"Supreme Crisis Power...make up!"
Il corpo di Usagi fu investito da una luce dorata: una
luce talmente potente da ridare i sensi a Chibiusa.
Quando la luce si diradò, i due spettatori si trovarono
di fronte una guerriera potentissima; la sua forza
traspariva dal suo aspetto: il suo vestito bianco
rifletteva il luccichio dei bordi, del fiocco e degli
stivali dorati, mentre due ali da farfalla di stoffa
leggera e trasparante spiccavano dalla sua schiena. Il
suo corpo emanava pace e calore oltre che ad una forte
luce dorata: era diventata la Guerriera Sailor
definitiva, Supreme Sailor Moon.
"Chibiusa!" La bambina si sentì
chiamare da una sottile voce; si girò e vide Artemis
morente.
"Oh Artemis! Sei ancora vivo!"
"Non pensare a me... tieni! Questa spilla è un dono
della Suprema Essenza... l'ho conservata per te fino ad
ora. Usala e aiuta Usagi..." La bambina prese il
potente oggetto prima che il gatto morisse fra le sue
braccia.
"Oh no! Artemis!!!" Le lacrime di Chibiusa
ripresero a sgorgare ma poi si fece forza e usò il suo
potere.
"Moon Crisis Power...make up!"
Vedendo una luce alle sue spalle, Usagi si girò e vide
sua figlia pronta al combattimento, trasmormata in Super
Sailor Chibimoon, circondata da un'aura fucsia.
Chibiusa iniziò il combattimento senza
paure: sapeva che Usagi non avrebbe fatto del male al suo
amico e lo avrebbe salvato con il suo potere.
La lotta fu dura: pur non disponendo più del poterre di
Usagi, Helios disponeva di un potere suo molto efficace
che scaturiva dall suo corno dorato e dal medaglione.
Ad un tratto, come se si fosse stancata di quella lotta
infinita, materializzò uno scettro scintillante che
sembravava fatto di oro puro.
"Helios! Torna in e te!" Detto questo alzò lo
scettro in alto, sopra la sua testa: si accese
improvvisamente come una lampadina dopo aver spinto
l'interruttore. "Supreme Moon Attack!"
Furono questi gli ultimi suoni della lotta ad esclusione
delle urla di Helios e dello scricchiolio che fece il
medaglione mentre andava in franntumi.
Un'ombra nera abbandonò il corpo del
giovane che cade a terra senza vita.
"Helios! Helios" Chibiusa corse verso l'amato
ma non c'era più nulla da fare. "Usagi..."
Scoppiò a piangere e corse verso la madre per
abbracciarla e cercare il suo conforto.
"Mi dispiace Chibiusa." Anche il suo viso fu
solcato da una lacrima. Poi pensò alle sue amiche;
rivide la loro morte; immaginò tutto ciò che avevano
subito per aiutarla... non ce la fece più. Scoppiò in
un pianto profondo poi si chinò con le ginocchia a terra
per abbracciare meglio la sua bambina e cercare un po' di
conforto.
Improvvisamente la spilla di Usagi iniziò
a brillare e uno spirito uscì da essa: anche se
sconvolte le due ragazze la riconobbero. "La Suprema
Essenza!"
"Non disperate!" Il suo tono di voce era uguale
a quello che aveva usato con Luna e Artemis. "Il
potere di questa spilla vi potrà aiutare... basta che lo
vogliate veramente e tutto ciò che desiderate diventerà
realtà." Poi tornò da dove era venuta.
Madre e figlia si guardarono.... poi
presero in mano la spilla e urlarono con tutta la loro
voce: "Supreme Crisis Power!!!"
Dalla spilla scaturì un grande fascio di luce che si
scontrò contro i corpi esanimi delle guerriere, dei
gatti e di Helios. Una luce dorata avvolse tutte le
vittime: le loro ferite si rimarginarono, la stoffa dei
loro abiti si ricucì e i loro occhi si aprirono, come se
tutti fossero usciti da un lungo letargo. Poi tutti si
alzarono: erano un po' spaesati ma Usagi e Chibiusa erano
al settimo cielo. Piansero per la gioia correndo verso le
loro amiche. Loro non capivano ma per ora non volevano
sapere nulla: l'importante era poter riabbracciare le
loro amiche che avevano faticato tanto a ritrovare.
Chibiusa si ricordò di un'altra persona.
Si girò e lo vide, tutto solo e imbarazzatissimo. Lasciò
il gruppo e corse verso di lui: "Helios!" I due
si abbracciarono: "Perdonami Chibiusa. Vi ho causato
un sacco di guai!"
"Non ti preoccupare. Vorrei sapere una cosa. Chi è
stato a farti tutto ciò?"
"Mi piacerebbe molto saperlo... ma purtroppo non i
ricordo chi mi ha dato il medaglione..."
Le ragazze si staccarono dall'abbraccio anche perchè
avevano bisogno di respirare! Vedendo Chibiusa vicino a
Helios li raggiunsero anche loro.
Chibiusa si rivolse ad Usagi: "Abbiamo un problema...
Helios non sa nulla riguardo chi è stato a donargli il
medaglione che lo ha ridoto così."
"Non preoccuparti piccola..." In quella veste
Usagi riusciva a sprizzare pace e tranquillità da tutti
i pori. "Ora torneremo sulla Terra e aspetteremo
finchè questo nemico non si farà vivo e a quel punto
interverremo noi..."
"Usagi ha ragione! Non possiamo fare altro che
aspettare."
"Se non vi reca disturbo io verrei con voi"
Helios intervenì nel discorso "Voglio aiutarvi dopo
tutto quello che vi ho fatto passare."
"Allora torniamo a casa!"
Il teletrasporto fu immediato come al
solito. Quando tornarono sulla Terra era notte: una notte
uguale a quella che diede inizio a questa avventura: la
luna piena splendeva alta nel cielo, così luminosa da
vanificare la funzione dei lampioni; la sua immagine si
rifletteva dolcemente sull'acqua del laghetto del parco,
lievemente increspata da una leggera brezza. Ma questa
volta nessun urlo rovinò questo meraviglioso scorcio di
paradiso.
Fine...?
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