i capelli lunghi e biondi, alto,
molto carino, con gli occhi blu
- Ah, Pierre El Cid! esclamò Aoi, sempre ridendo.
- Sì! Proprio lui! Sai dovè?? la ragazza
lo prese per le spalle.
- Certo!! rispose Shingo, senza che Takeshi
facesse in tempo a farlo star zitto. Sta a casa di
mia sorella!
- Portami da lui, per favore!! E tantissimo che lo
cerco! Per favore! Non so più cosa fare!!!!!
- Solo se mi comperi un altro lecca-lecca
E magari
una scatola di dolci
. sorrise Aoi.
- Tutto quello che vuoi!! la ragazza era davvero
disperata.
- Shingo, ma non puoi, loro sono lì apposta
-
Sawada cercava di convincere lamico, senza troppi
risultati, però
Difatti, laltro rise
divertito e gli fece una V con le dita, finendo il dolce
che stava mangiando.
- Oh, Maria Santa
- concluse disperato Takeshi.
- Ecco qui!!! esclamò la ragazza tornando di
corsa con il lecca-lecca e i dolci richiestile
Portami da Pierre!!!
- Certo
- disse Shingo avviandosi, mentre Maggie
continuava a ringraziarlo.
Parigi 8 Agosto, ore 18.59
Trovata una sistemazione per Leo, le
ragazze stavano prendendo il tè in cucina con Louis,
Pierre, Alan e Juan. Gino e Luciano stavano facendo un
giretto per Parigi, dopo che Leo aveva fatto i salti
mortali per vedere se Napoleon lo accompagnava, e, visti
i ripetuti rifiuti di questultimo che non voleva
vestirsi ancora da donna, si era arreso a farsi portare
in giro dallitaliano.
- Ma dove sono finiti Shingo e Takeshi
-
brontolò Alex guardando lorologio.
- Arriveranno, non ti preoccupare. sorrise Kim.
- Speriamo
- concluse lamica. Quindi suonò
il campanello.
- Eccoli qui, hai visto? disse Kim andando ad
aprire.
- Avete fatto la spesa?? urlò Alex dalla cucina.
- Shiiiiiiiiiiiiiiiiiì! rispose Shingo mangiando
laltro lecca-lecca E abbiamo portato anche
qualcosaltro
- Shingo, ma
- Kim rimase perplessa a vedere
arrivare i due ragazzi con una sconosciuta.
- Io non volevo portarla qui, ma Shingo
- cercò di
scusarsi Takeshi.
- Chi è lei? Perché lhai portata qui?
chiese Alex, cercando di non perdere la pazienza.
- Stava cercando Pierre
E poi mi ha comperato dei
dolci
- rise Shingo.
Alex tremava di rabbia
Quando era troppo era troppo
- Razza didiota!!!!!!!!! urlò addosso ad
Aoi, che corse spaventato a nascondersi dietro sua
sorella. Vieni qui che ti distruggo!!!
- Waaaaaaaahaaaaaaaaaaaaa!!!!! anche Shingo
urlava, terrorizzato.
- A
Alex, stai calma, per favore
- Kim
cercava di calmare lamica.
- Pieeeeeerreeeeeeeeee!!! Maggie si fiondò in
cucina e quindi diretta fra le braccia del suo fidanzato,
che rimase alquanto interdetto.
- Maggie! esclamò Louis, afferrando Pierre e
tirandolo indietro, sottraendolo alla presa della ragazza.
- Si può sapere perché sei sparito così??? urlò
lei Tuo padre si è rifiutato di dirmi niente, ma
io ti ho cercato tanto
Spiegami perché lhai
fatto!!!
- Perché diavolo lhai portata qui!? si mise
a urlare Louis verso Shingo.
- Razza didiota! rincarò la dose Alex.
- Io volevo solo aiutarla
- Shingo si era messo a
piangere, confuso da tanta rabbia nei suoi confronti.
- Cretino, cretino!! Napoleon continuava a urlare.
- Ma perché ce lavete su con lui?? strillò
Maggie, cercando di farsi sentire sopra tutte le altre
voci.
- Magari quando uno si nasconde è perché non vuole
essere trovato, no? le rispose rabbioso Louis.
- Pierre!! Ma perché diavolo volevi nasconderti?!
- Io
Ecco, il fatto è che
- Pierre
balbettava al suo solito, cercando di rispondere alla
ragazza che lo guardava arrabbiata.
- Accidenti a te, Aoi! urlò Louis e gli mollò
una sberla così forte da farlo cadere per terra.
- Iiihiiiii
- Shingo cominciò a piangere dal
pavimento dovera finito.
- Ben ti sta, deficiente! Così impari a venderti per un
lecca-lecca! ribatté Alex.
- Effettivamente
- si fece sentire Diaz che fino ad
allora era stato zitto Non è stata una gran
trovata
.
- Sei proprio un bambino. - concluse Pierre, seccato.
- Io
- Shingo si alzò di scatto e scappò di corsa
in camera sua.
- Shingo! urlò Kim, accingendosi a seguirlo.
- Lascialo stare, se lè meritata! esclamò
Louis, mettendosi in mezzo per fermarla.
- Non dirmi come devo trattare mio fratello! gli
urlò Kim in faccia E soprattutto, non azzardarti
più a picchiarlo, hai capito?! e così dicendo
scansò il ragazzo, per poi seguire di corsa Shingo.
Louis rimase immobile, non capendo il perché di una
reazione così dura nei suoi confronti, lui che aveva
solo cercato di far valere i suoi diritti.
Feeling dull, feeling blunt, can't
sleep. Thinking about things but still can't sleep. I
could hear someone calling me, Sound of jewlleries and
gold coins. Love... love.. if I cast a spell, Everything
will be mine. Get my heart thumping every day! Get me
excited every one! Very dangerously every thing! All is
up to you. Try and get me every night! Smell of danger
every bit! I will love you every time! My life depends on
this.
ANGEL ATTACK I
Even in the way I go there's dry wind
breezing strongly If I cast a single spell it will be my
pace With my amazing power and my good looks, I don't
stand behind any one as I pass along. I would like to do
this and that and though I am a girl. If you take it easy
you will go to hell, I won't let you distract me. Far
Away I will continue travelling the way I feel inside
Hard days are full stopped with a smile Far Away with all
the magic I have, I will go over today as I continue to
walk to the future for ever and ever Get Along, Try Again
Parigi 8 Agosto, ore 19.06
Maggie non ne voleva sapere di andarsene
senza Pierre. Ci volle tutta la buona volontà di questultimo
a convincerla che lui era al sicuro dove stava e,
soprattutto, a farle promettere di non dire nulla ai
famigerati imprenditori né al signor Lafayette.
Louis intanto camminava su e giù per il
salotto, cercando di farsi sbollire la rabbia e magari
capire anche perché Kim se la fosse presa così tanto,
lei che in genere non reagiva mai scortesemente. Alex era
seduta sul divano e guardava fisso per terra, senza
parlare. I sudamericani e Gino, intanto, stavano in
cucina, cercando di non impicciarsi troppo degli affari
altrui, visto che si era dimostrato anche pericoloso.
Solo Leo pareva un tantino perplesso, forse perché non
capiva nulla della situazione e nessuno gli dava così
tanta confidenza da spiegargliela.
Parigi 8 Agosto, ore 19.07
- Shingo
. gli sussurrò Kim
dolcemente Shingo, ti fa tanto male
.?
Il ragazzino non rispose, col volto immerso nel cuscino.
