CAPITOLO V
La luce filtrava dalla finestra illuminando l'
impersonale stanza d'albergo, era prestissimo, ancora i
primi bagliori, ma sebbene fossero quasi impercettibili i
raggi di sole che riscaldavano il viso, la ragazza si
svegliò lo stesso..
-Mhmm..dove sono?-
Sanae si era addormentata a fatica quella notte, era
stata per circa due ore a piangere tra le braccia di Taro
che la aveva stretta forte a sé rassicurandola del fatto
che sarebbe andato tutto bene.
E lei si era lasciata andare e sfogata come aveva sempre
fatto, sebbene fosse consapevole che il ragazzo soffriva
nel sapere di non essere lui la persona che amava.
Quella notte ci aveva pensato e ripensato, tra le braccia
di Taro era tutto più facile; il suo sostegno, al quale
non poteva più rinunciare, la aveva sempre aiutata in
ogni situazione difficile e anche stavolta non aveva
fatto eccezione.
Sapeva molto bene che Tsubasa-kun ormai apparteneva al
suo passato e per quanto sentisse ancora un forte dolore
al cuore, si convinse che, prima o poi, questa sensazione
sarebbe passata: perchè alla fine Tsubasa non aveva
scelto lei, perchè quando aveva capito che al mondo non
esisteva solo il pallone, non era a lei che aveva pensato.
Per un attimo, maledisse il lavoro del padre che la aveva
costretta a trasferirsi..chissà cosa sarebbe successo se
fosse rimasta in Giappone..
Purtroppo non avrebbe mai potuto saperlo, purtroppo erano
passati tre lunghi anni ma allora..perchè per lei non
era cambiato nulla?
Perchè quando lo aveva rivisto si era sentita come mai
in vita sua?
Che cosa le faceva pensare che lo avrebbe un giorno
dimenticato?
Si voltò a guardare il ragazzo che dormiva seduto su una
sedia con la testa appoggiata sul lato del letto... anche
nel sonno le teneva la mano, gliela aveva stretta tutta
la notte e la aveva vegliata.
"Devo farlo per lui...Taro ha bisogno di me, io ho
bisogno di qualcuno che mi stia vicino o non dimenticherò
mai Tsubasa-kun.."
Il volto della ragazza aveva una espressione dolcissima,
i suoi occhi trasmettevano tanto calore, affetto e
gratutidine. Con la mano libera, leggermente, scosto' dal
viso di Taro una ciocca di capelli..
Non aveva chiuso occhio, Tsubasa era sfinito, molto più
del giorno prima.
Questa volta pensava di riuscire a dormire, in fondo
erano già due notti che aveva passato insonne anche se
per motivi diversi e invece, invece dopo aver dormito
neanche due ore si era svegliato di soprassalto e i
ricordi della giornata appena trascorsa gli avevano
impedito di riprendere sonno.
Aveva ragionato per ore ed ore, aveva tentato di trovare
una via di uscita, aveva cercato di darsi mille
spiegazioni, ma come si fa a mentire al proprio cuore?
La realtà lui la sapeva, era innamorato..buffo fino a
due giorni prima non se ne era accorto; non capiva il
perchè del batticuore , non capiva la ragione del suo
stato sognante e non capiva perché, in tre lunghi anni,
il volto di Sanae era rimasto scolpito nella sua mente;
ma ora, ora era tutto chiaro
proprio adesso che era
troppo tardi.
Rivedeva nella sua mente le immagini di Misaki-kun e
Sanae-chan, il loro bacio, lui che la prendeva per mano,
lui che la chiamava per nome; queste visioni lo avevano
accompagnato per tutta la notte ed erano state peggiori
degli incubi veri e propri.
La testa gli girava, il cuore sembrava fosse stretto in
una morsa tanto gli faceva male, ma doveva farsene una
ragione.
Chissà quante cose avevano condiviso in quei tre anni
Misaki e Sanae-chan, chissà quanti momenti, chissà
quanto tempo saranno stati insieme durante gli
allenamenti, a scuola, ah..quanto avrebbe voluto che
Sanae-chan fosse rimasta in Giappone, quanto avrebbe
voluto che lei fosse stata vicino a lui, pero'..stupido
come era, sicuramente se la ragazza non si fosse
trasferita a causa del padre, chissà quanto ci avrebbe
messo a capire i propri sentimenti.. magari la avrebbe
persa lo stesso...o magari ora sarebbe stato lui al posto
di Misaki.
