"Sai sorella... mi sta venendo un
dubbio!"
"Di cosa stai parlando?"
"Non è che le guerriere Sailor sono veramente
potenti?"
"Ti riferisci a Kumo e Honoo? Non prenderli ad
esempio! Erano degli idioti, noi invece sconfiggeremo
quelle ragazzine! Le attaccheremo insieme nel loro
nascondiglio!"
"Vuoi disubbidire agli ordini di Taioyoo?"
"Lo voglio solo aiutare! Se compieremo la missione
vedrai che sarà contento anche se gli abbiamo
disubbidito."
"Allora è deciso. Partiamo subito!"
Ma le ragazze non si erano accorte che qualcuno le stava
spiando:"Stupida Iwa! Ma non ce la faranno. Neppure
in due e io farò bella figura col capo. Ah... ah... ah...!"
Anche quel giorno le guerriere si erano
riunite in casa di Rei per nalizzare i nuovi dati
raccolti.
E anche quel giorno un rombo interruppe il lavoro di Ami:
"Insomma Minako! Anche oggi hai fame!"
"Ma... io non ho fatto niente..." Minako aveva
ragione.
Non era stata lei a produrre quel suono: infatti non era
il suo stomaco ma il pavimento che si stava aprendo sotto
di loro.
"Presto! Tasformiamoci e usciamo di qua!" Il
consiglio di Ami fu seguito da tutte. In un attimo le
guerriere uscirono dalla stanza, vedendo due ragazze
perfettamente identiche: una bionda con un vestito blu e
una mora con un vestito giallo.
Uscirono appena in tempo prima che tutta
la stanza fosse inghiottita nella terra.
"Oh no! La mia casa!"
"Vi disturbiamo Guerriere Sailor?"
"Direi di sì! Mi avete distrutto la casa brutte
streghe!"
"Come osi interromperci e poi la strega sarai tu!
Cosa stavo dicendo... ah sì! Il mio nome è Iwa e sono
la guerriera della terra..."
"...e io sono Sizuko, la regina dell'acqua!"
"Cosa ne avete fatto di Usagi e Chibiusa?"
"Chi? Quelle due con quell'acconciatura ridicola?
Non hanno un minimo di buon gusto..."
"Non permetterti di parlare così di Chibiusa!"
Chibiusa era ormai come una sorella per Hotaru e lei
odiava tutti quelli che la disprezzavano.
"Tsk, ragazzina... Cosa vuoi capirne tu di
acconciature alla moda?"
"Chibiusa è una mia amica e non ti permetto
d'insultarla! Saturn Crisis Power...make up!"
Hotaru era accecata dalla rabbia. L'aura
viola che la circondava risplendeva di una luce intensa;
anche i suoi occhi brillavano di una strana luce: "Ora
vedrai se sono solo una ragazzina... Super Destroy
Explosion!"
Hotaru alzò il braccio destra al cielo; la punta della
sua falce si illuminò come se fosse incandescente poi
scagliò in avanti il braccio come per lanciare l'arma;
ma al posto della falce, Ottavia scagliò qualcosa di
molto più potente: una grande sfera di energia viola che
si scontrò violentemente sul corpo dell'impreparata Iwa.
Ma quella di Hotaru non era una banale sfera di energia:
era una spece di bomba che fece letteralmente saltare in
aria la giovane nemica.
"Iwa! No!!!" Sizuko iniziò a piangere poi con
espressione carica d'odio fissò Hotaru, che si era un
po' calmata: "Come hai potuto! Hai ucciso mia
sorella! Ti odio!"
Con il viso bagnato dalle lacrime si avventò contro
Hotaru. Tutte le ragazze corsero in divesa della ragazza
ma lei fece loro cenno di fermarsi. Sizuru colpì varie
volte la ragazza anche se la potente aura viola la
proteggeva. Ma Sizuru non smise nè di colpire nè di
piangere: "Io ti odio! Ti odio! Hai ucciso mia
sorella!"
Ottavia non ce la fece più: una lacrima
solcò il suo viso poi dolcemente disse:"Mi dispiace."
"Non mi importa niente se ti dispiace! Mia sorella
non c'è più!"
"Neanche Chibiusa c'è... e lei è come una sorella
per me."
Sizuru smise di colpire. La rabbia scomparve dal suo viso
sostituita da un'infinita malinconia. "Allora...anche
noi abbiamo sbagliato..."
Hotaru le rispose con un sorriso.
Poi una luce abbagliante invase la zona,
come se un nuovo sole fosse apparso.
Le ragazze guardarono in alto e videro un ragazzo dai
capelli biondi con un meraviglioso vestito dorato.
"Sapevo di non potermi fidare di voi stupidi"
"Fratello..."
"Non guardarmi con quella faccia piena di tristezza!
Mi fai pena! Sei ridicola!"
Taiyoo alzo un dito e, come se fosse attratto da questo,
il corpo di Sizuru si librò in aria; poi dal dito scaturì
un raggio dorato che trafisse la giovane al cuore.
Poi il suo corpo cadde morente a terra. Hotaru fu scossa
da un brivido poi l'aura intorno al suo corpo si espanse;
il suo viso si irrigidì in una smorfia mista di rabbia e
tristezza. Makoto aveva capito la situazione: Hotaru
stava espandendo tutto il suo potere fino ad esplodere
con il suo nemico. "Hotaru... no!" Makoto corse
verso l'amica ma il potere di Saturno glielo impedì.
Hotaru urlò ma il suo urlo fu coperto da una gigantesca
esplosione.
Infine silenzio... tutto si placò, non si sentiva nessun
suono, solo un rumore di passi alternati a quello di un
bastone sulla terra.
Fine cap. 9
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