Senza di te..
3
"Ciao
Kaori! Come stai?" chiese allegramente Miki mentre
Kaori prendeva posto su di uno degli alti sgabelli del
Cat' Eye.
"A dire il vero non lo so" fu la semplice
risposta della ragazza.
"Qualcosa non va con Ryo?" (che intuito Miki...
complimenti!! NdB)
"Ho fatto un sogno orribile questa notte: per
salvare la vita di Katrina Ryo veniva ucciso da un
terrorista..." raccontò Kaori con voce atona.
"Su con la vita Kaori! Era solo un incubo!"
cercò di rassicurarla Miki sedendosi accanto a lei.
"C'era sangue dapertutto e io...non potevo fare
nulla...nulla, per salvarlo."
"Ehi ehi!" la esortò Miki vedendo che Kaori
era prossima alle lacrime. "Non dimenticare che Ryo
è il migliore ("dopo di me, s'intende"
avrebbe agiunto Umichan... giusto? ^__^ NdB), riesce
sempre a cavarsela."
"É vero Miki, scusami... non è da me piagnucolare
come una bambina" fece Kaori cercando di sorridere.
"É tutta colpa della tensione che mi perseguita da
quando Saeko ci ha affidato questo incarico..." E
della mia stupida gelosia aggiunse tra sé... Se
Ryo dovesse innamorarsi di Katrina cosa ne sarebbe di me?
La ragazza scuoté la testa con vigore per allontanare
quel brutto pensiero. Ryo è così gentile con lei
solo perché la situazione lo richiede... Si, dev'essere
così.
"Kaori? Ci sei?" la chiamò Miki riportandola
alla realtà.
"Oh si! Scusami di nuovo... Non c'è che dire, in
questi giorni sto proprio dando i numeri."
"Solo in questi giorni?" la canzonò una voce
famigliare.
Kaori si voltò di scatto: Ryo se ne stava appoggianto
con noncuranza allo stipite della porta e la guardava
divertito. Da quanto tempo è li? si chiese,
temendo di arrossire come un peperone per l'imbarazzo:
non voleva che si accorgesse del suo stato d'animo...
Sarebbe stato troppo umiliante per lei... Era la sua
socia (vedi City Hunter n°36 della versione italiana,
NdB) e doveva dimostrarsi forte, a qualunque costo.
"Cosa intendi dire???" chiese quindi con fare
minaccioso mentre i suoi occhi s'infuocavano (serve a
mimetizzare il rossore delle guance... NdB).
"Niente Kaori, niente!" ritrattò subito lui
facendo un salto in là per mettere fra loro una distanza
di sicurezza.
"Ma Katrina dov'è?" domandò improvvisamente
la ragazza mentre il martello che le si era appena
materializzato fra le mani scompariva come per magia.
"Sta arrivando: è insieme a Saeko" indicò Ryo
tirando un sospiro di sollievo da sotto il tavolo sotto
al quale si era prontamente infilato. Ora si che ti
riconosco Kaorichan... ridacchiò quindi tra sé
lanciandole un'occhiata affettuosa mentre (naturalmente...
NdB) la ragazza gli voltava le spalle.
"Avete scoperto qualcosa di nuovo?" chiese
Katrina non appena lei e Saeko si furono sedute ad un
tavolo.
"Per quanto riguarda l'ubicazione della bomba temo
proprio di no..." La voce di Saeko era colma di
rabbia mista a impotenza. "Non ci era mai capitato
di girare a vuoto così, senza concludere nulla e, come
se non bastasse, perdendo tempo prezioso! Sono
intervenuti persino i migliori agenti dei nostri reparti
speciali ma niente... niente di niente. Se non fosse per
le registrazioni delle nostre conversazioni con i
terroristi, questa potrebbe sembrare una qualunque,
tranquilla, settimana di febbraio."
"Ma è possibile che riescano a nascondersi così
bene?" esclamò Kaori mentre faceva nervosamente
avanti e indietro.
"Kaori stai ferma una buona volta: mi fai venire il
mal di mare!" la bloccò Ryo facendola sedere.