Misugi era ancora profondamente addormentato, senza
rendersene conto Tsubasa aveva cominciato a fissarlo..
"Ah beato te Misugi-kun, tu hai avuto sempre accanto
la persona che ami, tu ti sei accorto molto prima di me
che al mondo non esiste solo il calcio.."
Rivedeva le immagini di Misugi e Yayoi-chan, rivedeva il
loro affiatamento, come l'affiatamento che c'era tra
Matsuyama e Yoshiko-chan; quando giocavano a calcio, non
lo facevano solo per loro stessi, ma anche per le persone
che amavano e che puntulamente erano lì a bordo campo o
tra le folla che li incitavano..e qualsiasi cosa
accadesse, avevano sempre qualcuno su cui fare
riferimento , o da cui farsi fare coraggio nei momenti
difficili.
-Beh..forse é meglio che mi alzi, tanto non combino
nulla qui a pensare, oggi cominciano gli allenamenti!-
Fece per alzarsi ma appena mise il piede per terra lo
colpi una fitta alla gamba..
-Accidenti a questa maledetta gamba.. dovrò farmi una
fasciatura forte..non ho proprio voglia di perdere
qualche incontro a causa di questo problema e se il
mister Mikami lo scopre sono nei guai..-
Sentiva un tocco leggero sulla testa, come se qualcuno lo
stesse accarezzando; aprì gli occhi lentamente.. la
prima cosa di cui si accorse era che non sentiva più un
braccio e che la schiena gli sembrava a pezzi, ma tutte
queste poco piacevoli sensazioni si annullarono quando
alzo' lo sguardo, e i suoi occhi incontrarono quelli
castani dolcissimi che oramai conosceva molto bene e che
gli riempivano il cuore di calore. D'un tratto il dolore
scomparve..
- Ah..buongiorno..-
Sanae sorrise:
-Buongiorno capitano, hai dormito bene?-
Subito si pentì per la sua domanda inopportuna , ritirò
di scatto la mano che Taro aveva stretto per tutta la
notte e imbarazzata, abbassò lo sguardo.
"Stupida stupida stupida! Come può aver dormito
bene se tu hai dormito nel suo letto e lui su una misera
sedia? Come puo' aver dormito bene se ti sei catapultata
nella sua stanza in piena notte svegliandolo?...Ah Sanae
non ne combini una giusta sei proprio una.."
-Ho dormito benissimo!- Rispose il ragazzo sfoggiando uno
dei suoi migliori sorrisi.
Qualsiasi cosa lei combinasse infatti, e in tre anni di
casini ne erano successi non pochi, lui nei momenti più
complessi o imbarazzanti tirava fuori sempre questo
sorriso da 'non-proccuparti-va-tutto-bene' che sapeva
infonderle tranquillità e fiducia.
Rincuorata un po', la ragazza rialzò lo sguardo e rilassò
il volto.
-Beh capitano, adesso é meglio che vada
non vorrei
che a causa mia tu passassi un guaio..-
Si diresse verso la porta, lui era rimasto seduto sulla
sedia a guardarla.
Aprì la porta e prima di uscire si voltò verso di lui:
-Grazie per tutto quello che hai fatto e che fai per me..so
di non meritarlo affatto dopo tutto ciò che é successo
ma io..-
-Non ti preoccupare..- rispose Taro alzandosi dalla sedia
e avviandosi verso di lei.
Arrivatole davanti, le prese le mani e intrecciò le sue
dita con quelle di lei.
-Sanae, ormai dovresti averlo capito
io per te
farei qualsiasi cosa e sono felice che tu stanotte sia
venuta qui, sono felice di esserci se ti serve aiuto...-
dicendo così avvicinò le sue mani alle labbra e le baciò.
La ragazza era imbarazzatissima e il volto era paonazzo,
questo aspetto di Taro le era sconosciuto
non ci era
affatto abituata.