- Shingo
Per favore, dimmi qualcosa
. Shingo
.
la ragazza era piuttosto preoccupata.
- Ce lhai con me? le chiese allimprovviso
il fratello.
- Ma certo che no, cosa dici? sorrise Kim
Non potrei mai arrabbiarmi con te
. No?
- Davvero? Shingo si girò, riemergendo dal
cuscino, e guardandola.
- Sicuro
. Kim continuava a sorridere,
accarezzandogli i capelli.
- Mi dispiace, non pensavo che avrei tirato su un tal
putiferio
. mormorò.
- Ma dai! Non è successo niente! la ragazza
cercava di rianimarlo.
- Shingo
.. da dietro, Takeshi chiamò il suo
amico Stai bene
.?
- Certo
. linterpellato sorrise.
- Tieni
Lavevi lasciato di là
- Sawada
gli porse il lecca-lecca.
- Grazie
- Shingo allungò una mano e lo prese.
Kim sorrise, vedendo con piacere che suo fratello era
tornato in qua.
Parigi 8 Agosto, ore 19.18
- Forse
E meglio se andiamo a
fare la spesa, non credete? chiese allimprovviso
Alex, poco dopo che Maggie se nera andata.
- Sì
. rispose Gino, alzandosi Ti
accompagno io
.
- Grazie
- la ragazza non aggiunse altro e i due
uscirono.
- Uffa, che noia
. esclamò quindi Diaz
Alan, andiamo a fare quattro passi? Mh?
- Eh
. No, no grazie, Juan
Io proprio non ne
ho voglia
. rispose lamico.
- Se vuoi ti accompagno io, Diaz
- si inserì
quindi Pierre.
- Ma
Dovresti travestirti prima, non credi?
- No, no
Non importa
. rispose il
francese, depresso.
- Va bene, come vuoi. Ci vediamo dopo, Alan! - e
infilarono pure loro la porta dentrata.
Leo a quel punto prese la palla al balzo e raggiunse il
salotto.
- Napoleon, senti
- cominciò il ragazzo.
- No, adesso non ne ho proprio voglia! rispose
scorbutico Louis, che era di umore nero.
- Sei un po depresso, eh? mormorò il
brasiliano.
- Non sono affari che ti riguardano! urlò
rabbioso laltro.
- Certo che mi riguardano
- sorrise Luciano,
evidentemente abituato a tale comportamento.
- Come sarebbe a dire?!?! Louis continuava a
urlare.
- Tutte le cose che ti capitano mi riguardano
-
proseguì tranquillamente Leo.
- Ti
Ti ha dato di volta il cervello?!?!
Intanto, Alan, nellaltra stanza, stava ascoltando
perplesso tutto il discorso
. E anche un po
spaventato
Non ci voleva un genio per capire dove
stava andando a parare Luciano.
- Suvvia
. Ti facevo più sveglio, Louis
.
sorrise Leo.
- Ehi! adesso laltro si stava proprio
seccando.
- Mhf
. Luciano in due passi superò lo
spazio che li divideva, afferrò il francese per il collo
e lo baciò.
Alan, rimase immobile, sconvolto, sulla porta del salotto.
Parigi 8 Agosto, ore 19.37
- Cosa diavolo ti è saltato in mente!?
urlò Louis, scaraventando il brasiliano sulla
poltrona.
- Be? sorrise questo.
- B-B-B-B
Be che
cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa???????????????!????? Razza di
deficiente!!!!!!!!!!!! Che non ti venga mai più in mente
di fare una cosa del genere!!!!!
- Perché?
- Perché
.. il francese si fermò a mezzaria
Ecco, perché
.
- Allora?
- Louis! Cosa diavolo
. ? Alan Pascal era
appoggiato sulla porta e li guardava, spaventato.
- Sparisci, cretino! rispose Leo.
- Giu
. Giuro che ha fatto tutto lui, io non volevo
.
Cioè, si è
. Mi ha
Insomma, io non
.
- Lo spero bene!!!!! urlò Alan di rimando al
francese.
- Che cè? Non è per caso che voi due
.
chiese Luciano.
- No! Idiota! Cretino! Deficiente! Ameba! Non è lui!!!
Hai sbagliato persona! cominciò a starnazzare
Napoleon, preoccupato di non creare nuovi equivoci.
- Ah, no? E allora chi sarebbe? riprese sornione
il brasiliano.
- E
E
. E
. Io sto con
Pierre!
- Quella
. Cosa non meglio identificata?
- Cosè successo? chiese Kim, arrivando
allarmata dalla confusione.
- Ecco, veramente
- Louis fu interrotto dal rumore
dello scatto della serratura.
- Ma che cavolo
.. ?
- Mick! esclamarono allunisono Kim, Louis e
Alan.
- Be!!?? Non posso nemmeno tornare a casa MIA?? -
- No!!!! le urlò di rimando Louis.
Mick gli si avvicinò e gli tiro un destro, stendendolo.
- Ma cosa fai?! urlò Kim.
- Niente, niente
.
- E, fra parentesi, che hai fatto ai capelli?
- Ah
Li ho solo colorati di blu, no?
- Ah
Giusto
.
When bored, I relase it by targeting
evil ones, My stress goes and if I get some treasure I
can't stop it. Just playing around with them makes me
full The essence of a thrilling day must taste nice I
want to have this and that girls are always wanting.
Living is not pretty to get thorugh Far Away I will
continue travelling the way I feel inside Hard days are
full stopped with a smile Far Away I am never alone
Working together to the future as I continue to walk to
the future for ever and ever Get Along, Try Again
ANGEL ATTACK II
Hurt out of love, reborn as an angel.
Seeking kindness, someday become an angel. Closing eyes,
tired of crying, embracing a love which won't return,
Spending the night solving an equation -- a straight
feeling that can't be divided the cheers that I sent you,
a strong-willed person, each time your eyes clouded with
tears. Hurt out of love, reborn as an angel, Getting over
the sadness, she can become an angel. The more you wish,
the more selfish you get -- but in the next love I wasnt
to nurture the heart. They say you still dream of what
happened after the breakup But you become more beautiful
each day.
Parigi 8 Agosto, ore 20.01
Era sera. La "famiglia", riunita
attorno al tavolo, non parlava. Louis mangiava lentamente
e Pierre non capiva esattamente quale fosse il motivo di
tanta tensione.
- Ehi, Alan
. ruppe il silenzio Diaz.
- Non adesso, stai buono. lo rimbeccò Alan.
- Ma
-
- Zitto. -
Kim e Alex si guardavano preoccupate. Poi, dopo aver
fatto un cenno dassenso allamica, Kim si alzò
e proclamò:
-Direi che è unottima serata per fare due passi
No?
- Sììì!!! urlò Shingo, ripresosi dallo shock
della giornata.
- Ragazzi, andiamo tutti quanti, OK? sorrise Alex.
- Va bene
- rispose Pierre.
- No, tu non sei compreso nel "tutti quanti".
rispose la ragazza.
- Eh?! il francese cadde dalle nuvole. Ma
.
Perché?
- Perché è meglio così.
- Bene, andiamo! disse Alan a Juan.
- Ma
. Io non voglio venire!
- Cammina!! gli urlarono contemporaneamente
addosso Pascal e Alex.
- Ma
.
- Su! Gino, Takeshi, Shingo, venite anche voi!
- Sìììììì!!!! esclamò Aoi saltando in piedi.
- OK
. asserirono gli altri e uscirono.
- Mick, Ramon, anche voi, su!
- Eh? Come, cosa? Io, Mick? Ah, certo, arriviamo.
