MATCH A TRE
CAPITOLO 4
SCOPRIRSI NUOVI

SCENA II

MATSUDA



Come diceva quella frase??? Ah sì , "l'uomo è un animale sociale"….
Mark non c'aveva mai creduto a quella storia…Sarà che lui di sociale non aveva mai avuto niente….E poi lui era la Tigre e le tigri non vivono in branco , non hanno bisogno del branco…Non seguono regole , non sentono gli ordini…. Istinto e lotta solitaria…Contano solo sulla loro forza…

Ma durante quei primi giorni a Matsuda c'aveva pensato spesso a quello che voleva dire quella storia…E aveva capito … Doveva ammetterlo che anche lui stava cambiando…E che per una volta in vita sua sentiva che quella dell'isolamento forzato non era stata una buona idea…. La via per ritrovare la grinta assopita non era la fuga….Sentì come mai il peso di una soltitudine troppo spesso imposta come prezzo da pagare per affilare gli artigli , per dimostrare di essere forte anche così , solo contro tutti… Anche lui in fondo aveva bisogno degli altri…
Il nulla non era la risposta ai suoi dubbi….Nessuno poteva vivere per sempre in balìa del nulla… E ora era proprio il nulla a circondarlo….E nel nulla trovò un'alleata che mai avrebbe pensato di avere…Nel vuoto immenso della sua nuova solitudine trovò Joy .


Scambiare due chiacchiere più o meno civili era stata , suo malgrado , la conseguenza inevitabile di quella ancora inconscia scoperta…. Perché quella ragazzina impertinente era l'unica con la quale almeno poteva distrarsi….Non che amasse particolarmente i battibecchi tutti veleno e ironia come diversivo…Ma quando non hai nient'altro va bene pure quello…. E poi il nuovo Mark che veniva fuori detestava il vuoto della sua mente ancora più di tutti gli stupidi pensieri dai quali stava fuggendo…E parlare con lei era già qualcosa….

Parlare…Be' all'inizio non è che si potesse chiamare così quel susseguirsi di insulti e battutacce velenose….Quel continuo battibecco sotto gli occhi attoniti degli altri ospiti della locanda….Ma poi a poco a poco , c'erano stati altri momenti , parole vere…Serate tranquille in cui poter scambiare due chiacchiere era l'unico piacere che due giovani della loro età potessero concedersi in un posto come quello… A meno che non avessero avuto altro a cui pensare , ma considerando il loro tipo di rapporto… Una chiacchierata senza minacce era già un grosso risultato…


Era cominciato tutto in una serata calda da sembrare pieno Agosto….Mark rientrava dal suo ultimo giretto col pallone e aveva trovato Joy seduta sulle scalinate dell'albergo….Sembrava distrutta per la stanchezza e appena lo aveva visto arrivare aveva fatto segno di resa come a dire "non sono in vena di litigare stasera" e così , Mark si era seduto accanto a lei ….E dopo due ore che parlavano aveva cominciato a chiedersi se quella che aveva lì seduta al suo fianco non fosse la sorella gemella di Joy o un clone o qualsiasi cosa fosse….O era così o quella tipa era davvero l'essere più imprevedibile sulla faccia della terra…
Lui che aveva sempre ritenuto impossibile starsene a chiacchierare con una ragazza ora era là….Bè, forse il merito andava anche all'argomento della conversazione….Con sua grande sorpresa Mark scoprì che la ragazza non lo punzecchiava sulle sue debolezze con l'unico intento di farlo innervosire..A quanto pareva la piccoletta di calcio ne sapeva un bel po'….Conosceva a menadito tutte le squadre del campionato giovanile e aveva sue teorie e opinioni precise su ognuno dei più forti giocatori del paese … Non solo , senza alcuna ironia , per una volta , spiegò a Mark cosa riteneva non funzionasse più nel suo modo di giocare , i punti sui quali doveva insistere per migliorare… Mettendo in luce alcuni difetti del suo stile che nemmeno lui credeva di conoscere così bene.
Mark dovette alzare le mani di fronte a tanta cultura… Dovette ammettere la sua sopresa e limitarsi a prendere atto delle sue parole….
Ma mentre era solo a letto , non erano i commenti tecnici fatti da Joy a tornargli in mente , quanto la piacevole sensazione provata passando l'intera serata a parlare con lei come se non fosse mai stata la ragazza che aveva desiderato affogare in più di un'occasione…Ovvero quella che tornava ad essere quando meno se lo aspettava .


A volte non la vedeva per tutta la giornata e quando la incontrava a ora di cena era la sola insopportabile Joy che lo sobissava di commenti acidognoli sulla sua presunta vigliaccheria , altre volte la vedeva comparire quando meno se lo aspettava dove si stava allenando , quel sorrisetto ironico ancora più irritante delle sue parole pungenti…Altre volte ancora era di una dolcezza semplicemente disarmante ..E Mark non ci capiva più niente.


Mattina.
La solita mattina ad allenarsi sulla solita spiaggetta col suo solito pallone provando il solito tiro che come al solito non lo soddisfaceva….
La solita storia che si ripeteva inesorabilmente dal suo arrivo a Matsuda.
Si allenava lì da solo tutti i giorni , come la prima mattina che aveva incontrato Joy , ma da quella volta lei sulla spiaggia non l'aveva più vista….Già , lei lì ci abitava perciò aveva presumibilmente la scuola e gli allenamenti con la squadra…

Un tiro dopo l'altro , senza sosta, cercando di potenziarsi sempre di più…La potenza che aveva raggiunto era davvero impressionante , solo un paio di giorno prima il suo pallone speciale era bello che andato a furia del suo imperterrito tirare contro le rocce…

Un rumore noto proveniente dalla spiaggia gemella al di là degli scogli lo fece distrarre un attimo , il suo tiro , troppo angolato , picchiò contro lo spigolo mal smussato di una roccia e schizzò in alto , rimbalzando sulla parete e finendo nella spiaggetta accanto .
Mark si apprestò ad andare a recuperarlo quando sentì un verso che non amava affatto…La bestiaccia di Joy doveva essere di là con lei….E abbaiava a tutto spiano…Fino a quando Mark realizzò…Un cane , una palla sbucata da chissà dove…Ecco spiegato il perché del festoso abbaiare.
Scavalcò gli scogli in men che non si dica e in un attimo era di là…Giusto in tempo per vedere le zanne di Peggy chiudersi attorno al suo amato pallone e sentire il PSSSSSSSSSSS che sembrava dirgli "addio Mark"….

- Brutta bestiaccia! Se ti prendo io… - inveì Mark evitando di avvicinarsi più di tanto al cane….

Alla sua sinistra sentì la risatina familiare…Joy lo guardava divertita… Indossava un ridottissimo completo sportivo , come la prima volta che l'aveva vista , ma questa volta shorts e top erano di un bianco candido che risaltava sulla sua carnagione scura , ai piedi scarpe da tennis nere semicoperte da grossi scaldamuscoli ugualmente neri .