- Taro..io..-
-No Sanae, ti prego, non darmi una risposta adesso, io
voglio solo che noi due rimaniamo così come siamo stati
stanotte, per me ha significato tantissimo averti qui, mi
basta questo..-
Sanae lo guardò e gli sorrise:
-Sì.. anche io sto bene quando stiamo insieme...-
"Anche se non capisco.. questa sensazione mentre lo
guardo non è come quella che ho provato con Tsubasa-kun.
Perché, perché non riesco a innamorarmi di te Taro?
Perchè deve essere tutto così difficile? Tsubasa-kun,
perchè non riesco a cancellarti dal mio cuore?"
Uscì dalla stanza di Taro, era ancora insonnolita e
stava cercando di avviarsi in camera sua senza fare il
minimo rumore nel corridoio.
D'un tratto, mentre camminava, si fermò davanti ad una
porta..la guardò con aria triste e malinconica.
" Ah Tsubasa-kun..come farò ad andare avanti d'ora
in poi? Adesso che non ho più un sogno da realizzare,
adesso che..che so che tu ed io non staremo mai insieme?"
Si appoggiò ad essa e chiuse gli occhi.
"Dietro questa porta c'è lui..dopo tre anni
lontani, adesso mi basterebbe aprire una porta per
vederlo..eppure è come se fosse dall'altra parte del
mondo.."
Si fece forza e continuò a camminare arrivando alla sua
porta ed entrando in camera sua, non accorgendosi che la
porta della camera di Tsubasa si stava aprendo..
Si era già preparato, erano solo le cinque e mezza e lui
era già in tenuta pronto per allenarsi, tanto a che
serviva stare a letto?
Aveva con se il suo fedele pallone e si recò nel
giardino a palleggiare un pò
prima che tutti si
svegliassero, voleva vedere se riusciva a calciare la
palla senza che la gamba gli facesse troppo male; si era
fatto una fasciatura stretta ma non era il massino come
infermiere, doveva ancora fare pratica.
Erano le otto e mezza e nella hall dell'albergo tutti i
ragazzi e le ragazze stavano aspettando il Mister Mikami
e il signor Katagiri per sapere i programmi della
giornata.
Taro e Sanae parlavano tranquillamente come se non fosse
successo nulla sotto gli occhi di uno Tsubasa sofferente
sia per la situazione creatasi con loro, sia per la sua
gamba e sia per Kumi-chan, la quale, non appena era
arrivata, si era appiccicata al suo 'sempai' e non lo
aveva lasciato più.
-Ehi Tsubasa, ma braaavo!!! Certo che ce lo potevi dire
che tu e la manager stavate insieme no?- disse Hishizaki
con uno sguardo misto tra il divertito e il sorpreso.
-Già, già capitano! Perchè non ci hai mai detto nulla?
Volevi tenercelo nascosto eh?- Si avvicinarono anche
Kisugi e Taki curiosissimi mentre un'altra voce diceva:
-Ma lasciatelo stare, avanti ragazzi ognuno può stare
con chi vuole!
Era stato Misugi a parlare, non solo per salvare Tsubasa
da una situazione imbarazzante ma anche perché..si era
accorto che il ragazzo era strano da quando erano
arrivati a Parigi e parlandone con Yayoi, anche lei aveva
confermato di aver notato qualcosa.
-Già, ma comunque lui non è il solo che possiamo
prendere in giro vero ragazzi??- incalzò Izawa
-Sì Mamoru hai ragione, dì un po' Misaki ma da quanto
tu e la nostra carissima Anego state insieme?
A questa domanda i due si guardarono interdetti, mentre
un curiosissimo Tsubasa si voltava a fissarli; almeno
voleva sapere da quanto quei due avevano quel tipo di
rapporto.
-Eh? Ah..ecco ..veramente noi..- balbettò un
imbarazzatissimo Taro.
-Ehi ragazzi ma non avete niente di meglio da fare che
impicciarvi degli affari degli altri?- si intromise Yayoi
che aveva percepito una certa difficoltà da parte dei
due nel rispondere.
-Accidenti, non si possono più fare delle innocenti
domande..uffaaa! Comunque Tsubasa allora era lei vero?-
domandò nuovamente Hishizaki.
