LIFE GO ON

Nota dell'autrice: la mia prima nota^^ (emozione!^^;;;) .. va beh, ho deciso di inserire il nuovo capitolo come numero 9 in modo da non distanziare troppo fra di loro le parti in cui si parla di Miki ...

 

9 - A TALK BETWEEN OLD FRIENDS

"Desidera ordinare qualcosa, signorina?" chiese la cameriera del bar alla ragazza seduta da sola in un tavolino situato in un angolo un po' nascosto del bar.

"Eh?" fece Miki, girandosi per guardare la ragazza, che stava ancora in piedi davanti a lei in attesa di una risposta. Non le sembrava di aver capito bene cosa le avesse chiesto, ma guardando l'uniforme che indossava e il blocchetto e la matita che teneva in mano, intuì il genere di richiesta che le era stata fatta.

"Ah, hmm, sì, grazie ... vorrei una fetta di torta al cioccolato e una tazza di tè." rispose Miki dopo aver riflettuto un po'. Una buona fetta di torta era quello che ci voleva in quel momento, sia per ingannare l'attesa sia per cercare di tirarsi un po' su. Non le erano mai piaciute le giornate di pioggia, non aiutavano certo il suo buon umore, e quella tempesta che stava investendo la città, in particolare, le stava facendo trasformare piccole preoccupazioni in grossi problemi.

(In fondo, può essere preoccupato per un qualunque motivo ... guardiamo me, per esempio, che mi preoccupo per niente!)

(...)

(Ma Yu non è come me ... lui non si preoccupa inultilmente se non c'è dietro qualcosa di grave ...)

(Yu .... perchè sei così scostante ultimamente?)

Ed era tornato in Giappone da due sole settimane ... E all'improvviso, una settimana prima, aveva cominciato a comportarsi in modo strano .... la maggior parte del suo tempo lo passava giocando con Akio e Miwaki, che non disdegnavano certamente il tempo che il loro fratellone passava con loro ... praticamente lei non la guardava neanche più ... anche se in un paio di occasioni, quando erano rimasti da soli, aveva avuto l'impressione che stesse per dirle qualcosa ... ma, all'ultimo momento sembrava cambiare idea, e passava ad un altro discorso.

(Chissà che voleva dirmi? Spero non sia qualcosa che riguarda la nostra relazione ...)

( ... ...)

(Insomma!! Devo smetterla di pensare sempre al peggio! Yu avrà pure il diritto di riflettere un po' senza che io pensi subito che stia meditando di lasciarmi, no?!)

( ... ...)

(No, non mi lascerà mai ... mai più ... devo essere sicura di questo.)

(E' solo che, talvolta, mi sembra un sogno ... in fondo Yu è un ragazzo praticamente perfetto sotto tutti i punti di vista, ed è naturale che ogni tanto io mi chieda cosa ha trovato di speciale in una ragazza un po' pasticciona come me ...)

(Magari un giorno me lo dirà ... devo avere fiducia in lui per ora, ormai la lezione dovrei averla imparata, dopo tutto quello che ci è successo, perciò ..... abbi fiducia in lui Miki!)

Il viso di Miki si rivolse alla finestra, dalla quale poteva osservare da lontano la stazione ferroviaria, e si rilassò. Dietro di lei sentì alcuni passi e poi un allegro, "Ehi, Miki!"

Eccola la persona che stava aspettando. Si erano date appuntamento per telefono e si erano accordate per trovarsi al bar di fronte alla stazione, da cui sarebbe arrivata via treno. Già ... ormai era quasi solo per telefono che si sentivano, quando c'erano invece tempi in cui si vedevano tutti i giorni .... si cresce in fondo, ma questo non poteva distruggere un'amicizia forte come la loro. Miki si alzò per abbracciare la persona che più di altre le era stata di conforto negli anni della sua adolescenza, e che anche ora, era la sua migliore amica.

"Ciao Meiko! Non vedevo l'ora di vederti!" disse Miki, mentre Meiko ricambiava il suo abbraccio.

In quel momento arrivò la cameriera del bar, con in mano la tazza di tè e la fetta di torta ordinate da Miki, "Ehm, desiderate qualcos'altro?" disse la ragazza, rivolgendosi a Meiko, che aveva notato essere appena entrata nel locale.

"Hmmm .... sì ... la stessa cosa che ha preso la mia amica, solo la torta la preferirei alla crema." disse prontamente Meiko, dopo aver dato una veloce occhiata a quello che la cameriera aveva appena appoggiato sul tavolino.

