Capitolo
7
Non è possibile! Non ci credo
ecco perché
stavo così male a Londra
ecco perché credevo di
averlo perso
ecco perché Eriko era così scostante
loro
loro
stanno insieme
Perché mi hanno fatto questo?
Non so dirti come mi sento adesso
non lo so nemmeno
io.
Credo di essere arrabbiata, ma sono la prima a sapere che
non dovrei.
Eppure è una cosa istintiva, provo rabbia verso Otohiko
e, soprattutto, verso Eriko.
Chissà cosa direbbe Jack adesso, vedendo i miei occhi.
Adesso lo sento anche io
sento che sono davvero
tristissimi
come lo sono io. Mi chiedo se sia giusto
provare tutto questo. In fondo fino a qualche mese fa io
non lo conoscevo nemmeno Otohiko, non potevo parlargli,
non ero sua amica. Lo sono diventata grazie ad Eriko, e
sempre grazie a lei adesso sono normale
io le devo
molto, questo lo so.
Ma mi ha profondamente delusa lo stesso.
Io le avevo detto che lui mi piaceva
e lei si è
innamorata di lui.
Perché?
Forse era destino
forse il loro amore è così forte
che non ha saputo resistere
Il telefono squilla da unora ormai, ma non mi va di
rispondere.
Eriko mi ha seguita per un po, dopo sono riuscita a
seminarla.
Credo di avere fatto una figuraccia, se Otohiko non era a
conoscenza dei miei sentimenti adesso
beh adesso
riderà di me
Che triste
Avrei dovuto restare a Londra
non sarei mai dovuta
tornare. Questo non è più il mio posto
qui sono di
troppo.
Ho paura, paura di quello che succederà.
Il mio cuore si stringe se penso che domani dovrò
uscire, rivedere tutti loro, rivedere le loro facce,
rivedere quel bacio.
Il mio cuore sta piangendo, mentre la mia testa mi dice
di smetterla, mi dice che sono solo unillusa e che
da loro due non potevo pretendere niente.
E vero, ma come posso dire al mio cuore di
fermarsi? Alla mia anima di riprendersI?
Io non posso.
Semplicemente, non posso.
Ci sto così male
Basta!Maledizione!Lo squillo del telefono mi sta facendo
venire mal di testa, adesso rispondo e poi lo stacco.
*Tu
tu
tu
.*
Ancora niente. Stava provando a chiamare da quasi unora
a casa di Suki ma lei non rispondeva. Eriko le era andata
dietro, ma gli aveva fatto sapere di non essere riuscita
a parlarle.
Perché era corsa via così? Cosera quel lampo
doloroso che aveva visto negli occhi di lei?
Certo, doveva ammetterlo, era diventata bellissima
Non che fosse cambiata molto, in realtà, ma adesso aveva
tutta unaltra luce, una luce bellissima.
-Chi è?-
Aveva risposto
era lei
-Suki sono Ot
-
-Lasciatemi in pace, basta, non ho voglia di starvi a
sentire
-
Click.
Gli aveva attaccato il telefono in faccia. Otohiko restò
fermo a fissare la cornetta che aveva ancora in mano per
qualche istante, poi uscì dalla cabina e si diresse
tristemente verso casa.
-Allora Yui! Manca poco ormai!!! Non hai paura? Sono pur
sempre due gemellini!-
Esclamò Miki rivolta allamica, mentre si
accomodavano sul divano e Yuu porgeva loro una tazza di
caffè.
-Beh si ho un po paura ma
al diavolo! Sono i
miei figli! Non vedo lora di poterli stringere fra
le braccia- mormorò Yui accarezzandosi il ventre.
Yuu era felice, Miki e Yui erano diventate molto amiche
in quei mesi, praticamente uscivano tutti i giorni. Yui
aveva anche chiesto a loro due di fare da padrino e
madrina per i piccoli, che, come avevano constatato le
ecografie, erano un maschietto e una femminuccia.
Una cosa però lo preoccupava
la sorella era molto
pallida in quel periodo, sembrava soffrire molto.