"Abbiamo però ricevuto una comunicazione della
massima importanza dal laboratorio che ha messo a punto
il gas nervino" riprese Saeko abbassando il tono
della voce perché un cliente che era appena entrato e
sul quale Miki si era fiondata non potesse udire nulla.
"Dato che la maggior parte delle ricerche eseguite
per la guerra chimica sono considerate top-secret e al
limite della legalità, questo nuovo gas, il VX-3, è
stato concepito in maniera da poter essere distrutto in
qualunque momento, da chiunque e senza grossi pericoli"
spiegò Saeko.
"In che modo?" chiese Kaori mentre bloccava Ryo
con una grossa catena per impedirgli di importunare due
ragazze che si erano appena sedute al bar.
"Vi sembrerà pazzesco ma... Basta buttare la fiala
in acqua! L'ampolla in cui è contenuto il VX-3 è
altamente biodegrabile e gli agenti tossici del gas, a
contatto con l'idrogeno (la formula dell'acqua è H2O dove "H" sta per "idrogeno"...
Vecchie riminiscenze delle mie lezioni di Chimica ^__^
NdB), vengono istantaneamente neutralizzati."
"WOW!!" escalmò Kaori ignorando le proteste di
Ryo ora completamente imbavagliato. "Ma allora se al
momento dell'esplosione dovesse piovere non ci sarebbe
nessun pericolo!"
Saeko scuoté la testa frenando l'entusiasmo della
ragazza. "Purtroppo non è così semplice Kaori. Il
gas viene neutralizzato dall'idrogeno solo in caso di
osmosi (fenomeno per cui 2 liquidi si diffondono l'uno
nell'altro... NdB): una volta venuto a contatto con
l'aria neanche il diluvio universale eviterebbe la
contaminazione della città."
Una grande delusione si dipinse sul volto di Katrina.
"Allora bisognerebbe comunque trovare prima la bomba."
"Esatto" confermò Saeko. "Sottarre
l'ampolla non dovrebbe poi presentare grandi difficoltà."
"Ma come facciamo a far uscire quei pazzi allo
scoperto?" fece Kaori poggiando il mento su una mano.
"Potrei fare io da esca" suggerì Katrina con
la stessa serenità che se avesse espresso il desiderio
di mangiare un gelato alla fragola.
"Tu vuoi cosa?!" chiesero Ryo (nel frattempo è
riuscito a liberarsi, NdB) e Kaori con espressione
attonita.
"Espormi più di quanto abbia fatto finora:
vedendomi passeggiare tranquillamente per la città i
ribelli potrebbero provare a rapirmi e, finalmente,
scopriremmo con chi abbiamo a che fare."
"Ma è troppo pericoloso!" protestò Kaori
alzandosi in piedi.
"Niente affatto: se ci sarà Ryo con me non mi
accadrà nulla di male" assicurò Katrina rivolgendo
a Ryo un sorriso complice e mandando Kaori su tutte le
furie.
"Sarò felicissimissimo di portarti in giro mia
bellissima Katrinaaaa..." *SKABOOM!!!* MARTELLATA da
305 t...
"Così impari a fare lo scemo in situazioni del
genere!" gridò Kaori al ragazzo che in quel momento
faceva tutt'uno con il pavimento.
"Potrebbe essere una buona idea..." considerò
Saeko fissando prima Katrina e poi Ryo che aveva un maxi
cerotto sul naso e si massaggiava la testa, "è vero
che con te non correrebbe alcun rischio."
"Ma cosa dici Saeko? Sei forse impazzita?... Vuoi
lasciarla... DA SOLA... in balia di Ryo??" domandò
Kaori sgranando gli occhi.
"Non mi sembra che abbiamo molte alternative..."
"Allora è deciso" esultò Ryo prendendo le
mani di Katrina nelle sue, "oggi pomeriggio ce ne
andremo..."
"Al Luna Park!" lo interruppe lei impedendogli
di concludere la frase appena iniziata, "ho sempre
sognato di andare sulle montagne russe!"
"Le montagne... russe?..." mugugnò Ryo
sconsolato. "Sei proprio sicura di non voler fare un
giretto degli alberghi più caratteristici della città?..."
"SECONDO TE?!?!?!?" sbottò Kaori
minacciando di colpirlo con una mazza ferrata (... ho
seguito l'ispirazione del momento x scovare quest'arma ^__^
NdB).
