Tornare a Volare


- L ' ALLENAMENTO -

Jessie, dopo aver salutato Lucy e Mike, era tornata a casa.
Non vedeva però l'ora di andare ad allenarsi…
Era intenzionata a far si che Tom non si pentisse di essersi rivolto a lei.



Si era allenata duramente , senza tregua per l'intera mattinata e parte del pomeriggio.
Tornando verso le 17 dal parco vicino casa, si sentì finalmente più tranquilla.

Entrata in casa si diresse velocemente nella sua stanza, si spogliò e ripose gli abiti sul letto.
Voleva fare un bagno caldo, per cercare di rilassarsi il più possibile prima dell'incontro con Becker.
Una volta nella vasca, si lasciò andare ai pensieri…mentre nuvole di vapore l'avvolgevano…

- …anche Mike adesso, oltre a Lucy sa di Becker…peccato…volevo tenere la cosa per me…avrei voluto che fosse un segreto da condividere soltanto con lui…ma che dico! Tom ne avrà parlato senz'altro ai suoi compagni! Non è il tipo da nascondere certe cose…
…tornando a Mike … mi è sembrato strano, quando Lu ha detto che avrei rivisto Tom questo pomeriggio…un velo di tristezza…ho percepito una grande tristezza nel suo sguardo…mmm…chissà…-

"Jessieeee! Hai finito? Vorrei farmi anch'io un bagno caldo! "

"Ah si! Ho finito Kate!"

"Sono quasi quaranta minuti che sei chiusa lì dentro!"

- Comeee? QUARANTA MINUTI? Così tanto? Devo aver pensato troppo…ultimamente mi succede spesso e non mi rendo conto del tempo che passa…-

"ALLORA?!"

"Eccomi!" disse uscendo dalla stanza da bagno, avvolta in un asciugamano e con una pinza che le teneva su i capelli.

"OH! Finalmente!" disse la sorella un po' contrariata.

Jessie entrò nuovamente nella sua stanza e…

"Accidenti! Sono gia' un quarto alle sei?! Devo sbrigarmi o come al solito non arriverò puntuale all'allenamento!"




"Scusa Mike?…Posso entrare?" disse Lucy aprendo lentamente la porta con la quale la sua camera comunicava con quella del fratello.

"Entra pure!"
Il ragazzo se ne stava sdraiato sul letto ; in quel momento stava, apparentemente, fissando il soffitto.

"Vorrei parlarti…"

Mike si sedette e guardando finalmente la sorella disse
"Dimmi pure…qualche problema?"

"No,no…"

"Allora, che c'è?"

"Volevo parlarti di stamattina…"

"Mmmhh?"

"Sì, di Jessie e…di Becker…"

"Ah…" disse soltanto, abbassando lo sguardo.

Lucy si avvicinò al letto e si sedette accanto al fratello
"C'è qualcosa di cui vorresti parlarmi?"chiese affettuosamente,

Il ragazzo guardò la sorella con aria perplessa
"Non eri tu che volevi parlarmi…"

"Si, ma… solo perchè credevo che avessi bisogno di me…ti ho visto così strano oggi…quando ho detto che Jessie si sarebbe incontrata con Becker …"

"…Te ne sei accorta ?"

"Certo! Sei mio fratello! E… credo che anche Jessie si sia accorta di qualcosa…"

"Sei sicura?"

"Dopotutto…ha voluto o no che non continuassi a parlare?"

"E' vero…"
disse sdraiandosi nuovamente e riprendendo a guardare un punto sul soffitto bianco della stanza.

"Mike… cos'hai? Perchè ti comporti così?…Forse…"




"Uff! Per fortuna!"disse Jessie arrivando correndo all'entrata del campo .
-Cavoli! Ho corso come una pazza! -
pensava mentre si appoggiava alla recinzione.

Erano quasi le sei, il sole stava cominciando a tramontare ed il cielo iniziava ad assumere colori che andavano dall'arancione tenue al rosso infuocato, mantenendo ancora qualche raggio dorato.

Dopo qualche istante , le sembrò di sentire qualcuno correre…si voltò a cercarlo con lo sguardo…

-Ma…è Tom…-
La giovane promessa del calcio , era in campo che palla al piede, correva veloce verso la porta…si stava preparando al tiro…

Jessie fissava il volto del ragazzo, che aveva come cornice i colori intensi del cielo…
Una sensazione di estrema dolcezza e nostalgia s'impadronì di lei…

-…Tom… sei già qui…-

"STHUNF!"
La palla andò ad insaccarsi in rete e soltanto in quel momento Tom, si accorse della presenza della ragazza che portava, come al solito, un cappellino in testa.

