Rivali
3 RIVE GAUCHE
Diane era seduta comodamente dal lato del
passeggero con i piedi bianchi poggiati sul cruscotto
mentre Mark era tutto concentrato sulla strada davanti a
se.
"FUMI?" fece la ragazza e tirò fuori una
Marlboro dal pacchetto accendendola aspirando
profondamente.
Mark assentì continuando a guardare dritto, si stava
divertendo troppo, doveva ammettere che Milady aveva
ragione guidare a duecentoventi all' ora era un ottimo
calmante, un calmante da ricchi pensò rabbuiandosi, tu
probabilmente non potresti permetterti una macchina del
genere neanche se lavorassi cent'anni,hai diciotto anni e
già lavori da quattro per mantenere la tua famiglia,con
la coda dell' occhio guardò la ragazza che aveva
accanto,cosa aveva lui in comune con quella bambolina dei
quartieri alti? Cristo, sembrava uscita da Vogue o in
qualunque altro modo si chiamasse l' osannata rivista di
moda.
La bocca deliziosamente disegnata di Diane fece un altro
tiro dalla sigaretta e poi la pose direttamente sulla
bocca di Mark.
No, mi sta andando in pappa il cervello pensò
Mark quando il sapore della bocca di lei sulla sigaretta
gli ricordò della sera precedente quando la stringeva
tra le braccia e gli fece venire strani pensieri.
Diane gli fece cenno di accostare " Dentro Parigi
guido io, sarebbe troppo complicato spiegarti le strade"
sorrise" E poi sono una distratta dimenticherei
sicuramente di darti qualche indicazione e ci troveremmo
chissà dove"
Quando sorrideva sembra quasi umana e non un bambolina di
porcellana osservò Mark mentre passava dal lato del
passeggero" Dove ha intenzione di portarmi, vostra
grazia?? Le ricordo che se per l' ora di cena non sono a
tavola con in miei compagni
Marshall mi fa la pelle" questa tizia non ti
piace affatto Mark è solo dannatamente eccitante e tu
hai gli ormoni un po' in subbuglio tutto qui.
" Non preoccuparti, non ti farò passare nessun
guaio Micetto, Ma tu non hai fame? Ti porto a casa mia
sulla Rive gauche, è il mio piccolo rifugio per quando
ne ho abbastanza di Papà e Pierre" spiegò Didi
mentre schiacciava al massimo l'acceleratore e sfrecciava
per le viuzze facendo sbiancare il povero Mark.
Si fermarono davanti ad una graziosa palazzina dell'
ottocento proprio sulla Senna.
" Non c'è l' ascensore e io abito all' ultimo piano
, credi di potercela fare??" si era tolta gli
occhiali da sole e lo guardava ironica con i grandi occhi
verde scuro.
" Carina come sempre eh?" ridacchiò Mark
mentre se la caricava in spalla a mo di sacco di patate
incurante delle proteste di lei
.
" Dai mettimi giù , Mark, scherzavo, tregua per
favore" Diane si dibatteva come un pesciolino nella
rete ma la stretta del ragazzo era più salda che mai.
Mark lo aveva chiamato Mark e non Landers come faceva di
solito, aveva un bel suono il suo nome detto da quella
boccuccia sdegnosa dalla erre strascicata.
La mise giù solo davanti alla porta per permetterle
d'aprire e stavano ridendo entrambi come matti. Il
piccolo attico rispecchiava il gusto retrò e boehmiénne
della sua proprietaria , Diane entrò rapida e si diresse
subito verso il frigorifero, lo aprì e ne guardò
soddisfatta il contenuto: c'era abbastanza roba per
preparare un pranzo decente, fece cenno a Mark di
accomodarsi su un comodo divano foderato di rosso
pompeiano mentre si allungava per tirare fuori del pane
da una credenza antica.
Mark si guardava intorno, l' arredamento dell'
appartamento che di primo acchitto sembrava vecchio e
vissuto era invece curato nei minimi particolari,dalle
tende di broccato color vinaccia,alla passamaneria che
bordava le poltrone, per finire ai deliziosi animaletti
di cristallo che ornavano le mensole di vetro. Ma cosa
sto facendo qui? si chiese Mark sentendosi
improvvisamente a disagio, sporco e sudato, già sudato
aveva bisogno di una doccia, nella sua borsa aveva tutto,
cambio, asciugamano, ora tutto stava a chiederlo a Milady
andiamo Landers non ti farai intimidire da questo
scricciolo di femmina??
" Uhm Diane, senti non è che potrei farmi una
doccia??"
La ragazza alzò lo sguardo dai crostini che stava
preparando" Si certo il bagno è di là e
Mark,chiamami Didi, solo mio padre quando è arrabbiato
mi chiama Diane"
"Ok Didi vado allora" fece Mark mentre la
ragazza gli allungava un crostino spalmato di camembert e
glielo ficcava in bocca, il formaggio morbido sul pane
caldo era davvero buono pensò ingoiando il crostino.
