Capitolo
2: La missione di Xenia
- Le
notizie che ti porto non sono delle più felici
-
Iniziò Xenia dopo qualche minuto di silenzio.
Xellos se ne stava seduto su un ramo di un albero, su uno
dei colli che circondava Saillune, e guardava la città
con fare assente. Xenia era appoggiata al tronco e
fissava anche lei la città e i suoi simboli di magia
bianca.
- E' parecchio tempo che non ci vediamo Sea.
- Avanti non chiamarmi così Xel, chiamami Xenia
-
borbottò il mazoku.
Xellos abbozzò un sorriso mentre rivolgeva lo sguardo al
demone che si faceva chiamare Xenia.
- Come sta Dolphin? - chiese dopo una pausa di qualche
altro minuto.
- Come al solito, apatica, assente
strana
ma
ormai per me nemmeno troppo strana, ci ho fatto
l'abitudine
- Capisco
e tu come stai? Mi fa piacere rivederti
dopo tanto tempo
ma visto che non ti sei fatta
vedere per qualche secolo suppongo che ci sia un motivo
di lavoro dietro tutto ciò.
- Sei forse arrabbiato perché non mi sono fatta sentire?
- Chiese Xenia curiosa.
- Tsk! Arrabbiato io? No no
è solo che già so che
non c'è un bel motivo dietro a questa tua visita
ma
avanti, sputa il rospo.
- Pare che il Dio dei Draghi del Cielo abbia deciso di
muoversi. - Tagliò corto Sea.
Xel inarcò un sopracciglio con fare sorpreso.
- Cosa? Quei vecchi boriosi draghi che se ne sono stati
in disparte persino davanti a Dark Star
si muovono
solo adesso? Magari gli sono arrivate in ritardo le
notizie
Xenia crollò gambe all'aria.
- Idiota! Ti dico una cosa del genere e tu ci fai le
battute sopra? La situazione è grave
- Lo sapevo già. - Disse Xel sorridendo.
Xenia ricadde e arrancò sulla corteccia rugosa del
tronco dell'albero per alzarsi in piedi.
- Allora potevi evitare tutti quei preamboli.
- Be' era tanto che non ci vedevamo
volevo fare un
po' di conversazione
- si giustifico Xel continuando
a sorridere.
- INSOMMA! - Xenia aveva parecchi capelli fuori posto.
- Ok
Dolphin ti ha ordinato di indagare, Dynast non
ha più subordinati
e allora sei venuta per
chiedermi una mano? -Analizzò il demone con enfasi.
- Non è che invece tu te ne debba stare con le mani in
mano! Scommetto che Zelas ti abbia già ordinato di
indagare.
Xellos scese dal ramo con una capriola e fece qualche
passo avanti e indietro per riflettere, poi alzò
l'indice destro e disse : - Scusa ma, è un segreto!
*Xenia * gocciolone *
- Ma insomma siamo due mazoku subordinati
possibile
che tu debba essere talmente ermetico anche con me? Ci
conosciamo pure da una vita! Mah che importa
sono
sicura che Zelas te l'abbia già ordinato di agire
ad
ogni modo, che intendi fare?
- Per ora intendo conoscere il nemico
in fondo
saranno mille anni che non incontro più il Sandman.
- Già e veramente molto che non ci incontriamo Dragon
Slayer. - Li interruppe una voce da sopra di loro.
- Finalmente ti fai vivo
*Fiuu menomale che è venuto 'sto tipo, non sapevo più
che cacchio fargli dire a Xel e Xenia hehehe*
* Xellos * Ahem fammi capire ma non sei tu lo scrittore?
Xenia indietreggiò di qualche passo verso Xellos.
- Sandman
il generale del Re dei draghi del Cielo
nella Kouma Sensou
si raccontava che eri capace di
sconfiggere un intero battaglione di demoni da solo. Il
terzo, dopo il Dio del cielo.
- Si
di me lo si raccontava
di te, Xellos, se
ne avevano le prove
- Commentò la voce con sarcasmo.
Con una leggera folata di vento si materializzò un uomo
alto un metro e cinquanta.
* Xenia* Ma dico che cavolo ti passa per la testa?
* Scrittore * ahem perché?
* Xenia * Un nemico forte deve essere bello alto e
muscoloso!
* Scrittore * Beh volevo fare qualcosa di diverso
* Xenia * Se non lo fai alto almeno come Gourry mi
licenzio!