Tsubasa lo guardò con aria ingenua.
-Ehm
Hishizaki..lei..chi?-
-Ma dai Tsubasa, era a lei a cui avevi promesso di
vincere il campionato vero?-
Tsubasa ebbe un sussulto
"Oh mamma e se ora si ricordasse?"
Sanae dal canto suo per un attimo aveva sentito il cuore
fermarsi dopo le parole pronunciate da Ryo. Non era
possibile
non era possibile che Hishizaki si
riferisse a "quella" promessa, no..era passato
troppo tempo e poi Tsubasa-kun stava con Kumi ora..inoltre
sicuramente non si ricordava affatto di quel giorno.
Istintivamente, si voltò a guardarlo, e i loro occhi si
incontrarono poiché anche lui, spaventato dalla
possibilità di venire scoperto, aveva alzato lo sguardo
cercandola per vedere la sua reazione.
Fu questione di un attimo, bastò ad antrambi mezzo
secondo per essere di nuovo trasportati in quella
tempesta di emozioni che si erano risvegliate anche il
giorno prima.
"Tsubasa-kun.. no..non può essere.."
"Sanae-chan
ti prego ti prego fai che non si
ricordi, fai che non si ricordi
però.."
-Ragazzi allora, venite qui vi informerò di quello che
faremo oggi!-
Katagiri e Mikami erano arrivati e avevano così
interrotto quell'atmosfera tesa che si era creata.
Tutti si voltarono verso di loro e la discussione finì lì,
solo che, stavolta, lo sguardo che si erano scambiati i
due ragazzi, non passò nuovamente inosservato come il
giorno prima.
Taro e Kumi, preoccupati entrambi, avevano cercato in
tutti i modi di decifrare il volto dei due, ma non erano
riusciti a cavare un ragno dal buco.
Taro tuttavia, aveva una strana sensazione..
" Ho come l'idea, che questa storia non finirà
tanto presto
"
Kumi non riusciva a capire nulla.
"Diamine ma si può sapere che cosa c'è stato tra
quei due? E Si può sapere chi è la ragazza a cui il
sempai ha fatto quella promessa?? Perché si è voltato a
guardarla non appena Hishizaki glielo ha chiesto? E
quella sciaquetta, se è vero che sta con Misaki..che
vuole dal mio Tsubasa??"
Mentre i due preoccupati erano immersi nei loro pensieri,
un'altra coppia aveva notato lo strano gioco di sguardi.
-Jun, secondo te che sta succedendo?-
Disse la ragazza dai capelli ramati al suo fidanzato.
-Non lo so Yayoi, non lo so..ma questa storia fa male a
più di una persona..dobbiamo cercare di fare qualcosa
secondo te? Oppure dovremmo lasciare che se la sbrighino
da soli? Finora avevo notato qualcosa ma..non pensavo che
Tsubasa-kun stesse veramente male per una ragazza..sì
insomma, non è da lui!-
Yayoi sorrise:
- Non so se dovremmo fare qualcosa..forse sarebbe meglio
aspettare
certo pero' che
hai ragione
eh
già, Tsubasa-kun non è mai stato interessato alle
ragazze, io ne so qualcosa*
-
-Ah ma brava e queste cose me le dici così
tranquillamente??-
La rimproverò lui ridacchiando.
-Ma..capitano!!!-
-Aahahha, dal Jun siamo ritornati a 'capitano'
mi
devo preoccupare manager?-
Yayoi si strinse al suo braccio e sorrise.
-Secondo te
Jun?-
Si scambiarono uno sguardo dolcissimo e poi lui,
incurante delle persone che potevano vederli, poggiò un
leggero bacio sulla sua fronte.
-Direi che forse posso stare tranquillo!- aggiunse con
uno sguardo divertito.
Tsubasa da lontano li guardava e li invidiava, per un
secondo aveva visto lui e Sanae così, insieme, felici e
nel cuore la ferita che si era aperta aveva ricominciato
a sanguinare dolorosamente.
Anche Sanae li osservava, anche lei invidiosa di quel
rapporto così forte che si era creato tra i due; quanto
avrebbe voluto che al loro posto ci fossero lei e Tsubasa..