-Yui ti vedo pallida ultimamente
cè qualcosa
che non va?- chiese infine, preoccupato
-No no
è solo che ci siamo quasi e spesso avvengono
delle contrazioni abbastanza dolorose
come adessoooo
-
il viso di Yui si contrasse in una smorfia dolorosa
e poi sono due
pesano!^^-
-Già..-
Dopo qualche istante però, Yui sbiancò ancora di più
-Yui che hai?- disse Miki con voce concitata che
succede?-
-Unaltra
c-contrazione
ma che sta
succedendo?-
-Yui no
dimmi che non è vero
-
-Mio Dio credo
-
-YUI
-
-credo di stare
-
-YUI LOSPEDALE PIU VICINO DISTA QUASI MEZZORA
IN MACCHINA!-
-
STO PER PARTORIRE!!!!-
Panico.
Miki sprofondò nel divano
-mi sento male
- biascicò
-Su su Miki, non è il momento di farsi prendere dal
panico!!! Chiamiamo lambulanza
-
Yuu si allontanò velocemente nel corridoio per
telefonare, mentre Yui si era stesa per terra e aveva
pregato Miki di prendere alcuni asciugamani.
Quando Yuu tornò la sua faccia era più pallida di
quella della sorella.
-che succede Yuu?- chiese Miki, sullorlo di una
crisi di nervi
-Le ambulanze sono tutte fuori
-
-Questo vuol dire
-
-..che Yui dovrà partorire qui
-
Yui alzò gli occhi al cielo
-Gesù mio! In mano a quali inetti mi hai lasciata!?-
esclamò ridendo
Non ce la faceva davvero più a stare tappata in casa,
decise di uscire.
Non voleva incontrarli, però, per cui si diresse verso
un quartiere che loro non frequentavano mai, nella
speranza di non inontrarli.
Aveva fame, e non era un buon segno
per niente
credeva
di essere guarita!
Decise di prendere qualcosa da bere in qualche bar per
poter pensare meglio ma, appena entrata nel locale più
vicino, dovette ricredersi.
Era un locale per Karaoke, cera un bordello assurdo.
Ormai però era entrata e si andò a sedere ad un
tavolino appartato, non prima di aver preso una coca.
Pensare era un po difficile in mezzo a qual
frastuono, per cui si unì al coro che in quel momento
stava urlando una qualche canzone imprecisata.
Poco dopo le fu passato il microfono.
-Su! Tocca a te!- le fu detto.
-beh visto che siamo qui
cantiamo!- si disse Suki, e
dopo aver schiarito la voce, cominciò a cantare
Non sapeva che quello non era un semplice Karaoke
ma
un concorso canoro
Quando finì di cantare (per ironia della sorte una
struggente canzone damore) con le lacrime agli
occhi fece per uscire, ma il barman la trattenne
-Signorina, deve lasciarci i suoi dati-
-i miei dati?- rispose Suki, che scendeva dalle nuvole.
-eh beh si
nel caso la giuria dovesse ritenerla
adatta
-
-adatta per cosa?-
Ma in che razza di guaio si era cacciata? Malgrado la sua
riservatezza lasciò i suoi dati e scappò via dal
locale, desiderosa solo di tornare a casa e non uscirne
mai più.
Purtroppo fu bloccata poco prima di entrare nellascensore.
-Suki
- la chiamò una voce
era quella di
Erikio
-Cosa vuoi ancora Eriko
- disse Suki con voce
triste, appoggiandosi al muro e chiudendo gli occhi
-voglio parlarti
non mi fai nemmeno salire?- chiese
lamica sorridendo
Suki non rispose, la guardò per un lungo istante e le
fece cenno di seguirla
Risolviamo presto questa maledetta situazione
si disse.
-Yui
c-cosa dobbiamo fare?-
-Santo cielo Miki, non distrarla!- esclamò Yuu, mentre
teneva la mano della sorella che respirava ritmicamente e
cercava di spingere il più possibile.
-Beh Yuu, allora dimmi tu cosa devo fare!- disse Miki in
piena crisi
-Poggia lascigamano a terra
si così!
Adesso
stà attenta a quando esce la testa del primo
-
-Oh santo cielo
-
Yuu strinse più forte la mano di Yui
-dai sorellina manca poco
-
-vedo la testa! La testa del primo! Sta per uscire!-
Yui sbuffò più forte, ancora poco e ce lavrebbe
fatta
-Dio dacci la forza
mormorò, poi udì il vagito del
suo primo figlio
-Dai Yui
ne manca uno
- disse Miki sorridendo,
la sola visione di quella creaturina le aveva sciolto i
nervi
Eriko fu la prima a sedersi, su una sedia accanto al
tavolo, poco dopo Suki spuntò dalla cucina con due caffè,
glie ne porse uno e si sedette sul divanetto.