- Ma come arriviamo??!! Io non ho voglia!!!
- Dai!!!!
- Louis, la palla a te. concluse Kim chiudendo la
porta.
Parigi 8 Agosto, ore 20.19
- Louis, sai per caso cosa sta succedendo?
chiese Pierre perplesso.
- Ecco, è che
Si tratta di lui
- rispose laltro
accennando a Luciano.
- Eh? Pierre cambiò colore.
- Siamo rivali in amore sorrise Leo divertito.
- EEEHH?? E tu
. Tu che fai?! urlò Pierre in
direzione di Louis.
- Io
Non faccio proprio niente
- Cheeeeeeeee?!?????!!! Ma che cavolo dici??
- Che ne pensi se facciamo a metà? fece Leo
sornione.
- NO! Louis è il MIO ragazzo, niente da fare! urlò
Pierre di risposta E MIO!
- Ehi, piano
. protestò Louis. Se cè
uno che deve decidere questo sono io!
- Zitto, cretino!! Taci, una volta buona! Tu prova a
farmi qualche scherzo bastardo e io giuro che chiamo la
Fletcher
. Cioè, volevo, dire
. Ti ammazzo,
hai capito!?! Non ti azzardare nemmeno!! Quindi, largomento
è chiuso! Punto e basta.
Louis guardò Pierre e poi, dopo un breve silenzio,
scoppiò a ridere.
- Sei davvero forte, sai, Capellone? Haha
- Sbam!
Pierre sbatté le mani sul tavolo.
- Zitto, che nessuno ti ha chiesto niente, idiota!
gli rispose, e poi si rivolse a Leo Quanto a te,
sparisci fin che puoi!
- Se no che mi fai? proseguì sorridendo Luciano.
- Te lo mostro subito
. Pierre gli saltò
addosso, colpendolo ripetutamente al volto, per poi
ruzzolare insieme sul pavimento.
- Ehi, ehi, ragazzi! Fermi, su! Non è il caso di fare a
botte per me
. rise Louis cercando di
dividerli.
- Spa
Risci, idiota! gli urlò Pierre,
tirandogli una manata in faccia.
- Ahio, violento! protestò laltro.
- Io ti ammazzo, disgraziato da sbarco! continuava
a urlare El Cid alla direzione di Leo, che aveva
effettivamente qualche problema a difendersi.
Parigi 8 Agosto, ore 20.34
- Ma
. Dove sono finiti tutti quanti?
chiese Mick arrivando con i dolci per Shingo che
aveva comperato.
- Be, ecco
. Se
Se ne sono andati
- balbettò Ramon cercando di scusarsi.
- Bravo cretino che li hai lasciati andare!!
- Ma io
. Ecco
- Ah, va be
Lasciamo perdere
- abbozzò
Mick poco convinta. Era un tantino a disagio.
- Ti
. Ti
Ecco, cioè
Vorresti
.
- Dai, Ramon!!! si sentì bisbigliare da dietro:
Kim e Alex, nascoste dietro un monumento, facevano il
tifo per luruguayano.
- TI ANDREBBE DI SALIRE SULLA TORRE EIFFEL CON ME!?!?
urlò il ragazzo, con tutta la voce che aveva nei
polmoni.
- SI! BASTA CHE NON URLI, NON SONO ANCORA DIVENTATA
SORDA!!!! gli ribatté la ragazza urlando pure lei.
- O
OK
. A
Andiamo
- concluse
Ramon avviandosi.
- Guarda che la torre è di là
. aggiunse
Mick battendosi una mano in fronte per la disperazione.
Parigi 8 Agosto, ore 22.34
Cima della Torre Eiffel.
- Madonna come siamo alti
- biascicò
Ramon attaccato a una costruzione portante.
- Santo cielo
Si e no 300 metri
.
commentò Mick guardandolo storto.
- Ah, certo
. Victorino cercò di darsi un
minimo di dignità e farsi coraggio Cè
Cè un bel panorama, vero? chiese
avvicinandosi ad una finestra accanto alla ragazza.
- Sì
. Lho visto milioni di volte
.
commentò lei acida.
- Davvero? Per me questa è la prima volta
.
sorrise Ramon.
- Dì un po
. Perché mi hai portata qui?
- Ecco
. Be
Insomma
E un
paesaggio molto romantico no?
- E allora?
- Be, ecco, pensavo ti facesse piacere
- Sì, non cè male
.
- Davvero?!?
- Ti ho già detto di non urlare, comunque sì, e tieni
bene a mente che non mi piace ripetere le cose!
- Sì, scusa
..
Parigi 8 Agosto, ore 23.39
Casa nostra
. Abbastanza.
- Pierre? Maggie rimase immobile
sulla porta apertale da Louis, guardando il suo fidanzato
per terra, mentre si picchiava con Leo. Cosa stai
facendo?
- Tu non ti intromettere! le rispose Pierre, senza
badarle troppo.
- Fermati, ma cosa ti prende!? Non sei più tu!!!!
- Lascialo fare
. ridacchiò Louis E
solo geloso
..
- Geloso?!?!
- Certo! Quel tipo mi sta dietro, sai, e invece Pierre mi
vuole tutto per lui, hehe
.
- Eh?
Parigi 8 Agosto, ore 23.30
- Mh
Chissà come se la cavano quei
due lassù
. si chiese Alex, appostata sotto
la torre.
- Se vediamo volare giù qualcuno, è di certo Ramon
.
commentò Kim.
- Speriamo becchi almeno la Senna, se no si ammazza
.
disse laltra ragazza.
Hurt out of love, reborn as an angel.
Overcoming loneliness, she can become an angel. The
cheers I sent you, a strong-willed person, each time your
eyes shook with tears, Hurt out of love, reborn as an
angel, Seeking kindness, someday become an angel. Hurt
out of love, reborn as an angel, Getting over the
sadness, she can keep changing into an angel
E LA CONVINZIONE FECE FRITTATA
Within a little while from now, If I'm
not feeling any less sour, I promise myself to treat
myself, And visit a nearby tower, And climbing to the top
will throw myself off. In an effort to make it clear to
who Ever what it's like when you're shattered, Left
standing in the lurch by the church Where people saying:
"My God, that's tough She's tored him up". No
point in us remaining You may as well go home, Cause I
did on my own Alone again, naturally
To think that only yesterday I was
cheerful, bright and gay, Looking forward to wouldn't do
The role I was about to play But as if to knock me down
Reality came around And without so much, as a mere touch
Cut me into little peaces. Leaving me to doubt About God
and His mercy Or if He really does exist Why did He
desert me And in my hour of need I truly am indeed Alone
again, naturally
Parigi 8 Agosto, ore 23.41
- Non è possibile!!! Voi due
.
Maggie urlava in salotto in preda alla
disperazione.
- Ma
Maggie, per favore, non fare così
- la
pregava Pierre.
- Perché non mi hai detto niente, tu
Tu
.
Maledetto
Ti odio!
- Ma cosa diavolo
? Kim entrò in casa e si
bloccò sulla porta per lo stupore.
- Che cavolo sta succedendo?! le fece eco Alex.
- Noi
Cioè, ma che cavolo dico! Louis le ha detto
tutto, con la gentilezza che lo contraddistingue!
- Le
Leo!!! urlò Kim vedendo il brasiliano
steso sul pavimento che non dava segni di vita.
- A-a alt! Non prendetevela con me! Lha ridotto così
Pierre! rise Louis.
- Come hai potuto!? Lhai quasi ammazzato!!!
ribatté Alex furiosa.