- Fai la voce grossa , ma stringi stringi hai paura di Peggy! - fu il simpatico saluto che gli rivolse
- La tua belva mi ha bucato la palla! - replicò altrettanto simpaticamente lui che non aveva voglia di raccogliere la sua provocazione….Quel cane gli aveva reso inutilizzabile pure il secondo pallone….Guarda tu se adesso doveva pure andare a cercare un negozio per procurarsene uno nuovo…
- Oh….Come mi dispiace… Hai visto che hai combinato , Peggy ? - si rivolse al cane che se ne stava là a guardare la padrona con i suoi occhioni innocenti , la palla che cominciava a sgonfiarsi tra le zampe , la coda in festa come a dire "bè , non si gioca adesso?" - Che mai sarà , Mark , è solo una palla , non morirai per questo… -
- Sì , ma si dà il caso che fosse l'unica che avevo e per colpa del TUO cane ora mi tocca stare senza! - non era arrabbiato per la palla in sé….Solo che non sopportava che lei sembrasse sempre totalmente indifferente e superiore a tutto ciò che lui poteva dire o fare…
- Povero Markuccio senza la palla… - canticchiò lei per inervosirlo ulteriormente
- Piantala , Joy , non è divertente ! Dimmi piuttosto dove posso andare a comprarne un altro….Non voglio trascurare gli allenamenti per colpa tua! -
- E tu hai il coraggio di chiamarli allenamenti??!!-

Oh , no , ci risiamo…Non lo reggo , un altro discorso così non ce la faccio a sentirlo….

- Pensi che startene tutto il giorno qua a sparare cannate contro le rocce ti servirà per segnare a Price? Povero il mio ingenuo Markuccio….Price te le parerà tutte le tue bordate eccezionali e tu ti sentirai un fallito di nuovo….Andiamo , giochi contro di lui da anni , quando lo capirai che devi metterci un po' di cervellino se vuoi batterlo? - fu la sua teoria

La odio , la odio , la odio , la odio…La odio quando fa così perché ha una ragione maledetta e io odio le persone che ti parlano così perché sanno di avercela!
Ma perché non la posso incontrare senza che mi faccia sentire così cretino?
Perché ogni volta che mi parla deve farlo con quest'aria così…Così dannatamente irritante?
E cosa più terribile….. Perché mi da tanto fastidio?
E perché devo stare qui a chiedermi perché mi da tanto fastidio?



Una parola gli attraversava sempre la mente quando pensava a Joy : IMPREVEDIBILE…. Perché quella ragazza era impossibile da capire…Non sarebbe mai riuscito a prevedere quale "lei" avrebbe avuto davanti quando la incontrava….Imprevedibile , semplicemente imprevedibile….


- Avanti , dai , non fare quella faccia , te lo rimborso io il tuo caro pallone…Non voglio che mi scarichi il peso del tuo ennesimo fallimento sulla coscienza solo perché il mio cane ha disturbato i tuoi allenamenti… - riprese , non senza essere colpita dalla mancata esplosione di Mark di fronte alla sua ennesima provocazione…
- Sta a vedere che accetto soldi da una mocciosa presuntuosa come te ! Non ci tengo, carina….-
Fu tutto ciò che rispose lui - E adesso continuo ad allenarmi IO! Non ho tempo da perdere con le tue spiegazioni , coach…. - tagliò corto allontanandosi di corsa….


Ecco , come sempre quella stupida ragazzina insolente aveva avuto il potere di farlo impazzire…Quella era davvero una persecuzione! Ma come poteva sapere sempre esattamente le cose giuste da dire , i tasti da toccare per innervosirlo di più????? No, non era normale….Era una maledizione….Non l'avrebbe capito mai come aveva potuto pensare che fosse diversa , che fosse…Dura da dire …SPECIALE… Nononono , altro che speciale ! Quella era stata mandata là apposta per tenerlo in allenamento in attesa di ritrovarsi a fare i conti con quell'altro essere uguale a lei… Price , stavolta le sue frecciatine non lo avrebbero colto impreparato , con tutto quell'allenamento!!!!

Corse per ore e quando rientrò all'albergo l'ora di pranzo era passata da un pezzo…. Il pomeriggio si annunciava caldo e afoso….Troppo strano per essere solo ad Aprile…
Mark non aveva voglia di perdere ancora tempo solo con la corsa…Perciò decise : quel pomeriggio avrebbe fatto un salto in città per procurarsi un nuovo pallone e tentare di rendere produttivo quel nervosismo potenziando il suo tiro…
- Per andare in città? - fu la domanda semi-incredula dell'anziano proprietario di fronte alla domanda di Mark
- Già…Avrei bisogno di comprare una cosa…- precisò il ragazzo , non senza desiderare aggiungere ""che colpa ne ho io se in questo posto sfigato avete solo il nulla più totale????"
- Devi prendere la corriera…Ma non so se farai in tempo…Sarà qui fra meno di dieci minuti…-
- E la prossima? - abituato alla vita di Tokyo prendere la corriera gli sembrava già assurdo…Correre per fare in tempo non era proprio possibile…Ce ne sarebbe stata sicuramente un'altra subito dopo….
- L'altra? - rise il vecchio -Ragazzo mio….Bella grazia se passerà questa! La prossima potrebbe essere qua tra quattro ore! -

Non senza rischiare di mettersi ad imprecare lì davanti al vecchio per quella situazione assurda e desiderando terribilmente meledire la cattiva stella che lo aveva catapultato in quel posto dimenticato dai tempi che furono , Mark dovette fingere riconoscenza e ringraziare l'uomo per la sua gentile informazione….Poi , borbottando contro quello schifo di posto corse a cambiarsi…

Perfetto , era in tempo…Bastava correre verso la fermata alla fine della strada e in un paio di minuti sarebbe balzato sull'autobus diretto in città…Ma non doveva perdere neppure un secondo , o rischiava di perderlo e addio….
FRENATAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!
Sulla soglia dell'albergo accoccolata sullo zerbino ….C'era la belva….Con la sua dolce mole occupava tutto il passaggio…..Sentendolo arrivare il cane voltò il muso verso di lui , la palla ormai afflosciata tra i denti…

- Forza , bestiaccia , levati di lì! - fece Mark impaziente…Il cane sentendo il tono di voce alterato del ragazzo prese a ringhiargli contro…Mark dovette fare due passi indietro…..

Niente da fare , Peggy non lo avrebbe mai ascoltato e , chiaramente , non si sarebbe mai spostata di là….Doveva scavalcarla…Scavalcare quella belva ringhiante col rischio che lo azzannasse … Dove meno avrebbe desiderato!!??
ARGHHHHHHHHHHHH , meglio tentare di convincerla con le buone maniere…
Seeeeeeee , Mark e le buone maniere….
Dopo aver tentato inutilmente di fare alzare il cane con un molto poco convincente
"Su , bella Peggy , va' dalla tua padrona"… e visto che stava perdendo alcuni dei suoi calcolatissimi minuti…. Non ce la fece più ed esplose

- Insomma , sacco di pulci schifoso! Alzati di qua o perdo quella fottuta corriera e al posto della palla userò te! -

A quanto pare la storia della "minaccia per corriera in avvicinamento" la belva lo conosceva bene…Mollemente si alzò dallo zerbino e si sedette guardando Mark con i suoi occhioni neri che sembravano dirgli "bè , c'è bisogno di urlare in quel modo? Basta dirlo che hai fretta"…

Ma Mark non aveva tempo per intrattenere una specie di conversazione immaginaria col cane…
Corse come un lampo verso la fermata , ecco c'era quasi , già la vedeva al di là della salita…E purtroppo potè anche scorgere la corriera che bella bella ripartiva sbuffando…
Bella roba , l'aveva persa….

