Rivali

1 LO SCONTRO

Diane osservava con dovizia chirurgica il suo corpo nudo allo specchio , la pelle di solito bianca come alabastro era leggermente abbronzata, le gambe sottili ma muscolose e i seni piccoli e rotondi uhm decisamente il vestito che aveva comprato andava portato senza biancheria o quantomeno senza reggiseno , le spalline ne avrebbero rovinato la linea. Allungò una mano verso il cassetto tirandone fuori il più piccolo paio di slip mai visto, e se lo infilò distrattamente mentre con l'altra mano afferrava il vestito di seta leggerissima stampato a fantasia giungla di tutte le tonalità di verde possibili sogghignò a paparone era costato un bel po' l'averla incastrata alla festa però sarebbe stato soddisfatto del risultato, l'abito l'accarezzava morbido come una seconda pelle e scendeva lungo fino alle caviglie, certo gli sarebbe piaciuto un po' meno lo spacco che le scopriva una buona porzione di coscia Mais la guerre est la guerre non?
Dopo un ultima occhiata decise che il risultato era degno quindi diede l'ultimo tocco alla mise mettendosi al collo una sottile catenina d'oro bianco e infilando i piedi in un paio di sandaletti a ciabattina verde acqua con il tacco ridotto al minimo. Non le piacevano i tacchi alti e il fatto di essere bassina non le creava nessun problema. Aveva appena finito quando senti la voce di suo padre sbraitare" Ragazzi ma è mai possibile che mi facciate fare sempre tardi????"
"Papa è così kitch arrivare puntuali quando lo imparerai??" risposero lei e Pierre all'unanimità
Mark Landers era sull'orlo di una crisi nervosa cosa ci stava facendo lui in mezzo a tutti quei damerini inamidati?? Lui era venuto per vincere il Mondiale non per fare pubbliche relazioni, si sentiva completamente ingessato nel doppiopetto grigio della nazionale giapponese e pensava con invidia alla fortuna che aveva avuto il suo amico Danny a prendersi un insolazione quel pomeriggio risparmiandosi quel supplizio.
"Oddio Mark sei appena arrivato e già vuoi andare via, ce la farai ad arrivare alla fine??" borbottava tra se e se , poi si volse verso i suoi compagni di squadra e si accorse con sollievo che non stavano poi tanto più a loro agio di lui tranne Price naturalmente, lui era sempre maledettamente a suo agio dovunque si trovasse.
Alcuni dei ragazzi avevano portato con loro le rispettive ragazze: Philip Callaghan con Jenny che per l'occasione sfoggiava un tubino bianco e sandali dai tacchi vertiginosi con una disinvoltura probabilmente maturata in America. Julian Ross con Amy che più timida portava un abito nero fino alle caviglie e i capelli rossi raccolti in cima alla testa, infine Oliver Hutton con al braccio una possessivissima Patty in rosso fuoco. Se le prime due coppie erano ormai storia, nessuno credeva ancora che Patty fosse riuscita a distogliere Holly dal pallone, voci di corridoio dicevano che lei si era dichiarata con la solita grazia quando erano in Brasile e che lui davanti al fatto compiuto finalmente si era accorto di avere un minimo di testosterone in corpo da fargli avere un altro interesse oltre la palla. "Strani arcani" pensava Mark mentre si aggirava come un anima in pena da una parte all'altra della sala senza salutare nessuno "Holly Hutton con una donna certo non proprio la femminilità fatta a persona ma pur sempre una donna, il mondo doveva aver iniziato a girare alla rovescia In quel momento entrava in ritardo ,belloccio come al solito, Pierre Le Blanc con al braccio una ragazza, che pur non essendo una bellezza prorompente attirò subito gli sguardi di tutti i presenti, bruna ,eterea si muoveva leggera come una farfalla nell'abito verde. Diane era abituata all'effetto che faceva sugli altri, aveva du chien come diceva sua madre, ovvero quel magnetismo animale che veniva colto solo dagli uomini, per le donne era semplicemente una ragazzina molto chic data l'innata eleganza che rendeva speciale qualunque straccio indossasse.