Quando la ragazza del bar se ne fu andata per adempiere all'ordinazione, Miki di nuovo sedutasi, commentò a Meiko, che si stava togliendo la giacca che portava e sistemando sulla sedia, "Da quando sei così golosa da ordinare torte al bar? Da te non me lo sarei aspettato, Meiko. Tsk, tsk, non si fa così, perderai la linea!"

"Senti chi parla! Con quella torta al cioccolato, faresti meglio a preoccuparti per te. E poi, se non ricordi male, ordinavo torte anche quando alle superiori andavano in pasticceria a fare uno spuntino; che non ne prendessi una quantità industriale come te non significa che non mi piacessero!" rispose Meiko con tono scherzoso.

Poi riprese, "Però in effetti, da quando Yoichi ha scoperto la gioia dei dolci, devo dire che l'ho riscoperta anch'io!" disse Meiko, stavolta ridendo.

"Vedi che avevo ragione? Allora, dove l'hai lasciata la tua dolcissima peste?"

"Passa la giornata col papà! In fondo, è giusto che ogni tanto passino un po' tempo da soli, 'fra uomini'" rispose Meiko, ancora sorridendo, "E tu? Dove l'hai lasciato il fidanzato?"

"Oggi Yu è andato a trovare Satoshi, che non vede da quando è partito. Si sono sempre tenuti in contatto, ma comunque, fa sempre bene vedersi ogni tanto. Un po' come noi, no?"

Il viso di Meiko si rabbuiò un attimo, "Da quel che sai, Miwa sta bene?"

Meiko ancora rimpiangeva di essersi resa felice alle sue spalle. Sapeva che era stato lui ad aiutarla a riprendersi nel periodo in cui l'aveva lasciata Shinichi, e lei non lo aveva certo ripagato nel migliore dei modi. Anche nei periodi di massima felicità che aveva fino ad allora vissuto, quello era l'unico rimpianto che le era rimasto. Aver reso infelice una persona che non lo meritava affatto. Ma, erano passati tre anni da allora ... se si ricordava bene com'era quel ragazzo, ora doveva essersi ripreso. A differenza di lei, che era forte solo in apparenza, lui forte lo era davvero. Dentro.

Miki aveva intuito subito il perchè della richiesta e si era affrettata a rassicurarla, "Ma certo! Ancora non si è trovato una fidanzata, ma, tralasciando la sfera sentimentale, direi, che per il resto va benone. Si è trovato un buon lavoro e sta facendo rapidamente carriera.."

Meiko si rasserenò, "Bene ..."

Di nuovo, si avvicinò al loro tavolo, la cameriera, stavolta portando lo puntino di Meiko. Dopo che l'ebbe ringraziata, Meiko, si mise a mangiare la torta, mentre anche Miki cominciava a gustare la sua, che fino a quel momento non aveva ancora toccato, essendo totalmente concentrata sull'amica.

"Allora, Miki, non hai qualcosa da raccontarmi?"

"Eh, perchè?"

"Di solito, quando ci incontriamo, ne approfitti sempre per raccontarmi le tue preoccupazioni e le tue ansie ... se no, dove credi che la trovi l'ispirazione per il mio nuovo romanzo? Mi servono storie, perciò ragazza, spara!"

"Ha, ha, mi dispiace, ho appena intrapreso un nuovo corso della mia vita! Ho deciso di smettere di scaricare i miei problemi sugli altri!" disse Miki trionfante, alzando un pugno decisa.

"Bum, questa è grossa! Miki non è Miki se non passa la giornata a raccontarmi i suoi problemi!"

"Non distruggere così le mie speranze Meiko! Sto cercando davvero di cambiare!" disse Miki, facendo finta di essere indispettita.

Meiko si fece un po' più seria, "Siamo adulte, ormai certi tratti del carattere non si cambiano più. Però scommetto che hai preso questa decisione perchè ti è successo qualcosa, o no?"

"Ho solo pensato che dovrei smettere di farmi dei problemi per cose assurde ..."

"A che 'cose assurde' ti riferisci?" chiese Meiko, ormai incuriosita dopo aver capito che aveva centrato il bersaglio: qualcosa dietro c'era.

Miki sorrise, "Ma non ti si può nascondere proprio niente, Meiko! Beh, si tratta di ..."

E così Miki e Meiko passarono il pomeriggio a chiaccherare al bar. E per un attimo, tutto tornò come ai tempi delle superiori; Miki era seduta a parlare e Meiko l'ascoltava attenta e dopo aver per un attimo analizzato la situazione, le dava qualche buon consiglio.

Fra loro due, esisteva un rapporto che non sarebbe mai cambiato ...

CONTINUA...