E ora che si fa? Si chiedeva fermo in mezzo alla strada…
Andiamo , sta a vedere che la città è così lontana……. Si diceva…Una bella passeggiata è quel che ci vuole…E poi , non saprei proprio cos'altro fare.

Così l'impavido Mark si avviò verso la direzione presa dalla corriera quasi di buon umore…
Mezz'ora dopo lo era un po' meno , camminava sotto il sole cocente e non vedeva davanti a sé altro che strada….Della prossima città nemmeno l'ombra….

Stava lanciandosi in una serie di amorevoli riflessioni sull'universo e la bellezza intrinseca della vita…Quando sentì un clacson sfiatato alle sue spalle . Si voltò quasi sollevato nel vedere che non era solo in quella landa desolata….Ma lo fu un po' meno quando vide chi aveva suonato…

A bordo di uno sgangheratissimo scooter rosso fiammante c'era Joy .
Seduta sul bordo del sellino si era fermata vedendolo camminare e ora lo osservava da dietro le lenti colorate dei suoi occhiali da sole .
Indossava una maglietta a maniche lunghe , di cotone bianca , scollata , una camicia senza maniche sbottonata annodata in vita , un paio di blue jeans a vita ultrabassa dai bordi larghi e sdruciti , scarpe da ginnastica nere con la suola alta di gomma trasparente ; i capelli legati a mezza coda con un fermaglio a forma di farfalla ….Sembrava uscita da un negozio per teen-ger squinternate visto lo strano effetto dell'insieme…
Ma sorrideva , un sorriso gentile , come se fosse davvero contenta di vederlo….Ma Mark non lo era affatto…..Era tutta colpa sua e del suo stupido cane se ora si trovava in quel casino…

- Ciao , Mark! - lo salutò allegra - Dove te ne vai di bello? -
- Cerco di andare in città . .- fu la secca risposta
- E ci vai a piedi? - la ragazza era alquanto divertita
- Sì , perché ,qualcosa in contrario?- seccato a dir poco
- Hai perso la corriera , eh?- eccola la piccola provocatrice spuntava fuori…
- No , sono uno a cui piace camminare ! - e vediamo se la smetteva…
- Mark…Non lo metto in dubbio , ma da qua devi farti ancora una ventina di chilometri…Non so se ami camminare fino a questo punto… -
- Che cosa? 20km?????? Ma in che razza di posto abiti? -
- Avanti , non fare così…Anch'io sto andando in città , se vuoi ti do un passaggio! -
- No , grazie , lì sopra non ci salgo ma neanche…-
- Cos'è , non sono solo i cani a farti paura? Dai , diciamo che è il mio modo per riparare a quello che ha fatto Peggy…-

Mark tacque valutando la cosa…Se davvero voleva arrivarci in città l'unica soluzione era accettare il passaggio offertogli da Joy….Avrebbe dovuto sopportarla per un altro po' , ma era l'unico modo per arrivare dove voleva…

- E va bene , ragazzina , giusto perché mi dovevi qualcosa…- disse

Montò sullo scooter dietro a Joy , incastrato tra lei e un enorme portapacchi montato al posto del bauletto…Perfetto , ci mancava doverle stare così appiccicato…

- Ehi , Joy , ma a che che ti serve sta roba? - chiese sentendosi spiaccicato da quel coso che gli premeva sulla schiena
- Devo andare a fare provviste per l'hotel! Stai pronto , si va! -

Rombando come un aereo in fase di decollo il vecchio motorino partì alla volta della città

- Ma sei sicura che questo catorcio ci porterà a destinazione? - chiedeva Mark scettico , certo , non se ne intendeva di moto , ma gli pareva che quello scassone non avesse molta vita davanti..
- Catorcio questo???? Ascolta , bello , questo è un bolide che mi porta sempre sana e salva dove voglio! - rispose lei sicura , gli occhi sempre fissi sulla strada , poi aggiunse - Certo , il contachilometri è rotto e l'ago del serbatoio non va più , ma il resto va a meraviglia! -
- Scusa e come fai a sapere quanta benzina ti resta? - domandò Mark un tantino preoccupato
- No panic , campione , segno sempre quando ho fatto il pieno e quante volte l'ho usato! Possiamo andare e venire altre tre volte dalla città! - un po' troppo ottimista forse…
- Speriamo bene…-

Mark non potè fare altro che tacere e affidare le loro sorti a qualche entità superiore…Ormai era là e non poteva fare altro che quello…Oltre a sperare ardentemente che quella vicinanza prolungata a quella ragazza non cominciasse a produrre un altro effetto…Non c'avrebbe davvero tenuto…

Il motorino sfrecciava lungo le curve che portavano in città , portando i suoi due passeggeri immersi in pensieri che più simili non si poteva , entrambi in preda ad una domanda che suonava tanto come un " non lo sopporto/a… Allora perché adesso vorrei non arrivare mai per non dimenticare questa strana sensazione?"…. verso il pomeriggio che avrebbe cambiato la loro storia….





HOKKAIDO


Il sole pallido del primo mattino filtrava attraverso le tende chiare e illuminava debolmente la stanza creando un tenue gioco di ombre sulla parete .
Philip aprì gli occhi stiracchiandosi , ancora intontito dal sonno . Per un attimo trovarsi in quella camera lo disorientò….Era convinto di aver solo sognato e , invece….Quella camera che ora accoglieva il suo risveglio era la stessa che , solo poche ore prima , era stata l'unica testimone della notte più intensa della sua vita .
Mosse un braccio verso l'interno del letto cercando Jenny , desiderando immensamente ritrovare il suo calore e tornare a stringerla…Ma voltandosi si accorse che la ragazza non era più a letto , le coperte scomposte e l'impronta lasciata dal suo corpo sul lenzuolo rivelavano che era stata accanto a lui , ma doveva essersi già alzata da un po' , ormai il suo posto non conservava alcuna traccia del suo calore .

Ancora mezzo addormentato Philip si alzò e recuperò in fretta i vestiti ; doveva assolutamente trovare il modo di lasciare la casa senza che la sorella di Jenny lo vedesse.…Guardò l'ora :le 07;30!!!!! Doveva muoversi o non avrebbe fatto in tempo ad andare a cambiarsi e a correre a scuola….Oltre ovviamente ad inventare una scusa decente per tenere buona sua madre che lo avrebbe sicuramente steso con una raffica di domande inquisitrici ! L'unica speranza era trovare l'appoggio di suo padre , che almeno in questa circostanza l'avrebbe capito di sicuro….Ma a questo avrebbe pensato dopo…Ora doveva trovare Jenny e poi sgattaiolare fuori da casa sua .


Facendo meno rumore possibile uscì dalla stanza e si avvicinò alle scale….Dalla cucina potè sentire distintamente le voci di Jenny e Kate che discutevano animatamente….Sapeva che sarebbe stato più corretto tornarsene di corsa in camera e non trattenersi oltre….Ma l'argomento della conversazione lo trattenne…. Doveva assolutamente sapere….