"Non ti lamentare poi se puzzi di vaniglia!!!"
la senti gridare dalla cucina.
Diane era tutta presa nel preparare il pranzo,se
ingrassassi proporzionalmente a quanto mangio a quest'ora
sarei un barile pensò mentre faceva rosolare le
costolette di maiale nel Calvados e affettava le mele e
lo scalogno, arricciò il naso per un momento perplessa e
se a Mark non piacesse la cucina francese? forse avrebbe
dovuto puntare su qualcosa di più semplice
Mark,
come diavolo le era venuto in mente di portarlo li e di
cucinargli il pranzo non potevano andare da Mc Donalds???
Tutto ciò sembrava un assurda macchinazione per sedurlo,
certo probabilmente il ragazzo era troppo giovane per
farci caso, ma era proprio quello che sembrava un
tentativo di seduzione, se si escludeva il fatto che non
le era neanche passato per la testa di sedurre Mark
Landers
.
"Non provare assolutamente a ridere" disse una
voce dietro di lei, Diane si girò e non poté impedirsi
di ridere, per quanto provasse a soffocarle le risate
uscivano da sole,davanti a lei c'era Mark nel suo
accappatoio che gli arrivava più o meno a metà
coscia,Dio come era buffo!!!!
" Scusa ti prego scusami Ah ahhahhahaha" le
stavano venendo le lacrime agli occhi, la tigre in
accappatoio verde acqua era un vero spasso.
" Grazie tante, gentilissima," Mark era
contrariato, si era messo l'accappatoio di Diane perché
non riteneva troppo educato presentarsi a torso nudo
..
" Scusami davvero Mark, non volevo prenderti in giro
è stato più forte di me" Diane gli si avvicinò e
gli accarezzò la faccia" Peccato che la doccia non
abbia fatto sparire questi" fece indicando i lividi
.Uhm
Didi questi lividi invece gli danno un aria ancora più
selvaggia
.sta zitta!!!
Stavolta Mark non si ritrasse,Cristo santo ma questa
ha deciso di farsi stuprare??? pensava mentre la
fissava negli occhi verdi, voleva stringerla fino a
romperla, tenerla accanto a se, era la prima volta che
provava un desiderio tanto intenso per una ragazza,anzi
per una donna davanti a lui c'era una donna di 25 anni,
si sentì improvvisamente in colpa verso Maki,
sicuramente le voleva bene, ma in confronto a questa
gatta francese, la ragazza spariva.
Oddio Didi la situazione si sta facendo difficile, lo
stai incoraggiando palesemente, stai facendo la scema con
un ragazzino di 18 anni , sei impazzita??? No non sei
impazzita è semplicemente il tipo più sexy che ti sia
mai capitato davanti da secoli,Mark Landers ti piace che
tu lo voglia ammettere o no
..
Erano vicinissimi ed a separarli c'era solo la stoffa
sottile dei pantaloni di Diane, l' idea che sotto quell'
asciugamano lui fosse nudo la fece sussultare
.
Mark non ce la faceva più l' attirò a se sentendo le
pikkole mani di lei nei suoi capelli bagnati, ora la
bacio e chissene frega pensò mentre si chinava
verso di lei
Drinnnnnn lo squillo del telefono
.la situazione era
salva almeno per il momento.
" Allo??" faccia contrariata di Diane"
Mathias c'est toi
oui je suis occupée ok ?? Je
t'avais déjà dit de ne m'appeler plus, oui j'ai un
autre Tu est content maintenant ?? Il est un jouer de
futbòl ok ?? " Diane attaccò il telefono furiosa ,
gli aveva detto chiaro e tondo che non doveva cercarla più
e tanto meno fare il geloso, gli aveva detto quella balla
su Mark per farlo stare zitto, ma si accorse di essere più
contrariata dal per essere stata interrotta più che per
la telefonata.
Mark nel frattempo si era vestito, indossava una
maglietta nera arrotolata su una paio di vecchi jeans
scoloriti, con capelli ancora bagnati era decisamente
bello.
Per rompere l'imbarazzo del momento Diane mise sulla
tavola apparecchiata all' americana le costolette fumanti
"Vieni, mangiamo"
Mark si avvicinò al piatto sospettoso, l'odore era buono
ma non si potava mai sapere cosa gli avrebbe propinato
quella strega,le ostilità erano sta ufficialmente
riaperte
.
" Uhm sarebbe???"
" Cote de porc a la normanne en Calvados" fece
lei volutamente in francese.
" Che??" dannata strega stava facendo la
difficile, fino a pochi minuti prima languiva tra le sue
braccia e ora faceva la difficile
Ah le donne
che strazio
mi sa che alla fin fine ha ragione quel
finocchio di Hutton meglio il pallone
pensò
mentre affondava i denti nella costoletta mugugnando
.
CONTINUA...
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