- Io
. Mi dispiace, Louis si è messo a fare il
cretino al suo solito e io non ci ho visto più fuori e
.
Pierre cercava di discolparsi in qualche maniera.
- Sei un deficiente!!! gridarono Kim e Alex allunisono
in direzione di Louis.
- IO? Ma che centro io adesso?! si parò il
francese.
- Waaaaaaaaaaaaaaaahaaaaaaaa!!!! Maggie continuava
a urlare come unossessa in mezzo alla stanza.
- Ma
Maggie, non fare così, avanti
- cercò
di rincuorarla Kim. Se non ti hanno detto niente
prima era perché temevano una tua reazione
Cerca
di capire, Maggie
Per favore
- NOOOOOO!! La ragazza si lanciò sulla porta e si
fiondò fuori.
- Maggie!! urlò Pierre.
- Santa polenta
- commentò Louis, scuotendo la
testa.
- Sei
Seii
Sei un cretino, Louis! urlò
Alex e cominciò a singhiozzare seduta su una sedia della
cucina.
- A
Alex, che ti prende? chiese linterpellato.
- Che le prende? Che le prende?? Ma ti rendi conto che
siete arrivati qui e ci avete sconvolto la vita?!?
gridò Kim, per poi cominciare a piangere anche lei.
- Io
. Louis rimase senza parole.
- Se adesso Maggie fa una pazzia, sarà solo colpa tua,
debosciato! ribatté Alex.
I due ragazzi rimasero muti.
- Leo
. Leo stai bene? Kim, sempre in
lacrime, gli si inginocchiò di fianco.
- Aspetta che prendo un asciugamano bagnato
- Alex
si diresse in bagno.
- Nh
- il brasiliano pian piano riprese conoscenza.
Madonna, che botta
.
- Tutto OK?
- Ho mal di testa
.
- Fatti forza
Riesci ad alzarti? chiese Kim,
aiutandolo.
- Sì, sì
Accidenti a te, se non picchi, francese
- commentò senza nemmeno guardare Pierre.
- Vieni un po a sdraiarti, va
- Alex e
Kim lo portarono sul letto di Shingo e lì lo lasciarono
riposare un po.
Parigi 8 Agosto, ore 23.45
- Pierre
Qual è il numero di
telefono di Maggie?
- Eh
Dunque
654241321
Sì dovrebbe
essere questo
- Tre, due
Uno
- compose Kim Pronto,
buonasera, io cercavo la sig.na Maggie, è per caso in
casa? Non è ancora tornata? Va bene, grazie, richiamerò
Non è tornata
Andiamo a cercarla
- Sì
- rispose Alex, annuendo.
- Meglio
- disse Pierre.
- No, tu stai qui! E non ti azzardare ad uscire, hai
capito!?
- E, altra cosa, non osare toccare Leo, siamo daccordo?
detto, fatto, le due uscirono e li chiusero dentro.
- EHIIIIIIII!!! Io non centro niente!! Non potete
chiudermi in casa!!! protestò Louis.
Parigi 9 Agosto, ore 00.00
BGM: Moete! Hero 87, Captain
Tsubasa
- Setacciamo le due rive della Senna
parallelamente
Io la Rive Gauché, tu la Droite,
OK? chiese Kim, mentre correvano.
- Va bene, se vuole suicidarsi si butterà pur nella
Senna, se no, che parigina è?
- Altrimenti si lancia dalla Torre Eiffel
. Dove ci
sono Ramon e Mick, ci penseranno loro
- OK, cominciamo da qui. Buona fortuna!
- Grazie altrettanto! e si separarono.
Parigi 9 Agosto, ore 00.47
- Come sarebbe a dire che vi hanno chiuso
in casa?! chiese perplesso Gino.
- Eh
E una lunga storia
- rispose
vagamente Louis.
- Ma
E quasi luna
. Siete due
deficienti! Come avete potuto lasciarle uscire con questo
tempo e a questora?!?
- WAAAAAAAAAHAAAAAAAAAAAAA!!!!
Boooooooooooooooooooooohooooooooooooo!!!! La mia
sorellina!! Qualcuno vada a trovarla
Boooooooooooooooohoooooooooooooooooo!!!!!!!!
- Vado io! esclamò litaliano, infilando la
porta Voi non muovetevi!
- Gino! esclamò Takeshi vedendolo uscire
Aspetta, io
. tardi, il ragazzo se nera
già andato.
Parigi 9 Agosto, ore 00.49
Le due ragazze si fermarono, sotto la
pioggia battente.
- Tempo shifoso
Si è messo pure a piovere!
protestò Alex.
- Siamo al Pont de Bir Hakeim
E non cè
traccia di Maggie
Torniamo indietro e proviamo dallaltra
parte! propose Kim.
- Bene, tagliamo per il centro e risbuchiamo agli
Invalides
. Sbrighiamoci!
- Sì!
Parigi 9 Agosto, ore 03.12
- AAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEX!!
Dove sei!!?? Gino correva per le strade di Parigi
urlando come un ossesso. Maledizione, di questo
passo non le troverò mai! rifletté fermandosi.
Nel frattempo le due ragazze correvano lungo la Senna.
- Ehi, bellezza, dove vai così di corsa? chiese
ad Alex un gruppetto di ragazzi.
- Avete visto una ragazza bionda passare di qui?
chiese lei di rimando.
- No
Non credo
- risposero loro perplessi.
- Merde! concluse la ragazza, continuando a
correre.
Kim, intanto nellaltra riva, non se la passava
meglio; arrivò al Pont de Tolbiac e attraversò,
raggiungendo lamica.
- Cosa facciamo, siamo praticamente fuori dalla città
- Possiamo provare a telefonare a qualche ospedale
.
Magari lhanno già ripescata
Viva, spero
- commentò Alex.
- Sì, buona idea
- e si attaccarono alla prima
cabina del telefono che trovarono.
Parigi 9 Agosto, ore 03.11
DLIN DLON suonò il campanello.
Tutti si guardarono, senza voler andar ad aprire. Se
erano Kim e Alex, sarebbero stati guai. Ma non erano Kim
e Alex.
Shingo, mandato alla porta perché più vicino parente
delle padrone di casa, rimase un po perplesso nel
vedere un tipo alto, vestito di bianco, biondo e tutto
bagnato.
- Ciao, chi sei? Che vuoi? Insomma, non ho tempo da
perdere. Mia sorella è fuori dispersa, lamica di
mia sorella è fuori dispersa, il mio portiere è fuori
disperso, mentre tutti gli altri purtroppo sono
trovabilissimi. Allora, che vuoi?
Laltro ragazzo rimase un po interdetto, ma
poi abbozzò: - Veramente, io cercavo Kim Ami Nike
.
- E dispersa
Booooooooooooooooohooooooooooooooooooo!!!!
- Ma come è dispersa?!
- Col mio portiere
Ma, senti noi non conosciamo già?
Perbacco!! Stephan Levin!!! urlò Shingo.
- Sì, ma come fai a conoscermi?
- Ma insomma?! Sono Shingo Aoi, del Giappone!!!!
- To
. Hai ragione
.
- Permetti che io sappia almeno il mio nome e in che
squadra gioco!! protestò Aoi.
- Kim è fuori con Wakabayashi?! chiese perplesso
Stephan.
- NOOO!! Col portiere dellInter, nonché dellItalia,
Gino Hernandez!
- Ah
. Ma
. Come mai è dispersa!!! Che non le
capiti qualche incidente, non di nuovo!!!!
