SISTERS
CAPITOLO
7
Da quel giorno, erano già passati quasi due mesi.
La vita era continuata con il solito tran tran
i
duri allenamenti sotto la guida di Holly, le battute
ironiche di Bruce, i giochi di sguardi tra Tom e June, la
riservatezza di Benji, i problemi di Lory e Sara, le
paure e le gelosie di Patty, le speranze di una squadra
Anche le giornate erano l'una uguale alla precedente.
Le lezioni la mattina, gli allenamenti per tutto il
pomeriggio e la sera a casa a studiare. In fondo
quell'anno molti dei ragazzi avrebbero dovuto superare
gli esami finali
ma per il momento tutti i loro
pensieri erano rivolti al campionato scolastico che
sarebbe iniziato entro pochi giorni.
Anche quell'anno la New Team voleva a tutti costi restare
imbattuta! Dovevano concludere le scuole superiori come
campioni nazionali!
Sara, come promesso alla festa tenutasi a casa di Holly,
era stata costretta a diventare la terza manager della
squadra. Si recava al campo a dare una mano alla sorella
e a Patty, ma non restava mai fino alla fine. Nonostante
tutto
fare la manager non era certo il sogno della
sua vita! Naturalmente ancora irritata con la sorella
cercava di vendicarsi comportandosi come peggio poteva
sia con lei che con Patty
e questo faceva si che la
situazione precaria già esistente tra lei e la prima
manager si deteriorasse sempre più.
Non che fosse maleducata o altro, ma non si risparmiava
mai su battutine ironiche e frecciatine velenose. Lory
cercava di prevenire i guai, ma non sempre ci riusciva e
la tensione tra le due ragazze era palpabile.
In questo clima di imminente burrasca Lory ricevette una
richiesta molto particolare
che avrebbe cambiato
radicalmente il corso del suo soggiorno in terra di
Giappone.
Quel tiepido pomeriggio la ragazza si stava dirigendo
come al solito verso il campo degli allenamenti per
cambiarsi d'abito a iniziare a preparare gli attrezzi per
i ragazzi, quando un professore la chiamò da una delle
finestre della sala insegnati comunicandole che il
preside la stava cercando per parlarle.
Incuriosita e anche un pochino nervosa, la ragazza di
diresse subito verso l'ufficio del preside.
Arrivata davanti alla porta si bloccò un attimo
"Che cosa sarà successo? Spero solo che mia sorella
non abbia combinato qualche guaio! Non so perché
ma
non sono tranquilla! Ho uno strano presentimento
"
Bussò e subito la voce profonda dell'uomo le disse di
entrare.
Aprì la porta e si avvicinò alla lunga scrivania del
capo d'istituto.
- Buongiorno signorina! Mi scusi se l'ho fatta chiamare
così all'improvviso, ma avrei una richiesta particolare
da farle!
- Mi dica
- rispose Lory sempre più stupita
"Cosa vorrà chiedermi? Non riesco proprio ad
immaginarmelo!"
- Come lei ben sa, visto che è diventata la manager
della squadra, il nostro team di calcio è uno dei più
forti della nazione. Noi ne siamo estremamente orgogliosi
e le loro vittorie sono motivo di vanto per tutta la
cittadina di Fujisawa. Ho ricevuto una telefonata dal
nostro sindaco (^^;;; non ho idea se esistano in Giappone
ma
datemela per buona ok?) l'altro giorno il quale mi
chiedeva se quest'anno per la durata del campionato
nazionale, il nostro giornale scolastico sarebbe stato
disposto ad occuparsi degli articoli! Mi ha detto che
sarebbe entusiasmante leggere le opinioni dei ragazzi sui
loro compagni
naturalmente il tutto verrebbe
pubblicato a livello regionale. Purtroppo ho fatto
presente che il nostro giornale non è preparato per una
simile prova
ma non sono riuscito a convincerlo. Ora
vista
la situazione
sono costretto a farle questa proposta
e spero ardentemente che lei decida di accettare.
La ragazza aveva le gambe che le tremavano
stava
cominciando ad immaginare cosa voleva il preside
- Ho letto dal suo curriculum scolastico che anche in
Italia si è sempre occupata di giornalismo e che i suoi
articoli hanno sempre riscosso molto successo. Ho qui
anche dei ritagli di giornali famosi in cui le sue abilità
vengono mostrate in modo molto chiaro. Per essere certo
che fosse la persona più appropriata ho anche telefonato
al suo precedente insegnante
il quale mi ha dato una
descrizione delle sua capacità organizzative davvero
sbalorditiva.