- Credi che non mi sia accorta di quello che è successo questa notte , Jennifer? - chiedeva Kate irritata
- Andiamo , Kit , non è proprio il caso di farmi le prediche… - rispondeva Jenny scocciata , parlava con un tono che non le apparteneva affatto….Philip stentava a riconoscerla..
- Ma cosa dovrei fare? Ti rendi conto del modo in cui ti stai comportando? Arrivi qua ieri e cosa fai? Passi subito la notte con un ragazzo!!!! Ma come speri che possa starmene in silenzio? - sua sorella era davvero in collera , sembrava veramente spiazzata dal comportamento della ragazza
- Non ho passato la notte con UN ragazzo , ma col MIO ragazzo , è diverso! E poi tu che diritto hai di stare a farmi le paranoie? Non mi dirai che la perfetta Kit certe cose non le fa! -
- Non è questo il punto signorina! Io mi sono assunta la responsabilità di occuparmi di te! Ho assicurato alla mamma che ti avrei impedito di fare altre sciocchezze ! Ma a quanto pare tu non vuoi proprio stare lontana dai guai , te li attiri come una calamita! Io non starò qua a vederti combinare altri disastri ! C'è già voluto tanto per tirarti fuori dai casini in cui ti eri impelagata ….. -
- Ah , già , dimenticavo….Tu sei la sorella perfetta che non si mette mai nei guai….Io sono la piccola pazza di casa che fa solo preoccupare gli altri !!!!! E sentiamo , cosa avreste fatto tu o la mamma o papà per tirarmene fuori? Assolutamente niente , vi siete solo preoccupati di coprire…. Di fare in modo di non ricordarmelo…E ora è solo per spedirmi via da là che avete architettato questa bella recita! Be' io non vi lascerò giocare con la mia vita ! Adesso io sto bene…E Philip è la cosa più bella che mi sia capitata da tantissimo tempo ! Perciò non cercare di rovinarmi anche questa oppure….-

SBAAAAMMM

Uno strano rumore attirò l'attenzione delle due ragazze…. All'istante smisero di battibeccare e guardarono entrambe verso le scale , da dove era giunto il suono….. Poi videro il gattone di Kate che scendeva i gradini…. Di sicuro era stato lui a far cadere qualcosa….

- Jennifer…Mi spiace , hai ragione…..Non volevo dire quelle cose….Sono solo preoccupata per te …. Vorrei che tu facessi la cosa giusta , perché non voglio mai più vederti soffrire per una scelta sbagliata… - disse Kate molto più calma parlando alla sorella con un tono dolce e protettivo , Jenny sospirò annunendo
- Lo so , Kit , lo so…Ma io non posso sapere sempre qual è la cosa giusta….E soprattutto non lo saprò mai se vi ostinate a tenermi sotto una campana di vetro….L'unico modo che ho di saperlo è vivere…E andare avanti facendo ciò che sento….E ciò che sento è che amo Philip e perciò….-
- Capisco , Jenny , capisco e , anche se non mi credi …Mi fido delle tue scelte….-

Le ragazze rimasero in silenzio e Philip finalmente tirò un sospiro di sollievo…Per un pelo non lo avevano scoperto…Bravo imbranato , ora sapeva quanto era portato a giocare all'investigatore segreto…. Meno di zero! Mentre cercava di avvicinarsi di soppiatto verso la tromba delle scale per ascoltare meglio la conversazione , facendo attenzione a non farsi sentire , aveva dato un calcio ad uno dei vasi facendolo rotolare lungo i gradini….Mr Bean era l'Uomo Ragno in confronto!
Meno male che l'arrivo del gatto di Kate lo aveva tirato fuori dagli impicci….Lo aveva afferrato e fatto scendere per distrarre le ragazze….Con successo stavolta….Quanto meno era un Mr Bean che non si perdeva in un bicchiere d'acqua….
Così aveva potuto ascoltare tutto….E la cosa si faceva sempre più misteriosa…. Non riusciva proprio ad immaginare cosa potesse essere successo a Jenny e perché avessero voluto allontanarla da S.Diego…. Era ancora lì immerso in quelle riflessioni quando sentì i passi di Jenny che veniva verso di lui… Philip corse in punta di piedi in camera e fece appena in tempo a sedersi sul letto facendo finta di essersi appena alzato prima che Jenny entrasse .
Non doveva assolutamente insospetirla , né farle capire che nutriva dei sospetti sul suo passato .





MATSUDA

La cittadina accolse Mark e Joy con la sua atmosfera allegra e vitale , quell'atmosfera carica di nuova energia che hanno tutte le città di mare quando tornano alla vita dopo i lunghi mesi di desolazione invernale…
Mark era semplicemente senza parole….Se quella era la città lui era il Platini dei tempi d'oro! Quel buco con una piazza quattro negozi e un po' di strade chiassose non rispondeva assolutamente ai suoi canoni di città….Non si era certo aspettato di trovarsi in una succursale di Tokyo , ma chiamare città un posto dove tutti si fermavano a salutare una ragazzina in motorino che faceva la gincana tra i carretti dei pescatori gli sembrava un tantino troppo…..

Joy inchiodò davanti ad un piccolo magazzino alla fine di una strada assolata e Mark non potè evitare di ritrovarsi spiaccicato contro di lei

- Ma che…- fece per dire
- Siamo arrivati! - rispose lei come se niente fosse - scusa la frenata , ma servono le maniere forti col mio bolide ! - spiegò sorridendo
- Bene…e dove sarebbe il negozio di articoli sportivi? - chiese Mark guardandosi intorno mentre scendeva dal motorino e pensava " grazie al cielo sono salvo"….
- Il "negozio di articoli sportivi" lo trovi appena svolti in quella stradina….Fai presto ! Ho bisogno dei tuoi muscolacci per caricare le provviste ! - rispose lei accompagnando le sue parole con una pacca sulla schiena di Mark
- Dunque è per questo che mi hai dato un passaggio…. Va bene , torno subito .- detto questo Mark si avviò nella direzione indicata da Joy , sfilando il portafogli dalla tasca posteriore dei jeans scuri ed esaminandone il contenuto….Si chiese come mai avesse avuto la già nota sensazione di aver avvertito una nota ironica nella voce di Joy…..E quando arrivò a destinazione ne capì anche il motivo…..
Quello che Joy aveva ironicamente definito "negozio" era in realtà poco più che una bancarella scassata che vendeva per lo più salvagenti e sedie sdraio….E che solo per puro caso aveva in mezzo ai mille palloni gonfiabili per il mare qualcosa che somigliasse ad una pallone da calcio.
Comunque , l'importante era stato trovare ciò che cercava , ora non restava che tornare da Joy .

Col pallone sotto braccio si avviò verso il magazzino dove l'aveva lasciata , si aspettava di trovarla là seduta sul suo catorcio , con i piedi piantati per terra per tenersi in equilibrio e le braccia incrociate sul cruscotto , in viso un'espressione di rimprovero per il tempo che le aveva fatto perdere…Mark era già pronto ad assalirla con una sfilza di lamentele su quello schifo di posto e su quello che lei aveva osato definire "negozio"…..Ma non andò così .
La vide intenta a caricare le provviste sul suo grosso portapacchi aiutata da un giovane dai capelli castani cortissimi che indossava una vecchia tuta da lavoro…..I due chiacchieravano amabilmente mentre andavano avanti e indietro portando le varie scatole…. E Mark restò per un momento come un pesce lesso ad osservare l'espressione così diversa sul viso di Joy….E quel sorriso aperto…Radioso … sembrava un'altra….Perché con lui era così diversa ? Una strana sensazione gli attanagliò lo stomaco … Gelosia ? Nahhhhhhhhhhh , giammai ! E poi perché avrebbe dovuto essere geloso di quella ragazzina irritante???? Nonono , era solo semmai un po' sorpreso , ecco tutto, perché non aveva mai visto un sorriso così bello rischiarare il suo viso… Sorrisetti ironici gliene aveva mostrati un bel po' , ma quel genere di sorrisi … quelli no , per lui non li aveva avuti mai….