- Chi fa casino a sta ora!?! protestò Diaz
arrivando col resto della truppa.
- Levin?! esclamarono tutti insieme.
- Eh? E chi sono tutti questi? chiese confuso
Levin.
- Be, noi abitiamo con Kim. disse
tranquillamente Louis.
- Cheeeeeeeeeeee?!?
It seems to me that there are more
hearts broken in the world that can't be mended Left
unattended
What do we do? What do we do? Alone again, naturally
And looking back over the years When everyone stands
and fears I remember I cried when my father died Never
wishing to dry the tears And at sixty-five years old My
mother, God rest her soul, Couldn't understand why the
only man She had ever loved had been taken Leaving her to
stop with the a heart so badly broken Despite
encouragement from me. No words were ever spoken And when
she passed away I cried and cried all day Alone again,
naturally Alone again, naturally.
24 LITRI DI PIOGGIA
It won't be much longer until the
sunny, shiny morning, the morning after, Maybe it'll peek
into this dirty apartment full of cigarette butts. Tell
me why, oh Maria, I'm starving for tenderness. Tell me
why, why is it always loneliness? The nights are so long...
My broken dreams bluely soak through the knees of my
jeans. The front of your blouse is too dazzling. I love
you so.
Parigi 9 Agosto, ore 05.02
- Sono preoccupato per Kim e Alex
-
disse Takeshi, mentre sorseggiava un tè preparato alla
buona.
- Be, con Alex cè Gino, no? ribatté
Shingo.
- Come? Sawada rimase perplesso.
- Ma sì, sono fidanzati, non lo sapevi? Così quando si
sposano, sono quasi suo parente perché mia sorella è la
miglior amica di sua moglie, ecco! proclamò
convinto, deciso, sicuro e contento.
- Ehm
. Sentite, non per dire, ma
.. li
interruppe Alan Dove cavolo sono Mick e Ramon?
- Bho! rispose tranquillamente Aoi.
Parigi 9 Agosto, ore 05.34
- Madonna, non la troveremo mai
-
concluse sconsolata Alex, seduta sotto la pioggia.
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEX!!
FINALMENTE TI HO TROVATAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
Gino arrivò di corsa per lanciarsi addosso ad
Alex, che rimase abbastanza scossa.
- Che cavolo
.? GINO??? Che ci fai qui!? urlò
la ragazza.
- Gino? le fece eco Kim.
- Sono ore che ti cerco!!! rispose il ragazzo.
- Che MI cerchi?
- No, be, che vi cerco
. Gino fece un
salto indietro, arrossendo.
- Ecco, grazie
- sorrise Kim. Ehi, Alex
sussurrò alla sua amica dopo Da quando in
qua tu e Gino
?
- Ma che io e Gino!!! si difese laltra.
- Ah, quanto ti invidio Alex
. sospirò Kim,
prendendola in giro.
- Be
Be
Torniamo a casa! Sono
quasi le sei del mattino e voi siete bagnate fradice
.
sorrise il ragazzo.
Ma le altre due non lo ascoltavano: avevano avvistato un
puntolino in fondo alla piazza
Che riconobbero
subito:
- Maggie!!! urlarono allunisono, per poi
cominciare a correre verso di lei.
- Eh? la ragazza sollevò la testa, perplessa.
- DOVE SEI STATA FINO AD ADESSO???!!!?? le urlò
Alex in un orecchio STUPIDA, CRETINA!!!!
- A
Alex, calmati
- sorrise Kim, prendendo
per mano Maggie Stai bene?
- S
Sì
Ma voi cosa fate qui?
- Cosa facciamo!? Ti cercavamo, ovviamente!!!
- Ma
Come
.?
- Dai, vieni
Torniamo a casa, mh?
- No! Non con quei due
. Quei due
. gli
occhi le si riempirono di lacrime.
- Non fare così, su
.
- Appena torniamo a casa, li distruggiamo, quei due
cretini!!!!! proclamò Alex in puro Shingo style.
- S
Sì
. mormorò Maggie.
Parigi 9 Agosto, ore 05.47
- Sentite, potreste spiegarmi cosa fate
tutti quanti qui? chiese Levin, sempre più
perplesso.
- Be, in realtà siamo qui ospiti
In vacanza
- sorrise Alan.
- Anche i francesi?
- N
Sìììììì, certo, in vacanza perché
Loro non vivono a Parigi
Stanno a Colonia
-
cercò di districarsi quel "genio" di Juan Diaz.
- Ma
Colonia è in Germania
. E io ci vivo
.
rispose Stephan guardandolo storto.
- Oh, ho detto Colonia? Volevo dire Co
Co
Costantinopoli, sì
- Sì? Va bene
. Se lo dici tu
- Perché invece tu sei qui? intervenne Alan.
- Ecco
. Sono venuto senza avvisare, mi spiace
.
- Non è una novità
- ribatté Diaz, facendo finta
di niente.
- Comunque, io
. DLIN DLON.
- KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMM!! Sei tornata?!?!?
- No, idiota
- Eh
. E Mick
. Sigh
- disse Shingo
aprendo la porta.
- Alla buonora!! Disgraziati, vi pare ora di
tornare? li riprese Diaz.
- Sì, qualcosa in contrario?
- No.
- Meno male
. concluse Mick.
- Meglio se vado a dormire commentò Ramon,
avviandosi sul suo letto
. Cioè, il divano, e
buttando giù Levin che poverino non centrava niente.
- Ehm
Sono anche loro qui in vacanza?
- No, io sono la padrona di casa! Ehi, Levin, che fai
qui?
- Oh, sei tu, Mick, non ti avevo nemmeno riconosciuta in
blu
.
- Siamo tornati
.. Aiuto
. Alex cadde
sullentrata, momentaneamente morta.
- Madonna, che stanchezza
. Sono defunta
- le
fece eco Kim, aiutandola ad alzarsi.
- KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMM!!! Sei tornata,
meno male!!! esclamò Shingo saltandole in braccio
e provocando la rovinosa caduta delle due ragazze.
Kim?
Maggie intanto prendeva fiato e coraggio per entrare,
mentre Gino rimaneva fuori visto che la ragazza stava
piantata sulla porta senza lasciar entrare nessuno.
- Oh, Maggie
. disse Alan, riconoscendola
Cosa fai qui?
- Ma come cosa fa qui???????????? urlò Alex dal
pavimento Labbiamo cercata tutta la notte!!!!!!
- Ma come?! Cercavate lei?
- No, cercavamo stelle nella Senna!!! ribatté la
ragazza.
- Stel
. Cosa?
- Lascia perdere e dacci una mano ad alzarci!
concluse sconsolata Alex.
Una volta in piedi, lei e Kim, passo da bersagliere ed
incredibilmente ancora vive, marciarono sulla stanza dei
francesi.
Parigi 9 Agosto, ore 06.09
- Ah
- commentò Louis quando le
vide entrare siete tornate
- Sì. rispose Alex
- Trovato Maggie? chiese Pierre.
- Sì. rispose Kim Pierre, esci.
- Eh?
- Fuori! Dobbiamo dire due paroline a Louis. Alex
lo prese per un braccio e lo tirò fuori dalla porta.
- Sarai contento, con tutto quello che hai combinato
oggi, vero?! cominciò Alex.
- Non ho fatto niente
. sorrise Louis dal
letto.
- Certo, infatti giocare con i sentimenti degli altri è
non fare nulla
. Hai ragione
- Prego?
- Ma non te ne rendi nemmeno conto?! urlò Alex.
- Hai calpestato Pierre, Leo, Maggie e poi pure noi
.
