Senza di te...
5
Umi si può sapere cosa diavolo
hai combinato?
Ormai non contavano neanche più tutti i soldati
malridotti che se ne stavano sparsi qua e la', troppo a
terra persino per lamentarsi.
Ognuno ha i suoi metodi grugnì Umibozu
mentre apriva il cancello di sicurezza della zona delle
celle.
Io invece vorrei capire come hai fatto tu a
trovarmi chiese Kaori rivolta a Ryo mentre
quest'ultimo prendeva una lampada a olio che qualcuno
aveva lasciato in un angolo.
Grazie a questo fece lui indicando un bottone
della giacca della ragazza. Il microtrasmettitore
ricordi? aggiunse con un sorriso complice.
Ma certo
mormorò Kaori tra sé felice
all'idea che Ryo vegliasse incessantemente su di lei.
Qui non c'è nessuno constatò Umi dando
un'occhiata in giro.
Katrina non può essere lontana insisté
Kaori, prima ho sentito le guardie parlare di lei,
del fatto che si era rifiuta di cenare
Tu al suo posto ti saresti mangiata tutto fino
all'ultima briciola la canzonò Ryo sornione.
NESSUNO HA CHIESTO UN TUO COMMENTO!! sbraitò
Kaori lanciandogli addosso un masso raccolto da terra.
Katrina.. ci sei? mugolò Ryo un attimo dopo:
un'enorme livido gli impediva di aprire la bocca
comletamente.
Così non ti sentirebbe neanche se ti inciampasse
addosso lo punzecchiò Umi con fare dispettoso.
Ryo era sul punto di ribattere a tono quando Kaori lo
fermò toccandogli un braccio. Mi è sembrato di
sentire qualcosa
Ryo?
Kaori? Siete proprio voi? chiamò
una debole voce che sembrava venire da sotto il pavimento.
Katrina?
Si, siamo noi! Tu dove sei?
Dietro a questo muro di pietra!
Dietro al muro?? fece Kaori stupita: la
lampada che Ryo teneva in mano illuminava un corridoio
deserto.
E' una specie di passaggio segreto
Pare che
questa villa ne sia piena spiegò Katrina con voce
tremolante, credo che lì fuori ci sia una maniglia
che aziona il meccanismo di apertura.
Ora lo cerchiamo e ti tiriamo subito fuori la
rassicurò Kaori mentre Ryo e Umibozu ispezionavano
attentamente la parete alla ricerca di qualche dettaglio
sospetto.
Forse l'ho trovato fece Ryo spingendo un
piccolo mattone che sporgeva leggermente all'infuori.
Un rumore sordo accompagnò le sue parole e il muro ruotò
quel tanto che bastava per lasciar uscire Katrina.
Tutto a posto? domandò Kaori alla ragazza
che sembrava pallida come un lenzuolo.
Si
per fortuna non mi hanno fatto del male
Ma come avete fatto a sapere che ero qui?
E' stato tutto merito di Kaori fece Ryo
arruffando leggermente i capelli della ragazza.
Il volto di Katrina s'incupì alla vista di quel gesto
affettuoso colmo di preziosa complicità. Capisco
Grazie Kaori e
mi dispiace, mi dispiace tanto di
aver combinato questo pasticcio.
Ma quale pasticcio! esclamò Kaori mentre
tornavano sui loro passi, se non fosse stato per te
non avremmo mai scoperto né l'identità dei terroristi,
né tantomeno l'ubicazione della bomba.
Tu sai dove si trova? chiesere Ryo e Umi a
una voce.
Si
nella cassaforte dell'ufficio di Anderson.
L'ambasciatore Anderson? esclamò Katrina con
stupore.
Esatto confermò Kaori. E la cosa
peggiore è che hanno anticipato l'ultimatum: se il
nostro Stato Maggiore non pagherà 10 miliardi di yen
come riscatto, faranno saltare tutto in aria fra meno di
11 ore aggiunse lanciando un'occhiata al suo
orologio.
Ma allora possiamo prendercela con comodo
fece Ryo guardandosi in torno con fare pensoso.
Prendercela con comodo?!?! Ma ti rendi conto che ci
troviamo in una situazione di emergenza?? Kaori era
su tutte le furie.