Lei voleva interromperlo e dirgli che stava esagerando..che
era tutta una bugia
ma si sentiva come bloccata. Era
un bel po' di tempo che non scriveva più
specialmente
di calcio
e non voleva riprendere! Non per il
momento almeno
- Quindi vorrei sapere se lei è disposta a prendere in
mano le redini del giornale per il periodo del campionato
in modo che possa dare una mano agli altri collaboratori
Lory aprì la bocca per emettere un secco rifiuto, ma
dalla sua gola non uscì alcun suono.
Guardava il preside che la fissava negli occhi con quello
sguardo speranzoso e lei sentì la sua sicurezza
vacillare. Poi lui le diede il colpo di grazia
-
ci farebbe davvero un grande favore
non
sapremmo come fare altrimenti!
Lory si sentì un verme
non poteva rifiutare una
richiesta messa in questi termini
Annuì sconsolata.
- D'accordo
L'uomo sorrise tutto contento e visibilmente più
rilassato.
- Bene! Ne sono davvero felice! Allora facciamo così
adesso
darò la notizia agli altri componenti del club
giornalistico e domani potrà cominciare ad organizzarsi
Lory annuì di nuovo sempre più depressa.
Ma perché doveva sempre finire così? Non poteva essere
menefreghista come sua sorella? Se Sara fosse stata al
suo posto non ci avrebbe messo nemmeno due secondi a
porre un secco rifiuto! In quel momento invidiava il
carattere della sorellina come mai in vita sua
La ragazza uscì dall'ufficio del preside e camminando
lentamente si diresse verso il campo da calcio dove i
ragazzi stavano già correndo per il riscaldamento.
Patty e Sara erano già al loro posto e si stavano dando
da fare con i palloni.
La prima persona che si accorse della sua presenza a
bordo campo fu Patty.
- Ma quella non è Lory? - chiese a nessuno in
particolare.
Sara che era seduta ad un paio di metri da lei alzò lo
sguardo e cercò la sorella.
Entrambe le ragazze si accorsero che c'era qualcosa che
non andava e si avvicinarono immediatamente.
- Lory? - la chiamò Patty - Ti senti bene?
- Cosa ti è successo? - continuò Sara.
La ragazza alzò lo sguardo verso l'amica e la sorella.
Si vedeva chiaramente la sua confusione.
- Ho appena parlato con il preside
- E cosa voleva? - chiese stupita Patty.
-
voleva che da domani diventassi io la
responsabile del giornalino scolastico e che scrivessi
gli articoli riguardanti il campionato nazionale!
Sara sgranò tanto d'occhi. Poi prese la mano di Lory e
la trascinò in un angolo appartato.
Quando la ragazzina fu certa che nessuno potesse sentirle
.
- Ma dico
HAI PERSO IL SENNO?
Lory chiuse gli occhi e sospirò.
Sara non sembrava voler finire presto la sua tirata
- Perché non hai rifiutato?
- Sara
non è così facile!
- Certo che è facile! Basta dire una parola
NO
N-O
sono
solo due lettere! Non mi sembra così difficile da
ricordare!
- Piantala di fare la spiritosa! Cosa credi? Che non
c'abbia provato?
- E cosa ti ha trattenuto sentiamo?
Lory abbassò di nuovo lo sguardo.
Sara represse un urlo.
- Sei la solita! Ma possibile che se uno ti dice per
favore
tu non riesci più a ribattere? Sei un caso
disperato! Hai fatto tanto per riuscire a uscire dal
mondo giornalistico europeo
non vorrai ricominciare
qui vero? Sai bene cos'accadrebbe!
- Certo che lo so! Non devi certo essere tu a
ricordarmelo!
- E allora
- E allora niente! Ormai ho già accettato! E dovrò
riuscire a svolgere questo compito il meglio possibile
e
anche il più velocemente possibile!
- Ma..sei sicura di quello che fai?
- Si..si
di questo non devi preoccuparti! Anche se
è un bel po' di mesi che non scrivo questo non vuol dire
che io non sappia più come fare
Sara la bloccò mettendole una mano sul braccio.
- Non mi riferivo a quello
e tu lo sai!
Lory si voltò e diede le spalle alla sorella.
Non rispose subito, ma quando lo fece la sua voce
sembrava avere più determinazione del solito.
- Credo di si! E forse
- Forse?