Prenditi le tue responsabilità, almeno!
- Se ne avessi, le prenderei
- commentò Louis.
- Già, tanto finché ce le siamo prese noi, le tue
responsabilità! Non ti sei nemmeno sprecato di venirci a
cercare!!!!
- Me lavevate detto voi di non uscire, no?
Kim e Alex si guardarono senza sapere cosa fare, senza
quasi più la forza di parlare con quel mulo.
A quel punto, senza dire nulla, gli tirarono una sberla
per guancia e se ne andarono.
- Kim! Levin si diresse diretto verso Kim appena
la vide.
- Ste
phan?? balbettò la ragazza e svenne,
seguita dallamica.
Instead of a shower, I wander around
the rainy city. But even though every time I'd like to
stop someone, they can't be stopped. Show me how. A man
should live in a manly way. Show me how just once to
softly hold on to love. Hush baby, Don't cry, sleep tight.
Burn up my loneliness! oh! my burning heart. Can't you
see, my splintered memories hurt so! Can't you see, I can
only endure so many tears... Someday, the city of
buildings will bloom like strange weeds. Show me how to
hold you so tight youll feel like youre
breaking.
PROLOGO DI UNA VIOLENTA BATTAGLIA II
A gentle breeze in my hand, starts to
dance, twinkling, in the light. Wearing a new smile for
the first time, I could say "Good morning,"
even to strangers. When I couldn't see you anymore, I
cried until a clock rusted, but I'm OK. After the tears
have dried, there's a door to a dream; I mustn't worry.
If sadness comes again, I'll smile, just like I'm
welcoming a friend. ...It's a promise, for sure.
Parigi 9 Agosto, ore 16.23
- "Ieri il centro di Madrid è stato
scosso dallennesimo attentato dellETA
"
BIP - "Ed ecco lultimo successo di
Cristina DAvena
" BIP
- Sono riuscito a beccare la TV italiana, ma non trovo la
RAI!!!!! Voglio "Lo zecchino doro"!!!!!
urlava Shingo appollaiato sul letto di Kim.
- Scusa Shingo, ma
- abbozzò a protestare Alex,
appena svegliata Dovremmo esser noi a guardare la
TV, no?
- No!! Voglio Lo Zecchino!!!! rispose laltro
concentrato sullo schermo.
- 39° a testa
Il minimo, dopo che siete andate in
giro per Parigi tutta la notte sotto la pioggia
-
commentò Gino guardando il termometro.
- Ah!!! Lho trovato! Appena in tempo!!!! "Quaranta
quattro gatti fila per sei col resto di due!! Marciavano
compatti fila per sei col resto di due!!"
.
Perché col resto di due? chiese perplesso Shingo.
- Lascia perdere
- mormorò Kim, cercando di
dormire.
Poi entrò Pierre nella stanza.
- Come state, ragazze?
- Benissimo, non vedi?? rispose sarcastica Alex.
- Mi dispiace per ieri
Io
- La colpa non è tua, Pierre
- commentò Kim
Sappiamo benissimo di chi è
- Zì
- aggiunse Alex.
- Vi prego, scusatelo, lo sapete comè fatto
- Ha passato tutti i limiti, sta volta
.
- A
Ascoltate
Io
Ho parlato con Maggie
- Bene! Bella mossa
. sorrise Alex.
- Lei
Mi ha detto che in fondo è inutile scappare
così
- Vero! asserì Kim.
- E quindi pensavo di andare a parlare con i miei
Voi
Cioè, lo chiederei a Louis, ma
Non mi
sembra molto disponibile
E allora
Potreste
venire voi con me?
- EHEEE???! urlò Gino Ma non vedi che sono
bloccate a letto!?
- Sì, sì, lo so, ma
Aspetterei
Sì, un paio
di giorni
In fondo siete le autrici, no? Guarirete
presto
-
- Sì, hai ragione, modestamente
- rispose Alex
facendo finta di niente.
- Mh
Va bene, ci sto anchio
Allora un
paio di giorni, e partiamo allattacco!
-
E vi punirò in nome della Luna!!!
concluse Shingo urlando e saltando sul letto.
SBAM colpito e affondato da due cuscini.
Parigi 9 Agosto, ore 17.01
Pierre assaggiò con cautela il tè
preparato da Shingo, essendo sia Alex che Kim K.O..
- Bleah!! protestò sputandolo poco elegantemente
tutto quello che aveva in bocca.
- Non è un gran che, no? commentò Leo
rovesciando la tazza nel lavandino.
- Infatti
Ah
- i due rimasero imbarazzati
guardandosi.
- Senti, io
Per ieri
Ecco
- cominciò
Pierre balbettando.
- Lascia stare, va
In fondo, è colpa mia,
che ho sollevato tutto il polverone
- sorrise
amaramente Leo.
- No, io devo scusarmi, ti ho picchiato e
- continuò
il francese.
- Adesso smettetela si intromise Maggie, arrivando
in cucina. La colpa non è di nessuno
- Be, quasi
- rispose Pierre tristemente.
- Ehi?! Chi ha preparato questa schifezza!!!!???
si sentì urlare Alex.
- Non è una schifezza Boooooooooooooohoooooho!!!
pianse qualcuno.
- Va be
Meglio se il tè lo facciamo
noi
- concluse Kim apparendo in vestaglia sulla
porta della cucina.
- Sì
- asserì Alex arrivando a seguito.
Parigi 9 Agosto, ore 17.19
- Siamo tornati
- proclamò Diaz
sfondando la porta dentrata, seguito da Alan e
Levin, stracarichi di borse.
- Grazie, per aver fatto la spesa
- sorrise Kim.
- Spesa!!!!! Cibo!!! urlò Shingo piombando sui
tre.
- Calmo, calmo!! si mise a strepitare Juan,
cercando di tenerlo lontano con una gamba.
- Senti, Kim
- Levin si sedette su una sedia e
guardò la ragazza Chi è tutta sta gente e
perché sta qui?!
- Be, allora
Intanto, questa è la mia
migliore amica, Alex Veine
Alex, questo è il mio
ragazzo
Stephan Levin!
- PUH! Alex sputò tutto il tè E me lo
dici così!?!
- Be
Come dovevo dirtelo? Balbettando per tre
anni come Pierre?
- Be, no, ma
Va be, lasciamo
perdere
- concluse sconsolata la ragazza.
- Gli altri, a parte Mick, sono nostri amici, conosciuti
in giro per il mondo e che purtroppo sono arrivati tutti
insieme
Mio fratello lo conosci, no?
- Mh
Aoi
Il tappo lì fuori
- commentò
acido il ragazzo.
- Suvvia, non è un tappo
E solo inferiore
alla media
- sorrise Kim Vero?
- Certo
- disse con poco entusiasmo Alex.
- Levin è solo geloso perché io, Tsubasa e Tomeya lo
abbiamo stracciato :) !!!! rise Shingo.
- Sì, come no
- commentò laltro.
- A proposito, il prossimo anno, Kim, posso portare anche
Tomeya!? chiese Shingo.
- Prossimo? balbettò Kim.
- Anche? protestò Alex.
- Vedremo, Shingo
- sorrise Kim.
- Ehi, Kim! Io e Ramon usciamo!! urlò Mick e i
due infilarono la porta.
- Mh
Sembra che in fondo Ramon non se la cavi poi
così male
- commentò Alex, ridacchiando.
- Comunque
Stephan
Come mai qui a Parigi?
intervenne Kim.