-Allora ragazzi, oggi saremmo dovuti andare ad assistere
ad una partita della rappresentativa europea contro una
squadra locale, ma, sapendo del nostro arrivo, la squadra
ha deciso di annullare tutti gli incontri che aveva in
programma questa settimana per non scoprire le sue carte,
di conseguenza, oggi cominceremo gli allenamenti!!! Qundi
vi voglio tutti pronti in tenuta sportiva entro quindici
minuti ,si parte per il campo dove vi allenerete!-
Tra i poveri giocatori si sparse la delusione per
l'inizio così repentino degli allenamenti, avrebbero
infatti voluto tutti qualche altro giorno di libertà..
-Ehi Mister, posso aggiungermi alla allegra compagnia?-
aveva domandato
una voce conosciuta.
Tutti si voltarono verso chi aveva parlato e davanti a
loro videro un bel ragazzo alto con un cappellino
familiare che li salutò.
-Allora ragazzi è molto che non ci si vede vero?-
-W
Wakabayashi!!!!-
Tutti i componenti della squadra gli corsero incontro
Tsubasa e Taro inclusi, felici per essersi riuniti di
nuovo.
Il S.G.G.K. li salutò uno ad uno, non risparmiando
frecciatine e commenti ironici come era il suo solito.
-Ah ragazzi vedo che non siete cambiati per niente vero?
Beh meglio così almeno non avrò difficoltà a
riconoscervi!-
Tutti avevano ritrovato il buonumore dopo l'arrivo di
Genzo, ora la prospettiva di cominciare gli allenamenti
non era più così pesante perché la forte
rappresentativa era di nuovo unita!
Mentre quasi tutti i giocatori erano corsi nelle camere a
cambiarsi, nella hall erano rimaste solo le ragazze con
Genzo e Tsubasa che era già pronto per gli allenamenti.
Ad un tratto Genzo si voltò verso Sanae e la guardò con
aria interrogativa.
-Scusa la franchezza, ma noi non ci siamo già visti?-
La ragazza era stata colta di sorpresa da questa domanda,
non si aspettava che Genzo si ricordasse di lei.
-Ah..Wakabayashi-kun, ecco veramente sì..non mi
aspettavo che mi riconoscessi , in fondo ora non mi vesto
più da maschiaccio come tre anni fa
-
Il ragazzo si mostrò stupito.
-Vorresti farmi credere che tu sei
Anego??-
La ragazza sorrise imbarazzata, no..decisamente non si
aspettava tutta questa difficoltà nel riconoscerla..
-Accidenti come passa il tempo e come cambiano le persone!
Hai visto Tsubasa come è cambiata questo maschiaccio?
Aahahahha suppongo che ora sarete una felice coppietta
vero piccioncini?-
A quella domanda i due ragazzi si guardarono e di colpo
abbassarono gli occhi, imbarazzati e tristi.
Per qualche secondo ci fu un silenzio che ai due poveri
chiamati in causa sembrò interminabile.
Kumi lo spezzò quasi subito:
-Wakabayashi-san molto piacere di conoscerti, abbiamo
sentito molto parlare di te! Il mio nome è Kumi Sugimoto
sono la manager della Nankatsu e la ragazza di Tsubasa-sempai!-
Genzo era sempre più sconvolto.( Già che Tsubasa avesse
Sanae che gli andava dietro ok ma
che ne trovasse
un'altra
.dove arriveremo
^^ndA)
-Ah
davvero? Accidenti non ci sto capendo un tubo..ho
sempre pensato che quei due sarebbero finiti insieme
-
-Wakabayashi-san ma di che stai parlando?-
Il ragazzo guardò i due interessati che erano intenti a
fissare le loro scarpe e paonazzi in volto..
" Mah
qui c'è sotto qualcosa..chissà che è
successo tra quei due.."
-Comunque per la cronaca, Nakazawa-san è la ragazza di
Misaki-kun..non è vero Nakazawa-san?-Aveva incalzato
Kumi.
-Ah
eh? Veramente io..noi..-
-La..che cosa??? Ma veramente?-
Tutti i presenti si voltarono verso una rossissima Sanae
che non sapeva cosa rispondere.