Calma Kaori
calma! esclamò lui
proteggendosi la testa con le braccia, intendevo
dire che Umi ha tutto il tempo di portarvi fuori sane e
salve mentre io mi occupo di questa manica di pazzi.
Tu fai cosa??? esclamò Umi con fare
bellicoso, Guarda che io non sono venuto fin qui
per poi lasciare a te tutto il divertimento!!
Tu ti devi proteggere Kaori e Katrina: ti sembra
poco? ribatté Ryo sullo stesso tono.
Ti pare una domanda da fare a un professionista del
mio calibro? sbottò Umi con la faccia contorta in
una smorfia buffissima.
Stammi bene a sentire, specie di buldozer
Ha parlato Rambo!
Siamo alle solite, sospirò Kaori tra sé mentre
una libellula gigantesca passava alle sue spalle e a
Katrina era calato il collo del vestito sulla spalla (non
so se ho reso bene l'idea
ma non ho proprio saputo
resistere!! ^__^ NdB)
La vuoi piantare?
Piantala tu!! (sembrano proprio due bambini
NdB)
"BASTA!!!" Ululò Kaori facendo
momentaneamente perdere l'udito a tutti. "VI
SEMBRA QUESTO IL MOMENTO DI LITIGARE?!?"
Secondo me la soluzione è semplice fece Ryo
massaggiandosi un orecchio, voi andate con lui e io
resto.
Ma allora sei più tosto di un muro! protestò
Umi fermato subito da una Kaori serissima.
Vi prego ragazzi
questo non è un gioco
mormorò la ragazza con un fil di voce.
Ehilà Kaori, dov'è finito il tuo proverbiale
ottimismo? ridacchiò Ryo dandole un pizzicotto sul
naso (^__^ NdB)
Scusami Ryo
lo so che non dovrei aver paura
ma
E' più che normale aver paura
Ed è proprio
perché ho paura che vi accada qualcosa di brutto che
voglio affidarvi a Umibozu. Nel pronunciare le
ultime parole si volse verso l'uomo imbronciato e tutto
rosso che teneva le braccia ostinatamente incrociate sul
petto. Te le affido Umi
So che non mi
deluderai."
E se non dovessi farcela ad affrontare tutti da
solo e a disinnescare la bomba? chiese questi ormai
convinto.
La spunterò vedrai
come al solito no?
aggiunse Ryo con una nota divertita nella voce.
*UMPF* sbuffò Umi facendo strada alle due ragazze.
E poi continuò Ryo, se ti dovesse
succedere qualcosa Miki non me lo perdonerebbe!
Io non ti lascio Ryo
vengo con te fece
Kaori con fermezza, parandosi improvvisamente di fronte a
lui.
No Kaori
devi andare con loro, sentenziò
Ryo con un tono che non ammetteva repliche.
C'era qualcosa nella sua espressione che le fece capire
che era inutile protestare.
Ryo io
voglio starti vicina
come contro
Kaibara
(vedi City Hunter n°37
e anche
38!! della versione italiana, NdB) insisté comunque,
conscia di aver già perso: se non la voleva con sé non
poteva certo obbligarlo.
Ryo tacque e la guardò a lungo, immobile davanti a lei,
e la sua espressione divenne all'improvviso intenerita e
attenta.
Lo vorrei anch'io Kaori la stupì
accarezzandole la guancia con dolcezza, ma
affronterò quei vigliacchi più tanquillamente sapendoti
al sicuro.
Gli occhi di Kaori s'imperlarono di lacrime che la
ragazza cercò di trattenere con tutte le sue forze:
doveva essere forte, per lui.
Va bene Ryo
Ma devi promettermi che andrà
tutto bene
che presto questa brutta storia sarà
finita.
Te lo prometto socia
Già da domani potrai
riprendere a martellarmi e a rendermi la vita nera!
Ryo
la voce di Kaori non era che un
sussurro, stai attento, ti prego
Te lo prometto ripeté lui sfiorandole la
fronte (avrei potuto mettere le labbra lo so
ma sono una ragazza dispettosa!! ^__^ NdB) con un veloce
bacio che la lasciò interdetta per qualche secondo.
Ryo!
Erano ormai giunti alla scaletta che li avrebbe riportati
al pianterreno.
Ci vediamo tra poco ragazzi! fece Ryo
precedendoli su per le scale. Mi raccomando Umi
mi fido di te!