Entrambe tacquero, imbarazzate, per qualche attimo, poi
Eriko prese coraggio
-Suki, so che adesso mi odi
.-
-se lo sai cosa sei venuta a fare?
non ti odio Eriko
-
-Ma sei delusa e triste
-
-puoi biasimarmi?-
-francamente
no-
-Ah bene, almeno questo
-
Se la aspettava questa freddezza, Eriko, si aspettava
questo dolore, e non sapeva bene cosa dovesse dire allamica.
Ma lei non voleva perderla.
-Suki, io non voglio perderti
-
-potevi pensarci prima
-
-non dire così
io non mi ero messa con Otohiko per
farti un dispetto
noi
-
-voi
?-
-credevamo di amarci
-
-credevate?-
-Ci siamo appena lasciati
quando tu ci hai visto
-
Malgrado tutto lastio che credeva di provare per
Eriko, Suki sintristì.
-Mi spiace
- mormorò
Eriko sorrise
-ci abbiamo provato, ma non è andata. Noi non ci amiamo,
non ci siamo mai amati. Io credo che lui
ami unaltra
-
-fra i due litiganti
- disse Suki sorridendo
-non prendertela!- continuò sarà unochetta
sbiadita!-
Eriko rise
-Suvvia non essere così cattiva! Io, adesso che ci
penso, non ci sto male. Avevo capito da tempo che non
eravamo fatti per essere amanti ma
amici
-
-Mhm
adesso però cè un bel problema
-
Eriko sirrigidì
credeva di aver risolto tutto
aveva
visto Suki sorridere, sperava di essere stata perdonata
-quale?- sussurrò
-Al suo matrimonio ci dobbiamo andare o no?- esclamò
Suki portandosi una mano sotto il mento, con aria di chi
sta prendendo unimportante decisione.
Le due scoppiarono a ridere e si abbracciarono.
(Non vale la pena di litigare per un uomo NdA^///^)
-waaaaaaaaaaaaaaaa!-
-si ho capito piccola abbi pazienza! La mamma deve
riprendersi!-
Miki adesso stava perdendo la pazienza dinuovo.
Fra qualche istante sarebbe finalmente arrivata lambulanza,
anche se i due bambini erano nati senza problemi
ed
erano bellissimi.
Yui si stava riposando e lei e Yuu ne avevano uno
ciascuno in braccio.
Pensò a come sarebbe stato avere dei figli loro e arrossì
Poco dopo Yui le chiese di farle tenere la figlia, Miki
acconsentì.
Erano un quadretto splendido, assieme, le fecero
tantissima tenerezza. Anche Yuu le stava guardando e nei
suoi occhi Miki potè leggere la stessa gioiosa
meraviglia per un miracolo tanto grande.
Ma per lei, adesso, il vero miracolo era il loro amore.
Si erano uniti davvero, in quei mesi, più di quanto lei
avesse mai potuto desiderare
erano una cosa sola
in
tutti i sensi.
In preda a questi penseri non si accorse che lo sguardo
di Yuu si era posato su di lei
e sembrava
preoccupato.
-Miki sei pallidissima
che hai?-
-uhm
un leggero capogiro
mi sono davvero
emozionata
sarà
lo stress
-
Detto questo Miki si afflosciò a terra svenuta.
*dlin dlon*
-Chi sarà?-
Suki si alzò ed andò ad aprire la porta
-se è Otohiko che ne dici di piacchiarlo?- propose allamica
che ancora sorseggiava il caffè, ormai divenuto freddo
-Mhm
dai non lo merita!-
-Dici?-
Davanti a lei cerano due uomini vestiti
elegantemente, che la fissavano. Poi, più indietro,
riconobbe il barman che le aveva chiesto i dati e cominciò
ad avvertire una certa paura!