"Ehilà! Sei già arrivata White?"disse il ragazzo asciugandosi la fronte…




"…Forse…Mike … ti sei innamorato di Jessie?"

Il ragazzo allora si alzò dal letto, Lucy lo seguì con lo sguardo finché non si fermò davanti alla finestra e guardò fuori…

"Ma cosa stai dicendo…" disse con voce calma e distaccata

"Mike…non devi mentirmi, sai che sono sempre stata l'unica a capirti al volo…e tu hai sempre fatto lo stesso con me…sapere di poter contare su qualcuno… aiuta…"

"Non lo so…non sono sicuro dei miei sentimenti…"

"Mike…", non potè continuare, il ragazzo l'interruppe subito

"…anche se ne fossi certo…"disse poi voltandosi verso la sorella "Non credo avrei molte speranze…adesso che Tom è tornato…"

"Che vuoi dire?"

"Jessie è sempre stata attratta da lui…l'ho vista spesso, quando Tom era ancora nella mia classe , guardarlo da lontano…"

"Ma come puoi dirlo…lo sai …allora c'era Erik…"

"Sì è vero…ma vedi, lei lo guardava in un modo … non so spiegarti…il suo sguardo era diverso da quello con cui guardava Erik…
…Comunque non credo che Tom si sia mai accorto di niente…è un ragazzo a posto, sempre molto gentile, ma per lui è sempre esistito soltanto il calcio…sono preoccupato per Lei…soffrirà di nuovo…"




Jessie a quelle parole si ridestò dai suoi pensieri.

"Eh? …Sì, sono quasi le sei…ma tu…da quanto tempo sei qui?"

"Non so di preciso… Sai com'è…ci tenevo a fare bella figura col 'nuovo allenatore' ! " disse il ragazzo sorridendo.

- Ha avuto la mia stessa idea…incredibile…- pensò; si rese però conto, di essere arrossita e cercò di nascondere l'imbarazzo guardando altrove.
" Sai, se devo essere sincera , anch'io mi sono allenata prima di arrivare qui!" disse poi, con naturalezza.

"Davvero? E perchè?"

"Beh…il mio tiro deve essere ancora perfezionato…quindi…"
- Sei brava a mentire…eh Jes?-

"Ho capito "

"Senti che ne dici se prima di cominciare ci riposassimo un po'? Sarai stanco … Ti avverto il mio allenamento sarà molto duro!"disse poi in tono scherzoso.

"Ok White… vedo che ti trovi a tuo agio nella veste di allenatore!"
risero.

- Devo dirtelo assolutamente…-
"Scusa Becker…"

il ragazzo la guardò con aria interrogativa, mentre si dirigevano verso una delle panchine situate ai bordi del campo; si sedettero

"…potresti evitare di chiamarmi White? …Sai non mi è mai piaciuto essere chiamata per cognome!"
- Erik l'ha sempre fatto… eppure lo sapeva…-

"Eh? Ma sì, certo!" rispose Tom con evidente sollievo, "E' buffo!"

"Che cosa?"

"Credevo avessi deciso di non allenarmi più! Dopo aver visto il tiro che ho fatto poco fa…"

"Perchè avrei dovuto farlo? Il tiro che hai fatto prima era notevolmente migliore rispetto a quelli che ho visto ieri!"

L'espressione del ragazzo sembrò cambiare…

-Lo sapevo! A volte farei meglio a starmene zitta! Parlo sempre a sproposito! Accidenti!-
"Scusa non volevo……"

"Come?"

"Si insomma…"

"No …non preoccuparti! Stavo solo pensando che… neanche a me é mai piaciuto essere chiamato per cognome da chi gioca con me…"disse con tranquillità e sorridendole,

- E' davvero strano …ci assomigliamo anche in questo…-

Becker adesso, guardava il campo; il suo sguardo si fece più profondo…Jessie si trovò così a fissarlo di nuovo.

"E' incredibile quanti ricordi ho, che sono legati a questo campo…ad esempio la prima partita che ho giocato in questa scuola…con Holly e gli altri…"

"Fu una partita bellissima! Tu ed Hutton sembravate capirvi con una sola occhiata…"disse Jessie guardando a sua volta il campo.