- Passavo a trovarvi
A dir la verità, domani parto
per il Cile dal Charles De Gaulle
.
- Madonna
Dal Charles
. Sta attento
E
pericoloso, quel aeroporto! piagnucolò la ragazza.
- Eh? chiese perplesso Levin.
- Senti, Kim
Torniamo di là? propose Alex.
- Sì
Adesso sono proprio stanca
- rispose
Kim; le due si avviarono e si chiusero in camera a chiave.
- Che fanno? chiese Shingo.
- Parleranno degli sviluppi futuri della storia, no?
disse tranquillamente Diaz In fondo sono le
autrici
Decideranno di farmi vincere i mondiali
Sicuramente
Parigi 9 Agosto, ore 17.35
Alex, sul letto, sgranocchiava dei
biscotti, accuratamente soffiati a Shingo.
- Fe Famfe! proclamò.
- Fì fì
- le rispose ridendo Kim.
- Senti
Cosa abbiamo intenzione di fare con lui?
- Lui?
- Louis!
- Ah
- mormorò Kim.
-
- il silenziò calò fra le due.
- Non facciamo niente, basta, no? propose Kim.
- Sì
- Sono contenta per Mick
Con Ramon sta proprio bene
- sorrise Kim.
- Mi preoccupo solo per la salute mentale di lui
-
dichiarò Alex sempre sgranocchiando.
- Se sono sopravvissuta io, sopravviverà anche lui, no?
- Ah
Sì
Come no
- Altro da dire?
- Non credo
- Bene, finiamo il paragrafo
- Sì
- e finirono il paragrafo.
Downpouring petals whisper, fluttering,
on my hair and shoulders. There are as many partings as
meetings. It's not your fault. Even though memories may
overflow, I won't lose my good cheer. I'm OK. Because
happiness sneaks in through cracks in my fractured heart,
I won't sigh. Suddenly, sadness comes around, but I'll
make friends with it,...because it's a promise. Im
OK. After the tears have dried, there's a door to a
dream; I mustn't worry. That's right, I'll simply smile,
just like I'm welcoming a friend. ...It's a promise, for
sure. Suddenly, sadness comes around, but I'll make
friends with it, ...because it's a promise.
ANGEL ATTACK III
I saw a dream where I was cut by a
glass of depression. I woke up shivering and felt like I
was left behind in the night. I am sad, I am empty. But I
believe in that the dream in real life won't easily die,
I'm not alone, as long as I have friends there is the
strength of understanding Both mistakes and happiness.
Hearts are just so easily hurt, We can try again once
tommorow comes! I will not give up my dream, I will not
lose today. I believe in my soul! When I go for the
target. My soul, my pulse quickens. So hot, so bitter, to
hurt, the road continues Everybody up, down, climbing and
falling Up down, but don't give up! Let's change it all
into strength, RUN ALL THE WAY!
Parigi 11 Agosto, ore 14.06
- Bene, adesso siamo guarite
-
commentò Alex allindirizzo di Pierre.
- Perfettamente in ordine con la tabella di marcia
- sorrise Kim.
- Modestamente
- concluse Alex. - Avanti, prendi
quel telefono, Pierre
E telefona a casa tua
- S
Sì
- mormorò il ragazzo e obbedì allordine.
- Ma
Mamma, sono io
Mamma, stai calma, è
tutto sotto controllo, sì, sto bene, ma
No, non
torno a casa
Cioè, sì torno a casa, ma non così
Insomma, mi fai parlare!?!? Pierre si mise a
urlare al telefono Ascolta, vediamoci fra cinque
minuti al 23 di Rue de luniversité
Vi
aspettiamo di sotto
. Sì, cioè, credo di sì,
dovrebbe esserci anche Louis
Ciao mamma. e
riattaccò.
- Fatto
- commentò quindi Alex. Adesso
mancano gli altri imprenditori
Dovè il
cretino? In fondo è solo colpa sua se voi siete qui
- Ci penso io a telefonare
- si inserì Pierre.
- Meglio di no
Poi ti accusano di rapimento
Faccio io disse Kim. Pronto? Buongiorno,
chiamo per conto di Louis
Adesso è qui a casa mia
23, Rue de luniversité
Fra cinque minuti
qui, va bene? Buongiorno. poi, messo giù, si girò
verso gli altri due e aggiunse Arrivano
Adesso sta a noi accoglierli bene
- Chi viene?? urlò Shingo arrivando di corsa.
- Altri ospiti?? intervenne Mick.
- Oddio, salvaci
- commentò Ramon.
- Ma insomma, non ti sembra di aver già abbastanza
gente, qui?! protestò Diaz.
- Suvvia, si sta in compagnia, è carino, no?
sorrise Alan allamico.
- Li avete chiamati? chiese Maggie.
- Sono curioso di conoscerli
- concluse Leo.
Gino e Takeshi si guardarono in silenzio. Anche Kim e
Alex, evidentemente preoccupate di accogliere gli
imprenditori con questa massa indistinta di gente in casa.
Parigi 9 Agosto, ore 14.11
- Prego
Accomodatevi
- sorrise
Kim facendo entrare le due coppie, mentre gli
imprenditori si guardavano in cagnesco.
- Pierre! Razza di deficiente! Dove diavolo sei stato
tutto questo tempo!!!!!! urlò il signor Philippe
El Cid.
- Qui
- rispose candidamente il figlio. Al che luomo
marciò in sua direzione, con levidente volontà di
fargli la pelle, salvo che Mick, con lincarico di
guardia del corpo, si parò in mezzo e lo minacciò
armata di padella (o friggitrice?).
- Dovè Louis? chiese gentilmente la signora
Napoleon afferrando Ramon per il colletto.
- Ma veramente io
Non centro niente!! Giuro!!
si mise a urlare il ragazzo.
- A dir la verità, se io e Louis siamo arrivati fin qui,
è solo colpa sua
- disse Pierre.
E tutti: - Sua di chi?!?
- Ma sua di Louis, no? strepitò il Capellone.
- Confermiamo. asserirono Alex e Kim.
- E voi chi siete?
- Le padrone di casa, perché? sorrise amabilmente
Alex.
- E gli altri?
- Ospiti di casa, perché?
- Ah
.
- Avete portato qualcosa da mangiare? chiese
Shingo attaccandosi al vestito della signora El Cid.
- Ma
Veramente
No. rispose la donna in
imbarazzo.
- Sigh
Sigh
E maleducazione presentarsi
ospiti e non aver portato niente in regalo!!!
Booooooooohooooo Booooohoooooooooohoooooo!!!!
- Ma veramente
Povero bambino
Aspetta che ti
do due soldini per mangiare qualcosa
- e così
dicendo la signora gli mise in mano 100 FF, seguiti da
altri 100 della signora Napoleon.
- Kim
Quanto ci mangio con questi? chiese
Shingo, sempre ben informato sulleconomia.
- Tanto, Shingo
Anzi, ragazzi, uscite e fatevi
offrire qualcosa da Shingo! sorrise Kim.
- NOOOOOOOO!!! urlò suo fratello.
- SIIIIIIIIIIIIIIIIII!! urlò Diaz.
Fatta. Andiamo! e, presi Alan e Aoi sotto braccio,
infilò la porta seguito dal resto della truppa, tranne
Maggie e Leo.
- Oh, Maggie cara, cosa fai qui? le chiese la
signora Marguerite.
- Sono
. Qui con le mie amiche
- e accennò a
Kim e Alex.
- Ah
Le padrone di casa
- commentò il marito.
- Sì
- sorrisero le tre ragazze.