- Ok ragazzi io penso che ora ci siano cose più
importanti di cui preoccuparsi, non credete?- aveva
interrotto Tsubasa con tono freddo.
"Mi spiace, ma non credo che sarei riuscito a
sopportare di sentirle dire che era così
una cosa
è convincermene un'altra è sentirla ammettere che è la
verità, no no e no non reggerei
"
Sanae si voltò verso di lui. Il suo sguardo era pieno di..gratitudine
e ..e..poi? Non riusciva a capire altro, ma sapeva che
non era solo quello ciò che percepiva nei suoi occhi,
non dimenticando il fatto che, non appena i loro sguardi
si incontravano, entrambi sentivano un brivido percorrere
la loro schiena..
Yayoi continuava a guardarli sperando di capirci qualcosa
e anche Genzo era davvero incuriosito.
"Qui c'è sotto qualcosa
ma non capisco che
cosa..ah..ma tu guarda se ora mi devo anche far
incuriosire da una storiella tra due persone..Genzo stai
invecchiando
ma che ti frega di questi qui?"
Nel frattempo gli altri stavano tornando nella hall e in
circa tre minuti erano tutti pronti in fila per partire.
Mentre si stavano avviando al pullman, Sanae si avvicinò
a Tsubasa senza che gli altri se ne accorgessero.
-Arigatou
Tsubasa-kun.-
Lui non fece neanche in tempo a voltarsi che la ragazza
era già lontana dieci metri ,ma quella voce..quella voce
gli aveva riscaldato il cuore..
"Sanae..chan"
Erano appena arrivati, davanti a loro si stendeva un
campo di calcio verdissimo e tutti i giocatori ora non
vedevano l'ora di cominciare ad allenarsi; avevano
ritrovato lo spirito giusto e la voglia di vincere questo
nuovo torneo.
Sanae e le altre ragazze li osservavano dal bordo campo,
anche loro in tenuta sportiva, come delle vere e proprie
manager, solo che, invece della squadra della loro
scuola, ora assistevano la rappresentativa Giapponese.
" Quanto tempo è passato, quanto mi è mancato
vederli giocare tutti insieme, quante volte ho sognato di
vedere di nuovo Tsubasa-kun con quell'epressione, solo
che speravo un giorno fosse diretta a me
Ah..ma..c'è qualcosa che non va
conosco benissimo
il modo di palleggiare di Tsubasa-kun anche se sono
passati tre anni ma
oggi è diverso.."
-Sanaeeeeeeeeeeeee! Sanaeeeeeeeeeeee!- Una voce femminile
la distolse dai suoi pensieri.
La ragazza si voltò e vide avvicinarsi a lei due sagome
familiari.
-Chantal! Marie! Ma voi che ci fate qui?-
Le due ragazze si guardavano intorno curiosissime.
-Beh volevamo vedere il tuo primo amore Sanae!-
La ragazza abbassò la testa imbarazzatissima e fece
cenno alle due di abbassare la voce, anche se sapeva
benissimo che nessuno avrebbe capito cosa si dicevano
dato che parlavano in francese.
Allora che cosa è successo, gli hai già parlato?-
chiese Marie.
Chantal intanto stava fissando il campo da gioco
no
ad essere sinceri non stava proprio fissando il campo da
gioco ma 'qualcuno' che si trovava nel campo da gioco.
Il volto di Sanae si intristì
senza che neanche lei
se ne accorgesse, le lacrime solcarono nuovamente il suo
viso..e dire che pensava di averle esaurite tutte la
notte prima..
Chantal si voltò verso di lei..
-Ma..ma..Sanae che ti succede?-chese la ragazza
preoccupata.
-Avanti allontaniamoci un attimo
sarà meglio che tu
ti calmi e che ci racconti tutto
-proseguì.
Le tre ragazze si incamminarono verso una panchina poco
distante, sotto gli occhi di un Taro molto teso che non
aveva mai cessato di guardare Sanae da quando erano
arrivati lì.