- Ehi , Mark! Che fai ci vieni a dare una mano o pensi di restare lì a guardare? - ecco chi era Joy con lui…Altro che sorrisi radiosi e gentilezze….
- Arrivo …. - rispose il ragazzo avvicinandosi ai due e fissando l'altro con una lievissima punta di irritazione….Un sentimento che anche se si rifiutava di considerare gelosia chissà perché ci somigliava un bel po'….
- Ti presento mio cugino Bob , viene sempre ad aiutarmi quando devo fare il pieno per l'hotel! - spiegava Joy…che avesse in qualche modo avvertito una strana tensione in lui? Ma no , si disse Mark con decisione…..Non senza chiedersi subito dopo un tantino preoccupato il perché sapere che il tizio lì presente fosse un semplice cugino lo facesse sentire già un po' sollevato…
- Piacere , Mark - diceva intanto il ragazzo - Joy mi ha parlato molto di te….-
- Ah sì? Chissà con quali delle sue belle e dolci parole…- commentò Mark caricandosi in mano una cassa di scatolame , si sentì un idiota subito dopo per il modo in cui aveva parlato….Ma come gli era saltato in mente di fare così? Così aveva solo dato a vedere che a lui quello che diceva lei interessava in qualche modo….E invece non era assolutamente così….O meglio….Non era ancora cosciente che fosse così…

In pochi minuti il carico fu sistemato , Mark si trattenne dall'esprimere le sue perplessità di fronte al catorcio stracarico di merce e sul come avrebbero fatto a tornare a Matsuda in quelle condizioni….del resto Joy gli aveva assicurato che quella era una scena che si ripeteva spesso , per questo poteva stare traquillo e soprattutto poteva provare a fidarsi di lei….

- Bene , e ora che si fa? - chiese la ragazza dopo che Bob li ebbe salutati tornandosene al lavoro
- Si torna a Matsuda , mi pare chiaro . - rispose Mark freddamente senza neppure abbassare gli occhi verso di lei
- Ma come ? Di già? Siamo venuti fin qua , almeno godiamoci il pomeriggio! - cercò di convincerlo lei che sembrava piena di energie
- Non ho alcuna intenzione di sopportare i tuoi dolci commenti per tutto il pomeriggio….Torniamocene a casa….-
- Ehi , ma quanto sei freddino oggi…. Vorresti andartene così , senza nemmeno offrirti di sdebitarti per il favore che ti ho fatto ? -
Mark si voltò di scatto verso la piccola impertinente , quella era davvero la persona più assurda che avesse mai conosciuto….
- Come dici piccoletta? Guarda che sei tu che ti sei offerta di accompagnarmi e io… - protestò lui
- Andiamo , Mark…Fa caldo e ho sete , andiamo a sederci da qualche parte e offrimi qualcosa ! Come ringraziamento basterà di sicuro ! - tagliò corto lei tirando fuori una delle sue solite espressioni furbette dalle quali Mark sapeva di non poter fuggire
- Io non ti offro proprio niente , imbrogliona! S'era detto che mi portavi qua per riparare al gesto della tua bestiaccia , non vedo perché dovrei anche rimetterci….-
- Mamma mia , quanto sei tirchio , Landers! Stai facendo tutte ste scene solo per risparmiare qualche stupido soldo…. Lasciatelo dire , non ci sai proprio fare con le donne ! Ecco perché sei sempre solo nonostante tu sia…. - tacque all'improvviso per non completare la frase che sarebbe suonata più o meno come un "il ragazzo più bello ed intrigante che abbia mai visto in vita mia"….
Mark non diede tanto peso alla cosa , ma il sentirsi offendere per l'ennesima volta e per una cosa tanto stupida lo aveva davvero scocciato….Perciò decise di arrendersi e farsi trascianare a zonzo per quella cittadina ancora per un po'….Del resto anche a lui non dispiaceva andare a prendere qualcosa di fresco….

Lasciarono il motorino col suo carico di provviste e pallone dallo zio di Joy e , in men che non si dica, erano a zonzo per le strade che conducevano al centro .
Nonostante a Mark quel posto non piacesse affatto dovette ammettere che era decisamente il luogo ideale per isolarsi dalla stressante vita di Tokyo….Il mare , la lieve brezza pomeridiana , i colori intensi di quel paesaggio e la tranquillità di quell'atmosfera lo stavano aiutando a ritrovare la sua dimensione…E poi c'era Joy con lui….La solita parola gli attraversava la mente più insistente che mai IMPREVEDIBILE IMPREVEDIBILE IMPREVEDIBILE IMPREVEDIBILE….. Non avrebbe saputo descrivere meglio quello che pensava di lei….Non riusciva a trovare un altro aggettivo che le calzasse bene come quello…Oltre al dover ammettere che quella era l'unica persona al mondo con la quale poteva immaginare di passare un pomeriggio passeggiando senza meta per le strade assolate di una semi deserta cittadina di mare senza mai desiderare tornare indietro….

- Fermiamoci qua , Mark! - la voce argentina di lei lo riscosse da quella strana dimensione tra sogno e riflessione , la ragazza lo afferrò per un braccio e lo trascinò verso una terrazza a picco sul mare ; Mark sussultò per un attimo quando sentì le sua mani strette attorno ai suoi muscoli abbronzati….La sensazione si fece più forte…Davvero non capiva perché quella ragazza avesse il potere di farlo sentire così diverso dal Landers di sempre….

Appoggiati alla balaustra che dava sullo strapiombo roccioso i due osservavano il mare che s'increspava in piccole onde baciate dal sole , in silenzio , entrambi in contemplazione di quella luccicante distesa azzurra ascoltavano il suono delle onde infrante sulle rocce …. Chissà cosa starà pensando… era ciò che entrambi si chiedevano….Ma non sapevano ancora che ciò che si faceva strada nel loro cuore era il sentimento che piano piano s'impadroniva anche dell'anima dell'altro…
Mark scutava cercando di non farsi scoprire il profilo perfetto del viso di Joy … Forse era l'atmofera particolare , o forse chissà , era perché non l'aveva mai vista seria come in quel momento , o forse il fatto che fosse così silenziosa lo spiazzava…..Ma non l'aveva mai vista tanto bella come in quel pomeriggio….E il senso di turbamento che provava osservandola era qualcosa di ancora sconosciuto…Mai nessun altra ragazza era stata capace di fargli avvertire quella strana sensazione…. E poi lei era diversa da qualunque altra creatura avesse incontrato prima d'ora….sembrava avere in sé il calore e l'energia del sole di Matsuda , la freschezza e la concretezza della gente di mare….Adesso era pronto a dire a sé stesso….Che lei era davvero una persona speciale….