*UMPF* (bis
NdB) Vedremo se sarai all'altezza
della situazione Saeba bofonchiò Umi cercando di
darsi un tono.
Ryo
stai attento, supplicò nuovamente Kaori
tra sé, io
ho bisogno di te
La calma che aleggiava tutt'intorno era decisamente
inquietante.
Io da qui non mi muovo Umi, per nessuna ragione al
mondo fece Kaori con l'aria di essere pronta a
incatenarsi a un albero se solo non fosse stato d'accordo
con lei.
Ormai si trovavano nel parco dell'ambasciata da diversi
minuti: Umi aveva velocemente messo fuori combattimento
tutte le guardie che avevano incrociato ed erano potuti
uscire all'aperto con relativa facilità.
Speriamo che Ryo ce la faccia pregò Katrina
a bassa voce mentre guardava con apprensione la grande
villa immersa nel buio della notte. Sebbene il suo cuore
fosse a pezzi, l'uomo che amava era in pericolo
Se
dovesse accadergli qualcosa
io non me lo perdonerei
mai.
Questo silenzio non mi piace affatto sbottò
Kaori con voce stridula. Devo tenere i nervi sotto
controllo, s'impose quindi per non cedere al panico
che la stava assalendo.
La calma prima della tempesta
pensò Umi fra
sé riandando con la mente ai tempi della guerriglia, nessun
rumore, nemmeno il canto degli uccelli
solo la
tensione
l'odore dell'odio e della guerra
Speriamo che tu riesca a cavartela Ryo
siamo nelle
tue mani.
Con un leggero sorriso sulle labbra, Umi si allontanò di
qualche passo dalle due donne e prese tranquillamente
posto su di una comoda panchina in mezzo al prato fiorito.
L'odore
quell'odore
unico
e riconoscibile fra mille.
I sensi di Ryo erano vigili, in allerta. L'odore della
battaglia
che sempre attanagliava ogni singola
fibra del suo corpo quando si trovava in pericolo. E
questa volta non era solo lui a correre dei rischi
ma milioni di persone, fra cui Kaori
la sua Kaori.
Uno strano rumore attirò improvvisamente la sua
attenzione.
*BANG* l'esplosione generata dalla pallottola illuminò
il corridoio per una frazione di secondo. Si sentì un
tonfo.
Fuori un altro, pensò Ryo continuando a procedere
lentamente. L'ufficio di Anderson non dovrebbe essere
lontano, si disse quindi notando l'occhio di una
telecamera che lo seguiva.
Benvenuto Saeba echeggiò tutto d'un tratto
una voce proveniente dall'alto, ci sei quasi
ancora qualche passo.
Ryo si guardò intorno: un altoparlante doveva trovarsi
proprio sopra di lui. Improvvisamente notò una luce in
fondo al corridoio. Dev'essere lì, pensò
dirigendosi con circospezione verso la porta socchiusa
L'invito che gli era stato fatto non lasciava presagire
nulla di buono.
Complimenti: sei in gamba
Le voci che corrono
sul tuo conto corrispondono al vero, lo accolse un
uomo in alta uniforme militare seduto dietro a una
scrivania. Era solo.
Ci conosciamo forse? domandò Ryo puntandogli
contro la sua Magnum.
Io conosco te rispose il Generale senza
scomporsi. Ho fatto in modo di essere informato sul
tuo conto non appena ti hanno affidato la principessa
Katrina.
Continuerei volentieri a scambiare due chiacchere
ma ora non ne ho il tempo fece Ryo, leggermente
disorientato dalla calma dell'uomo, dov'è la
bomba?
Al sicuro rispose questo con tutta
tranquillità indicando un quadro dietro di lui.
Ma cosa sta succedendo?? Era Anderson ad aver
parlato: come sbucato fuori dal nulla, alla vista di Ryo
sembrò pietrificarsi.
Calma Anderson: abbiamo semplicemente un ospite
lo rassicurò il Generale alzandosi lentamente.
Si può sapere perché gli ha detto dove si trova
la bomba?
Ryo continuava a spostare lo sguardo dall'uno all'altro.
Perché solo io e lei siamo a conoscenza della
combinazione della cassaforte
rispose il capo
dei ribelli, e lei non vivrà abbastanza a lungo
per rivelarla a chicchessia.
Anderson lo guardò senza capire.
Sei solo uno stupido
e ormai non mi servi più.