"Va bene va bene!" assicurò Ryo buttandosi in
ginocchio di fronte a lei, "Prometto che mi
comporterò bene Kaori!"
"Così va meglio" fece la ragazza soddisfatta.
"Andiamo Ryo?" lo chiamò Katrina dirigendosi a
passo svelto verso l'uscita.
"Mio tesorucciooo bellooo arrivoooo!" *DOOOMM!!!*
Con grande disappunto di Kaori però, l'enorme martellone
di ferro si conficcò nel muro...
"Stavolta mi hai mancato!" la punzecchiò Ryo
facendole l'occhiolino prima di fuggir via.
"RYOOOOOOO!!! SE TI PRENDO!!!!!!!!!!!"
"Non ho mai visto Kaori in questo stato: si vede che
stavolta è proprio gelosa" fece Miki, ridendo alla
vista della ragazza che, dalla porta del Cat's Eye,
malediceva Ryo impiegando le peggiori parolacce del suo
repertorio apparentemente ricco.
"Già... E ha trovato pane per i suoi denti"
confermò Saeko mentre terminava il suo caffé, "mi
è sembrato di capire che Katrina si sia proprio presa
una bella cotta per il nostro Ryo..."
"Smettila
di fare quella faccia Ryo!"
"E tu piantala di ridere, non è divertente."
"Scusami... Ma come potevo immaginare che le
montagne russe ti facessero quell'effetto?"
"Non ho paura delle montagne russe" sottolineò
Ryo incrociando le braccia sul petto e fingendosi offeso,
"è solo che non mi piace allontanarmi troppo da
terra." (siete al corrente della sua fobia? Per una
spiegazione più chiara ed esauriente visitate la mia
pagina dedicata a Ryo... NdB)
"Tutte scuse" lo punzecchiò Katrina
accelerando il passo e piantandosi di fronte al ragazzo.
"Comunque... grazie: ho trascorso uno splendido
pomeriggio."
"Di niente... Ma la vuoi smettere??" esclamò
Ryo vedendo che Katrina non riusciva a trattenersi dal
ridere.
"Va bene, va bene" tagliò corto lei
passandogli a fianco. "E ora che si fa?"
chiese, mentre lo prendeva a braccetto.
"É una sorpresa" fece lui guardando fisso
davanti a sé.
"É un posto romantico?" (io questa la uccido...
NdB)
Ryo sorrise. "Si e no... dipende."
"Allora sbrighiamoci: sono curiosa!" (perché
in questi casi non posso intervenire io con il martellone
di Kaori? Sgrunt!!.. NdB)
"Ma stiamo tornando a casa..." la delusione
trasparì chiaramente dal tono di voce di Katrina mentre,
pochi minuti dopo, Ryo parcheggiava la Mini nel cortile
del suo palazzo.
"Si e no" ripeté lui lasciandola alle sue
domande.
"Senti Ryo: mi vuoi dire dove stiamo andando?"
insisté la ragazza mentre lo seguiva su per le scale.
"Ricorda Katrina che la pazienza pazienza è la virtù
dei forti!" l'apostrofò lui continuando a salire.
Rise al ricordo di come aveva imparato quel detto... Era
stata Kaori a borbottarlo tra sé e sé, lamentandosi di
una delle sue solite scorribande. "E ora chiudi gli
occhi" ordinò a Katrina non appena si trovarono di
fronte ad una pesante porta di ferro (voi avete capito
dove sono diretti, vero? NdB).
Katrina obbedì. Sentì un sordo cigolìo seguito da una
ventata di aria fresca che l'avviluppò non appena si
trovarono all'aperto.
"Ora puoi aprirli" le disse dopo averle fatto
fare qualche passo in avanti.
"Ma è... oh... è bellissimo!" esclamò
Katrina ammirata alla vista delle migliaia di luci della
città che cominciavano a stagliarsi nella notte.
"Lo spettacolo è ancora più sbalorditivo dalla
terrazza del Sun City (avete presente la serie TV?
NdB), un albergo non lontano da qui."
"E perché allora?..."