"Hai assistito alla partita?" chiese incuriosito il ragazzo,

"Beh …sì…" rispose guardandolo
- Non mi sembra poi una cosa così strana…-

"Posso farti una domanda?"

Jessie annui,

"E' da ieri che sto cercando di capire dove e quando ho sentito il tuo nome…ma…"

"Beh…credo tu l'abbia sentito quando eri ancora in questa scuola…"Jessie si era alzata e continuava a guardare il campo mentre parlava "sai, all'epoca ero famosa come capitano della squadra di ginnastica artistica…"disse stringendo i pugni.

Tom la guardò con aria stupita e disse:
"Non sarai…Jessica White, la ragazza della nostra scuola, che a soli 11 anni arrivò prima ai campionati nazionali?"

"Sì, proprio quella Jessica White…"guardava ancora il campo, nonostante Tom le fosse alle spalle,

"…e perchè adesso…il calcio? Se non ricordo male eri veramente brava…"

"…I motivi sono molteplici, magari un giorno te ne parlerò!" disse rilassando le mani e voltandosi finalmente nella direzione del ragazzo, che si accorse in quel momento dell'espressione dolce assunta dal viso della ragazza,

"Scusa…hai ragione…non sono affari miei…"

"Ma no!… è solo che… adesso , sarebbe meglio cominciare ad allenarsi, non credi?"

"Ha ragione allenatore! Al lavoro allora!"disse alzandosi a sua volta.


L'allenamento andava avanti già da un po' di tempo.
Jessie spiegò a Tom quali fossero i movimenti base per effettuare il tiro, mostrandogli posizione del corpo, della gamba al momento dell' impatto con la palla e tutto quello che le sembrava necessario, a farne capire la dinamica .
Stavano ancora provando quando…

"Ehi! Ma guarda un po' chi c'è laggiù…Becker! "
Quella voce proveniva dalle loro spalle ; Tom purtroppo la conosceva molto bene e non prometteva niente di buono…
I due ragazzi si voltarono,

"Ciao Landers, come mai da queste parti? Sapevo che eri partito per seguire degli allenamenti speciali…"

Un alto ragazzo dalla carnagione scura, li stava guardando da fuori , attraverso la recinsione, indossava una maglietta bianca con le maniche arrotolate fin sulle spalle ed un paio di pantaloni neri.

- Così, questo sarebbe Mark Landers… la tigre,di cui ho tanto sentire parlare…- pensò Jessie,

"Infatti, sono appena tornato da una visita al mio vecchio allenatore…ma tu? Che fai? Alleni i ragazzini adesso?" disse posando sul terreno la grossa borsa che teneva sulla spalla.

"A chi avresti dato del ragazzino?!?!?! " disse Jessie notevolmente alterata e guardando il nuovo arrivato in cagnesco.
Per fortuna, Landers sembrò non aver sentito le sue parole; al contrario di Tom, che portando il braccio sinistro davanti a lei, leggermente indietro rispetto a lui, disse:

"Sta calma … Non é il caso Jessica…"

Landers varcò il cancelletto che dava l'ingresso al campo.
"Ho sentito che ieri , qualcuno si è fatto beffe di voi… se non sbaglio si è trattato addirittura di una ragazza!
Visto quanto è accaduto...... non dovresti perdere tempo ad allenare dei pivelli…sarebbe meglio che allenassi più seriamente te stesso…Non credi? Naturalmente, se ci fossi stato io, le cose , ieri, sarebbero andate diversamente…" disse, poi con la solita arroganza che lo contraddistingueva.

- Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, io non sono un "pivello" e te ne accorgerai!-
"Vorresti forse dire, che se ieri fossi stato in campo, la tua squadra non si sarebbe fatta battere?"disse Jessie, stavolta cercando volutamente di farsi sentire .

"Esatto moscerino!"e si precipitò in mezzo ai due rubando la sfera dai piedi di Tom.
"Evidentemente non sai chi sono… Forza Tom, che ne dici di un "faccia a faccia" tra noi due, almeno il piccoletto qui…" disse rivolgendosi a Jessie"vedrà senz'altro qualcosa d'istruttivo!"


Proprio in quel momento, si trovarono a passare davanti al campo (Ma che passano tutti di là in questo capitolo? ^^, ) , alcuni componenti della nazionale: Arper ,Hutton, Challagan ed un altro nuovo ritorno, il portiere Benjamin Price, accompagnati da una ragazza veramente carina, vestita in modo molto sportivo che aveva i capelli corti di un castano molto scuro.
I cinque ragazzi stavano parlando tranquillamente quando, Arper esordì con un…
"Holly! Guarda Laggiù!…Ma quelli non sono Tom e Mark?"