Yayoi nel frattempo aveva visto Sanae che piangeva ed
avrebbe voluto tantissimo poter fare qualcosa per lei, ma
non sapeva come poterla aiutare..anche se aveva capito la
fonte del problema.
Intanto Sanae si era sfogata con le sue due amiche,
raccontando per filo e per segno tutto quello che le era
capitato negli ultimi due giorni: dalla dichiarazione di
Taro fino alla notte precedente.
Le due confidenti si guardarono senza sapere che fare..poi
Marie cominciò:
-Vedi Sanae che ti avevo detto? Si vedeva lontano un
miglio che il capitano era innamorato di te non è vero
Chantal???-
La ragazza dai capelli biondi fissò nel vuoto per un
secondo, poi rispose:
-Sì Marie, era evidente, solo tu Sanae non volevi
vederlo..chissà ora come sta male il povero capitano
-
finì con voce triste e preoccupata.
-Già, sono preoccupata anche io..questa situazione fa
malissimo anche a lui..solo che a differenza mia, Taro
non ha nessuno con cui sfogarsi. Quando c'erano dei
problemi in questi anni, lui ne parlava sempre con me ma
ora
ora che sono io la causa dei suoi problemi
mi
sento un verme..- Sanae era depressa, si sentiva
malissimo per come stava trattando il povero Taro, sapeva
che non era amore quello che provava, anche se si
illudeva di riuscire ad amarlo con il tempo.
Chantal la guardava provando per lei tanta compassione;
sapeva che l'amica stava soffrendo ma sapeva anche che
Taro stava male.
-Non ti preoccupare Sanae! Vedrai che tutto andrà bene,
tutto si aggiusterà in un modo o nell'altro, ci saremo
noi con te e ti aiuteremo come possiamo!- replicò Marie
porgendole un fazzoletto.
-Ragazze
grazie..grazie di cuore!- rispode la
ragazza asciugandosi gli occhi
Le tre amiche tornarono a bordo campo per guardare gli
allenamenti.
Sanae ritornò nuovamente a concentrarsi su Tsubasa:
voleva capire che cosa c'era che non andasse, tentando di
non fare caso agli sguardi che le due amiche al suo
fianco lanciavano al ragazzo: sembrava gli stessero
facendo una radiografia!
Ad un certo punto Marie che non riusciva a vederlo bene
si spazientì.
-Senti Sanae, da qui io non vedo nulla e voglio proprio
guardarlo bene questo grande campione, vado più in là!
Detto ciò, la ragazza si avviò lungo la linea del bordo
campo, andando a piazzarsi dietro la porta per osservare
meglio Tsubasa, il quale stava tentando dei tiri ad
effetto, con l'aiuto di Genzo che li parava puntualmente
tutti.
-Ehi che ti succede Tsubasa?? Questi tiri non li facevi
neanche quendo eravamo alle elementari!-
- Scusami Wakabayashi, ma mi sto riscaldando un po'..-
Tsubasa aveva molto dolore alla gamba e non riusciva a
calciare con forza, se avesse provato un tiro più
potente, tutti si sarebbero accorti che c'era qualcosa
che non andava; purtroppo la fasciatura che si era fatto
quella mattina era già da rifare.
Marie intanto lo guardava un po' delusa
e sarebbe
stato quello il miglior giocatore del Giappone? Il
ragazzo per cui Sanae stava piangendo?
- Accidenti che schifo, se queste mezze calzette sperano
di fare anche solo un goal a qualche squadra europea sono
proprio degli illusi!-
Genzo si votò di scatto.
-Ehi tu, che hai detto? Come ti permetti di giudicare? E
poi chi diamine sei? Non ci puoi stare qui è chiaro? Ma
tu guarda se adesso devono venire a rompere anche le
ragazzine francesi sceme!!-
Il voltò di Marie si rabbuiò.
- Ehi carino, tu chi ti credi di essere per dare a me
della scema? Sei un portiere scadente e ti atteggi come
se fossi il migliore;cerca di tirartela un po' di meno è
chiaro?-
-Che cosa? E tu che ne vuoi sapere di portieri? Ma
finiscila di sbraitare qui e vattene che mi disturbi
l'allenamento!-
Aveva replicato un innervosito Genzo.