"Non ti ci ho portata perché non volevo fare troppo
tardi" la anticipò lui. "Mi duole
ricordartelo, ma non dobbiamo essere irreperibili troppo
a lungo."
"Pensi sempre a tutto..." la voce di Katrina
non era che un sussurro. Fissò a lungo l'alta figura
dell'uomo che le si trovava accanto. "Sei una
persona speciale Ryo, davvero."
"Non sono in molte a condividere il tuo parere!"
scherzò lui passandosi una mano fra i capelli.
"Senti Ryo..." continuò lei seria, "ieri
sera al ristorante volevo dirti una cosa ma sono stata
interrotta."
Il ragazzo la guardò negli occhi, in silenzio.
"Non è facile..." titubò Katrina per un
momento: inspirò profondamente e riprese a parlare.
"A Sagara, in mancanza di un erede maschio, è
tradizione che, alla morte del sovrano, sia la
primogenita a salire al trono."
"Mi sembra più che naturale!" commentò Ryo
cercando di allentare la tensione che si era creata, ma
Katrina lo fermò subito con un gesto della mano.
"Ti prego, fammi finire." Fece una breve pausa.
"É anche tradizione che all'incoronazione coincida
la cerimonia di fidanzamento ufficiale della futura
regina. Il mio promesso sposo è morto due anni fa"
proseguì Katrina, "e da allora mio padre ha sempre
fatto lievemente pressione su di me perché trovassi un
suo degno sostituto. Purtroppo però, nessuno mi è
sembrato all'altezza fino a quando..." esitò.
"Fino a quando non ho conosciuto te" chiuse gli
occhi, come se avesse appena perduto ogni forza.
"É la dichiarazione più vicina a una proposta di
matrimonio che io abbia mai ricevuto" scherzò
dolcemente il ragazzo prendendole una mano.
"Ryo..." mormorò Katrina mentre sentiva il
cuore tamburellarle in petto.
"E ne sono veramente lusingato" continuò lui.
"Ma... c'è un MA, non è vero?" fece
lei con timore crescente e sfilando la mano da quella di
lui.
"Il fatto Katrina è che..." lo sguardo di Ryo
volò lontano, come ad accarezzare gli alti grattacieli
di Tokyo. "Io non sono... beh... il mio cuore non è
libero" disse infine lui girandosi verso di lei.
"Non è più libero da tanti anni ormai."
Lacrime amare fecero capolino dai verdi occhi di Katrina.
"Kaori... giusto? In fondo non era difficile capirlo...
Anzi, si può dire che salta agli occhi..." la sua
voce era carica di un'emozione che non riusciva più a
trattenere. "Ho ragione? Si tratta di lei?"
Ryo non si mosse, né parlò.
"Dimmelo! Ho il diritto di saperlo dopo essermi
ridicolizzata di fronte a te!"
Ryo provò una stretta alla bocca dello stomaco. "Katrina
ti prego non dire così... non ti sei ridicolizzata..."
"Dimmelo!" ripeté lei alzando la voce.
"Si... è lei che amo" annuì Ryo in un
sussurro appena percettibile.
"L'ami profondamente ma riesci a stento ad
ammetterlo... persino con te stesso!" gridò Katrina
con le guance rigate dal pianto. "Perché Ryo? Perché
dici di amarla ma ti comporti come se niente fosse? Se mi
avessi subito dato modo di capire cosa provavi forse ora...
forse non sentirei così tanto male... così tanto dolore"
fece la ragazza battendogli i pugni sul petto.
"Mi dispiace Katrina... mi dispiace davvero
moltissimo... Io... non sono mai stato bravo a esprimere
ciò che provo... io... non so come si fa."
Katrina levò gli occhi su di lui, ma nell'espressione
dell'uomo che le si era insinuato nel cuore non vi era
amore... solo mortificazione... quasi pietà.
"Non sarei mai dovuta venire qui!" esclamò
staccandosi da lui e correndo via. Provava il desiderio
di sparire... sparire e non rivederlo mai più.
"Katrina..." la chiamò lui, nel vano tentativo
di trattenerla. Ma non poteva nulla per lei: senza
volerlo, l'aveva ferita nell'innocenza dei suoi
sentimenti e, rincorrendola, avrebbe solo peggiorato le
cose.
Continua...
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