-
forse questa è la prova che mi ci voleva! Non
posso permettere a quello che è successo in passato di
cancellare le mie aspirazioni e i miei sogni! Ora vedremo
se il tempo mi ha guarita
Sara fece due passi avanti e si mise sulla stessa linea
di Lory.
- Lo spero per te sorellina!
- E tu? - chiese a bruciapelo Lory - Non credi di aver
sofferto abbastanza? Non credi sia ora di provare ad
uscire da quel guscio di pessimismo e autocommiserazione
in cui continui a sguazzare?
Lo sguardo di Sara si fece scuro.
- Questi non sono affari che ti riguardano!
Lory iniziò a camminare nuovamente verso il campo. I
ragazzi avevano iniziato la pausa e Patty era sola.
- Forse hai ragione
e forse no
- disse
enigmaticamente Lory mentre sorrideva lentamente.
Con Sara era sempre così, quando qualcuno cercava di
capire quello che effettivamente provava, o si
rinchiudeva ancora di più in se stessa rispondendo di
malagrazia o si esprimeva attraverso frasi dalla logica
schiacciante che non permettevano a nessuno di avere
l'ultima parola
- Dai, ora muoviamoci! Dobbiamo andare ad aiutare Patty!
- Uffa! Perché cambi sempre discorso!?? E poi
perché
dovrei venire anch'io? Se te lo fossi dimenticato ti
ricordo che è colpa tua se mi trovo in questa situazione!
Sei riuscita ad incastrarmi abilmente ma non ti permetterò
di farlo di nuovo! Questa è l'ultima volta sia chiaro!
Non appena inizierà il campionato ho intenzione di
squagliarmela e non riuscirai a fermarmi questa volta!
Lory se la rideva sotto i baffi. La situazione in cui lei
e sua sorella si trovavano non era cambiata di una
virgola ma il piccolo sfogo che avevano avuto le aveva
fatto passare una parte del nervosismo e le aveva dato
anche una buona ragione per mettercela tutta.
Certamente non sarebbe stato affatto facile. Non era così
ingenua da pensare che tutto il dolore e il rimpianto
fossero usciti dalla sua mente e dal suo cuore, ma almeno
doveva iniziare ad esorcizzarli e non a nasconderli sotto
una parvenza di normalità che non avrebbe dato nessun
tipo di risultato.
Durante la serata Lory tirò fuori da una delle sue
valige una strana cartelletta.
Dopo essersi preparata una tazza di tè si sedette su uno
dei divanetti del salottino accanto alla sua camera da
letto. Adorava quella stanza
era tutta colorata di
panna e oro e l'insieme dava una sensazione di calore
estremamente gradevole.
Si accovacciò con le gambe incrociate e mentre con una
mano si portava la tazza alle labbra, con l'altra
sfogliava il contenuto della cartellina lentamente.
Si poteva definire quello che scorreva sotto i suoi occhi
in quel momento come il suo "passato"
ovvero
tutti
gli articoli, dal primo al più recente che aveva scritto
in vita sua. Si poteva notare i suoi miglioramenti, i
suoi cambi di stile, tutto quello che pensava sullo sport
Era un vero tesoro per lei.
Quando arrivò agli ultimi articoli però il suo sguardo
si fece molto triste
Forse
era davvero stata una cattiva idea quella di
accettare la richiesta del preside?
Al solo guardare quelle frasi, le immagini scattate dai
fotografi, gli amici che aveva dovuto lasciare e i motivi
che l'avevano spinta a farlo
le lacrime rischiarono
di tornare nuovamente a velare i suoi occhi.
"Non devo farlo!" si sgridò mentalmente "Devo
cercare di superare questa cosa! Ormai devo guardare in
faccia la realtà!"
In quello stesso istante la ragazza sentì la porta della
stanza aprirsi. Era Benji.
- Oh scusami Lory
non sapevo ci fossi già tu
- il ragazzo però non terminò la frase e si mise a
fissarla più intensamente.
Lory lo guardava confusa di essere stata scoperta in un
momento di debolezza, la quale era una cosa che odiava
abbastanza. Questa forse era una di quelle poche cose che
aveva in comune con sua sorella.
- Perché stai piangendo? - la frase era stata
pronunciata lentamente e con un tono sommesso che la
ragazza non aveva mai sentito uscire dalla bocca del
ragazzo.
Comunque Lory non si fermò più di tanto ad analizzare
quella cosa, si asciugò in fretta la lacrima che per
sbaglio era riuscita a superare la barriera delle sue
ciglia e gli sorrise.