- Dimmi una cosa , Joy….- si decise a chiederle - Non hai mai pensato di andartene via da Matsuda?- nascosto dai riccioli scuri Mark non potè vedere lo sguardo malinconico che velò i suoi grandi occhi neri , di solito vitali e brillanti…. Ma fu solo un attimo….Subito dopo la ragazza ritrovò il suo tipico sorriso e si voltò verso di lui
- Per ritrovarmi in una città grigia e chiassosa come Tokyo? No , grazie , non potrei vivere in un altro posto che non sia qui….- rispose tornando ad osservare con sguardo carico d'amore il mare sotto di loro
- Ma tu sei una brava giocatrice da quello che ho visto….In un altro posto potresti avere un futuro….- lei lo interruppe scuotendo la testa , poi si avvicinò di più a lui
- Lo vedi quel promontorio? - chiese mentre Mark si sforzava di capire il collegamento -Nessuna città vale tanto quanto l'emozione che puoi provare trovandoti là , da solo…Tu e sotto di te il mare che ti aspetta…. Credimi Mark…Non potrei mai andarmene….-
Lui annuì anche se poco convinto…
- Sai che ti dico ? Prima che tu riparta devi assolutamente venirci con me una volta! - disse animata - Promettimelo , Mark , prima che tu vada via andremo lì a nuotare insieme e ti farò capire cosa intendo ! - gli prese una mano fra le sue stringendola forte…. Mark rimase impalato senza sapere che fare…Totalmente spiazzato da quel cambiamento repentino….I pensieri di poco prima che gli martellavano in testa insistentemente….
- Va bene…Te lo prometto…- biascicò con scarsa convinzione . Joy sorrise , questa volta un sorriso radioso e aperto come quello che le aveva visto rivolgere a Bob poco prima…E che gli aveva fatto provare quella strana fastidiosa invidia…..
- Andiamo dai ! -fece lei - In questo bar fanno un gelato squisito ! - si trascinò dietro Mark senza lasciargli la mano , lasciando che il calore che provava in quel momento arrivasse dritto al cuore del ragazzo….
Erano seduti ad un tavolino sul Belvedere , chiacchieravano come due vecchi e pacifici amici….Si vabbè , amici si fa per dire…. Davanti a due gelati enormi…Alla fine la piccola provocatrice l'aveva spuntata….Mark non aveva potuto tirarsi indietro di fronte a quelle continue punzecchiate sulla sua presunta tirchieria e dopo averle dato della scroccona un centinaio di volte si era avviato verso la cassa con aria rassegnata….
Ora , seduto di fronte a lei , la osservava alle prese con quella coppa alla frutta che si chiedeva come sarebbe entrata in un corpicino tanto piccolo….Lui dal canto suo , non si concedeva tali "piaceri infantili" da tempo immemorabile….considerando poco virile , forse , il cimentarsi con un cono di quella portata…..
Chiacchieravano del più e del meno , prendendosi in giro a vicenda per i rispettivi macelli combinati con quei gelati che si scioglievano a velocità supersonica….Quando ridendo di lei che aveva la faccia mezza impiastricciata di fragola Mark si ritrovò una bella macchia di cioccolata al centro della sua maglietta candida…..
Mentre lui si osservava il petto con l'aria incazzata di chi non si è mai sentito così idiota Joy rideva a sua volta per la scena….
Ridendo ridendo la ragazza si avviò verso la fontanella per bagnare un fazzoletto e ritornò al tavolino

- Sei davvero un impiastro , piccolo Mark….- lo prese in giro lei avvicinandosi
- Senti chi parla….Ti sei vista? Sembri un clown! - replicò lui per celare il suo imbarazzo…Guarda che figura aveva fatto…
- Lascia fare a me….Ci penso io a smacchiare…. - disse Joy mentre si piegava verso di lui e fli strofinava il fazzoletto bagnato sul petto….Entrambi avvertirono in modo molto chiaro la particolarità di quello che quel seppur innocente contatto rappresentava….Mark afferrò con decisione il polso di Joy….Voleva evitare che quella sensazione elettrica lo portasse a compiere azioni delle quali si sarebbe pentito….
- Ehmmm….Non preoccuparti…Ci penso dopo…..- bofonchiò imbarazzatissimo….Tanto da non sentirsi nemmeno più incazzato al pensiero della figura che avrebbe fatto andandosene in giro con una chiazza di gelato in pieno petto…Chissà perché in quel momento gli venivano in mente le facce che avrebbero fatto i suoi compagni se lo avessero visto lì a quel tavolino a macchiarsi di gelato e a sentirsi un idiota per colpa di quella ragazzina…Se poi immaginava di trovarsi davanti la faccia odiosa ed ironica di Price….
Meglio non pensarci…Sai che figura….

Dopo pochi minuti erano di nuovo a bordo dello scassone di Joy che , ovviamente , per colpa delo carico procedeva ancora più lentamente….
Dietro di lei , ancora più vicino viste le dimensioni del portapacchi , Mark non poteva fare a meno di ripensare alla piacevole sensazione che lo aveva accompagnato quel pomeriggio….
I capelli di Joy gli solleticavano appena il naso , e lui li scostò trattenendoli con una mano per far sì che non gli tornassero sul viso…Lei si voltò sorridendo…Gli occhi seminascosti dalle lenti degli occhiali da sole….La vicinanza portava verso di lui l'odore caratteristico della pelle bruna di Joy , sapeva di sole , di mare….L'essenza di quel luogo era dentro di lei e la rendeva così assolutamente fantastica e speciale….Ora Mark lo avvertiva con chiarezza….Quella ragazza con tutte le sue stranezze e i suoi comportamenti imprevedibili gli stava entrando dentro in modo lento , ma inesorabile…..La sentiva come se già fosse parte di lui….Gli sembrava impossibile pensare di aver vissuto fino a quel momento senza sapere dove fosse quella creatura straordinaria…..

POP POP POP ….. Fermo…..

Dopo aver sobbalzato un po' , il catorcio aveva deciso di tirare le cuoia proprio nel bel mezzo della strada che li stava riportando a Matsuda….Il che voleva dire….Circa 10 km da fare ancora….

Tutti i bei pensieri che Mark aveva cullato in quel momento nella sua mente si dissolsero in un baleno , lasciando il posto ai vecchi propositi battaglieri che avevano caratterizzato le sue giornate con Joy prima di quel momento….

- Che succede? - chiese Mark quando lei lo fece scendere
- Niente di grave ….Dev'essere finita la benzina . - rispose lei senza scomporsi minimamente mentre dava un'occhiata al serbatoio…- eh , sì , direi che siamo rimasti a secco! -
- COME SCUSA??????- esclamò Mark stravolto dalla sua tranquillità ancora più che dalla situazione
- Non urlare….C'è un benzinaio poco più in là…-
- Ma non avevi detto che avevi benzina a volontà , carina? - Mark era fuori di sé…Ormai conosceva bene la psicologia del posto per sapere che "poco più in là" voleva dire una mezza dozzina di km da fare….
- Deve essere stata di nuovo mia sorella….si prende il motorino per andarsene a spasso col suo ragazzo e non mi segna mai quanta strada ha fatto! Non è mica la prima volta che mi lascia a piedi.…- spiegò lei tranquilla - Andiamo dai , abbiamo circa 5km di strada prima di trovare il benzinaio….-
Mark era senza parole…..Avrebbe voluto prendere quell'immenso portapacchi e fracassarlo sulla testa di quella ragazza assurda….Erano a piedi con ancora 5 km da fare e lei se ne stava così serena a dire che non era niente di grave????? Situazione nota….Gli ricordava qualcun altro che riusciva a vedere la vie en rose anche quando si era sotto di venti goal ai mondiali…..Mark detestava simili manifestazioni di calma tantrica….lui aveva solo una gran voglia di prendere a calci quel vecchio scassone e sfogare tutti i suoi nervi urlando e prendendosela col mondo!!!!!!