Le parole dell'uomo furono accompagnate da uno sparo
il petto di Anderson divenne scarlatto
Ma cosa diavolo??
gridò Ryo puntando
subito la canna della sua pistola contro il Generale.
Calma ragazzo
fece questi infilando la
sua arma ancora fumante nella cintura. E metti via
quell'arnese: mi rende nervoso.
Ryo sgranò gli occhi: quell'uomo doveva essere ancora più
pazzo di quanto avesse creduto. Disinneschi la
bomba ordinò quindi avvicinandosi al Generale e
non accennando minimamente a dargli ascolto.
Sono io che do gli ordini sottolineò l'uomo
con voce sorda, e tutto rimarrà al suo posto finché
non avverrà il trasferimento del riscatto sul mio conto
segreto.
Ferma quel maledetto conto alla rovescia o ti
faccio saltare le cervella sibilò Ryo cercando di
contenere una rabbia feroce, resa palese dai suoi occhi
semi chiusi.
Per tutta risposta, il Generale si appoggiò comodamente
allo schienale della poltrona sulla quale si era
nuovamente seduto.
Chi credi di spaventare Saeba? Ho fatto inserire
nel mio cuore un piccolo congegno collegato a un timer di
emergenza
una specie di assicurazione contro gli
infortuni: se dovessi spararmi Tokyo sarebbe polverizzata
in meno di 10 minuti.
Non ti credo esclamò Ryo prendendolo per il
collo della camicia.
Fai male replicò il Generale allontanando la
mano di Ryo con un gesto secco. Come vedi sono in
una botte di ferro
Non fece in tempo a finire la frase
Un leggerissimo
*click* echeggiò nel silenzio
??
Ryo si girò di scatto
Come al
rallentatore, vide la pallottola fendere l'aria
Lo
stato di tensione in cui l'aveva gettato il capo dei
ribelli l'aveva distratto
Anderson
sei un bastardo che non riesce
nemmeno a morire come si deve
farfugliò il
Generale prima di crollare a terra, colpito a morte.
Se devo andare all'inferno
dovrai
accompagnarmi
Quelli di Anderson furono solo
spezzoni di parole sconnesse
cadde nuovamente a
terra, privo di forze.
Ryo gli fu subito accanto: Anderson! La
combinazione! Deve darmi il codice di cui parlavate prima!
Il timer di emergenza
Il Generale non stava
bleuffando prima, ne sono certo.
Io non volevo
non volevo
mormorò
Anderson mentre il suo viso si faceva cereo.
E allora mi aiuti: non c'è molto tempo! lo
implorò Ryo disperato. Se dovesse morire ora
sarebbe la fine.
La data di nascita della principessa
buffo
no?
rise Anderson mentre un rivolo di sangue
gli colava dalla bocca.
La data di nascita di Katrina?
Si
18
10
Il silenzio calò su Ryo come una cappa di piombo.
Lasciò andare Anderson e corse verso il quadro
indicatogli poco prima dal Generale.
Lo tolse
Dannazione! imprecò alla vista del
tastierino numerico. Con un meccanismo di apertura a
manopola sarebbe stato più facile
mi mancano i due
ultimi numeri, pensò tra sé.
Allora
18
10
19
e
il suo
compleanno
quanti anni ha Katrina?? Nella sua
mente tutto scorreva all'impazzata
Devo calmarmi
Ma certo! esclamò improvvisamente, 24!
Ne ha 24!
Quindi
68! 1968!! Premé con
estrema solennità prima il sei
poi l'otto
Un *clack* liberatorio lo sollevò a tal punto che quasi
non riuscì a mettere a fuoco il contenuto della
cassaforte. Il display luminoso dell'ordigno segnava poco
meno di nove minuti
Doveva agire in fretta.
Il congegno sembrava quasi rudimentale, e non uno
strumento di morte così pericoloso e spietato.
Ryo prese il piccolo cacciavite che aveva in tasca e svitò
ad una ad una le sei viti che tenevano bloccato il
pannello di protezione
Sgranò gli occhi per il
terrore: non c'erano fili, non c'era nulla
Era
tutto come fuso
Un ammasso informe che di li a poco
avrebbe spazzato via milioni di vite umane. Ma che
razza di bomba è mai questa?
La fiala, dov'è la
fiala?