"Hai ragione Bruce…ma cosa…"disse Hutton stupito,

"E …guarda chi c'è con loro!"continuò Challagan,

"Chi? " intervenne Price incuriosito dalle parole dei tre amici.

"Io vado a vedere…"disse Hutton senza rispondere a Price;
tutti lo seguirono , soltanto Benji un po' contrariato, continuava a chiedere…

"Qualcuno vuol dirmi , per favore, che sta succedendo e chi è quello con Tom e Landers?"


Tom , con aria rassegnata(conosceva troppo bene Landers e sapeva che un suo rifiuto non avrebbe fatto altro che complicare la situazione) si fece in contro al suo"avversario".

Ma non ne ebbe il tempo…Jessie lanciò il cappellino che le raccoglieva i lucenti capelli neri e correndo velocemente, molto velocemente, effettuò tre volteggi in direzione di Mark …
Landers si rese conto allora che la pallanon si trovava più tra i suoi piedi…e guardò Tom… ma neanche lui l'aveva…in compenso un'espressione di meraviglia si dipinse sul suo volto…

Jessie infatti, si trovava a qualche metro di distanza dai due e teneva la sfera sotto un piede , voltandosi poi verso la porta, alle sue spalle, disse…

"Non sono un "pivello"!… Guarda QUESTO!" ed effettuò il suo famoso tiro (non fa altro questa? ^^")

I cinque ragazzi, che erano appena entrati, rimasero senza parole alla vista di ciò che aveva fatto Jessie, per portare via la palla a Landers.

- Forse non avrei dovuto utilizzare le MIE tecniche da ginnasta…ma quello, io, già non lo sopporto!-
pensava Jessie.
Nel frattempo Price era rimasto allibito, mentre Landers era immobile , lì dove Jessie lo aveva appena lasciato.
Tom accortosi soltanto allora della presenza dei cinque, si avvicinò loro.

La ragazza che accompagnava i componenti della nazionale, fece cenno ad Hutton di seguirla, in disparte rispetto agli altri. Jessie intanto stava raggiungendo Tom.


"Sai chi é quella ragazza ,Holly?"


"Che c'è Patty? Hai un'espressione strana…"

" Allora…Chi è?"

"So soltanto che è il capitano della sezione femminile della Nankatsu e che il suo nome è…mi pare… White…Sì, Jessie White!"

"Adesso mi è tutto più chiaro!"

"Che cosa? "

"Mi sembrava di averla già vista e soprattutto di aver già visto quelle "figure"! Devi sapere Holly che quando tu arrivasti in questa scuola , sette anni fa, c'era qualcuno che era diventato famoso quanto te tra gli studenti per la sua bravura, ma non nel calcio…e si trattava di una ragazza …praticava la ginnastica artistica, ed era una ginnasta talmente brava da essere soprannominata "Angelo della trave"; il suo nome era Jessica White…probabilmente ne hai sentito parlare anche tu!"

"Ma sì, adesso ricordo! Era quella ragazza prodigio di cui il nostro istituto andava tanto fiero perchè , a soli 11 anni era riuscita a vincere le gare nazionali…vuoi dire che…"

"Credo proprio di sì, soltanto lei avrebbe saputo utilizzare un volteggio del genere per prendere la palla…sai che è da un bel po' di tempo che non se ne sente più parlare? Avrebbe dovuto partecipare alle selezioni per la nazionale giapponese qualche anno fa ma… abbandò la squadra…"

"Comunque…è strano che abbia mollato tutto, per il calcio…"

-Proprio tu Holly…tu non hai forse fatto lo stesso…te ne sei andato e ci hai…MI hai …-


" Insomma chi è ?" chiese Price, riprendendosi dallo shock; nel frattempo Jessie e Tom avevano raggiunto gli altri.

"Ehi Jessica! Stavolta credo di aver capito!" disse Tom alla ragazza che gli stava venendo in contro.

"Benissimo!Almeno tutta questa fatica non è stata inutile!"disse sorridendo,

"Sì, ma…conoscendo Landers…sarà meglio stare attenti… il suo orgoglio adesso è doppiamente ferito........battuto e per di più da una ragazza!" continuò Becker sorridendo,

" E' vero tu sei......"

CONTINUA...