- Andiamo , Mark , pensi di startene lì ad imprecare ancora per molto?Vorrei cercare di essere a casa prima di cena…. - lo richiamò Joy , il ragazzo smise di tirare calci a vuoto maledendo la sfiga che lo perseguitava dalla sua partenza da Tokyo e si accorse che lei si era già avviata portandosi il motorino stracarico a braccia . Si ficcò le mani in tasca per farle capire che non aveva alcuna intenzione di aiutarla e la raggiunse sbuffando
- Quanto hai detto che dobbiamo camminare? - chiese piuttosto alterato continuando a guardare dritto davanti a sé
- Solo 5 km , tigre….Cos'è ? Credevo avessi detto che ti piaceva camminare…- ironizzò lei
- Infatti è così….Solo mi scoccia farlo quando non sono io a deciderlo , ma l'imbranataggine di una ragazzetta che resta a secco col suo catorcio…-
- Ah , davvero? Se non fosse stato per il mio catorcio non saresti arrivato in città…..-
- Avrei aspettato la corriera dopo e ora sarei arrivato sano e salvo all'hotel! -
- Sentilo….E questo sarebbe uno sportivo da medaglia d'oro!!!!! Mollaccione che non sei altro…Tutti quei muscoli ti servono solo in apparenza…In realtà ti pesa anche caminare un po'….-
- Smettila di fare la solita arrogante ! Ammettilo che la colpa è tua se siamo qua in mezzo al nulla !-
- La colpa????? E io che c'entro se siamo rimasti a piedi? Piuttosto , sai che sei proprio un bel tipo tu? Te ne stai là baldanzoso a blaterare e mi lasci portare questo peso da sola…..-
- E' il minimo visto che la colpa è tua…-

Continuarono a camminare battibeccando senza sosta per un bel tratto….fino a quando Mark non fu impietosito dalla fatica che stava facendo Joy per trascinarsi quel motorino pesantissimo da sola e le strappò letteralmente il manubrio di mano dicendo solo un

- Da qua .- anziché un più gentile "lascialo pure a me , per te è troppo pesante , d'ora in poi lo porto io"…..Ma Joy gli fu grata lo stesso e accettò la generosa offerta di aiuto….

Ormai erano a metà strada per arrivare dal benzinaio….Erano in cima ad una lunga discesa che durava per un paio di chilometri , alla fine , dietro la curva avrebbero trovato la piccola area di servizio….

- Monta su , Mark ! In discesa possiamo andare a motore spento , arriveremo in un attimo! - gli disse Joy mentre si risistemava alla guida
- Sei sicura che sia sicuro? - chiese Mark scettico , non sapeva perché , ma quella trovata non lo convinceva a pieno….
- Certo che è sicuro! Piantala di avere sempre da ridire e fidati di me per una volta ! -

Avrebbe dovuto essere ancora più terrorizzato di fronte a quelle parole…Quando aveva deciso di fidarsi di lei era stato quello il risultato….Chissà ora che ne avrebbe ricavato….
Comunque , convinto o no , era stanco e montò in sella senza ulteriori storie.
Era fatta , il catorcio prese velocità e i due felici di risparmiarsi un po' di strada non vedevano l'ora di essere in fondo alla discesa….
Joy si era cimentata in quella impresa varie volte….Conosceva a memoria quella strada e sapeva come prendere la curva nel modo giusto.…Ma quel pomeriggio non poteva prevedere che da dietro la curva sarebbe sbucata una lanciatissima auto sportiva che solo per poco non li travolse appieno….La ragazza sterzò bruscamente per evitare l'impatto , provò a frenare….Ma finì in pieno in una grossa buca al lato della strada….In una frazione di secondo si ritrovarono entrambi disarcionati dal motorino , uno di qua e uno di là , a terra.

- Ma porca put….- stava per dire Mark accingendosi ad alzarsi…L'atterraggio era stato decisamente un disastro…Il suo povero posteriore non aveva certo potuto attutire la caduta , anzi , il suo povero osso sacro protestava a viva voce contro quella mancanza di delicatezza nei suoi confronti….Restò una frazione di secondo immobile , il tempo di realizzare che , a parte un dolorino al fondoschiena , era tutto intero , poi si voltò a cercare Joy con lo sguardo….
La vide seduta sulle ginocchia accanto al motorino che aveva perso parte del suo carico lungo la strada….Per fortuna anche lei stava bene …. Mark si alzò per raggiungerla e solo quando le fu accanto la sua sicurezza cominciò a vacillare….La ragazza sembrava non essersi fatta nulla , eppure a Mark bastò guardarla per capire che qualcosa di ben più terribile doveva esserle successo.
Se ne stava lì immobile , gli occhi spalancati e il corpo irrigidito….I suoi occhi sembravano di vetro, non reagiva alla voce di Mark , eppure lui provava a chiamarla , a scuoterla….Eppure lei non mostrava nessun segno di ripresa…..Fissava il nulla con sguardo fisso , il viso privo di qualsiasi forma di emozione…..Fino a quando non cominciò a tremare , sembrava terrorizzata….Ma il ragazzo non riusciva a spiegarsi come una così stupida caduta avesse potuto provocarle una reazione simile….Fino a quando istintivamente sentì che qualcos'altro doveva averle prodotto quell'effetto e che forse quella paura latente era stata risvegliata da quell'episodio….Ma lui cosa doveva fare?

- Joy , avanti non fare così….Cos'hai ? Dimmelo ….- stava entrando in piena crisi di panico…Non aveva idea di come dovesse comportarsi…Aveva paura , dovette ammetterlo…..Non aveva mai visto nessuno in uno stato simile….Sembrava peggiò di una statua ed era fredda , tanto fredda…
Shock , ricordò Mark….L'aveva sentito…Era qualcosa del genere…Bene , allora cosa doveva fare? Accidenti….Lo aveva anche dovuto studiare una volta a quello stupido corso a scuola….Ma in quel momento nessuno degli insegnamenti gli tornava in mente….Sentiva solo di dover fare qualcosa per strappare quella ragazza da quella sorta di incubo….Le afferrò con decisione le spalle , la fissò negli occhi e la scosse con più decisione…. La chiamò una , due , tre volte…Vedeva che gli occhi neri di lei erano fissi su di lui…Ma non vedeva riflessa in essi nessuna immagine….Contravvenendo a qualunque regola logica si lasciò guidare solo dal suo istinto…Non aveva mai avuto tanta paura per qualcuno come in quel momento….Perché non riusciva a spiegarsi cosa stesse accadendo….Con fermezza le assestò qualche colpetto deciso sul viso , fino a quando , forse reagendo al dolore o chissà a cosa , vide tornare la vita nei suoi occhi….A poco a poco la ragazza tornò in sé , spaventata fissò Mark ancora sconvolta…. Il ragazzo era ancora in preda al panico…. La osservò tremare e piangere in preda a chissà quale tormento passato…Sentì di volerla proteggerla da quel nemico oscuro , la attirò a sé lasciando che piangesse col viso nascosto nel suo petto a lungo…La tenne tra le sue braccia , accarezzandole i capelli per alcuni interminabili minuti , chiedendosi ancora una volta quale fosse il fantasma che era improvvisamente sceso a terrorizzarla…. Non sapeva cosa pensare….Se non una cosa , il misterioso dolore che aveva percepito in lei lo aveva terrorizzato….
Non avrebbe mai capito a fondo quale meccanismo avesse provocato una simile reazione in Joy….Ma mai come quella volta si era sentito impotente e aveva desiderato poter fare qualcosa come in quel momento .