Bruce Harper allupato perenne non poté trattenersi dal commentare " Certo che Le Blanc è proprio fortunato guardate che bambolina che si è portato"
"Già" fece Holly (oddio mi sono svegliato tutto insieme) Hutton ricevendo una gomitata tra le costole da Patty che gli sibilò nell'orecchio" Guardala un'altra volta e ti faccio ingoiare il pallone intesi" con uno sguardo talmente incazzato da gelare tutti i già ridotti istinti del ragazzo sotto gli occhi divertiti dei suoi compagni di squadra.
A calmare gli animi come al solito fu la voce dolce e pacata di Tom Becker " Ehi ragazzi, io non farei tutti questi commenti se fossi in voi" i calciatori del Giappone si girarono curiosi verso il loro centrocampista ma prima che Tom riuscisse a finire la frase una voce profonda lo interruppe ….Benji Price "E perché mai ?? Pierre non è mai stato geloso delle sue sciaquette anche se questa sembra avere classe da vendere" disse mentre si volgeva a guardare un'altra volta la ragazza in verde riconoscendo un suo simile. Tom sorrise " Infatti Benji quelle non è una delle sue sciaquette , quella è sua sorella Diane .." Per una volta il linguacciuto portiere rimase senza parole poi riprendendo fiato mormorò "Ah sorella…sorella".
Mark osservava la scena da lontano lottando con il nodo della cravatta che gli stringeva fastidiosamente il collo e con un sorrisetto soddisfatto sulla faccia, adorava vedere Price in difficoltà almeno per un momento, la ragazza in verde ,Diane, era la creatura più affascinante che avesse mai visto anche se gli era antipatica a priori facendo parte dei perfettini figli di papà che detestava e che lo facevano sentire sempre un pesce fuor d'acqua.
Diane era annoiata era li da poco più di un ora e tutto ciò che avrebbe voluto fare era tornarsene a casa, aveva caldo, le facevano male i piedi e soprattutto aveva terminato il suo giro di saluti e chiacchiere, distrutta psicologicamente non poté fare altro che sedersi dove aveva una buona visuale delle sala e osservare le persone.
Come erano tutti pateticamente uguali, tronfi del loro talento calcistico ……un gruppetto in particolare attirava la sua attenzione, suo fratello, Heinz Karl Schneider, e alcuni ragazzi della nazionale giapponese. Pierre come al solito teneva banco insieme a un piccoletto che non stava zitto tre secondi, lo charme di suo fratello a volte era quasi imbarazzante tutti pendevano dalle sue labbra, persino quella goffa tipa attaccata al braccio di Holly Hutton, tutti tranne due che stavano in disparte assorti in chissà cosa: Mark Landers e Benji Price. Comunque quelle tre ragazze avevano decisamente bisogno di una ripulita e stimolavano il suo istinto da Pigmalione, messe apposto sarebbero state veramente carine.. ..ma così Mon Dieu la rossa sembrava una scopetta con quel vestito lungo, lungo e largo, largo, la ragazza in bianco con i capelli castani sarebbe stata bene se non fosse stata una mise assolutamente inadatta alla serata per non parlare dell'altra che si reggeva a malapena sui tacchi a spillo dei sandali che portava, avrebbe fatto qualcosa , non sapeva come e quando ma perlomeno non si sarebbe annoiata durante i campionati.
Finito il taglia e cuci si accorse di avere troppo caldo nella sala e decise di avventurarsi nel giardino, si tolse le scarpe godendosi il contatto con l'erba fresca, erba ….quanto le mancavano i suoi cavalli ma dopo l'infortunio agli europei le avevano prescritto 6 mesi di fermo assoluto, le avevano vietato anche solo di mettere il sedere sulla sella, in effetti non avevano torto il ginocchio le dava ancora parecchi problemi e il recupero era lungo e difficile. Il giardino era molto bello con alberi alti e fitti ,con in fondo una gigantesca fontana, la tentazione era fortissima e senza dubbio Diane non era il tipo che resisteva alle tentazioni, in un nanosecondo si era arrotolata il vestito fino a metà coscia e sgambettava felice nell'acqua gelida.
Mark si era eclissato nel giardino non ne poteva più del codino da deficiente che gli avevano fatto fare e soprattutto di quella dannata cravatta che gli stringeva il collo , sparire dalla visuale e liberarsi di quegli aggeggi infernali fu tuttuno, stava ancora camminando quando vide l'ombra di qualcuno camminare nella fontana si sporse per vedere chi fosse e la ragazza si girò mostrandogli un sorriso divertito e due occhi da brillanti da gatta.