Cercò freneticamente con lo sguardo un qualunque segno
di presenza del gas. Dov'è, dov'è??
Fu un lampo: la vide
Una piccola ampolla luminosa
nascosta in un angolo e come estranea a tutto il resto.
Devono probabilmente averla aggiunta all'ultimo
momento pensò mentre, con timore quasi riverenziale,
la sfilava dal suo alloggio, e non hanno avuto il
tempo di integrarla meglio all'esplosivo.
Mancavano sei minuti
Sentì il freddo materiale
simile a vetro nella mano destra. Doveva allontanarsi il
più in fretta possibile: l'esplosione ci sarebbe stata,
ma non avrebbe causato morti.
Si diresse a passo svelto verso la porta
per
rendersi subito conto che era chiusa ermeticamente.
Vuoi vedere che anche questa è opera di quel
maledetto marchigegno ideato dal Generale?!
Sfilò la Python dalla fondina e cercò di far saltare la
serratura.
Un colpo
due colpi
nulla si mosse.
Una porta blindata
possibile che oggi vada tutto
storto?! Giuro che domani non mi muovo dal letto!
cercò di scherzare per convincersi che ci sarebbe stato
un domani.
Anderson
non l'ho sentito entrare, pensò
tutto d'un tratto mentre cercava freneticamente un modo
per tirarsi d'impaccio. Forse
si
sicuramente c'è un passaggio segreto! Chiuse un
attimo gli occhi per fare mente locale
l'uomo era
arrivato da destra
la biblioteca! (scusate la
banalità! NdB)
Prese a buttare a terra tutti i libri, uno dopo l'altro.
Dannazione, dannazione! sbraitò vedendo che
non succedeva niente. Aveva paura
Dopo tanto tempo
aveva di nuovo paura
Ma non per se stesso
Kaori, Umibozu, Miki, Saeko
Avevano ripsto la loro
fiducia in lui
non poteva deluderli.
Nella fretta, Ryo spostò inavvertitamente un candelabro
che, stranamente, continuava a stare in piedi nonostante
tutto quel trambusto.
Con un movimento lento e silenzioso, una parte della
libreria si mosse
ma soltanto di poche decine di
centimetri.
Ma che razza di passaggio hanno costruito?
esclamò Ryo con violenza, Va bene che in passato la
gente era minuta però!!
(Ryo, sei troppo
muscoloso!
^__- NdB) Non mi sembra
comunque di avere molte alternative
Considerò
infine sfilandosi la giacca per ridurre al minimo
l'attrito.
Con un enorme sforzo cercò di appiattirsi il più
possibile
era fuori quasi per metà
trattenne
il respiro
il legno gli premeva contro il torace
Devo riuscirci, devo!
Un attimo dopo si trovò nella più completa oscurità.
Anche un passaggio a chiusura automatica: che
organizzazione! ridacchiò tra sé un po' sollevato.
Il cunicolo in cui si trovava era basso e stretto, ma
riusciva a muoversi con relativa facilità.
E ora
incrociamo le dita! Cominciò a
muovere qualche passo
Ma
quanto tempo ho
ancora? Non è possibile: come ho fatto a essere così
stupido!
Cercò di avanzare il più velocemente possibile
Non sapeva quanto mancasse alla detonazione
tre
minuti? Due? Una manciata di secondi? Era davvero
imperdonabile che non avesse azionato il cronometro del
suo orologio.
Ryo sei solo uno stupido... uno stupido dilettante e
incosciente! Una debole luce attirò la sua
attenzione
Un'uscita! La salvezza
Un assordante boato squarciò il silenzio della notte.
Ryo si sentì tutto d'un tratto circondare da un violento
turbine di aria calda
Dolore
Un'atroce fitta
alla testa
Come in un sogno, strisciò lentamente
verso la luce che si faceva sempre più fioca e lontana
l'aria fresca
la salsedine
il mare
Acqua,
c'è dell'acqua
un pensiero che riuscì a
cogliere nella nebbia che lo circondava
un canale
l'acqua del canale scorreva vicino a lui
stava
stringendo nel palmo qualcosa di duro
la fiala
Con un ultimo, devastante, sforzo protese il braccio in
avanti
la piccola ampolla brillò per un attimo
la luce della luna vi si riflesse mentre questa cadeva giù
sempre più giù
poi il nulla.
Continua...
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