PREMESSA
Mi chiamo Nicola Rossi, e sono un giornalista, ma divenni
famoso solo nel 2005 quando scrissi il primo di una serie
di libri d'avventura. Le vicende di un detective privato
conosciuto dalla mala come "City Hunter" e
dagli amici con il nome di Ryo Saeba, mi avevano talmente
incuriosito da farmi desiderare di scriverle. Purtroppo
la mia fortunata carriera si concluse con il termine
delle "attività" del mio protagonista. Egli
ora è felicemente sposato e gestisce una palestra di
sopravvivenza. Dal nome del protagonista si può
facilmente dedurre che egli non è italiano bensì
giapponese, le sue vicende, infatti, si sono svolte tutte
a Tokyo. Io Ryo e la sua compagna, Kaori, siamo molto
amici, ma non abbiamo mai avuto la possibilità di
abbracciarci, fino a poco tempo fa, quando mi arrivò una
lettera.
E' proprio da quella lettera che inizia il mio racconto.
CAPITOLO
1
Caro Nicola,
ti ringrazio della moca che ci hai regalato per il nostro
matrimonio. Kaori non l'ha ancora utilizzata, ma vedrai
che non mancherà l'occasione.
Qui le cose vanno bene, anche troppo, siamo, infatti, così
immersi dal lavoro che abbiamo i minuti contati, anche
per il semplice gesto di respirare.
Abbiamo saputo, purtroppo, che a te le cose non vanno
troppo bene, per questo c'è venuta la splendida idea di
assumerti, la paga non è elevata, ma avrai vitto e
alloggio gratis.
Ti prego di accettare la nostra offerta.
Ryo & Kaori
Finalmente il mio sogno si stava per realizzare, non solo
avrei vissuto a Tokyo, ma avrei potuto finalmente
conoscere direttamente Ryo e Kaori.
Roma non mi sarebbe mancata, ormai come giornalista
valevo zero e i miei unici amici erano i libri. Non
sarebbe stata una grave perdita.
Così nel giro di due settimane mi ritrovai nel sedile
dell'aereo 0432TK con destinazione Tokyo. Il volo durò 7
ore, che a me apparvero un'eternità, ma finalmente il
comandante ci indicò il Giappone e ci invitò ad
allacciare le cinture di sicurezza.
All aeroporto internazionale di Tokyo c'erano ad
attendermi i miei due amici e futuri datori di lavoro.
Mi sentii chiamare da una voce femminile
- Nicola, Nicola Rossi da questa parte.
Mi voltai verso il richiamo e mi trovai di fronte alle
due persone che avrebbero cambiato il corso della mia
vita.
Restammo per qualche secondo tutti e tre senza parlare,
avvolti da un'atmosfera particolare. Fu Kaori a rompere
quella magia, mi accolse con un caloroso abbraccio
dicendomi:
- Finalmente ci conosciamo, sono molto contenta che tu
sia qui a Tokyo.
- Su Kaori lascialo respirare, il nostro amico sarà
stanco.
Effettivamente avevo la testa un po' pesante, ma allo
stesso tempo leggera, non mi ero mai sentito così
strano; non avevo detto ancora una parola. Riuscì solo
dire:
- Grazie di avermi invitato.
Durante il tragitto verso la mia nuova casa appresi, non
solo che avrei vissuto assieme ai miei amici, ma anche
che mi sarei sottoposto ad un allenamento speciale, la
loro spiegazione era chiara:
- Se devi lavorare nella palestra, dovrai insegnare, ma
prima di
questo, devi imparare alla perfezione tutte le tecniche
di difesa.
Perciò, se sei d'accordo da domani inizierai il tuo
allenamento.
A cena, mi spiegarono, più o meno, quella che sarebbe
stato il mio nuovo lavoro. Mentre mi parlavano, mi
assalirono molti dubbi, Kaori se ne accorse e cercò di
tranquillizzarmi con queste parole:
- Non ti preoccupare, Ryo ti insegnerà tutto quello che
sa; come ha fatto con me in passato.
-
e spero di aver maggior successo
Questo commento, l'unico che riuscì a calmarmi, risvegliò
la vecchia Kaori la quale, con uno sguardo agghiacciante,
si rivolse a Ryo
- Caro Ryo, vuoi che sfoderi il mio fedele martello, avrà
le
ragnatele, ma garantisco per la sua efficienza.