* Scrittore * E va bene
ma non fateci l'abitudine a
parlare con lo scrittore che poi il romanzo diventa
palloso!
Dunque
dicevo
con una leggera folata di vento
si materializzò un uomo alto un metro e novanta, dalla
lunga chioma liscia celeste. Indossava una armatura a
strisce completamente bianca, con i fregi ed il simbolo
del Dio dei Draghi del Cielo quasi trasparenti, la
protezione per le spalle era blu, come gli stivali ed i
guanti. I suoi vestiti erano azzurri. Indossava sotto una
tunica lunga del colore delle nuvole. Il suo corpo
sembrava riempire ampiamente l'armatura, i suoi occhi
erano grigi e la sua faccia non faceva trasparire la più
lieve emozione. Impugnava con la mano destra una lunga
lancia con la punta che ricordava quella di una
scimitarra.
- Ora non dovrò andare in giro ad informarmi
avanti
che
ha in mente il tuo capo? - Chiese Xellos guardandolo col
suo sorriso enigmatico.
- E cosa ti suggerisce che io sia venuto qui a dirtelo eh
Dragon Slayer?- Rispose sprezzante il Sandman, la sua
voce aveva un tono morbido e basso.
* Uffa anche io voglio un soprannome così fico! * Pensò
Xenia invidiosa.
- Nulla Sandman
è solo che cercavo di accorciare i
tempi! - Rispose Xel con una mano dietro la testa.
Xenia crollò di nuovo a terra.
- Sono qui per vedere se i tuoi poteri non si sono
arrugginiti
per ora tutto ciò che puoi ricavare da
me è un combattimento
- E sia! Sei folle a voler combattere contro due
subordinati insieme! - Ribattè Xenia sbruffona.
* Xenia* Sbruffona a chi? Villano!
* Scrittore*
- Stai indietro Xenia
Sandman non è un avversario
per te
- Disse Xellos poggiandole una mano sul polso
per allontanarla.
Xenia rimase stupita da quell'atteggiamento, ma ancor di
più da Xel - Xel, scotti! Non avrai mica la febbre? -
Disse ritraendo la mano.
Xel crollò a terra.
- Ti risulta che i demoni possano avere la febbre? -
Aveva qualche capello fuori posto.
- Ahem
in effetti no
però
- Xenia se ne
stette un po' a riflettere, poi disse : - E sia
io
me ne vado
fatti sentire Xel. - Xenia scomparve nel
nulla con un sibilo.
- Sei veramente qui per combattere Sandman?
Il drago attaccò. Alzò la sua lancia e cominciò a
farla roteare vertiginosamente sopra la sua testa,
sradicando gli alberi nel raggio di qualche decina di
metri.
Xellos si teletrasportò fuori dalla portata della
lancia, ora impugnava il suo bastone.
Il drago portò un colpo a distanza verso Xellos,
un'incredibile onda d'urto si sprigionò dal suo attacco,
e Xellos la schivò per un pelo.
- Già, ricordo che la tua velocità non era seconda a
nessun altro drago
in fondo sei il Cielo
-
Disse Xellos mentre con una capriola si rialzava in piedi
dopo l'aver schivato il colpo, ma Sandman gli era alle
spalle e fece calare la lancia sulla sua testa. L'arma
trapassò Xellos, ma lui si era già teletrasportato via.
- Niente male, attaccare alle spalle è una mia specialità
però!- Disse Xellos mentre si teletrasportava nuovamente.
Sandman si girò di scatto e tagliò l'aria dietro di se
con il suo "zambatoh" * non mi guardate male,
quest'arma ha questo nome
*.
Incredibilmente Xel non era dietro di lui, ma apparve
davanti e lo colpì violentemente col suo bastone.
Sandman volò a terra stordito.
- Ah
dimenticavo
un'altra mia specialità sono
gli inganni hehe. - commentò Xellos divertito.
Sandman ci mise un po' a tirarsi su, il colpo che aveva
ricevuto doveva essere stato tremendo. Fissò un attimo
Xellos, poi con un cenno del capo lo salutò e sparì.
Xellos fissò il cielo con un sorriso come se lo stesse
ancora cercando, poi abbassò lo sguardo e si sorprese a
respirare affannosamente, scosse la testa e svanì anche
lui nel nulla.
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