Si guardarono per qualche istante ,
Così ecco Mark Landers la tigre pensava Diane non riuscendo a non guardare e spalle larghe e muscolose del ragazzo.
Uhm ecco la sorellina di Le Blanc pensava Mark, guardandole le gambe abbronzate e sentendosi in colpa con Maki per quella ben nota sensazione al basso ventre che provava. La ragazza si leccò le labbra secche poi disse " Hai intenzione di starmi a fissare ancora per molto o vieni qui? Certo che sei davvero buffo conciato così sei sicuro di riuscire a camminare ?" Perché gli stava parlando era solo uno zotico campagnolo senza classe! Uhm doveva ammettere però che era bello Mark Landers con quegli occhi neri da zingaro e i capelli selvaggi, bello persino in quel doppiopetto che non gli addiceva affatto, andiamo Didi ma cosa vai a pensare è solo uno dei ragazzini amici di tuo fratello.
Mark era furioso. Quello scricciolo di femmina lo stava prendendo in giro?? Non ci poteva credere sapeva che di non sopportare le bambine viziate ma questa tipa superava ogni aspettativa, era peggio di Price con in più l'inconveniente che non poteva andare li picchiarla. Calmati Mark , calma e sangue freddo adesso ti giri e te ne vai.
Diane vedendolo furioso continuò con la provocazione era più forte di lei i limiti dovevano essere superati tutti sempre " Compris la tigre ha paura dell' acqua …Quelle tigre tu es seulment un petit chat."
Gatto?? Ma quale gatto?? La tipa aveva avuto il coraggio di dargli del gatto pauroso?? C'era un limite a tutto nessuno gli aveva mai dato del gatto! corse verso la fontana , ci saltò dentro e prendendo Diane di peso la mise seduta nel acqua sbraitando " Chi è una gatto pauroso???"
La ragazza rise e svelta gli afferrò il polso facendolo scivolare nell'acqua con lei. "Due a uno per me " disse, erano a due centimetri uno dalla faccia dell'altro e gli occhi di entrambi facevano scintille…..
Situazione pericolosa Didi pensò mentre continuava a tenere gli occhi puntati nello sguardo arrogante del ragazzo.
Cristo Mark o la strozzi o ti innamori di lei e non so cosa sia peggio abbassò un attimo lo sguardo e si accorse che il vestito verde bagnato era completamente trasparente Non guardarle le tette, fa qualunque altra cosa ma non guardarle le tette. A salvargli la pelle arrivò, per una volta provvidenziale Holly che con la sua solita faccia da pesce lesso li fissava attonito
" M MMM Mark ero venuto a cercarti ma vedo che sei impegnato v v vado"
" Idiota !!"
sbottò Mark madonna era mai possibile che quel tipo non capisse mai le cose?? Non vedeva le cose che c'erano e travisava completamente quelle che non c'erano, un uomo, un baccalà. Stava per dire a Holly di aspettarlo quando sentì due labbra morbide sulle sue. Istintivamente mise un braccio attorno alla vita della ragazza e l'attirò a se, il corpo esile di lei attaccato al suo le mani di Diane nei suoi capelli. Mon Dieu cosa le era saltato in mente?? Aveva baciato Mark Landers e ora languiva tra le sue braccia?? Fantascienza! con disinvoltura ma a malincuore si stacco dal ragazzo che la fissava ancora più furioso di prima, si alzò e rivolgendosi ad un ancora paralizzato Hutton disse " Il tuo amico è una vera tigre….." poi sparì in mezzo agli alberi.
Mark uscì gocciolante dalla fontana con un espressione assassina negli occhi
" Non osare dire una parola , non è come pensi tu!"
Il trequartista del Giappone alzò le spalle ridacchiando Mark era indeciso se picchiarlo o no, Hutton non gli dava soddisfazione anzi con quella sua aria da " Il calcio ci unisce tutti" gli faceva passare ogni istinto, Price per sfogarsi gli serviva Price .
Mentre si camminavano verso la sala Mark guardò Hutton e a bruciapelo gli chiese
" Ehi Holly ma credi che una pricipessina come quella e uno come me…..??"
La risposta dell'altro fu secca e perentoria "NO"

CONTINUA...