-Oh
sia mai che il grande portire venga disturbato
nel suo inutile allenamento! Ma tu guarda che gente!-
- Allora vuoi andartene e devi rimanere qui a dare
fastidio?-
Mentre pronunciava questa parole, il pallone calciato da
Tsubasa anche se debolmente era entrato in rete.
Marie guardò la faccia sorpresa di Genzo e scoppiò a
ridere.
-Aahahahahahahhah ecco qui, un grande portiere che non sa
parare un tiretto come quello..ma certo che me ne vado,
io guardo allenarsi solo dei veri campioni e non
ragazzini sbruffoni e montati!-
Detto questo, mentre continuava a ridere, Marie si
allontanò dalla rete avviandosi verso Sanae e Chantal.
Genzo la guardò allontanarsi e si rodeva il fegato.
"Grrr che gente, ecco un tipo di persona
incredibilmente irritante che non sopporterò mai! Le
ragazzine deficenti proprio non le reggo"
Intanto il mister aveva dato a tutti mezz'ora di riposo
dato che era solo il primo giorno di allenamenti.
Taro se ne stava seduto sotto un albero da solo..a
pensare. Aveva visto Sanae correre verso il pullman, era
stato tentato di seguirla ma poi si era detto che non le
poteva stare sempre appiccicato, quindi aveva deciso di
rimanere da in solitudine.
-Distrurbo capitano?-
Il ragazzo alzò gli occhi.
-Eh? Ma..Chantal! Tu che ci fai qui?-
La ragazza sorrise e si sedette vicino a lui:
-Siamo venute con Marie, eravamo curiose di vedere il
primo amore di San
ops
- Chantal si mise una
mano sulla bocca.
Il ragazzo la guardò con un sorriso triste.
-Ah capisco
-
-Capitano
ecco volevo dirti che
-
Il ragazzo aveva lo sguardo fisso nel vuoto.
Chantal era indecisa se continuare o no
d'un tratto
riprese a parlare:
-Noi
sappiamo quello che è successo
-
Taro si voltò di scatto.
-Sapete? Che cosa sapete?-
- Tutto.. Sapevamo già da prima di Sanae cosa provavi
per lei e ora sappiamo anche quello che è accaduto
ultimamente.- Disse la ragazza guardando a terra.
- Già..tra amiche suppongo ci si confidi anche questo
vero?-
-Si
solo che
che io volevo
volevo che tu
sapessi ecco
che..-
Taro la guardava curioso.
-..ecco- prese un bel respiro e continuò- che se ti
serve una mano, se hai bisogno di palare con qualcuno, ti
prego non farti dei problemi..io sono qui..se vuoi..-
aveva finito la frase con un filo di voce..
Taro si alzò di scatto.
-Non devi preoccuparti per me Chantal veramente, non ne
vedo il motivo
io sto bene, questa situazione è
difficile ma credo di poterla gestire da solo.-
-Taro
-
-Beh ora è meglio che raggiunga gli altri, salutami
Marie ti prego!-
Aveva incominciato a cammiare quando si fermò di colpo e
si voltò verso la ragazza.
-Comunque
grazie Chantal, grazie dell'appoggio-
Detto questo le rivolse uno dei suoi migliori sorrisi e
corse verso gli altri ragazzi lasciando Chantal ai suoi
pensieri..
"Taro
come faccio a non preoccuparmi per te??
Sei uno scemo
io non ho motivo di essere in
pensiero? Ti sbagli
ti sbagli di grosso
"
Tsubasa si era allontanato da tutti appena il mister
aveva fischiato per mandarli a riposo.
Doveva rifarsi la fasciatura in fretta..qualcuno avrebbe
potuto chiedersi dove era finito
Si era appartato dietro una piccola siepe a bordo campo e
stava cercando in tutti i modi di farsi una fasciatura
decente, quando un rumore lo distolse dal suo lavoro.
Alzò gli occhi e la vide.
-Finalmente ti ho trovato
è da un po' che ti
cercavo
-
FINE
QUINTO CAPITOLO
Arigatou=grazie
*Yayoi si
riferisce a quando da piccoli lei era innamorata di
Tsubasa ma lui non se è mai accorto.
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