INCONTRO
"E ora cosa faccio?" questa era la domanda che
girava nella testa di Eve da quando era stata scoperta.
L'unica cosa era scappare e detto questo iniziò a
correre per le scale cercando di raggiungere la stanza da
dove era entrata, ma venne bloccata da Benji che la prese
saldamente per un braccio. Era nei guai! Come poteva
liberarsi?
- Sei tu "The Shadow"?
Nessuna risposta. Se rispondeva poteva riconoscere la
voce e capire. Il portiere la fece girare, ma nello
stesso istante in cui si trovarono faccia a faccia,
scoppiò un violento temporale che procurò un black-out.
Eve provo a scappare con il favore del buio ma la presa
si fece ancora più salda.
- Non ti farò scappare facilmente, neanche se è buio!
- Uhm
uhm
- Eve cercava di liberarsi dalla
stretta ma non ce la fece.
Benji la condusse in salotto e la costrinse a sedere sul
divano vicino a lui, continuando a tenerla per mano.
- Che cosa cercavi in casa mia?
- Uhm
- Perché non rispondi? Hai paura che ti possa
riconoscere? Allora significa che ti conosco!
- No! - "Ho parlato! E adesso mi ha sicuramente
riconosciuta! "
- Eppure hai un qualcosa di familiare
sei straniera?
-
La stretta di Benji sembrò indebolirsi, ma non la lasciò
comunque, anzi, la prese per le spalle per poterla
guardare meglio, dato che Eve gli dava le spalle. Era
ormai un'ora che stavano al buio, quando tornò la luce.
Per la sorpresa Benji lasciò Eve che ne approfittò per
scappare. Benji cercò invano di fermarla nuovamente, ma
non ci riuscì. Eppure a lui sembrava di conoscerla
Il giorno dopo, a scuola, non stava molto bene. Aveva
passato la notte insonne a pensare a quella ladra. Senza
rendersene conto, andò a sbattere contro qualcuno: era
Eve. Appena lo vide, cercò di mascherare il proprio
imbarazzo, ma non ce ne fu bisogno, Benji senza
accorgersi di lei continuò diretto verso la classe.
"Meglio così."
Dopo le lezioni si diresse subito a casa. Per strada
incontrò Philip e Julian che stavano parlando.
- Hai sentito Phil? Pare che a casa di Benji ci sia stata
quella ladra
- Si, me lo ha detto poco fa Bruce. Incredibile! E poi
lui era appena tornato a casa quando se ne è accorto
Eve non riuscì più a resistere e corse via.
"Sempre pronti a giudicare! Tutti!" ripetè
questa frase dentro di se fino a quando non fu sotto la
doccia. Quando uscì era più calma, si rivestì e scese
in salotto. La segreteria segnava una chiamata.
- Eve sono la mamma! La nonna si è ripresa un po' dopo
che le ho dato la tua lettera. Mi raccomando, non
combinare guai.
- La nonna! Si è ripresa! EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!
oh
- la ragazza si bloccò.
"Mi devo sbrigare. Prima trovo il ciondolo, prima
riabbraccerò la nonna!" così pensando iniziò a
fare i compiti. Erano quasi le otto quando si mise a
tavola. Ormai era abituata a mangiare da sola e la cosa
le era indifferente. Dopo cena, mise in ordine la casa
per far passare il tempo. Prima del messaggio della madre
aveva deciso di aspettare due giorni per rifarsi viva in
casa Price, ma ora non ce la faceva più ad aspettare. Si
preparò con cura con la solita tuta nera. Era buio.
Ormai la città dormiva e poteva entrare in azione. Entrò
nel giardino della villa. Una finestra era aperta. Capì
che Benji la stava aspettando
Fine 3° capitolo
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