Tornarono a casa senza dire neppure una parola….Alla fine erano riusciti a raggiungere il benzinaio e a tornare a Matsuda .
Mark trascorse le ore che lo separavano dalla cena in trance , ancora agitato per le tante emozioni così diverse che gli avevano sconquassato l'anima quel pomeriggio….E ognuna di esse era legata a Joy….Inevitabile….Anche la tigre aveva bisogno di sentirsi completa…





HOKKAIDO


Jenny era quasi pronta per tornare a scuola .
Aveva accompagnato alla porta un imbarazzatissimo Philip che di fronte a Kate era apparso come un bambino alle prese col suo primo amorino….Era corso fuori in un attimo dandole appuntamento fuori al cancello della scuola….
Lei era salita in camera e aveva cominciato a prepararsi con entusiasmo . Si sentiva nuova , ancora un'altra Jenny , pronta a vivere una vita nuova nella quale il suo oscuro passato non avrebbe avuto più importanza….Avrebbe potuto inventarsi ciò che voleva essere ricominciando da zero…Anzi no,
aveva conquistato un importante punto di partenza : il suo amore per Philip . Lo sentiva come non mai , e sapeva che anche quello era un sentimento che avevano reinventato loro , partendo dal lebole legame che fino a quel giorno li aveva uniti , erano arrivati fin là….Fino a quell'amore immenso che quasi le stava bruciando il cuore di intenso…
Sentirsi nuovi….
Si chiuse la porta della stanza alle spalle e si precipitò per le scale verso la sua nuova vita .





MATSUDA


Joy non era andata al lavoro quella sera .
Mark era preoccupato per lei….E gli sembrava così strano preoccuparsi per qualcuno che solo il giorno prima sentiva di non poter sopportare .
Ma non era solo l'accaduto con l'incidente che lo portava a pensare a lei….Era quel calore….Quella splendida nuova sensazione di calore che avvertiva dentro quando la guardava , quando la vedeva sorridere…..O quando sfiorava la sua pelle ambrata…O quando le aveva preso la mano….
Non si era mai sentito così….Pensare a lei lo faceva sentire un uomo nuovo….Forse era questa la sensazione che avvertivano i suoi compagni quando pensavano alle loro ragazze …..Forse era questo che avevano cercato di spiegargli…Che un sentimento forte come quello non ti lascia spazio per altro……O meglio , ti fa vedere tutto il resto da una prospettiva diversa.… Chissà se ora qualcun altro vedendo lui in quello stato avrebbe riso come aveva fatto lui di fronte alle assurde storie di Philip , Julian o Holly….
Chissà se era questa la strana malattia che aveva fatto rincretinire tutti gli altri…E chissà se anche lui si era già ammalato senza possibilità di difesa….

Era arrivato in una zona isolata , piena di baracche di pescatori sulla spiaggia .
Il buio avvolgeva tutto ciò che gli stava intorno , nessun suono , nessuno oltre lui sulla sabbia ancora lievamente tiepida…..Di nuovo solo , dunque , ma stavolta in preda a pensieri così diversi eppure di una tale dolorosa intensità….

Poi qualcosa attrasse la sua attenzione…. Una musica leggera proveniente da una delle vecchie baracche.
Istintivamente Mark seguì la melodia e arrivò di fronte ad una casupola illuminata dalla fioca luce di una lampada che mandava bagliori verdastri .
Lì , seduta sui gradini , con indosso un vecchio pantajazz nero ed una enorme felpa verde militare , lo stesso colore degli anfibi che portava ai piedi , c'era Joy , sola . La musica che aveva guidato Mark fino a lei era quella proveniente dalla chitarra che la ragazza stava suonando .
Non si era accorta di Mark , totalmente assorbita dalla sua musica non aveva sentito i passi del ragazzo….Ora lui la osservava rapito da quella immagine nuova….Il movimento lieve delle sue mani sulle corde , la dolcezza della melodia alla quale stava dando vita e la sua voce , così intensa , calda e sensuale…Non avrebbe mai voluto interromperla…Star lì ad ascoltarla gli permetteva di sentirla in modo straordinario….Sentiva nel petto il cuore che si agitava in preda ad una febbre che bruciava in modo incontrollabile…
Proprio mentre se ne stava impalato a contemplarla Joy si voltò verso di lui , sorrise debolmente e posò lo strumento accanto a lei

- Ciao , Mark .- disse con una voce insolitamente calma e rilassata , quella strana versione di lei lo fece sentire ancora più confuso….Desiderava quella ragazza immensamente , non poteva più continuare a negarlo a sé stesso…
- Ciao , Joy….Io bè ecco , passavo di qua….- rispose lui
- Non ti devi mica giustificare , dai vieni a sederti .-

Si sedettero insieme sul ballatoio in legno , entrambi appoggiati ad uno dei pali .
Mark continuava ad osservare Joy che con le ginocchia raccolte al petto continuvava a giocherellare con le dita intrecciate , i capelli mossi dal venticello le nascondevano in parte il viso pensieroso , continuava a guardare lontano chissà verso cosa….

- Non sei venuta a lavorare stasera…..Mi chiedevo se stai bene….- cominciò Mark per rompere il silenzio….
- Sto bene , non preoccuparti . - rispose lei semplicemente rivolgendogli un sorriso stanco
- Non ti fa paura stare sola in un posto come questo ? -
- No , Mark - riprese a guardare lontano - Non ho paura di ciò che c'è fuori….Ciò che mi spaventa è ciò che hai dentro….Ciò che non si vede….Tutto ciò che non capisco…- spiegò estremamente seria . Mark la scrutò corrugando le sopracciglia cercando di capire….Si chiedeva se fosse il caso di chiederle spiegazioni su quello che era successo quel pomeriggio o no….Poi decise di tentare…
- Joy , riguardo ad oggi…Volevo solo chiederti…che cosa ti è successo…è stato terribile , davvero….-
Lei scosse la testa e rispose solo
- Non potremmo parlarne un'altra volta? - Mark capì che in quel modo la ragazza intendeva distoglierlo da farle qualunque domanda sull'argomento , perciò annuì.

Joy tornò ad imbracciare la chitarra e riprese a suonare la melodia che Mark aveva interrotto….
La sua voce calda riprese a cantare tristemente quella canzone che dice pressappoco così

I DON'T WANT TO TALK ABOUT IT
HOW YOU BROKE MY HEART….
IF I STAY JUST A LITTLE BIT LONGER….
IF I STAY WON'T YOU LISTEN TO MY HEART….

(da "I don't want to talk abouti it" degli Everythin g but the girl )

Mark si appoggiò alla colonna sospirando .
Chiuse gli occhi cullato dal suono della musica e dalla voce di Joy….
Parlare in quel momento non sarebbe servito a nulla , niente avrebbe potuto esprimere ciò che sentiva in modo più chiaro…
Sentiva che anche per Joy era lo stesso….
Perciò entrambi rimasero in silenzio nella fioca luce della lampada ad olio della baracca….
Entrambi ascoltavano la voce del loro cuore , lasciando che il silenzio e la musica di Joy fossero i soli strumenti necessari per comunicarsi quel nuovo sentimento che aveva illuminato di luce nuova le loro anime sole.


CONTINUA ….