Stupida! Nella fretta non aveva pensato al perché di
quella richiesta strana
-Cosa volete?- chiese con voce bassa
-La signorina Suki Kanzai?- le chiese una di quelli. Al
suo annuire sorrise
-lei è stata scelta signorina! Complimenti!-
-scelta per cosa?-
A questa domanda i tre si guardarono straniti, il barman
le si avvicinò
-Scelta per essere scritturata dalla casa discografica
Star
-COME?-
-ma lei
non sapeva della selezione e del concorso
scusi???-
-credo che ci sia un IMMENSO frainteso
-
Il barman alzò gli occhi al cielo
-Singorina, quel bar dovè entrata prima era il bar
dove si svolgevano le selezioni del conscorso Nuove
voci indetto dalla Star. I giudici seduti al tavolo
accanto al suo vagliavano tutte le persone partecipanti,
che cantavano una canzone al Karaoke. Poi decidevano se
fra queste poteva esserci la nuova voce della casa
discografica e
a quanto pare, ha vinto lei
-
-Io?-
-Già-
-Santo cielo
-
Eriko abbracciò Suki, che aveva già gli occhi lucidi
lei
aveva
vinto un concorso canoro??? Non aveva mai fatto caso alla
sua voce, le sembrava normale anche se abbastanza alta
ma
un
contratto con la Star
era più di quanto aveva mai
sognato
anche da bambina
!!!
-Complimenti
sembra che avrò unamica celebre!-
Quando si riprese Yuu era accanto a lei, pallido in viso
-Miki
oh Miki ti sei svegliata!- disse quando lei
aprì gli occhi, poi labbraccio forte
-mi hai fatto prendere una paura! Perché non mi hai
detto che stavi male?-
-Non sono mai stata male prima
-
-non preoccparti
fra poco dovrebbe arrivare il
dottore che ti ha visitato
ci dirà coshai
avuto
-
Dopo qualche istante, infatti, il dottore entrò nella
stanza sorridendo
-Si è ripresa bene vedo, signorina
il suo
svenimento è di certo dovuto allo stress
beh ha
dovuto far nascere due bambini, è più che logico che si
sia sentita male. Suo marito però, non lha
abbandonata un attimo, nemmeno quando facevamo le analini.
A proposito di questo
-
-ehm
lui non è mio marito
- mormorò Miki
arrossendo
-Ah no? beh dovreste provvedere
altrimenti come
farete per il bimbo che sta per nascere?-
-COME?-
-non lo sapeva? Signorina, lei è incinta di un mese
-
Yuu, dopo qualche istante di smarrimento, abbracciò più
forte Miki
-Miki
un figlio nostro
ti rendi conto?-
-Si Yuu, si
- singhiozzò Miki in preda alle lacrime
aspettava
un figlio
un figlio di Yuu
-Miki non sai quanto sono felice, amore mio
-
-ti amo
-
Aveva congedato tutti ed era uscita per riordinare le
idee
un contratto con la Star
assurdo
Ripensò alle clausole del contratto che le avevano fatto
vedere
se avesse accettato
sarebbe stata dura
dover dire addio a tutto
e tutti.
-Scusi!- esclamò dopo aver involonariamente sbattuto
contro un tizio
-SUKI!- esclamò questi
lei alzò lo sguardo
era
Otohiko.
-Ah sei tu
- disse fredda ciao, scusa ma vado
di fretta- poi fece per allontanarsi
Ma Otohiko non poteva lasciarglielo fare, poiché non
voleva perdere la sua amicizia, quindi la fermò
-Non fare la bambina Suki
perché te la sei presa
così tanto?-
Suki si bloccò, paonazza dalla rabbia. Voleva umiliarla
ancora? Voleva sentirsi dire in faccia che lei lo amava?
La odiava così tanto da volere questo da lei?
-Allora? Sto aspettando una risposta!- disse lui con voce
ferma, ma quando vide i suoi occhi fu preso da un groppo
alla gola. Cosera quellespressione ferita,
umiliata? Cosera quel dolore? Perché gli occhi di
lei erano lucidi?
cercò di abbracciarla ma lei glielo impedì
-Non mi serve la tua pietà. Vuoi umiliarmi vero? Perché
mi odi, perché per te sono meno di zero vero? Va bene,
se vuoi che te lo dica eccoti accontentato
io TI AMO.
Sei contento adesso? Mi lascerai in pace?-
Otohiko lasciò la presa e Suki scappò via piangendo
Lo amava e lui non se nera accorto
e adesso laveva
persa per sempre
Suki entrò in casa, ancora piangeva
-basta
ho preso la mia decisione- esclamò, poi alzò
la cornetta del telefono
-Signor Sakurazuka?- disse quando dallaltra parte
risposero
-firmerò il contratto
-
CONTINUA...
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