CAPITOLO
2
A Roma nessuno mi avrebbe riconosciuto; il timido
giornalista Nicola Rossi aveva lasciato posto ad un uomo
sempre pronto a difendere la giustizia; la conoscenza
delle armi, la difesa personale, l'agilità e la tecnica
erano le mie nuove caratteristiche. Tutto questo mi
sembrava troppo per il solo insegnamento, così un giorno
interrogai Ryo e Kaori
- E' da molto che mi chiedo perché vi state tanto
impegnando a
insegnarmi queste cose, il mio intuito mi dice che questo
duro allenamento non serve per la palestra, dico bene
amici miei.
I due si guardarono, sembrava che la mia domanda non gli
avesse colti di sorpresa. Poi Ryo si volse verso di me
con uno sguardo serio che mi fece quasi paura.
- D'accordo, ti diremo la verità, mettiti comodo.
Vedi, da quando lasciai la mia vecchia professione, i
malviventi, a Tokyo, sembrano essersi moltiplicati nel
giro di pochi mesi, questo non può che peggiorare.
Saeko, la mia amica poliziotto, mi ha chiesto di
riprendere il lavoro, ma ormai non me la sento più, devo
pensare alla mia famiglia, e per questo lavoro, lo sai,
ci vuole un solitario.
- Fammi capire bene, vorresti dire che io
- Sì proprio così.
La sua risposta, anche se era attesa, mi colse di
sorpresa
- Un momento, voi mi volete dire che il mio arrivo qui a
Tokyo è tutto il resto era programmato?
I due fecero un cenno affermativo
- Perché non me lo avete detto subito?
- Ma prova a ragionare, se noi ti avessimo scritto che
saresti dovuto venire a lavorare a Tokyo come
investigatore
-
io avrei rifiutato, vi avrei scritto di non
essere un uomo d'azione, che io le cose le sapevo solo
scrivere.
- Esatto, però adesso sei in grado e credo che questo
l'abbia capito anche tu.
La semplicità di Kaori mi stupì, ma quello che aveva
detto era vero, mi sentivo pronto, però era vero anche
che "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare".
- Non mi potete costringere.
- Questo è vero, non occorre che tu ci dia subito una
risposta. Pensaci pure con calma.
- D'accordo.
Quella notte non chiusi occhio, avevo le idee confuse, ma
una cosa era certa, l'addestramento mi aveva cambiato,
non solo fisicamente ma soprattutto spiritualmente; non
potevo più tirarmi indietro così il giorno dopo
comunicai la mia risposta.
- Accetto, provare non mi costa niente.
Fu così che un lunedì mattina nacque una nuova agenzia,
la "New City Hunter".
- Per un po' di tempo io e Kaori ti aiuteremo
nell'amministrazione della società.
Per farti le ossa, accetteremmo solo i casi più
semplici, e per fare questo andremo da Saeko, la quale ha
già una lista per te.
Intanto Kaori resterà qui ad
- Col cavolo, verrò anch'io non ci casco più
Le loro discussioni erano molto divertenti e riuscivano
sempre a tranquillizzarmi.
Alla stazione di polizia feci subito conoscenza con la
famosa Saeko e capii subito perché il mio amico aveva
perso la testa per lei, e perché Kaori non si fidava a
mandarci da soli.
- Salve, io sono Nicola Rossi, allievo di Ryo e
-
futuro City Hunter, piacere io sono
- ..Saeko Nogami la poliziotta più sexy di Tokyo.
- Vedo che hai appreso anche le brutte abitudini di Ryo
Stavo per prendermi una bella ramanzina, ma per fortuna,
l'intervento di Kaori, mi salvò.
- Perché non lo metti alla prova?
- D'accordo, seguitemi, il poligono è da questa parte,
ma dov'è Ryo?
Tutti ci guardammo intorno, Kaori ci pensò su e poi
disse:
- So io dove trovarlo voi andate pure.
E sfoderato un martello si diresse verso gli spogliatoi
femminili.
Dopo qualche minuto, Ryo e Kaori entrarono nel poligono
di tiro, nel quale avevo già dato la mia dimostrazione.
- Come sospettavo - intervenne Kaori - non aveva perso la
sua abitudine.
Kaori stava entrando seguita da Ryo, il quale non sapeva
se ridere o piangere.
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