La serata era passata in fretta, stanco del viaggio,
decisi di andare a letto.
La mattina seguente fui svegliato all'alba dalla voce
squillante di Kaori
- Forza svegliati, ti ho preparato la colazione. Ti ho
portato il caffè
e con un po' d'imbarazzo aggiunse
- L'ho preparato con la moca che ci hai regalato.
Ancora un po' assonnato le chiesi che ore erano e rimasi
perplesso nel sentirmi rispondere:
- Le cinque
Non riuscivo a capire perché Kaori mi avesse svegliato
così presto, fra l'altro non mi ero ancora abituato al
fusorio. Ma immaginai ben presto cosa i due avessero in
mente per me, la ragazza mi aveva, infatti, preparato sul
letto una tuta da ginnastica.
Dopo essermi lavato e vestito, scesi per la colazione e lì
trovai Ryo
- Buongiorno amici miei, hai dormito bene?
- Sì grazie
Rimasi sorpreso nel vedere una colazione come quella, non
mancava niente: succo d'arancio, uova con bakon, tè,
latte, biscotti e per finire un profumatissimo caffè
all'italiana.
Rimasi sorpreso anche dal fatto di vedere Ryo sveglio a
quell'ora, ma Kaori mi fece capire che la vita
matrimoniale lo aveva cambiato.
L'abbigliamento di Ryo mi fece ritornare alla realtà,
anche lui vestiva in tuta
- Cambiando discorso, credo di capire perché mi avete
conciato così
Quando si parte?
Come primo giorno Ryo fu molto "buono",
infatti, mi fece correre per un ora; devo affermare che
ai primi dieci minuti ero già stanco, ma il mio
allenatore mi convinse a continuare con una scusa.
- Forza UN..DUE..UN
DUE, continua così che ti porto
in un bel posto.
Fu proprio una sorpresa, rimasi stupito nel trovarmi di
fronte ad uno di quei club vietato ai minori di 18 anni.
Ryo, tutto eccitato, mi spinse fino all'entrata, ma poi
si fermò.
- Forza entra, questo è lo spettacolo migliore. Io
purtroppo, lo perderò.
e tutto arrossito aggiunse
- sai l'ho promesso a Kaori.
Nel giro di due secondi mi trovai da solo con un gorilla
di fronte che mi faceva cenno di entrare.
Non era il mio genere, rimasi soprattutto deluso da Ryo
"come poteva allenarmi seriamente?". Decisi
allora di prendere un taxi e ritornare a casa. Ma anche lì
trovai una sorpresa. Ryo, infatti, era già rincasato e
aveva trovato il tempo per farsi una doccia. Rimarrà un
mistero sapere come fece ad arrivare a casa prima di me,
anche perché da quando mi aveva lasciato, all'arrivo del
taxi, erano passati solo cinque minuti.
- Era ora, congratulazioni, hai superato la prima prova.
Lì per lì non mi accorsi del significato di quelle
parole, al dire il vero non ne avevo nemmeno il tempo.
Come tutti gli allenamenti seri, anche il mio richiedeva
una tabella di marcia, così Ryo e Kaori mi prepararono
il seguente orario giornaliero:
ORE 5,30 SVEGLIA
ORE 6,00 COLAZIONE
ORE 6,30 MARATONA
ORE 8,30 DOCCIA FREDDA RIGENERANTE
ORE 9,00 ALLENAMENTO AL POLIGONO DI TIRO CON RYO
ORE 10,00 ALLENAMENTO AL POLIGONO DI TIRO LIBERO
ORE 11,00 STUDIO TEORICO
ORE 12,00 PRANZO
ORE 12,30 TEMPO LIBERO
ORE 15,00 VISITA GUIDATA DI TOKIO CON KAORI
ORE 17,00 ESERCIZI PRATICI DI GRUPPO PER LA DIFESA
PERSONALE
ORE 19,00 BAGNO RILASSANTE ALLE TERME PUBBLICE
ORE 20,30 CENA
ORE 22,00 COPRI FUOCO
Mi sembrava di essere entrato nell'esercito.
L'allenamento era duro, ma la voglia di imparare era
tanta, cercai di essere il più possibile coerente al
programma.
Ben presto anche Tokyo, la mia nuova patria, mi era
famigliare e nel giro di tre mesi ero pronto.
Ma per cosa?
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