- E lui? intervenne la madre di Louis, additando
Luciano.
- Sono qui con le mie amiche! sorrise il ragazzo.
- Ah
- i quattro si guardarono perplessi.
- Be, Pierre, torniamocene a casa!
- Se volevo tornare solamente, tornavo da solo, direi
- rispose acido il ragazzo.
- Allora dovè il problema? ruggì il padre.
- E che
- Pierre si fermò a mezzaria e
poi tirò Alex e Kim da parte Ahò, autrici, cosa
prevede il piano adesso?
- Cretino!! urlò sottovoce Alex Bisogna
convincerli a farti stare con Louis, no?!
- Sì, grazie, ma come?
- Lascia fare a noi! sorrise Kim.
- O
OK
- finita la riunione, i tre tornarono
in salotto, dove intanto il resto del gruppo si era
accomodato.
Il problema è semplice
- cominciò Kim, sedendosi
sul divano Niente, Pierre e Louis vogliono stare
insieme, punto e basta. Non è una cosa su cui si discute.
Per cui o così o così.
- No! Mai! urlò il signor Jacques.
- Non con un Napoleon gli fece eco Philippe.
- Sì, invece, che a voi piaccia o no! si oppose
Pierre, deciso.
- Aspettate
Calma, un attimo
Dovè
finito Louis? chiese la madre del ragazzo.
- Son qua
- rispose il ragazzo apparendo sulla
porta, con una bella faccia sveglia dopo un paio di
giorni di esilio in camera sua.
- Alla buonora! protestò Jacques.
- Sta buono e non rompere
- gli rispose il
figlio, sedendosi sulla poltrona.
- Ragazzi, voi in fondo siete ancora giovani per decidere
da un giorno a quellaltro di vivere stabilmente con
unaltra persona, no? continuò la signora
Napoleon.
- Per cui, perché non prendete un po di tempo
State lontani per un pochino e mettete un po di
ordine in testa
- le fece eco la signora Marguerite.
- Che ne dite? sorrisero le due.
- NO! urlò Pierre E fuori
discussione!
- Perché no? si inserì Louis.
- Eh
? Pierre si girò, non volendo credere
alle sue orecchie.
- Non è una cattiva idea, in fondo
- continuò
Louis.
- Come puoi dire una cosa del genere?! urlò laltro.
Lo sai bene che se ci separano, non ci vedremmo
per anni, ma te ne rendi conto?!
- Certo
Ma direi che è una buona idea lo stesso
Così, per mettere le idee un po a posto
-
Louis continuava a parlare diretto verso il muro.
- Bene, bene, finalmente si ragiona! concluse il
signor Jacques. Allora siamo daccordo.
- Sì, sì. asserirono gli altri tre.
- Ma cosa
?! Pierre non riusciva a capire più
niente
Comera possibile che Louis avesse dato
loro ragione così, su due piedi?
Maggie e Leo erano rimasti in silenzio,
guardandosi perplessi.
- Se vuoi rimanere qui sei libero di farlo
- disse poi Louis rivolto a Pierre Io me ne vado.
- Ehi, fermo lì. si inserirono Kim e Alex,
fermandolo.
- Che volete?
- Sprecati almeno a rimborsarci di tutte le spese!
urlò Alex.
- Eh?! Louis cadde sul pavimento dalla sorpresa.
- Certo! Se vuoi andartene, ci fai pure un favore, ma non
senza pagare lalloggio
- disse Kim.
- E il vitto
- concluse Alex.
- Madonna, come siete venali
- commentò il ragazzo.
- Dunque
- cominciò Kim, calcolatrice alla mano
sei stato qui
11 giorni e 11 notti
Pensione completa, centro di Parigi
Vestiti
Trucco
Cappello
Fanno
1200 FF, grazie.
Con lo sconto già incluso.
- Ma
. il ragazzo cercò di abbozzare una
protesta.
- Sgancia! urlarono le due.
- OK, OK
. piagnucolò laltro
Papà, sgancia 1200 FF
- Sì, basta che ce ne andiamo di corsa
- detto,
fatto, pagato, i tre infilarono luscita. Louis,
prima, sorrise a Pierre e gli disse: - Ci vediamo, eh?
Ciao. e chiuse la porta.
Laltro rimase immobile senza sapere cosa fare
E piuttosto sconvolto.
- Hai visto? sorrise sua madre Abbiamo
risolto tutto
Il ragazzo si portò una mano sulla fronte e vacillò in
avanti, preso al volo da Leo.
- Ehi
Forza, forza
- gli sussurrò questultimo.
- Non credo di stare troppo bene
- rispose il
francese, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.
- Mi dispiace, Pierre
- gli disse Kim senza
aggiungere altro.
- Anche a me... soggiunse Alex. Non cera
altro da dire.
Life is just like an arithmetic that
you can't calculate but I can't fall down, until I start
to see something I will work hard, I will work hard. It's
easy to make excuses and give up But then you won't be
able to go back I won't give up my dream, I won't today!
I belive in my soul! I want to continue shining My soul!
Continue following Embracing an unlimited dream stronger
and stronger Everybody up, down! climbing and falling Up,
down! But don't give up Let's change it all into
strength, RUN ALL THE WAY! Hearts are just so easily
hurt, My soul! My pulse quickens, So hot, so bitter, to
hurt, the road continues Everybody up, down, climbing and
falling. Up, down! but don't give up! Let's change it all
into strength, RUN ALL THE WAAAY!
DEATH & REBIRTH
Parigi 11 Agosto, ore 16.09
- Non ci posso ancora credere
Incredibile, davvero
- rimuginava Gino sulla sua
tazza di tè.
- Tipico suo
- gli faceva eco Leo.
-
. Alan era ancora troppo scosso per
parlare.
- Dove sono i biscotti? urlò Shingo arrivando in
cucina.
- Al loro posto
- rispose Kim.
- No, non ci sono!!! piagnucolò Aoi.
- Me li sono mangiati io haha
- ribatté Diaz,
divertito.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!
Boooooooooooooooooooooohoooooooooooooooo!!!!!!!!!!
Neanche uno per il piccolo Shingo?!
- No! rispose Juan, continuando a ridere, per poi
fuggire rincorso dal "piccolo Shingo".
- E tutto colpa mia
- mormorò allimprovviso
Alan.
- Eh? Ma cosa dici? lo riprese Leo. Qui se
cè qualcuno che ha qualche colpa, sono io!
- No, no
Sono stato io a dire a Louis di andare da
Pierre, a Buenos Aires
Lho obbligato! Lui non
voleva, e poi si è ritrovato invischiato in questa
storia, ed è logico che alla fine si è reso conto di
non amare Pierre e lha
Piantato da solo
- Alan continuava a parlare, interrotto qui e lì dai
singhiozzi.
- Non dire sciocchezze, Alan! E Louis che ha fatto
tutto da solo
- lo riprese Ramon.
- E poi
Non lha mica mollato! disse
Alex.
- Credo Louis avesse bisogno di fare un po di
ordine nei suoi sentimenti
Era un po
stressato
- concluse Kim. E suonarono alla porta.
Tutti si guardarono, perplessi. Chi era questa volta?
Kim e Alex con circospezione andarono ad aprire
Per
scoprire che era solo il postino.
- Shingo, Takeshi, avete posta! li chiamò Kim.
A occhio e croce dal Giappone
Anche se deve
aver fatto il giro per lItalia
- commentò
guardando la busta. Poi, colpita da un particolare,
richiamò lattenzione di Alex. E le due si
guardarono perplesse.
CONTINUA...
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