- No, non è niente scusa! E' solo un po' di nostalgia di
casa! Mi passa subito!
- Sicura?
- Certamente!
Benji non sembrava molto convinto, ma in ogni caso si
voltò e uscì dalla stanza richiudendo la porta dietro
di sé.
Lory emise un gemito.
"Accidenti! Che stupida! Devo stare più attenta
"
Il giorno dopo Lory comunicò anche a tutto il resto
della squadra la novità.
Come previsto tutti me rimasero sorpresi e fecero un
sacco di domande alle quali la ragazza riuscì abilmente
a rispondere senza svelare nulla di particolare.
Tutti furono in ogni caso felici della novità ed
entusiasti del fatto che sarebbe stata proprio la loro
amica a scrivere gli articoli su di loro, ma c'era una
persona che non stava ridendo e festeggiando come gli
altri
Benji aveva ancora uno sguardo serio e la fissava
intensamente, tanto che Lory cominciò a sentirsi un po'
a disagio.
Naturalmente fece finta di niente e sperò che nessuno
notasse quel particolare, ma la sua speranza fu presto
resa vana da sua sorella Sara, la quale si era accorta di
tutto e aveva iniziato a guardare sia lei che Benji con
una strana curiosità dipinta sul viso.
"Ma cosa
???" Sara continuava a fissare
prima uno poi l'altra.
C'era qualcosa che non andava tra quei due. E non era
solo una sua sensazione. Era lampante.
Lory appariva nervosa e Benji ancora più silenzioso del
solito. E cosa più importante
non si guardavano
negli occhi.
La ragazzina continuò a tenerli d'occhio per tutta la
giornata e la situazione non sembrava modificarsi.
Sentiva puzza di losco
.
Intanto Lory durante la pausa per il pranzo era andata a
conoscere i responsabili del giornalino scolastico e li
aveva trovati nella loro aula che discutevano proprio del
suo arrivo.
Sembravano abbastanza felici del fatto che si fosse
aggiunta un'altra persona al loro gruppo, e le spiegarono
subito come avevano intenzione di impostare il lavoro.
Lory ascoltò con attenzione tutto il discorso senza
interrompere, una volta finito iniziò con molto tatto a
dare piccoli consigli sulla loro organizzazione.
Fortunatamente i ragazzi capirono perfettamente il suo
punto di vista e le diedero via libera.
Mancavano pochissimi giorni all'inizio del campionato
e
Lory doveva ancora studiare gli schieramenti e le
formazioni delle squadre
preparare una scaletta
sugli argomenti che sarebbero stati toccati
decide a
quali giocatori dedicare un'intervista specifica
insomma
aveva
davvero una montagna di lavoro
Sara era appoggiata al cancello della scuola e aspettava
sua sorella già da quasi mezz'ora.
- Ma si può sapere dove diavolo si è cacciata quella
scema? Eravamo rimaste d'accordo di tornare a casa
insieme! Ancora 5 minuti e poi me ne vado senza di lei!
Finalmente un paio di minuti dopo la sagoma di Lory
apparve da lontano.
Stava correndo a perdifiato verso l'uscita.
- Era oraaa! - la sgridò sua sorella.
- Scusami
non mi ero accorta che fosse già così
tardi!
Le due iniziarono a camminare per tornare a casa e Lory
non la finiva più di raccontare gli avvenimenti della
giornata. Sara l'aveva vista così eccitata solo quando
parlava di sport e di articoli
.sua sorella sembrava
tornata ai vecchi tempi
quando girava l'Europa per
scrivere gli articoli per il giornale di Milano
Sara ripensò poi all'ultimo viaggio della sorella
quand'era
tornata dal suo soggiorno in Olanda
tutto era
cambiato.
Lory dal canto suo cercava in ogni modo di tenere la
mente occupata.
Non doveva assolutamente abbandonarsi ai ricordi e
l'unico modo per farlo era
tenersi costantemente
occupata
Purtroppo così aveva accettato più lavoro di quanto
avrebbe mai potuto farne
.doveva trovare qualcuno
che l'aiutasse
.
Non poteva certo scrivere le interviste ai giocatori
mentre era impegnata a vedere tutte le partite!
A chi avrebbe potuto chiedere una mano?
Sara non aveva detto giusto il giorno precedente che
appena iniziato il campionato avrebbe smesso di aiutare
lei e Patty come manager della squadra?
All'improvviso un'idea la folgorò
.poi sorrise
astutamente.
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